CNLP – “Aria”, di Marzia Sicignano

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Aria”, di Marzia Sicignano – Numero Catalogo: 90904

Ci sono rare volte in cui incrociare per la prima volta lo sguardo di uno sconosciuto non è semplicemente un vederlo, ma un riconoscerlo . È sentire che chi hai di fronte, se anche all’inizio ti sembra strano, o addirittura insopportabile, è qualcuno che, in realtà, prima o poi ti salverà. Questa è la storia di Guido e Silvia, giovanissimi eppure già in debito d’ossigeno con la vita, costretti a fare i conti con un passato che si infila nel loro petto come lame, nell’indecisione di un vuoto dentro che sembra parlare, che sembra dire: “Andrà tutto male”. Incontrarsi, conoscersi, amarsi – e tutto quello che c’è nel mezzo – per loro è come tornare a respirare, è trovare finalmente quel qualcuno che capisce che ciò che mostri agli altri non sei davvero e pienamente tu, perché dentro nascondi un mondo, e lo fai solo per paura che te lo rovinino. Quello che si preoccupa che tu sia felice nelle piccole cose, che osserva i tuoi occhi come nessuno vuol fare mai e ascolta i tuoi silenzi come canzoni lente, quasi potessero parlare, soprattutto in mezzo alla gente. Quello che non odia i tuoi difetti perché sa che senza non saresti tu, e che quando pensa lo fa pure per te, come se la sua felicità e la tua corrispondessero. Quello che non ti abbandona anche quando è difficile starti vicino, anche quando dici a voce alta che non vuoi nessuno, ma proprio nessuno accanto. E che così, a suo modo, ti sta sussurrando: “Ti amo”. Con il suo stile inconfondibile, che si muove liberamente dalla prosa alla poesia, Marzia Sicignano ci mostra che, quando incontri quel qualcuno, l’unica cosa da fare è tenerlo con te, prendendotene cura come si fa con i tesori più preziosi, perché quel primo respiro che ti ha rimesso al mondo duri il più a lungo possibile.

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CNLP – “Il gioco degli dei”, di Paolo Maurensig

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Il gioco degli dei”, di Paolo Maurensig – Numero Catalogo: 90794

Si sa che è nato nella foresta del Punjab, dove ha imparato l’antica arte del chaturanga , si sa che una tigre lo insegue da sempre e che Mrs Abbott gli ha lasciato in eredità la sua Rolls-Royce. In bilico fra Oriente e Occidente, talento e strategia, karma e destino, la storia vera e immaginaria dell’umile servo che per un istante divenne re. «Non ero io a inventare o a progettare, mi limitavo ad aspettare che il genio preposto al gioco mi desse il suggerimento giusto. Essere supportati dagli dèi non è poi quella gran cosa che tutti credono». Il chaturanga è l’antenato indiano degli scacchi. Si dice che quando gli uomini sono concentrati su quelle pedine dalle strane forme animali dimentichino tutto, come se dalle loro mosse potesse dipendere la distruzione o la salvezza dell’intero universo. Apprenderne l’arte è un percorso impervio, ma non per Malik Mir Sultan Khan. Gli dèi, o il caso, gli hanno donato un talento naturale che lo porterà in breve tempo a diventare il piú imbattibile scacchista degli anni Trenta. Ma un dono divino può essere duro da sopportare, soprattutto per chi sa di essere destinato ad attraversare l’esistenza soltanto da spettatore. Nei suoi sogni di bambino è apparsa una tigre, che poi si è fatta reale portandogli via entrambi i genitori. Ma sarà quella stessa tigre a permettergli di entrare alla corte del maharaja che – notando la sua abilità nel gioco – lo condurrà in Europa a gareggiare nei piú importanti tornei di scacchi. Cosí il giovane servo, da molti considerato un idiot savant , arriverà ad affermarsi fino a battere l’ex campione del mondo Capablanca, intrecciando la propria storia con quella di un’Europa lacerata, ormai sull’orlo della Seconda guerra mondiale. Paolo Maurensig torna a muovere i suoi personaggi nell’universo affascinante e ricco di storie degli scacchi, regalandoci il ritratto sorprendente di un personaggio che ribalta continuamente l’immagine del campione, e i nostri pregiudizi occidentali.

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CNLP – “Pranzi di famiglia”, di Romana Petri

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Pranzi di famiglia”, di Romana Petri – Numero Catalogo: 90942

A fine novembre, con il cielo di Lisbona carico di pioggia, Vasco Dos Santos chiude la sua galleria in Travessa dos Fieis de Deus sempre più tardi. Non ha alcuna voglia di tornare a casa da sua sorella Rita, divenuta ormai intrattabile. Nata deforme e, grazie al coraggio e alla tenacia della madre Maria do Ceu, «ricostruita» attraverso una lunga e dolorosa serie di operazioni, Rita è ormai costantemente in preda all’ira. La morte di sua madre, dell’unica persona capace di preservare l’armonia familiare, ha inasprito oltre ogni misura i suoi rapporti non soltanto con Vasco, ma anche con la sorella Joana, la cui bellezza è così abbagliante da risultare dolorosa, e con il padre Tiago, che anni prima, per sfuggire alla tragedia della figlia, ha abbandonato la famiglia e si è legato a Marta, una donna rancorosa che lo spinge a recidere ogni legame con il suo passato. Tuttavia, da uomo pragmatico quale è, Tiago ha trovato un modo per mantenere un, seppur fragile, contatto con i figli: la domenica, ogni domenica della sua vita, la dedica al pranzo con loro. Una cosa frettolosa, niente di troppo familiare. Un flebile omaggio alla volontà di Maria do Ceu di tenere uniti i figli. È in uno di questi pranzi che i tre fratelli si ritrovano a condividere una scoperta sorprendente: nessuno di loro conserva ricordi del passato. Perché hanno rimosso tutto? La loro vita è stata infelice al punto da volerla dimenticare quasi completamente? Spetterà a Rita ricostruire la storia della famiglia attraverso i documenti ufficiali emersi dagli archivi di Stato, scoprendo una realtà ben diversa da quella che Maria do Ceu aveva raccontato. Nel frattempo, a turbare ulteriormente gli «squilibri» di questa complicata famiglia portoghese sarà l’arrivo di Luciana Albertini, un’eccentrica, visionaria pittrice italiana che farà breccia nel cuore di Vasco.

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Decreto fiscale 2020: Auto elettriche ed ibride – IVA agevolata al 4 per cento

Si comunica che il Decreto Fiscale 2020 (DL n. 26 ottobre 2019, n. 124 convertito con modificazioni dalla L. 19 dicembre 2019, n. 157 (in G.U. 24/12/2019, n. 301) contiene, fra l’altro, l’articolo 53-bis rubricato “Disposizioni in materia di agevolazioni fiscali relative ai veicoli elettrici e a motore ibrido utilizzati dagli invalidi”.

Tale nuova disposizione prevede l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 4 per cento in favore di persone con disabilità sull’acquisto di veicoli ibridi o elettrici. I limiti per le auto ibride sono i medesimi fissati per quelle a benzina o diesel: 2000 centimetri cubici per i motori dei primi, 2800 per quelli dei secondi. Per i veicoli elettrici la potenza deve essere inferiore o uguale a 150 kW.

Il nuovo testo prevede la modifica della normativa e, in particolare, si riferisce a tre norme:

  • decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 che prevede l’IVA agevolata al 4 per cento su poltrone e veicoli per invalidi ed auto;
  • legge 9 aprile 1986, n. 97 che disciplina la riduzione dell’IVA per i veicoli adattati ad invalidi;
  • legge 27 dicembre 1997, n. 449 che contiene misure a favore delle persone con disabilità.

Grazie al contributo di tutte le Associazioni di categoria dei disabili, che da anni lamentavano il vuoto legislativo dacché la normazione risaliva a tempi in cui le evoluzioni delle tecnologie e delle auto cosiddette greennon esistevano, hanno finalmente mosso il legislatore ad estendere l’IVA agevolata anche ai veicoli di tale genere.

Per concludere, il nuovo articolato ha riconosciuto l’applicazione dell’agevolazione dell’IVA al 4 per cento anziché al 22 per cento ai veicoli elettrici e a quelli ibridi uniformando i limiti per i veicoli individuati dalle leggi di settore. È applicata, altresì, la detrazione IRPEF del 19 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto delle vetture se in possesso di specifici requisiti.

Catania – Progetto “Terza età” Irifor, di Anna Buccheri

Autore: Anna Buccheri

La nostra è una società “liquida”, sempre in evoluzione, molto diversa già da quella di un passato recente come soltanto dieci anni fa. È una società che costringe a continui adattamenti, che rende obsoleti apprendimenti dati, che svuota di significato certezze e abitudini, che non riconosce più valori come quello del rispetto e della cura per le persone anziane.

Un tempo, ormai lontano, gli anziani incarnavano la saggezza, erano i depositari di un sapere inteso nei termini di sapere di vita e non di sapere scolastico. Gli anziani erano parte integrante della famiglia e nessuno pensava che fossero un peso, sempre pronti a brontolare e a dispensare consigli non richiesti.

I progressi tecnologici hanno modificato gli stili di vita, le informazioni viaggiano velocemente, i cambiamenti sono a volte repentini e, se non si riesce a tenere il passo, si rischia di rimanere indietro, soli, stanchi e “vecchi” nel senso di superati, appartenenti ad un’altra epoca, residuati, ruderi.

La nostra è anche orgogliosamente e ostentatamente la società della comunicazione e dell’inclusione, ma in realtà esclusione, emarginazione e marginalizzazione sono fenomeni in crescita, che colpiscono in modo trasversale ampie fasce di popolazione, che non risparmiano nessun gruppo sociale, che condannano a vite di scarto.

Da questo punto di vista la situazione degli anziani nella società di oggi è un tema di grande attualità e riguarda una parte importante della popolazione. Passare da una giornata organizzata in base ad una precisa ruotine, con al centro il lavoro, ad una con molte ore libere può porre in uno stato di smarrimento che a lungo andare genera depressione. La persona anziana può trovarsi a trascorrere molto tempo da sola. Nel migliore dei casi trova da sé la spinta a cercare occasioni di socializzazione uscendo di casa, in altri invece, specialmente se ci sono problemi di salute o di mobilità o una disabilità, potrebbe trovarsi costretta a scegliere di rimanere nell’inattività.

L’aspettativa di vita in Italia è salita e si prevede che crescerà ulteriormente. Una persona che fino a dieci anni fa poteva essere considerata anziana, oggi può vivere un pieno benessere sia fisico sia psichico ed essere inserita nella realtà lavorativa quotidiana sia della propria comunità sia della propria famiglia. Il termine anziano perde quindi ogni connotazione negativa, non indicando più una categoria di persone inattive, impossibilitate a contribuire al benessere della società.

Il modo migliore per arrivare alla cosiddetta “terza età” è allora quello di mantenere uno stile di vita sano, attivo, pieno di interessi e impegni sociali e culturali in un’ottica di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Peraltro la terza età costituisce un contenitore ricco di molte variabili che derivano da fattori economici, dall’ambiente di vita, dalle esperienze lavorative e familiari, dalla salute, dalla presenza di una disabilità congenita o acquisita.

È quindi indispensabile un approccio multidimensionale per rispondere in modo adeguato ai bisogni tenendo conto delle specificità di un’età che detta ritmi, tempi e necessità ulteriormente definiti dalla disabilità visiva nello specifico.

Il Progetto “Terza età” IRIFOR che a Catania il Consiglio Sezionale e in particolare la Presidente UICI Rita Puglisi e la Presidente UNIVOC e Coordinatrice della Commissione Terza Età Carmen Romeo hanno scelto di realizzare muove dall’assunto che sono assolutamente da valorizzare: le relazioni nei contesti di vita, i saperi, le esperienze, le memorie, la capacità di costruire rapporti intergenerazionali, gli interessi sociali e culturali, l’inclusione sociale.

Il Progetto comprende tre tipi di attività: ginnastica dolce, laboratorio di teatro, approccio alle nuove tecnologie (iPhone e android).

Hanno aderito e partecipano con entusiasmo e vivacità trenta Soci e Socie che anche in questa occasione possono contare sul supporto dei volontari UNIVOC della Sezione di Catania, sempre presenti e generosamente pronti a condividere tempo ed esperienze.

Sant’Anastasia (NA) – Corso Braille, di Sandra Minichini

Il giorno 11.01.2020, presso il Presidio UICI di Sant’Anastasia, ha avuto inizio il Corso Braille: il codice di lettura e scrittura utilizzato dalle persone con disabilità visiva.
Il Corso vede un considerevole numero di iscritti, non solo Soci UICI ma, soprattutto, educatori ed aspiranti educatori che hanno scelto l’I. Ri. Fo. R. (Istituto per la Ricerca, Formazione e Riabilitazione) come Ente per la propria formazione professionale.
Il Corso prevede un programma molto articolato, dove, non solo verrà impartito l’insegnamento del codice Braille ma, altresì, nozioni di tiflodidattica, tifloinformatica, gli ausili per la mobilità, per l’autonomia personale e per la didattica, le principali leggi che disciplinano in materia di disabilità visiva, l’ipovisione e le strategie didattiche per alunni ciechi ed ipovedenti; la prima lezione di oggi tenuta dalla docente Sandra Minichini e dalla tutor Lucia Castaldo, ha introdotto il Braille e le prime lettere dell’alfabeto, la percezione aptica e le leggi dell’aptomorfica ed il “modo” in cui i ciechi conoscono il mondo circostante.
Oltre al saluto del Presidente della sez. UICI di Napoli, Mario Mirabile, ha introdotto i lavori, il Referente del Presidio, Giuseppe Fornaro, il quale ha augurato un buono studio ai corsisti affinché possa esserci maggior competenza nelle figure educative che dovranno accompagnare gli alunni ciechi o ipovedenti durante il loro percorso scolastico.
Il Corso avrà una durata di oltre due mesi e mezzo, al termine, un esame finale valuterà le competenze acquisite.
Auguriamo a tutti noi ed ai corsisti  un buon lavoro, con l’auspicio di conferire un’ottima formazione agli educatori in modo che questi possano compensare le molteplici mancanze di molti docenti in materia di “didattica inclusiva” per disabili visivi.

Museo Omero – Convegno “Toccare la bellezza”

25 gennaio 2020 ore 10-18

Auditorium Orfeo Tamburi – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, ANCONA                         

Il convegno internazionale è realizzato in occasione della mostra “Toccare la bellezza”, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e dal Comune di Ancona, in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Associazione Bruno Munari e con il contributo della Regione Marche.

Programma
Ore 9.30 registrazione dei partecipanti
Ore 10.00 Saluti istituzionali

Prof. ALDO GRASSINI (Presidente Museo Tattile statale Omero) Una mostra sulla tattilità
Arch. FABIO FORNASARI (Curatore allestimento mostra) Presentazione del catalogo “Toccare la bellezza Maria Montessori Bruno Munari”, edizioni Corraini
Prof. ALFIO ALBANI (Presidente Fondazione Chiaravalle Montessori) La Bellezza con gli occhi chiusi ovvero, del correlativo oggettivo in Maria Montessori
Prof. ALBERTO MUNARI (Presidente onorario Associazione Bruno Munari) La Bellezza nel Gesto
Prof.ssa RITA SCOCCHERA (Fondazione Chiaravalle Montessori) La filosofia delle cose
Prof. NAOKI MIZUSHIMA (University of the Sacred Heart, Tokyo) The acceptance process of “Montessori Education” and “Munari Method” in Japan
SILVANA SPERATI (Presidente Associazione Bruno Munari) Comunicare la bellezza
Prof.ssa RITA CASADEI (Università di Bologna), Esplorare il senso della meraviglia: sensorialità, significati e direzioni in educazione
Dott.ssa MARIANGELA SCARPINI (I.C. Maria Montessori, Chiaravalle) Materiali montessoriani: perfezionare i sensi e toccare la bellezza
Prof. LEONARDO FOGASSI (Università di Parma) Montessori e neuroscienze
Prof. ANDREA SOCRATI (Museo Tattile Statale Omero) La via tattile alla bellezza

Le conclusioni del convegno saranno tratte dal Prof. PHILIPPE DAVERIO.

Al termine del convegno, chi lo desidera, potrà visitare la mostra che rimarrà aperta fino alle ore 20 (al costo di 5 euro).

La partecipazione è gratuita ma l’iscrizione obbligatoria entro il 23 gennaio 2020.

Numero identificativo convegno su SOFIA 58254.

Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di frequenza.

Di seguito la scheda d’iscrizione da inviare a info@museoomero.it

Allegato: Scheda Iscrizione Convegno

Info 071 2811935

Ingresso mostra: 5 euro. Gratuito: disabili e loro accompagnatori, under 18 anni, guide turistiche abilitate, giornalisti accreditati, soci ICOM.

Link utili:

http://www.museoomero.it/main?p=mostre-2019-2020_toccare-la-bellezza-montessori-munari

http://www.museoomero.it/main?p=informazioni_come_arrivare

http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/category/vivere-la-citta/dove-dormire/

http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/category/vivere-la-citta/come-muoversi/

Teatro No Limits – Audiodescrizioni dal 22 al 26 gennaio 2020

Di seguito i prossimi appuntamenti degli spettacoli teatrali audiodescritti dal progetto Teatro No Limits.

Vi ricordiamo che potete prenotare il vostro posto rispondendo a questa e mail, indicando il vostro nominativo e quello dei vostri accompagnatori.

Se lo desiderate potete anche contattarci via CELLULARE al
NUMERO 3282435950 ANCHE CON MESSAGGIO VOCALE su whatsapp

mercoledì 22/1/2020 – ore 20.45
TEATRO COMUNALE DI RUSSI
IL SILENZIO GRANDE Di Maurizio De Giovanni
Regia Alessandro Gassmann


sabato 25/1/2020 – ore 21.00
TEATRO COMUNALE DI FERRARA
WINSTON VS CHURCHILL
Regia Paola Rota
Con Giuseppe Battiston e Lucienne Perreca


domenica 26/1/2020 – ore 15.30

TEATRO BONCI DI CESENA
ANTIGONE Di Sofocle
Regia Laura Sicignano
Con Sebastiano Lo Monaco.

IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.
Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo.
Questo ci darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi.
Grazie!

NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.

Centro Diego Fabbri
C.so Diaz, 34 
47121 Forlì FC
Tel. 0543-30244
Cel. + 39 328 243 5950

“La Fortezza nel tempo”: La nuova musealizzazione virtuale ad Acquaviva Picena

Quattro passi virtuali (ma reali) tra i segreti della Fortezza di Acquaviva Picena.

Raccontare un monumento che è simbolo e custode di una storia non solo locale ma dell’intera regione utilizzando mezzi tecnologici non è cosa nuova. La novità sta nella costruzione di un progetto armonioso che abbraccia più discipline e trasforma la mera narrazione storica in un vero viaggio nel tempo.

Un lungo lavoro iniziato con il restauro conservativo della Rocca affidato agli architetti della 26 Studio di Architettura, Marco Cecilian e Marta Fontana, che hanno rimosso e sostituito gli elementi degradati, rafforzato gli elementi statici, ripulita e irrobustita l’intera cresta muraria.

A completamento di questo profondo restyling si è aggiunto un nuovo allestimento museale della Rocca, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Acquaviva Picena guidata da Pierpaolo Rosetti e affidato alla JM – Multimedia Developer che ha realizzato moderni pannelli didascalici bilingue ricchi di foto, documenti e ricostruzioni 3D, plastici in scala che promuovono un percorso tattile dedicato agli ipovedenti corredati da didascalie bilingue in braille, e poi il viaggio virtuale nel tempo con navigazione a 360° con visore Oculus GO, un vero tuffo nella storia tra assedi e trasformazioni architettoniche della splendida Fortezza di Acquaviva Picena.

• Dettagli sul progetto negli allegati: Comunicato Stampa –  Cartella Stampa

• Le foto ad alta risoluzione sono scaricabili al link: https://mega.nz/#F!YFVyFIxJ!u-sAK1cR8lc9sChh4p3x1g

• Trailer di presentazione della nuova musealizzazione al link:  https://youtu.be/hHNiRhHpSZE

• Trailer del filmato 3D La Fortezza nel Tempo al link: https://youtu.be/m9qmnuxIK2w

Informazioni:

JM – Multimedia Developper: press@jonathanmancini.it Associazione Palio del Duca: sponsalia@paliodelduca.it Comune di Acquaviva Picena: urp@comuneacquavivapicena.it

COME NASCE IL PROGETTO LA FORTEZZA NEL TEMPO.

Il restauro conservativo

Notevoli porzioni della Rocca sono ritornate all’antico splendore grazie a questo restauro condotto con varie tecniche ed interventi mirati alla pulizia e alla messa in sicurezza dell’intera Rocca. Il classico “scuci-cuci” ha reso possibile l’attenta rimozione e sostituzione dei materiali più deboli e rovinati con la conseguente integrazione dei giunti di malta, in alcuni casi anche molto profonda, grazie ad “iniezioni” di nuova malta nelle porzioni murarie in cui era scomparsa causando l’instabilità strutturale delle murature.

La “riccocciatura” consiste nel riempimento di parti mancanti di mattoni con identici laterizi antichi di alcuni porzioni murarie, mentre dalla lunga cresta muraria è stata rimossa tutta la malta cementizia permettendo di rivedere le forme originali del perimetro più alto delle mura regalando una nuova continuità visiva di maggiore grazia estetica.

Le operazioni di pulitura hanno permesso la rimozione delle erbe infestanti, del deposito particellare fortunatamente abbastanza limitato nella Rocca, delle croste nere sulle lastre di marmo e dei graffi vandalici con tecniche quali l’idrosabbiatura e l’acqua nebulizzata.

I lavori sono stati diretti dai giovani e brillanti architetti di 26 Studio di Architettura, Marco Cecilian e Marta Fontana, e realizzati dall’impresa specializzata Varanesi di Campli in provincia di Teramo.

La Nuova Musealizzazione e la navigazione virtuale con Oculus GO

Per l’accoglienza e la fruizione dei visitatori sono stati realizzati nuovi pannelli didascalici bilingue ricchi di foto, documenti e ricostruzioni 3D presentati con una grafica immediata e un linguaggio semplice e veloce adatto a qualsiasi categoria di pubblico.

Un percorso tattile dedicato agli ipovedenti è stato costruito con l’ausilio di 2 plastici della Rocca: il primo plastico è la ricostruzione della fortezza nel Trecento, con alte mura merlate a strapiombo, mastio ottagonale e torrioni pentagonali; il secondo plastico presenta la fortezza di oggi, potente e maestosa con le mura scarpate e l’alto mastio cilindrico. Entrambi sono corredati da didascalie bilingue in braille.

Il viaggio virtuale con navigazione a 360° con visore Oculus GO è un racconto animato –  narrato in italiano e inglese – della storia della Fortezza completamente realizzato in computer grafica. Si parte dalle origini con il primo agglomerato di mura che poi si amplia fino alla Fortezza alta e snella percorsa da merli ghibellini e fossato. È a questo punto che si assiste all’assedio con i contadini che si rifugiano dentro le mura portando viveri e beni di prima necessità, soldati, arcieri, balestrieri che scoccano frecce sui nemici sottostanti ed esercito assediante che schiera fanteria e macchine da guerra come torri mobili e catapulte. La struttura della Fortezza continua la sua evoluzione dettata dall’utilizzo di una nuova scoperta: la polvere da sparo. Le nuove armi – cannoni, bombarde, colubrine – scagliano proiettili pesantissimi e per resistere le mura vengono fortemente scarpate e riempite di terra, il mastio diventa rotondo, la piazza interna rialzata per movimentare i neonati mezzi di artiglieria.

Ecco che a distanza di più di un secolo si assiste al secondo assedio: un ambiente di boati e tuoni, fuoco e schegge di proiettili. Finalmente, nei successivi secoli di pace, la Rocca trova quiete sebbene le sue modifiche continuino con lentezza. Tra Seicento e Settecento vengono costruite delle abitazioni all’interno delle mura, poi distrutte. Alla fine dell’Ottocento l’ultimo restauro chiude il fossato, sostituisce il ponte levatoio con una passerella in muratura ed elimina i merli, oramai sbriciolati, dalle mura. E così rimane la Rocca come la vediamo oggi. Il tutto inserito nei nuovi visori Oculus GO (15 in dotazione alla Rocca) che aspettano di essere indossati dai visitatori.

La ricerca storica è la base da cui tutto inizia: studio dei saggi, degli scavi archeologici, delle teorie non sempre concordi che si sono avvicendate, comparazione dei documenti e delle ipotesi e, ebbene sì, calcoli matematici. A questi si sono aggiunti due strumenti squisitamente tecnologici: due Laser Scan Leica con stazione globale GPS, uno per gli ambienti esterni e l’altro per gli interni. Sono veri scanner tridimensionali che regalano immagini di perfetta risoluzione. Questa scansione associata alla stazione globale GPS restituisce l’oggetto nella sua “spazialità”. La finale unione di tutte le scansioni riporta l’intero monumento delle sue perfette dimensioni. Tutta la Rocca è stata scansionata con questi due strumenti e la preziosissima collaborazione dell’architetto Fabio Pasquarè e l’ingegnere Andrea Tozzi della The Sign, Società Cooperativa tra professionisti. Dal modello attuale si è andati a ritroso nel tempo con specifici software di elaborazione e modellazione. In ultimo sono stati modellati e animati gli ambienti naturali e i personaggi che popolano gli assedi della Rocca. Dalle ricostruzioni sono stati stampati i due plastici della Rocca con Stampante 3D.

Il progetto di musealizzazione è stato realizzato dalla JM – Multimedia Developer di Jonathan Mancini con la collaborazione di Riccardo Pallotto che ha curato la grafica dei pannelli e parte della modellazione 3D, e Federica Candelaresi autrice della ricerca di documenti, la stesura dei testi, storyboard e comunicazione. Un gruppo di professionisti già da anni collaudato che ha all’attivo numerose esperienze in questo settore e che utilizza diverse tecnologie, tra cui anche la realtà virtuale navigabile, per migliorare la conoscenza e la fruizione di musei e beni culturali del territorio.

L’intero progetto è stato cofinanziato dal FESR MARCHE, programma operativo POR 2014-2020: Restauro del paramento murario della fortezza medievale e museo archeologico. Obiettivo: miglioramento della condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione, attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali.

https://www.facebook.com/JM-Multimedia-Developer-102341507857319

https://www.youtube.com/channel/UCjj2R5X13Xoffl3HMuUCoxQ

Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità

Il 1° gennaio 2020 è stato istituito l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Prof. Giuseppe Recinto è stato nominato consigliere del Presidente del Consiglio in tema di disabilità.

Di seguito, una sua breve biografia:

Il Prof. Giuseppe Recinto ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e il titolo di dottore di ricerca in Diritto dei rapporti economici e di lavoro presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Nel 2005 è chiamato quale professore associato per il settore scientifico-disciplinare Diritto privato presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dove insegna anche Diritto privato e Diritto dei contratti d’impresa. È stato eletto, per il triennio 2015/2017, direttore del dipartimento di Economia e giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

A livello istituzionale è stato già consigliere giuridico nello staff del Ministro Fontana (prima al Ministero Famiglia e Disabilità, poi Affari Europei).Di recente (dicembre 2019) è stato tra i partecipanti del Convegno “Funzione amministrativa e diritti delle persone con disabilità” che si è svolto alla Università di Napoli Federico II, insieme al rettore Manfredi (oggi, neo Ministro dell’Università) e a Enzo Amendola (Ministro Affari Europei).