Autore: Mario Barbuto
Care amiche, cari amici,
il Presidente del Consiglio ha informato relativamente alle
ulteriori misure restrittive della circolazione che rendono sempre più
complicata la nostra presenza fisica nelle sezioni e nelle sedi.
Al riguardo, voglio raccomandare ancora una volta ai presidenti sezionali e regionali l’adozione di tutte le iniziative necessarie per limitare al massimo le uscite di casa del nostro personale.
In particolare, ricordo i servizi minimi essenziali che le nostre strutture sono tenute a garantire:
- Ricezione delle telefonate negli orari d’ufficio usuali;
- Svolgimento dei servizi bancari, postali e amministrativi;
- Corresponsione delle spettanze al personale e relativo versamento degli oneri riflessi
- Interventi urgenti di manutenzione relativi agli immobili eventualmente in gestione
- Svolgimento di tutte le pratiche riguardanti i soci, compatibilmente con la disponibilità degli uffici pubblici e privati corrispondenti
- Svolgimento delle riunioni di Consiglio e di eventuali altri Organi Associativi, in modalità on line
- Mantenimento di regolari modalità di comunicazione e di contatto con i soci
- Sorveglianza regolare circa lo stato della sede e del funzionamento dei suoi impianti.
Per la gestione telefonica è
consigliabile attivare la deviazione di chiamata in modo che si possa
rispondere da casa, utilizzando i numeri usuali della sezione e negli orari
consueti d’ufficio.
Ove ciò non fosse possibile, una
risposta automatica al numero telefonico dell’ufficio, dovrà indicare il nuovo
numero al quale rivolgersi, con i relativi orari e giorni.
Per il contatto con i soci raccomando
l’attivazione di modalità telefoniche di gruppo che consentano l’incontro a
voce con quanti lo desiderano, con periodicità almeno settimanale a orario
fisso. Al riguardo, l’acquisto di apposite “stanze virtuali” di Talkyoo” o
servizio analogo pare risultare il mezzo più semplice e rapido da utilizzare.
Per l’intera settimana promuoveremo una
speciale campagna volta a garantire l’aiuto alle persone sole o particolarmente
in difficoltà per il reperimento dei generi alimentari e dei farmaci di prima
necessità.
Suggerisco una costante e regolare
ricognizione dei bisogni specifici e un contatto con le organizzazioni che sul
territorio svolgono questi servizi, a partire dalle aziende di distribuzione,
alle organizzazioni di volontariato grandi e piccole, alle regioni e ai comuni
che hanno attivato, di solito, numeri di soccorso e di assistenza.
Permangono purtroppo le incertezze interpretative circa la fruizione della legge 104 per i lavoratori con disabilità che stiamo cercando di chiarire sia presso il Governo e l’INPS, sia in sede di emendamenti al Decreto che inizierà il proprio iter parlamentare al Senato lunedì 23 marzo.
In particolare, con riferimento a diverse segnalazioni ricevute, desidero mettere in guardia da interpretazioni eccessivamente semplificate e rischiose dell’articolo 26 del decreto “Cura Italia” che non consentono la fruizione pura e semplice della legge 104 da qui alla fine di aprile, come qualcuno potrebbe aver inteso. Tale fruizione infatti, con riferimento all’art. 26, parrebbe comportare il possesso di una prescrizione “delle autorità sanitarie”, comunque riferita alla cosiddetta “vigilanza attiva”, o condizione assimilabile, cioè alla “quarantena” e non può considerarsi applicabile in modo generalizzato, almeno finché non siano stati acquisiti sufficienti chiarimenti in proposito.
Ricordo infine che i componenti della Direzione, a turno, rispondono ogni mattina, a eccezione del sabato e della domenica, dalle 10.00 alle 12.00 al numero 06.699.88.325, per offrire informazioni, chiarimenti e supporto.
A breve riunirò i presidenti regionali per una consultazione informale sulla situazione a livello territoriale e per una calendarizzazione rimodulata delle assemblee e degli adempimenti statutari, alla luce dell’evolversi del quadro generale dell’emergenza.
I tempi più difficili devono ancora presentarsi e non riguarderanno soltanto il picco acuto dell’emergenza sanitaria, ma coinvolgono la situazione economia e sociale del dopo virus, che tuttavia speriamo arrivi il prima possibile per superare questa condizione di segregazione personale ogni giorno più faticosa.
L’Unione conta oggi e domani su energie, entusiasmo, capacità e determinazione di ciascuno di noi.
Teniamo duro!