Marche – Covid19: L’Uici scrive a Prefetti, Anci e Regione

Covid19, l’Uici Marche scrive a Prefetti, Anci e Regione: “Norme meno rigide per ridurre l’isolamento dei non vedenti”

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti delle Marche aderisce alla delibera dell’Uici nazionale che sollecita una maggiore sensibilità nei confronti delle persone con disabilità visiva. Già arrivate in sede riposte positive con inviti alla collaborazione per individuare la strategia migliore

Con una comunicazione inviata a Prefetti, Questori, Legione Carabinieri Marche, Presidente della Regione e Anci Marche, il consiglio regionale dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti ha aderito all’azione di sensibilizzazione promossa con un ordine del giorno dall’Uici nazionale in vista delle riaperture previste per il prossimo 4 maggio.

Nel documento si evidenziano “le criticità relative al distanziamento sociale che i ciechi, gli ipovedenti e le persone con disabilità plurime rischiano di patire per via delle misure prescritte. Offriamo la nostra collaborazione – si legge nella nota – affinché pur rispettando le norme a tutela della salute di ciascuno, siano ridotti i disagi e i rischi di confinamento e isolamento sociale che potrebbero derivare dall’applicazione poco flessibile delle prescrizioni emanate per contrastare la pandemia da Covid 19”.

“Nessuno di noi vuole forzare la mano o avere privilegi che possono mettere a rischio la salute nostra e di chi si prende cura di noi – spiega la presidente Uici Marche, Alina Pulcini – ma è innegabile che le persone con disabilità devono affrontare questa pandemia con molte difficoltà in più rispetto ai normodotati. Noi abbiamo bisogno di toccare gli oggetti per ‘vederli’ e i guanti protettivi non ci aiutano a individuare i materiali. Spesso dobbiamo avere vicino un accompagnatore per muoverci e non possiamo mantenere con lui la distanza di sicurezza”.

“La comunicazione inoltrata alle autorità regionali sta dando i primi risultati – conclude la presidente regionale – perché abbiamo già ricevuto risposte positive con inviti a collaborare per trovare insieme la strategia migliore affinché l’autonomia delle persone con disabilità visiva sia salvaguardata. Per questo ringraziamo tutte le autorità che in questo momento difficile ci stanno dimostrando sensibilità e vicinanza”.

Ancona, 30 Aprile 2020

Bolzano – Riapertura uffici sezione Alto Adige!, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Carissime socie e soci,

dopo un lungo periodo di grandi incertezze e difficoltà dove tutti noi, ci siamo dovuti adattare ad una situazione irreale e inconsueta, finalmente i nostri uffici riaprono: Lunedì 4 maggio le nostre segretarie rientrano dopo avervi sostenuti telefonicamente in modalità smartworking, ovvero lavorando da casa. Nell’ufficio sono state prese alcune misure di protezione e il 6 maggio sarà poi tutto pronto per ricevere anche il pubblico.

Questa situazione emergenziale non è finita ed è per questo motivo che abbiamo attrezzato i nostri uffici affinché sia voi soci che le nostre segretarie possiate incontrarvi in sicurezza.

Vi indico subito sotto alcune linee guida:

1.  Per accedere alla nostra sede, vi consigliamo di prendere appuntamento, affinché non si formino code in attesa;

2. Se dovessero esserci persone in coda per entrare nella nostra sede, vi chiediamo gentilmente di aspettare serenamente, rispettando le misure di sicurezza che prevedono minimo 1,5 metri tra una persona e l’altra;

3. Vi ricordiamo che le persone disabili, in Provincia di Bolzano, possono essere tranquillamente accompagnate, non solo nel Comune di residenza, ma su tutto il territorio Provinciale;

4. Appena entrati troverete un dispenser automatico per la distribuzione di gel disinfettante per le mani, siete pregati tutti di usarlo entrando nella nostra sede;

5. Vi ricordiamo di entrare con la mascherina ben indossata, senza mascherina non è possibile entrare, per la vostra sicurezza e per la sicurezza delle nostre dipendenti;

6. Le nostre segretarie sono state distanziate, troverete: Patrizia appena entrati a sinistra, nel suo solito ufficio. Serena, in fondo al corridoio nell’ufficio a sinistra. Davanti a Serena è stato posizionato uno schermo protettivo in plexiglass trasparente, per la vostra e sua sicurezza. Gabi la trovate in fondo al corridoio, a destra in sala riunioni;

7. All’interno dei nostri uffici, vi ricordiamo di rispettare sempre la distanza di sicurezza, minimo 1,5 m e seguire attentamente le disposizioni delle nostre segretarie;

8. Prima di uscire da casa, misuratevi la temperatura corporea e se dovesse essere uguale o superiore a 37,5 dovete rimanere a casa e avvisare il vostro medico di base;

9. Nei nostri uffici, fino a che permarrà questa situazione, può entrare una persona disabile visiva alla volta, la quale può essere assistita all’interno della nostra sede dal suo accompagnatore;

10. Per ogni situazione non menzionata sopra, attenetevi alle direttive e consigli delle nostre segretarie;

11. Ricordiamo che per uscire da casa è obbligatorio indossare una mascherina protettiva e i guanti, mantenere le distanze di sicurezza; in auto non più di due persone posizionate una davanti e una dietro; se si hanno sintomi di malattia bisogna rimanere a casa e avvisare il medico di base; sono proibiti assembramenti; attenzione, le persone anziane, immunodepresse o con più patologie sono tutti soggetti a rischio.

Questa situazione emergenziale risulta essere difficile e stressante per tutti, cerchiamo di risolverla assieme e con serenità. Speriamo finisca presto e non dimenticatevi che appena questa situazione migliorerà e sarà possibile incontrarci nuovamente, ci riuniremo tutti assieme per festeggiare nell’Assemblea annuale che quest’anno avrà anche l’importante compito di eleggere il nuovo Direttivo.

Un caro saluto

Il Presidente

dr. Valter Calò

Catanzaro – Anche dalla Calabria si lavora per la fruibilità dell’arte

L’arte è lo strumento attraverso il quale l’individuo può immergersi in un mondo parallelo che lo distanzi dalla realtà che lo circonda e lo faccia sentire parte integrante di un pensiero, quello dell’autore, che attraverso la sua opera apre scenari diversi. Allontanarsi dalla routine quindi, oggi più che mai, rappresenta un supporto psicologico necessario data dalla forzata permanenza nelle proprie abitazioni e il distanziamento sociale che ognuno vive, tant’è che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha avviato la campagna #museichiusimuseiaperti e che attraverso la collaborazione con i principali musei italiani rende accessibile le varie gallerie d’arte.

Lodevole iniziativa se non fosse che purtroppo tutti i percorsi che anche in Calabria sono stati attivati per rendere fruibile l’arte anche a chi come noi soffre di disabilità sensoriali, risultano vani dalla mancata predisposizione di adeguati strumenti accessibili. Catanzaro soprattutto negli ultimi anni, è stata protagonista di molteplici iniziative che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro e l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione unitamente a professionisti ed aziende locali ha messo in campo per far si che anche una categoria apparentemente così lontana dall’arte possa affacciarsi alle meraviglie che artisti di fama nazionale ed internazionale hanno lasciato in eredità all’umanità.

Da questo pensiero è partito quindi da Catanzaro un progetto tendente a sperimentare una nuova forma di riproduzione dell’arte ad uso e consumo della disabilità visiva. Un percorso nato nel 2014 e che la Dott.ssa Elena Console della TEA di Catanzaro ha sottoposto in fase embrionale alla Presidente Luciana Loprete attraverso un foglio con delle piccole scanalature a rilievo e che oggi, a seguito di costante lavoro e collaborazione con enti come l’UNICAL, l’OMNIARCH e lo Studio Rubino, nonché a svariati test realizzati dapprima a Catanzaro e poi estese in regione e nel resto d’Italia ha portato al riconoscimento del Brevetto del sistema AIVES acronimo di “Arte, innovazione, visioni, emozioni e sensazioni”. 

Un percorso lungo, fatto di continui cambi di rotta perché la percezione dell’arte è ovviamente personale di ognuno, ma la modalità di riproduzione deve essere uniformata tant’è che lo stretto contatto continuo tra tutti gli attori nonché i suggerimenti e gli accorgimenti della Presidente dell’UICI e dell’IRIFOR Luciana Loprete hanno portato ad un risultato che difficilmente si pensava realizzabile.Molteplici sono state le collaborazioni che territorialmente l’associazione di categoria ha intrapreso negli anni, parallelamente al progetto AIVES ad esempio attraverso un’altra modalità di riproduzione di arte accessibile, è stata avviata la collaborazione con Antonella Oriolo, artista catanzarese che realizza le sue opere sulla base delle proprie emozioni e sensazioni e con la quale si è riusciti ad ottenere importanti risultati in quanto le sue opere che rappresentano soprattutto figure femminili in passato venivano racchiuse in alcune teche mentre oggi dopo suggerimento sono state rese disponibili al tatto dei fruitori ciechi ed ipovedenti. 

Questa forma di arte tattile consiste nell’uso di materiale tessile per la riproduzione di forme e contenuti attraverso il collage ed il percorso di collaborazione ha avuto il suo apice in occasione dell’unica tappa in Calabria delle celebrazioni del centenario, tenutesi a Catanzaro lo scorso 25 Febbraio, con la donazione dell’opera “C’è una strada che va dagli occhi al cuore” e che rappresenta uno sguardo femminile con le date 1920-2020. Rendere quindi l’arte accessibile è solo il primo dei risultati ottenuti, perché se si imprime negli artisti il concetto di accessibilità sempre maggiori saranno coloro che spinti dalla sensibilità si adopereranno per fari si che sia sempre più diffusa. 

Ciò è, e sarà possibile grazie alla collaborazione intrapresa con l’Accademia della Belle Arti con il quale nel 2018 è stato avviato un percorso di collaborazione che ha visto la la Presidente Loprete tenere delle lezioni ai giovani del corso di modellistica e con i quali è stata studiata l’opera successivamente donata in occasione dello spettacolo del 13 Dicembre 2018 e che rappresenta un cane guida invisibile agli occhi della popolazione come provocazione, e che è rappresentato per l’occasione da una bardana vuota.

Collaborazione intrapresa anche con il Liceo Artistico di Catanzaro con il quale da anni è stata avviata una collaborazione e che in occasione dell’OPEN DAY ha permesso all’UICI di Catanzaro di imbastire un laboratorio multisensoriale al buio che spinga i giovani allievi del Liceo a pensare ad arte che sia sempre più inclusiva. Percorso che ha visto la donazione da parte del Liceo di 2 opere tattili che rispettivamente rappresentano lo stemma di uno dei più storici palazzi della Città e che raffigura un’ape quale esempio di laboriosità e parsimonia ed un monumento che rappresenta un’ancora a ricordo dei caduti in mare in considerazione che la zona marinara della città è ricca di pescatori.Sulla strada dell’inclusione tanti sono oggi gli artisti che pensano e studiano forme di arte accessibile. 

E’ motivo di vanto ed orgoglio quando artisti come Elena Peruzzo, le quali opere sono state anche esposte al Materia Festival di Catanzaro, si propongono per migliorare la propria arte attraverso il supporto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della sua Presidente Luciana Loprete. Un percorso che il COVID ha interrotto ma che sicuramente sarà ricco di soddisfazioni nel futuro prossimo.

La tematica di arte accessibile dovrebbe essere un focus centrale di discussione costante in ogni ambito socio culturale e in particolare nei luoghi di legiferazione. Nella speranza che la giusta discussione porti alla realizzazione nel futuro di azioni concrete che permetteranno a tutti allo stesso modo di visitare un museo; per non essere accompagnati da qualcuno che seppur con le migliori intenzioni, tenderà sempre a descrivere l’opera che ha difronte con il suo personale punto di vista, che spesso, consentitemi di dirlo, non è lo stesso punto di vista di un altra persona.

E’ quanto mai importante e fondamentale che il percorso di crescita e di avvicinamento all’arte parta quindi anche per i disabili sensoriali all’interno dell’istituzione scolastica perché spesso si è appreso che in tali occasioni gli alunni purtroppo non avendo un immediato riscontro visivo con quanto spiegato non percepiscano le meraviglie delle opere. Da questa consapevolezza quindi il Presidente Luciana Loprete ha intrapreso un percorso per far si che l’arte possa essere fruibile al 100% da tutti.

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uiciechi.it

pec. uiccz@pec.it

Pordenone – Nostre attività in tempi di Covid-19, di Giorgio Piccinin

Autore: Giorgio Piccinin

La sezione di Pordenone, in tempi di Corona virus, non ha staccato la spina con i propri soci malgrado la chiusura degli uffici.

Dopo aver reso comunque disponibili i recapiti delle impiegate e del presidente per ogni evenienza,  ha infatti instaurato una serie di contatti telefonici ad personam con utenti anziani o potenzialmente più fragili ed ha istituito un appuntamento fisso, la domenica pomeriggio, per un momento d’incontro, anche se virtuale, sulla piattaforma telefonica Globafy con una buona risposta di partecipazione. Il sentirsi, salutarsi a distanza, anche in occasione degli auguri di Pasqua, rappresenta un segno di appartenenza e di cordialità che permette una variante all’isolamento quotidiano.

Sempre in prossimità della Pasqua e sempre con le medesime modalità si sono incontrati i componenti del consiglio che hanno fatto il punto sul momento e sulle immediate prospettive.

Inoltre, grazie all’attivissima volontaria Clementina Pace, sempre tramite la sopra citata piattaforma, ha avuto inizio un atelier di brevi letture che vede coinvolti alcuni soci particolarmente sensibili, supportati dai rispettivi educatori.

I nostri lettori volontari, donatori di voce, con i quali da anni ci si incontra mensilmente, hanno risposto con entusiasmo e curiosità alla proposta di un meeting virtuale, durante il quale sono state presentate brevi letture aventi come tema il mese di marzo.  

Anche la ginnastica da casa ha trovato un suo nuovo spazio con autentiche lezioni settimanali, condotte tramite messaggi audio whatsapp e curate da Marisa Del Ben.

Infine, mediante bollettino settimanale si è continuato a diffondere aggiornamenti, notizie, opportunità creative ed informazioni utili.

Altre idee sono in programma per movimentare un periodo certamente non facile, nell’intento comune di sentirci uniti e partecipativi sfruttando le tecnologie.

Pordenone – “Pronto? Chi parla? Una voce amica”

Fonte: “Messaggero Veneto” di Domenica 26 aprile 2020

Cronaca di Pordenone – “Pronto? Chi parla? Una voce amica” è l’iniziativa avviata dall’Atelier di lettura di Pordenone all’interno delle attività organizzate dall’Unione ciechi e ipovedenti cittadina. L’associazione ha trovato così un modo per proseguire gli incontri settimanali seguiti appunto da un gruppo di non vedenti. In collaborazione con la Biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’Uici, la lettura coinvolge una decina di volontari che ora si ritrovano a leggere ancora insieme, online, per sentirsi più vicini, seppure lontani, ai loro interlocutori. L’esperienza ha preso il via in settimana e si ripeterà mercoledì con un libricino dedicato alla città dell’Avana, di Chiara Bettelli Lelio e poi l’ascolto di un brano del “Buena vista Social club”.

Torino – Segreteria telefonica del 30 aprile 2020

COMUNICATI DEL 30 APRILE 2020

•          Riapertura sede UICI Torino

•          Teniamoci in contatto

•          Servizio spesa a domicilio U.N.I.Vo.C.

•          Servizio U.N.I.Vo.C. supporto telefonico

•          Trasporti durante la “fase 2”: il nostro Comitato Autonomie e Mobilità è al lavoro

•          Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

•          Spesa assistita e consegne a domicilio

Riapertura sedi UICI Torino

A seguito delle nuove disposizioni emanate dal Governo per la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza Coronavirus, la nostra sezione è al lavoro per riaprire al pubblico, appena possibile, le proprie sedi associative. Perché ciò possa avvenire in piena sicurezza e con relativa tranquillità, è però necessario adeguare gli spazi alle nuove esigenze, ad esempio introducendo accorgimenti che facilitino il distanziamento interpersonale e operando un’approfondita sanificazione dei locali. Inoltre bisogna garantire che per tutto lo staff UICI Torino, ma anche per eventuali ospiti, siano presenti dispositivi di protezione personale, come mascherine e guanti, in numero sufficiente. Al momento il Consiglio Direttivo è al lavoro per affrontare tutti gli aspetti igienico-sanitari e organizzativi, anche alla luce delle direttive appena emanate. Sarà nostra cura informarvi tempestivamente sulla data esatta della riapertura. Stimiamo, comunque, che sia questione di pochissimi giorni. Purtroppo, tuttavia, il livello di allerta resta altissimo, specialmente nella nostra Regione. Raccomandiamo quindi a tutti i soci di agire con grande prudenza e responsabilità. Anche dopo il 4 maggio (data di inizio della cosiddetta “fase 2”) consigliamo di limitare il più possibile gli spostamenti, evitando di esporre se stessi e gli altri a inutili rischi.

Teniamoci in contatto

Nell’attesa di poter riprendere, seppur con cautele e limitazioni, la nostra attività, manteniamo attivi tutti gli strumenti adottati per queste settimane di emergenza. Per necessità urgenti è possibile contattare la sezione sia al telefono, sia via e-mail. Il numero telefonico di riferimento è il 338 35 77 720, attivo dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-17 (risponde la sig.ra Maria Triventi della segreteria UICI Torino). In alternativa è possibile usare la casella di posta elettronica uicto@uiciechi.it. Il personale UICI Torino provvederà a leggere le e-mail e farle arrivare ai vari consiglieri. Ricordiamo inoltre che il sito internet www.uictorino.it e la pagina Facebook UICI Torino vengono costantemente aggiornati, per fornire in tempo reale novità e aggiornamenti, ma anche suggerimenti di proposte accessibili per trascorrere queste lunghe giornate.

Servizio spesa a domicilio U.N.I.Vo.C.

Per venire incontro alle necessità di chi è più solo, in questo momento di grave emergenza, la sezione U.N.I.Vo.C. ha rafforzato il servizio di spesa a domicilio rivolto alle persone con disabilità visiva. Compatibilmente con la disponibilità di volontari in servizio, chi avesse bisogno di ricevere a casa prodotti di prima necessità, può farne richiesta alla sezione. L’incaricato che recapiterà la spesa a domicilio, avrà cura di lasciarla fuori dalla porta di casa, così da evitare ogni possibile occasione di contagio. Per maggiori informazioni e per richiedere il servizio è possibile contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Per ragioni di sicurezza è invece temporaneamente sospeso il servizio di accompagnamento.

Servizio U.N.I.Vo.C. supporto telefonico

In questi giorni di isolamento forzato, chi vive da solo è particolarmente esposto al rischio di lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dal senso di abbandono. Per mantenere un contatto con i soci e gli amici, la sezione U.N.I.Vo.C. ha deciso di attivare un servizio di supporto a distanza, svolto telefonicamente. Chi avesse necessità particolari o semplicemente avesse bisogno di parlare con qualcuno e di sentire una voce amica, può contattare la sig.ra Enza Ammendolia (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09). Entrambe sono disponibili, nei limiti del possibile, ad affrontare eventuali criticità, ma soprattutto a mettersi in ascolto, offrendo una parola di sostegno e di incoraggiamento in questo momento difficile.

Trasporti durante la “fase 2”: il nostro Comitato Autonomie e Mobilità è al lavoro

Tra i temi più delicati che riguardano la ripartenza dopo il periodo di quarantena, c’è sicuramente quello dei trasporti. Quali che siano, le nuove norme in materia di mezzi pubblici avranno un impatto rilevante sulla mobilità delle persone cieche e ipovedenti. Non siamo ancora in grado di fornire un quadro preciso, ma il nostro Comitato Autonomie e Mobilità è già al lavoro per affrontare i tanti aspetti della questione. Sicuramente servirà un percorso condiviso con Gtt (Gruppo Trasporti Torino). Per questo i delegati hanno intenzione di chiedere un incontro, da tenersi in teleconferenza, con il disability manager dell’azienda, l’ing. Pierluigi Baradello. L’obiettivo è arrivare a definire una serie di indicazioni e buone pratiche, utili sia al personale Gtt sia ai disabili visivi. Vi terremo aggiornati.

Decreto “Cura Italia” e persone con disabilità

Per far fronte all’emergenza, lo scorso 16 marzo il Governo ha varato il decreto “Cura Italia”, che contiene anche una serie di misure a sostegno delle persone con disabilità. Tra i provvedimenti riguardanti il lavoro, segnaliamo un’estensione dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104/1992 per i mesi di marzo e aprile. Ai 3 giorni mensili ordinari se ne aggiungono ulteriori 12. Quindi per il periodo marzo-aprile sono previsti complessivamente 18 giorni: 3 per ogni mese più 12 distribuibili sul bimestre. L’estensione dei permessi si applica sia a chi assista un familiare con grave disabilità, sia ai lavoratori disabili, purché già in possesso del riconoscimento della legge 104. Per conoscere più nel dettaglio gli interventi per le persone disabili previsti dal decreto “Cura Italia”, rinviamo al compendio scritto dall’avocato Franco Lepore, disability manager della Città di Torino e responsabile settore lavoro Uici Piemonte. Il testo è pubblicato sul nostro sito internet www.uictorino.it.

Spesa assistita e consegne a domicilio

Nel pieno dell’emergenza, anche fare la spesa online o al telefono sta diventando complicato, a causa dei tempi d’attesa che spesso si sono molto allungati. La nostra Unione ha chiesto alle catene della grande distribuzione di riservare un canale preferenziale per le persone disabili che vivono sole o che non possono contare su altri aiuti.

Nella nostra città, il supermercato Carrefour di Corso Montecucco mantiene attivo il progetto “I miei occhi per la tua spesa”, che consente ai disabili visivi di fare acquisti con l’assistenza di un operatore Carrefour. Il servizio è gratuito ed è attivo il mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 19 (con un massimo di 4 assistenze per ogni turno). Per richiedere l’accompagnamento è necessario telefonare al numero 011 70 74 759 oppure 011 70 74 762.

Per chi abita nella zona del ciriacese, ricordiamo l’accordo che la nostra sezione ha da poco sottoscritto con il supermercato Crai di San Francesco al Campo (via Torino 168). Le persone con disabilità visiva possono ordinare telefonicamente la spesa e riceverla a domicilio senza costi aggiuntivi, se i loro acquisti superano la cifra di 50 €. Gli ordini possono essere effettuati telefonando al numero 011 014 21 06 il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 8 alle 10. Le consegne avvengono il martedì e il venerdì dopo le 10, previo accordo con i clienti.

Inoltre sul sito www.confesercenti-to.it è disponibile una lista, divisa per Comuni, di negozi, piccoli e grandi, che effettuano consegne a domicilio.

“Gennariello” n. 5 maggio 2020

Si comunica che in data 30 aprile 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Gennariello” n. 5 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 29 aprile 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2384

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Non solo saluti (di Rita Lamusta)

C’era una volta

  – Spera di sole

Scelte da voi

 – Alice casca in mare

L’angolo della filastrocca

  – Filastrocca della mamma

  – Boschetto

  – Il ciliegio

Gioca con Giò il coniglietto

Per i più piccini Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

L’Aquila – Riapertura graduale uffici territoriali Uici

In relazione all’oggetto ed a seguito di apposita delibera dell’Ufficio di Presidenza di questa UICI, si comunica che a L’Aquila gli uffici riapriranno il 4 maggio secondo le seguenti modalità, fino al 18 maggio:

  • senza ricevimento al pubblico, lunedì e martedì dalle h. 9,00 fino alle 13, sede territoriale di L’Aquila: sanificazione locali, sistemazione ausili igienizzanti in punti strategici ed adattamento spazi per sicurezza del personale, dei volontari, dei dirigenti e del pubblico; pomeriggio, smart working fino alle h. 17,00.
  • senza ricevimento al pubblico, mercoledì e giovedì dalle h. 9,00 fino alle 13, sede intercomunale di Avezzano: sanificazione locali ed adattamento spazi per sicurezza del personale, dei volontari, dei dirigenti e del pubblico; pomeriggio, smart working fino alle h. 17,00.
  • Venerdì, smart working dalle h. 8,30 alle 14,00 e dalle 14,30 fino alle h. 17,00.
  • L’ufficio di rappresentanza di Sulmona non verrà riaperto a causa di lavori di rifacimento stabile di rappresentanza UICI.
    Dal 18 maggio in poi, viene ipotizzato l’orario normale, fermo restando eventuali ed ulteriori dettami ministeriali e/o regionali: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle h. 8,30 alle 14,00 e dalle 14,30 fino alle h. 17,00 nella sede di L’Aquila; mercoledì, stessi orari, nella sede intercomunale di Avezzano. Riapertura al pubblico per appuntamento.

AISTHESIS da 5 anni informa su arte e accessibilità

Una rivista vocale online da leggere ed ascoltare dal Museo Tattile Statale Omero

La Rivista scientifica vocale del Museo Omero,  ha già compiuto 5 anni. Ai suoi esordi, nel dicembre del 2014, era una forte novità. Infatti AISTHESIS: SCOPRIRE L’ARTE CON TUTTI I SENSI, si rivolgeva fin da subito ad un vasto e motivato pubblico, ben oltre quello dei non vedenti e di quanti operano nel settore dell’accessibilità. L’ascolto audio offriva, oltre la lettura, la possibilità di risentire gli articoli che più interessavano, raccogliere spunti ed indicazioni. Nel tempo periodici e quotidiani hanno inserito anche gli articoli audio e poi video. In questo 2020, il momento particolare vede tutte le strutture culturali, in particolare  i Musei, intensificare e migliorare la loro presenza online; questo segna un  notevole passo avanti per una digitalizzazione permanente, di cui usufruirà anche il turismo. Nel n. 11 (aprile 2020) la Rivista AISTHESIS  accoglie  interventi di Roberto Cresti, Rita Casadei, Elisabetta Borgia, Alessandra Delli Poggi e Aldo Grassini. Cresti, professore di storia dell’arte contemporanea, definisce, con un tono dinamico ed incessante, come l’inquietudine dell’arte e dell’artista si alimenti di infrasensibilità, di estensione all’infinito della percettibilità; un racconto storico filosofico che approda ad Auguste Rodin e ad  Arturo Martini. Rita Casadei è tra le più note e pubblicate ricercatrici dell’importanza della dimensione  emotivo-affettiva nel linguaggio artistico e nei linguaggi non verbali.  Qui riconferma come fondamentale, soprattutto per i bambini, esplorare il senso della meraviglia e della bellezza. Elisabetta Borgia, partendo  dal  percorso formativo Metodi e strumenti per rendere accessibili musei e luoghi della cultura”, conclusosi a fine 2019, ricorda come  notevole sia stata la partecipazione di molte istituzioni museali del MiBACT  del Lazio, in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo e con Il Museo Omero. Ampliare e diversificare l’offerta culturale significa poi arricchire l’offerta culturale per tutti. Questa la finalità e il messaggio. 

I risultati della recentissima mostra TOCCARE LA BELLEZZA: MARIA MONTESSORI. BRUNO MUNARI (che dovrebbe essere  riallestita appena possibile a Roma al Palazzo delle Esposizioni) sono  il tema degli articoli  di Alessandra Delli Poggi e di Aldo Grassini. La prima effettua una vera e propria visita, riflettendo sul ruolo e sull’influenza della Montessori nella moderna pedagogia, ma anche di Munari nel definire il gioco e il laboratorio una forma d’arte compiuta. Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, non  dimentica di indicare questa mostra sperimentale come un traguardo  democratico raggiunto:  Toccare la bellezza non ha escluso nessuno,  anticipando  metodologie e  progetto allestitivo particolarmente avanzati  ed attuali.

La Rivista AISTHESIS,  con la voce di Luca Violini,  è consultabile, anche in inglese e a breve in spagnolo, al link http://www.museoomero.it/main?pp=rivista_aisthesis

Di necessità, virtù. Il nostro servizio di Intervento Precoce si reinventa in tempi di emergenza sanitaria, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Ormai da quasi quindici anni, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia offre alle famiglie dei piccoli con disabilità visiva un servizio riabilitativo e formativo di Intervento Precoce, attivo presso le sedi di Brescia e Milano: un equipe di operatori formata da neuro-psicomotricisti, psicomotricisti, logopedisti, musicoterapisti, osteopati, fisioterapisti, esperti della stimolazione visiva e basale e istruttori di orientamento, mobilità e autonomia personale accompagna i piccoli e i loro genitori in un percorso riabilitativo su misura, secondo un calendario di incontri a cadenza mediamente settimanale. Eccezion fatta per la pausa estiva, in tutti questi anni, il servizio non ha mai visto interruzioni, ma nelle scorse settimane l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha reso impossibile attuare gli incontri nelle loro consuete modalità: con rammarico, ci siamo trovati costretti a sospendere il servizio fino a data da definirsi.

Per sua natura, l’intervento precoce non è solo un servizio a sportello al quale le famiglie accedono: è anche un momento di dialogo e confronto, una presenza che conforta i genitori, una certezza che conferisce fiducia e spinta motivazionale. Ha un risvolto umano ed emotivo che è imponderabile: la sua assenza, la distanza che si creerà – ci siamo detti – determineranno nel tempo ricadute psicologiche negative per le quasi ottanta famiglie che si trovano nel bel mezzo di un percorso. Abbiamo quindi deciso che, in un modo o nell’altro, avremmo dovuto porre rimedio alla situazione.

“La tecnologia ci è venuta incontro – dice Simona Roca, la coordinatrice dell’equipe del servizio di Brescia – così le consulenze fisioterapiche, logopediche, psicomotorie, neuropsicomotorie, della stimolazione basale e visiva, nonché l’attività di orientamento, mobilità e autonomia personale sono arrivate a domicilio, nelle case delle famiglie, con la simpatia, la fiducia e la professionalità che ci lega da tanti anni. Ognuno dei professionisti si è messo a disposizione come poteva, con strategie, obiettivi e mezzi che più si addicono alla propria disciplina: commenti condivisi ai video realizzati dai genitori, giochi guidati a distanza in videochiamata, registrazioni audio, etc. etc.…”.

La necessità è stata quella di reinventare il servizio a distanza, puntando su quegli strumenti che tutti utilizziamo in maniera informale e che sono entrati a far parte della nostra quotidianità senza che ci accorgessimo pienamente della loro potenzialità e versatilità: Whatsapp, Facebook, Facetime le infinite app per le conference call e le video chiamate etc…

In tutto questo abbiamo trovato collaboratori d’eccezione: le famiglie. “Grazie alla loro voglia di riprendere l’attività – continua Simona Roca – i genitori si sono rivelati ascoltatori attenti e riflessivi anche sui consigli a distanza; è prezioso il tempo trascorso con loro, anche solo per fare quattro chiacchiere e risentirci vicini; grazie al loro pronto rimboccarsi le maniche, sono “prolungamenti” delle nostre mani e, tutto ciò che hanno appreso ed osservato durante gli anni di viva presenza nelle varie attività, ora lo mettono in pratica”.

È vero: fin dall’inizio abbiamo puntato molto sul coinvolgimento delle famiglie nelle attività riabilitative, ed oggi – purtroppo in un frangente triste e inatteso – ne raccogliamo i frutti. “Ovviamente non è affatto facile, sicuramente non è la stessa cosa degli incontri in presenza, ma è la nostra risposta al nulla… e sta funzionando” conclude Simona.

Anche sul versante milanese la formula ha trovato proficua applicazione. La terapista Gloria Dal Zovo ci conferma che le famiglie hanno accolto l’iniziativa con spirito costruttivo: “È essenziale, soprattutto nel caso dei bambini più piccoli e con maggiore compromissione, che la famiglia collabori – dice Gloria – e nella stragrande maggioranza è stato così”. “In taluni casi, preliminarmente all’incontro virtuale, invio indicazioni e materiale via e-mail, che i genitori possono stampare, ad esempio; nel caso dei bambini più grandi possiamo utilizzare la condivisione dello schermo del computer tramite Skype; insomma, gli obiettivi restano gli stessi, semplicemente vengono utilizzati strumenti e materiali diversi”. “Il nostro è un lavoro che si basa sulla relazione: anche solo il fatto di non interrompere il contatto vocale con il bambino, soprattutto con i più piccoli, è importante”.

Insomma, non solo abbiamo tenuto vicine le famiglie, ma siamo riusciti a proseguire i percorsi terapeutici in maniera efficace. I riscontri pienamente positivi, sia da parte dell’equipe che dei genitori, ci suggeriscono una vera e propria progettualità in questa direzione, per dare una veste nuova ad un servizio che vuole, anzi deve stare al passo con i tempi: i tempi eccezionali che stiamo vivendo mentre scrivo queste righe, ma anche i tempi che abbiamo vissuto fino a pochi mesi fa, nell’auspicio che tornino presto.