CNLP – “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”, di Remo Rapino

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”, di Remo Rapino – Numero Catalogo: 91766

Liborio Bonfiglio è una “cocciamatte”, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce “sgarbugliata” il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l’apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn’Assunta la maitressa, l’amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia… Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.Proposto per il Premio Strega 2020 da Maria Ida Gaeta: «È un libro non collocabile facilmente né per generazione né per lingua in un contesto già noto della narrativa italiana. È un libro che sorprende per la scatenata vitalità e autenticità della lingua. È un libro che poggia sapientemente su una grande tradizione ed è popolare. Sta dalla parte dei matti, degli idioti, fuori dai margini, dove spesso sta la letteratura o comunque dove la letteratura sa stare. Un libro in cui un “cocciamatte” di paese, un uomo che non ha mai conosciuto il padre e che ha perso la madre da ragazzino, ormai anziano, solo, racconta in prima persona la sua vita e nel farlo riattraversa buona parte del Novecento. Con un linguaggio gergale e personalissimo, intriso di dialetto abruzzese, scorrono le vicende di una esistenza segnata da una infanzia e una giovinezza povere , il servizio militare in Friuli, il ritorno a casa, di nuovo la ripartenza per cercare lavoro al nord, il lavoro in fabbrica, lo sfruttamento e la scoperta della politica, il legame e la solidarietà con gli altri emarginati, la disillusione e la fine dei sogni di riscatto, il carcere e il manicomio, fino al definitivo ritorno al paese dove viene accolto come “cocciamatte” e da questa condizione si mette a scrivere, a più di ottanta anni e prima di morire. E scrive con grandissima umanità, commuovendo e divertendo i lettori. È un romanzo che ha una voce. Le vicende narrate e lo stile della scrittura sono il personaggio stesso, coincidono. Il matto Liborio con la sua vita sconquassata, con il suo parlato /scritto, con i suoi amici e i suoi nemici, con la solitudine che lo avvolge, si fa ascoltare e ci conquista.»

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CNLP – “L’affare Modigliani”, di Dania Mondini e Claudio Loiodice

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “L’affare Modigliani”, di Dania Mondini e Claudio Loiodice – Numero Catalogo: 91536

Truffe, esposizioni con quadri falsi, prolifici falsari, fondazioni nate dal nulla. Guerre intestine che ruotano attorno a critici d’arte o presunti tali e malfattori che negli ultimi decenni hanno fatto la loro fortuna legando il proprio nome a quello di Amedeo Modigliani. Mercanti disposti a tutto, il cui unico interesse è il profitto. Opere che in poco tempo acquisiscono un valore immenso, decuplicando le stime. Un business pari ad almeno 11 miliardi di euro, che probabilmente non sarà sfuggito alla criminalità organizzata e ai riciclatori internazionali. A fronte di 337 opere censite nel catalogo più accreditato, sul mercato oggi ne circolano oltre 1200 a firma dell’artista. Nemmeno un’opera su quattro è originale. Intorno alla figura e ai dipinti di Modigliani continuano da esattamente un secolo a intrecciarsi segreti, crimini e misteri. In questo libro incontreremo personaggi che hanno lasciato un segno perpetuo nella storia dell’arte, come Pablo Picasso. Solcheremo le strade e i vicoli della Parigi dei primi del Novecento e ci rimarremo per settant’anni, poi arriveremo in Italia, seguendo il destino funesto e criminale di tutti i grandi protagonisti di una storia che ci ha affascinato e che siamo certi conquisterà anche molti lettori. Otto capitoli che ci hanno portato a visitare molte città italiane (Livorno, Roma, Genova, Palermo…), ma anche Londra, Ginevra, per raccogliere testimonianze preziose e documenti, molti dei quali inediti e rivelatori, qui per la prima volta resi pubblici. Questo e molto altro, in un’inchiesta che svela trame e interessi illeciti all’ombra del grande Modì, a cento anni dalla morte.

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CNLP – “Il sogno sostenibile. Da Ponza alla Polinesia”, di Giovanni Malquori

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Il sogno sostenibile. Da Ponza alla Polinesia”, di Giovanni Malquori – Numero Catalogo: 90488

“Non lo so, ma un giorno partirò.” Da queste parole, pronunciate quasi per difendersi dal dubbio che potesse aver ragione chi ripeteva che a trentacinque anni occorre dar conto alla concretezza della vita vera, ha preso forma quello che si sarebbe trasformato in “un giro del mondo a tappe, in equilibrio con il resto della vita”. Una sfida con se stesso, dunque, prima ancora che con gli altri, e soprattutto con il mare, quella che ha condotto Giovanni Malquori a entrare sempre più in contatto con la natura fino a scoprire che è proprio lì, tra quei colori e quei silenzi, che si trovano molte delle risposte della vita. Ma la vera sfida è stata sempre e comunque comprendere quando era il momento di tornare alla terraferma, dimostrando, così, che non è necessario compiere scelte estreme, ma che si possono trovare possibili equilibri senza tradire i propri sogni.

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Fotogrammi dell’Agone della politica associativa e il dietro le quinte della scena, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Si può in un momento storico, quale è quello che sta attraversando la nostra associazione, gridare agli untori?

Provare a inseguire questi sogni letterari di manzoniana memoria, giova poco e niente, se non a gettare tinte color quaresima negli occhi di chi prova a districarsi in questa selva oscura.

Dopo aver letto l’articolo del Prof. Lapietra, col quale lo stesso non lesina considerazioni lievemente lesive, poco eleganti dirette a sottolineare l’operato del sottoscritto, qualificandolo indirettamente di basso profilo, ho sentito il desiderio di rispondere riportando il personale punto di vista, che non è quello di un passante qualunque, ma di chi ha vissuto in prima persona, non solo il singolo evento riportato arbitrariamente da Lapietra, ma l’intera stesura nonché sottoscrizione del protocollo di intesa UICI-MIUR.

Nessun veleno, solo un cammino irto di ostacoli e incomprensioni.

E infatti, il ventitré agosto del 2018 viene sottoscritto il protocollo di intesa. UICI-MIUR.

Nei tre mesi successivi, a novembre 2018, dopo un lavoro incessante, su sollecitazione del Presidente Barbuto, riuscimmo ad ottenere il decreto ministeriale-dipartimentale, col quale veniva istituito il tavolo paritetico, strumento indispensabile, per un dialogo diretto e permanente con lo stesso dicastero dell’istruzione.

Tavolo, tra l’altro, previsto proprio dal protocollo stesso, scritto praticamente interamente da noi.

Nei giorni convulsi, precedenti la versione definitiva del documento, rileggendo più e più volte lo stesso, mi resi conto di quel che rappresentava se mai fosse divenuto ufficiale e dunque operativo. Se mai fossimo davvero arrivati alla sottoscrizione, pensavo al grande lavoro che avremmo dovuto fare, tutti, nessuno escluso, per ottemperare dignitosamente al contenuto esposto in ben oltre diciassette obiettivi.

È già sufficiente leggere i verbali delle sedute dell’anno 2019, primo anno di lavoro del tavolo tecnico, per comprendere il senso di questo documento e di ciò che ha permesso di portare alla presenza degli esperti del ministero.

Basta leggere la documentazione prodotta tra la nostra struttura nazionale e i diversi dipartimenti del MIUR per capire che, oggi, l’UICI è sulla strada giusta.

E ancora, parliamo delle potenzialità e delle competenze dei centri di consulenza tiflodidattica; della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti, degli educatori e degli assistenti per la comunicazione e per l’autonomia.

Di trascrizione dei testi e di progettazione e realizzazione di materiale didattico.

Dunque, sono citati nel documento gli enti collegati all’UICI, la Biblioteca per i ciechi Regina Margherita; la Federazione delle Istituzioni Prociechi; l’I.Ri.Fo.R.

Il NIS, network per l’inclusione scolastica.

Stavamo per lanciare una tra le sfide più importanti della nostra storia, del nostro primo centenario della fondazione.

Una vetrina niente male, cui avremmo dovuto dare quanto prima una sistematina ai contenuti didattici, formativi, e di competenza. E non perché non vi fossero, semplicemente stavamo prendendo coscienza del fatto che, una volta ottenuta la firma, il ministero ci avrebbe chiesto conto di quel che siamo e sappiamo fare; di quel che abbiamo e possiamo essere per poter rispondere alle criticità del territorio, della scuola.

Questo il sentimento successivo ai giorni che seguirono alla firma del ventitré agosto, allor quando convocai alcune sedute della commissione istruzione per pianificare un percorso e mi trovai di fronte all’interrogativo dei colleghi di commissione, in particolare dell’amico Enzo Bizzi e Giancarlo Abba, i quali erano piuttosto perplessi sugli esiti che avrebbe potuto avere una eventuale richiesta da parte del ministero su un qualunque tema, vedi per esempio quello della formazione specifica degli insegnanti sul sostegno didattico. Preoccupazione più che legittima!

Tutti ne eravamo consapevoli, compreso il nostro Presidente Barbuto, che ci propose di snellire alcuni dei progetti formativi. 

E così, nonostante l’ansia da prestazione delle prime settimane, finalmente i contenuti iniziavano a prendere forma, svolti i primi compiti, tra cui quello di redigere via via percorsi di formazione da sottoporre alla super visione del NIS, della Commissione istruzione, dell’I.Ri.Fo.R. e del Presidente Barbuto, al fine di promuovere un piano di formazione nazionale, magari proprio da condividere con il MIUR su piattaforma S.O.F.I.A.

E già da questo breve cenno, si può evincere che non eravamo sprovvisti di un piano di formazione, se pure in working progress, da proporre all’attenzione del MIUR e in particolare del dirigente D’Amico.

La verità è che a Lapietra nonostante il lavoro intenso di quei mesi, che precedettero l’incontro citato nell’articolo dallo stesso, i progetti formativi non parevano sufficientemente adatti e, questo va detto, non sufficientemente estetici, accattivanti stando alle parole del direttore D’Amico, dovemmo riprendere tutto in mano, come se fossimo all’anno zero!

Ma leggiamo assieme qualche passaggio del protocollo d’intesa UICI-MIUR, oggi tra l’altro MI, Ministero dell’Istruzione, per saggiarne lo spirito guerriero, di chi riconosce di sé il vigore e la forza delle proprie idee dei sani principi che lo animano, l’UICI:

PREMESSO CHE

il MIUR si propone di:

rafforzare l’inclusione scolastica, la formazione e la socializzazione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, con disabilità visiva e/o minorazioni aggiuntive di ogni ordine e grado;

rispondere alle diverse criticità afferenti ai bisogni educativi e didattici specifici, promuovendo azioni finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole e nella prospettiva di migliorare la qualità della vita;

attivare specifiche iniziative e idonei servizi per un potenziamento delle attività che contribuiscano all’integrazione degli studenti con disabilità visiva.”

Leggiamo ora quel che abbiamo scritto riguardo la nostra associazione:

“l’UICI

in qualità di “Ente di tutela degli interessi materiali e morali dei ciechi” ai sensi della legge n. 1047 del 26 settembre 1947, opera senza fini di lucro per l’esclusivo perseguimento di finalità volte alla piena inclusione delle persone cieche e ipovedenti nella società;

promuove e attua iniziative volte a garantire l’educazione e l’istruzione delle persone cieche e ipovedenti, nonché la loro formazione culturale e professionale;

si avvale delle prestazioni di una rete di strutture e istituzioni, come di seguito elencate, a qualificazione elevata, funzionali alla realizzazione dei suindicati scopi, le quali riconoscono al Presidente nazionale UICI – come da verbali del Gruppo di coordinamento dell’UICI ed Enti dipendenti e collegati, del 30/11/2017 e del 21/02/2018, depositati agli atti presso gli Uffici del Dipartimento – il pieno titolo a rappresentarle nella sottoscrizione del presente Protocollo.

Segue l’elenco con le finalità degli enti, dunque i servizi di cui sono titolar

Istituto Nazionale di Ricerca, Formazione e Riabilitazione ETS (I.Ri.Fo.R.), istituito il 22 febbraio 1991 dall’UICI e finanziato dallo Stato con legge n. 379/1993 e successive modificazioni. Ente già riconosciuto dal MIUR quale punto di riferimento della formazione scolastica sulle tematiche della disabilità visiva e accreditato per l’erogazione di formazione e aggiornamento al personale docente (D.M. 10 luglio 2000, n. 177), al fine di favorire l’istruzione e l’inclusione degli alunni con disabilità visiva nelle scuole di ogni ordine e grado;”

La domanda del Direttore D’Amico fu chiara e secca:

“Avete già pronto qualche progetto formativo, che possa essere appetibile e dunque inseribile su piattaforma SOFIA?

Premesso che I.Ri.Fo.R. già aveva inserito materiale su SOFIA, in virtù dell’accreditamento presso il ministero stesso degli anni precedenti, che hanno fatto del nostro Ente di formazione, comunque un modello di riferimento, potevamo riferire al Direttore di non avere niente in cantiere?

Dichiarando una inesattezza?

Abbiamo risposto positivo, consapevoli di dover accogliere l’opportunità di una sfida, che abbiamo vinto.  Abbiamo saputo contrarre i tempi e sollecitare noi stessi a operare per produrre in tempi brevi un pacchetto di offerta formativa da poter far caricare su SOFIA senza ulteriori rinvii da parte, sia ministeriale che nostra.

E oggi, per una qualche ragione recondita, davvero per una caduta di stile da parte del Prof. Lapietra, leggiamo di un misfatto, inesistente, dopo aver conseguiti risultati, per carità, certo non per merito diretto del sottoscritto, ma che, senza il tavolo tecnico istituito tra Uici-Miur probabilmente sarebbero ancora lontani.

Oggi, desidererei ricordare a Lapietra, e di ciò ne sono orgogliosamente felice, l’UICI può godere di un luogo privilegiato qual è il tavolo paritetico, attraverso il quale infatti, già dalle prime riunioni ha ottenuto ascolto e condivisione, raggiungendo traguardi, che sino a qualche anno fa, sarebbero stati impensabili, come scritto sopra, vedere i verbali degli incontri.

Il lavoro è tanto, certo, ma non impossibile a realizzarsi e a consentire di raggiungere ulteriori e preziosi traguardi.

Gelosie; desiderio di rivalsa; insofferenza, ma perché?

Perché attendere questo istante e non rendere manifesti questi sentimenti nel tempo dei fatti?

Ancora in una trasmissione di Scuola alla Radio, credo di fine febbraio, dedicammo uno spazio significativo proprio ai corsi messi su piattaforma SOFIA dall’I.Ri.Fo.R. e coordinati da Lapietra, trasmissione nella quale lo stesso manifestò gratitudine sia nei miei confronti che di altri.

E oggi che leggo?

Onestà intellettuale e ipocrisia non possono andare sottobraccio, confliggono terribilmente.

Tan tè, questo è quel che mi trovo a leggere tra le righe di un articolo.

La domanda sorge spontanea: Ma lo scopo dello scritto era di denigrare, ridicolizzare Marco o di parlare del grande successo dell’iniziativa formativa?

Personalmente non posso che essere contento degli esiti positivi, conseguiti dal gruppo di formatori tiflologi perché gli alunni, gli studenti, le famiglie e la scuola meritano di ricevere risposte esaustive alle loro richieste.

L’I.Ri.Fo.R. e tutta l’UICI meritano questo successo e anche Lapietra, che tanto si è speso per mettere in piedi il carrozzone, in senso figurato evidentemente.

Dunque a che serve schernire, chi oggi tra le altre cose, è completamente fuori da ogni competizione, che riguarda nello specifico la formazione?

Forse per rendere ancora più luminoso il traguardo?

Sinceramente penso proprio di no, la caduta di stile è sin troppo evidente e credo potesse essere evitata.

Lapietra,  credo sia stato un acrobata, nel senso che di fronte a quella sfida,  con il supporto di una squadra eccezionale, ha prodotto non un semplice salto mortale ma triplo e di ciò penso tutti le saremo grati.

Si è parlato spesso di concretezza e di tempi brevi, ecco la concretezza fa parte di quel meccanismo, il cui sistema implica anche quello di dover lavorare al massimo dell’energie e delle capacità, anche quando sappiamo di dover magari rivedere quel che già abbiamo fatto.

Ora che ha gettato un poco di fango sulla faccia del sottoscritto, che probabilmente teneva dentro da tempo, si sente un poco meglio?

Questa è l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti?

L’associazione del veleno e della vendetta, dello scontro a tutti i costi, anche riguardo a ciò che appartiene al passato, se pure recente?

È vero, ci son stati screzi e le conflittualità non mancavano; punti di vista differenti e visuali spesso distorte dal contesto, non sempre favorevole al dialogo, spesso infatti dovevamo svolgere le riunioni della commissione istruzione su una piattaforma assai precaria dal punto di vista della connettività.

Abbiamo certo discusso, ma dopo esserci chiariti,  io e Lei, in diverse occasioni, spesso anche durante il tragitto dal Miur alla sede centrale, per me potevano restare lì. Lei invece le riporta al cuore, segno che non le ha superate.

Il risultato di ciò, non è il fango gettato addosso al sottoscritto, ma il rischio di presentare all’esterno una associazione non proprio in salute, anzi.

Perché rendere pubblico un sentimento, che avrebbe avuto maggiore forza se manifestato al diretto interessato in quel tempo?

Forse l’impellente bisogno di movimentare l’atmosfera dell’agone politico, in attesa del prossimo congresso?

Ma lasciamo queste inezie al loro valore e torniamo al documento, per sottolinearne la freschezza e intensità operativa.

È questo il punto in cui si parla della Federazione Nazionale delle Istituzioni  ProCiechi ETS, costituita il 23 febbraio 1921, eretta in ente morale con R.D. 23 gennaio 1930, n. 119, il cui statuto è stato approvato con R.D. 28 luglio 1939 n. 1437 e successive modificazioni. Tra le sue finalità: la promozione dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità visiva; il sostegno dei centri di ricerca tiflopedagogica ed educativa, volti a realizzare studi, progetti e altre iniziative in materia di disabilità visiva, quali, ad esempio, lo sviluppo dell’area dei sussidi tiflodidattici, multimediali e dei libri tattili per la prima infanzia; l’attuazione di ricerche e studi finalizzati al miglioramento delle realtà educative che accolgono disabili visivi e il potenziamento dell’informazione e della diffusione della cultura tiflopedagogica.

E ancora,

Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” ETS, sorta nel 1928, con lo scopo di: diffondere la lettura tra i minorati della vista attraverso la realizzazione di prodotti librari nei formati adeguati, accessibili e fruibili, anche per agevolare l’istruzione dei ciechi e degli ipovedenti, così come definiti ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 138; consentire il pieno sviluppo personale e sociale, perseguendo il pieno diritto allo studio e all’inclusione culturale e professionale. La Biblioteca dispone, inoltre, di un Centro di documentazione tiflodidattica, istituito ai sensi della legge n. 52/1994 e di tredici Centri territoriali di consulenza tiflodidattica, istituiti ai sensi della legge n. 76/2011.

Poi troviamo:

L’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia ETS), sezione italiana, costituita per atto pubblico il 9 febbraio 1977 dagli Enti Morali Unione Italiana dei Ciechi (oggi UICI) e dalla Società Oftalmologica Italiana, riconosciuta dallo Stato italiano con legge 28 agosto 1997, n. 284 e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Agenzia opera in stretta cooperazione e collaborazione con le sedi regionali e territoriali dell’UICI per promuovere e attuare iniziative volte alla prevenzione della cecità e alla riabilitazione visiva; diffondere a livello nazionale, regionale e locale la conoscenza delle principali patologie oculari; promuovere e sostenere campagne di informazione, prevenzione e tutela della “vista”, convegni e riunioni a carattere scientifico in collaborazione con lo Stato, le Regioni, le strutture scolastiche e universitarie e con le strutture ospedaliere di oftalmologia; promuovere e organizzare corsi di formazione e di aggiornamento per educatori e per riabilitatori visivi.

Scrissi al Presidente, che lesse e apportò proprie correzioni e contributi al testo, se non fosse geniale inserire anche i centri nel protocollo e così li inserii e di ciò ne sono contento.

Segue il testo:

Centri di Consulenza Tiflodidattica e Centri di Documentazione Tiflologica, istituiti per volontà dell’UICI dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi e dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, i quali costituiscono una rete di diciotto strutture su tutto il territorio nazionale, per garantire agli alunni, alle famiglie, agli insegnanti e a quanti operano nell’ambito dell’inclusione scolastica un servizio di risorse didattiche e tiflopedagogiche per facilitare la comprensione delle problematiche degli alunni e degli studenti con minorazioni visive e orientare alla programmazione dell’itinerario educativo. Inoltre, hanno lo scopo di promuovere lo studio relativo alle aree della tiflologia (tiflotecnica, tiflodidattica e tifloinformatica). Ciascun Centro è supportato dalla consulenza di un esperto in materie tiflologiche.

Seguono la Stamperia di Catania e il Centro Hellen Keller.

Stamperia Regionale Braille e Polo Tattile Multimediale dell’UICI, istituita con legge regionale della Regione Sicilia del 4 dicembre 1978, n. 52 e sostenuta principalmente da finanziamenti statali e regionali e riconosciuta dalla Regione siciliana con leggi regionali 16 novembre 1984, n. 93, 1 marzo 1995, n. 16 e 30 aprile 2001, n. 4. Tra le sue finalità, vi è quella di contribuire all’integrazione scolastica, sociale e culturale attraverso la creazione di manufatti editoriali per persone non vedenti e ipovedenti;

Centro Regionale Helen Keller, istituito per impulso dell’UICI dalla Regione siciliana con legge regionale 30 aprile 2001 n. 4, che annovera particolari competenze e professionalità nell’area della mobilità, dell’autonomia personale, della vita indipendente, con annessa scuola di addestramento di Cani guida per ciechi.

Ecco, in questo lungo articolo, ho desiderato ripercorrere alcune delle tappe del documento di cui poco si conosce, ma che oggi costituisce lo strumento di confronto e progettazione tra UICI e Ministero dell’Istruzione.

Finalmente, in UICI, oggi, molto più che nel passato, si parla tanto di scuola e ciò non può che far bene a tutti i protagonisti, in primis ai bambini, agli alunni e gli studenti, poi alle loro famiglie e alla scuola tutta.

La vera grande sfida di cui siamo protagonisti, ha avuto inizio il giorno in cui il Ministero dell’Istruzione, rappresentante esecutivo della forza di Governo in materia di istruzione e dunque anche di integrazione e inclusione scolastica, ha messo il proprio sigillo su quella nostra proposta concretizzatasi nel primo e unico protocollo di intesa tra noi, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e loro, Ministero dell’Istruzione.

Nessuna meraviglia dunque, solo la consapevolezza che, se desideriamo davvero esserci nel futuro dei nostri ragazzi, dobbiamo accettare il confronto con i bisogni reali dei bambini, alunni e studenti in condizione di cecità assoluta o di ipovisione grave, magari con anche, purtroppo una ulteriore minorazione aggiuntiva.

Torino – Segreteria telefonica del 6 luglio 2020

COMUNICATI DEL 6 LUGLIO 2020

•          Modalità accesso sede UICI Torino

•          Assemblea UICI Torino a inizio settembre

•          Uso della porta anteriore sui mezzi pubblici: accolte le richieste UICI Torino

•          Campagna fiscale 2020

•          5X1000 all’UICI Torino

•          Ripresa accompagnamenti UniVoC

•          Assistenza ferroviaria: accolte le richieste dell’Unione

•          Newsletter UICI Torino

•          Spesa assistita e consegne a domicilio

Modalità accesso sede UICI Torino

In questa fase dell’emergenza Coronavirus raccomandiamo a tutti di usare il più possibile gli strumenti di comunicazione a distanza. Oltre al telefono della sezione, è attivo l’indirizzo mail uicto@uiciechi.it. In questa fase, l’accesso diretto agli uffici è giustificabile solo per questioni urgenti e può avvenire esclusivamente su appuntamento: prima di presentarsi in sezione, è necessario contattare telefonicamente la segreteria per fissare giorno e orario della visita. Ricordiamo inoltre che per entrare nei locali UICI Torino è necessario indossare la mascherina.

Assemblea UICI Torino a inizio settembre

Il nostro consiglio direttivo è al lavoro per organizzare l’assemblea dei soci, un momento centrale per la vita della sezione. Quest’anno gli iscritti saranno chiamati anche a votare per il rinnovo del direttivo provinciale e della rappresentanza regionale. Purtroppo, nonostante ricerche e tentativi, non è stato possibile organizzare l’assemblea nel mese di luglio, vista la mancanza di spazi adeguati, che consentissero di svolgere i lavori con serenità, rispettando le condizioni sanitarie richieste dall’emergenza Coronavirus. L’appuntamento è quindi per i primi giorni di settembre. Non appena possibile vi comunicheremo tutti i dettagli.

Uso della porta anteriore sui mezzi pubblici: accolte le richieste UICI Torino

Le persone con disabilità visiva, quando non sono accompagnate, possono nuovamente salire e scendere dai mezzi pubblici attraverso la porta anteriore e possono usare in via esclusiva il primo posto a sedere vicino alla porta. Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) accoglie le richieste della nostra associazione.

Nel mese di maggio, con l’inizio della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza Coronavirus, erano entrate in vigore nuove norme di sicurezza: per favorire il distanziamento sociale tra passeggeri e conducente, l’accesso alla porta anteriore era stato inibito. Questa misura, però, aveva creato non pochi disagi ai ciechi non accompagnati, visto che i percorsi loges presenti in fermata conducono alla porta anteriore e anche i cani guida sono abituati a usare quel varco. Ora, con le nuove indicazioni, viene ripristinata una situazione più agevole, che consente anche alle persone cieche di interagire con l’autista, pur rispettando il distanziamento sociale.

Gtt annuncia anche alcune novità in metropolitana: su ogni treno ci saranno due posti riservati ai disabili visivi, sempre vicini alla porta d’ingresso, uno nel vagone di testa e uno in quello di coda, contrassegnati da appositi adesivi.

Ricordiamo che su tutti i mezzi pubblici è obbligatorio indossare la mascherina. Il comunicato completo diffuso da Gtt è disponibile sul nostro sito internet www.uictorino.it

Campagna fiscale 2020

Siamo ormai entrati nel periodo della campagna fiscale, con le relative incombenze e i documenti da presentare. Anche quest’anno la nostra associazione ha rinnovato la convenzione con il CAF ANMIL per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Grazie a questo accordo è possibile ricevere assistenza nella presentazione delle domande per i modelli 730 e Unico. Ai nostri soci in regola con il tesseramento e ai loro familiari sono riservate tariffe agevolate. Lo sportello, comunque aperto a tutti i cittadini, riceve solo su prenotazione. Per fissare un appuntamento è necessario contattare la nostra segreteria al numero 011535567. Il tariffario e l’elenco dei documenti richiesti per la compilazione della dichiarazione dei redditi sono disponibili sul sito www.uictorino.it, ma potranno anche essere spediti via e-mail o ritirati presso i nostri uffici, in formato cartaceo.

Rispetto agli anni passati però, visto anche il delicato momento di emergenza in cui ci troviamo, dobbiamo segnalare alcune differenze, di cui è opportuno tener conto per fare le necessarie valutazioni. Nella nostra sede non sarà fisicamente presente un operatore del Caf, ma i documenti (meglio se già fotocopiati) saranno ritirati dagli incaricati, che poi li trasmetteranno all’ANMIL, insieme con la modulistica per la lavorazione. Inoltre ricordiamo che, salvo proroghe, il termine della campagna fiscale è fissato al 30 settembre: il CAF ANMIL garantisce la lavorazione solo entro tale data, con il rischio di non rientrare negli scaglioni intermedi che garantiscono il rimborso già entro giugno o luglio.

5×1000 all’UICI Torino

Anche quest’anno è possibile devolvere alla nostra associazione la quota del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Questo importante aiuto economico contribuirà a proseguire le tante attività che quotidianamente svolgiamo a fianco delle persone cieche e ipovedenti, con una speciale attenzione per gli anziani soli, i giovani con disabilità plurime e loro famiglie. Il codice fiscale da indicare sugli appositi moduli è 80089520011.

Soprattutto nella difficile situazione di emergenza in cui ci troviamo, bisogna fare ancora di più perché le persone disabili non vengano lasciate sole. Il 5×1000 è un aiuto decisivo. Grazie fin d’ora a chi vorrà fare questo gesto di fiducia verso la nostra associazione.

Ripresa accompagnamenti U.N.I.Vo.C.

Ora che le situazioni ambientali e le norme giuridiche lo consentono, la nostra sezione U.N.I.Vo.C. ha potuto riprendere, almeno in parte, i servizi di accompagnamento per persone con disabilità visiva. Ovviamente i nostri volontari operano in assoluta sicurezza, usando tutti i necessari dispositivi di protezione. Analoghi accorgimenti sono richiesti ai disabili visivi che usufruiscono del servizio. Compatibilmente con la disponibilità di volontari, è possibile ottenere un affiancamento per ragioni di prima necessità, come visite mediche o disbrigo di pratiche in uffici pubblici. Sono invece ancora sospesi, per ragioni di sicurezza, gli accompagnamenti legati a passeggiate e attività di svago. Ci auguriamo di poter riattivare anche questi servizi, non appena le condizioni lo consentiranno. Per richiedere l’accompagnamento è necessario contattare la sig.ra Enza Ammendolia al numero (al numero 339 683 60 01) oppure la sig.ra Laura Nanni (al numero 333 777 33 09) nei giorni feriali, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

Assistenza ferroviaria: accolte le richieste dell’Unione

Dopo alcune settimane di confronto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha accolto le osservazioni e le proposte della nostra Unione in materia di assistenza ferroviaria, durante questa delicata fase di convivenza con il Coronavirus: l’accompagnamento delle persone non vedenti e ipovedenti potrà essere nuovamente effettuato a braccio, senza l’uso della carrozzina e del carrello elevatore. Questi mezzi, del tutto inadatti alle persone con disabilità visiva, erano stati introdotti da RFI nel mese di aprile con l’obiettivo di favorire il distanziamento sociale, ma fin da subito la nostra associazione aveva espresso contrarietà, sottolineando come la sicurezza possa essere benissimo garantita usando strategie diverse. Ora ritornano in vigore le condizioni precedenti all’emergenza, ma ricordiamo che è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Analoga attenzione è stata assicurata per i passeggeri con cane guida. Inoltre, nell’arco di un paio di settimane al massimo, nelle grandi stazioni verrà ripristinato il normale tempo di preavviso di un’ora per la richiesta di assistenza, mentre rimangono comunque validi tutti i punti di incontro e appuntamento tradizionalmente utilizzati per lo svolgimento del servizio.

Newsletter UICI Torino

La nostra associazione ha inaugurato un nuovo servizio di Newsletter, grazie al quale è possibile ricevere periodicamente, attraverso lo strumento delle e-mail, informazioni sui progetti e le attività che riguardano l’UICI Torino. L’opportunità è rivolta non soltanto ai soci (che già da tempo hanno la possibilità di ricevere in formato testuale il contenuto di questa segreteria), ma a tutti: parenti, amici, persone che a vario titolo sono entrate in contatto con la nostra realtà associativa o si occupano di accessibilità e inclusione. Per iscriversi alla newsletter è sufficiente inserire il proprio indirizzo e-mail nell’apposito spazio, sul sito internet www.uictorino.it.

Spesa assistita e consegne a domicilio

Ricordiamo alcune opportunità che consentono a chi non vede o vede poco di fare acquisti in maniera più agevole.

A Torino, il supermercato Carrefour di Corso Montecucco mantiene attivo il progetto “I miei occhi per la tua spesa”, che consente ai disabili visivi di fare acquisti con l’assistenza di un operatore Carrefour. Il servizio è gratuito ed è attivo il mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 19 (con un massimo di 4 assistenze per ogni turno). Per richiedere l’accompagnamento è necessario telefonare al numero 011 70 74 759 oppure 011 70 74 762. Ricordiamo che per accedere al supermercato è necessario indossare la mascherina.

Per chi abita nella zona del ciriacese, è attivo l’accordo che la nostra sezione ha recentemente sottoscritto con il supermercato Crai di San Francesco al Campo (via Torino 168). Le persone con disabilità visiva possono ordinare telefonicamente la spesa e riceverla a domicilio senza costi aggiuntivi, se i loro acquisti superano la cifra di 50 €. Gli ordini possono essere effettuati telefonando al numero 011 014 21 06 il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 18 e il martedì e il venerdì dalle 8 alle 10. Le consegne avvengono il martedì e il venerdì dopo le 10, previo accordo con i clienti. Inoltre sul nostro sito internet www.uictorino.it abbiamo pubblicato una serie di indicazioni utili per ordinare a domicilio cibo e altri prodotti essenziali attraverso piattaforme informatiche.

Modena – Lettera aperta: Invito alle elezioni associative, di Ivan Galiotto

Autore: Ivan Galiotto

Cari soci, si avvicina il 5 settembre, data, stabilita dall’ultimo Consiglio Sezionale, nella quale eleggeremo le cariche che avranno il compito di migliorare, nei prossimi cinque anni, l’operato e la dialettica con le Istituzioni, della nostra Unione Ciechi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale.

1. Il Consiglio Territoriale, composto da sette membri, dal quale sarà scelto il Presidente della nostra sezione.

2. Il Consigliere Regionale, il quale concorrerà, con gli altri delle altre province, alla carica di Presidente Regionale.

3. Il Delegato al Congresso Nazionale, il quale, con il Presidente Territoriale, parteciperà alle votazioni per l’elezione del Presidente Nazionale.

Capiamo tutti, sopratutto in questo momento di estrema crisi, quale significato e responsabilità, a noi e ai canditati, impone questo momento. Siamo tutti chiamati a far sentire la nostra voce.

Questa volta non abbiamo scuse!

Il momento della pandemia ci ha obbligato a scoprire nuovi approcci alla vita quotidiana, che alcune volte hanno facilitato proprio noi disabili visivi, abbattendo le distanze, perchè tutti obbligati a non poterci spostare.

Da qui l’invito della sede centrale UICI di utilizzare Piattaforme come la nostra Sala Virtuale telefonica e un metodo di votazione a distanza.

Veramente straordinario, come da una difficoltà, comune a tutti, si possa arrivare a sperimentare quel diritto dovere di voto pienamente accessibile per tutti.

Dopo dieci anni di vita associativa alla quale ho potuto partecipare e dove abbiamo visto crescere una realtà viva, la quale si è spesa per tutti noi, a nome mio e del Consiglio Uscente ci chiediamo, un’attenzione particolare all’argomento e 5 minuti, il sabato 5 settembre, ovunque noi saremo, per esprimere finalmente quel diritto di voto prima tanto difficoltoso.

Nel 2015 eravamo 53 votanti, nel 2020, in barba al virus ci saremo tutti!

A breve vi darò dettagli per la Sala Virtuale telefonica, la piattaforma di voto accessibile sia da computer che da smartphone, e lo svolgimento dell’Assemblea in presenza presso la nostra sede.

Viva l’Unione, Viva la Sezione di Modena!!!

Ivan Galiotto

Presidente Territoriale

“Voce Nostra” n. 13 1-15 luglio 2020

Si comunica che in data 3 luglio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 13 1-15 luglio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 3 luglio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2415

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Bisogna parlarne (di Antonio Russo)

L’omino solitario (di Simona Del Vecchio)

Il doppio isolamento delle persone sordocieche e con pluridisabilità

Medicina- Succhi «promossi», ma non in alternativa ad acqua e frutta vera

In cucina- Succhi fatti in casa

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Genova – Segreteria telefonica del 6 luglio 2020

Si informa che l’Assemblea dei soci è convocata per sabato 11 luglio alle ore 6:00 in prima convocazione ed alle ore 9:00 in seconda convocazione presso la sala convegni del Bi.Bi. Service di Via XX Settembre n. 41 a Genova: all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche associative con l’elezione dei sette componenti il Consiglio Sezionale, di un Consigliere Regionale e di un delegato al Congresso Nazionale di prossimo svolgimento.

Sarà possibile seguire in diretta i lavori dell’assemblea mediante piattaforma Zoom telefonando gratuitamente al numero 02 00 66 74 45 e inserendo, a seguito della richiesta in lingua inglese, il codice identificativo 96 20 24 15 65 seguito dal tasto cancelletto e in seguito, sempre su richiesta in lingua inglese, la password 92 98 35 seguita dal tasto cancelletto; in alternativa si può utilizzare il link che è indicato nella lettera di convocazione e che comunque può essere richiesto alla Sezione per email entro le ore 12 di venerdì 10 luglio: il link deve essere copiato e incollato sul browser (Mozilla, Google Chrome, ecc.) per collegarsi automaticamente alla piattaforma.

Ai soci è stata inviata regolare lettera di convocazione a mezzo email, per chi ne è in possesso, o mediante il servizio postale.

Invitiamo i soci a confermarci, anche telefonando semplicemente in sede, la loro presenza all’assemblea entro le ore 12:00 di giovedì 9 luglio ai fini di una migliore organizzazione per una corretta esecuzione delle disposizioni sanitarie di Legge.

Presso la Sezione sono disponibili le medaglie commemorative del Centenario dell’Unione in argento del costo di 40 euro cadauna; gli interessati possono prenotare, anche telefonicamente, la medaglia o venirla a ritirare direttamente in sede previo appuntamento.

Si informa che l’Hotel Bolivar di San Benedetto del Tronto ha ulteriormente adeguato la struttura per agevolare l’autonomia dei non vedenti e degli ipovedenti che vorranno trascorrervi le vacanze estive. Per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 98 della Presidenza Nazionale dell’Unione oppure contattare l’Hotel ai numeri 07 35 8 18 18 oppure 329 596 04 04 oppure all’email info@hotelbolivar.it

Ricordiamo che i soci potranno accedere ai servizi di consulenza ed assistenza dell’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova, nel rispetto delle disposizioni governative per contrastare il contagio da corona virus, solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49 e con l’adeguata protezione della mascherina; si informa che non è al momento possibile l’utilizzo dei servizi igienici per motivi di sicurezza relativi al dissesto strutturale causato da infiltrazioni d’acqua nel soffitto dei locali adibiti.

Mercoledì 8 luglio su SlashRadio dalle ore 16:30 alle ore 17:30 appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, nel corso della quale gli ascoltatori potranno interagire con il Vicepresidente Nazionale Stefano Tortini e con il componente della Direzione Nazionale Adoriano Corradetti.

Giovedì 9 luglio alle ore 11:00 relazione sulla Direzione Nazionale tenutasi mercoledì 8 luglio, a cura di Eugenio Saltarel, Terzo Componente dell’Ufficio di Presidenza Nazionale dell’Unione.

Si informa che sono ripresi, seppur parzialmente per la limitata disponibilità dei volontari, i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino; i servizi possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni di preavviso, a Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099 dalle ore 11 alle ore 13: si raccomanda di rispettare l’orario indicato.

Si informa che, grazie all’accordo raggiunto tra Unione, Comune ed AMT di Genova, in presenza di persone non vedenti alla fermata dell’autobus, l’autista aprirà la porta anteriore e comunicherà il numero della linea del bus. Qualora lo spazio del vano anteriore sia libero, la persona non vedente potrà salire dalla porta anteriore occupando, se disponibile, un posto a sedere. L’accesso sarà consentito anche al cane guida. Qualora lo spazio nel vano anteriore sia già occupato da altri passeggeri, l’autista avrà cura di agevolare la persona non vedente per l’accesso al bus dalla porta posteriore.

In metropolitana, seguendo il percorso podotattile, si raggiunge l’ingresso della porta del treno e, una volta a bordo, i non vedenti avranno a loro disposizione il primo posto a destra, collocato verso la coda del treno metro.

Si informa che è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00 46 59 30 105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

Anche quest’anno è possibile avvalersi, per la presentazione della dichiarazione dei redditi, dei servizi del CAF dell’ANMIL in convenzione; gli interessati possono rivolgersi direttamente al CAF dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 ai numeri 010 0899 292 e 010 0899 290 qualificandosi come nostri soci per fissare un appuntamento, al quale occorrerà presentarsi, muniti della mascherina e dei guanti di sicurezza, con la propria documentazione ordinata: la dichiarazione dei redditi verrà predisposta e sarà pronta per il ritiro entro pochi giorni. Il costo varia da 13 euro per il modello 730 singolo del socio fino a 32 euro per il modello redditi ex UNICO del coniuge o parente di primo grado del socio.

Eventuali fotocopie saranno a pagamento così come la stampa della Certificazione Unica che avrà il costo di 5 euro.

Si comunica che, in relazione all’emergenza pandemica da COVID-19, il termine per la presentazione delle opere di partecipazione al 16° Concorso Nazionale Basilio Beltrami – Pensieri e Parole, è prorogato al 28 agosto 2020.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico gratuito, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini. Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero cellulare 349 5361505

Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 13 luglio 2020.

Corsi Base online di Tiflodidattica, di Giuseppe Lapietra

Autore: Giuseppe Lapietra

Giuseppe Lapietra (Direttore responsabile – Corsi base online di tiflodidattica)

Concluso l’anno sperimentale

Lo scorso 14 maggio si sono conclusi gli esami finali riservati agli insegnanti e agli educatori che ci hanno dato fiducia e frequentato i corsi base online di tiflodidattica.

L’Irifor nazionale ha sperimentalmente proposto al mondo scolastico italiano tale formulazione online in tempi non sospetti, con il duplice obiettivo di fornire una proposta formativa omogenea per tutto il territorio nazionale e garantire un’alta qualità dell’offerta attraverso uno staff di indiscussa professionalità nel campo della tiflodidattica.

Per l’attività rivolta ad adulti non vi sono particolari controindicazioni nell’utilizzare l’online. 164 sono stati gli iscritti frequentanti e 119 si sono cimentati nelle prove conclusive necessarie per ottenere l’attestato che, oltre la frequenza, ne comprovi un esito formativo positivo. 87 esaminati hanno superato le prove. Per coloro che hanno denotato lacune, il Collegio Formatori proporrà al CDA Irifor una prova d’esame ulteriore da tenersi entro il corrente anno.

I corsi sono stati suddivisi in quattro moduli tematici: a) Inclusione scolastica; b) prerequisiti e didattica del Braille; c) sussidi didattici; d) tifloinformatica e didattica.

Ogni modulo prevedeva 35 ore di lezioni e i corsisti potevano scegliere quali frequentare. Tanti iscritti hanno scelto di seguirli tutti.

Il consenso ottenuto e le gratificazioni testimoniateci hanno costituito il vero propellente che ci ha ulteriormente motivato e ha reso più lieve la pesantezza dell’impegno. Si pensi che l’attività didattica ha avuto inizio il primo ottobre 2019, ma i quattro mesi precedenti sono stati intensissimi per la definizione, la strutturazione, la formalizzazione della proposta formativa che, tra l’altro, richiedeva una sorta di tirocinio operativo per l’utilizzo della piattaforma SOFIA. Insomma, si è trattato per me di una vacanza di lavoro che ha occupato l’intero periodo estivo.

A tal proposito è opportuno che io chiarisca circostanze e motivazioni che mi hanno imposto una accelerazione risolutiva, onde consentire finalmente la messa a punto, lo svolgimento e la conclusione dei corsi base descritti.

Da quasi due anni si discuteva e si progettava con ritmi vertiginosi; il Presidente Barbuto e l’allora vicepresidente Vita ne sanno qualcosa, dato che sempre seguivano ed incitavano ad essere più pragmatici ed operativi.

Niente da fare, Sisifo sembrava sistematicamente avere la meglio – vi risparmio gli innumerevoli trascorsi della vicenda. Solo un curioso particolare mi preme richiamare: il 31 maggio 2019, in sede MIUR a Roma si svolse la riunione del Comitato paritetico MIUR/UICI. Ero presente all’incontro, presenti anche Marco Condidorio e Giampiero Notari. Linda Legname non poté partecipare, immersa in una urgentissima attività per risolvere un grosso problema relativo ad una importantissima progettualità.

All’ordine del giorno anche il canonico argomento della formazione e aggiornamento dei docenti.

Il dott. D’Amico, dirigente ministeriale competente invitato al nostro incontro, ci pose perentoriamente un quesito senza mezzi termini. Insomma, chiese se avevamo formalizzato e attuato una proposta di aggiornamento dei docenti e quanti docenti l’avevano scelta.

Conoscevo nei minimi dettagli le nostre incertezze nel definire in modo conclusivo una proposta operativa. Marco Condidorio inopinatamente rispose positivamente al quesito e il dott. D’Amico, perplesso, dichiarò che, tornato nel suo ufficio avrebbe verificato il tutto. L’accaduto mi scosse profondamente e mi assunsi la responsabilità di rassicurare il dirigente ministeriale, impegnando la credibilità dell’UICI a garantire per l’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 la strutturazione di una coerente ed agile proposta formativa in tiflodidattica.

Ex malo bonum. Da quel momento c’è stata la svolta, grazie ad una millanteria? Forse, questo è troppo; allora, con S. Girolamo, parliamo di una pia falsificazione.

Ma via, si trattava di mettersi all’opera insieme e non fuggire dagli impegni con infantili capricci di lesa maestà. Giusto chiedere rispetto, ma si è credibile rispettando i propri colleghi di commissione che non sono orpelli puramente ornamentali.

In una simile situazione figurarsi se il grande problema cosmico era costituito dal decidere sul nome del direttore responsabile dei corsi! Bisognava solo darsi da fare e subito.

Ma accantoniamo le nostre piccolezze e procediamo.

Un plauso particolarmente motivato devo esternare nei confronti dei nostri 13 formatori, scelti come sicura garanzia di immagine, di alta credibilità ed efficacia formativa. Il Collegio Formatori da me istituito e coordinato, ha curato tutte le fasi dell’attività corsuale e assunto decisioni attraverso un libero e scrupoloso confronto. (I colleghi mi scusino per l’omissione dei titoli, mio incluso). Giancarlo Abba, Enzo Bizzi, Marco Fossati, Lorenza Vettor, Federico Bartolomei, Paola Bonanomi, Chiara Calisi, Antonio Quatraro, Francesca Piccardi, Loretta Secchi, Giovanni Cellucci, Vito Lapietra, Luca Ciani, loro sono stati i brillanti protagonisti inizialmente timorosi, via via entusiasti e trascinanti in questa importante impresa collettiva di un vero corpo docente di cui andar fieri. Le singole individualità sono emerse attraverso le specifiche competenze, ma l’assieme armonioso è stata la vera arma vincente.

Una nota di encomio devo riservare al nostro giovane direttore scientifico Carmelo Gurrieri, sempre collaborativo e attento, da me sempre invitato alle riunioni del Collegio Formatori.

Sorrido quando gli ricordo che un anno fa entrambi volevamo sottrarci al ruolo di direttore dei corsi e ci mancava che usassimo la monetina, visto che non avremmo potuto inserire alcun dato sulla piattaforma ministeriale, senza immettere cognome e nome del direttore responsabile.

Ecco svelato il complotto.

La sentita e partecipe attività di supporto dei nostri funzionari degli uffici centrali ha consentito una efficienza operativa invidiabile.

Ora occorre dare stabilità strutturale al nostro progetto, capire come offrirlo al Ministero dell’Istruzione quale opportunità quasi cogente per tutti gli insegnanti che operano con alunni ciechi e ipovedenti.

Questa è la sfida che ci dovrà vedere presto impegnati.