CNLP – “Il valore di tutto”, di Mariana Mazzucato

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Il valore di tutto”, di Mariana Mazzucato – Numero Catalogo: 91475

Banchieri, imprenditori, politici: tutti parlano della necessità di ‘creare valore’ per creare ricchezza. Ma cos’è realmente il ‘valore’? Chi crea ricchezza? Come decidiamo il valore delle cose che produciamo e quanto spetta a chi le realizza?

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CNLP – “Kintsugi”, di Céline Santini

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Kintsugi”, di Céline Santini – Numero Catalogo: 91429

Il libro che tenete tra le mani vi invita a scoprire e a esplorare l’arte del kintsugi in tutte le sue sfumature. Questa antica tecnica, sviluppata in Giappone a partire dal quindicesimo secolo, consiste nell’utilizzare un metallo prezioso per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto, rendendolo così un’opera d’arte unica ed evidenziandone le crepe anziché nasconderle. La filosofia profonda del kintsugi, però, va ben oltre la semplice pratica artistica, e ci parla di guarigione e resilienza. Riparato con cura, l’oggetto danneggiato pare accettare e riconoscere i propri trascorsi e paradossalmente diventa più forte, più bello, più prezioso di quanto non fosse prima di andare in frantumi. Una metafora che, dipanandosi, illumina di nuova luce ogni processo di guarigione, riguardi esso una ferita fisica o emotiva. Così come la ceramica prende vita attraverso le linee di frattura, così anche noi possiamo imparare l’importanza della fragilità per crescere attraverso le nostre esperienze dolorose, valorizzarle e capire che sono proprio queste a renderci unici e preziosi.

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CNLP – “La palude”, di Charlotte Link

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “La palude”, di Charlotte Link – Numero Catalogo: 91316

Ottobre 2017: in una spettrale brughiera nell’Inghilterra del Nord viene ritrovato il corpo di Saskia Morris, una quattordicenne scomparsa l’anno prima a Scarborough, nello Yorkshire. Contemporaneamente un’altra ragazza della stessa età, Amelie Goldsby, è strappata alla morte da uno sconosciuto, che in una notte di tempesta sente le sue urla strazianti provenire dal mare e riesce a trarla in salvo. Anche Amelie era sparita in circostanze misteriose, e ora, sotto shock, dice di essere stata rapita e tenuta segregata da un uomo, ma è incapace di ricordare il minimo dettaglio utile a mettere la polizia sulla pista giusta. Le indagini si concentrano sulla sparizione nel 2013 a Scarborough di un’altra quattordicenne mai più ritrovata, Hannah Caswell. C’è un fil rouge che unisce tre coetanee così diverse tra loro per carattere ed estrazione sociale? Si fa sempre più strada l’idea di un omicida seriale: l’ispettore capo Caleb Hale è al centro di una gogna mediatica in cui ormai si fa riferimento al «killer della brughiera» il quale, indisturbato, sequestra ragazzine inermi. La polizia sembra brancolare nel buio quando, suo malgrado, si trova implicata in quella spirale di violenza anche Kate Linville, sergente investigativo di Scotland Yard, che è a Scarborough per vendere la casa di famiglia e che per una strana combinazione fa conoscenza con i genitori di Amelie. Aiutata dal suo fiuto di poliziotta e di donna, sarà Kate a trovare il bandolo di una matassa dove, a intrecciarsi, sono segreti vergognosi e colpe inconfessabili che riemergono dopo tanti anni…

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Trieste – Avviato il sistema LETIsmart su tutta la città

“Nella mattina di oggi, 23 luglio 2020, nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Comune di Trieste, è stata annunciata dal Sindaco l’adozione su tutto il territorio cittadino del sistema di orientamento urbano LETIsmart, spiegato nel comunicato stampa che riporto di seguito. Ci tengo ad aggiungere che fin dall’inizio la mia volontà è stata quella di far sì che tutti i non vedenti ed ipovedenti possano fruire di questo sistema, non partendo da una via, una piazza o un parco, ma su tutto il territorio urbano e oggi questo traguardo è stato capito e raggiunto. Già da oggi, tutti i 300 mezzi di trasporto pubblico, e a breve tutti gli oltre 100 attraversamenti pedonali assistiti potranno essere individuati permettendo all’utilizzatore di interagire col territorio e domenica, nel corso dell’assemblea elettiva della sezione UICI di Trieste, chiudo il mio mandato da presidente, regalando all’Unione Ciechi questa tecnologia, e il bastone attrezzato col sistema LETIsmart a 25 soci che fanno parte del gruppo di tester, e a seguire agli altri soci della sezione. Il sistema LETIsmart è nato da una mia idea e si è sviluppato con l’Unione e l’I.Ri.Fo.R ed è pronto per essere adottato sul territorio nazionale”.

Marino Attini

COMUNICATO DEL 22 LUGLIO 2020:

Il Progetto LETIsmart è stato ideato da Marino Attini, esperto di elettronica e Presidente della sezione di Trieste dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti, la storica associazione a tutela dei minorati della vista che festeggia quest’anno i suoi 100 anni di vita.

L’idea è stata sposata come progetto etico dalla ditta triestina SCEN, specializzata in soluzioni di microelettronica, con un forte e fondamentale investimento in ricerca e sviluppo fino alla realizzazione del sistema.

Fin dall’inizio i club Lions Trieste Host e Trieste Miramar hanno creduto nel progetto raccogliendo fondi, con svariate iniziative, ma con un obiettivo comune. Anche i Lions del Distretto 108TA2 hanno successivamente contribuito alla raccolta fondi e oggi, grazie al finanziamento Lions viene annunciato l’inizio della realizzazione della rete semaforica LETIsmart sull’intera città, parte fondamentale del progetto, in collaborazione con il Comune di Trieste, La Semaforica ed Hera Luce.

Camminando per strada LETIsmart informa il non vedente che si trova nei pressi di un attraversamento semaforico assistito e permette di raggiungere il palo semaforico ed il tasto di prenotazione, operazione sempre difficile per chi non vede, e persino di attivare il semaforo assistito dal bastone stesso.

Dopo quattro anni di lavoro, il progetto consente a Trieste di essere la prima città italiana a dotarsi di una soluzione tecnologica avanzata che permette ai disabili visivi e motori di ricevere informazioni, ma soprattutto di interagire con l’ambiente urbano, grazie a semplici comunicazioni vocali emesse direttamente dal manico del bastone bianco, nel quale si nasconde un microcomputer dal peso di soli 8 grammi che lo rende parlante, senza inficiarne né peso né ergonomia.

Trieste Trasporti ha invece investito per la rete di trasporto pubblico, attrezzando i quasi 300 bus con questa tecnologia. Il bastone bianco informa su numero e direzione dei bus in arrivo, mentre si attende il bus alla fermata, ma, unico nel suo genere, consente di avvisare l’autista prima che il mezzo arrivi in fermata, o di attivare una segnalazione acustica sulla porta di ingresso per raggiungere il punto di salita in autonomia.

Inoltre LETIsmart può essere utilizzato per informare ed interagire con negozi, uffici, scuole, situazioni di pericolo, lavori in corso, taxi, permettendo di raggiungere in autonomia il punto esatto di destinazione, grazie ad un sistema di identificazione basato su segnali acustici. Non si tratta di un gps, o di altra tecnologia di orientamento, ma bensì di una rete di radiofari che comunicano col dispositivo, aiutando il non vedente a muoversi in autonomia nel complesso ambiente urbano.

Da ricordare che hanno contribuito finanziariamente al progetto l’istituto nazionale di ricerca per non vedenti IRIFOR, fondazioni, aziende private e contributi da privati che permettono oggi di vedere concretamente realizzata questa innovativa tecnologia su tutto il territorio di Trieste.

www.letismart.it

Rappresentanti Lions:

  • Giorgio Sardot Governatore 2019-2020 del Distretto 108Ta2
  • Ugo Lupattelli direttore del Centro Studi
  • Walter Routher presidente 2019-2020 Trieste Host
  • Paolo Rolli presidente 2020-2021 Trieste Host
  • Gianni Casaccia presidente 2019-2020 Trieste Miramar
  • Piero Pesce presidente 2020-2021 Trieste Miramar

Riferimento Lions: ugo.lupattelli@gmail.com  e  335 7034042

Trasporti, Intesa Regione Lazio-Associazioni per accessibilità disabili

È stato firmato il 22 luglio 2020 dall’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita` della Regione Lazio, Mauro Alessandri, il protocollo d`intesa con le associazioni Unione italiana ciechi ed ipovedenti, FISH LAZIO – Federazione italiana superamento dell`handicap, FAND – Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili, ADV – Associazione Disabili Visivi Onlus.”Il Protocollo – spiega Alessandri – è frutto di una serie di incontri con le associazioni firmatarie, incontri durante i quali sono stati rappresentati una serie di criticità riguardanti l`accessibilità al trasporto pubblico, effettuato su ferrovia e su gomma. Considerato che la Regione Lazio è impegnata nel progressivo abbattimento delle barriere architettoniche, percettive e della comunicazione presenti sul territorio, abbiamo voluto confermare il nostro impegno volto ad assicurare la fruibilità e usabilità in autonomia e sicurezza dell`intero sistema dei trasporti pubblici regionali attraverso questo documento”. È quanto si legge in una nota della Regione Lazio.

Fonte: (Comunicati/Dire)

Link all’informazione diretta: http://agenzie.regione.lazio.it/nT/index.php?u=330&c=36659&t=20200720

L’accessibilità, finalmente un provvedimento legislativo concreto, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Fin dalla primavera del 2001, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è messa in gioco per l’accessibilità di siti ed applicazioni web, per cercare di avere per i disabili visivi un Web accessibile anche per le tecnologie assistive usate.

Nonostante avessimo lavorato tanto come Commissione OSI assieme alle più prestigiose organizzazioni che si interessavano all’accessibilità, nel 2004 fu ottenuta la “Legge Stanca” che obbligava le PA ad avere siti accessibili, ma ci rendemmo conto presto che non era lo strumento che avevamo fortemente desiderato ed ottenuto.

Infatti, le modalità di applicazione di questa legge, praticamente, l’hanno resa non dico quasi inutile, ma sicuramente poco efficace e le ragioni sono presto dette.

La “Legge Stanca” era facilmente aggirabile e semplificando al massimo i concetti, se il sito veniva prodotto in casa, ma anche se non si avevano risorse, nessuno poteva obbligare nessuno.

Nel tempo di miglioramenti ai siti internet ne abbiamo avuti, ma ancora oggi abbiamo problemi talvolta gravi e anche per servizi di pubblica utilità forniti da privati. Costoro, nascondendosi dietro alla condizione di non essere PA, se ne infischiano delle norme per l’accessibilità che pure esistono e che la “Legge Stanca” imporrebbe, in modo molto velato e dal 2004, anche per i servizi di pubblica utilità.

Siccome in Italia si è avvezzi al non rispetto delle leggi quando non si è costretti da norme precise e che non danno adito a dubbi, ecco che è intervenuta una norma che, fortunatamente ci cambierà sicuramente la vita e sicuramente in meglio.

All’interno dell’Istituto per la Valutazione di Ausili e Tecnologie, INVAT, collabora come tecnico ed esperto di accessibilità con gli Osservatori Siti Internet di questo Istituto, Roberto Scano, già presidente IWA Italia, presidente commissione UNI e-accessibility.

Roberto Scano ha contribuito in prima persona ad eliminare tutte le problematiche mai risolte per l’applicazione della “Legge Stanca”. Ora possiamo dire che per l’accessibilità, è già in vigore una norma che impone anche ai privati il rispetto delle norme. Le novità del caso sono state introdotte nel DL Semplificazioni.

Infatti, con un emendamento entrato nel decreto legge Semplificazioni le disposizioni di legge sull’accessibilità ICT è stata estesa anche ai privati, che dovranno predisporre i loro prodotti e servizi per essere utilizzati da persone con disabilità.

Per leggere l’articolo completo, pubblicato nel sito AGID, portarsi alla seguente pagina: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/accessibilita-ora-tocca-anche-ai-privati-le-novita-e-i-punti-critici/

Questo provvedimento di legge e per il quale ringraziamo pubblicamente Roberto Scano, ci consente di poter ottenere anche dai privati che forniscono servizi di pubblica utilità ed in modo univoco il rispetto dell’accessibilità dei loro siti. Per esempio, vedi Italotreno che non ha mai risposto, se non con email di cortesia, ai tanti solleciti che abbiamo fatto per l’inaccessibilità del sito.

Il futuro che ci aspetta è questo:

si vedrà collaborare INVAT e la Commissione Ausili e tecnologie per l’accessibilità anche dei siti privati che forniscono servizi di pubblica utilità e per le tipologie di siti di cui si occupano da tempo ed assieme,  e sono certo che possiamo ottenere dei risultati mai avuti prima.

Applicando, assieme alle norme attuali, quindi, anche quella introdotta nel “Decreto semplificazioni”, ed esigendo anche il rispetto della “Legge 67 del 2006” sulla discriminazione dei disabili, nessuno avrà più scuse per non applicare le regole di accessibilità per il loro sito e le app, e, come sappiamo molto bene, ci renderanno sicuramente la vita meno difficile di quella che siamo obbligati a vivere per la nostra disabilità e finalmente dandoci la tanta sospirata autonomia anche con siti ed app importanti.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uiciechi.it

“Il Corriere dei Ciechi” n. 7-8 luglio-agosto 2020

Si comunica che in data 23 luglio 2020 è stata inserita nel sito www.uiciechi.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 7/8 luglio/agosto 2020 nel formato doc , PDF normale e PDF accessibile.

Il link diretto per il prelievo è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2425

Si riporta di seguito il sommario:

EDITORIALE

L’anno più breve

Mario Barbuto

CENTENARIO DELL’UNIONE

La Storia dell’Unione

Vincenzo Massa

Sempre in maglia rosa

Rodolfo Masto

ATTUALITÀ

Un appuntamento importante

Angela Pimpinella

Una giornata particolare

Gaetano Aquilino

Professione tiflologo

Michele Di Dino

I libri tattili in mostra in Giappone

RELAZIONI INTERNAZIONALI

Strategia UE sulla Disabilità Post-2020

Patrizia Cegna

SOSTEGNO PSICOLOGICO

Bilancio di un’esperienza

Katia Caravello

Rete e sinergie per la disabilità visiva

Barbara Furlano

STORIE DI VITA

Quando parlano tutti, nessuno ti ascolta

Daniela Bucci e Stefano Borgato

RUBRICHE

Agenzia IURA

Mario Girardi

L’Unione in movimento

Eugenio Saltarel

Occhio alla ricerca

Andrea Cusumano

Centro Nazionale del Libro Parlato

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Immagine di copertina della rivista  Il Corriere dei Ciechi n. 07-08-2020

Immagine di copertina della rivista Il Corriere dei Ciechi n. 07-08-2020

L’immagine rappresenta una barca a vela che naviga verso una città in lontananza, illuminata da un faro, di notte. In cielo si può leggere la scritta “verso i 100 anni” in Braille, come se i puntini fossero costellazioni. L’idea di questa barca come metafora del continuare a navigare dritti verso una meta, magari dopo aver superato una tempesta; il tutto in un’atmosfera fresca e estiva.

Frosinone – Nuovo consiglio territoriale

Informiamo i nostri soci e i gentili lettori che il 21 Luglio u.s. si è insediato il nuovo Consiglio territoriale di Frosinone che ha eletto all’unanimità:

– Presidente: Londino Nicola

– Vice Presidente: Vozza Onorio

– Consigliere delegato: Lanni Maria Pia

Gli altri consiglieri sono:

– Ciavolella Sara

– De Santis Giovanna

– Ferrante Eliseo

– Pantellini Giulio

– Taroni Stefano

– Villani Leonardo.

Auguriamo a tutti buon lavoro, in particolare ai cinque nuovi eletti nel Direttivo.

“Corriere Braille” n. 28 22-28 luglio 2020

Si comunica che in data 22 luglio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 28 22-28 luglio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 22 luglio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2424

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

L’anno più breve (di Mario Barbuto)

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale (a cura di Eugenio Saltarel)

Sempre in maglia rosa (di Rodolfo Masto)

Una giornata particolare (di Gaetano Aquilino)

Corsi Base online di Tiflodidattica (di Giuseppe Lapietra)

Radio Pinocchio.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

L’anno più breve, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

E così… abbiamo vissuto la pandemia virale.

Ci siamo ritirati nelle nostre case. Anzi, siamo stati costretti prigionieri in casa.

Abbiamo bruciato oltre due mesi di attività, restando completamente fermi. Poi abbiamo ripreso. Ma con tanta incertezza: in ordine sparso, con regole confuse, con tanti che rischiano di essere lasciati indietro.

In casa nostra, all’Unione, avevamo ideato per quest’anno speciale tante manifestazioni e attività pensate e progettate per onorare i cento anni di vita di questa nostra Associazione. Appuntamenti in ogni città d’Italia, incontri in ogni piazza e luogo delle istituzioni. Quegli appuntamenti che ancora contiamo di rispettare e vogliamo onorare per rendere omaggio ai nostri Padri Fondatori e ai nostri predecessori.

Ripresici appena dalla quarantena generalizzata, ringraziati il Cielo e la Fortuna per non esserne stati toccati in modo diretto e personale, ci guardiamo intorno e ritroviamo quella Unione che deve rinnovare i propri Organi dirigenti a ogni livello, organizzare e svolgere le assemblee di sezione; provvedere all’insediamento dei Consigli: prima quelli sezionali, poi i regionali; convocare e tenere il proprio Congresso. L’assise che rinnova i massimi vertici associativi e garantisce una guida sicura, scelta da tutti in libertà e consapevolezza.

Un’emozione intensa mi ha preso l’anima nell’aprire a Bologna la prima assemblea di quest’anno: il 20 giugno. In contemporanea con quella di Perugia. Eppure ancora timide e poche erano le presenze, modesta la partecipazione.

Poi subito a Catania. Senza aver avuto nemmeno il tempo di chiudere i lavori di Bologna.

E lì, ai piedi dell’Etna, in una domenica memorabile, 387 persone sono venute a dare il proprio voto a uno dei tanti candidati raccolti e suddivisi in quattro liste concorrenti.

Poi le altre assemblee. A seguire. Susseguirsi. Inseguirsi. Al ritmo incalzante del sabato e della domenica. Perfino con qualche prologo il venerdì e il giovedì e qualche epilogo con seggi aperti in sezione anche il lunedì.

E oggi, con qualche incertezza meno di ieri, comincio a sussurrare a me stesso e a chi mi cammina accanto che forse ci arriviamo, nell’anno in corso, a celebrare il centenario e svolgere il Congresso.

Sì, forse…

Sulla base delle proposte della Direzione, il Consiglio Nazionale, unanime, ha stabilito che a settembre potremo tenere le assemblee precongressuali. A ottobre, la fantasia creativa dei nostri dirigenti ha inventato un nuovo strumento di partecipazione: gli STAC (Seminari Tematici di Avvicinamento al Congresso). Una risorsa di coinvolgimento attivo dei soci e non solo, dialogo, confronto, dibattito, per aiutare il Congresso a definire obiettivi e strategie dei prossimi cinque anni con il contributo straordinario di tutti.

Nei mesi scorsi, durante la segregazione forzata, spesso attanagliato a una delle scrivanie della Sede Nazionale in via Borgognona a Roma, nel silenzio totale delle vie e delle piazze intorno a me, tanti pensieri, mille riflessioni, infinite meditazioni mi hanno tenuto compagnia e hanno popolato a lungo la mia mente.

Ebbene, lo ammetto: a questa Unione sono profondamente attaccato, con un sentimento che cresce e si nutre dei tanti episodi quotidiani.

Quando parlo direttamente con soci e dirigenti, quando sento intorno a me il loro affetto e calore, raccolgo l’attenzione di tanti, misuro le risposte positive della politica, sì, sento intorno a me la simpatia delle persone; sì, rafforzo il mio coraggio e vigore per proseguire il cammino di riforme, rinnovamento e innovazione che abbiamo cominciato qualche anno fa e che abbiamo il dovere di continuare, senza Se e senza Ma.

Poi, invece, talvolta, nei momenti duri e freddi delle decisioni da prendere, quando capisci che un tuo errore potrebbe diventare il guaio e l’affanno di molti, il tuo dubbio l’attesa dei più; quando il bisogno viene a svegliarti la notte con la voce e l’ansia di quanti non hanno quel che serve loro e si sentono ultimi, allora ti domandi se davvero stai facendo le cose giuste, se sai essere sempre all’altezza del compito, se riesci a offrire quel che la gente si attende e desidera.

Ho cercato in questi mesi di interpretare il dovere del mio ruolo senza indugiare o dubitare, nella consapevolezza che in questa fase straordinaria fosse necessario mettere in campo una volontà e una determinazione inusitate e ignote perfino a me stesso. Ho sentito e praticato il dovere di presidiare con la mia presenza i luoghi delle Istituzioni e delle decisioni per rappresentare al meglio le criticità e i problemi della nostra gente con tutta l’energia di cui sono stato capace.

Ora, passata la notte più profonda, anima e corpo, mi sono dato a organizzare le assemblee, infondere coraggio a presidenti e dirigenti giustamente preoccupati; mettere a punto i collegamenti da remoto; far funzionare la macchina delle votazioni a distanza per dare subito all’Unione una opportunità in più di partecipazione per ridurre eventuali effetti di pandemia e isolamento; ma nel frattempo per favorire domani e sempre, il consolidamento di nuovi strumenti per allargare gli spazi di presenza dei soci e i margini di democrazia a disposizione.

Prima della imminente pausa di agosto i tre quarti delle assemblee saranno già state svolte con il conseguente rinnovo dei Presidenti e dei Consigli sezionali.

Il Congresso verrà convocato per il 5 novembre prossimo a Roma, così come deliberato dal Consiglio Nazionale.

Le celebrazioni del Centenario, invece, rimangono confermate a Genova per il 24, 25 e 26 ottobre, in tre giorni intensi per onorare e ricordare il secolo di vita di questa nostra grande Associazione, in quella terra di Liguria dove è stata fondata nel 1920 da Aurelio Nicolodi e dagli altri ufficiali reduci della prima guerra mondiale.

Ai nostri amici dirigenti di Genova e della Liguria chiediamo la pazienza più grande perché non saremo in condizione di gestire oggi un Congresso nella loro città, ma ci attendiamo anche un impegno massimo per dare forza e lustro al nostro Centenario per renderlo un momento memorabile.

L’Unione è la casa Comune alla quale mi sento di appartenere con tutte le mie forze. Ed è proprio l’orgoglio dell’appartenenza che dobbiamo recuperare e rafforzare. Quell’orgoglio che ho sempre coltivato in me e che ho visto crescere nel mio cuore come una pianta d’alto fusto e rafforzarsi proprio nei giorni e nelle settimane della pandemia e dell’isolamento.

Grazie di cuore a chi ha voluto starmi accanto in questi tempi di distanziamento.

Grazie a chi mi ha fatto sentire il suo affetto e mi ha donato la sua comprensione.

Grazie a chi mi ha criticato, dandomi spunto e occasione per riflettere e correggere.

Viva l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti!