ATTIVITÀ – U.I.C.I. Reggio Emilia

Autore: Chiara Tirelli

Gita a Noceto e Parma

Sabato 30 aprile si è svolta la prima uscita fuori porta dei soci, con la partecipazione di una trentina di persone di tutte le età: la giornata è stata magnifica e l’apprezzamento è stato grande per tutti! Prima tappa del mattino il Caseificio Azienda Agricola Bertinelli, dal 1895 la casa del Parmigiano Reggiano. Una casa che ne cura tutta la filiera, dai suoi campi, dove con coltivazione biologica e senza sprechi di acqua vengono prodotti i foraggi freschi per le bovine da latte di razza Frisona, Vacca Rossa reggiana e Vacca Bruna. Una stalla modello per il Benessere Animale con oltre 700 capi che permette di produrre il latte di alta qualità necessario per la produzione di un Parmigiano Reggiano unico per varietà e stagionatura. La visita, della durata di un’oretta circa, ha contemplato tutte le fasi della produzione, compreso il magazzino di stagionatura con oltre 7.000 forme. Al termine è stata prevista una degustazione verticale di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano e della sua soffice crema, accompagnata da un calice di Lambrusco o di Malvasia. Adiacente al caseificio si trova l’AgriBottega con i prodotti caseari ed altri del territorio, nella quale i partecipanti hanno fatto incetta di salumi e formaggi, un’osteria ove si è tenuto un pranzo abbondante e di qualità, un bar, una piscina per la stagione estiva e un ampissimo parcheggio per i pullman. Dopo il pranzo il gruppo si è spostato a Parma centro, per una passeggiata rigenerante all’insegna del verde, dell’arte e della storia, nel maestoso Parco Ducale: conosciuto semplicemente anche come “il giardino” o giardino pubblico, è un parco storico di Parma di 208.700 m², che sorge nel quartiere Oltretorrente nei pressi del torrente Parma. Sulle orme della Duchessa Maria Luigia, oltre all’imponente Palazzo del Giardino ci si è dedicati alla scoperta dei complessi scultorei alla francese di J.B. Boudard, del palazzetto Eucherio Sanvitale, della Fontana del Trianon, del Tempietto d’Arcadia, degli ampi spazi verdi e di molto altro ancora, senza dimenticare una sosta alle due “Statue parlanti” situate nel Parco, “Arianna” e “Il gruppo del Sileno”. La visita alla città si è conclusa con un giro al Monastero di San Giovanni Evangelista, un monastero benedettino che sorge nel cuore del centro storico di Parma, a pochi metri dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Parma). Nel 980 l’abbazia viene affidata al primo abate Giovanni (divenuto in seguito San Giovanni Primo Abate), canonico del Capitolo della Cattedrale di Parma, dal vescovo Sigefredo II. Fin dal X secolo questo luogo è abitato e custodito dai monaci benedettini. Sono stati esplorati: l’Antica Biblioteca Monastica dei Padri Benedettini, i chiostri medievali del monastero e il Giardino officinale, per toccare con mano profumi, odori, essenze di piante utilizzate da secoli nell’Antica Erboristeria dell’Ordine. Grazie a tutti i partecipanti e a Gloria e Patrizia, lo staff Ferrari &Ferrari, che ci hanno accompagnato e supportato con competenza e simpatia durante tutta l’esperienza.

La giornata dell’8 maggio

Domenica 8 maggio, ad un anno esatto dalla prima uscita del Gruppo Sportivo dopo il lockdown  imposto per fronteggiare la pandemia, presso l’Istituto Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi, si è svolto un importante e riuscitissimo evento dal titolo “Una domenica insieme, per fare luce sugli sport al buio!” aperto a tutta la cittadinanza ed organizzato dalla nostra Sezione in collaborazione con l’Istituto Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi, GAST Onlus (che sostiene l’attività motoria e sportiva come mezzo educativo e di sviluppo di competenze e di rapporti sociali), All inclusive Sport e Croce Rossa Italiana Comitato di Reggio Emilia. La giornata, che si prevedeva piovosa e ci ha invece regalato anche qualche ora di sole, è iniziata alle ore 9:30 con i saluti e la presentazione dell’iniziativa da parte delle realtà istituzionali e associative coinvolte: Stefano Tortini Presidente dell’Istituto “Garibaldi”, Mauro Rozzi per l’Assessorato allo Sport e Fondazione per lo Sport, la nostra Presidente Chiara Tirelli e Adill Zarid referente del Gruppo Sportivo, i portavoce di GAST e Croce Rossa. A seguire, dopo la partenza dei gruppi di corsa e camminata della GAST, hanno avuto luogo le dimostrazioni di alcuni sport praticati dai disabili visivi, seguite e provate con entusiasmo da moltissime persone vedenti e non vedenti, in particolare: arti marziali, showdown, scacchi e tandem. Sul finire della mattinata, tutto il gruppo si è spostato all’esterno, dove i volontari del Comitato Locale della Croce Rossa di Reggio Emilia hanno mostrato le caratteristiche di un’ambulanza e hanno intrattenuto bimbi, ragazzi e adulti leggendo e raccontando alcune storie sulla realtà e i valori di questo importante servizio. Molto partecipato e apprezzato il pranzo conviviale presso il Ristorante Pizzeria Piccola Piedigrotta, durante il quale il cielo si è fatto scuro ed ha piovuto molto forte, smettendo poco prima delle 14:30, in tempo per consentire la partenza di una piacevole camminata per le vie del centro storico, con il prezioso supporto di ben 6 volontari della Croce Rossa. Verso le 16:00 il cielo si è fatto di nuovo buio ed ha iniziato a tuonare forte, per cui il gruppo, arrivato in Corso Garibaldi proprio all’altezza della Sezione, si è salutato, dando modo a ciascuno di rientrare rapidamente a casa, senza prendere nemmeno una goccia d’acqua!

Corso per mediatori culturali

5 persone cieche o ipovedenti in formazione come mediatori culturali con la Cooperativa Sociale L’Ovile

La cooperativa sociale L’Ovile amplia ulteriormente l’impegno a sostegno delle persone segnate da fragilità e svantaggio nell’inserimento al lavoro, che già rappresentano una quota del 48% sui 360 dipendenti della cooperativa in via De Pisis. In stretta collaborazione con la sezione reggiana dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e il centro di formazione regionale Ciofs (presente a Reggio Emilia con una sede a Bibbiano), infatti, L’Ovile ha avviato un corso di formazione per mediatori culturali e linguistici destinato in modo esclusivo a persone cieche o ipovedenti. La Responsabile dell’Ufficio Inserimento Lavorativo Elisa Cocchi spiega: «Il progetto ha una particolare rilevanza non solo per il fatto che si rivolge a chi comunque sconta una forma di disagio grave, ma soprattutto perché mira a formare profili professionali medio-alti molto richiesti e dai quali, però, le persone cieche o ipovedenti sono quasi sempre escluse, con inserimenti lavorativi in gran parte limitati a lavori manuali e/o segretariali». A questa necessità – prosegue Cocchi – si è associata la volontà di rafforzare il nostro lavoro a sostegno di ciechi e ipovedenti, valorizzando, in particolare, persone che sono in possesso di competenze linguistiche molto preziose nell’avvio di un percorso di formazione che va a rafforzare anche le loro capacità relazionali e aggiunge altre competenze riguardo alle diverse culture con le quali il nostro territorio è in dialogo». «Il bisogno di competenze nel campo della mediazione linguistica e culturale – spiega Valerio Maramotti, il presidente di cooperativa L’Ovile – è reso evidente dall’arrivo nel nostro territorio di richiedenti asilo e profughi di nazionalità e culture diverse che vanno sostenuti tanto nei bisogni primari quanto nei percorsi di integrazione». Il progetto formativo, che include 5 persone cieche o ipovedenti, vede in campo Clara Codeluppi per il Ciofs, che con un tutoraggio attento ha concretizzato i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Regionale Disabili in un accompagnamento presente e completo dei corsisti. Chiara Tirelli (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), impegnata nella ricerca e selezione dei profili idonei alla formazione, spiega: «Il percorso è articolato in due moduli per 32 ore complessive, dedicate all’approfondimento dei diversi ambiti della mediazione (sanitario, legale, ecc.), all’analisi del ruolo del mediatore nella relazione con il beneficiario, alla conoscenza del quadro normativo riguardante la professione, all’uso di strumenti informatici, allo studio delle criticità rilevate sulla base di esperienze concrete di mediazione e ad una “formazione sul campo” al Centro di mediazione che L’Ovile gestisce in via Guittone d’Arezzo. Siamo soddisfatti dell’impegno che i nostri soci e corsisti stanno mettendo in questa progettazione innovativa». «L’obiettivo ultimo del progetto – osserva Clara Codeluppi – è l’inclusione al lavoro delle persone coinvolte sulla base della specifica qualifica acquisita, ma anche il promuovere un modello virtuoso di inserimento al lavoro che possa estendersi e valorizzare, così, tutte le competenze di cui le persone sono portatrici, anche quando si è in presenza di forme di fragilità».

Siamo molto grati – conclude il presidente de L’Ovile – all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Reggio Emilia, al Ciofs, al servizio Collocamento Mirato del Comune di Reggio Emilia e all’Ufficio Mediazione de L’Ovile nella figura di Stefania Bottesini, quale coordinatrice e formatrice del corso, per la collaborazione che ci stanno assicurando in tutte le fasi di un percorso che si concluderà nella prima settimana di giugno».

ATTIVITÀ – U.I.C.I. Cagliari

Il 21 maggio 2022 la nostra Sezione, in collaborazione con la scuola alberghiera Azuni di Cagliari, realizzerà una visita guidata presso l’Orto Botanico di Cagliari dalle ore 11,00 alle ore 12,30 circa. Invitiamo tutte le socie e tutti i soci che hanno aderito all’iniziativa di volersi recare all’ingresso dell’Orto Botanico con 5/10 minuti di anticipo per l’organizzazione del percorso. La nostra Sezione sarà rappresentata dalla Presidenza.

Sempre sabato 21 maggio, Forestas, Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna, in occasione delle “Giornate della sentieristica” organizza un momento di confronto, di bilanci e di prospettive future in ordine all’accessibilità e fruibilità della rete dei sentieri in Sardegna per disabili fisici e sensoriali. La conferenza si svolgerà a Pula, presso la foresta demaniale Pixinamanna, sala congressi Polaris, edificio 2, con 100 posti disponibili, dalle ore 9,30.

Martedì 24 maggio 2022, alle ore 17,30, si terrà un incontro su Zoom con i referenti di Leonardo Ausilionline e Guidoausili per la presentazione di Kit Ti Guido, un dispositivo di gestione del computer per ipovedenti e non vedenti, utilizzabile sia tramite semplici comandi da tastiera, sia tramite comandi vocali anche senza uso delle mani. Esso è composto da un computer portatile che viene fornito già equipaggiato di quanto necessario al suo utilizzo tramite sintesi vocale e da uno scanner per la lettura di testi su carta. Include, nella versione Ti Guido Plus, anche un telefono ad accesso facilitato.

Mercoledì 25 maggio 2022, dalle ore 18,30 alle ore 19,30, presso la sede Uici di Cagliari, è in programma un evento culturale a cura del Club Jeane Austen con la proposta di lettura ad alta voce di un’opera di Grazia Deledda. La partecipazione è aperta a tutte e tutti.

Collegiali dell’Istituto Rittmeyer di nuovo insieme tra ricordi e condivisioni

Autore: Giorgio Piccinin

Sabato 14 maggio a Bassano del Grappa, in un luogo equidistante dalle provenienze dei partecipanti, si è svolto un meeting con alcuni ex collegiali dell’Istituto Rittmeyer di Trieste degli anni ’70.

L’incontro, fortemente voluto, è avvenuto in una trattoria davanti a buoni piatti dopo 25 anni dall’ultima volta. Ci siamo trovati una decina di noi: il rivederci ha suscitato molta emozione e, fin da subito, i ricordi hanno avuto la meglio sulle bontà culinarie. Frammenti di vita, di aneddoti, persone, compagni, marachelle e quant’altro ci hanno avvolto in un unico filo conduttore. Qualcuno ha portato dei reperti davvero storici, copia originale di un giornalino del 1972 di una prima classe elementare, con pensierini e riflessioni di vario genere.

È stato suggestivo venire assaliti dalla consapevolezza di persone che si sono conosciuti bambini, lasciati adolescenti, ritrovati uomini, infine, riscoperti dopo tanti anni, quasi tutti pensionati, tutti col proprio vissuto, con le rispettive competenze ed esperienze immagazzinate.

La promessa comune, alla fine del convivio, è stata quella di accorciare decisamente i tempi del prossimo ritrovo poiché fra 25 anni forse potremo non esserci. Abbiamo capito, una volta di più, quanto l’esperienza dell’Istituto sia stata per tutti indistintamente importante e formativa, sebbene con le criticità delle regole ferree e del clima di quegli anni. Oggi tale bagaglio manca, la vita di relazione tra quanti condividono lo stesso problema viene sempre meno, se non tra le pareti delle sezioni e neanche tutte. Una volta le famiglie erano disarmate davanti alla disabilità visiva e delegavano la cura del figlio ad una struttura protetta, oggi, che le strutture dedicate non ci sono più, i genitori tendono troppo spesso all’iperprotezionismo, limitando di fatto la crescita esperienziale dei giovani.

La vita di collegio non era certamente semplice, lo stile comunitario imponeva regole talvolta assurde e da caserma ma si sa che le esperienze difficili sono quelle che ti formano e ti raddrizzano la schiena per la vita.

L’intenzione prossima sarebbe di allargare l’appuntamento ad altri ex compagni e di raccogliere testimonianze di quegli anni ruggenti ma sempre vivi all’Istituto, soprattutto fotografie.

Quanta vita è passata in quei collegi, quante storie lo hanno animato ed ora che abbiamo tutti una certa età oltre che un’età certa, ne culliamo i ricordi, anche nei confronti di chi, nel frattempo, ci ha lasciato.

Mostra “La cultura della plastica: arte, design, ambiente”

Dal 20 maggio al 31 agosto 2022

Museo Tattile Statale Omero, Ancona venerdì 20 maggio inaugura la nuova mostra “La cultura della plastica: arte, design, ambiente”, visitabile fino al 31 agosto con ingresso gratuito.

Un’esposizione, ideata da Andrea Sòcrati e allestita da Fabio Fornasari, per raccontare un materiale onnipresente nella nostra vita, ora esaltato, ora condannato, ora povero, ora chic, ora pop ora di élite.

Un materiale miracoloso, la plastica, che si trasforma da materia bruta a oggetto perfetto e utile ma che causa gravi problemi di inquinamento se viene abbandonato nell’ambiente e soprattutto nel mare.

Partner del progetto sono: il Liceo Artistico Mannucci, l’Università Politecnica delle Marche, Garbage Group, Fratelli Guzzini, Vesta Design.

La mostra è suddivisa in tre settori, ognuno dei quali racconta un legame tra plastica, arte, design e ambiente.

Il primo settore è dedicato alle opere di importanti artisti, realizzate utilizzando diversi tipi di plastica: Bruno Ceccobelli, Cracking Art, Silvio Craia, Nicola Farina, Ottmar Horl, Marco Lodola, Gino Marotta, Paolo Nicolai, Renzo Nucara, Walter Paoletti, Alfredo Pirri, Massimiliano Trubbiani. Tra gli artisti c’è anche il mare, con oggetti che ha lavorato per lungo tempo e che ci restituisce trasformati con nuovi significati da scoprire e il video “Mare1” di Daniele Pignatelli (con Alessandro Feira-Chios, Francesco Vitaloni Sing Sing Studio Special, Oddo Bernardini).

Il secondo settore è dedicato al Design. Diversi sono gli oggetti esposti, dalle miniature di importanti e celeberrimi prodotti diventati icone della modernità a oggetti di grande eleganza, per continuare con un design contemporaneo e pop. Tra le aziende che espongono: Fratelli Guzzini, Vesta Design, Prensilia, Piquadro, Kartell, Magis, Gufram, Artemide, Lego, Tokidoki, Collins Design, Fornarina, Mattell, Fila, Tupperware, Europhone, Mandarina Duck, Superstuff, Sagmeister.

Il terzo settore è dedicato alla conoscenza della plastica e al grave inquinamento che produce se viene abbandonata nell’ambiente. Decisori politici, aziende, cittadini, tutti sono chiamati all’impegno per la salvaguardia della nostra “casa comune”.

Questa sezione è arricchita da un video realizzato da alcuni alunni del Liceo Artistico Mannucci sul tema dell’acqua quale bene prezioso e da ulteriori due video: uno ideato dall’Università Politecnica delle Marche sui corretti comportamenti per lo smaltimento dei rifiuti in plastica e l’altro da Garbage Group sull’innovativo sistema di pulizia delle acque portuali tramite il battello Pelikan. Paolo Baldoni, Ceo Garbage Group, ricorda l’importazione dell’approvazione qualche giorno fa della legge Salvamare che permette finalmente a chi raccoglie rifiuti in mare di conferirli alle autorità competenti per il corretto smaltimento. Francesco Regoli dell’Università Politecnica delle Marche, sottolinea l’importanza della multidisciplinarietà nell’affrontare queste tematiche e i nuovi scenari professionali che possono aprirsi.

La mostra è tattile ed esperienziale, con tutti i supporti utili alla fruizione da parte di un pubblico con disabilità visiva, uditiva e cognitiva, grazie al Media partner Rai Pubblica Utilità, che ha realizzato video esplicativi in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e allo staff del museo Omero che ha prodotto sottotitoli e audiodescrizioni di alcuni video, didascalie in Braille e la guida di lettura facilitata alla mostra.

Presente anche un tavolo per i più piccoli con giochi in plastica oltre a due postazioni con tavolini e sedie per svolgere attività dedicate alle persone con autismo.

Il prof. Nicola Farina per il Liceo artistico Mannucci ribadisce il valore etico oltre che estetico dell’arte: questa mostra di forte impatto educativo si presta infatti, dopo Ancona, ad essere ospitata in altre località, accompagnata da attività didattiche inclusive sul tema della salvaguardia dell’ambiente.

L’intento è quello di promuovere, anche attraverso i linguaggi dell’arte e del bello, la conoscenza della plastica e di promuovere un’azione di sensibilizzazione sui temi del riciclo, della sostenibilità e della tutela dell’ambiente in un decennio, 2021-2030, proclamato dall’ONU “decennio del mare”.

La mostra inaugura in una settimana ricca di eventi per Ancona e la Mole Vanvitelliana grazie alla concomitanza con Ancona-Marche Design Week 2022 e la rassegna Tipicità in blu.

Info

Mostra La cultura della plastica: arte, design, ambiente

Periodo: dal 20 maggio al 31 agosto 2022.

Inaugurazione su invito venerdì 20 maggi ore 17:00

Ingresso gratuito.

Prenotazione e mascherina chirurgica consigliata.

Tel. e whatsapp: 335 56 96 985

e-mail: didattica@museoomero.it

Orario

Maggio e giugno: dal martedì al sabato 16:00 – 19:00.

Domenica e festivi 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00.

Luglio e agosto: dal martedì al sabato 17:00 – 20:00.

Domenica e 15 agosto 10:00 – 13:00 e 17:00 – 20:00.

Chiuso: lunedì.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona

www.museoomero.it

U.I.C.I., accordo con La Sicilia per un Giornale parlato

Il progetto pilota firmato dal presidente Minincleri e dall’editore Ciancio alla presenza dell’assessore regionale Scavone e del direttore del giornale, Piraneo, consentirà di sviluppare in pochi mesi una tecnologia che permetta ai disabili visivi di ascoltare tutti gli articoli del quotidiano, compresi quelli delle pagine locali. E anche gli altri giornali potranno utilizzare il software sviluppato

“Due anni or sono, in piena pandemia, pensai quanto sarebbe stato bello, per i disabili visivi, poter ascoltare in sintesi vocale, al di là di quanto si trova sul web, i contenuti di un quotidiano dalla prima all’ultima pagina. Un Giornale parlato, per rifarci al servizio del Libro parlato del Centro nazionale dell’Uici. Così ne ho discusso con i vertici del quotidiano La Sicilia e adesso, finalmente, siamo partiti con questo progetto pilota dalla grande valenza sociale, che in qualche mese porterà frutti concreti”.

Lo ha detto Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, dopo aver sottoscritto, con la Domenico Sanfilippo, editrice de La Sicilia, una partnership che, per realizzare il progetto, impiegando dispositivi di grande diffusione, mette insieme le competenze degli esperti informatici del giornale e di quelli, con uno specifico indirizzo tiflologico, di Uici Sicilia.

La firma della convenzione è avvenuta al termine di un incontro, svoltosi nella sede del Quotidiano a Catania, al quale erano presenti, oltre a Minincleri, all’editore Domenico Ciancio e al direttore de La Sicilia Antonello Piraneo, anche l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Antonio Scavone, il dirigente dell’Assessorato Guglielmo Pietro Reale, e, per l’Uici regionale, la consigliera delegata Rosy Lattuga e il segretario del Consiglio Giorgio Silvestro. Presente anche il coordinatore tecnico del progetto, Cristofaro Campagna de La Sicilia.

Ciechi e ipovedenti – ha commentato Scavone – sono stati finora esclusi dal piacere di leggere, ogni mattina, il giornale. Adesso questo grande progetto consentirà che nessuno venga escluso da quel grande strumento di collegamento sociale che sono i quotidiani. E sono felice che parta proprio da Catania quest’iniziativa che considero una pietra miliare nell’inclusione sociale perché, dal punto di vista editoriale, si esce dalla logica della copia venduta in più per puntare sulla necessità di raggiungere tutti”.

A parte il software dedicato, il progetto prevede un grosso lavoro redazionale per apporre gli indispensabili tag agli articoli in maniera che possano essere “letti” dal sistema. E quest’ultimo dovrà essere rodato attraverso test sul campo che coinvolgeranno un certo numero di ciechi e ipovedenti.

“Questo progetto – ha aggiunto Piraneo – esalta il ruolo sociale che, oggi, un quotidiano deve avere. I giornali devono dare notizie ma anche chiedersi come farle giungere ai lettori. Per questo abbiamo raccolto la sfida dell’Uici e tutti insieme, società editrice, direzione, redazione e soprattutto i nostri tecnici, guidati dall’ingegner Campagna, abbiamo lavorato in squadra per venire incontro alle esigenze di quei lettori che non possono leggere la carta stampata. Il nostro auspicio è dunque che il software messo a punto possa essere utilizzato anche da altre realtà editoriali in tutt’Italia”. “Intanto – ha concluso – è con legittimo orgoglio che rivendichiamo questa primogenitura. E poiché il progetto è nato da una fortissima spinta civile del presidente Minincleri, non ci limiteremo a realizzare un sistema puramente tecnico, ma promuoveremo una campagna di emancipazione e integrazione delle persone con disabilità visive e con multi-disabilità, puntando su articoli e servizi di approfondimento che possano illustrare queste realtà spesso poco conosciute”.

Nella foto: da sinistra Reale, Scavone, Ciancio, Piraneo, Minincleri e Campagna (Ph. Orietta Scardino)

Panoramica dei partecipanti all’incontro

 

U.I.C.I. Torino – Centro Internazionale di Studi sulla Sindone: si intensifica il cammino comune

Un incontro per chi non vede e, presto, nuovi supporti accessibili al Museo

Prosegue la collaborazione tra CISS (Centro Internazionale di Studi sulla Sindone) e UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti). Da tempo le due realtà sono al lavoro, insieme, per consentire a chi non vede o ha gravi deficit visivi di conoscere il sudario custodito nel Duomo di Torino. La sfida è tutt’altro che semplice, ma molto affascinante: si tratta di “tradurre” un contenuto visivo per definizione – l’impronta impressa sul lino, appunto – in qualcosa di diverso, che possa essere percepito e compreso dalle persone con disabilità visiva. Il lavoro, però, non si limita a una semplice trasposizione dell’immagine, ma intende anche fornire a chi non vede indicazioni sulla travagliata storia del Lino, sulle problematiche scientifiche che solleva e sugli interrogativi profondi che pone a credenti e non.

Già nel 2021 il prof. Gianmaria Zaccone e il prof. Nello Balossino (rispettivamente direttore e vicedirettore del CISS) avevano tenuto due conferenze rivolte a soci e amici dell’Unione Ciechi di Torino. Si trattava in realtà di appuntamenti aperti a tutti, ma studiati con particolare attenzione per un pubblico di persone non vedenti o ipovedenti. L’interesse suscitato da quei due primi incontri ha incoraggiato i relatori a proseguire con nuove proposte. Così, nei giorni scorsi (cogliendo l’occasione della festa liturgica della Sindone, che si celebra ogni anno il 4 maggio) si è tenuta una nuova conferenza, questa volta non limitata ai soci UICI di Torino, ma estesa a tutte le sezioni d’Italia, i cui membri hanno avuto la possibilità di seguire l’incontro a distanza, collegandosi attraverso la piattaforma informatica Zoom. I relatori si sono concentrati sul tema dell’autenticità, una parola che, nel caso della Sindone, si rivela problematica e che rischia di dare adito a idee preconcette. Per questo, come da tradizione del CISS, Zaccone e Balossino hanno condotto l’incontro con grande equilibrio, fornendo un inquadramento storico e alcuni riferimenti scientifici, ma lasciando poi ciascuno libero di formarsi la propria idea e di esprimere la propria opinione. Come sempre, da parte del pubblico sono emerse domande, riflessioni, memorie personali.

Ma l’impegno congiunto di CISS e UICI Torino va anche oltre. In questi mesi, infatti, il Museo della Sindone è al lavoro per ampliare e migliorare l’accessibilità alle persone con disabilità visiva. Va detto che non si parte da zero. Già nel 2000, su impulso di Angelo Costantino Sartoris (volontario del Museo e persona ipovedente), il prof. Balossino aveva lavorato a una trasposizione tridimensionale dell’immagine sindonica, che era servita per realizzare un plastico in rilievo. Questo strumento è stato un prezioso aiuto per tanti pellegrini ciechi e ipovedenti durante le ostensioni del 2000, del 2010 e del 2015. Negli ultimi vent’anni, però, la tecnologia al servizio dell’accessibilità si è molto evoluta: oggi infatti esistono nuovi metodi di stampa tridimensionale e supporti più maneggevoli. Il museo, con l’aiuto dei volontari UICI e la consulenza dell’associazione Tactile Vision Onlus, intende cogliere queste opportunità, sviluppando strumenti innovativi da esporre nel percorso di visita, ma anche materiali “portatili”, da usare, ad esempio, come supporto durante le conferenze o che, in alcuni casi, possano perfino essere stampati a distanza da chi ne fa richiesta. Il tutto anche in vista di una possibile nuova ostensione della Sindone nel 2025, anno del Giubileo.

U.I.C.I. Imperia – Presentato il progetto emozionale “Accarezzando l’invisibile”!

Giovedì 12 maggio, presso la sede dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Onlus-APS della sezione territoriale di Imperia, con la partecipazione di un buon numero di soci, è stato presentato il progetto “Accarezzando l’Invisibile” ideato dall’artista romana Enrica Capone e dall’ipovedente savonese Francesca Auxilia e appoggiato dal Presidente UICI regionale della Liguria Arturo Vivaldi.

L’iniziativa consiste in un’esposizione di quadri in bassorilievo che i non vedenti e ipovedenti  possono ammirare attraverso il senso del tatto;  i quadri materici rimarranno in esposizione presso la Sede in Via Schiva 56 di Imperia per circa due mesi quindi, con spirito di condivisione e integrazione, coloro che volessero vivere questa esperienza aperta a tutti possono contattare l’ufficio al numero 0183/29/28/09, dalle ore 09:00 alle 12:00 da lunedì a giovedì, per prendere un appuntamento.

Il progetto si propone di mettere in relazione e sullo stesso piano la vista e il tatto. Le due percezioni, caratteristiche prioritarie di chi vede e di chi non vede, trovano il loro terreno comune nella possibilità di esprimere con le parole le proprie emozioni. ACCAREZZANDO L’INVISIBILE vuole privilegiare il tatto perché accarezzare è entrare in contatto empatico con l’oggetto, non è solo toccare.

In questo momento storico in cui le relazioni si esprimono preferibilmente nel vuoto, attraverso il web, riducendo anche le parole ad una comunicazione funzionale ed elementare (SMS e messaggi sui social) il progetto vuole riportare l’attenzione sul pieno, sulla fisicità e capacità di tradurre in parole le sensazioni che il contatto genera.

In questa prima fase saranno messi a disposizione presso le cinque sedi territoriali UICI per circa due mesi 8 quadri materici e di soggetto astratto dell’artista Enrica Capone in moduli 20×20 da poter liberamente toccare e scegliere come ispiratori delle proprie parole. In questo modo anche le arti figurative assumono un significato diverso e quello che storicamente è stato inteso come godibile con lo sguardo, diviene elemento di attivazione di un approccio ben più profondo, quello interiore, generato dall’atto dell’accarezzare il quadro che non vuol dire cercare di capire come è fatto o cosa rappresenta, ma entrare in contatto con le emozioni che l’accarezzare suscita e tradurle in parole che poi diventeranno valore aggiunto per i vedenti nella seconda fase del progetto che si svolgerà in autunno. Infatti la mostra finale si terrà nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale a Genova dove verranno raccolti i 40 quadri distribuiti nelle 5 sezioni UICI liguri e si prevede la realizzazione di n.5 grandi pannelli corrispondenti ai cinque centri UICI liguri che hanno partecipato al progetto, contenenti i moduli 20×20 e  i testi realizzati da coloro che hanno partecipato  comunicando le proprie emozioni attraverso le parole. .

I visitatori vedenti potranno così leggere quanto prodotto e confrontare le  emozioni generate dalla vista con quelle generate dal tatto!

Il Vescovo Attilio Nostro in visita all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Un whatsapp per annunciare l’avvenuta elezione del nuovo direttivo sezionale U.I.C.I., gli auguri del Vescovo, la telefonata di saluto da parte del Presidente Giuseppe Bartucca e S.E. Attilio Nostro che dichiara: “Vi verrò a trovare”. È stato così che il Vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera e Tropea ha fatto visita ai dirigenti, al personale ed ai giovani del servizio civile presso i locali della sezione: è avvenuto tutto di slancio e con grande semplicità. Nessun autista o accompagnatore, zero convenevoli e discorsi preparati: tutto in assoluta naturalezza ed autenticità. Giuseppe Bartucca presenta i nuovi consiglieri, gli amici della segreteria ed i giovani volontari, soffermandosi brevemente sulle attività poste in essere dall’organizzazione su scala locale, su alcune idee e bisogni ed il prelato ascolta con grande attenzione, chiede alcuni dettagli e racconta delle esperienze personali. Accoglie i tre doni dell’U.I.C.I.: il libro di Francesco Gabriele “Inno alla vita”, che verrà presentato il prossimo primo luglio nelle versioni audio e braille; un centrino ricamato a mano da Lucia, che partecipa ai laboratori della Cooperativa Sociale “Fenice”; una tavoletta per la scrittura braille, riportante lo slogan della sezione “Il Sole c’è anche quando non si vede”. Poi, un brindisi, qualche foto ed un momento di preghiera: nulla di particolare, ma di speciale certamente sì! Di speciale c’è  la palpabile condivisione, il desiderio e la necessità di fare rete, l’aver sperimentato che camminare insieme non è solo bello ma è anche possibile. “L’U.I.C.I. ha Toccato una Testimonianza Viva ed ora Crede, ancora di più, che INSIEME SI PUO’!”   

L’invenzione tecnologica per la disabilità visiva

Autore: Giuseppe Fornaro

Apple Developer Academy e Commissione Uici Ausili e nuove tecnologie

Tra i fiori all’occhiello della nostra Napoli, c’è un sito dedicato all’innovazione tecnologica: l’Apple Developer Academy. Dall’apertura della Developer Academy di Napoli nel 2016, quasi 2.000 studenti sono passati attraverso il programma dell’Academy, che fornisce strumenti e formazione per trovare e creare lavoro nella crescente economia delle app per iOS. Il percorso della Apple Developer Academy spazia dalle competenze professionali su programmazione, design e marketing preparando gli studenti con l’intera gamma di conoscenze necessarie non solo per partecipare all’economia delle app per iOS ma anche per avviare proprie attività. L’Academy, in costante crescita, si apre a nuovi orizzonti, realizzando un importante investimento nella sua Apple Developer Academy di Napoli, che fornirà opportunità di apprendimento e di carriera a migliaia di aspiranti programmatori, creatori e imprenditori in tutta Europa, e in collaborazione con l’Università Federico II, Apple estende i programmi dell’Academy fino al 2025. La filosofia di Apple è quella di credere che l’istruzione sia un potente strumento di miglioramento per le comunità, in grado di creare nuovi percorsi per l’innovazione e lo sviluppo economico. In tale prospettiva si amplia l’investimento di Apple a Napoli, promuovendo nuove opportunità per i giovani della regione e di tutta Europa di sviluppare competenze fondamentali che permetteranno loro di costruire una carriera nel vivace ecosistema delle app iOS. La Commissione Ausili e nuove tecnologie della sezione Uici di Napoli ha stretto, già nel 2017, una collaborazione con l’Academy che ha portato alla realizzazione di App per i disabili visivi, e precursore di questo percorso fu Cromnia. L’App fu realizzata da un gruppo di giovani ingegneri della Developer Academy di Napoli che hanno pensarono di creare un applicativo che discriminasse i colori e che fosse accessibile ai disabili della vista allo scopo di migliorare la loro autonomia. Cromnia fu presentata nel mese di luglio 2017 presso i locali della sezione territoriale di Napoli, ed è tra le app che ha riscosso più successo. La Commissione Ausili e nuove tecnologie della sezione Uici di Napoli, di cui sono coordinatore, è costituita da un team di esperti; i professionisti, ingegnere tiflo tecnico, tiflologa, ortottista, ecc., offrono consulenze ai soci con disabilità visiva, alle scuole e alle Istituzioni, stringendo proficue collaborazioni. La collaborazione tra la Commissione e l’Apple Academy ha prodotto la realizzazione di altre app. oltre a Cromnia; infatti, abbiamo incontrato diversi team di studenti interessati a realizzare un prodotto utile ai disabili visivi. In virtù di questo sodalizio, lo scorso 13 aprile, presso i locali dell’Academy, abbiamo incontrato gli studenti del nuovo corso; abbiamo presentato le nostre attività e le peculiarità della Commissione, ricevendo numerose domande da parte degli studenti. Erano presenti alcuni membri della Commissione, tra cui, Sandra Minichini, tiflologa; Raffaele Di Vaio, ingegnere; nonché, il professor Stefano Perna, docente presso la stessa Academy. In rappresentanza della sezione Uici di Napoli, c’era il vice presidente, Enrico Mosca. Sono molto orgoglioso del lavoro che stiamo conducendo in sinergia con la Apple Developer Academy; un particolare ringraziamento va al direttore, Giorgio Ventre, e al professore Stefano Perna, che hanno riposto nell’Uici territoriale di Napoli una grande fiducia. Noi della Commissione, con immenso piacere, continueremo ad essere di supporto agli studenti dell’Academy che vorranno realizzare app per aiutare i ciechi e gli ipovedenti, e teniamo a ringraziare i precedenti team che hanno rivolto la loro attenzione alla disabilità visiva creando app utilissime. Non ci resta, allora, che attendere il prossimo lavoro degli sviluppatori Apple.

CIVES: una nuova realtà che coniuga terzo settore, progettualità e volontariato

Autore: Giuseppe Fornaro

Mi occupo del terzo settore nell’ambito della disabilità da circa vent’anni, ricoprendo incarichi nel settore delle nuove tecnologie presso l’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sia locale che nazionale e del gruppo INVAT, e da circa due anni sono consigliere nazionale Uici. Mi scontro tutti i giorni con le innumerevoli difficoltà che la disabilità pone in una società non adeguata a chi vive una minorazione, così, ho voluto dare un’impronta più decisiva alla mia ventennale attività di operatore per il sociale creando CIVES, Centro Integrato per la Valorizzazione Etnica di Sistema: un centro spoliticizzato che vuole farsi da rete collegando realtà diverse tra loro, un conglomerato di associazioni che, ognuna per le sue specifiche attitudini, danno vita ad attività e servizi volti alla collettività, non solo dei disabili o dei più fragili, ma, all’intera comunità. CIVES nasce lo scorso mese di ottobre 2021 a Sant’Anastasia, in mezzo al rione Capodivilla, storico quartiere che fu il nucleo della cittadina. L’ufficio, reso funzionale ed accessibile, è stato messo su con “zero” fondi pubblici; nessun sostegno economico è stato chiesto per la sua realizzazione. Sono bastati la mia dedizione e quella dei collaboratori e volontari che da anni cooperano con me nella nobile missione di aiutare i più fragili.

Le realtà associative, al momento cooptate da CIVES, sono: Uici, Real Vesuviana, ADAC, Solid’Arte, Eco e Reset. Questa rete ci permette di estendere il nostro campo d’azione in più settori grazie alla molteplicità di professionisti e dalle più svariate competenze che confluiscono nel nostro sistema: progettisti, educatori, avvocati, commercialisti, esperti in tecnologie assistive, docenti e formatori per l’inclusione scolastica di alunni con disabilità, esperti di sport per disabili, ecc. CIVES offre un’assistenza piena su tantissime tematiche che condizionano la vita di tante persone con disabilità e non. Dà un concreto supporto a coloro che sono nel bisogno, e ha istaurato connessioni con il mondo della scuola e di varie Istituzioni, costituendosi anche come un luogo di formazione. Tra i principali servizi che lo sportello offre, ci sono: consulenza tiflo informatica e tiflo pedagogica; consulenze legale e fiscale (caf e patronato); sport e autonomia; supporto compilazione pratiche e atti amministrativi; servizio di segretariato sociale alle famiglie degli utenti con disabilità; accompagnamento, orientamento, indirizzo ed invio ai servizi e agli uffici competenti per compilare istanze, domande, richieste sussidi, ecc. Con tenacia e caparbietà ho intrapreso questo percorso, consapevole delle difficoltà insite nel nostro territorio e per questo ancor più motivato a condurre battaglie per coloro che non hanno voce. Questa missione può essere condotta solo attraverso l’unione di più forze, attraverso il sodalizio e la sinergia tra associazioni, Istituzioni e professionisti; pertanto, lo sportello CIVES accoglie ogni proficua collaborazione ai fini del miglioramento della nostra società, delle condizioni di vita dei disabili e, più in generale, di coloro che, per svariati motivi, sono vittime di un sistema sociale mal funzionante.