Modena – Runner in Vista – Le voci di chi c’era

Ci sono giornate che sai già – mentre le vivi – che non le scorderai mai più. E quelle giornate vanno fermate, con le immagini, con le parole, con un sospiro di gioia.
Tra di noi c’era chi voleva correre e chi preferiva camminare, c’era chi pratica sport con costanza e chi fa surf da divano. C’era chi non ci vede e chi ci vede poco, c’era chi ha voluto correre ad occhi aperti e chi si è lasciato guidare totalmente. Ma eravamo tutti lì con il nostro entusiasmo e la nostra voglia di… Esserci. Insieme a chi correva per passione, a chi c’era per curiosità, a chi c’era per sostenere UICI.
“E’ stato davvero bellissimo – dice Elizabeth che ha vent’anni, studia lingue e non vede – Non ero mai stata lì e mai mi sarei immaginata un’esperienza tanto bella! Vorrei ringraziare tutti per questo…”
E c’è chi come Alberto, trent’anni laureando in psicologia, non vedente, ha vissuto Runner In Vista così: “Ieri ho riscoperto il piacere del verde e dello sport! Era veramente molto tempo che non correvo, e che fumavo troppo… E ieri si è visto! – racconta – Dopo i primi 300 metri di corsa mi è venuto un fiatone immenso e da lì in poi ho continuato camminando! Voglio fare una vita più salutare per poter correre molto meglio, la prossima volta; magari reggendo qualche chilometro… – E prosegue – Che piacere fare sport in quei bei paesaggi … Che senso fisico di appagamento, la testa libera!”
E Letizia, 17 anni, studente al Liceo Linguistico, ipovedente confessa “Correre è una fatica… Ma è stato tanto bello conoscere persone, salutarle mentre passavamo loro accanto, e vedere quanta gente c’era con noi, per provare a capire cosa vuole dire essere ipovedenti o ciechi…
– E aggiunge – E poi anche se ho tenuto gli occhi aperti mi è piaciuto lasciarmi guidare, serve tanta fiducia ma poi ci si sente più vicini!”
Nadia, 35 anni, counselor e ideatrice dello Sportello d’Ascolto UICI, ipovedente, racconta: Mi piace correre, ma per anni affidarmi e farmi guidare mi inquietava… Soprattutto in velocità. Ho corso bendata, e grazie al nastrino che legava me e la mia “guida”, ho potuto ascoltare solo il vento e il battito del mio cuore, lasciando da parte la paura di quel che non avrei visto… Serve coraggio per affidarsi e lasciarsi andare, ma la forza che scoppia dentro è sorprendente!”.
“E’ sempre una soddisfazione poter contare su una squadra giovane come la nostra – conclude Ivan Galiotto, 33 anni, non vedente, Presidente UICI Modena – Abbiamo energia ed entusiasmo, e spero che ancora una volta ieri con la nostra presenza abbiamo dato un’immagine positiva e dinamica della disabilità… – e aggiunge – E poi è sempre un piacere trovare nuovi amici, conoscere persone, sentirsi parte di una squadra e di una rete sempre più ampia e ricca!”
Non resta che ringraziare Proxima, UICI, i partecipanti e tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’evento, e avvertire tutti gli amici podisti e la comunità intera che vogliamo continuare a correre insieme… Per stare bene, per sentire quel senso di libertà e di leggerezza che dà la corsa in mezzo alla natura, e perché no… Per cambiare il mondo in meglio!

UICI Modena

Museo Tattile Statale Omero – JUMBLE MUSIC di Massimo Valentini

SENSI D’ESTATE 2017
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Ingresso libero
ANCONA – Mercoledì 26 Luglio secondo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna culturale estiva promossa dal Museo Tattile Statale Omero.
Alle ore 21,30 alla corte della Mole Vanvitelliana Massimo Valentini, sassofonista marchigiano classe ‘78, presenta il suo nuovo disco Jumble Music! Un autentico “guazzabuglio” di suoni e ritmi, dal Sud America all’Est Europa. L’eclettico musicista e compositore, collaboratore di Paolo Fresu e Javier Girotto, sarà accompagnato sul palco da Paolo Sorci alla chitarra elettrica e acustica; Filippo Macchiarelli al basso, Andres Langer al piano, Gianluca Nanni alla batteria e percussioni. Così Massimo Valentini racconta il suo nuovo disco: “Con questo disco finalmente do un nome alla mia Musica. Ciò che suono e scrivo non è solo Musica Jazz, Latin, Balcanica, Fusion, Word Music… JUMBLE è immergersi in suoni lontani tra loro geograficamente e culturalmente. JUMBLE mescola i vari stili e le varie epoche, JUMBLE vuol dire, ad esempio, mescolare la Musica del folklore Argentino a uno stile del periodo Barocco e perché no, suonandola con una chitarra Manouche. Eleganza e Rozzezza, Precisione e Confusione, Pazzia e Razionalità, Dolcezza e sfrenata Passione, questa è la JUMBLE MUSIC, la mia essenza, il mio mondo, il mio modo di vivere. ”
Ingresso libero. Prenotazioni solo per persone con disabilità. In caso di pioggia lo spettacolo è Teatro Sperimentale di Ancona. Il Museo Omero rimarrà aperto dalle 21 alle 24.
INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2017

 

Presentazione: Massimo Valentini
Nato a Urbania il 18 aprile 1978, Massimo Valentini inizia a studiare sassofono nel 1992 con il M ° Guerrino Parri, studio che proseguirà sotto la guida del M ° Federico Mondelci presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro, dove si diplomerà con il massimo dei voti e la lode. Si perfeziona inoltre con il M ° John Sampen, il M° Steaven Jordaim, il M° Arno Bornkamp e il M ° Bruno Tommaso, con cui si diploma in arrangiamento e composizione jazz. Massimo Valentini inizia la sua attività concertistica nel 1993, debutto che lo porterà a calcare i palcoscenici di importanti teatri italiani e internazionali, sia come solista che in formazioni cameristiche. Nel periodo 1996-2006 partecipa a prestigiosi concorsi italiani, ottenendo ottimi riscontri di pubblico e di critica, tra i più importanti (1° premio al Concorso Nazionale Giovani Musicisti sezione musica da camera nel 1999, 1° premio al 5° Concorso di musica Città di Teramo nel 2002, 1° premio assoluto al concorso Città di Camerino nel 2005, 1° premio assoluto al Concorso Nazionale di Sassofono Città di Camerino nel 2006). Dal 2005 collabora stabilmente con Javier Girotto e l’Atem Saxophone Quartet, insieme ai quali ha inciso il cd “Suix”, pubblicato dall’etichetta “Parco della Musica Records”. È inoltre un componente stabile dell’Italian Saxophone Orchestra, fondata nel 1985 e diretta dal M° Federico Mondelci. Musicista di grande versatilità, Massimo Valentini si dedica anche ad altri generi quali musica latina, balcanica e fusion nelle formazioni “Raindogs Group” e “Cachamba”. Attivo anche sul fronte della composizione e dell’arrangiamento, dal 2007 collabora stabilmente con il compositore Paolo Marzocchi e con Musica Pesante Studios per la composizione di musiche da film. Lavora inoltre con i registi Chiara Sambuchi e Michal Kosakowsky. È docente di Sassofono all’Istituto Musicale di Riccione e di armonia Jazz, Storia della Musica Moderna e Sassofono presso l’ “Accademia Musicale del Montefeltro”.
Note di Paolo Fresu “Si può viaggiare nel mondo stando comodamente seduti nella propria poltrona? Ascoltando il cd di Massimo Valentini, che del viaggio incarna l’attitudine e il pensiero, avrete l’impressione di essere su un Trans Europ Express che parte dal cuore della vecchia Europa intento a raggiungere gli Oceani. Attitudine alla migrazione e pensiero geografico composto da molteplici Continenti sonori.”
Note di Javier Girotto “Ascoltando questo suo primo disco come solista posso affermare che si tratta di un lavoro di classe poetica ed evocativa di grande qualità, dove arrangiamenti, interpretazione e improvvisazione ne fanno da padrone. Suonato eccelsamente, con una ricerca di scrittura e interpretazione di stili provenienti da diverse parti del mondo; un disco rivolto a tutti, per intenditori e non, dove il comune denominatore è la melodia che ci accompagna, senza accorgerci, all’ascolto completo di tutto il disco.”


Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it

Massimo Valentini

Torino – Comunicati del 21 luglio 2017

La Segreteria U.I.C.I. – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus Sezione Provinciale di Torino C.so Vittorio Emanuele II, 63 – 10128 Torino tel. 011/535567 – fax 011/5617583
e-mail: uicto@uiciechi.it – sito: www.uictorino.it
Facebook: www.facebook.com/uicitorino – Twitter: @uicitorino

COMUNICATI DEL 21 LUGLIO 2017
1) Chiusura uffici per la pausa estiva
2) Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello
3) Nuova sede CRV di Ivrea
4) Novità Gtt
5) Gadget portatessera Gtt
6) Tariffe telefoniche per non vedenti
7) Anticipo pensionistico
8) Lotteria Premio Braille
9) Calcio per ipovedenti
10) Comitato pari opportunità e associazione Verba
11) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
12) Sportello legale
13) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
14) Accompagnamenti UNIVoC
15) Attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti

Chiusura uffici per la pausa estiva
Informiamo che gli uffici della sezione rimarranno chiusi per la pausa estiva da lunedì 7 agosto a venerdì 25 agosto. L’attività riprenderà con il consueto orario lunedì 28 agosto. Si comunica inoltre che il 3 agosto, pur essendo il primo giovedì del mese, la sede di corso Vittorio Emanuele II n.
63 chiuderà alle ore 18.00 e non alle ore 20.00. L’orario prolungato verrà ripristinato nuovamente a partire da giovedì 7 settembre.

Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello Dai grandi classici, che hanno segnato la storia del teatro, alle più esilaranti perle della comicità, dalle favole alle trasposizioni dei romanzi. C’è davvero posto per tutti i gusti nell’offerta che, anche quest’anno, la Compagnia Teatrale Torino Spettacoli riserva ai soci UICI Torino ed ai loro accompagnatori. Per la stagione 2017/2018 sono disponibili a prezzo ridotto alcuni abbonamenti agli spettacoli in programma presso i Teatri Alfieri, Erba e Gioiello.
L’abbonamento a 10 spettacoli a giorno e posto fisso del cartellone “Il Fiore all’Occhiello” del Teatro Alfieri viene offerto a 150 Euro, mentre con
104 Euro sarà possibile assistere a 8 spettacoli a scelta tra quelli del cartellone “Grande Prosa” del Teatro Erba. Gli interessati dovranno contattare la sezione versando la quota e segnalando in quale giornata intendono andare a teatro. Coloro che siano già stati abbonati lo scorso anno ed intendano confermare i medesimi posti occupati dovranno richiedere il rinnovo dell’abbonamento rivolgendosi presso i nostri uffici entro e non oltre Martedì 12 settembre 2017.

Nuova sede CRV Ivrea
Dallo scorso 19 giugno il Centro di Riabilitazione Visiva (CRV) di Ivrea è stato trasferito in via Jervis 9, nei pressi della stazione ferroviaria. Gli orari e i servizi proposti dalla nostra sezione UICI Torino, che dal dicembre 2014 gestisce la struttura su mandato dell’ASL Torino 4, rimangono gli stessi: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 10:00 alle 16:00; martedì e giovedì dalle 10:00 alle 13:00. L’offerta comprende una serie di servizi riabilitativi ad ampio raggio: dall’informatica all’autonomia personale, dalla consulenza psicologica allo sportello pensionistico, senza trascurare le proposte culturali e i momenti aggregativi.

Novità Gtt
Grazie anche al lavoro congiunto con la nostra sezione, Gtt (Gruppo Trasporti Torino) sta dedicando una crescente attenzione alle esigenze dei ciechi e degli ipovedenti. Recentemente l’azienda ha emesso un ordine di servizio nel quale spiega ai conducenti come comportarsi in presenza di persone con bastone bianco o cane guida: la fermata va sempre effettuata, anche se non richiesta, e in caso di più mezzi accodati va ripetuta. Inoltre Gtt sta per lanciare una campagna informativa per spiegare al pubblico come comportarsi con i cani guida: sui mezzi pubblici torinesi saranno affissi manifesti con un elenco di buone prassi. Sarà presente anche il logo UICI Torino.

Gadget portatessera Gtt
Gtt ha consegnato alla nostra sezione una cinquantina di gadget portatessera, all’interno dei quali è possibile inserire il contrassegno di libera circolazione per persone disabili. I gadget sono in distribuzione presso i nostri uffici di corso Vittorio Emanuele 63.

Tariffe telefoniche per non vedenti
Come richiesto dall’Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom) le compagnie telefoniche attive in Italia stanno predisponendo tariffe agevolate per le persone cieche (totali e parziali). Queste offerte includono minuti di conversazione, sms e gigabyte per la navigazione in rete. Sul sito internet www.nvapple.it, il “nostro” Alessio Lenzi (responsabile del Comitato Informatico UICI Torino) ha trattato l’argomento in due articoli molto completi, che mettono a confronto le diverse offerte e che vi suggeriamo di leggere. Per ulteriori informazioni potete contattare direttamente le compagnie telefoniche.

Anticipo pensionistico
Lo scorso 16 giugno l’INPS ha diramato le circolari che disciplinano il cosiddetto APE sociale, ovvero l’anticipo pensionistico “a carico dello Stato” riservato ad alcune categorie di lavoratori. Tra queste figurano gli invalidi civili e i caregiver (cioè coloro che prestano assistenza a persone con handicap grave). L’Anticipo pensionistico, senza costi per il lavoratore, è stato introdotto in via sperimentale dalla legge di bilancio
2017 , per il periodo 1 maggio 2017 – 31 dicembre 2018, e consiste in una indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS su domanda degli interessati, a fronte di determinate condizioni. Questa indennità viene erogata nel cuscinetto di tempo utile a raggiungere l’età della pensione di vecchiaia. In generale, per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario avere almeno 63 anni, avere almeno 30 anni di anzianità contributiva e non essere titolari di alcuna pensione diretta. Per ulteriori requisiti e dettagli, rinviamo al nostro sito internet www.uictorino.it dove è stato pubblicato un articolo sull’argomento.

Lotteria Premio Braille
Ritorna, per il terzo anno consecutivo, la Lotteria Nazionale Premio Louis Braille, un’occasione per sensibilizzare il grande pubblico sui temi riguardanti la disabilità visiva, ma anche per assicurare un sostegno economico alle preziose attività che la nostra Unione quotidianamente svolge. I biglietti possono essere acquistati presso i nostri uffici di C.so Vittorio Emanuele 63, al costo di 3 Euro ciascuno. Il primo premio in palio è di 500.000 Euro. L’estrazione avverrà l’8 settembre.

Calcio per ipovedenti
La nostra Polisportiva in collaborazione con la sezione UICI di Torino, sarebbe intenzionata a promuovere il gioco del calcio per ipovedenti. Se qualcuno fosse interessato, contatti la Polisportiva a breve.

Comitato pari opportunità e associazione Verba Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
• Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore
18.00
• Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore
17.30
• Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore
18.00
• Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo
email mariainglese92@gmail.com
Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!!
Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.

 

Accompagnamenti UNIVoC
Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento possono essere rivolte alla signora Laura, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore
19 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare
333/7773309 oppure alla signora Enza al numero 339/6836001.

Attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino resterà chiuso nei mesi di luglio ed agosto e riprenderà le attività Mercoledì 13 Settembre.

 

Torino – Notiziario audio 011NEWS

 

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 28/2017 di venerdì 21/7/2017. Di seguito il link:  http://www.uictorino.it/011news/011news1728.mp3

In primo piano:
Semafori sonori: servono nuovi impianti, soprattutto in punti strategici. E’ la richiesta della nostra Sezione al Comune di Torino.
Chiamare il Taxi con un’App. Ecco due proposte tecnologiche che potrebbero rendere più semplici gli spostamenti per i disabili visivi
Appuntamento con il teatro, dai grandi classici alle perle della comicità. Si rinnova, anche per la prossima stagione, l’offerta della Compagnia Torino Spettacoli

 

Buon ascolto.

 

Oro di Arjola Dedaj ai campionati mondiali paralimpici di atletica leggera

Ottime notizie giungono da Londra dove si stanno svolgendo i campionati mondiali Paralimpici di atletica leggera.
Ieri sera, giovedì 20 luglio, la nostra socia Arjola Dedaj, atleta delle fiamme azzurre, ha vinto la medaglia d’oro nel salto in lungo t11, non vedenti, con la misura di 4,65 metri e ha preceduto la giapponese Chiaki Takada (4.49) e la cinese Huimin Zhong (4.31).
Complimentissimi!

 

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7

20122 Milano

tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

In campo la dis-abilità: soggiorno estivo riabilitativo – ricreativo per ragazzi con disabilità visiva con minorazioni aggiuntive

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) – Consiglio Regionale del Lazio (ONLUS), ente accreditato ed emanazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Lazio, svolgerà un campo estivo denominato “IN CAMPO LA DIS-ABILITÀ: SOGGIORNO ESTIVO RIABILITATIVO – RICREATIVO PER RAGAZZI CON DISABILITÀ VISIVA CON MINORAZIONI AGGIUNTIVE”, in collaborazione con il Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi di Roma. I tre enti in questione finanzieranno quasi interamente il soggiorno (una quota è a carico dei partecipanti). Il suddetto campo avrà una durata di 7 giorni e si svolgerà dal 23 al 30 Luglio 2017, presso la nostra struttura “Centro Ferie Salvatore”, sita in San Felice Circeo (LT).
L’iniziativa è rivolta ad un numero massimo di 10 adulti ciechi pluriminorati residenti nel Lazio e per questi utenti, dai bisogni complessi, data la presenza, nella loro stessa persona, di più patologie gravi, sono state programmate dall’Istituto attività “su misura” che vanno dalla terapia e riabilitazione in acqua, alla musicoterapia, per poi passare all’ informatica per ciechi pluriminorati, laboratori di orientamento spazio temporale e artistico espressivi.
Per l’occasione, In data 28/07/2017, alle ore 18:00, presso il “Centro Ferie Salvatore” di San Felice Circeo, vi sarà un incontro tra i rappresentanti del Comune di San Felice Circeo, le famiglie dei nostri ragazzi, il Presidente Regionale del Lazio dell’I.RiFo.R. e dell’UICI, Claudio Cola, il Presidente della Sezione Provinciale di Latina dell’UICI, Carlo Carletti, e il Presidente del Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, Amedeo Piva, per mettere in risalto una nuova ed importante iniziativa rivolta alle persone affette da cecità e disabilità aggiuntive. Nell’occasione verrà organizzato un aperitivo sulle terrazze del Centro.

 

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Cerco il gioco del 15 o del 21 adattato per non vedenti, disposto pure all’acquisto.
I miei dati sono riportati alla fine dell’e-mail.

Giordan Ubaldo
telefono: 041-5381493
cellulare: 333-6328618
via cappuccina 15/d
30172 Mestre (Ve)

 

Avvocati al buio, di Marco Rolando

Autore: Marco Rolando

L’Ordine degli avvocati di Milano si è riunito in consiglio all’Istituto dei Ciechi di via Vivaio
Gli avvocati dell’Ordine di Milano si sono riuniti al buio presso l’Istituto dei Ciechi di Milano lo scorso mercoledì 12 luglio. È stata una seduta molto particolare, che invece di tenersi come di consueto a Palazzo di Giustizia si è svolta negli ambienti senza luce della mostra Dialogo nel Buio. Non è la prima volta che la mostra ospitata nel palazzo di via Vivaio (dove guide non vedenti accompagnano i visitatori a esplorare diversi ambienti nell’oscurità) ospita un evento di questo tipo. Era accaduto nel 2009 con la riunione del Consiglio Provinciale di Milano e l’esperienza si è ripetuta quest’anno con un’assemblea dal valore legale degli avvocati meneghini. In fondo l’idea è sempre la stessa: riflettere sulla condizione delle persone che non vedono ed abbattere gli stereotipi che le riguardano.
L’iniziativa si inserisce a buon diritto tra i compiti stabiliti dalla legge dell’Ordine degli avvocati, fra i quali figura anche la funzione sociale, che si traduce nell’intervento nei settori più vari per dare orientamento e assistenza alle persone indifese o vulnerabili (i minori, le persone con disabilità, le vittime di vari reati) e incoraggiare l’educazione alla legalità.
«È stata una riunione solo apparentemente diversa dal solito – spiega il presidente dell’Ordine, Remo Danovi – soprattutto un’esperienza per comprendere meglio la quotidianità vissuta in una situazione speciale come quella dei non vedenti e degli ipovedenti, per trarne ragioni e stimoli per continuare a svolgere i nostri compiti nel migliore dei modi possibili».
Senza la distrazione dei cellulari e di altri stimoli visivi, i consiglieri si sono così focalizzati sui temi all’ordine del giorno: la formazione e l’innovazione, lo sportello per i cittadini, le tecnologie e l’intelligenza artificiale, la specializzazione e le nuove attività professionali, la Casa dell’Avvocatura.
Franco Lisi, direttore scientifico dell’Istituto dei Ciechi, ha coadiuvato i lavori leggendo in braille i vari punti in agenda e redigendo il verbale, mentre lo staff di guide non vedenti assisteva con premura i consiglieri. Nonostante il contesto inusuale, i lavori si sono svolti seguendo il consolidato rituale, con il presidente Danovi a introdurre la discussione, gli interventi dei vari consiglieri e la messa ai voti delle delibere.
Fra le decisioni prese c’è quella di istituire uno sportello rivolto alle persone ipovedenti o prive di vista in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi, per assicurare loro un servizio di orientamento e informazione sulle prospettive della professione, sulle più diffuse problematiche legali e sulle forme alternative di soluzione delle controversie.
«Questa riunione è stata un’esperienza che ha portato risultati concreti e positivi per le persone con disabilità visiva – afferma Franco Lisi – ci sono i presupposti per una collaborazione fra Istituto dei Ciechi e Ordine degli Avvocati, con l’obiettivo di favorire l’accesso al praticantato fra gli studenti disabili visivi laureati in giurisprudenza. Inoltre si provvederà a raccogliere e classificare le leggi sulla disabilità, creando uno strumento utile per gli avvocati che si occupano di tali questioni».
Anche per Rodolfo Masto, Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi, il Consiglio degli avvocati al buio ha un valore molto importante e può aiutare a superare gli stereotipi che non consentono alle persone non vedenti di fare carriera come avvocati né di entrare in magistratura. Conclude Masto: «Abbiamo accolto questa iniziativa con entusiasmo come segno della nostra collaborazione con la città e perché momenti come questo portino l’attenzione sui talenti che le persone non vedenti hanno da spendere nel mondo del lavoro e nella società».

Marco Rolando

La casa di riposo può non rappresentare l’ultima spiaggia, di Mena Mascia

Autore: Mena Mascia

Dopo una notte insonne costellata da grida di persone colpite da demenza senile o da altre malattie ugualmente invalidanti che urlano continuamente, finalmente sono le sei del mattino, quando mi decido a scendere dal letto per raccontare di un cambiamento radicale, un’esperienza per la quale, insieme alla mia mamma quasi novantasettenne di cui mi occupo a pieno tempo, ho dovuto lasciare la mia abitazione per trasferirmi, mi auguro temporaneamente, in una casa di riposo.
Come si può bene intuire, la scelta non è stata né semplice, né indolore, ma necessaria, anche perché siamo abituati ad intendere quelle strutture come l’ultima spiaggia, in attesa della morte. Può non essere così, ma rivelarsi invece una risorsa cui approdare, quando le nostre esigenze o quelle delle persone anziane a noi care dovessero richiedere assistenza continuativa.
La signora rumena che con insuperabile abnegazione si occupa di noi durante l’intero anno, Dovendo usufruire delle sue ferie, ci lascia per un periodo, quindi è stato gioco forza preoccuparmi di sostituirla. Purtroppo però, essendo peggiorate le condizioni di mia madre, mi è stato impossibile trovare tre persone che, con le competenze indispensabili del caso, mi coprissero l’arco delle 24 ore, quindi il panico, prima che un’idea m’illuminasse la mente: perché non trascorrere quel periodo in una struttura in cui mi fossero assicurate aiuto ed assistenza H 24? Razionalmente mi rendevo conto che non sarebbe stato facile una residenzialità tanto provvisoria, ma, testarda come sono a perseguire anche quelle che potrebbero sembrare delle utopie, mi dissi che provare non costava nulla, e cominciai a pensarci molto seriamente
Sembrandomi corretto esplicitare le mie condizioni di non vedente, ricevetti alcuni no decisi, ma non demorsi, fino a quando il gestore di una nuovissima struttura che evidentemente aveva bisogno di ospiti solventi, situata nel centro della città, accettò di incontrarmi ed eccomi qui.
Non ho potuto evitare i primi impatti difficili con taluni operatori che, imbarazzati, avevano problemi a darmi il braccio con naturalezza, ma, dopo qualche giorno, tutto sommato, la convivenza è accettabile, salvo qualche aspetto che va ancora un tantino smussato.
Non bisogna smettere di farsi ascoltare col sorriso sulle labbra, di avere l’umiltà del paziente continuare a ripetere le stesse cose a chiunque ve le chieda, perché è un esercizio che paga, ve lo assicuro, e potete credermi sulla parola.
Se vi chiedeste le motivazioni che mi hanno spinto a raccontarvi questa esperienza, dovete sapere, ed esserne convinti, che anche ciò che vi sembra improponibile, è da considerarsi possibile, solo che lo vogliate.
Mena Mascia.

 

L’estate avanza, ma l’inclusione non va in ferie, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Con il presente contributo, chi scrive prende spunto da un recente “garbato” scambio di vedute “vacanziere” avuto con un caro amico sui principali “buchi” del recente Decreto attuativo della Buona Scuola sull’inclusione scolastica.
D’altronde, che la confusione regni sovrana, a causa del succitato D.Lgs n. 66/2017, è sotto gli occhi di tutti, specialmente dei più autorevoli esperti di inclusione che, senza alcuna remora, l’hanno definito una “leggina” che evita solo il peggio.
E questo, perchè il suddetto Decreto legislativo n. 66/17 lascia irrisolti alcuni degli atavici “mali scolastici” del sostegno italiano, rispetto ai quali, neppure il clima spensierato delle vacanze e la “canicola” estiva devono farci abbassare la guardia e spegnere i riflettori.
Innanzitutto, mi riferisco al problema della formazione specifica iniziale ed in servizio di tutto il personale scolastico (e non solo dei docenti per il sostegno) sulla Didattica inclusiva e sulla Pedagogia speciale.
La formazione iniziale universitaria  specifica degli insegnanti per il sostegno della scuola dell’infanzia e primaria sarà caratterizzata da un aumento dei crediti formativi sulla Didattica inclusiva e sulla Pedagogia speciale dagli attuali 60 a 120 (art 12 D.Lgs n. 66 del 2017).
Lo stesso aumento di crediti, tuttavia, non è stato previsto dall’art 10 dell’altro Decreto attuativo della Buona Scuola n. 59/17 (nuove modalità di arruolamento e reclutamento dei docenti) per la formazione specifica sull’inclusione degli insegnanti specializzati della scuola secondaria di I° e II°. Inoltre, il loro percorso di inserimento lavorativo (il nuovo e farraginoso FIT) sarà più incentrato sulla quantità e sul numero dei crediti più che sulla qualità ed efficacia didattica dei contenuti.
Anche la formazione generalizzata di tutti i docenti di ruolo, degli ATA e dei dirigenti scolastici sulla Didattica inclusiva è stabilita solo “simbolicamente” dalla Buona Scuola, perchè essa, sbagliando, nonne fa loro obbligo.
Stanti così le cose,il problema e ora quello di capire se, con questa “benedetta” neonata delega sull’inclusione ci sarà un effettivo cambiamento qualitativo.
Voglio dire che la sola assegnazione dell’insegnante di sostegno con un numero congruo di ore all’alunno/studente con disabilità non è sufficiente a garantire il loro successo scolastico e formativo, se:
1) la medesima delega sull’inclusione della Buona Scuola fa finta di dimenticarsi che i docenti per il sostegno sono sovente insegnanti “in deroga”, in “messa a disposizione”, in esubero dalle altre classi di concorso ed utilizzati “pescando” dalle graduatorie di circolo e d’Istituto, anche
se non specializzati ed abilitati.
Tale situazione è gravissima e va assolutamente denunciata (e non solo con questo semplice articolo di giornale) e fa sì che l’attuale inefficace e deficitario sistema del sostegno, composto da oltre il 40% di insegnanti specializzati? precari e fondato sulla loro appartenenza all’organico di fatto e non a quello di diritto, si automanteneva vergognosamente, “legittimando” le famiglie dei nostri ragazzi a presentare ripetutamente ricorso alle autorità giudiziarie. 2) la presenza del docente per il sostegno non è affiancata da un contesto veramente “inclusivo”. Al riguardo, a parere di chi scrive, la nomina dell’insegnante specializzato, seppur rappresentando un “sacrosanto” diritto assolutamente esigibile dai nostri ragazzi e dalle loro famiglie, da sola rischia di essere quasi inutile e di ingenerare “false” aspettative nei genitori dei nostri ragazzi e di ripetere le “distorsioni” e gli sbagli dell’attuale modello dell’inclusione scolastica, che hanno finito per provocare i “deprecabili” fenomeni della “deresponsabilizzazione” dei docenti curricolari rispetto ai loro alunni con disabilità e la perversa “delega” al solo collega di sostegno dei loro insegnamenti e delle loro valutazioni.
Quello che avrebbe dovuto promuovere il D.Lgs n. 66/17 e che colpevolmente non ha fatto, a mio avviso, è invece la promozione di un “contesto” veramente accogliente ed inclusivo, dove il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) possa essere finalmente parte integrante della progettazione, della didattica e della valutazione delle Istituzioni scolastiche italiane e, dunque, anche dei loro Piani Triennali dell’Offerta Formativa.
Con la delega sull’inclusione, al contrario, non è avvenuto nulla di tutto ciò: i CTS sono scandalosamente scomparsi dalla circolazione (e con loro la possibilità di aprire al loro interno anche “sportelli tiflodidattici” per alunni con disabilità visiva), sono stati sostituiti da “ectoplasmatiche” Scuole Polo e nessun accenno si fa a finanziamenti a sostegno di servizi extrascolastici di supporto all’inclusione degli alunni con disabilità (quali potrebbero essere ad esempio i17 Centri di Consulenza Tiflodidattica della Federazione Pro Ciechi e della Biblioteca “Regina Margherita” e gli ex Istituti dei ciechi).
Per non parlare della “vexata quaestio” della continuità didattica, da tutti invocata, ma quasi mai attuata concretamente a scuola per gli studenti disabili.
Circa la spinosa questione della continuità, mentre la prima bozza di decreto prevedeva un vincolo decennale sul sostegno per gli insegnanti, ora nel testo definitivo, entrato in vigore il 31 maggio u.s., all’art. 14, il Governo ha deciso di mantenere l’attuale “vincolo quinquennale” (sul ruolo e non nella stessa scuola), nelle more di superarlo definitivamente, al momento dell’entrata a regime della nuova disciplina della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti. Inoltre, i contratti a tempo determinato potranno poi essere reiterati “a docenti supplenti più volte nel corso dell’anno scolastico successivo». Come dire: “Evviva la “supplentite”!
Ancora, all’articolo 14 dello Schema iniziale di Decreto 378 (continuità didattica) si aggiunge oggi nel testo definitivo del Decreto n. 66/17 che «al fine di garantire la continuità didattica durante l’anno scolastico, si applica l’articolo 461 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994»: almeno per tutto l’anno l’insegnante di sostegno dovrebbe rimanere lo stesso.
Insomma, il D.Lgs n. 66/17 non solo sconfessa la stessa legge della Buona Scuola, di cui è un Decreto attuativo (l’art 1 comma 181 della Legge 107/15, che trae origine dalla pdl n. 2444 della FISH e della FAND, infatti, prevede il vincolo del docente per il sostegno all’intero segmento formativo seguito dall’alunno), ma finisce pervicacemente per provocare il perdurare delle attuali “criticità” del sistema dell’inclusione, a causa delle quali i nostri ragazzi sono costretti, ogni anno, a cambiare insegnanti specializzati ed a ricominciare sempre tutto da capo ed a non avere una “continuità del contesto extrascolastico”, facendo convincere pertanto i loro genitori che l’insegnante specializzato sia l’unica risorsa a disposizione dei loro figli.
Credo dunque che, di fronte alle attuali “aberrazioni e contraddizioni del nostro modello di inclusione, solo quelle che con l’amico Luciano Paschetta definiamo “continuità di contesto” (inclusivo) e “continuità di presenza” di un docente per il sostegno adeguatamente preparato e formato sulle esigenze specifiche degli alunni/studenti con disabilità del Terzo millennio possano loro assicurare un’effettiva difesa della continuità didattica e del loro diritto allo studio.
In definitiva, la verità è che, senza una funzione ed un ruolo ben definiti ed una formazione specifica non solo “quantitativa” dei docenti per il sostegno, senza un piano strutturale ed a lungo termine di loro assunzione e “stabilizzazione, senza investimenti seri ed efficaci sul contesto e sui servizi territoriali extrascolastici a supporto del processo d’inclusione degli allievi con disabilità e senza alcuna garanzia per loro di un’adeguata ed effettiva continuità didattica, nessuna riforma del sostegno potrà mai realisticamente assicurare per ogni alunno quelle condizioni di “pari opportunità” nel raggiungimento del massimo “possibile” dei traguardi d’istruzione, tanto decantate dalla recente normativa italiana sull’autonomia scolastica e soprattutto dal Decreto attuativo della Buona Scuola.