Napoli – Prevenzione e sport: un binomio perfetto, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015 a Somma Vesuviana si è svolta l’Iniziativa “Open sport – oltre lo sguardo” organizzata dall’A.S.D. Real Vesuviana in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e supportata dalla locale amministrazione Comunale.
Nelle 2 mattinate in cui nella centralissima piazza Vittorio Emanuele III ha sostato l’Unità mobile oftalmica, sono stati effettuati oltre 100 screening oculistici gratuiti ed è stata informata la cittadinanza sull’importanza che può avere una corretta prevenzione delle patologie oculari e sui servizi erogati quotidianamente dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Nella Scuola Statale San Giovanni Bosco, sempre a Somma Vesuviana, domenica 25 ottobre, si è svolto il primo torneo regionale di Show down che ha visto la partecipazione di 19 giocatori che si sono dati battaglia per l’intera giornata. Un torneo che ha visto sfidarsi giovani e meno giovani, giocatori più o meno esperti, uomini e donne che come unico obiettivo avevano quello di stare insieme e di trascorrere una bella giornata. Al momento delle premiazioni, primo classificato è stato Luciano Florio che ha preceduto nell’ordine Mario Zungri e Antonio Maione, sono intervenuti, oltre al Presidente dell’A.S.D. Real Vesuviana Giuseppe Fornaro, il Presidente della Sezione UICI di Napoli Mario Mirabile, Il Presidente Regionale del Comitato Italiano Paralimpico Carmine Mellone, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Somma Vesuviana Giovanni Salierno e il Sindaco Pasquale Piccolo, il quale ha sottolineato l’importanza di eventi come questo che consentono alla cittadinanza di avvicinarsi al mondo della disabilità, impegnandosi a fare in modo che simili iniziative possano diventare appuntamenti periodici. Durante la premiazione sono stati ringraziati tutti coloro che hanno consentito la buona riuscita della 2 giorni: dagli oculisti, ai volontari agli arbitri della manifestazione. Il Progetto “Open sport” continuerà nel prossimo mese di dicembre con il torneo di Braccio di Ferro.

La Spezia – Tecnologia e autonomia

La Sezione provinciale della Spezia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti il giorno 24 ottobre scorso ha organizzato una esposizione di materiale tiflotecnico, tiflodidattico e di uso informatico e comune, in collaborazione con la ditta Tiflosystem di Padova.
L’evento ha riscontrato una forte adesione da parte non solo dei soci e dei loro familiari, ma anche delle istituzioni locali, pronte ad una fattiva collaborazione con la nostra associazione.
La mattinata è stata un’occasione di ritrovo e di confronto tra soci e professionisti del settore, utile e proficua, in cui tecnologia e rapporti umani hanno creato una sinergia che perdurerà nei prossimi mesi.
Infatti questo sarà il primo di una serie di appuntamenti che la nostra sezione vuole programmare con altre ditte che si occupano di ausili, affinché le persone cieche ed ipovedenti possano avere un panorama completo di tutte le strumentazioni esistenti sul mercato.

Cambio di passo, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Buon giorno Delegate e Delegati
Mancano pochi giorni all’apertura del nostro Congresso Nazionalee penso che tutti noi, ci stiamo preparando, pensando di apportare i nostri contributi o di prendere spunto da idee o progetti dei nostri colleghi delegati.
Io voglio fare un passo indietro, esaminando quello che è il punto cardine del nostro Congresso di Chianciano, lo STATUTO.
Prendendo in esame i suoi tre livelli di competenze:
.1 le sezioni
.2 i consigli Regionali
.3 la direzione Nazionale consiglio e Presidente
Voglio anzi devo esprimere un mio parere e sottoporlo al vostro giudizio.
Facciamo il riassunto del riassunto e la nuova, ma anche la vecchia, proposta di statuto, ha nella sua struttura un chiaro aspetto piramidale.
Ritengo questa struttura anacronistica e assolutamente poco funzionale per la gestione di una Onlus di queste proporzioni, dove la dirigenza nazionale è molto, troppo lontana dai soci e dalle loro piccole e grandi problematiche, non per colpa o incapacità dei dirigenti ma solo ed esclusivamente per due motivi fondamentali:
.1 le tematiche del direttivo nazionale sono diverse dai problemi quotidiani dei soci.
Mi è assolutamente chiaro che gli sforzi operati dai dirigenti nazionali hanno come ultimo o primo fine il miglioramento dello status dei nostri soci, ma il loro compito primario è di interloquire e battersi per i grandi cambiamenti o le problematiche nazionali.
.2 Perché una Onlus così strutturata demanda da un consiglio all’altro problematiche e proposte con risultati direi sufficienti, ma con un notevole dispendio di energie che potrebbero essere sfruttate meglio e diversamente.
Personalmente ritengo le sezioni Provinciali il vero cuore di questa nostra Unione, le basi di una attuale struttura piramidale che sorregge tutta la direzione, con un grande problema quello che i soci e i dirigenti sezionali sono troppo lontani dal governament, ovvero la testa è troppo lontana dalla coda.
Questo comporta che tante proposte fatte dalla base della piramide si perdano l’ungo l’iter procedurale e rimangano nel cassetto, oppure che problematiche rimangano irrisolte per il solito scambio di responsabilità o competenze. Prova ne sono le commissioni congressuali le quale vengono esortate a scrivere pochi punti programmatici in quanto nelle precedenti sessioni venivano elencate lunghe e complesse liste della spesa che venivano recepite in minima parte dagli organi predisposti.
Insomma tanto lavoro per nulla, tanta energia dissipata, credo che la nostra cara Onlus possiamo tranquillamente posizionarla nel gruppo energetico G, noi dobbiamo credere di poter crescere e migliorarla fino al massimo di risparmio energetico impossessandoci a pieno diritto del gruppo A.
Una Onlus dinamica, responsabile, creativa, propositiva dove i soci sono orgogliosi dell’appartenenza perché sanno che dietro di loro esiste una forte struttura presente e pronta a collaborare e risolvere.
Conosciamo tutti bene la realtà italiana e il virtuosismo di alcune sezioni e le difficoltà di altre, sappiamo tutti che siamo divisi da abitudini, mentalità, capacità e possibilità, condizioni metereologiche e climatiche completamente diverse.
Le sezioni sono abbandonate a loro stesse, quasi senza diritti e con molti doveri, con i dirigenti che si devono prodigare contro tutto e contro tutti.
Il mio parere, per il quale rimarrò fermo nella mia convinzione è quello di rinnovare drasticamente la nostra Onlus dando più potere alle sezioni, rendendole responsabili, autonome, capace di autoregolarsi su punti programmatici, ma soprattutto vorrei vedere crescere le sezioni nella loro consapevolezza, vorrei vedere crescere l’orgoglio di appartenenza in tutti noi, fieri di essere facenti parte di una sezione locale e di una Unione Nazionale forte e dinamica.
Le rappresentanze Regionali vanno depotenziate dal loro potere concepito nel nuovo Statuto, lasciando sì un Presidente Regionale che abbia il compito di interloquire con il nuovo potere politico e di coordinare in modo propositivo le sue sezioni, oltre che il compito di garante per tutti i soci.
In questo modo si darebbe un vero ruolo al presidente regionale che non sarebbe solo istituzionale ma anche di consigliere e controllore sull’operato delle sezioni.
Questa figura dovrà essere assistita ed aiutata dai Presidenti di Sezione e dai dirigenti sezionali chiamati all’occorrenza e per opportuna professionalità a collaborare per un risultato da condividere.
Ultimo punto Presidenza, Direzione e Consiglio Nazionale a loro spetta il compito di indirizzare la politica della nostra Onlus, spetta il difficile compito di mediazione con il governo del nostro paese sulle grandi tematiche e spetta a loro incentivare la crescita delle sezioni, con collaborazioni e istruzione delle stesse, bisogna iniziare a sfruttare le risorse interne dell’Unione incentivando forme di autoaiuto.
Non confondiamo la parola autoaiuto con solidarietà, questa forma prevede di istruire un singolo o un gruppo, il quale avrà il compito di istruire tutti gli altri.
Risultato, aumentare la professionalità diminuire le spese.
Parole chiave: dinamicità e responsabilità
Ricordiamoci tutti che ogni nostra azione deve essere solo ed esclusivamente in funzione dei nostri soci indistintamente da longitudine e latitudine, che i problemi di Caltanissetta sono uguali a quelli di Aosta cambia solo e forse il modo di interporsi alle problematiche, per questo motivo ci vogliono:
.cooperazione fra le sezioni.
.contatto diretto tra sezioni e consiglio direttivo
.un mediatore regionale
.responsabilizzazione delle sezioni stesse
Le sezioni devono rimanere il vero punto di forza della nostra onlus se vogliamo recuperare associati, la loro autonomia gestionale deve crescere per interagire sulle piccole e grandi problematiche dei soci.
Ribadisco sezioni e soci sono il vero e unico pilastro fondamentale di tutta la nostra Unione, statuti e dirigenti devono adeguarsi a questa realtà indiscutibile.
Il consociativismo deve dare forza ai singoli con l’operato corretto dei dirigenti, i dirigenti devono adoperarsi per risolvere le problematiche dei singoli affinché non siano mai soli nel risolvere le loro difficoltà..
Bisogna dare personalità giuridica alle sezioni e non solo alla sede centrale, responsabilizzandole.
Ad esempio un tema importante sono gli immobili: non dimentichiamoci che sono stati donati indirettamente all’UICI per il buon operato dei dirigenti sezionali che si sono presi in carico problematiche e gestioni di soci, seguendoli quotidianamente e aiutandoli nella loro quotidianità.
La proprietà di detto immobile, secondo Statuto, finiscein giustamente a Roma alla direzione Nazionale, la quale ne ha facoltà. Gli immobili devono rimanere di proprietà delle sezioni ed eventualmente vincolati dal consenso nella vendita, dalla sede centrale. Mi sorprende il fatto che nell’attuale e prossimo Statuto non sia scritta una norma che preveda che se la sezione Provinciale volesse uscire dall’Unione gli immobili non ritornino di proprietà di chi gli ha meritati più di tutti gli altri.
Bisogna dare personalità giuridica alle sezioni, responsabilizzare e crescere deve essere il nostro motto nella condivisione, oggi come oggi le sezioni fanno il grande lavoro e risultano come bambini incapaci di decidere tenuti per mano dalla loro mamma.
Se vogliamo crescere bisogna responsabilizzarci e cooperare, sfruttando a pieno le nostre capacità interne e autogestendoci nella condivisione della risoluzione dei problemi.
Questa è e rimane Solo una bozza che, se condivisa, potrebbe diventare un documento programmatico. A riguardo personalmente ho molte idee, ma per rendere una bozza una proposta condivisa deve essere modellata da chi ritiene queste basi una possibilità d crescita della nostra Unione. Una svolta strutturale di queste dimensione merita una profonda riflessione e sicuramente non può essere risolutiva di questo congresso, ma auspico e spero che nasca una nuova strada da progettare e per correre assieme.
Valter Calò

Savona – Giornata Nazionale del cane guida, di Andrea Bazzano

Autore: Andrea Bazzano

Venerdì 16 ottobre 2015, in occasione della decima Giornata Nazionale del Cane Guida, l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti della sezione provinciale di Savona, ha aderito all’iniziativa.
La giornata è stata organizzata grazie alla collaborazione della consigliera Dott.ssa Francesca Auxilia che con il Presidente dell’Associazione savonese Andrea Bazzano, hanno organizzato un incontrato con gli studenti del Liceo Classico Chiabrera Martini di Savona, il quale ha accolto favorevolmente l’iniziativa.
Le classi IV A e 1Cc di codesto Istituto, alla presenza delle rispettive insegnanti, hanno ascoltato con interesse come il cane guida riesca ad essere indispensabile per l’autonomia dei disabili visivi; in particolare il Presidente Bazzano ha raccontato la sua personale esperienza con Teddy, il suo fedelissimo cane guida , presente anche lui in aula.
Agli alunni ed ai loro docenti sono state fornite alcune informazioni in merito all’addestramento nonché alle scuole presenti sul territorio nazionale ed alle leggi che tutelano i cani guida ed i loro proprietari.
L’iniziativa ha avuto successo sia tra i ragazzi sia tra gli insegnanti, si ringrazia a nome dell’Associazione il Liceo Classico Chiabrera Martini per l’ospitalità.
Andrea Bazzano

Torino – Notiziario audio 011NEWS

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011News, n. 38/2015 del 23/10/2015.
Di seguito il link: http://www.uictorino.it/011news/011news1538.mp3
Tra gli argomenti trattati
– Un incontro con la Banca d’Italia, preziosa occasione per imparare a riconoscere le banconote e smascherare i falsi
– Mobilità: in Comune proseguono gli incontri sull’eliminazione delle barriere architettoniche. Intanto inizia a concretizzarsi il progetto per la seconda linea della metropolitana
– Ancora casi di discriminazione ai danni di persone non vedenti accompagante dai cani guida

Buon ascolto

Firenze – Rinvio inaugurazione Centro Integrato per l’Educazione e la Riabilitazione Visiva “Carlo Monti”

Con la presente siamo a comunicare che l’inaugurazione del Centro Integrato per l’Educazione e la Riabilitazione Visiva “Carlo Monti” prevista per oggi 26 ottobre è rinviata a data da destinarsi a causa di improrogabili impegni istituzionali dell’Assessore Regionale Dottoressa Stefania Saccardi.

Vediamoci alla radio: lunedì 26 ottobre 2015 ore 19.30 RadioRadio

Lunedì 26 ottobre 2015 andrà in onda su RadioRadio 104.500 fm – www.radioradio.it e piattaforma sky, “Vediamoci alla radio”: STORIE, ESPERIENZE, SAPORI SCONOSCIUTI… DA VEDERE, ALLA RADIO.
Vediamoci alla radio”, come è noto, è una trasmissione congiunta di RadioRadio e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti ONLUS, volta a far conoscere le diverse tematiche e problematiche legate alla cecità e all’ipovisione attraverso esempi, storie e situazioni da raccontare possibilmente in positivo.
La trasmissione è condotta da Stefano Molinari, una delle punte di diamante dell’emittente, e da Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale e responsabile del settore Informazione e Comunicazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS.
“Vediamoci alla radio” si sta dimostrando sempre più una nuova ed importante occasione per farci conoscere meglio e per abbattere, insieme agli amici di RadioRadio, i muri e le barriere dei pregiudizi e dei luoghi comuni che da sempre condizionano la vita e la quotidianità di ciechi e ipovedenti.
Nel corso della puntata di lunedì 26 ottobre ci si soffermerà sull’accessibilità, usabilità e vivibilità dei mezzi di trasporto nelle grandi città. Interverranno tra gli altri: Giuliano Frittelli presidente della sezione di Roma dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, Mario Mirabile presidente della sezione provinciale di Napoli del nostro Sodalizio e Francesco Cusati della sezione di Milano.
Si parlerà anche dei recenti episodi di discriminazione subiti da persone non vedenti accompagnate da cani guida. Gli ascoltatori potranno interagire con i conduttori e gli ospiti mediante sms da inviare, durante la trasmissione, al numero 3775-104500, o tramite telefono componendo lo 06-8833033. Ricordiamo che “Vediamoci alla radio!” ha anche una propria pagina facebook. Vi esortiamo a visitarla e a mettere il vostro “mi piace!”. Vi attendiamo numerosi lunedì 26 ottobre su Radioradio alle 19.30 in punto! Non mancate!

Macerata – Gita al Museo del Balì!, di Paolo Angeletti

Autore: Paolo Angeletti

Dopo il grande successo della nostra uscita in Puglia, dove abbiamo trascorso due giorni insieme pieni di convivialità e serenità, la nostra esperienza turistica non si ferma qui!!
Prendendo anche spunto da alcune proposte ricevute, vi propongo di trascorrere un’altra domenica tutti insieme. Abbiamo infatti pensato di organizzare una gita per DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 ad Urbino e Saltara per visitare il museo del Bali’.
Il programma sintetico lo potete consultare aprendo il link infondo alla pagina. La quota di partecipazione, se raggiungiamo 30 soci è di Euro 62, altrimenti con 20 iscritti Euro 70.
L’organizzazione della gita è sempre affidata all’agenzia CTS di Recanati sperando di avere ancora con noi Sabina in veste di accompagnatrice del gruppo.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo venerdì 13 novembre 2015 contattando direttamente la sezione UICI di Macerata al numero 0733 230669 oppure Deborah Stortoni al numero 339 4967186.
La quota verrà versata direttamente da ciascun partecipante il giorno stesso della gita. Resta inteso che, superato il termine di iscrizione, un’eventuale cancellazione comporterà ugualmente il pagamento della stessa, salvo comprovati motivi che giustifichino l’impossibilità a partecipare.
Spero di ritrovarci in molti, e anche di più del gruppo che eravamo in Puglia.
Nel salutarvi caramente, aspetto le vostre iscrizioni.
Paolo Angeletti

Irifor Trentino – Prima Giornata provinciale dell’Ipovedente

La Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus, insieme alla sezione di Trento dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e alla sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia Onlus), istituisce la Prima Giornata provinciale dell’Ipovedente, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla delicata tematica delle persone, appunto, ipovedenti.
Sabato 24 ottobre si celebra dunque questa prima giornata provinciale in Piazza Duomo, a Trento, dalle 10.00 alle 16.00. Sarà presente l’Unità Mobile Oftalmica della Cooperativa, il camper attrezzato ad ambulatorio oculistico itinerante, che offrirà screening visivi gratuiti, per cui sarà possibile prenotarsi già dalle 10.00 del mattino. La piazza centrale di Trento ospiterà anche il Dark on the Road, la roulotte adibita a bar al buio, per regalare alla popolazione l’esperienza di sorseggiare una bevanda nell’oscurità, sotto la guida di camerieri ciechi e ipovedenti alla scoperta della disabilità visiva e alla riscoperta del potere degli altri sensi. Verrà inoltre predisposto un breve percorso che chiunque potrà fare, con l’ausilio del bastone bianco, utilizzando degli occhiali speciali che simulano le diverse patologie visive e permettono di capire quali difficoltà si trova quotidianamente a dover affrontare un ipovedente. All’interno del gazebo presente in piazza, verrà infine distribuito materiale informativo, fornito dalle realtà trentine e dalla IAPB Italia Onlus.
“Si tratta di una giornata che abbiamo deciso di dedicare all’ipovedente – dichiara il presidente IRIFOR Ferdinando Ceccato – poiché la società spesso non conosce queste patologie, che permettono di fare alcune cose ma ne precludono altre. Mettersi nei panni di chi vive tutti i giorni questa condizione è utile a far capire molte cose”.
Anche Dario Trentini, presidente dell’UICI di Trento, spiega come quest’iniziativa sia davvero importante: “Rappresentiamo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e sentiamo forte l’esigenza di far conoscere l’ipovisione, nelle sue infinite forme e con le sue peculiarità per trasmettere informazione e permettere ai partecipanti di guardare oltre alla disabilità per comprendere davvero la persona ipovedente”.
Tutta la popolazione è invitata!

Centro di Documentazione Giuridica – Inabilità, basta il soggiorno. L’Inps finalmente si adegua alla Corte Costituzionale, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

I cittadini extracomunitari, ciechi assoluti o parziali, hanno diritto alla pensione d’inabilità e all’indennità speciale anche se non hanno la carta di soggiorno, purché siano regolarmente soggiornanti in Italia.
La novità, sancita dalla Corte costituzionale (sentenza n. 22/2015), non trova applicazione nelle situazioni consolidate per effetto di sentenze passate in giudicato che hanno negato la prestazione.
Lo spiega, tra l’altro, l’Inps nel messaggio n. 6456/2015. Con la sentenza n. 22/2015, la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 80, comma 19, della legge n. 388/2000 “nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello stato della pensione non reversibile di cui all’art. 8 della legge 66/1962 e dell’indennità di cui all’art.
3 comma 1 della legge 508/1988 a favore degli stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia anche se sprovvisti del permesso di lungo soggiorno”. La pronuncia si riferisce alle seguenti prestazioni:
a) pensione per ciechi assoluti o ventesimisti, cioè con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi (art. 8 della legge n. 66/1962). Questa pensione, oggi, viene attribuita a qualunque età ai ciechi ventesimisti e al compimento dei 18 anni a quelli assoluti; è pari a 279,75 euro per i primi e 302,53 euro per i secondi, al mese (per 13 mesi), in presenza di un reddito fino a 16.532,10 euro;
b) indennità speciale per ciechi assoluti o ventesimisti (art. 3, comma 1, legge n. 508/1988) che oggi viene attribuita a qualunque età nell’importo di euro 203,15 al mese per 12 mesi, senza condizione di reddito. Le prestazioni saranno riconosciute fino alla relativa data di scadenza e prorogata alla consegna della ricevuta della richiesta di rinnovo rilasciata dalla questura.
La pronuncia della Corte non trova applicazione nei casi consolidati per effetto di sentenze passate in giudicato che abbiano negato la prestazione.

Qui di seguito si allega il messaggio l’Inps n. 6456/2015.

PRASSI – INPS – MESSAGGIO 20 OTTOBRE 2015, N. 6456

Prestazioni a favore degli stranieri extracomunitari. Adeguamenti interpretativi dell’Istituto La Corte Costituzionale – con sentenza n. 22 del 27/01/2015 – si è pronunciata nuovamente sull’art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sancendone l’incostituzionalità “nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato della pensione non reversibile di cui all’art. 8 della legge 66/1962 e dell’indennità di cui all’art. 3 comma 1 della legge
508/1988 a favore degli stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia anche se sprovvisti del permesso di lungo soggiorno”.
La Corte, in sostanza, riconosce ai cittadini stranieri extracomunitari non vedenti, anche se sprovvisti del permesso di lungo soggiorno, il diritto alla pensione e all’indennità speciale riconosciute ai ciechi civili qualora legalmente soggiornanti.
Si tratta dell’ultimo di una serie di interventi con cui la Corte ha ampliato la portata della norma, estendendo ai cittadini extracomunitari, anche sprovvisti di permesso di lungo soggiorno, il diritto all’assegno mensile di invalidità, all’indennità di accompagnamento, all’indennità di frequenza, alla pensione di inabilità (cfr. sentt. nn. 306/2008, 11/2009, 187/2010, 329/2011, 40/2013).
Pertanto, come già avvenuto in precedenza con le prestazioni di invalidità civile (cfr. messaggio n. 13983/2013) e come peraltro condiviso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (nota 21 settembre 2015 Prot. 29/4450/L) si estende il diritto alle prestazioni previste per i ciechi totali e parziali nei confronti degli stranieri extracomunitari titolari di permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 TU immigrazione, anche se sprovvisti di permesso di lungo soggiorno.
Nei confronti di questi soggetti la prestazione andrà riconosciuta fino alla relativa data di scadenza e prorogata alla consegna della ricevuta della richiesta di rinnovo rilasciata dalla Questura competente. Tale documentazione dovrà naturalmente essere acquisita nel fascicolo dell’istruttoria.
Si fa presente che la pronuncia della Corte non potrà trovare applicazione nelle ipotesi di situazioni ormai consolidate per effetto di sentenze passate in giudicato che abbiano negato la prestazione.
Si chiarisce, infine, che i programmi di calcolo sono stati aggiornati per riconoscere e gestire la presenza del codice “4” (individuato per i ciechi) nel campo DB GP1AV71N, azzerando la prestazione dal mese successivo alla scadenza del permesso di soggiorno.
Nel TE08 sarà riportata la scadenza della prestazione come da valore indicato nel campo GP1AV71N con la seguente dicitura:
“La prestazione è stata concessa fino al mese di MM/AAAA (i valori di GP1AV71N), data di scadenza del suo permesso di soggiorno”.
Si invitano i destinatari del presente messaggio a garantirne la più ampia diffusione con le consuete modalità.

Paolo Colombo