Bari – 60° anniversario delle attività dell’Istituzione Centro “Messeni – Localzo” di Rutigliano, di Luigi Iurlo

Autore: Luigi Iurlo

Un impegno che deve continuare Per i non vedenti della Regione Puglia

Mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre 2015 il Centro Educativo Riabilitativo per Videolesi “Messeni – Localzo” di Rutigliano, Istituzione della Città Metropolitana di Bari, celebra i primi 60 anni della sua attività con un convegno di studi che, ripercorrendo gli snodi principali della sua gloriosa storia, presenterà i numerosi servizi attualmente erogati all’utenza disabile visiva dell’Area Metropolitana e delle province limitrofe e prospetterà gli ambiziosi progetti in programma per il futuro.
Attraverso la realizzazione di una mostra documentaria di foto, articoli, testi, video, materiale didattico e ausili e gli interventi di ex allievi, operatori, dirigenti e autorità, mercoledì 9 dicembre saranno ricostruite le tappe salienti della sua complessa evoluzione, da Istituto per Ciechi ad internato e scuola speciale a Centro Educativo Riabilitativo per Videolesi polivalente e aperto al territorio, che si è intrecciata con la storia e il ruolo di grandi personalità dello scenario politico e sociale locale e nazionale, nonché con le storie di emancipazione di tanti uomini con disabilità visiva che nel “Messeni” hanno trovato la luce dello studio e del lavoro. Nella serata sarà ricordata la Direttrice Prof.ssa Susanna Mastropierro, scomparsa lo scorso Natale, che ha guidato con l’impegno vocato della sua vita il Centro “Messeni” per oltre 40 anni.
La giornata di giovedì 10 dicembre sarà dedicata alla presentazione dei diversi servizi attivati nella struttura di Rutigliano e ai numerosi progetti in fase di realizzazione mediante il confronto con gli altri Centri regionali e nazionali sulle problematiche dei non vedenti, degli ipovedenti e dei videolesi pluriminorati con i responsabili politici e amministrativi degli Enti Locali, della Regione e del Servizio Sanitario Nazionale, i dirigenti scolastici e gli operatori educativi, riabilitativi e sociali, nonché con i dirigenti nazionali e locali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Il Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi, che insieme al Centro “Messeni”, al Dirigente e al Consigliere Delegato alle Politiche Sociali della Città Metropolitana di Bari ha organizzato il convegno auspica che la manifestazione costituisca una importante occasione per riflettere sulle politiche per l’educazione, l’istruzione, la riabilitazione e l’inclusione lavorativa e sociale dei videolesi e sul ruolo di guida e supporto specialistico che in modo sempre più pressante sono chiamati a svolgere i Centri specializzati per disabili visivi e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nell’attuale fase di incertezza caratterizzata da notevoli cambiamenti per il riordino ancora non definito delle competenze degli enti locali, per l’imminente attuazione della riforma scolastica e le nuove prospettive di inserimento lavorativo dei minorati della vista.
Il Consiglio Regionale U.I.C.I. chiede:
– alla Regione Puglia di definire, in tempi brevi e con un provvedimento che abbracci la globalità dei servizi per videolesi, nell’attuazione della L. R. n. 31 del 30 ottobre 2015, di riassegnare con le necessarie risorse finanziarie alla Città Metropolitana di Bari e alle altre province la competenza nel settore del supporto specialistico all’integrazione scolastica dei disabili visivi e dei servizi per videolesi pluriminorati;
– alla Città Metropolitana di Bari di reperire le risorse, ricorrendo anche ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei, per potenziare le attività del Centro “Messeni” e per la realizzazione sul suolo del Centro di una Comunità Socio-Riabilitativa per disabili visivi (Dopo di Noi);
– all’Ufficio Scolastico Regionale la stipula di un accordo di programma a valenza regionale con tutti gli enti interessati per definire in modo puntuale le competenze nel settore dell’integrazione scolastica dei disabili visivi;
– alle ASL di provvedere al finanziamento per sostenere la prevenzione delle patologie visive e percorsi riabilitativi specifici per videolesi di tifloriabilitazione, orientamento e mobilità e autonomia personale.
Il Centro “Messeni”, in sintonia e con il sostegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha costituito in questi 60 anni una risorsa insostituibile per l’emancipazione umana e sociale dei non vedenti; ma i problemi irrisolti dei disabili visivi richiedono un ulteriore impegno per il futuro da parte di amministratori, operatori scolastici e socio-sanitari e delle associazioni di categoria.

Cosenza – Un centro polifunzionale per crescere e per aiutare nel territorio, di Pino Bilotti

Autore: Pino Bilotti

L’inaugurazione del Centro Polifunzionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con sede in Rende (CS), alla presenza del Presidente Nazionale Mario Barbuto, e di molti rappresentanti delle Amministrazioni locali (il presidente della regione Calabria, il sindaco e presidente della provincia di Cosenza, il sindaco di Rende, e tantissimi altri consiglieri ed assessori) ha costituito una occasione straordinaria per riaffermare la nostra presenza nella società e il nostro valore di associazione storica che ha cambiato il destino dei non vedenti portandoli dagli angoli delle strade alle cattedre universitarie.
Grande importanza e rilievo per il futuro dei non vedenti della Provincia di Cosenza che, in questo momento di particolari mutamenti economici, culturali e politici, hanno bisogno di punti di riferimento sicuri e di forme di sicurezza sociale accettabili per scongiurare il pericolo della esclusione a cui li espone la assoluta mancanza di una progettazione dello sviluppo a misura della disabilità, sull’onda delle fredde regole del libero mercato e del profitto.
Il consiglio provinciale cosentino, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, intuendo tali esigenze ha indirizzato l’organizzazione alla creazione di una struttura,
in grado di soddisfare le esigenze dei minorati della vista e delle loro famiglie, in modo da poter offrire dei servizi che soddisfino le esigenze personali riferite alla minorazione e colmino le carenze create con i tagli alla spesa per l’assistenza, effettuati dalle amministrazioni locali.
Il Centro dovrà essere, attraverso le proprie iniziative e la propria attività a servizio dei soci e non, il punto di riferimento e di rappresentanza della associazione.
Con la società sempre più globalizzata e informatizzata, dove le tecnologie prendono sempre più potere, dove gli spazi si accorciano e i bisogni individuali delle persone aumentano si sta verificando una visibile disattenzione e la perdita del controllo delle necessità di chi soffre.
La globalizzazione, diventa sempre più invadente, enfatizzando le sue possibilità reali nel dare le giuste soluzioni e le giuste risposte alle richieste delle persone.
La minorazione visiva è una disabilità che ha bisogno di risultati concreti e sempre più incisivi fatti di servizi e assistenza, per una maggiore integrazione sociale e culturale del non vedente nel tessuto urbano.
La nostra Sezione capendo il bisogno dei minorati della vista sulle carenze della Informazione, Prevenzione, istruzione, lavoro, assistenza, didattica, condivisione e multifunzione di servizi ha ravvisato l’esigenza di colmare le lacune ponendo la meta di raggiungere gli obiettivi e ottimizzare i servizi facendo confluire nel centro dette attività.
Il centro polifunzionale racchiude pertanto molteplici laboratori come il centro tiflotecnico, l’ambulatorio medico sociale che si apre al territorio con specialisti che offrono il loro tempo come volontariato, un’area multifunzione con 80 posti per convegni e incontri di aggregazione, un’area riservata a momenti conviviali, sociali e di tempo libro, il bar, l’area commerciale che può essere utilizzata anche da professionisti esterni all’organizzazione. Tecnologie e servizi attenti al bisogno della persona, che interpretano le esigenze e le facilitano con le azioni avanzate. Un centro che determina la sua fruizione con percorsi tattili vocalizzati affinché il non vedente possa utilizzare gli spazi avendo l’informazione in tempo reale con informazioni vocali e seguendo sempre le linee dell’accessibilità, un centro che ha tenuto conto anche delle persone ipovedenti semplificando le loro esplorazioni ambientali con simbologie ingrandite e in contrasto di colore.
Consentitemi, in conclusione, di esprimere l’auspicio che queste iniziative possano dare le giuste risposte ai tanti interrogativi, visto che basterebbe un po’ di consapevolezza e conoscenza dei bisogni.
Così, posso dire che sono ottimista. Sì, sono ottimista perché penso che essere ottimisti può aiutarci a continuare le nostre battaglie e a vincere la nostra guerra contro la cecità e la “disattenzione”. Questo è il motivo di crescere per aiutare un territorio che ha bisogno di servizi e strutture sempre più funzionali ed aperte alle esigenze delle persone con difficoltà.
Pino Bilotti

Firenze – Presentazione del libro: “Aurelio Nicolodi – Una luce nel buio dei giorni” ore 15,30, Teatro Tredici, via Nicolodi 2, Firenze (Zona Campo di Marte)

“Il 25 luglio 1915, durante la seconda battaglia dell’Isonzo, il volontario trentino Aurelio Nicolodi restò gravemente ferito al volto e perse la vista.
A cento anni da quella grave mutilazione, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione di Firenze e Consiglio Regionale Toscano hanno il piacere di invitare la S.V. alla presentazione del libro“Aurelio Nicolodi – Una luce nel buio dei giorni” scritto dai giornalisti Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli per descrivere la figura e l’opera del fondatore dell’Unione Italiana Ciechi. Un eroe civile che seppe volgere la sua disabilità a vantaggio di tutti quei “fratelli d’ombra”, soprattutto i ciechi civili, fino a quel momento eietti della società e nella storia.”

La presentazione del libro “Aurelio Nicolodi – Una luce nel buio dei giorni” si svolgerà domenica, 13 Dicembre 2015, alle ore 15,30, nel Teatro Tredici, in via Aurelio Nicolodi 2, Firenze (zona Campo di Marte).
Interverranno:
Dott. Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale Toscano;
Dott.ssa Sara Funaro, Assessore alle politiche sociali Comune di Firenze
alcuni familiari di Aurelio Nicolodi, nato a Trento nel 1894 e morto a Firenze nel 1950.
Niccolò Zeppi, Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione di Firenze
Prof. Antonio Quatraro, Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Consiglio Regionale
Toscano.
Durante la manifestazione si esibirà la corale “le Piramidi”, di Segonzano.
Vi aspettiamo numerosi!

Conferenza stampa – Presentazione nuova banconota da 20 euro – diretta on line, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

mercoledì 9 dicembre 2015 alle ore 12.00 presso i locali della Presidenza Nazionale si terrà una conferenza stampa per la presentazione della nuova banconota da 20 euro.
Per chi fosse interessato, sarà possibile seguire on line sulla nostra SlashRadio la diretta della conferenza, collegandosi all’indirizzo di seguito riportato:

http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Colgo l’occasione per augurare buon ascolto.

Mario Barbuto

Nuoto, scherma e showdown saranno le protagoniste del prossimo week-end.

Dal 4 al 6 dicembre si svolgeranno a Szczecin (Polonia) i Winter Open Polish Championships in Swimming for Athletes with Disabilities 2015 a cui parteciperà la nostra giovane nuotatrice Martina Rabbolini.
Sempre dal 4 al 6 dicembre si svolgerà a Tirrenia l’Italian Top Twelve di Showdown con la partecipazione di 5 nostri soci (Jessica Buttiglione, Domenico Leo, Luca Liberali, Gianluca Russo e Maurizio Scarso) guidati dai tecnici Valerio Origo, Maurizio Regondi e Pietro Rossetti.
Il week-end si concluderà con la prima prova di qualificazione ai Campionati Italiani di scherma non vedenti in programma ad Ancona domenica 6 dicembre. Parteciperanno i nostri soci Ilaria Granata, Ilaria Vermi, Pietro Palumbo e Giuseppe Rizzi.

Centro di Documentazione Giuridica – La cumulabilità dei permessi, ex Legge 104 del 1992, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

Generalmente il permesso può essere utilizzato per l’assistenza di una sola persona disabile. Tuttavia, uno stesso lavoratore ha diritto ad assistere più persone disabili, e dunque di cumulare i relativi permessi, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il 1° grado(o entro il 2° grado qualora i genitori o il coniuge del disabile abbiano compiuto i 65 anni, oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti).

Il cumulo è consentito quando la presenza del lavoratore è disgiuntamente necessaria per l’assistenza di ciascun disabile; è pertanto escluso quando altre persone possono fornire l’assistenza o quando lo stesso lavoratore può, per la natura della disabilità, sopperire congiuntamente alle necessità assistenziali nel corso dello stesso periodo.

Il richiedente deve presentare tante domande quanti sono i soggetti per i quali chiede i permessi, nonché allegare alla domanda idonea certificazione relativa alla particolare natura della disabilità, accompagnata da dichiarazione di responsabilità circa la sussistenza delle circostanza che giustificano la necessità di assistenza disgiunta.

Anche il lavoratore con disabilità grave, che già fruisce di permessi orari o giornalieri per se stesso, può cumulare a questi il godimento dei 3 giorni di permesso mensile per assistere un proprio familiare disabile grave, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch’esso in condizioni di disabilità grave. È inoltre possibile la contemporanea fruizione dei 3 giorni di permesso da parte del lavoratore disabile grave e da parte del familiare lavoratore referente per la sua assistenza (Mess. INPS 30 dicembre 2011 n. 24705).

L’assistenza si considera disgiunta quando la prestazione nei confronti di due o più soggetti disabili può essere assicurata solo con modalità ed in tempi diversi, richiedendosi che l’assistenza sia contemporaneamente esclusiva e continua per ciascuno degli assistiti.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Questa mattina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato in Quirinale il Consiglio nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, guidato dal Presidente Mario Barbuto, insieme alla dirigenza dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – Sezione Italiana.

“Presidente Mattarella, grazie per questo incontro che ci ha voluto concedere” – dichiara Barbuto. Nel corso del suo intervento il Presidente dell’Unione ricorda l’impegno dell’associazione e il “diritto ad avere diritti”: “il diritto allo studio per le nostre ragazze e per i nostri ragazzi. Oggi divenuto un po’ meno certo, a causa di una normativa instabile che, dopo il superamento delle province, non attribuisce chiarezza di competenze e disponibilità di risorse tali da poter assicurare a ogni allievo e a ogni allieva non vedente, la presenza del proprio assistente pomeridiano post scolastico, indispensabile per ridurre lo svantaggio iniziale dovuto alla cecità. Chiediamo anche il diritto al lavoro, nello spirito della Costituzione Italiana, a soddisfare quell’anelito di uguaglianza e di emancipazione civile che anima ciascuno di noi. Senza lavoro non si ha libertà, non vi è indipendenza personale, mancano i presupposti per una vera integrazione nella vita sociale di tutti.
E poi il diritto alla cultura. Proprio in questi giorni tremiamo perché una delle nostre perle, il Museo Tattile Statale Omero è a rischio interruzione di finanziamento. Parliamo di 500mila euro annui che darebbero alla struttura di Ancona la possibilità di continuare le attività, riconosciute di grande interesse e qualità anche dalla comunità internazionale.”

“Sapete bene, sapete meglio di me – dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento – che una vera inclusione delle persone con disabilità, e ancora di più per quelle con disabilità visiva, passa attraverso alcuni nodi centrali. In modo particolare, ci è stato ricordato poc’anzi, con decisione, che vi sono nodi essenziali che riguardano i temi dell’istruzione, del lavoro e della prevenzione. L’istruzione è strumento essenziale per l’integrazione e deve essere messo in opera dalla prima infanzia. Purtroppo ci sono ancora molte barriere per una fruizione piena della didattica, basti pensare all’accesso alle aule, alla scarsezza di audiolibri o di libri in Braille, alle lavagne e via dicendo. Il lavoro è lo strumento fondamentale: rende autonomi, consente di vivere un’esistenza libera e dignitosa e di realizzare le proprie aspirazioni. Il lavoro permette di superare lo stato di povertà, un pericolo incombente per molti non vedenti o ipovedenti. Le nuove tecnologie, i supporti informatici, offrono oggi enormi opportunità. Su questo è necessario investire, chiamando a raccolta le intelligenze del Paese. La strada per il superamento delle barriere passa infatti necessariamente anche dagli strumenti. Il diritto al lavoro è riconosciuto e tutelato dalla nostra Costituzione è quindi compito delle Istituzioni, renderlo effettivo, anche per coloro che posseggono capacità lavorative ridotte, o diverse. (…)
“Di grande rilievo è il tema della ricerca e della prevenzione. Le statistiche ci dicono che quasi l’80% delle minorazioni della vista possono essere curate o prevenute. Non ci si deve mai stancare di sottolineare quanto importanti siano per il nostro Paese gli investimenti per la ricerca, una ricerca che deve anche riguardare le malattie visive, insieme alle altre naturalmente. (…) Ho ascoltato con attenzione, le indicazioni e assicuro il mio impegno per seguirne la soluzione”.
Il Presidente Mattarella conclude il suo intervento con un invito alla cittadinanza ad avere attenzione, rispetto e dignità nei confronti di chi è disabile: “non vi è cecità peggiore di chi chiude gli occhi davanti alle difficoltà degli altri”.

Un desiderio condiviso, “che la giornata internazionale dei nostri Diritti fosse celebrata ogni giorno e non solo una volta l’anno il 3 dicembre – conclude Barbuto. Ci piacerebbe fosse celebrata onorando in concreto le nostre richieste di poter studiare, lavorare, vivere da esseri umani liberi, pari tra pari, cittadini tra i cittadini.”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra il Consiglio Nazione dell'Unione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra il Consiglio Nazionale dell’Unione

Napoli – E’ ripartita la rappresentanza di Giugliano in Campania, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Finalmente è attivo il presidio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a Giugliano in Campania!
Un altro grosso risultato e un’altra sfida della Sezione UICI di Napoli che si prefigge di essere presente in tutta la provincia per poter meglio intercettare le esigenze dei non vedenti e degli ipovedenti. Mercoledì 2 dicembre, alla presenza di un gruppo di soci della zona, nella nuova sede sita in via San Vito n. 13 a Giugliano il Presidente sezionale Mario Mirabile ha dato ufficialmente il via alle attività della rappresentanza che si occuperà di supportare ed assistere i soci residenti nei Comuni di Calvizzano, Marano, Mugnano, Qualiano, Villaricca e della stessa Giugliano; 6 Comuni molto popolosi e problematici situati a nord di Napoli. Responsabile della Rappresentanza è il socio Eugenio Leoncino, che sarà coadiuvato nella gestione e nell’organizzazione da Antonietta caruso, Maria Liccardo, Mario Palma, Anna Pennacchio e Gennaro Vilardi. Un gruppo di persone che ha già intrapreso una fitta attività di sensibilizzazione degli esponenti delle amministrazioni locali, ha messo in campo azioni per il reperimento dei soci e coinvolgimento delle persone non ed ipovedenti della zona e sta lavorando per la realizzazione di una progettazione finalizzata all’organizzazione di attività di prevenzione della cecità, alla formazione dei ciechi e degli ipovedenti sul metodo braille e le tecnologie assistive, alla sensibilizzazione sulla disabilità visiva all’interno delle scuole.

La rappresentanza di Giugliano è sita in via San Vito n. 13 a Giugliano, è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 e i recapiti sono i seguenti: tel. 08119005205 cell. 3388166070 e-mail uic.giugliano@libero.it

Reggio Emilia – Premiazione del XXIV Concorso nazionale di poesia riservato a non vedenti

Sabato 12 dicembre alle ore 10:30 presso la sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del Xxiv Concorso nazionale di poesia riservato ai non vedenti. Il concorso, che da anni vede la partecipazione di molti poeti provenienti da tutta Italia, si svolge col patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Reggio Emilia, dell’Istituto regionale per i ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia, della Presidenza nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e del Consiglio regionale Emilia-Romagna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Nella giornata sarà inoltre presentata la versione in braille e in audiolibro della favola per bambini “Il pinguino senza frac” di Silvio D’Arzo (Corsiero Editore), prodotto dalla stamperia dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Scrittori Reggiani e il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Saranno presenti alla cerimonia di premiazione, oltre ai poeti vincitori e al Maestro Paolo Gandolfi – che allieterà la sala con la sua fisarmonica – diverse autorità e rappresentanti delle Istituzioni, tra cui: il Vicesindaco del Comune di Reggio Emilia e Assessore al Welfare Matteo Sassi, la Consigliera della Provincia di Reggio Emilia con delega al Welfare, Sanità, Casa e Pari opportunità Paola Casali, la Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani Clementina Santi, che svolgerà anche il ruolo di presidente di giuria durante la premiazione, il Direttore scientifico della Biblioteca Panizzi Giordano Gasparini, Andrea Casoli per Corsiero Editore, il Vicepresidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Stefano Tortini, il Presidente regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Marco Trombini, la Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la sezione provinciale di Reggio Emilia Chiara Tirelli e per la sezione di Modena Ivan Galiotto.

Accesso ai contenuti web – il Presidente dell’Ebu afferma: “Una vergogna i piani dei governi europei”

Tre anni fa la Commissione Europea pubblicò una Proposta di Direttiva relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici. Pensammo che la proposta fosse troppo limitata e accogliemmo quindi con soddisfazione la decisione del Parlamento Europeo di adottare quasi all’unanimità, nel febbraio 2014, un testo fortemente modificato. Oggi rimaniamo stupiti nel vedere come i governi europei stiano svuotando di significato il contenuto della Direttiva.
Le discussioni proseguono a porte chiuse, in vista del prossimo Consiglio dei Ministri europei; tuttavia la recente bozza proposta dalla Presidenza del Lussemburgo [1] mostra l’intenzione dei governi dell’UE di negare a milioni di cittadini disabili europei l’accesso al contenuto digitale che ogni altra persona dà per scontato.
Le proposte suggeriscono, tra l’altro, di non rendere accessibili le app e i documenti scaricabili già esistenti (es. PDF, Word, etc.). Inoltre i governi vogliono restringere la definizione di “ente pubblico”, includendo solamente lo Stato, le autorità regionali e locali ed escludendo gli altri organismi di diritto pubblico. Anche i servizi intranet ed extranet sarebbero esclusi, penalizzando così in modo significativo il personale disabile.

“È vergognoso!” ha dichiarato il Presidente dell’EBU, Wolfgang Angermann. “I nostri governi stanno palesemente ignorando il nostro diritto umano fondamentale di accedere a informazioni, contenuti e servizi. Noi utilizziamo gli smartphone come tutti gli altri. Suggerire che le app dovrebbero essere escluse dal campo d’azione di questa direttiva delude non solo l’attuale generazione, ma anche le generazioni future di cittadini ciechi e ipovedenti. Ciò è inaccettabile”.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD), ratificata dall’UE, contiene disposizioni dettagliate e vincolanti sulla parità di accesso all’informazione e alla comunicazione [2]. Oggi le app sono di gran lunga il modo più utilizzato per accedere ai contenuti online (in alcuni casi anche per le persone cieche e ipovedenti) e rappresentano il modo più facile e preferito di accedere ai contenuti. Inoltre le app sono già ampiamente utilizzate dai fornitori di servizi pubblici e di altro tipo per consentire l’accesso ai loro servizi, compresi quelli bancari, di trasporto e le utenze di base.
L’EBU, nella veste di organizzazione rappresentante gli interessi di 30 milioni di cittadini europei ciechi e ipovedenti, fa appello a tutti i Ministri europei affinché difendano i diritti di milioni di persone con disabilità. Facciamo altresì appello ai Membri del Parlamento Europeo affinché agiscano con fermezza per garantire a tutti i cittadini il pari diritto di accesso ai servizi pubblici e di altro tipo disponibili online. Sollecitiamo i legislatori a portare al tavolo delle decisioni le nostre raccomandazioni [3] e a lavorare con noi per garantire a tutti i cittadini un futuro inclusivo. “Da 3 anni attendiamo che i governi si accordino su una posizione comune.” ha ribadito il Presidente Angermann. “Stiamo ancora aspettando. Desidero tuttavia chiarire a tutte le parti che quanto si sta attualmente discutendo in seno al Consiglio non è adatto allo scopo.”

Note per i redattori
[1] http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-13204-2015-INIT/en/pdf [2] Si vedano, tra l’altro, gli articoli 4, 9, 21, 27, 29 e 30 della UNCRPD http://www.un.org/disabilities/convention/conventionfull.shtml
Il 4 Settembre 2015 la Commissione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità ha pubblicato delle osservazioni sull’attuazione dell’UNCRPD da parte dell’UE, includendo l’accessibilità dei siti web delle istituzioni UE (vedi paragrafo 83)
http://www.edf-feph.org/Page_Generale.asp?DocID=13855&thebloc=34349
[3] http://www.euroblind.org/media/position-papers/EBU-recommendations-to-Council-public-sector-bodies-websites-directive-May-2014.doc

EBU: Chi siamo

L’EBU è un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro fondata nel 1984. È uno dei sei organismi regionali dell’Unione Mondiale dei Ciechi. L’EBU difende e promuove gli interessi delle persone cieche e ipovedenti in Europa. Attualmente opera in 44 paesi europei tramite una rete di organizzazioni nazionali di persone con disabilità visiva.

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