Ascoli e Fermo – Concerto bandistico e comunicazioni importanti

L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo ha programmato, per sabato 23 Gennaio 2016 alle ore 21,30 presso il Teatro Ventidio Basso in Via del Trivio ad Ascoli Piceno, il Concerto bandistico di Venagrande “Solidarietà sul Pentagramma – Insieme per un ideale condiviso”, diretto dal M° Massimiliano Laudadio, con la partecipazione del Soprano Valentina Corradetti e del Coro Ventidio Basso.
Palchi e platea € 12 – Loggione € 8 – Trasporto € 5.
Per info e prenotazioni si prega di contattare il Presidente Cristiano Vittori al seguente nr. 328 4944744 oppure la consigliera provinciale Alessandra Comini al nr. 328 1546739.
• Comunicazioni IMPORTANTI
• Il Consiglio Provinciale, riunito in convocazione straordinaria in data 16/12/2015, ha ratificato la designazione del neo Segretario della ns. Sezione, la dott.ssa Margherita Anselmi.
• Nuovo recapito di telefono e fax della sede UICI di Ascoli Piceno in V.le M. Federici, 87 è il seguente: 0736 250133.
• 5 X mille, Vi raccomando di continuare a sostenere questa Associazione con un concreto segno di solidarietà, destinando ad essa il cinque per mille delle vostre imposte e comunicando al vostro Caf  il nostro Codice Fiscale 92032070440 da indicare nella scheda allegata alla dichiarazione dei redditi (730 o Unico).

Fare dell’Italia un Paese che accoglie i cani guida per ciechi, sarà possibile?, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Un recente comunicato stampa della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) pubblicato sul giornale on line dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, porta in primo piano le difficoltà di accesso ad alcuni alberghi, in cui si sono imbattute persone non vedenti con il loro cane guida. Leggendone il contenuto, riflettevo su quanta libertà di movimento regali a chi non vede la presenza di un cane opportunamente addestrato, su quanto lasci l’amaro in bocca trovarsi di fronte al rifiuto verso questi animali e soprattutto, su come si possa far capire il loro ruolo a chi non Sa. Queste domande sono diventate per me ancor più rilevanti, perché da qualche settimana la direzione nazionale U.I.C.I., mi ha assegnato l’incarico di coordinare la commissione nazionale che si occuperà proprio di tale tema. Dunque dovrò guidare un gruppo di persone che avrà l’importante Compito di proporre linee di indirizzo per l’azione, in questo specifico settore, nei prossimi cinque anni.
E allora pensando all’Italia, pur con alcune differenze territoriali, credo di poter dire che vivo in un paese poco abituato a vedere in giro cani guida per ciechi, poco informato sul tema e spesso anche distratto. Un paese in cui non si Sa distinguere tra cane guida e cane da compagnia, che non è a conoscenza che il cane guida ha una funzione importantissima che va rispettata, per esempio spostandosi per lasciare libero il passaggio, non disturbandolo mentre lavora, evitando di accarezzarlo e attirare la sua attenzione.
Se penso invece a ciò che vorrei, mi piacerebbe vivere in un’Italia in cui un cieco che si muove quotidianamente affiancato dalla sua guida a quattro zampe non incontri divieti sul suo cammino. Non trovi ostacoli ad entrare in un ristorante o in un supermercato, a prendere un taxi, un autobus o un aereo, in cui si possa recare tranquillo a fare una visita medica, sul suo posto di lavoro o in un luogo di vacanza. Vorrei che non ci fosse sempre bisogno di spiegare che il cane guida può entrare, ripetendo in ogni situazione di disinformazione o peggio rifiuto, che c’è una legge che lo consente dal 1974, come fosse un disco rotto.
A partire quindi dalla nuova commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, che verrà nominata insieme a tutte le altre a fine mese dalla direzione dell’associazione, mi farò promotrice e punto di riferimento nel delineare obiettivi chiari, che abbiano il preciso scopo di ridurre lo scarto che c’è tra l’Italia di adesso e il paese accogliente che vorremmo. Mi aspetto inoltre di esser circondata da persone volenterose che mi aiuteranno a portare avanti le proposte scaturite dai lavori del XXIII Congresso Nazionale e mi impegnerò in prima persona perché queste non restino solo belle parole scritte sulla carta. Obiettivi prioritari da tenere in considerazione saranno una incisiva sensibilizzazione sul territorio riguardante il prezioso ruolo del cane guida e un’informazione capillare ai dirigenti dell’associazione riguardo a questo tema, che merita senza dubbio tutta la nostra attenzione.
Appena sarà individuata la squadra di persone insieme alla quale lavorare, ricordando che c’è tempo fino al 15 gennaio per inviare la propria candidatura a far parte delle commissioni, mi auguro che questo nuovo gruppo che avrò la fortuna di coordinare saprà fare del suo meglio, perché la libertà di movimento del cieco con il cane guida sia una realtà universalmente conosciuta e scontata, piuttosto che un diritto da rivendicare con le unghie e con i denti.

Elena Ferroni

Non vogliamo una scuola per disabili visivi, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Letta la proposta Cervellin di aprire una “scuola specialistica” per disabili visivi, sono rimasto sconcertato dalla “debolezza pedagogica” della motivazione data a sostegno dell’iniziativa e, quale esperto che da oltre quarant’anni si occupa di inclusione scolastica di questa tipologia di alunni, non posso tacere.
Se è vero che l’inclusione scolastica dei disabili visivi, così come si è venuta realizzando, presenta alcuni aspetti critici, questo significa solo che essa, così come è, non va, non che il modello inclusivo non sia valido. La proposta Cervellin, nonostante venga presentata solo come una modalità diversa di realizzare l’inclusione scolastica degli alunni disabili visivi, in realtà è falsamente inclusiva: è vero che è prevista l’inclusione in una classe “mista” tra alunni normovedenti ed alunni con disabilità visiva, ma affinché questi ultimi possano frequentare questa scuola dovranno essere sradicati dal contesto famigliare e sociale in cui vivono ed essere “istituzionalizzati”, riprendendo un modello educativo riconosciuto valido nel tempo in cui era stato proposto da Gentile e realizzato (gli anni ‘30), ma che è stato messo in discussione da tutte le recenti teorie pedagogiche. Riproporlo ora significa anche non tener conto che in questi 90 anni la scuola e la società sono profondamente mutate e, per questo semplice fatto, oggi, una simile proposta risulta “fuori dal tempo”. La storia non si ferma, la storia va avanti con noi o senza di noi. Voler tornare a modelli del passato con l’illusione che essi hanno funzionato e quindi funzioneranno anche adesso, vuol dire semplicemente non essere stati capaci di leggere i segni dei tempi.
Cosa poi assolutamente discutibile è quella di voler fare una “scuola specialistica” per soli alunni altrettanto “speciali”, con la sola disabilità visiva. Al di là di questa idea di “selezione preventiva” che richiama ideologie segregazioniste che poco hanno a che fare con l’inclusione, l’autore della proposta sembra conoscere poco le problematiche dello sviluppo socioeducativo del bambino con problemi di vista: egli dovrebbe sapere che, nel bambino non vedente, normodotato alla nascita, ma non educato correttamente nel “pre-scuola” non è difficile assistere al sorgere di “disabilità secondarie”. Oltre che fuori dal tempo il modello proposto risulta essere anche fuori dalla realtà: anche in questo caso si fa riferimento ad un “ disabile visivo ideale” anziché partire da “bambini reali”.
Nel mio contributo “Sostegno o insegnante di sostegno?” pubblicato nelle pagine precedenti, muovendo dall’analisi del come si è venuto realizzando l’inclusione dei disabili visivi e quale sia attualmente lo “stato dell’arte”, ho cercato di chiarire che per una corretta inclusione degli alunni non vedenti e ipovedenti non serve il “docente di sostegno” se non nei primi anni della scuola elementare; servono invece “centri di sostegno” e una figura capace di supportare i docenti titolari nel dare le giuste risposte ai bisogni specifici del disabile visivo.
Su quest’ultimo punto un grosso aiuto verrebbe dal definire il profilo professionale dell’”assistente alla comunicazione” (art. 13 comma C legge 104/92) ed il relativo percorso formativo, obbligando poi le cooperative e gli enti che svolgono il servizio di assistenza scolastica e/o domiciliare a servirsene. Noi nella proposta di legge FAND–FISH sull’inclusione scolastica, i cui principi sono stati tutti recepiti nella legge 107 ed i cui contenuti stiamo cercando di trasferire nell’emanando decreto delegato sull’inclusione, lo abbiamo previsto.
La modalità di realizzazione dell’inclusione degli alunni con disabilità visiva va corretta, non certo attraverso nostalgici quanto dannosi ritorni al passato, ipotizzando “modelli ideali” per “disabili visivi ideali” fuori dal contesto, dal tempo e dalla realtà, ma guardando alla scuola che sarà, attraverso una maggior specializzazione dei docenti ed una maggior consapevolizzazione della scuola sui bisogni specifici dei ciechi e degli ipovedenti, creando le condizioni perché il contesto diventi inclusivo e, a nostro parere, la legge 107 contiene tutti i principi perché ciò possa realizzarsi.
Luciano Paschetta

L’U.N.I.Vo.C. Informa!, di Salvatore Petrucci

Autore: Salvatore Petrucci

Si comunica a tutti che a partire dal mese di gennaio, sul sito www.univoc.org sono stati inseriti, per la prima volta, i quattro numeri del 2015 della rivista associativa “Reciprocamente Insieme”.
Per permettere la lettura anche ai non vedenti e ipovedenti il formato è in pdf.
“Reciprocamente Insieme” è l’organo ufficiale dell’U.N.I.Vo.C. ed è gratuito.
Esso si rivolge ai volontari e a quanti vogliono conoscere più da vicino la nostra realtà, quelle delle sezioni, le esperienze dei volontari, le attività che i non vedenti svolgono come la pratica di discipline sportive, l’interesse all’arte, alla cultura ed altro.
“Reciprocamente Insieme” è un trimestrale e lo spazio per dire tutto non basta di certo. Cerchiamo di fare una cernita e di raccontare il più possibile.
Contiamo sul contributo di tutti affinché i 2000 lettori possano essere informati sulle attività delle oltre 40 sezioni sparse in tutto il paese.
Per ricevere il formato cartaceo al proprio domicilio basta inoltrare richiesta specificando l’indirizzo dove deve essere spedito, inviando una e mail a;
univoc@univoc.org

Cordiali saluti.

Il Direttore Salvatore Petrucci

Campobasso – C’era una volta…, di Gaetano Accardo Giovina Tomaciello Nicoletta Niro Francesca Novelli

Autore: Gaetano Accardo Giovina Tomaciello Nicoletta Niro Francesca Novelli

Quando si è bambina/o si ha la possibilità di poter immaginare il proprio futuro: cosa fare da grande (il medico, lo stilista, la parrucchiera), andare via di casa e trasferirsi in un’altra città o addirittura sposarsi con il principe azzurro.
Ma il sogno più bello è quando si pensa al momento in cui si indosserà l’abito più importante della propria vita: l’abito da sposa.
In quel momento esatto inizia la propria favola, il classico “C’era una volta..”; da qui è nato l’esplicito desiderio da parte dei soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS di Campobasso di riuscire a portare un po’ di fiaba e magia nella loro realtà.
Proprio da questo il Presidente della Sezione Provinciale Gaetano Accardo, con la collaborazione dei ragazzi del servizio civile, ha ideato un progetto, che si è trasformato in una vera e propria sfilata del titolo “C’era una volta…”, i cui protagonisti sono stati ragazzi non vedenti ed ipovedenti a scendere in passerella indossando abiti da sposa/o.
Il principio ispiratore di questa sfilata è stata la parola “contatto”; contatto come esperienza per i non vedenti di indossare e toccare i tessuti di abiti da sposa solo attraverso l’uso delle proprie mani.
Non guardare ma bensì toccare, un gesto che per i non vedenti è quotidiano; infatti, nella sala in cui si è svota la sfilata, sono stati esposti abiti da sposa , messi a disposizione da gentili signore , che a fine evento tutti ne hanno potuto tastare ed accarezzare le stoffe e le cuciture.
Vivendo in una piccola città come Campobasso, non si pensava di riscontrare una grande collaborazione, invece si è avuta la fortuna di incontrare persone che hanno deciso di aiutare a realizzare questo evento. L’iniziativa è stata sponsorizzata con molta solidarietà dai negozi cittadini sia per il piacere di vedere il proprio logo sulla locandina dell’evento, sia per aiutarci a comunicare alla gente l’entusiasmo di tutti gli organizzatori ed i partecipanti.
Dietro all’organizzazione della sfilata non c’è stata soltanto l’equipe interna all’Associazione ma, la cosa soddisfacente è stata “scendere in campo” e vedere la cittadinanza che si univa a noi!
Infatti, a fine evento, abbiamo potuto deliziare i nostri palati con prodotti tipici molisani grazie allo spirito collaborativo dei campobassani; questi hanno anche provveduto a procurare numerosi premi per una simpatica lotteria di intrattenimento durante la serata.
Un grande riscontro positivo c’è stato anche da parte delle autorità politiche, infatti il Presidente della regione Molise Paolo Di Laura Frattura ha inviato una e-mail in cui si è complimentato con l’UICI di Campobasso per l’iniziativa e per l’ottimo lavoro svolto con passione ed entusiasmo.
In conclusione non si nega che è stato un periodo organizzativo intenso ma carico di emozioni gioiose nell’essere riusciti a dare forma ad un sogno; lasciando ,però , un velo di tristezza perché una volta spente le luci del teatro ne è rimasto un meraviglioso ricordo e l’essere fieri di averne fatto parte.

Gaetano Accardo
Giovina Tomaciello
Nicoletta Niro
Francesca Novelli

Siena – Diversamente arte. Una sfida da vincere

Mercoledì 20 gennaio Biblioteca di Palazzo Squarcialupi nel Complesso museale Santa Maria della Scala di Siena

Nell’incontro si parlerà della produzione artistica dei non vedenti e del ruolo dell’arte per la promozione umana delle persone disabili e per lo sviluppo civile dell’intera società
Gran finale per la mostra “La Chiesa dell’Arte” degli artisti non vedenti Felice Tagliaferri e Roberto Girolami. Mercoledì 20 gennaio dalle 10.00 alle 13.00 nella Biblioteca di Palazzo Squarcialupi presso il Complesso museale Santa Maria della Scala di Siena, si terrà il seminario “Diversamente arte.Una sfida da vincere” nel quale si parlerà della produzione artistica dei non vedenti e del ruolo dell’arte per la promozione umana delle persone disabili e per lo sviluppo civile dell’intera società. All’incontro interverranno Loretta Secchi Direttrice del Museo Anteros di Bologna, Aldo Grassini Presidente del Museo Omero di Ancona, Antonio Quatraro Presidente regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Toscana, Massimo Vedovelli Assessore alla cultura del Comune di Siena, Anna Ferretti Assessore alla sanità e ai servizi sociali del Comune di Siena e gli artisti Roberto Girolami e Felice Tagliaferri. Coordineranno i lavori: Debora Barbagli per il Complesso museale Santa Maria della Scala e Massimo Vita Presidente della sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
Siena Capitale Italiana della Cultura 2015
Natascia Maesi
per IDEM ADV grafica, web & comunicazione
mobile +39 338 3423462 – 335 1979414
natascia.maesi@gmail.com

Caserta – L’U.I.C.I. di Caserta al CIRA di Capua, in occasione dell’inaugurazione della nuova area di divulgazione insieme al Ministro Giannini

Lunedì 11 Gennaio 2016, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini ha visitato il CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – dove è stata accolta dal presidente e dal direttore generale, rispettivamente Luigi Carrino e  Mario Cosmo, e dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston. All’evento hanno preso parte anche molte personalità del mondo politico ed istituzionale, tra cui la senatrice Angelica Saggese, l’onorevole Pina Picierno; nonchè, le associazioni di categoria dell’ENS (Ente Nazionale Sordomuti) ed una delegazione della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta nelle persone del presidente sezionale Avv. Giulia Antonella Cannavale ed il consigliere con delega all’istruzione Dr. Stefano Scirocco.
L’occasione di tale evento è stata l’inaugurazione della nuova area di divulgazione scientifica che il Cira ha voluto realizzare per assolvere ancor meglio ad un altro dei suoi compiti istituzionali, quello di avvicinare i moltissimi ragazzi che ogni anno visitano il Centro al mondo della scienza e della ricerca aeronautica e spaziale.
“Questa visita – ha dichiarato nel suo intervento di apertura Carrino – è l’occasione per evidenziare quanto il CIRA sta facendo nell’ambito della ricerca, sviluppo e trasferimento di tecnologie innovative in campo aeronautico e spaziale, operando in stretta sintonia sia con il mondo accademico che con quello industriale e in accordo con l’ASI, socio di riferimento del Centro”.
“Grazie alle sue capacità di ricerca e sviluppo, nonché a infrastrutture uniche al mondo – ha detto Battiston – il CIRA è un asset strategico del sistema aerospaziale nazionale. A questo bisogna aggiungere una capacità di innovazione che lo ha reso un modello di incubatore di conoscenza e tecnologia, come dimostra l’insediamento a Capua di nuclei di R&S di imprese ad alta tecnologia. E’ la conferma della centralità delle partnership pubblico-private nella strategia italiana per la Space Economy”.
Nell’occasione, il Ministro ha incontrato i ricercatori del Centro che hanno illustrato i progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico in cui sono maggiormente impegnati e che riguardano le tematiche più avanzate della ricerca aeronautica e spaziale: dai velivoli a pilotaggio remoto ai materiali innovativi più leggeri e resistenti per aerei ecocompatibili e un accesso allo spazio più sicuro, dalla propulsione spaziale al monitoraggio ambientale e alla sorveglianza del territorio.
Il presidente Carrino, inoltre ha evidenziato l’impegno sociale che il CIRA ha avviato in stretta collaborazione con la sezione provinciale di Caserta della U.I.C.I., infatti, in occasione della ventinovesima edizione di Futuro Remoto, attraverso l’uso di brochure in braille, di percorsi tattili e di una speciale applicazione mobile che racconta i contenuti dell’area espositiva, sono stati resi del tutto accessibili le Tre macro-aree tematiche scelte dal centro.
“Il patto di ferro stretto con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ci permetterà di convogliare tutte le nostre conoscenze scientifiche e tecnologiche, in una progettazione internazionale con una specifica ben definita, ovvero l’accessibilità universale, affinché tutti senza esclusioni, possano godere del nostro patrimonio culturale ed umano”.
A conclusione dell’incontro il presidente Carrino ha accompagnato il Ministro e i suoi più stretti collaboratori a visitare le principali infrastrutture di ricerca che rappresentano il fiore all’occhiello del Centro: il Plasma Wind Tunnel, l’Icing Wind Tunnel, i Laboratori di Qualifica Spaziale e di Strutture e Materiali.

Nuova data di scadenza per questionario internazionale sugli ausili

In riferimento al questionario internazionale sugli ausili, apprendiamo che la WHO, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha prolungato i termini di scadenza per le risposte al 3 marzo 2016.

Data l’importanza di questo sondaggio che fornirà indicazioni a livello internazionale circa gli ausili da considerare maggiormente da parte degli Stati membri nella redazione degli elenchi degli strumenti da mettere a disposizione dei propri cittadini, (in Italia l’elenco in questione è il Nomenclatore Tariffario), sarebbe quanto mai opportuno favorirne la massima diffusione.

Riportiamo di seguito il link per accedere alla scheda del sondaggio:
https://extranet.who.int/dataform/355553/.

17 gennaio: Io ti salverò visita guidata al Museo Omero all’insegna della curiosità

Io ti salverò
L’avventurosa vita delle statue tra ritrovamenti, sparizioni e peripezie
Domenica 17 gennaio ore 16,30
Visita guidata al Museo Tattile Statale Omero

ANCONA – Domenica 17 gennaio alle 16,30 al Museo Omero di Ancona una curiosa visita guidata dal titolo “IO TI SALVERO’” ci farà conoscere le mille vicissitudini di alcune delle più famose statue della storia dell’arte, dai marmi del Partenone alla Lupa Capitolina, dalla Pietà di Michelangelo al Minotauro Pentito di De Chirico. Contadini, lord, registi: scopriremo alcuni veri “salvatori dell’arte”, uomini e donne che, con spiriti ed intenti diversi, fra scazzottate e infatuazioni, hanno contribuito alla nostra conoscenza della bellezza. Prenotazione consigliata al tel. 071.2811935 email didattica@museoomero.it, costo 4 euro a partecipante. Gratuito: disabili e loro accompagnatori.

Monica Bernacchia
Redazione
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28
60121 Ancona
tel. 071 2811935
www.museoomero.it

Partita di calcio a 5 categoria B2/3 Ipovedenti

Giugliano in Campania (NA), 16 gennaio 2016 centro sportivo “ITALIA 90” via San Francesco a Patria
L’A.S.D. NOn ed IpoVEDenti Napoli “NOIVED NAPOLI”, è lieta di comunicare che Sabato 16 gennaio 2016, alle 14, ci sarà l’incontro di calcio a 5 categoria B2/3 Ipovedenti, valevole per l’assegnazione della Super coppa Italiana SS 2014/15.
Tale incontro, che si terrà al centro sportivo “Italia 90” di via San Francesco a Patria Giugliano in Campania (NA), è e deve/vuole essere un’occasione per mettere a conoscenza dell’opinione pubblica tutta, che “lo sport” come afferma il Presidente della citata società sportiva napoletana Rocco De Icco, “non solo, è un’occasione di integrazione tra le più efficaci, ma può e deve anche, nel caso specifico, chiarire e testimoniare la condizione dell’ipovedente: assolutamente non un cieco, ma una persona che ha comunque un deficit visivo più o meno grave, che lo fa essere una persona con disabilità vera, non un falso invalido”!

Per contatti Gianluca Fava (consigliere provinciale ed addetto alla comunicazione U.I.C.I. sezione di Napoli)
recapiti telefonici: 3394867416 081454698
sito internet: www.studiolegalefava.com
blog: blogstudiolegalefava.com
canale youTube: www.youtube.com/user/studiolegalefava
contatto Twitter: AvvGianlucaFava
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