Macerata – Cena al buio con delitto

Luogo: Agriturismo Moretti Fonte San Giuliano 29 – 62100 Macerata Visualizza la mappa
Data: giovedì 7 aprile 2016
Inizio della cena: ore 20:30
Quota di partecipazione: 35,00 € a persona
Info e prenotazioni: Chiamare Jenny al numero 3338919664

Ma cos’è la cena al buio?
è una cena normale, come tutte le altre, con la sola differenza che la sala è completamente buia e tutti i camerieri sono non vedenti. Le persone che vi partecipano entrano in sala senza mai aver visto la dislocazione dei posti, trovandosi così a dover mangiare e …relazionarsi in un contesto completamente sconosciuto, ma al tempo stesso molto interessante e ricco di spunti emozionali. Le cene al buio hanno l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle problematiche dell’handicap visivo e di offrire un’esperienza indimenticabile a chi ogni giorno si misura con l’immagine e con la luce! Se siete interessati a vivere questa esperienza, non esitate a prenotare… ma fate presto perché i posti sono limitati! Il menù si compone di: antipasto, due primi, secondo con contorno, dolce e caffè. I piatti saranno a sorpresa, preparati con cura dal personale dell’Agriturismo, a base di prodotti genuini.
Il delitto
Durante la serata verrà inscenato un omicidio e sta a te scoprire chi è l’assassino! Metti in campo le tue doti investigative, segui gli indizi, evita i depistaggi e scopri chi è il colpevole! Il tutto rigorosamente al buio: utilizzando soltanto il gusto, l’olfatto e il tatto! In palio per te un ricco premio a sorpresa!

Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi

Il secondo numero della rivista vocale “Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi” è online Potete ascoltarla in mp3 e leggerla a video all’indirizzo www.museoomero.it/main?pp=rivista_aisthesis

La rivista, nata per promuovere la discussione e il confronto internazionale sul tema dell’accessibilità all’arte e ai beni culturali, in questo secondo numero propone articoli di Aldo Grassini (Copiare l’arte non è peccato), Andrea Sòcrati (Il modello architettonico e le sue funzioni storiche, progettuali, pedagogiche, estetiche), Geneviève Bresc-Bautier e Cyrille Gouyette (La Memoria dell’antico. D’Après L’Antique: dal mondo scultoreo antico alle relative copie ed imitazioni), una conversazione aperta con l’artista Giuliano Vangi: (Facevo copiare i gessi agli studenti) e segnalazioni da parte della redazione di musei, gypsoteche, gallerie, libri, riviste, dvd specialistici.

La rivista vocale viene spedita a casa in formato CD audio a tutti i non vedenti e gli ipovedenti: quelli di cui abbiamo l’indirizzo la riceveranno a breve, così come le UICI e i Centri tiflodidattici, tutti gli altri interessati possono farne richiesta e la invieremo.

Vi auguriamo una buona lettura!

Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona tel. 071.2811935 fax 071.2818358 www.museoomero.it
email: rivistaonline@museoomero.it

Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale Terza età – 15 marzo 2016

Il 15 marzo 2016, tramite la tecnologia Talkyoo si è riunita la Commissione Nazionale Terza età. Alla riunione hanno preso parte: Katia Caravello (coordinatrice), Cesare Barca (referente), Roberta Foresi, Letizia Lecchi, Primitivo Masi e, in qualità di esperto tecnico, Nunziante Esposito.
In questa prima riunione, i componenti si sono scambiati opinioni e riflessioni circa il ruolo e le funzioni della commissione e si è giunti alla conclusione che è essenziale mantenere un rapporto diretto e costante con le commissioni regionali: in tal modo sarà possibile rimanere aggiornati sulle attività realizzate sul territorio e, d’altra parte, sarà possibile informare il territorio su quanto la commissione nazionale sta facendo o intende fare.
Si è inoltre affrontato il tema dei soggiorni marini presso il Centro Le Torri di Tirrenia, valutando le offerte pervenute dall’Olimpic Beach ed iniziando ad ipotizzare una modalità di organizzazione e di coordinamento delle attività che consenta di garantire, se non addirittura migliorare, la qualità del servizio offerto ai partecipanti.
Si è inoltre parlato di alcuni progetti da mettere in cantiere nel primo biennio di attività della commissione: uno, da realizzare a livello nazionale, che abbia per tema l’accoglienza dei ciechi e degli ipovedenti anziani negli ospedali e nelle RSA e il secondo, da realizzare invece a livello dei singoli territori, rivolto nello specifico agli anziani ipovedenti.
Infine, si è affrontato il tema della sala virtuale 98.50.90 e, in particolare, si è evidenziata la volontà di pubblicizzarla sempre di più al fine di allargare il numero dei partecipanti.
La riunione si è conclusa con la proposta da parte della coordinatrice, e la successiva approvazione all’unanimità, dell’inclusione di Nunziante Esposito tra i componenti della commissione.

“Le interviste di Slashradio”: giovedì 31 Marzo, ore 16.00

Giovedì 31 Marzo, con inizio alle ore 16.00, andrà in onda su Slashradio una trasmissione dal titolo: “Le interviste di Slashradio”.
Ospiti del programma: Lucia Esposito, con la quale parleremo di cucina avendo, questa giovane donna, aperto un proprio canale su Youtube dedicato a questa attività oltre ad avere già in essere una interessante collaborazione con Radio Siani, e lo scultore Andrea Bianco, con il quale ci soffermeremo su tematiche legate all’arte ed in particolare esamineremo alcune delle sue opere.
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Gli ascoltatori potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito modulo di Slashradio.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale

Vi aspettiamo numerosi!

Napoli – Tutti al buio per conservare e ridare la luce. Cena al buio a San Giuseppe Vesuviano, di Giuseppe Ambrosino

Autore: Giuseppe Ambrosino

Nella serata di venerdì 11 marzo u.s., si è tenuta una cena al buio , organizzata dalla Rappresentanza della zona vesuviana e nolana dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che è stato, a detta dei partecipanti, un evento fantastico, ricco di sensazioni ed emozioni.
Nella sala completamente oscurata, gli ospiti sono stati accolti, guidati e serviti da volontari non vedenti per vivere un’esperienza davvero unica, è stato un viaggio nel buio, un itinerario che si servito del cibo per far vivere nuove sensazioni, con lo scopo di sensibilizzare e mettere alla prova le capacità sensoriali dei partecipanti, ovvero il gusto, l’udito, tatto ed olfatto prendono il sopravvento, col preciso scopo di sostituire l’unico senso mancante, quello della vista.
L’atmosfera che si è creata, è quella assolutamente festosa, dove gli ospiti sono stati intrattenuti amabilmente da un animatore non vedente, che tra una dichiarazione ed un’altra, delle autorità presenti, ha raccontato aneddoti scherzosi, facendo intonare loro canzoni classiche napoletane.
Come sempre nella vita, dopo il buio c’è la luce, infatti al termine i volontari hanno introdotto in sala una torta e tante candeline, che hanno fatto recuperare ai partecipanti, ciò che mancava, lo splendore della vista.
Ci preme ringraziare in primis le volontarie e i volontari, che hanno servito a tavola: Annamaria e Rosa ABETE, Costanza BOCCIA, Maria CORTILE, Lucia MANZO, Gaetano OREFICE, Imma PARISI, Massimo PRISCO e Daniele TROIANO; un grazie va alle volontarie del servizio civile, Marina IOVINO e Fortuna VISTO, a Giovanna AMBROSINO, Filomena CALDARELLI e Maria FORTUNATO; un ringraziamento particolare va all’onorevole Paolo RUSSO, ai sindaci di San Gennaro Vesuviano, dott. Antonio RUSSO con la sua Giunta, quello di Terzigno, dott. Francesco RANIERI, ai consiglieri regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Francesca AVINO e Gaetano CANNAVACCIUOLO, che ci hanno onorato della loro partecipazione; un sentito ringraziamento va anche a coloro e sono oltre 50, che hanno inteso partecipare alla cena, dimostrando tanta sensibilità; sì, proprio loro che con un piccolo contributo, danno la possibilità all’UICI locale, di continuare tutte le sue battaglie a favore del riscatto sociale dei non vedenti.
Per l’occasione si è festeggiato anche il trentaquattresimo anniversario dalla fondazione della rappresentanza UICI, che tanto ha fatto per i ciechi del territorio, da sempre diretta e coordinata da Vittorio CINIGLIO, anch’egli presente alla cena.
Questi trentaquattro anni di lavoro racchiudono innumerevoli attività in cui la Rappresentanza si è occupata di: istruzione, lavoro, assistenza e pensionistica, sport, tempo libero e prevenzione delle malattie della vista e della cecità.
Recentemente, in collaborazione con la sezione Provinciale dell’ Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Napoli, con un camper appositamente attrezzato e con il contributo di un oculista della Seconda Università di Napoli, sono state effettuate visite gratuite ai bambini delle classi quinte elementari delle scuole del nostro territorio. Il giorno 29 Febbraio accolti dalla scuola elementare I.C. “B. Cozzolino” di San Gennaro Vesuviano; il 1 Marzo dall’ I.C. “A. D’Avino” di Striano; infine, il 2 Marzo dall’ I.C. di San Gennarello di Ottaviano.
Tale progetto, intitolato “Occhio ai bambini”, ha avuto come scopo la prevenzione delle malattie della vista e della cecità, con particolare attenzione all’infanzia.

Showdown femminile: i risultati del Torneo di qualificazione

Si sono concluse a Casalnuovo di Napoli (NA) le gare del Torneo Nazionale di Qualificazione femminile di Showdown. Al primo posto si è piazzata Piera Folino (Asd Sportella Alessandria) che ha preceduto Sonia Tranchina (Gsd Nv Milano). In terza posizione Monica De Fazio (Gsd Nv Milano). Il Torneo di qualificazione, indetto dalla Fispic, è stato curato dalla Società Sportiva Dilettantistica Campania 90. Le prime otto classificate nel Torneo di Qualificazione parteciperanno al Campionato Italiano Individuale Assoluto di Showdown anno sportivo 2015/2016.
Showdown Qualificazioni Femminili – Napoli 2016

CLASSIFICA FINALE
1° FOLINO PIERA A.S.D. SPORTELLA (AL)
2° TRANCHINA SONIA GSD NV MILANO
3° DE FAZIO MONICA GSD NV MILANO
4° STABILE MARIA ROSARIA POL. UICI TORINO
5° BALBO IRENE POL. PAT BOLOGNA
6° CAVALLARO CHIARA GSD UICI PISA
7° PASSERO GENOVEFFA A.S.D. SPORTELLA (AL)
8° CANINO STEFANIA GSD NV MILANO
9° FABBRI
10° PUNZO
11° DA POZZO
12° MIGNANI
13° PITRELLI
14° INNAMORATO
15° LAURIA
16° TUMINO
17° ROSSI
18° VARRIALE
19° NOBILE
20° CAROTA
21° MINICHINI
22° BOCCARDELLI
23° ANTICOLI
24° LANGELLA
25° VIVENZIO

Vacanze di Pasqua al Museo Omero con tante attività per tutti

Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona organizza nuove attività per le vacanze di Pasqua

Trova i particolari: attività gratuita per tutti
Dal 24 al 29 marzo ore 16 -19
Per tutte le età
Abbiamo fotografato dei particolari nascosti nelle sculture, ora tocca a voi ritrovarli! Grandi e bambini sono invitati a questa speciale caccia al particolare, ma ci sono tanti altri modi per stare in allegria al nostro museo: con una caccia agli animali per i più piccini, una caccia agli oggetti per i più grandini, con un’esperienza bendata per tutti!

ContemporaneaMENTE DI-segno: laboratorio per famiglie a pagamento
Nelle mattine di Pasqua e Pasquetta (I° turno ore 10 – II° turno 11.30)
Attività per famiglie (bambini 5- 12 anni)
Il Museo vi propone un’esperienza unica a contatto con l’arte contemporanea. Tutta la famiglia sarà bendata e con l’aiuto di una fune seguirà un percorso alla scoperta di sculture da toccare e disegnare al buio.
Costo: 4 euro a partecipante; gratuito: 0-4 anni, disabili e accompagnatori; sconto 20% con Finestre sull’arte card. Prenotazione obbligatoria: tel. 0712811935 – didattica@museoomero.it.

Orario apertura Museo: dal martedì al sabato 16 – 19; Pasqua e Pasquetta: 10 -13 e 16 -19. Ingresso libero.

INFO
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
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locandina

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“Reciprocamente insieme” – Giovedì 24 Marzo ore 16.15 – Slashradio

Giovedì 24 Marzo, con inizio alle ore 16.15 andrà in onda su Slashradio una trasmissione dal titolo: “Reciprocamente insieme”, dedicata alle attività dell’U.Ni.Vo.C. Ospiti del programma saranno tra gli altri, Salvatore Petrucci, Presidente Nazionale dell’U.Ni.Vo.C, Sonia Morassi, Vicepresidente Nazionale dell’U.Ni.Vo.C. ed altri componenti la Direzione Nazionale U.Ni.Vo.C., nonché diversi volontari i quali porteranno la propria testimonianza. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
Gli ascoltatori potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito modulo della rubrica “Parla con l’Unione”.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.

Vi aspettiamo numerosi!

“Buona scuola ed istruzione”: mercoledì 23 Marzo ore 16.00 – Slashradio

Mercoledì 23 Marzo, con inizio alle ore 16.00, andrà in onda su Slashradio una trasmissione dal titolo: “Buona scuola ed istruzione”. Ospiti del programma tra gli altri: Marco Condidorio, componente della Direzione Nazionale nonché responsabile del settore Istruzione oltre a Silvana Piscopo, Luciano Paschetta e Pietro Piscitelli.
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
Gli ascoltatori potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito modulo della rubrica “Parla con l’Unione”.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.

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Chi sceglie il bastone bianco o il cane guida sceglie di vivere, di Katia Caravello

Autore: Katia Caravello

Per le persone con disabilità il tema dell’autonomia è sempre un punto dolente, qualsiasi sia il tipo di disabilità o l’età della persona.
Per i ciechi e gli ipovedenti, esso si manifesta in particolar modo nella mobilità: il rischio di dipendere sempre dagli altri per i propri spostamenti è molto alto e ciò ha una ricaduta assai negativa sul proprio livello di benessere psicofisico e sulla propria autostima.
E’ per questi motivi che in moltissime sezioni dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si promuovono (oltre a soggiorni riabilitativi e a corsi di autonomia personale e domestica) corsi di Orientamento e Mobilità, il cui scopo precipuo è proprio quello di insegnare alle persone con nulla o ridotta capacità visiva a muoversi nello spazio, utilizzando i sensi residui, ascoltando il rumore del traffico e… utilizzando il bastone bianco!
Il bastone bianco rappresenta uno dei principali segni distintivi dei ciechi e proprio per questo motivo, nonostante sia, insieme al cane guida, lo strumento principe per acquisire o riacquisire la propria autonomia e libertà di movimento, è drammaticamente difficile avvicinarsi ad esso ed accettare di utilizzarlo, soprattutto per gli ipovedenti che lo evitano sino all’ultimo.
Io ho perso la vista a 20 anni nel giro di un paio di mesi e per molto tempo ho vissuto nell’attesa che la vista ritornasse (perché i medici mi avevano paventato tale possibilità) e così trascorreva un giorno dopo l’altro senza che facessi nulla… in pratica sopravvivevo e non vivevo!
Poi, dopo circa un anno e mezzo, ho capito che la vista un giorno avrebbe potuto anche tornare, ma io nel frattempo non potevo stare ferma in attesa, dovevo reagire, dovevo riprendere in mano la mia vita!
Ho deciso quindi di iscrivermi all’università ed ho conosciuto altri ragazzi che come me non vedevano; insieme a loro, nell’estate del 2001, abbiamo organizzato una vacanza autonomia: 10 giorni in un appartamento in una località marina, insieme a due istruttori di orientamento e mobilità e autonomia personale che ci insegnavano a cucinare, fare le pulizie, fare la spesa ed orientarci in un luogo sconosciuto.
Per me quella vacanza è stata un punto di svolta, in 10 giorni sono cambiata in maniera del tutto inaspettata: quelli sono stati i giorni in cui ho preso in mano per la prima volta in vita mia un bastone bianco!
Io, che fino a quel momento godevo per il fatto di passare inosservata quando camminavo a braccetto con qualcuno (mi muovo con naturalezza e nessuno guardandomi in faccia si accorge che non vedo), presi in mano quel simbolo di cecità: con il bastone bianco in mano tutti si accorgevano che non vedevo… avevo finalmente – con il prezioso aiuto dell’istruttore – rotto il ghiaccio.
Non immediatamente, ma dopo circa un altro annetto ho iniziato a fare un corso di Orientamento e Mobilità… ormai ne ero convinta, non ero più preoccupata che gli altri si accorgessero della mia cecità!
E’ stata una scelta di vita importante e, con il senno di poi, avrei dovuto farla prima e con maggiore convinzione.
A ridosso del mio matrimonio decisi che volevo passare al cane guida per superare alcune difficoltà che, purtroppo, io ho nell’utilizzo del bastone: nel 2006 è quindi arrivata in famiglia Sidney, un bellissimo e coccolosissimo labrador nero e pian piano ho iniziato ad essere ancora più indipendente… una soddisfazione indescrivibile!
Scegliendo di utilizzare il bastone bianco, prima, e di farmi accompagnare da un cane guida, poi, non mi sento di essere scesa a compromessi con la mia disabilità, ma sento di aver scelto di vivere liberamente e con dignità la mia vita di persona cieca!
Sono quindi rimasta sconcertata quando nella puntata del 13 marzo di Domenica live ho sentito dire ad Annalisa Minetti che chi sceglie di muoversi con l’ausilio del bastone bianco o del cane guida scende a compromessi con la propria disabilità. Mi preoccupa che una persona famosa dica una cosa del genere in un programma televisivo così popolare, mi preoccupo per tutte quelle persone che a fatica stanno approcciandosi al bastone bianco, lottando aspramente con le proprie resistenze, che stanno cercando di percorrere quella faticosissima strada che porta all’accettazione della propria disabilità visiva. Penso anche a quei genitori che, sentendo quelle parole, potrebbero avere la tentazione di non far frequentare un corso di Orientamento e Mobilità al proprio figlio, ritenendo più utile e dignitoso per lui accompagnarlo ovunque, impedendogli di fatto di vivere pienamente la propria vita.
Decidere di utilizzare il bastone bianco o di essere accompagnato dal cane guida significa scegliere di vivere e di non farsi imprigionare dal proprio disturbo visivo.
Io rispetto la scelta della Minetti di non utilizzare questi ausili, ma le chiedo di non giudicare coloro che lo fanno e, soprattutto, di non affermare che la disabilità non è un limite: volenti o nolenti dobbiamo accettare che è così, poi, certo, è possibile attraverso tanti strumenti ridurre al minimo il proprio livello di disabilità… ma non si può negare che ci sono dei limiti con i quali fare i conti e che, in qualche caso, non è possibile superare, ma solo accettare. Tra le altre cose, la Minetti ha raccontato di essere stata additata come falsa cieca, quindi sa benissimo cosa si prova ad essere accusati ingiustamente e sono certa che non intende far sperimentare ad altri questa dolorosa esperienza (per altro sono perfettamente d’accordo con lei quando afferma con decisione la necessità di superare gli stereotipi ed i pregiudizi, perché i ciechi e gli ipovedenti sono in grado di fare molte più cose di quanto la gente pensi e che siamo persone… e non soggetti prodotti in serie, che hanno le stesse caratteristiche e che sanno o non sanno fare le medesime cose: ogni cieco ed ogni ipovedente è una persona a sé, che, come chiunque altro, ha talune abilità e capacità e non altre).
Ha destato in me molta preoccupazione anche quanto la Minetti ha detto relativamente alla possibilità di guarigione dalla retinite pigmentosa: lungi da me togliere le speranze a chi soffre di questa patologia (non è il mio caso), ma bisogna stare molto attenti quando si fanno in pubblico certe affermazioni. Davanti alla televisione ci possono essere persone alle quali è stata appena diagnosticata la malattia o che stanno progressivamente perdendo il proprio residuo visivo, ci possono essere genitori con figli che stanno vivendo questo dramma, tutti soggetti estremamente vulnerabili, che, pur di non cadere nel baratro della disperazione, si aggrappano con le unghie e con i denti a qualsiasi flebile speranza: il problema è che ciò gli impedisce di vivere l’oggi, non gli consente di impegnarsi per vivere il proprio presente in maniera soddisfacente, facendoli invece vivere nell’attesa di una cosa che non si sa se e quando accadrà! Senza contare il rischio di iniziare – o di far iniziare al proprio figlio – innumerevoli viaggi della speranza che, ancora una volta, impediscono di proseguire con la propria vita.
Ripeto, non si tratta di togliere tutte le speranze a portatori di questa o di altre malattie, ma solo di impedire loro di vivere un’attesa perenne, facendosi scivolare via la vita dalle mani.
Ogni persona è unica ed ha un proprio modo di affrontare la vita e le sue vicissitudini e, soprattutto, ha il sacrosanto diritto di essere rispettata per questo… anche quando fa scelte che non sono condivise o comprese. Nessuno si merita di essere giudicato perché fa delle scelte piuttosto che altre, perché decide di vivere in un modo piuttosto che un altro: dico queste cose pensando a tutti coloro che si sono sentiti feriti e giudicati dalle parole di Annalisa Minetti, che si sentono in colpa perché non hanno la forza di reagire o perché si sentono accusati di scendere a compromessi con la vita.
Io ho fatto il mio percorso, sono riuscita a fatica ad accettare la mia cecità, ma non tutti ci riescono e, sicuramente, non tutti i telespettatori in condizioni di fragilità sono nelle condizioni in questo preciso momento storico di affrontare i propri traumi… ognuno ha i propri tempi e quando si parla sapendo che milioni di persone stanno ascoltando, sapendo che le proprie parole saranno riprese dai giornali e dai social network ed il video della trasmissione sarà sempre disponibile sul web, tutto questo è da tenere in considerazione!
Io non ho l’abitudine di raccontare in pubblico aspetti così intimi della mia vita, ma dopo aver visto il video di Domenica live mi sono sentita, come cieca e come dirigente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus (associazione che opera a favore della tutela e dell’emancipazione dei ciechi dal 1920 e che ancor oggi ha per legge la tutela e la rappresentanza di tutti i ciechi e degli ipovedenti italiani), in dovere di intervenire per tentare di arginare gli effetti potenzialmente devastanti delle parole della Minetti e, per quanto so che non sarò ascoltata, prego gli autori ed i conduttori di trasmissioni televisive di prestare maggiore attenzione quando trattano argomenti così delicati, pensando alle persone che ci sono dall’altra parte dello schermo piuttosto che all’audience.