Palinsesto di SlashRadioWEb dal 9 al 3 luglio 2018

Nella settimana dal 9  al 13  luglio,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
Vi rammentiamo  mercoledì  11  luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata   alle  attività dell’Uici sul territorio
Vi informiamo, inoltre, che è in uscita il nuovo numero di “Slash-magazine”, il periodico legato a Slash Radio web, con numerosissimi contributi interessanti.
Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì  10  luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite Valeria Fioretta autrice del romanzo rosa “Se tu lo vuoi” editore Piemme in libreria dal 3 luglio. E’ la storia di un’amicizia tra una donna sola e disperata e una bambina, ambientata a Torino, ma trasferibile in qualsiasi  altra città che faccia da sfondo ai sentimenti che legano le due protagoniste.
Trama: Margherita ha un ottimo lavoro, una folta schiera di amiche e un fidanzato con tutte le carte in regola per diventare Quello Giusto. Almeno fino al giorno in cui Quello apparentemente Giusto la lascia senza una spiegazione, dopo sei mesi di amore folle (almeno da parte di lei), dopo averla costretta a sorbire centrifughe e tisane di ogni tipo, a rinunciare al cioccolato e ad annullare la parte più divertente di se stessa per cercare di conquistarlo ogni giorno. Sola e disperata, Margherita decide di trascorrere agosto a Torino per la prima volta da sempre. Ed è assolutamente per caso che si imbatte nella pubblicità di una onlus che aiuta i genitori costretti a lavorare d’estate a trovare compagnia gratuita per i propri figli. Così conosce Elisabetta, nove anni, intelligente, timidissima e un po’ troppo abituata alla solitudine, che con le sue battute sagaci e l’innocenza che hanno solo i bambini le mostra il suo dolore sotto una luce totalmente nuova. In un’estate torinese che non avrebbe mai pensato di vivere e di potersi godere, tra picnic sul lungo Po, lezioni di frisbee, gelati al limone e libri che possono curare le ferite, Margherita ed Elisabetta costruiranno un legame molto più speciale di quanto potessero sospettare e, forse, riusciranno anche a scovare Quello Giusto Davvero per Margherita.
Valeria Fioretta Torinese, classe 1982, marketing manager, fidanzata, mamma. Dal 2013 gestisce con successo e soddisfazione il blog www.gynepraio.it. Scrive soprattutto di relazioni, shopping e, in tempi più recenti, di maternità. Una volta scriveva anche recensioni, ma ora ha troppo sonno per vedere un film intero.
A seguire sarà un grande piacere avere come nostro ospite lo scrittore Massimo Carlotto che insieme a Maurizio De Giovanni e Giancarlo De Cataldo ha scritto il libro “Sbirre” editore Rizzoli
Trama: Ci sono poliziotti che combattono il crimine e difendono la legge. A volte pagano con la vita. E ci sono poliziotti corrotti che tradiscono, diventando peggio dei peggiori banditi. Poi ci sono loro: le donne in divisa. Fragili e determinate, vittime e carnefici, le sbirre di questi racconti sono creature di confine, paladine mancate, guerriere comunque sconfitte, sedotte dal delitto, soggiogate dalla vendetta, in bilico tra bene e male. Il commissario Alba Doria indaga nel magma ribollente della rete telematica, tra le pieghe più segrete del dark web, laddove alligna l’odio che consuma il Paese. Il vicequestore Anna Santarossa è già passata dall’altra parte e vende informazioni alla mafia bulgara. Sara Morozzi legge le labbra della gente e interpreta il linguaggio del corpo. Ha i capelli grigi e un passato tra i ranghi di un’unità impegnata in intercettazioni non autorizzate: ora ha anche un conto da regolare. Dall’estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per una Roma in cui davvero aprile è il più crudele dei mesi e la primavera ha smesso di riscaldare i cuori, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni raccontano l’Italia al tempo dell’illegalità globalizzata, delle fake news, del condizionamento di massa. Svelano le ossessioni, le paure e la privata ferocia di coloro che dovrebbero difendere l’ordine pubblico. Inaugurano una new wave della letteratura nera, in cui la donna non ha più nulla di fatale, ha rinunciato alle pose marziali della giustiziera e, lontana dall’eroismo inquirente, restituisce la cupezza di una realtà quanto mai controversa.
Massimo Carlotto (Padova 1956) è uno dei più affermati autori italiani di noir. Ha esordito nel 1994 con il libro autobiografico Il fuggiasco e ha creato la serie che ha per protagonista Marco Buratti detto “l’Alligatore”. È autore anche di testi per la radio e il teatro, di saggi, graphic novel, racconti, sceneggiature per il cinema e la tv.
Mercoledì 11  luglio in apertura avremo una delle finaliste del Premio Strega 2018 giunta terza nella classifica finale, si tratta della scrittrice Sandra Petrignani autrice del libro La Corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg editore NeriPozza.
Trama «Siccome il mondo è impazzito, e lo sappiamo da molti segni, i doni di fama e fortuna che esso usa prodigare sono, per l’appunto, frutto del caso. Inutile cercare di giudicarli, inutile cercare di indagarne le ragioni e le strade, inutile forse anche stupirsene, lo sforzo di ognuno deve essere quello di giudicare ciascuna cosa, opera o persona, isolandola dal giudizio degli altri» – Natalia Ginzburg
Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari, della sua avventura umana, letteraria, politica, e ne rilegge sistematicamente l’opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com’è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi. Accanto a Natalia – così la chiamavano tutti, semplicemente per nome – si muovono prestigiosi intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri. Perché la Ginzburg non è solo l’autrice di un libro-mito o la voce – corsara quanto quella di Pasolini – di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una “costellazione” e la sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra). Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.
Sandra Petrignani Vive tra Roma e la campagna umbra. Ha scritto il libro di viaggio Ultima India; i racconti raccolti in Il catalogo dei giocattoli, Vecchi, Poche storie; i romanzi Dolorose considerazione del cuore, Navigazioni di Circe, Care presenze, Come fratello e sorella; le interviste Le signore della scrittura. Con La scrittrice abita qui, che è diventato anche un audiolibro letto dalla stessa autrice, è stata finalista al Premio Strega 2003.
La seconda parte della trasmissione sarà dedicata alle mostre accessibili. Inizieremo con il Museo Faraggiana dove si possono svolgere percorsi multisensoriali. Un museo da visitare non solo con gli occhi ma anche con il tatto, l’olfatto e l’udito. Ce ne parlerà Delia Leuzzi, la presidente dell’Associazione Ri-Nascita.
A seguire parleremo della mostra Forme Sensibili, presso il Museo Statale Omero, a cura di Nunzio Giustozzi: Cinque artisti marchigiani a significare, nell’originalità delle loro poetiche, gli orientamenti della scultura contemporanea. Quasi quaranta le opere – tra sculture, disegni e bozzetti frutto delle ricerche più recenti – fatte di diversi materiali cui si riconosce una sorta di “vocazione formale”, un’anima sensibile. L’argilla dipinta, il legno, il travertino, i metalli lavorati o assemblati, ma anche carte, stoffe, spaghi di un’inedita qualità tattile offrono, tra figurazione e astrazione, sviluppi espressivi inattesi e forma e materia si modulano vicendevolmente, raggiungendo una mirabile sintesi. Mostra promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e TACTUS Centro del Museo Tattile Statale Omero per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità. Con il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione per il Museo Tattile Statale Omero Onlus, Servizio Civile Nazionale.
Giovedì 12 luglio sarà un grande privilegio avere con noi la vincitrice del Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Le chiederemo dell’emozionante vittoria e del suo romanzo La Ragazza con la Leica editore Guanda.
Trama Questo libro racconta la vita di una fotografa ribelle, l’amore con Robert Capa, l’avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta. Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
Helena Janeczek è nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Poetessa e scrittrice, ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), mentre ha scritto in italiano il suo primo romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), che racconta del viaggio compiuto ad Auschwitz insieme alla madre, che lì era stata prigioniera con il marito. È inoltre autrice dei romanzi Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa. Nel 2017 esce per Guanda La ragazza con la Leica, romanzo incentrato sulla fotografa Gerda Taro con il quale vince il Premio Strega 2018. È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».
A seguire: moda, alternanza scuola – lavoro e tanto altro nell’intervista che faremo ad Anna Saldi della Gubbio Produce Service.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Giornata dell’Accessibilità

Realizzata presso il Museo della Radio e della Televisione Rai
lunedì 9 luglio 2018 alle ore 11,00 RAI -Sala Enrico Marchesi in Via Verdi 16 -Torino

Programma
Giornata dell’Accessibilità
Giornata di presentazione del nuovo percorso espositivo accessibile
h. 11,00 –12,30
Conferenza stampa per la presentazione e la dimostrazione dei servizi specifici offerti per le singole disabilità
Moderatore: Carlo Casoli
Partecipano:
Chiara Appendino-Sindaca di Torino
Sergio Chiamparino –Presidente Regione Piemonte
Guido Rossi–Direttore Centro di Produzione RAI di Torino
Giovanni Parapini-Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali RAI
Roberto Natale –Responsabile Segretariato Sociale
Intervengono:
Marco Tiberi –Pubblica Utilità RAI
Alberto Morello -Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI
Mussi Bollini –RAI Ragazzi e Presidente Commissione Pari Opportunità RAI
h. 15,30 -18,00
Illustrazione alle associazioni delle attività e dei progetti di accessibilità realizzati delle strutture RAI (circa 20 minuti a testa):
Moderatrice: Mussi Bollini
Pubblica Utilità
Segretariato Sociale
CRIT
Museo della Radio e della Televisione
Intervento delle associazioni per un confronto in merito a quanto messo in opera ed in via di realizzazione

Resoconto CdA del 28 Giugno 2018, di Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione dell’I.Ri.Fo.R. Nazionale si è riunito lo scorso 28 Giugno in modalità telefonica e ha preso decisioni significative.
Dopo aver approvato all’unanimità dei presenti il verbale della seduta precedente, sono stati affrontati i seguenti argomenti:

Personale
Sono state esaminate alcune posizioni contrattuali relative al nuovo organigramma che il CDA ha approvato in una riunione precedente, razionalizzando i compiti in rapporto alla collaborazione strutturale con gli uffici dell’U.I.C.I.

Lavoro
Si è discusso su come sostenere il bando dell’U.I.C.I. sulla promozione del lavoro e su proposta del Presidente, si è deciso, all’unanimità dei presenti, di raddoppiare i premi del bando e di partecipare alla commissione esaminatrice dei progetti.

Intervento precoce
In merito a questo bando si è deciso di approfondire il monitoraggio dei progetti in svolgimento e solo a conclusione degli stessi valutare l’opportunità di riproporre il bando.

Privacy
Abbiamo nominato il responsabile interno per i dati personali per adeguarci alla nuova normativa e abbiamo evidenziato la necessità di supportare le sedi territoriali su questa materia.

Comitato Scientifico
Il Vice Presidente ha illustrato le difficoltà nel far funzionare questo organo e ha evidenziato come all’istituto serva un Comitato Scientifico più operativo e più tecnico ma che sia anche comitato etico. Dopo una breve discussione si è deciso di avviare una riflessione e affrontare il problema in sede di modifica dello Statuto per l’adeguamento alla nuova normativa sul terzo settore.

Formazione culturale
In materia abbiamo fatto nostro il corso del Museo Anteros “Toccare e creare le forme del pensiero. Educazione estetica in presenza di minorazione visiva e funzioni conoscitive del tatto”.  Ai partecipanti sarà rilasciato attestato dalla Presidenza Nazionale.

Nuove attività lavorative
Il CDA, per dare impulso alle nuove professioni, ha deciso di sostenere il corso per periti fonici forensi, dando mandato al Vice Presidente di verificare la necessità di supportare economicamente lo svolgimento di un corso di formazione, in collaborazione con la Commissione Nuove Attività Lavorative dell’UICI e con l’istituto sant’Alessio.
Appena il corso sarà bandito, l’Istituto porrà in essere iniziative volte a favorire la partecipazione con i mezzi più idonei.

Bandi campi riabilitativi
In materia abbiamo preso atto delle rimodulazioni di alcuni campi e si sono riviste le modalità di presa visione delle varie iniziative da parte dei dirigenti dell’Istituto.

Museo tattile statale Omero – Sensi d’Estate 2018

Sensi d’Estate -XVII edizione
Tutti i giovedì dal 12 luglio al 16 agosto 2018 alle ore 21,30
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Anche quest’anno torna Sensi d’Estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero giunta alla XVII edizione; l’appuntamento è ogni giovedì dal 12 luglio al 16 agosto alle ore 21,30 presso la corte della Mole Vanvitelliana.
CONCERTI E SPETTACOLI
Giovedì 12 luglio ore 21,30 TUTTO QUESTO E’ FADO
Una prima internazionale, un concerto di brani dell’antica tradizione del fado di Lisbona. Special guest Jorge Fernando (voce e chitarra), Marco Poeta (guitarra portuguesa), Maria Mazzotta (voce), Paolo Galassi (basso acustico). In collaborazione con FIDAPA BPW Italy.
Giovedì 19 luglio ore 21,30 NELLA GIUNGLA DELLE CITTA’. L’IRRUZIONE DEL REALE / 3. LA PORTA
Spettacolo finale del progetto MigrArti 2018 della Compagnia Malte, con i protagonisti di Jungle People Lab e la partecipazione di Carla Manzon. Testo e regia di Sonia Antinori.
Giovedì 26 luglio ore 21,30 CONCERTO SPETTACOLO DELLA GIACOMO MEDICI TANGO ORCHESTRA
Il baritono Giacomo Medici e la sua orchestra, che ospiterà il bandoneonista Gianni Iorio, propongono un percorso musicale dal tango della prima metà del ‘900 ai compositori più celebri di questo genere. Interverranno i ballerini Paolo Persi e Flamina Candelori, Alessandro Esposto e Sara Porfiri.
Giovedì 2 agosto ore 21,30 LIRICA E DINTORNI
In collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona, il consueto concerto prevede un cast d’eccezione per una serata all’insegna delle più celebri arie d’opera. Soprano Marta Torbidoni, tenore Matteo Mezzaro, pianoforte Silvia Ercolani.
Giovedì 9 agosto ore 21,30 VIVA LA VIDA!
Testo di Pino Cacucci e regia di Antonio Lovascio. L’attrice Stefania Terrè porterà in scena la passione e la follia di Frida Kahlo, la sua immane sofferenza e il suo smisurato amore per la vita. Un grazie particolare a Eugenia Morosanu.
Giovedì 16 agosto ore 21,30 UN SOLDINO PER IL JUKEBOX, LE CALDI ESTATI DEGLI ANNI ’60
Spettacolo di teatro-canzone ideato e diretto da Piero Cesanelli, con MUSICULTURA. L’ensemble musicale La Compagnia presenta un viaggio attraverso la canzone negli anni ’60, sulle note di brani che sono stati la colonna sonora delle indimenticabili estati di quegli anni.
INFO
Gli spettacoli si svolgeranno all’aperto e i posti a sedere saranno limitati (si accettano prenotazioni soltanto per persone con disabilità); in caso di maltempo gli eventi si terranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.
Il 12 e il 19 luglio alle ore 21 sono previsti incontri con esperti per parlare di vista e prevenzione in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione di Ancona.
Come negli anni scorsi il nostro pubblico potrà sostenere l’Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus”; le donazioni raccolte durante la serata del 16 agosto saranno devolute all’AIDO Associazione Italiana per la Donazione di Organi tessuti e cellule – sezione provinciale Ancona.
La rassegna Sensi d’Estate è realizzata dal Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con il Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus” e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale.
Durante la rassegna il Museo Tattile Statale Omero e la mostra Forme Sensibili (7 luglio – 16 settembre) saranno visitabili anche ogni giovedì dalle 21 alle 24.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5776
Eventi estivi

Sensi d’estate 2018 – locandina

Sommario rivista “Il Progresso” n. 13 1-15 luglio 2018

Sommario
Attualità- Quanto vale il business dei migranti (di Anna Maria Angelone)
Politica estera- Turchia. Un paese spaccato a metà (di Ahmet Insel)
Società- O di qua o di là: così ci si scopre diversi da quel che si era (di Luca Telese)
Attualità- Il fiore senza legge che tutti vogliono (di Elisabetta Povoledo)
Politica estera- Il debito vertiginoso del Turkmenistan (di Akhal-Teke)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2018 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Sommario rivista “Voce Nostra” n. 1 3 1-15 luglio 2018

Sommario

Attualità (a cura di Flavio Vezzosi)
Quanto costa… (di Antonio Russo)
Legge quadro sui diritti di cittadinanza delle persone sorde, con disabilità uditiva in genere e sordocieche – Parte I
Medicina- Apnee notturne per 6 milioni di italiani, danno per la salute e sul lavoro
In cucina- Carpaccio di pesce

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2018 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Assunzioni nel settore pubblico (GU 48 50 – Serie Speciale – Concorsi ed Esami)

Tipologia di richiesta: Concorso pubblico per N. 6 posti di “assistente amministrativo”, Cat. C, riservato ai disabili di cui all’art. 1 della legge 68/1999
(rif. GU n. 48 del 19-06-2018)
Sede di lavoro: A.A.S. n. 2 Bassa Friulana Isontina di Gorizia
Requisiti richiesti:
iscrizione nelle liste della legge n. 68/1999;
titolo di istruzione secondaria di secondo grado.
Il bando è consultabile alla pagina www.aas2.sanita.fvg.it
Modalità di partecipazione: per titoli ed esami. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata alternativamente:
per mezzo raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all’A.A.S. n. 2 Bassa Friulana – Isontina – Via Vittorio Veneto n. 174 – 34170 Gorizia.
Le domande debbono pervenire entro l’ottavo giorno successivo al termine indicato.
A mano presso l’Ufficio protocollo dell’Azienda medesima;
a mezzo PEC al seguente indirizzo: aas2.protgen@certsanita.fvg.it
La domanda di partecipazione dovrà essere inviata da una casella elettronica PEC appartenente al candidato.
Scadenza: 19 luglio 2018
Informazioni utili: presso la Struttura Complessa Risorse Umane dell’A.A.S. n. 2 ”Bassa Friulana – Isontina tel. 0481/592522 – 0432/921453

Tipologia di richiesta: Concorso pubblico per N. 2 posti di “coadiutore amministrativo”, Cat. B, riservato ai disabili di cui all’art. 1 della legge 68/1999
(rif. GU n. 48 del 19-06-2018)
Sede di lavoro: A.A.S. n. 2 Bassa Friulana Isontina di Gorizia
Requisiti richiesti:
iscrizione nelle liste della legge n. 68/1999;
titolo di istruzione secondaria di secondo grado.
Il bando è consultabile alla pagina www.aas2.sanita.fvg.it
Modalità di partecipazione: per titoli ed esami. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata alternativamente:
per mezzo raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all’A.A.S. n. 2 Bassa Friulana – Isontina – Via Vittorio Veneto n. 174 – 34170 Gorizia.
Le domande debbono pervenire entro l’ottavo giorno successivo al termine indicato.
A mano presso l’Ufficio protocollo dell’Azienda medesima;
a mezzo PEC al seguente indirizzo: aas2.protgen@certsanita.fvg.it
La domanda di partecipazione dovrà essere inviata da una casella elettronica PEC appartenente al candidato.
Scadenza: 19 luglio 2018
Informazioni utili: presso la Struttura Complessa Risorse Umane dell’A.A.S. n. 2 ”Bassa Friulana – Isontina tel. 0481/592522 – 0432/921453

Tipologia di richiesta: Concorso pubblico per N. 1 posto di “collaboratore professionale sanitario fisioterapista non vedente”, cat. D.
(rif. GU n. 50 del 26-06-2018)
Sede di lavoro: Azienda Ospedaliera “A. Cardarelli” di Napoli
Requisiti richiesti:
Laurea triennale in Fisioterapia o diploma universitario di Fisioterapia;
iscrizione all’Albo Professionale Nazionale dei terapisti della riabilitazione non vedenti;
alla presente selezione NON verranno ammessi i Massaggiatori non vedenti;
alla presente selezione verranno ammessi esclusivamente i Massofisioterapisti non vedenti.
Il bando è consultabile alla pagina www.ospedalecardarelli.it
Modalità di partecipazione: per titoli ed esami. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata alternativamente:
consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo Generale della A.O.R.N. “A. Cardarelli”, Via Antonio Cardarelli n. 9 – 80131 Napoli.
La busta, chiusa, deve contenere obbligatoriamente il cognome, il nome e il domicilio del candidato.
a mezzo PEC al seguente indirizzo: serviziopersonale.ufficioconcorsi.aocardarelli@pec.it
Scadenza: 26 luglio 2018
Informazioni utili: presso l’U.O.C., Gestione delle Risorse Umane, Settore Acquisizione Risorse Umane – tel. 081/7473401-3181-3182.

Assegnazioni “senza titolo” ingiuste per gli alunni disabili, di Gianluca Rapisarda

Con il presente articolo, esprimo tutto il mio rammarico relativamente all’accordo siglato lo scorso 26 giugno tra il MIUR e le organizzazioni sindacali, in vista delle assegnazioni per il prossimo anno scolastico sul sostegno.
Infatti, a mio avviso, sembra abbastanza chiaro che ancora una volta, in materia di disabilità, ciò che guiderà sarà il diritto del lavoratore (sacrosanto, beninteso), ma non quello dell’alunno, ad avere riconosciuto il proprio diritto allo studio.
Nel prossimo anno scolastico, in base alla suddetta intesa tra il Ministero ed i Sindacati della scuola, l’assegnazione avverrà in via residuale sui posti disponibili autorizzati in deroga in organico di fatto e dopo i necessari accantonamenti per garantire il contingente delle nomine annuali dei precari con titolo di sostegno (sia delle graduatorie ad esaurimento sia delle graduatorie d’istituto) e il contingente delle immissioni in ruolo”. Dunque, se fino a ieri i docenti di ruolo senza titolo di specializzazione non potevano chiedere le assegnazioni provvisorie su posto di sostegno, da oggi il docente sprovvisto di titolo di specializzazione sul sostegno – in subordine e in via derogatoria e straordinaria, può ottenere il ricongiungimento per un anno anche su un posto di sostegno, purché “stia per concludere il corso di specializzazione su sostegno o abbia svolto almeno un anno di insegnamento su posto di sostegno, anche con un contratto a tempo determinato.
In pratica, a parere di chi scrive, anche per l’anno scolastico che verrà, il MIUR continuerà a ricorrere ad un numero “spropositato” di docenti “non specializzati” per coprire i posti sul sostegno che risulteranno vacanti nell’agosto p.v.
La verità è che il MIUR, nel mese di aprile di ogni anno (ed anche lo scorso aprile non ha fatto eccezione), quando cioè dev’essere conteggiato l’organico di diritto (il numero dei docenti necessari per l’anno successivo), preferisce sottostimarlo e calcolarlo in difetto rispetto alle esigenze effettive, al solo fine di risparmiare, evitando dunque di aumentare le immissioni di insegnanti di ruolo.
Conseguenza di questa condotta non del tutto ineccepibile del Ministero è che, quando tra un mese si faranno i conti reali, anche per il futuro a.s. i nodi verranno tristemente al pettine e i vari USR si troveranno costretti ad integrare l’organico di diritto con quello “di fatto”, coprendo le migliaia di esuberi e di posti liberi, prima con le assegnazioni provvisorie (incarichi annuali attribuiti ad insegnanti titolari che chiedono il riavvicinamento) e poi con la “deroga” a supplenti con contratto a tempo determinato che, cosa ancor più grave, nonostante il recente accordo sindacale, in entrambi i casi, saranno ancora una volta senza titolo di sostegno.
Come dire che la precarietà, l’emergenza e l’eccezione la faranno ancora da padrone e, solo per gli alunni con disabilità, continueranno a rappresentare la regola “fissa” della loro mancata inclusione.

Come si evolve  la  funzione  della  Sezione, di  Carlo  Carletti 

L’UICI  di  Latina, convenzionata  con l’Università  degli  Studi, La  Sapienza di  Roma  e  l’Università  Telematica  Internazionale,  UTIU,      Sede  di  Roma,      ospita  tirocinanti  in  Psicologia,  aventi  quali  Tutor,   la Dott.ssa  Faiola  Danila  Psicologa terapeuta, cieca  assoluta, componente   del  Consiglio   della  Sezione  e   il  dott. Bertini  Francesco  Psicologo, vedente,  consulente  della  Sezione.   .  I   giovani  tirocinanti, partecipano  ai    colloqui  e  consulenze  che  sono  svolte     dai   professionisti.   Anche  la   Vice  Presidente, il    ,     sottoscritto e   altri consiglieri collaborano  in  tale  attività.  Le  consulenze  alla  pari effettuate  da  persone  esperte conseguono  sempre   positivi  risultati  sulla  persona  che  ha  perduto  in  tutto  o  in  parte  il  bene della vista. Sulla  base  dei  risultati  rilevati è  stato  avviato   lo  studio  di  un  progetto  volto a   strutturare  il  servizio delle  consulenze  alla  pari  e  alla    costituzione  di gruppi volontari    di  “auto”.  Aiuto”,  con l’obiettivo  di informare      le  persone sulla  possibilità  d  ricostruirsi  una  nuova  esistenza.
Il  Tirocinante  Marco  Conciatori, ha  assistito  alla  Consulenza  alla  pari  offerta  dalla  dott.ssa  Faiola,  e  con l’attenzione  che  gli è  propria  ha  redatto  il   sottostante diario,   utile  per    comprendere  lereali  e   complesse  difficoltà che    l’Unione   si  trova  a  dover fronteggiare.
Diario   di  una  consulenza  alla  pari.

La signora G è al primo colloquio psicologico dopo la perdita della vista, avvenuta improvvisamente circa un anno fa, è accompagnata presso la sede della UICI dalla signora Lucia (signora che l’aiuta a casa) e dalla cognata. Una volta accomodatasi nella stanza per il colloquio insieme alla psicologa, spiega che non vede più e che non ricorda come è fatta la propria casa. Vive con il marito in una casa di campagna, molto grande a due piani. La signora trascorre le giornate in poltrona al piano terra, difficilmente esce di casa, in rarissime occasioni concede ai propri amici e parenti delle uscite per svagarsi.
Recarsi al bagno da sola, i primi tempi, è stato un grande problema, quasi insormontabile, pur procedendo a tastoni G. non si sente sicura e se per il piano terra ha acquisito una minima sicurezza, per quanto riguarda il piano di sopra, dove dorme, sente la necessità di svegliare il marito per accompagnarla in bagno in quanto ha paura di cadere dalle scale. G spiega che non è tanto salire le scale, quanto scenderle il problema e che la sensazione di vuoto prima di appoggiare il piede allo scalino successivo la terrorizza. Le azioni, anche quotidiane che era solita compiere prima di perdere la vista le appaiono al momento impossibili. Le si inumidiscono gli occhi quando parla della cucina, dei suoi sughi, del profumo, delle tecniche e dei suoi segreti culinari, le trema la voce quando dichiara di non poter tornare ad essere una brava cuoca come una volta. La psicologa a questo punto lascia fluire tutti pensieri di G. che pur traducendosi in parole, si racchiudono tutti in un sospiro conclusivo molto più eloquente. La dottoressa, adeguando il proprio tono a quello fino ad ora adottato dalla signora G., rende noto alla paziente che il colloquio che si sta tenendo è un colloquio alla pari, il che significa che entrambi i partecipanti sono non vedenti. La signora comprendendo che anche la psicologa non vede, assume un’espressione di sorpresa sgranando gli occhi, spalancando la bocca e avendo un sommesso sussulto che le addrizza la schiena esclama: (con una cadenza dialettale che fino ad ora ha cercato di controllare) <<Ma davvero?!>>. La psicologa spiega che pur non essendo, lei stessa una cuoca esemplare, è in grado di cucinare e che il suo livello di bravura non dipende dalla sua disabilità visiva. L’espressione di sorpresa si trasforma in sollievo quando la psicologa le rivela che potrà tornare a cucinare quando sarà in grado di sfruttare gli altri canali che ha a disposizione.
La signora G. si rilassa e tornando nella sua posizione iniziale sulla sedia, è come se tornasse a pensare agli altri problemi, infatti subito dopo fa sapere che sente il bisogno di avere qualcuno accanto quando sale e in particolare quando scende le scale. Questo presenta un grande problema per l’autonomia in quanto la casa, essendo sviluppata su due piani, riduce di molto il raggio di azione della signora che per scendere in cucina, situata al piano di sotto, dopo essersi svegliata la mattina, ad esempio, ha bisogno della signora Lucia. La psicologa chiede alla signora cosa fa nel caso avesse bisogno di raggiungere il bagno nelle ore notturne, G. fa sapere che sveglia il marito. La psicologa, in tono scherzoso, chiede se il marito è contento di accompagnarla e che avendo una certa età sarà costretto a svegliarsi per le proprie esigenze e che di fatto sopperendo anche alle esigenze della moglie potrebbe avere delle notti insonni. La signora ride e torna seria quando però rende nota la propria paura di perdersi nel percorso per raggiungere il bagno (anche nei colloqui successivi più volte la Signora G. domanderà sia in modo implicito che in modo esplicito come mai non ricorda la pianta della propria abitazione). La psicologa chiede alla signora come immagina possa essere il percorso dalla sua camera per raggiungere il bagno. La paziente descrivendo il percorso che compie per andare al bagno accompagna ad ogni indicazione vocale il gesto preciso con le mani o disegna con le dita una piantina sulla scrivania; non è possibile sapere se effettivamente i gesti corrispondano alla reale proporzione delle mura domestiche ma la precisione dei gesti compiuti dalle mani tradisce in un certo senso l’enunciato precedente secondo cui la signora non ricorda.
La psicologa pone delle domande sul passato e la signora racconta che ha lavorato per anni come sarta ma non sembra convinta quando le viene spiegato che potrà riprendere a cucire. Quando si torna a parlare del concetto chiave che consiste nel concedere agli altri canali percettivi di prendere il posto della vista sulla quale la signora ha fatto sempre affidamento, la paziente sembra comprendere e con attitudine positiva mostra alla dottoressa un orologio parlante che indossa sempre al polso, premendo il pulsante ascolta l’orario. L’orologio, spiega, le è stato regalato da uno dei due figli, che lavorano entrambi in uno studio dentistico e sembra facciano in modo che la madre acquisti sempre più autonomia. La signora racconta dei numerosi inviti dei figli ad intraprendere delle attività come cucire o occuparsi di alcune faccende domestiche, lei vorrebbe ma allo stesso tempo non si ritiene all’altezza e scuotendo la testa si chiede sospirando: <<ma come faccio?>>.
Prima di terminare il colloquio spiega che a breve compiranno, lei e il marito, 50 anni di matrimonio ma non vuole festeggiare, inizialmente sembra che i rapporti con il marito siano peggiorati con la perdita della vista in seguito sembra invece che la signora non si sente di festeggiare a causa della propria condizione.
Al termine del colloquio la psicologa con la paziente si spostano nella stanza accanto dove l’attendono la cognata con Lucia, stanno parlando con Giulia che si occupa della gestione della UICI della sezione di Latina, la quale riferirà in seguito alla psicologa che, Lucia e la cognata, si stavano informando sull’acquisto di qualche supporto come libri per non vedenti dove ci sono le figure geometriche e Giulia stessa le ha fatto notare che si tratta di libri per bambini che devono ancora apprendere il concetto di figura geometrica. Nel prendere l’appuntamento successivo la psicologa chiede:<< allora signora quando ci rivediamo?>> rispondono accavallandosi la Signora G che dice di chiedere alla cognata e quest’ultima che risponde: chieda a me, sono io che l’accompagno e aggiunge abbassando lo sguardo, siamo noi ad occuparci di lei (le si legge la tristezza).
Durante il secondo colloquio la signora parla della rete di parenti e amici che ha intorno, adora la nipotina, molto brava a scuola e dice che è in grado di comprenderla molto più di altri adulti, e fa riferimento al marito, con il quale non si trova molto a suo agio dopo che ha perso la vista. Fa presente nuovamente che non sa come fare per scendere le scale. La psicologa decide di dedicare il tempo della seduta psicologica alla terapia occupazionale, così entrambe si recano nelle scale dell’edificio e dapprima con una certa esitazione ed infine con decisione la signora G. affronta, prima insieme alla dottoressa poi da sola, diverse rampe di scale. La signora inizialmente fa molte domande, la psicologa la incoraggia e si complimenta con lei ogni volta che la paziente termina una rampa. L’umore della signora migliora scalino dopo scalino, al termine della seduta è sorridente, scherza con la cognata e la psicologa. Anche la cognata è molto contenta dell’autonomia che ha acquisito la signora G. ed ha un’espressione molto più serena rispetto la prima seduta. La signora Lucia riferisce alla psicologa che ha lasciato alcuni compiti domestici alla signora G. e al suo ritorno, ha trovato le zucchine tagliate alla perfezione (alla Julienne), la signora G. sorride, è visibilmente sollevata. Quando la psicologa fa sapere alla signora G. che la trova più serena, sarà proprio la signora infatti a rispondere: <<sembro (autoriferendosi) più sollevata perché ho fatto una cosa mia!>>. In queste parole è possibile intuire una nuova, seppure iniziale, consapevolezza.
La psicologa fa sapere che le farebbe piacere incontrare il figlio per il terzo ed ultimo incontro, la signora G è d’accordo e viene stabilito insieme al figlio il giorno.
Il terzo colloquio avviene in due momenti: il primo con la signora G. da sola e nella seconda parte partecipano il figlio (dentista, primogenito) e la cognata. Nella prima parte del colloquio la psicologa chiede alla signora come si sente e se è cambiato qualcosa dal secondo colloquio. La signora G. fa sapere che sta meglio e che ha iniziato a seguire di più la tv anche se ancora non scende le scale da sola e la notte sveglia ancora il marito per andare in bagno.
Nella seconda parte del colloquio il figlio racconta che il padre purtroppo ha un modo tutto suo di spiegare alla madre come muoversi e che spesso questo la confonde oltre a creare malcontento tra i coniugi. Il figlio sembra invece più paziente da come descrive le operazioni in modo più dettagliato e attento ad ogni minimo particolare, fa l’esempio della porta del bagno e spiega alla madre di sentire la maniglia sbattere contro il muro prima di entrare. Raccontano brevemente l’episodio dell’ospedale quando la signora G. ha perso la vista, la cognata fissa il vuoto, e piange sommessamente come a non voler farsi vedere dalla signora G. che spiega di aver perso la vista da un giorno all’altro.
Il figlio chiede se è opportuno cercare qualche ausilio come il bastone ad esempio. La psicologa prende un bastone e mostra alla signora G. come utilizzarlo, le consiglia di fare pratica anche frequentando un corso per l’autonomia, al termine la signora sembra già in grado di orientarsi un minimo e dice che vorrebbe provarlo dentro casa per poter avere una nuova mappatura ma che ancora ha paura degli scalini in fase di discesa. Il figlio rende nota la propria decisione di mettere un cancelletto in prossimità delle scale per passare dal piano superiore a quello inferiore in modo che la madre, la notte, possa raggiungere il bagno al piano di sopra senza timore e soprattutto senza svegliare il marito. Il figlio fa presente che la mamma nonostante le proprie spiegazioni e quelle della psicologa sull’utilizzo del telefono (avvenute durante il primo colloquio di terapia) si ostina a non volerlo utilizzare per chiamare ma solo per rispondere, la psicologa sorridendo dice che dovrà essere la signora G a chiamarla la prossima volta dal momento che le è stato spiegato come utilizzare il telefono (avendo come riferimento il tasto 5 centrale e orientandosi di conseguenza). Il figlio tuttavia elogia la mamma davanti la psicologa riportando l’episodio in cui la mamma ha cucito più di 10 cm di un pantalone, operazione che richiede precisione e non poca esperienza manuale, al termine della seduta, il figlio mostra il video che testimonia la competenza della mamma nel cucire; la signora G. con entusiasmo chiede espressamente al figlio di far vedere il video alla psicologa, dimenticandosi completamente del fatto che il colloquio oltre ad essere un colloquio psicologico fosse anche un colloquio alla pari. La signora G. si mortifica e si affretta a chiedere scusa alla psicologa (che avendola accompagnata fuori dalla stanza è ancora a braccetto con lei) la quale, con calma, spiega che il fatto di aver dimenticato la cecità dell’altro è un importante passo per capire che è possibile conservare la propria identità e tutte le caratteristiche della persona a prescindere dalle problematiche che la disabilità visiva può comportare. Prima di andare via vengono lasciati alcuni riferimenti come l’indirizzo di un centro di assistenza vicino il domicilio della paziente e il nome di un app per poter seguire i film con audio-descrizione. La signora, il figlio e la cognata lasciano la sede dell’UICI ognuno scendendo le scale per conto proprio. La cognata confessa che è molto preoccupata quando la vede scendere le scale ma nel dirlo sorride.

Palermo 28/29 Giugno 2018 – La Commissione NAL, presenta i suoi progetti e programmi, di Valter Calò

Due giorni intensi dedicati a nuove possibilità lavorative per i disabili visivi. Il tutto magistralmente organizzato dalla sezione UICI di Palermo.

Il 28, presso la sala riunioni della sezione UICI di Palermo, si è svolto un Workshop dedicato a ragazze e ragazzi, interessati e preoccupati sul loro futuro e in cerca di soluzioni e risposte. La platea composta da quasi 60 persone, soci e genitori, l’età variava da 17 anni a più di 50, cosi come il livello di scolarizzazione che da bassa si elevava fino ad un socio con tre lauree, a quest’ultimo ho chiesto che lavoro facesse e lui, con tutta tranquillità o rassegnazione, mi ha risposto, il centralinista.
Credo sia chiaro a tutti noi, lo spreco di risorse umane e di crescita che la nostra società rende vana, in mancati collocamenti mirati, oltre che essere alienante e scoraggiante verso quella tanta sognata inclusione lavorativa.
La nostra Commissione indirizza il suo operato sui vari gradi di scolarizzazione cercando di coprire tutte le possibilità offerte dal mercato del lavoro, dopo due anni, da quando è stata costituita questa Commissione, si iniziano a vedere i primi risultati che illustrerò di seguito
-Perito Fonico Forense,(pff) a novembre viene ripresentato il corso già effettuato nel 2009, ma molto più approfondito, infatti sono 488 le ore di insegnamento e pratica seguite da 200 ore di tirocinio, presso studi o società già attive nel settore. già definito il programma, i docenti e il luogo, infatti si svolgerà presso il Sant’Alessio a Roma, mancano solo gli ultimi ritocchi per la sua ufficializzazione.
– Tecnico Trascrittore Dialettologo, (TTD) è il secondo corso in programma il quale partirà anch’esso a Roma presso il Sant’Alessio, parallelamente al corso PFF. Questa figura lavorativa, non svolgerà perizie per i tribunali come il PFF, ma collaborerà con lo stesso per la trascrizione di intercettazioni telefoniche e ambientali, conoscendo bene uno dei tanti dialetti che si riscontrano in Italia, ad es., una intercettazione telefonica tra due calabresi in dialetto necessita di un conoscitore accurato del dialetto in questione che trascriva in italiano, passo dopo passo il segnale audio, in modo che il perito possa valutare attentamente il testo e le comparazioni della voce oltre che i rumori di sottofondo., molto probabilmente questo corso si riuscirà a programmarlo in FAD (formazione a distanza).
– Trascrittore di intercettazioni un progetto già presentato al Ministero di Giustizia, circa 8 mesi fa, ha trovato parere favorevole da parte del Sottosegretario, dei Magistrati e degli avvocati del Ministero.
La Commissione NAL assieme al vice Presidente, avv. Stefano Tortini, ha lavorato duramente e in assoluta condivisione a questo progetto, attualmente ha subito un rallentamento dovuto al cambio dei responsabili a seguito delle ultime elezioni Politiche. Non è ancora deciso se riusciremo a vedere un disabile visivo con la divisa dei Carabinieri o polizia, sarebbe un sogno di vera inclusione lavorativa dello Stato, molto più probabilmente saranno inquadrati come civili con accesso alle sale di intercettazione, vedremo…. abbiamo ancora molto da lavorare!
– Speaker radiofonico, da circa un anno, ma molto lentamente, si è aperta una porta in RAI centro programmi radiofonici per la realizzazione di un corso basato su impostazione della voce e programmazione, speriamo di poter dare presto buone notizie
-progettualità per la formazione di COOP, sono state illustrati diversi progetti che stiamo seguendo su svariate tematiche societarie quali agricoltura, esercizi pubblici, linguistica, traduzioni ecc.
-Durante le parecchie ore passate assieme ai dirigenti UICI di Palermo, si è pensato di far ripartire un lavoro umile, ma molto professionale e richiesto come l’impagliatore, presso l’istituto dei ciechi Florio-Salamone presieduto da Antonio Giannettino. Presso l’istituto, sono presenti tutti i macchinari e le strumentazioni necessarie e a riguardo è stato fissato un appuntamento con il direttore dell’istituto per il suo sviluppo.
Anche questo progetto è stato enunciato ai ragazzi presenti in sala.
– Maurizio Albanese ha sottoposto ai convenuti un progetto al quale tiene particolarmente, “l’accordatore di pianoforte”, a riscontrato un buon interesse da parte di ragazze che seguono studi musicali, anche questo progetto verrà sottoposto al consiglio dell’istituto Palermitano.
.Ai partecipanti è stata illustrata approfonditamente la possibilità che UICI da nel campo dell’imprenditoria e delle libere professioni, con “Borse lavoro” a fondo perduto, i termini di presentazione per accedere al bando di gara sono il 15 settembre, per i vincitori tre borse lavoro di 20000,00 euro e dieci da 2.500,00 euro.

Il secondo incontro venerdì 29, si è svolto presso il Palazzo D’Orleans della Regione Sicilia, sala Alessi, presenti tutti i presidenti o i loro delegati delle sezioni UICI della Sicilia.
Gli onori di casa sono stati fatti dall’avv. Tommaso Di Gesaro, Presidente sez. UICI Palermo, presenti anche Linda Legname componente della direzione Nazionale UICI e Francesca Oliveri vice Presidente UICI Regione Sicilia. Durante la tavola rotonda sono venuti a trovarci, la dottoressa Madonia,, capo di gabinetto del presidente della Regione, e l’onorevole Figuccia i quali hanno manifestato il loro impegno a favore della categoria degli ipovedenti e dei non vedenti.
La tavola rotonda dedicata ai Presidenti di sezione, ha ripercorso gli stessi punti del giorno 28, con maggiore approfondimento tecnico e uno sguardo anche verso la pluridisabilità, dopo il mio forse fin troppo lungo intervento è seguita una costruttiva discussione. Questi incontri sono molto utili per confronti diretti e valutazioni oggettive sulle vere necessità dei nostri giovani oltre che sviluppare nuove idee o possibilità.
Lavorare non significa solo avere un reddito ma appagare anche soddisfazioni personali. I ragazzi devono lavorare, non possono accontentarsi dell’assegno di accompagnamento e rimanere in casa, devono poter mettere in campo le proprie capacità e professionalità nell’interesse della collettività, ma soprattutto devono essere considerate delle risorse non un peso sociale, a riguardo c’è molto da lavorare.
Questo evento è stato ideato da Maurizio Albanese di Palermo, componente importante della Commissione NAL, dall’idea presentata a Di Gesaro e Di Franco si è passato velocemente ai fatti, il segretario e il Presidente hanno curato tutte le parti organizzative e dell’ospitalità con grande impegno e notevole successo.
Voglio ringraziare tutte le persone che ho incontrato e conosciuto a Palermo, mi avete dato la possibilità di crescere e approfondire tante problematiche, solo comunicando e confrontandoci possiamo capire e crescere, grazie Presidente Tommaso e grazie immenso Gigi, un ringraziamento anche a tutte le ragazze del servizio civile che si sono prese cura della mia persona con professionalità e simpatia.
Valter Calò
Coordinatore Commissione Nazionale NAL-UICI

Di seguito il link delle interviste alla fine del convegno di Tv 1:

Tavolo dei lavori  – Maurizio Albanese, Valter Calò, Tommaso Di Gesaro e Francesca Olivieri