Questa piccola realtà radiofonica è stata pensata e messa a punto più di un anno fa da un gruppo di ragazzi non vedenti pugliesi: Silvio, Marco e Laura, tutti accomunati dalle stesse passioni: la musica, l’informatica e, soprattutto, il divertimento e la voglia di gridare al mondo l’allegria e la gioia di vivere. Silvio e Marco, i due speakers, allietano le dirette per lo più pomeridiane e serali con le loro spiccate capacità di coinvolgimento delle più svariate fasce di ascoltatori: dai bambini agli adulti. Altro grande conduttore di questa radio è Vincenzo, anche lui non vedente, che, con le sue dirette, informa in tempo reale con notizie di cronaca, di sport, e sulle curiosità di ogni parte del mondo, il tutto accompagnato da tanta buona musica. Ciò che fa molto onore è che gli ascoltatori sono sempre più numerosi e soddisfatti di questo piccolo progetto radiofonico. Occasionalmente questa piccola radio vede la partecipazione di altri ragazzi non vedenti, anche loro amanti della musica e del divertimento e si dilettano a improvvisarsi speakers. Tra questi c’è Samantha, della quale, di tanto in tanto, va in onda anche qualche canzone, Vito, Mariarosa, originari di varie parti d’Italia. Sono graditi nuovi ascoltatori e, perché no, anche nuovi collaboratori!
Per ascoltare la web radio basta andare sul sito:
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Per interagire con i conduttori e fare richieste e dediche, i contatti della radio sono: contatto skype crazyfriendradio, contatto messanger:
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Potete seguire la radio anche su twitter con crazyfriendradio.
Buon ascolto e saluti da tutto lo staff
Archivi autore: Simona
Incontro per conoscere meglio un programma ad uso dei privi della vista, di Patrizia Onori
Il giorno 14 maggio 2013 alle ore 21, in una delle molteplici sale virtuali telefoniche talkyoo, ha avuto luogo un incontro formativo.
Sì, questo incontro, è stato proprio tenuto in una delle tante sale virtuali telefoniche con la particolarità, che la suddetta sala è gestita da me, con la finalità di fornire un servizio ed un supporto per le persone che hanno la necessità e che vogliono usufruirne.
Qualche tempo fa, mi è stato chiesto di invitare nella sala virtuale il creatore del programma winguido Dott. Guido Ruggeri e, tale richiesta, mi è pervenuta da alcune persone facenti parte del gruppo. Così, ho inviato una mail al dott. Guido Ruggeri il quale apprezzando l’idea, ha immediatamente accettato l’invito.
A causa dei suoi numerosi impegni, il Dott. Ruggeri non ha potuto prendere personalmente parte all’incontro e ci ha inviato un suo collaboratore, il Dott. Andrea Santoro, segretario dell’associazione Guidiamoci.
Il dott. Santoro durante l’incontro, ha spiegato perfettamente quali sono le molteplici funzioni del conosciuto programma winguido tradizionale tra l’altro molto utilizzato dalle persone prive della vista ma, in particolar modo, ci ha fornito utili informazioni sul programma winguido a comandi vocali, ancora poco conosciuto dai non vedenti.
Dopo una iniziale approfondita spiegazione del programma multifunzione, il dott. Santoro si è reso disponibile a rispondere alle domande dei numerosi partecipanti, i quali, hanno dichiarato la loro soddisfazione per le esaurienti risposte dell’ospite.
Alcuni soggetti, non sapevano cosa fosse una sala virtuale telefonica, a cosa servisse e, dopo aver spiegato loro cosa fosse, ne hanno assolutamente apprezzato l’utilità.
Molto spesso, un semplice ed umile servizio può rendere tanto, dando informazioni, fornendo spiegazioni e, perchè no, delle volte risolvendo piccoli problemi quotidiani mettendo a disposizione degli altri, utili contenuti.
Il giorno dopo la riunione, ho avuto rilevanti apprezzamenti dall’ospite e dai partecipanti all’incontro e devo dire che tutto ciò mi soddisfa molto però, mi sembra opportuno dover affermare, che mi rende soprattutto felice avere l’opportunità di regalare un servizio utile.
Effettivamente, questa mia propensione verso gli altri, mi arricchisce ogni giorno di più e le persone, con la loro vicinanza, mi rendono in ogni momento una straordinaria ed incontenibile gioia di vivere.
Ho la fortuna di voler donare un servizio ma, principalmente, ho la fortuna di avere vicine persone che credono in me, che hanno creduto in me fin dall’inizio, quando ancora non avevamo la più pallida idea di come il tutto andasse però, ci abbiamo semplicemente creduto e l’abbiamo semplicemente voluto.
Oggi, ringrazio pubblicamente tutti coloro che hanno creduto e che credono in me ma, mi sembra giusto dover ringraziare coloro che credono come le azioni più semplici, delle volte possano dar luogo a magnifiche idee.
Grazie alle persone facenti parte del gruppo,
poichè mi danno in ogni momento la possibilità di svolgere con assoluta semplicità, ciò che da sempre, ho avuto la convinzione di voler realizzare.
Patrizia Onori
Termini di presentazione della dichiarazione IMU alla luce della risoluzione n. 1/DF del 11/01/2013 del Dipartimento del Ministero delle Finanze per gli enti non commerciali, di Tommaso Daniele
Spettabile
Agenzia delle Entrate
Direzione Regionale del Lazio
Via G. Capranesi, 60
00155 ROMA
L’articolo 10, comma 4 lettera A, del D.L. 35/2013, nella versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 08/04/2013 ha di fatto riaperto i termini di scadenza (fissati al 30/06/2013) per le dichiarazioni Imu, ribadendo tutte le tipologie che hanno determinato l’obbligo dichiarativo e che sono intervenute nel 2012 (nel caso di questa Unione venivano, pertanto, inclusi anche tutti gli immobili adibiti a sede sociale ove non si eserciti attività commerciale e quindi esenti dal pagamento dell’imposta).
Il D.L. 35/2013 ha, infatti, cancellato sia la scadenza originaria del 04/02/2013, che interessava le modificazioni rilevanti ai fini dichiarativi intervenute tra il 01/01/2012 e il 06/11/2012, sia il termine “mobile” dei 90 giorni entro il quale il contribuente avrebbe dovuto denunciare le variazioni verificatesi dal 07/11/2012 in poi.
In entrambi i casi, ora, si fa riferimento al 30 giugno dell’anno successivo a quello della variazione.
La suddetta disposizione introdotta dal D.L. 35/2013, infatti, sostituisce l’originale formulazione contenuta nell’ultimo periodo dell’articolo 13, comma 12-ter, D.L. 201/2011, prorogando di fatto al 30/06/2013 anche la presentazione della denuncia riguardante le modificazioni tra il 1° gennaio e il 06/11/2012.
Sulla base, pertanto, di una interpretazione logico-sistematica è da ritenere che anche le variazioni intervenute tra il 07/11/2012 e il 31/12/2012 potranno essere legittimamente dichiarate fino al 30/06/2013 (e non più quindi, entro il più ristretto termine, dei 90 giorni dalla data dell’evento modificativo), mentre quelle afferenti l’anno di imposta 2013 ancorché riguardanti il periodo dal 01/01 al 09/04/2013 (data di entrata in vigore del D.L. 35/2013), potranno essere denunciate al Comune entro il 30/06/2014.
Tanto premesso, si pone il seguente problema per gli enti non commerciali:
il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con la risoluzione n. 1/DF del 11/01/2013, ha chiarito che gli enti non commerciali non sono tenuti ad alcuna dichiarazione IMU entro il 04/02/2013 in quanto dovranno attendere l’emanazione di un apposito decreto nel quale sarà approvato il modello “ad hoc” per gli enti non commerciali e sarà indicato un termine per la presentazione dello stesso.
Nella risoluzione, il MEF, precisa, altresì, che la dichiarazione che dovranno rendere gli enti non commerciali dovrà essere unica e dovranno essere indicati distintamente gli immobili per i quali l’imposta è dovuta, gli immobili per i quali, a partire dal 01/01/2013, l’esenzione Imu si applica in proporzione all’utilizzazione non commerciale degli stessi, nonché gli immobili esenti ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lettera i-) del D. Lgs. 504/92 (in questo contesto sembrerebbe che vadano comunque dichiarati tutti gli immobili di proprietà, indipendentemente dalla loro destinazione, compresi quelli che sono stati già dichiarati a suo tempo ai fini ICI e non hanno subito variazioni).
Gli Enti non commerciali, pertanto, non erano tenuti a rispettare la scadenza del 04/02/2013 per la presentazione della dichiarazione Imu. Per essi, infatti, è prevista la presentazione di una dichiarazione unica, riepilogativa degli elementi necessari che rilevano ai fini dell’esenzione.
Tale “obbligo” è evidenziato anche nelle istruzioni allegate al Decreto di approvazione del modello di dichiarazione Imu del 30 ottobre 2012, nel quale è anche previsto il rinvio ad apposito modello di dichiarazione (da doversi approvare) che gli enti non commerciali dovranno utilizzare nei casi sopra esposti.
Si ricorda che gli stessi enti sono esonerati dalla presentazione nel caso in cui non siano intervenute variazioni durante il periodo d’imposta.
Dall’interpretazione e precisazioni susseguitesi, apparirebbe chiaro che occorre attendere l’annunciata emanazione del Decreto di approvazione dell’apposito modello di dichiarazione riguardante il “non profit”, in cui sarà riportato anche il relativo termine di presentazione, tralasciando, pertanto, la scadenza del 04/02/2013 ormai superata.
Si chiede, alla luce di quanto sopra esposto, quanto segue:
non prevedendo il D.L. 35/2013 tale casistica relativa agli enti non commerciali, l’Unione è tenuta entro il 30/06/2013 a presentare comunque la dichiarazione dei propri immobili (anche da parte delle strutture periferiche) oppure occorre attendere l’emanazione del citato Decreto di approvazione, di cui alla predetta Risoluzione?
In definitiva quale sarebbe l’obbligo che fa capo agli enti non commerciali attualmente?
Con osservanza.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
(Prof. Tommaso Daniele)
Bari: Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, di Luigi Iurlo
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Bari, informa che la Fondazione Lirico-Sinfonica
Petruzzelli e Teatri di Bari, mette a disposizione 20 biglietti di cui 10 per non vedenti e 10 per i rispettivi
accompagnatori in occasione dei seguenti spettacoli.
31 maggio – 10 giugno
Rigoletto
Giuseppe Verdi
venerdì 31 maggio acquistaTurno A, ore 20.30
domenica 2 giugno acquistaore 18.00
martedì 4 giugno acquistaTurno B, ore 20.30
mercoledì 5 giugno acquistaore 20.30
venerdì 7 giugno acquistaore 20.30
sabato 8 giugno acquistaore 17.00
domenica 9 giugno acquistaTurno C, ore 18.00
lunedì 10 giugno acquistaore 20.30
Chiunque sia interessato può prenotare il proprio biglietto presso la Sezione Provinciale di Bari dell’U.I.C.I., comunicando
il proprio nominativo e quello del proprio accompagnatore entro il giorno precedente allo spettacolo.
Il costo del biglietto, per l’accesso del non vedente e del proprio accompagnatore, ha un costo unico di 8,50 euro per la
prima e di 7.00 euro in occasione dei restanti spettacoli.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Sezione Provinciale di Bari
Il Presidente
(Luigi Iurlo)
Telefono e fax 0805429082 – 0805429058
E-mail: uicba@uiciechi.it
Napoli: Corso per la Gestione dei Dispositivi Mobili di Apple, di Mario Mirabile
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca , la Formazione e la Riabilitazione di Napoli, propone un corso per la gestione e l’utilizzo dei devices mobili di apple con lo ScreenReader Voiceover.
DESTINATARI
Il corso è rivolto a massimo 10 non vedenti e ipovedenti in possesso almeno di uno dei dispositivi targati Apple (iPhone, iPad, iPod), muniti di autonoma connessione ad Internet. Il possesso del
dispositivo e la connessione al Web costituiscono requisito fondamentale e imprescindibile per la partecipazione al corso.
OBIETTIVI
Il corso si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi formativi:
1 fornire le opportune competenze ai destinatari per gestire un’interfaccia touch;
2 informare i destinatari sui molteplici aspetti dell’ecosistema di Apple (hardware, software e servizi);
3 migliorare le conoscenze dei destinatari sul Sistema Operativo iOS.
TEMPI E LUOGHI
Il corso avrà una durata di 15 ore e si terrà tutti i martedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00 a partire dal 13 giugno p.v. presso i locali della sede provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, in Via S. Giuseppe dei Nudi,80.
PROGRAMMA DEL CORSO
? Ia giornata: cenni sulla storia di Apple, la rivoluzione dell’iPhone, il concetto di app, la HomeScreen, primi passi con voiceover, l’app telefono e la gestione dei contatti;
? IIa giornata: gestire le email, scrivere con voiceover, ricercare all’interno del iDevice con spotlight e utilizzare l’appstore ed iCloud;
? IIIa giornata: navigare con voiceover, il rotore, effettuare la ricerca con Google, consultare i blog, gestire i preferiti e l’elenco lettura, condividere i contenuti;
? IVa giornata: Itunes, che cos’è, acquistare contenuti, podcast, itunes U, usare Itunes con OS X e con Windows, backup dei dati;
? Va giornata: Siri, leggere con gli iDevices, ilike2read, iBooks e l’app Kindle.
METODOLOGIA
Il corso sarà realizzato favorendo una metodologia partecipata basata sull’alternanza di minisessioni di ascolto e minisessioni di uso del dispositivo facilitate dalla presenza di 2 tutor d’aula, che affiancheranno il docente nell’erogazione dei contenuti e soprattutto nel supporto dei partecipanti, dimostrando praticamente quanto mostrato durante la lezione.
CONTATTI E TARIFFE
Il corso ha un costo di 40.00€. Per prenotarsi inviare un’email all’indirizzo uiccamp@uiciechi.it oppure telefonare dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 allo 081 5498834. Qualora il corso non raggiungerà almeno le 6 iscrizioni l’ente proponente si riserva la facoltà di rinviare le attività a data da destinarsi.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Sig. Pasquale Angeli all’indirizzo
Costanzo2006@libero.it
I prossimi appuntamenti della “BIENNALE ARTEINSIEME cultura e culture senza barriere” in tutta Italia, Redazionale
ROMA – PERCORSI MULTISENSORIALI NEI MUSEI DELLE VILLE STORICHE
– 1 GIUGNO ore 10.30, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
Visita a 3 opere originali di Giorgio de Chirico e 1 opera di Licia Galiza alla presenza dell’autrice: un’esperienza che coinvolge il senso del tatto e dell’udito, la sensibilità e la riflessione.
– 5 GIUGNO ore 17 , Museo Casina delle Civette — Villa Torlonia
Il percorso prevede l’esplorazione sensoriale delle vetrate, individuandone le caratteristiche tecniche attraverso il tatto, con il supporto del responsabile del Museo, Maria Grazia Massafra, e dell’artista Giuliano Giuman, che realizza opere contemporanee in vetro.
– 15 GIUGNO Villa Gori, Parco di scultura contemporanea
Percorso ideato su una ristretta selezione di opere con l’obiettivo di favorire una fruizione diretta dell’arte, toccandola o ricercandone sviluppi e percorsi spaziali dentro i quali addentrarsi.
ROMA – MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Presenta, in via sperimentale, un percorso tattile che mira all’integrazione di persone normodotate e disabili della vista, ipovedenti e non vedenti.
CORTINA D’AMPEZZO
– 4 GIUGNO ore 16,30, Museo Etnografico Regole d’Ampezzo.
Le mie montagne tattili
Un laboratorio per esplorare le montagne attraverso suggestioni plurisensoriali, lasciandosi guidare dai suoni della natura e dal tocco delle proprie mani.
ANCONA
– 8 GIUGNO ore 11, Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana
Inaugurazione mostra Verso il Terzo Paradiso – L’Italia riciclata di Michelangelo Pistoletto con opere selezionate degli studenti delle Accademie di Belle Arti e dei Licei Artistici.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
– 8 GIUGNO ore 17, Museo Pietrai dei Poeti
Collettiva Artisti Sensibili – Inaugurazione della mostra collettiva.
– 23 GIUGNO ore 17, Museo Pietrai dei Poeti
Collettiva Artisti Sensibili – performance di teatro/musica/danza/poesia/intrattenimento.
RIVOLI (TO)
– 18 GIUGNO ore 10, Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea
Abitare i sensi Esperienza sula percezione.
Visita e laboratorio a partire dagli spunti multisensoriali presenti nelle opere della Collezione del Museo, un percorso dedicato in particolare a non vedenti e ipovedenti, in collaborazione con l’Uici di Torino.
LECCE
18 – 23 GIUGNO: SoundMakers Festival 2013
L’articolato programma 2013 presenta numerose prime nazionali, dove servizi di traduzione in LIS, audiodescrizioni e sottotitolazioni rendono il SoundMakers Festival un evento capace di promuove un modello culturale socialmente inclusivo, democraticamente partecipativo ed eticamente più responsabile. Fra i protagonisti: Moni Ovadia, Evgen Bavcar.
Tutte le gli approfondimenti dei singoli eventi sono disponibili sul www.arteinsieme.eu e www.museoomero.it.
Riduzione personale dipendente – Quesiti, di Tommaso Daniele
Unione Italiana dei Ciechi
e degli Ipovedenti – Onlus
Sezione Provinciale di Chiavari
C.A. Presidente Maria Cristina Minerva
e-mail minecri@winguido.it
uicchi@uiciechi.it
In riferimento al quesito di cui alla e-mail 23.5.2013, si fa presente che la materia è ovviamente molto complessa ed è stata sottoposta a recenti modifiche legislative introdotte dalle leggi “Riforma del mercato del lavoro”(L. 92/2012), “Misure urgenti per la crescita del paese”(L. 134/2012) e dalla legge di stabilità (L.228/2012), che hanno dato adito ad alcuni dubbi applicativi.
In massima sintesi, si può dire che in un rapporto di lavoro subordinato (ex art. 2094 c.c.), il potere di licenziamento costituisce l’esercizio del diritto di recesso da parte del datore di lavoro.
Nel caso di aziende/enti che occupino meno di 15 dipendenti non si applica la procedura prevista dalla legge n. 92/2012 (c.d. Legge Fornero), ma si deve fare riferimento alla legge 15 luglio 1966, n. 604.
In generale il licenziamento del prestatore di lavoro non può avvenire che per giusta causa, ai sensi dell’articolo 2119 del Codice civile , o per giustificato motivo.
In base alle interpretazioni fornite dalla dottrina e dalla giurisprudenza, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è quello determinato da “ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa”.
Pertanto, in base alle pronunzie giurisprudenziali, le ragioni che legittimano il licenziamento individuale per giustificato motivo obiettivo sono riconducibili o a specifiche esigenze aziendali che impongono la soppressione del posto di lavoro (c.d. esigenze obbiettive d’impresa), oppure da comportamenti o situazioni facenti capo al prestatore di lavoro, purché costituiscano una ragione di risoluzione del rapporto (c.d. circostanze incolpevoli inerenti al lavoratore). Tra le prime rientrano, ad esempio, le soppressioni di posti di lavoro a causa di riassetti organizzativi, oppure per una riorganizzazione dovuta alla necessità di contenere i costi aziendali, casi assimilabili alla situazione descritta nel quesito.
In tal caso, si ricorda che, secondo l’art. 2 della legge 604/1966, il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro. Il prestatore di lavoro può chiedere, entro quindici giorni dalla comunicazione, i motivi che hanno determinato il recesso: in tal caso il datore di lavoro deve, nei sette giorni dalla richiesta, comunicarli per iscritto. Il licenziamento intimato senza l’osservanza di tali disposizioni è inefficace.
Sul punto si richiamano anche l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori – legge 20 maggio 1970, n. 300, e la legge 11 maggio 1990, n. 108, che disciplina i licenziamenti individuali, secondo le quali nel caso di licenziamento il lavoratore ha la facoltà di ricorrere contro il provvedimento entro 60 giorni. In dibattimento spetterà al datore di lavoro l’onere della prova per la giusta causa e la giusta motivazione.
I rischi che un datore di lavoro che occupa meno di 15 dipendenti, come nel quesito prospettato, corre in caso di licenziamento illegittimo o inefficace si possono così sintetizzare.
Se alla conclusione del giudizio di fronte al giudice del lavoro dovesse essere accertata l’illegittimità del licenziamento, si potrà applicare nei confronti del lavoratore (ricorrente) il regime della cosiddetta tutela obbligatoria.
La tutela obbligatoria, disciplinata dall’art. 8 della citata L. n. 604/1966, stabilisce che in caso di licenziamento adottato in difetto di una giusta causa o un giustificato motivo, il datore di lavoro deve decidere se riassumere il lavoratore o se corrispondergli, in sostituzione, un’indennità che può essere quantificata da un minimo di 2,5 ad un massimo di 6 mensilità dell’ultima retribuzione percepita (se il lavoratore ha prestato servizio per oltre dieci anni, avrà diritto a 10 mensilità); il requisito dimensionale generale per l’applicazione della tutela obbligatoria è, a livello aziendale, un numero di dipendenti non superiore a 15.
Per completezza di informazione, si rammenta che l’Unione ha anche la possibilità di ricorrere all’istituto della Cassa integrazione guadagni in deroga (CIG), previsto per il caso in cui il datore di lavoro stia affrontando un periodo di crisi per eventi imprevisti ed improvvisi, comunque a lui non imputabili, e rappresenta un intervento straordinario di sostegno al reddito a beneficio di lavoratori sospesi temporaneamente dall’attività lavorativa per motivi riconducibili a crisi di mercato, di fatto analoghe a quella segnalata.
La procedura di CIG richiede necessariamente che il datore di lavoro inoltri richiesta di consultazione sindacale alle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative sul piano provinciale (come previsto dall’art. 5 della legge 164/1975). Raggiunto l’accordo con le parti sindacali per la sospensione dei lavoratori, l’ente procede con la compilazione e l’inoltro all’Agenzia del lavoro della domanda di CIG in deroga, utilizzando l’apposita modulistica, nella quale saranno specificati il periodo di sospensione, i lavoratori interessati ed il numero di ore di CIG richieste. La domanda potrà essere presentata entro il termine perentorio di 20 giorni di calendario dalla data di inizio della sospensione.
Al riguardo si ricorda che l’Ufficio Personale della Presidenza Nazionale potrà fornire informazioni dettagliate sulle procedure di Cassa integrazione e la relativa modulistica INPS, avendole già poste in essere per il personale dipendente della sede centrale.
Infine, data la complessità della materia e considerate le possibili conseguenze anche di ordine giudiziale, si consiglia comunque di valutare se fare riferimento ad un consulente del lavoro prima di procedere ad alcun atto formale nei confronti del personale dipendente.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
(Prof. Tommaso Daniele)
Assemblea Generale del Forum Europeo della Disabilità, Atene 25-26 maggio 2013 – Rinnovo delle cariche, di Tommaso Daniele
Carissimi,
Desidero informarvi che nei giorni 25-26 maggio 2013 ho preso parte ad Atene, in qualità di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità (FID), all’Assemblea Generale del Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum – EDF), durante la quale sono state rinnovate le cariche come avviene ogni quattro anni e Yannis Vardakastanis, rappresentante del Consiglio Nazionale delle Persone Disabili della Grecia, è stato riconfermato Presidente.
Con soddisfazione, ho visto confermata anche la fiducia nei miei confronti con l’elezione a componente del Comitato Verifica Poteri e quella nei confronti degli altri candidati italiani che sono stati eletti:
· Donata Vivanti di Autismo Europa, Vice Presidente;
· Rodolfo Cattani dell’Unione Europea dei Ciechi, Segretario;
· Giampiero Griffo del Forum Italiano sulla Disabilità, componente del Consiglio Direttivo.
Dell’Ufficio di Presidenza fanno parte anche l’altra Vice Presidente Gunta Anca, rappresentante del Consiglio Nazionale della Lettonia e Pat Clarke della Federazione della Disabilità dell’Irlanda in qualità di Tesoriere.
Durante l’Assemblea, alla quale ha partecipato, tra gli altri, Shuaib Chalklen, Relatore Speciale dell’ONU sulla Disabilità, si è parlato degli sviluppi dell’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità a livello nazionale ed europeo, con riferimento in particolare all’articolo 33.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno anche un’interessante sessione sulla situazione delle persone con disabilità nei paesi dell’UE più toccati dalla crisi economica e la presentazione del documento EDF sulla Dimensione Sociale dell’Unione Monetaria Europea.
Il Presidente Yannis Vardakastanis ha dichiarato: “In tutti questi anni il movimento europeo della disabilità ha ottenuto grandi conquiste che hanno aperto la strada per una condizione migliore per le persone con disabilità. Oggi, in tempi di crisi, la sfida è più grande che mai. Anche quando la crisi sarà terminata, le sue ripercussioni rimarranno per molti anni. L’UE deve garantire che i diritti fondamentali delle persone con disabilità siano protetti e che si trovi un modo per uscire dalla crisi che non intacchi le misure sociali. La crisi non dovrebbe mettere in pericolo le conquiste ottenute in questi anni. E il movimento della disabilità è qui riunito per ricordare con un’unica voce ai leader europei che niente si può decidere su di noi senza di noi”.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
(prof. Tommaso Daniele)
Legge 214/11 : azione comune CISL – UICI
Caro Tommaso Daniele,
siamo sicuramente disponibili, come CISL, a collaborare con l’UICI per un’azione comune a tutela delle persone con disabilità, a partire dalla spinosa applicazione della L.214/11.
Il problema è normativo, come da voi ben evidenziato nella lettera al Ministro, e penalizza fortemente alcune tipologie di lavoratori, come quelli che accedono a procedure di mobilità o fruiscono dei congedi straordinari disciplinati a partire dalla legge 104.
Su questo è opportuna una precisazione: la questione non riguarda i permessi mensili, in quanto le norme in materia di contribuzione stabiliscono che una settimana è coperta contributivamente anche se è versato un solo contributo nella settimana stessa. Quindi, usufruire di tre giorni di permesso al mese non ha alcuna rilevanza.
Riguarda, invece, purtroppo, il congedo straordinario indennizzato di due anni, fruibile anche in maniera frazionata.
Inoltre va parimenti evidenziato che il problema non investe i lavoratori pubblici, in quanto in questo settore anche i permessi mensili sono coperti da contribuzioni obbligatorie e quindi effettive.
Il problema è noto alla Cisl che, da tempo, si sta spendendo nel chiedere una modifica normativa sia attraverso l’azione del proprio Patronato Inas che attraverso la più propria azione sindacale, tanto che un riferimento a tale questione è contenuto persino nelle Tesi Congressuali, che recitano:
In attesa di concordare le modalità con le quali concretizzare questa volontà comune di collaborare sul tema, vi salutiamo cordialmente.
P.il Dipartimento
Silvia Stefanovichj
Il Segretario Confederale
Pietro Cerrito
Accesso ai libri per ipovedenti, di Aldo Patriciello
L’Associazione europea dei ciechi (EBU) ha richiamato ripetutamente l’attenzione sull’importanza della conclusione da parte dell’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO), di un trattato internazionale vincolante che garantisca alle persone cieche, ipovedenti e con difficoltà di lettura di poter usufruire liberamente dei libri scritti in Braille, a grandi caratteri e in formato audio, prodotti in tutti i Paesi e protetti dal diritto d’autore. Attualmente, le statistiche dicono che solo il 5 % dei libri sul mercato sono accessibili ai ciechi e agli ipovedenti dei paesi sviluppati, e meno dell’1 % dei testi è disponibile per le persone con problemi di vista nei paesi in via di sviluppo.
La Commissione petizioni ha presentato nel gennaio 2012 un’interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio europeo per chiedere chiarimenti circa la loro posizione nell’ambito dei negoziati WIPO.
Inoltre, la Commissione petizioni ha redatto una risoluzione che è stata approvata il 16 febbraio 2012 dalla plenaria de! Parlamento europeo, nella quale si chiede ai Consiglio e alla Commissione di promuovere un trattato WIPO giuridicamente vincolante sulla disciplina per il copyright per i libri e le stampe prodotti per i ciechi e ipovedenti.
L’Organizzazione Mondiale per la Proprietà intellettuale (WIPO) sta considerando l’adozione di tale trattato, ma fino a ora alcuni fra i membri europei di tale organizzazione si sono opposti a standard globali e stringenti che sanciscano un tale diritto. Per questo i testi disponibili in formato Braille, a caratteri ingranditi o in digitale, restano sempre troppo pochi e la situazione non è omogenea da Paese a Paese.
In occasione della discussione in Commissione petizioni del 12 luglio 2012, la Commissione europea si è detta pronta a riceverne mandato dal Consiglio europeo per negoziare un trattato WIPO vincolante che garantisca l’accesso ai libri per ciechi e ipovedenti, modificando nettamente la sua posizione precedentemente espressa a favore di un trattato facoltativo.
Tutto ciò premesso, voglia la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
Ritiene la Commissione che sia necessario verificare il livello di attuazione di tali policies a livello comunitario?
Ritiene la Commissione che la stipula di un trattato vincolante con la WIPO sia sufficiente a garantire la piena accessibilità ai libri da parte dei ciechi e degli ipovedenti?
Quali eventuali ulteriori passi intende effettuare la Commissione a favore di questa categoria?
Risposta di Michel Barnier a nome della Commissione
Nel mese di ottobre 2012 il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare un trattato vincolante con l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO). li Consiglio ha inoltre determinato le direttive di negoziato per le disposizioni sostanziali del trattato che la Commissione è invitata a seguire nel corso dei negoziati. Nel mese di dicembre 2012 l’Assemblea della WIPO ha deciso di organizzare una conferenza diplomatica a giugno 2013 a Marrakech per concludere i negoziati. Nel frattempo si sono svolte diverse tornate di negoziati preliminari per assicurare l’esito positivo della conferenza diplomatica.
2-3. Secondo la Commissione, il futuro trattato può fornire un contributo significativo per migliorare l’accesso ai libri da parte di non vedenti e ipovedenti, soprattutto se contiene disposizioni che garantiscano la certezza giuridica per quanto riguarda lo scambio transfrontaliera di libri in formato accessibile. La Commissione favorisce inoltre la cooperazione volontaria fra editori e organizzazioni dei non vedenti per assicurare ai gruppi interessati un accesso ai libri quanto più ampio possibile.
Oggetto: Politiche comunitarie per i disabili e gli ipovedenti
Nell’ambito dell’armonizzazione del diritto comunitario con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e in occasione del terzo Parlamento europeo delle persone con disabilità, che si è riunito a Bruxelles il 5 dicembre 2012, il Consiglio dell’Unione europea ha stabilito che dovrebbe essere istituito un quadro per monitorare, proteggere e promuovere ¡’attuazione della Convenzione, che comprenderà la commissione per le petizioni del Parlamento europeo, il Mediatore europeo, così come l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, la Commissione europea e il Forum europeo della disabilità.
Facendo riferimento alla circolare UICI n. 302/2012, si fa appello alle istituzioni europee e ai loro organismi consultivi nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, agli Stati membri dell’UE, alle parti sociali, alla società civile, alle ONG, alle Organizzazioni delle Persone Disabili (OPD) e alle altre parti interessate, affinché prendano disposizioni adeguate a garantire l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità in Europa e in tutte le organizzazioni internazionali di cui le istituzioni europee ed i loro membri fanno parte, riconoscendo quanto segue:
L’Europa si doterà di un nuovo piano per l’occupazione, la crescita e l’inclusione sociale per le persone con disabilità – nuove strategie per uscire dalla crisi.
L’Europa garantirà che il sostegno finanziario sarà utilizzato in primo luogo per occuparsi dei più bisognosi dell’Unione europea e non creerà maggiore esclusione.
L’Europa deve attuare pienamente i diritti umani delle persone con disabilità.
L’Europa deve completare i diritti di cittadinanza per le persone con disabilità.
L’Europa garantisce il sostegno politico per l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite
Tutto ciò premesso, voglia la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
Quali sono i metodi attraverso i quali la Commissione intende promuovere l’attuazione dei suddetti obiettivi?
Nello specifico, quali sono le azioni che la Commissione intende avviare per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità all’interno dell’Unione?
Risposta di Viviane Reding a nome della Commissione
Nella Strategia europea sulla disabilità 2010-2020 la Commissione, agendo neil’ambito delle competenze conferitele dai trattati, ha delineato i piani di attuazione della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) e le azioni per il periodo 2010- 2015 . Per informazioni dettagliate, la Commissione invita l’onorevole parlamentare a consultare la risposta all’interrogazione scritta E-000118/2013.
Conformemente all’UNCRPD, i’UE assiste gli Stati membri nella promozione di condizioni di vita autonoma per le persone con disabilità. La Commissione invita gli Stati membri a utilizzare i fondi dell’UE per finanziare, ad esempio, la formazione e la riqualificazione nella transizione dai centri di assistenza residenziale ai servizi assistenziali di comunità e promuove buone condizioni di lavoro, sviluppando meccanismi di finanziamento per ¡’assistenza personale, l’assistenza residenziale a livello delle comunità e misure di riabilitazione, e investendo in infrastrutture accessibili e capaci di favorire l’integrazione.
Il pacchetto normativo proposto dalla Commissione sui Fondi strutturali e d’investimento europei per il periodo 2014-2020 individua diversi settori di intervento per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. In determinate circostanze tematiche e generali ex-ante (quali ¡’attuazione e l’applicazione della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità 3)), le priorità di investimento del Fondo sociale europeo (FSE) e de! Fondo europeo di sviluppo regionale dovrebbero contribuire con investimenti mirati a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità. La Commissione ha proposto che almeno il 25 % de! bilancio della politica di coesione sia destinato all’FSE e che il 20 % dei finanziamenti a titolo dell’FSE sia impiegato per l’obiettivo tematico deli’inclusione sociale.
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52010DC0636:en:NOT.
[2 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUnServ.do?uri=CELEX:52010SC1324:EN:NOT.