Siena: Resoconto settimana mondiale di prevenzione del glaucoma e assemblea sociale della sezione di Siena, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Il 14 e 15 marzo 2015 sono due giorni importanti per la sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS.
Sabato si è conclusa la settimana mondiale di prevenzione del glaucoma che ha dato risultati a dir poco stupefacenti.
Riporto i dati trasmessici dal dottor paolo Frezzotti che ha mirabilmente diretto il gruppo di lavoro di questa settimana.

“L’attività  si è svolta con l’esecuzione di 457 di visite di screening e visite ambulatoriali a cui si aggiungono 277 tra esami perimetrici, esami di analisi sulla morfologia del nervo ottico e pachimetrie. Questo lavoro ha permesso di porre diagnosi di glaucoma in 15 persone (tra cui 1 paziente con una pressione intraoculare di 33 mmHg, ricordo che il valore normale è inferiore a 21mmHg!) (3.2%) e di ipertensione oculare in 2 persone, potendo iniziare le cure atte ad impedire la comparsa o l’aggravamento del danno funzionale visivo legato alla malattia (che una volta insorto è irreversibile!). In altre 14 persone già affette da glaucoma (3%) è stato necessario modificare la terapia perché insufficiente o mal tollerata. A questi vanno aggiunte altre 6 persone (1.3%)  per le quali sono necessari ulteriori approfondimenti strumentali per arrivare alla diagnosi. Possiamo concludere dicendo, che il nostro sforzo comune, ha permesso a 35 persone (7.6%) di difendersi da una malattia, il glaucoma, che se tardivamente diagnosticata porta a cecità..Ritengo, che miglior premio di questo non ci possa essere.”
Questi risultati premiano lo sforzo dei medici, dei volontari, e della sezione Di Siena in questo settore così importante per la comunità.
Oggi poi si è svolta l’assemblea sociale della sezione che aveva il compito di rieleggere il consiglio sezionale, il rappresentante regionale e il delegato al congresso nazionale.
L’assemblea composta da 38 soci e altrettanti amici vedenti, ha avuto l’onore di ospitare a pranzo il sindaco di Siena Bruno Valentini e ha eletto i seguenti componenti :
per il consiglio sezionale
Massimo Vita, Mario Petrini, vedente, Carlo Corbini, Enrico Giannelli, Erminio Varricchio, Concetta Maggiore, Maria Grazia Marchi.
per il consiglio regionale
Elena Ferroni
delegata al congresso nazionale
Elena Ferroni.
A conclusione dei lavori ho  ribadito l’impegno dell’associazione verso un sempre maggiore servizio a favore dei soci soprattutto in periferia e ho  chiesto alle pubbliche amministrazioni una maggiore attenzione.
Al sindaco di Siena ho  chiesto che uno spazio della città venisse intitolato a Louis Braille ma l’ho  anche esortato a non dimenticarsi mai degli ultimi, dei più deboli.
Il sottoscritto ha anche ringraziato il presidente nazionale per il bel messaggio inviato alle assemblee sezionali auspicando che questo anno congressuale possa davvero segnare una svolta storica nella nostra associazione.
Mi sono impegnato, in fine, cogliendo gli inviti dei soci, a lavorare a livello regionale per dare sempre maggiore forza al ruolo della nostra associazione in ambito regionale.
Il presente comunicato è trasmesso a tutti gli organi di informazione con preghiera di pubblicazione.
Massimo Vita
presidente
sezione provinciale UICI Siena ONLUS

Macerata: relazione di fine mandato 2010-2015, di Mirko Montecchiani

Autore: Mirko Montecchiani

Cari amici, aver lavorato per 5 anni come Presidente di questa associazione è stata un’esperienza unica che custodirò per sempre nel mio cuore. Di certo, ho ricevuto dall’Unione molto di più di quanto in realtà sono riuscito a dare, soprattutto nei momenti più difficili, quando le necessità e le emergenze, anziché travolgerci, sono state lo stimolo per ideare soluzioni che hanno trasformato la sezione di Macerata in uno dei fiori all’occhiello sul panorama nazionale.
Se mi si chiedesse di definire con poche parole questi cinque anni, descriverei il mio mandato come il periodo delle grandi emergenze e il periodo della coerenza con gli obiettivi associativi.
Grandi emergenze
La prima ha riguardato i lavori di ristrutturazione esterna dell’edificio, avviata poche settimane dopo l’inizio del mio mandato. La ristrutturazione si è resa necessaria a seguito di una diffida con la quale il Comune di Macerata dichiarava inagibile l’edificio cui ha sede la nostra Sezione. Per i lavori abbiamo speso 43.000 € circa, pagati in parte con un contributo della sede centrale pari a 10.000 €, in parte con un contributo della Provincia di Macerata pari a 5.000 €, in parte con contributi liberi provenienti dai soci pari a circa 7.000 € e il resto pagato razionalizzando le spese relative alla gestione delle attività ordinarie e utilizzando la totalità dei fondi accantonati negli anni precedenti.
La seconda emergenza, collegata alla prima, ha riguardato i lavori di ristrutturazione interna dell’ufficio che ha avuto luogo nell’estate 2012. Inizialmente gli interventi avevano lo scopo di arginare l’umidità di risalita che rendeva insalubri gli ambienti della Sezione per una spesa prevista di circa 7.500 €. Durante gli interventi, tuttavia, il geometra incaricato Bruno Simoni ha rilevato delle gravi e pericolose situazioni che caratterizzavano la struttura e l’impiantistica dell’appartamento derivanti dai precedenti lavori di ristrutturazione interna svolti nell’anno 1996, tra cui:
* Assenza di 3 architravi pertinenti le porte di comunicazione tra i vani interni.
* Ampie porzioni di muro portante riempite con sabbia e detriti.
* Ampie porzioni di pareti esterne costruite con mattoni crudi.
* Impianto elettrico non a norma.
La spesa totale, al termine dei lavori, ammontava a 39.000 € circa; pertanto, trovandomi in una situazione di totale indisponibilità di risorse economiche e dovendo comunque continuare a garantire i servizi ai soci, ho autorizzato il pagamento della prima tranche dei lavori con il fondo di accantonamento TFR dall’allora unica dipendente Beatrice La Rena per una somma di circa 20.000 €. A questo punto, anche alla luce del fatto che nessuna banca ci avrebbe concesso un mutuo, bisognava necessariamente trovare in fretta una soluzione concreta per non incorrere nel “fallimento della Sezione”. Ho deciso così di valorizzare una risorsa che fino a quel momento aveva sempre avuto un ruolo di secondo piano, ovvero l’IRIFOR. L’IRIFOR è un ente senza fini di lucro, istituito nel 1991 dall’Unione Italiana Ciechi Nazionale per svolgere, con piena autonomia scientifica ed amministrativa, attività di studio, di ricerca e di riabilitazione, inerenti la disabilità visiva. Anche la nostra Sezione di Macerata nel 1999 aveva istituito una propria sede IRIFOR che fino a quel momento, però, aveva svolto le proprie attività all’interno dell’Unione, senza essere tuttavia incisiva nel contesto associativo. Forte della mia esperienza come docente online all’Università di Macerata e consapevole della mancanza di adeguati strumenti formativi sul panorama nazionale, ho deciso di istituire un corso di formazione a distanza sulle tematiche relative all’inclusione scolastica da parte di alunni con disabilità visiva, sviluppando io stesso la piattaforma e-learning. Il corso ha avuto inizio nel gennaio 2013 con ben 133 iscritti, per un incasso di circa 34.000 € netti. Gran parte di questa somma è stata devoluta dall’IRIFOR di Macerata all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Macerata con la quale è stata pagata la restante parte dei lavori e istituita la piccola ausilioteca nel soggiorno di cui attualmente tutti i soci possono fruire. Considerato il successo del primo corso di formazione, ho deciso di istituire una seconda edizione, grazie alla quale è stato possibile ricostituire per intero e in breve tempo l’accantonamento TFR della dipendente Beatrice La Rena, precedentemente speso per far fronte all’emergenza dei lavori di ristrutturazione interna: un triste preludio a ciò che sarebbe accaduto da lì a pochi mesi.
La terza emergenza ha riguardato le dimissioni della segretaria Beatrice La Rena presentate al sottoscritto nel dicembre 2013. Beatrice ha collaborato con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Macerata per più di 15 anni; tutti sappiamo molto bene quanto Beatrice si sia spesa per tutti noi soci, molto al di là di quanto richiesto dal suo contratto di lavoro. Per tale ragione, nonostante la legge prevede 3 mesi di preavviso, ho accettato subito le sue dimissioni per consentirle di non perdere l’offerta di lavoro che gli si era presentata e con la quale avrebbe valorizzato la sua professionalità. Inoltre, sempre in segno di gratitudine, ho provveduto immediatamente alla liquidazione del TFR, nonostante opinioni contrapposte da parte di alcuni consiglieri che suggerivano di procedere fruendo dei tempi previsti dalla legge. Tutto ciò, ha causato un’emergenza: in poche settimane dovevamo trovare un nuovo dipendente  in grado di garantire continuità ai servizi e alle attività quotidiane della sezione.
Nell’individuare il nuovo segretario, ero determinato a non seguire la consuetudine di orientare la scelta verso un profilo professionale riguardante l’area fiscale e della contabilità. Volevo un segretario che rispondesse di più alle esigenze associative quotidiane e alle prospettive future dell’Unione, ovvero:
* che avesse già esperienza nel settore della disabilità visiva,
* che conoscesse già, almeno in generale, le dinamiche dell’Unione e dell’IRIFOR,
* che conoscesse l’inglese,
* che sapesse lavorare nella progettazione europea,
* che avesse padronanza nell’utilizzo di strumenti informatici,
* che potesse avere prospettive all’interno dell’Unione e che non vivesse il suo lavoro come una sorta di meta di passaggio in attesa di trovare qualcosa di migliore, come accaduto per la nostra Beatrice.
Di conseguenza, avrei affidato il settore della contabilità ad uno studio commerciale di livello. La contabilità e la contrattualistica, infatti, rappresentano meno del 10% di tutta l’attività associativa e non sarebbe stata una scelta adeguata pagare un dipendente specializzato in questo settore, magari digiuno sulle problematiche inerenti il mondo della disabilità visiva. Insieme ai colleghi del Consiglio e a Beatrice stessa, abbiamo svolto diversi colloqui, ma nessuno, per ragioni diverse, ci sembrava adeguato. Passavano i giorni e noi non avevamo ancora un nuovo segretario. Ho deciso così di contattare Mariangela Barlotti che aveva già lavorato presso la nostra Sezione, inizialmente con una borsa lavoro della Provincia di Macerata e successivamente come volontaria. In quel momento viveva all’estero; quindi non speravo in una sua risposta positiva che invece dopo pochi giorni è arrivata e dopo circa un mese di affiancamento è divenuta a tutti gli effetti la nostra segretaria. Quanto alla contabilità, abbiamo recentemente affidato l’incarico allo studio commerciale Russo e Associati di Macerata il quale ha revisionato e riorganizzato tutti i documenti inerenti l’intero settore contabile della nostra associazione. La consulenza per la contrattualistica è stata affidata al Ragionier Massimo Moscioni, la cui professionalità ha consentito alla nostra sezione di crescere sotto il profilo dei rapporto con i propri dipendenti e i propri collaboratori.
L’umiltà è il più nobile degli atteggiamenti, ma la vita mi ha insegnato che esiste un limite che l’umiltà non deve mai superare ed è quello della falsa modestia che se contemplata si trasforma in ipocrisia. Una premessa per dire semplicemente che siamo stati bravi a trasformare le necessità in abilità!
La coerenza con gli obiettivi associativi
La pagina di presentazione del sito Internet dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti riporta quanto segue: “L’Unione ha per scopo l’integrazione dei non vedenti e degli ipovedenti nella società, perseguendo l’unità della categoria”. Ebbene, io, in qualità di presidente, ho puntato tutto proprio su questa parola: Integrazione. Questa è una parola che nel nostro caso contiene in sé tanti significati, forse troppi per poterli elencare tutti, ma non importa: elencherò di seguito soltanto quelli che in questi 5 anni hanno guidato questa presidenza.
Integrazione = reciprocità
La reciprocità è un tesoro umano di inestimabile valore; è un terreno fertile ricco di semi. Devo dire, con estrema franchezza, che all’interno della nostra sezione, per fortuna, questo tesoro c’è. Molti di voi, al momento del bisogno, non si sono tirati indietro e questo mi ha più volte riempito di gioia e soddisfazione. Penso ai numerosi contributi economici erogati durante il periodo dei lavori; penso a quanti offrono la loro disponibilità per servire ai tavoli durante le cene al buio; penso a quei rappresentanti di zona che tengono vivo il rapporto con i soci del loro territorio; penso a quanti propongono iniziative; penso a quanti offrono la propria disponibilità per le attività della sezione; penso a quanti settimanalmente svolgono attività di supporto presso gli uffici della nostra sezione; penso a quanti non si sono tirati indietro quando c’era da manifestare per l’ottenimento dei nostri diritti ecc. ecc.
Con altrettanta franchezza, tuttavia, debbo dire che vi sono dei soci i quali vivono il rapporto con l’Unione in maniera diversa. Alcuni di questi, pur avendone la possibilità, non hanno mai supportato l’Unione e non hanno mai aiutato ad organizzare attività e servizi, però, gli stessi, non hanno esitato a chiedere e pretendere supporto quando ne avevano bisogno, unicamente a fronte del pagamento della tessera. L’Unione non è un sindacato, un patronato, un CAF, un’agenzia ecc. è un’associazione che funziona bene soltanto se ognuno, a seconda del proprio tempo e delle proprie possibilità, apporta il suo contributo, soprattutto in termini umani. La nostra sezione, per garantire i servizi di base, spende circa 22.000 euro all’anno, a fronte di circa 7.000 euro acquisiti dai tesseramenti. Come pensate che siamo riusciti a trovare le altre risorse? Le risorse si acquisiscono realizzando progetti, supportando le iniziative, offrendo il proprio aiuto in sezione… Soltanto in questo modo si costruisce una rete di rapporti efficiente che poi garantirà, ovviamente, un ritorno a ciascuno in termini di servizi e supporto. Abbiamo infatti ideato uno slogan che è al centro del concetto di reciprocità, ovvero: l’Unione c’è sempre quando ne hai bisogno, ma l’Unione ha anche bisogno di te.
Forse vi sembrerà strano leggere queste parole, ma per me è importante dare a tutti voi questo messaggio di invito a considerare l’Unione come un’associazione a tutti gli effetti, dove ognuno dà ciò che può e chiede ciò di cui ha bisogno.
A mio parere, è questo il vero processo di reciprocità e senza reciprocità non c’è integrazione. Ciò dovrebbe attuarsi, in generale, ad ogni livello e in ogni settore della società: se un essere umano non è predisposto a dare qualcosa non può considerarsi integrato; pertanto il cieco o l’ipovedente che viene in sezione solo quando ha bisogno e non per offrire la propria disponibilità non può dirsi integrato neppure nella società in cui vive.
Tale principio è stato preso come base per ogni mia scelta, durante tutti i 5 anni, rompendo definitivamente l’idea secondo cui “si paga la tessera, quindi si pretende un servizio”.
Integrazione = cultura
Non mi riferisco in senso stretto alla cultura delle persone con disabilità visiva, sulla quale comunque abbiamo lavorato, ma alla cultura che la società ha verso i ciechi e gli ipovedenti, poiché ciechi e ipovedenti non possono considerarsi integrati fino a quando la società in cui vivono non è pronta a conoscerli e soprattutto a conoscere i loro limiti e le loro potenzialità.
Ribadendo, dunque, quanto espresso nelle righe precedenti, l’Unione non è un sindacato, un patronato, un CAF, un’agenzia ecc. è un’associazione che oltre ad offrire servizi e supporto ai propri associati, ne migliora la qualità della vita lavorando sulla società di tutto il territorio di competenza. L’inclusione sociale di una persona con disabilità visiva non dipende da quanto è alta l’indennità o la pensione, non dipende soltanto da quante ore di accompagnamento ha a disposizione: dipende prima di tutto da come si è considerati dal resto della società.
A tal fine, durante questi 5 anni, abbiamo intrapreso una serie di iniziative per far conoscere alla società i limiti e le potenzialità delle persone con disabilità visiva. Non è un lavoro semplice: ci vogliono anni per sensibilizzare una società intera, ma intanto noi abbiamo intrapreso questo cammino e lo abbiamo fatto nella maniera più determinata possibile, lavorando sia sugli adulti di oggi che sugli adulti di domani.
Integrazione = dignità
Un’associazione che non ha dignità non può pretendere di dialogare con le istituzioni per promuovere l’integrazione dei propri soci. Inoltre, un’associazione che non ha dignità rende indegni anche i propri soci. Parole forti, lo so, ma purtroppo neppure la nostra associazione era indenne da scelte che stavano compromettendo, con il passare del tempo, la nostra dignità e la nostra immagine nei confronti dell’opinione pubblica e delle istituzioni.
Prima situazione fra tutte, la convenzione con la Compagnia Dimensione ArteTeatro, la quale prevedeva, da parte della Compagnia stessa, un pagamento di 4.200 euro all’Unione, a fronte di un patrocinio per 3 spettacoli teatrali. Si trattava di certo di una fonte di finanziamento non indifferente, ma, ultimamente, le modalità con cui gli operatori della Compagnia proponevano i biglietti, tramite operazioni porta a porta, era inaccettabile! Una volta hanno chiamato persino a casa mia, proponendo l’acquisto dei biglietti al fine di aiutare “bambini non vedenti emarginati e in difficoltà”. Altre segnalazioni analoghe sono giunte da parte di cittadini che hanno chiesto spiegazioni alla nostra segreteria. Ebbene, come Presidente ho deciso di non vendere la dignità dei ciechi per 4.200 € all’anno, rescindendo così il contratto con la Compagnia.
Un’altra situazione che stava compromettendo la dignità della nostra associazione nei confronti dell’opinione pubblica e delle istituzioni riguardava le modalità che regolavano i rapporti di lavoro tra l’Unione e gli operatori del servizio di accompagnamento a Macerata. Le operatrici del servizio di accompagnamento, a fronte delle loro prestazioni, ricevevano dei buoni INPS (i cosiddetti voucher). Tale situazione era inaccettabile per diverse ragioni che preferisco non illustrare in questo documento; pertanto, dopo una forte opposizione da parte di alcuni consiglieri, ho preteso che fossero cambiate le modalità, assumendo le tre operatrici a tempo indeterminato con un regolare contratto di lavoro, contratti che sono stati individuati dal nostro neo-consulente del lavoro. Ciò ha portato inevitabilmente ad una lieve riduzione delle ore di servizio, ma la scelta si è resa necessaria, sia ai fini del rispetto della legge, sia ai fini dell’immagine che l’Unione dà di sé nei confronti delle istituzioni.
Ultima situazione: la frequente confusione tra prestazioni professionali (che giustamente debbono essere retribuite) e prestazioni a titolo volontario e gratuito. Ho preteso che il dipendente lavori esattamente per il monte ore previsto dal contratto ed ogni straordinario deve essere pagato.
Riflessioni finali e prospettive future
Il 30 aprile 2009 ho accettato la carica di Presidente per due importanti ragioni:
1. Restituire all’Unione ciò che mi aveva dato.
2. Entusiasmo di intraprendere un’attività che mi avrebbe sicuramente arricchito in termini umani.
Durante questi 5 anni ho sempre cercato di dare il massimo, anche se forse, a volte, non sono stato all’altezza delle vostre aspettative. Dopotutto la perfezione non è umana: io ho cercato di operare dando alla Sezione una mia personale impronta, basata sulla coerenza con gli obiettivi associativi, sulla dinamicità e sull’innovazione. Ho esercitato il mio ruolo di Presidente fino in fondo e senza particolari compromessi, consapevole da un lato della natura democratica della nostra associazione, ma dall’altro anche delle responsabilità che una presidenza comporta e questo spesso mi ha indotto a prendere decisioni drastiche, a volte in contrasto con le opinioni generali del Consiglio, soprattutto nei momenti di emergenza.
C’è chi dice che sono stato un presidente troppo autoritario e c’è chi dice che non lo sono stato abbastanza. Come appena detto, ho cercato un equilibrio. Di certo rimpiango di non aver allestito l’ambulatorio oculistico che vi avevo promesso nella scorsa assemblea, ma le opposizioni da parte di alcuni consiglieri erano tali che non me la sono sentita di fare un atto di forza. L’ambulatorio avrebbe sottratto una stanza ai già angusti locali dei nostri uffici ed io ho rispettato questa riflessione, anche se non l’ho pienamente condivisa. Magari l’ambulatorio lo realizzerà il nuovo presidente, al quale – se richiesto – saprò dare gli opportuni suggerimenti su come reperire i relativi finanziamenti.
Durante questi 5 anni, per il bene della Sezione, ho compromesso anche delle amicizie con persone a cui sono molto legato, anteponendo i doveri di un presidente ai sentimenti di un essere umano. Nelle mie azioni, ho sempre anteposto il bene della Sezione a qualsiasi altra cosa e spero – almeno su questo – di meritare la vostra gratitudine.
Il mio più grande difetto? Sicuramente quello di essere stato fisicamente poco presente in sezione, ma dovendomi occupare di molti settori all’interno dell’Unione e soprattutto abitando a 35km di distanza, non era poi così facile per me. Capisco che ciò abbia avuto un impatto negativo, soprattutto per i soci abituati, come avveniva in precedente, ad avere un presidente presente in sezione quasi tutti i giorni.
In questi 5 anni, sono stati moltissimi i momenti di soddisfazione che ho potuto condividere con voi soci. Non abbiamo avuto manna dal cielo: ogni successo è costato lavoro e sacrifici, sia per me, sia per gli altri membri del Consiglio, sia per tutti coloro che in questi anni ci sono stati vicini; d’altro canto, ogni sconfitta ha sempre rappresentato una risorsa da cui attingere per poter migliorare nel futuro.
Io e i miei colleghi consiglieri lasciamo una Sezione a posto sotto il profilo economico, funzionale, ben radicata nel territorio e soprattutto rinnovata: per cui i futuri amministratori non troveranno brutte sorprese.
Ora penso veramente di avervi detto quasi tutto.
Una sola ultima comunicazione resta da fare: Alle elezioni del 22 marzo prossimo per il rinnovo delle cariche associative non ripresenterò la mia candidatura. A chi mi chiede le ragioni di questa scelta, rispondo che esse possono essere facilmente trovate all’interno di questa comunicazione.
A chi mi chiede chi sarà il mio successore, rispondo non lo so. Il mio obiettivo adesso non è quello di scegliere un successore da guidare, ma di tornare a fare il volontario come ho fatto da quando avevo vent’anni, nel rispetto delle scelte dei nuovi consiglieri e del nuovo Presidente che tra qualche giorno eleggeremo insieme.
Vi abbraccio tutti,
Mirko.
Relazione morale 2014
Nel rispetto degli obiettivi statutari, riporto di seguito la sintesi delle altre attività straordinarie, dal 2010 al 2015. Nello specifico, le attività straordinarie riguardano tutte quelle iniziative che la nostra sezione attua in aggiunta al supporto e ai servizi quotidiani erogati ai soci, ovvero:
* Passaggio dalla contabilità di tesoreria alla contabilità semplificata, per snellire le procedure amministrative della nostra segreteria.
* Lavori di ristrutturazione esterna ed interna dell’edificio, con relativa messa a norma degli impianti ed installazione dell’impianto di deumidificazione.
* Sostituzione dei precedenti corpi illuminanti con dispositivi adeguati alle diverse esigenze legate all’ipovisione.
* Stipulazione di contratti di lavoro dipendente per le 3 operatrici che svolgono il servizio di accompagnamento finanziato dal Comune di Macerata.
* Realizzazione del sito web interattivo dove è possibile consultare notizie in tempo reale e prenotare servizi direttamente online, tra cui: accompagnamento in tutto il territorio provinciale, consulenza tiflodidattica per le scuole, assistenza informatica diretta, accesso al libro parlato ecc.
* 11 Corsi di informatica e tecnologie assistive ad accesso gratuito, riservati ai soci nei quali corsi sono state trattate tematiche relative all’utilizzo dei sistemi operativi Microsoft Windows, OSX (Macintosh) e iOS (Ipad e Iphone).
* Allestimento dell’ausilioteca (presso la sala d’ingresso della Sezione), contenente: postazione informatica (PC, screen reader, sintesi vocale di ultima generazione, screen magnifier, sistema ICR, monitor 40 pollici, software LAMBDA, display Braille, iPad) e vetrina luminosa contenente ausili tiflodidattici, ausili per l’autonomia domestica, giochi ed altro materiale tiflologico innovativo. Lo scopo di tutto ciò è quello di consentire ai soci di sperimentare direttamente gli ausili prima di acquistarli.
* Rinnovo totale degli strumenti informatici, allestimento della rete e trasferimento dell’intera banca dati su cloud Google (a partire dal 1/1/2014).
* Partecipazione a 5 progetti di scambio internazionale per gli studenti soci della nostra sezione.
* Segreteria telefonica interattiva, attraverso cui è possibile ascoltare notizie e prenotare servizi.
* Corsi individuali agli alunni soci e ai loro insegnanti sull’utilizzo di strumenti tiflodidattici specifici, a seconda delle singole esigenze.
* Attività di monitoraggio per conoscenza approfondita delle problematiche relative ai nostri alunni con disabilità visiva e la messa a punto di progetti riabilitativi individualizzati, per tutti i soci, in collaborazione con IRIFOR Macerata.
* Riorganizzazione totale del Servizio di Consulenza Tiflodidattica, erogato dalla nostra sezione in maniera individuale, senza essere più legati al centro tiflodidattico di Pesaro che non riusciva a garantire un suppoto adeguato alle esigenze dei nostri alunni.
* Audio descrizione dell’Opera Lirica e partecipazione a progetti di sviluppo dell’accessibilità al patrimonio multimediale, in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata.
* Istituzione della Newsletter Cronache Maceratesi, attraverso cui tutti i soci ricevono notizie quotidianamente.
* Istituzione della Newsletter UIC Scuola, attraverso cui genitori, insegnanti, istruttori, alunni e personale UIC possono dialogare tra loro.
* Stipula dell’accordo con il patronato AMNIL per la fornitura di servizi di assistenza fiscale gratuita, riservata a soci e familiari di soci della Sezione.
* Istituzione del servizio di accompagnamento in convenzione, su tutto il territorio provinciale con le seguenti associazioni: Croce Rossa di Macerata, Croce Rossa di Camerino, Croce Rossa di Cingoli e Croce verde di Civitanova Marche. Nonostante numerosi tentativi, non siamo purtroppo ancora riusciti a convenzionarci con analoga associazione per la copertura del territorio di Recanati.
* Distinzione definitiva tra UICI Macerata e IRIFOR Macerata, secondo cui l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti adempirà ai doveri associativi (tutela e assistenza), mentre l’IRIFOR si occuperò unicamente di formazione, ricerca e riabilitazione. I due enti dispongono dunque di segreterie distinte, ambienti distinti, conti economici distinti e siti web distinti.
* Iniziative di sensibilizzazione a tutela delle persone con disabilità visiva oggetto di denunce sulla loro condizione visiva poi dimostratesi infondate dal magistrato.
* Corsi di formazione online. A seguito di una analisi di mercato condotta personalmente in merito alle esigenze formative del personale scolastico che opera con alunni ciechi e ipovedenti, l’IRIFOR di Macerata ha istituito 5 corsi di formazione a distanza in materia di tiflologia per l’inclusione scolastica, attraverso una efficiente piattaforma e-learning progettata da Mirko Montecchiani.
* Costante dialogo con istituzioni e aziende di vario genere per far conoscere limiti e potenzialità delle persone con disabilità visiva, il livello di accessibilità a prodotti e servizi sia sempre maggiore, soprattutto nell’ambito della mobilità e dell’accesso all’informazione.
* 16 cene al buio (di cui 13 a Macerata, 2 a Matelica e 1 a Cingoli, finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle potenzialità dei disabili visivi.
* 15 Progetti ‘Sperimentare l’Handicap’ nelle scuole di tutto il territorio provinciale, in cui più di 650 alunni, in totale, hanno avuto modo di sperimentare la disabilità visiva attraverso giochi e attività didattiche.
* 2 percorsi sensoriali al buio, aperti a tutti.
* Partecipazione alla ‘Notte dell’opera’ di Macerata attraverso l’istituzione di un percorso sensoriale al buio, aperto a tutti i cittadini.
* Partecipazione all’udienza privata del Papa (18 settembre 2013).
* 6 laboratori didattici, dedicati agli alunni con disabilità visiva.
* Laboratorio di trucco, ad accesso gratuito, rivolto alle socie.
* Training di immersione al lago di Cingoli, ad accesso gratuito, dedicata a tutti i soci.
* Percorso gratuito di sostegno e crescita per genitori, finalizzato a supportare i genitori nell’affrontare le problematiche dei loro figli con disabilità visiva.
* Dimostrazioni sul gioco del Torball, presso le scuole della Provincia di Macerata.
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Macerata: Gran Galà 2015, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con la Cooperativa Sociale Con-Tatto Center e del BB Disco Dinner di Cupra marittima organizzano per il 20 Marzo Ore 21:00.
MISSION SERATA BB
C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà.
Albert Einstein
La frase esprime perfettamente la determinazione che il Presidente della sezione interprovinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo Cav. Adoriano Corradetti adotta per garantire e promuovere sempre nuove opportunità a tutte le persone non vedenti e ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive.
ADOTTA UN PROGETTO:
Sostieni l’inclusione e l’autonomia dei non vedenti attraverso l’informatica
“MANUL-MENTE”.
Il progetto vuole realizzare un laboratorio di attività manuali creazioni con la creta, rilegatura, l’uso di ausili e strumenti tiflodidattici, ecc.
Per sostenere le attività del laboratorio MANUAL-MENTE, puoi dare un aiuto concreto e mirato, partecipando alla serata di beneficienza che si terrà il 28 marzo.
Adottando il progetto, potrai:
* Contribuire all’avanzamento immediato di alcune fasi per la realizzazione dell’aula.
* Monitorare costantemente lo stato di avanzamento del progetto attraverso il web.
* Donare con la consapevolezza di come il tuo contributo sarà utilizzato.
Ma la cosa più importante è che:
* Collabori, insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti a creare nuove opportunità per chi vive in condizioni di marginalità ed esclusione per la mancanza della vista!

Un nuovo contributo dell’I.Ri.Fo.R. alla ricerca, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

TellMeWhat presentato alla CSUN 2015 della California State University, ma …è solo l’inizio!
Dopo il successo della presentazione dell’I.Po.P. a New Orleans nel marzo dell’anno scorso, la ricerca I.Ri.Fo.R. è “tornata” negli U.S.A.: Mirko Montecchiani, il giovane presidente dell’IRIFOR Macerata, sede locale particolarmente attiva del nostro ente voluto dall’Unione Italiana Ciechi per la ricerca e la formazione sulle tematiche della disabilità visiva, ha preso parte alla CSUN 2015 per presentare TellMeWhat: una piattaforma online che consente di audio descrivere e sottotitolare qualsiasi tipologia di video (film, cortometraggi, cartoni animati, materiale multimediale, sequenze di immagini, videobook ecc.), attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e di sintesi vocali di alta qualità.

Questo software consente di adattare un video affinché possa essere fruito da persone sorde (attraverso la sottotitolazione ) e da persone con disabilità visiva (attraverso la descrizione di ciò che accade, nei momenti di silenzio). Sia i sottotitoli che l’audio descrizione, possono essere realizzati semplicemente scrivendo il testo in un editor appositamente creato che segue la linea del tempo della traccia video originale, senza pertanto bisogno di doppiatori e studi di registrazione i cui costi elevati, sono causa della mancata diffusione dell’audio descrizione.

Alla presentazione, che ha avuto luogo presso il Manchster Hotel di San Diego, mercoledì 4 marzo, ad ascoltare non solo utenti con disabilità sensoriale, ma anche docenti provenienti da varie università statunitensi, distributori di software e professionisti del mondo dell’audio descrizione.
I relatori (Mirko Montecchiani e Christoph Damm – Collaboratore allo sviluppo del software) hanno presentato il prodotto attraverso dimostrazioni pratiche, audio descrivendo e sottotitolando il noto video Space Balloon che mostri il lancio nella stratosfera di un pallone gonfiato ad elio che porta con sé una videocamera allo scopo di riprendere l’oscurità dello spazio e la curvatura della terra.

Abbiamo incontrato Mirko Montecchiani, da poco entrato a collaborare con la sede centrale I.Ri.Fo.R. , con un contratto di consulenza:

“I feedback ricevuti dagli auditori sono stati tutti positivi!” ci ha detto Mirko al quale chiediamo quali siano le caratteristiche principali del software. Innanzitutto la possibilità di lavorare su qualsiasi codifica audio-video esistente- ci spiega -, inoltre il nostro software Funziona con tutti i sistemi operativi ( Windows, OSx, iOS, Linux e Android”) , Supporta più lingue (inglese, italiano, francese, tedesco e Ceco ) e Consente la collaborazione on-line tra più persone.” Infine, – conclude la presentazione Mirko- oltre ad un design semplice ed un’interfaccia amichevole, Riceve automaticamente gli aggiornamenti, dispone di 2 voci per ogni lingua (maschile e femminile)
* permette la regolazione del volume, del tono e della velocità della voce e di scaricare l’audio descrizione e i sottotitoli in diversi formati standard.””
– “Veramente interessante e adesso cosa succederà?” “nulla. La presentazione di TellMeWhat alla CSUN 2015 , – prosegue Mirko Montecchiani,- per me, ma in particolare per l’IRIFOR di Macerata è solo l’inizio di un cammino e non un traguardo raggiunto: a San Diego abbiamo conosciuto professionisti del settore, non solo provenienti dagli Stati Uniti, ma anche dal Giappone, interessati ad approfondire la conoscenza del nostro software…”

TellMeWhat è un esempio di come la Ricerca Italiana può funzionare se svolta in modo metodico e senza interessi personali, ma per il bene della collettività. In particolare, TellMeWhat è un risultato raggiunto dal territorio e dalla società maceratese, finanziato totalmente con fondi propri dell’IRIFOR di Macerata, senza alcuno sponsor, né fondi pubblici.

Alla fine del nostro incontro abbiamo chiesto a Mirko Montecchiani: “A quando il lancio di questo meraviglioso sofware?” “Il lancio ufficiale di TellMeWhat avverrà intorno alla metà del prossimo mese di maggio ed il prezzo previsto per il suo utilizzo è pari a circa 29$ all’anno: un prezzo accessibile anche per le modestissime casse delle scuole e delle Università italiane”.

Ipovisione: accessibilità del web e delle applicazioni. Problemi in uno scenario in continuo mutamento, di Massimiliano Martines

Autore: Massimiliano Martines

Premessa
Ipovisione ed Internet
L’ipovisione è una forte riduzione dell’acuità visiva causata da patologie sia infettive, sia genetiche o procurata da altre malattie che non coinvolgono direttamente l’apparato visivo.
Più specificatamente l’individuo che si trova ad affrontare tale situazione è sottoposto ad una continua ricerca per trovare la condizione ottimale, in modo tale da sfruttare a pieno il residuo visivo. Questo concetto si applica sia alla visione ambientale, sia a quella ravvicinata.
Non bisogna dimenticare che il processo sopra descritto, si realizza in maniera direttamente proporzionale, in relazione alle condizioni ambientali esterne che la persona si trova ad affrontare in quel determinato momento.
Rendere fruibile il web anche ai soggetti ipovedenti significa dover tenere presente moltissime variabili, quali:
* L’acuità visiva;
* Il campo visivo;
* La percezione dei colori
* Altre patologie collaterali che influiscono negativamente sulla sensibilità visiva.
Inoltre, bisogna tenere conto di come gli ipovedenti configurano i propri pc. Infatti, non tutti utilizzano gli strumenti assistivi, magnifier (ingranditori software). Molti tendono a personalizzare in maniera estrema il proprio desktop, ingrandendo le icone, le lettere ed i menù, altri ancora tendono a modificare la risoluzione dello schermo, cercando di adattarlo alle proprie esigenze.
Infine, ci sono coloro i quali utilizzano l’opzione di ingrandimento caratteri dei browser, e magari usano browser diversi che interpretano la pagina web in maniera differente, privilegiando il dimensionamento dei caratteri.

Il web in questi ultimi anni.
In questi anni il web ha subito una trasformazione frenetica, sia in termini tecnologici che di servizi e contenuti, si è passati dai semplici siti in cui erano immagazzinate informazioni in formato quasi esclusivamente testuali o al limite con l’aggiunta di qualche foto a layout molto complessi, infine gli scopi ed i contenuti almeno per il grande pubblico si limitava quasi esclusivamente alla consultazione.
Con il passare degli anni la situazione è cambiata drasticamente, la tecnologia ha via via permesso di implementare nuovi servizi e contenuti, di conseguenza sono cambiati gli scopi di utilizzo ed è comparsa la così detta interattività, in altre parole il cittadino ha ora la possibilità di agire direttamente usufruendo di una serie di servizi una volta gestiti da un intermediario. Inoltre il web è diventato una grande piattaforma per la fruizione di contenuti multimediali come i filmati e la TV.
Questa trasformazione ha complicato notevolmente la situazione, i siti e le applicazioni web sono ormai diventate complesse ed hanno assunto una caratteristica comune, in cui il layout è più attraente e la gestione degli oggetti non è di immediato apprendimento. La cause di questo risultato possono essere ricondotte alla scarsa sensibilità dei programmatori ad attenersi a certi protocolli di programmazione, la possibilità di implementare i siti grazie a soluzioni software confezionate ormai messe a disposizione di tutti ed allo scarso interesse da parte delle varie aziende a porre la questione accessibilità come contrale, in fase di progettazione di una web application o di un sito web.

Tecnologia assistiva.
Fortunatamente la tecnologia ci aiuta un pochino superare questi problemi, infatti i software di ingrandimento testi e o sintesi vocale riescono a minimizzare i problemi che un ipovedente si trova ad affrontare.
Zoomtext di Ai Squared http://www.aisquared.com/zoomtext/
Magic di Freedom Scientific. http://www.freedomscientific.com/Products/LowVision/MAGic

Principi su cui si basa l’attuale legge.
a) «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;
b) «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
Poiché la legge prescrive (art. 12, comma 2) che il relativo decreto (DM 8 luglio 2005) venga periodicamente aggiornato per il tempestivo recepimento delle modifiche delle normative internazionali e per l’acquisizione delle innovazioni tecnologiche intervenute in materia di accessibilità, e i requisiti facevano inizialmente riferimento alle WCAG 1.0, a seguito dell’emanazione delle WCAG 2.0 da parte dello stesso W3C e dell’invito esteso ai 27 paesi membri da parte della Commissione europea di adottare tali raccomandazioni, si è reso necessario costituire un gruppo di lavoro presso l’Osservatorio dell’accessibilità Web (Formez e DDIT) che ha predisposto la revisione dell’allegato A del citato decreto portando i requisiti da 22 a 12, revisione che è stata pubblicata come bozza ad aprile 2010 sul sito del Ministero. La proposta di adeguamento è stata notificata alla Commissione europea, ai sensi della Direttiva 98/34/CE[9] ed è stata emanata sotto forma di decreto dal Ministro Profumo il 20 marzo 2013 e quindi trasmessa alla Corte dei Conti. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 settembre 2013.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile 2013[12] è stato pubblicato il comunicato della circolare n. 61/2013 riguardante i recenti obblighi delle pubbliche amministrazioni in materia di accessibilità e le modalità di redazione degli “Obiettivi di Accessibilità” (ex art. 9, comma 7, del decreto legge 179/2012).
Infine l’aggiornamento normativo pone delle regole più stringenti sia al pubblico in certo senso anche al privato, legando l’obbligo di adeguare le strutture informatiche alla presenza delle persone disabili presenti nei luoghi di lavoro in relazione alla mansione svolta.

Riferimenti.
Gazzetta ufficiale.
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/16/13A07492/sg%20della%20legge%2004&2004
Protocolli internazionali delle WCRAG 2.0
http://www.w3.org/Translations/WCAG20-it/
Overvew complessivo sull’attuale norma.
http://www.webaccessibile.org/legge-stanca/obblighi-di-accessibilita/

Difficoltà riscontrate dagli ipovedenti.
Purtroppo vi è una sostanziale sottovalutazione culturale, ancora oggi l’accessibilità è vista come qualche cosa di costoso e soprattutto che riguarda una numerosità sostanzialmente esigua della popolazione cosa per altro non vera. Oggi l’ipovedente deve districarsi con immagini e banner in movimento, inserti pubblicitari, contrasti di colore, logiche di navigazione molto discutibili e non da ultimo font-size incoerenti all’interno della stessa pagina.
Per poter acquistare un biglietto di un treno, di un aereo o usufruire di un servizio della pubblica amministrazione devono essere superati molti ostacoli spesso e volentieri ci si impiega moltissimo tempo per giungere alla meta e molte volte non vi si riesce. Stesso discorso per la fruizione delle piattaforme di e-learning divenute sempre più utilizzate non da ultime le piattaforme e applicazioni web che servono a svolgere attività lavorative.
Fortunatamente vi sono degli esempi positivi, ne cito alcuni per brevità: BMC Remedy, Supermercati Esselunga on line; questi due sono stati oggetto di test da parte della Commissione OSI risultando accessibili, con Esselunga stiamo continuando la collaborazione affinché anche le applicazioni mobili possano essere accessibili. BMC Remedy è una piattaforma utilizzata dalle più grosse aziende pubbliche e private e serve a gestire dei flussi dati e monitoraggio delle anomalie in un sistema informatico, credo che con l’opportuno addestramento, gli ipovedenti potranno essere in grado di usare questa piattaforma web riuscendo così diversificare gli sbocchi professionali. Quindi Amazon.it il sito di E-commerce più famoso ed importante in questo momento a cui va dato merito di aver costruito questa piattaforma ponendo al centro i protocolli di accessibilità.

Conclusioni.
Credo che per il futuro dobbiamo concentrarci su tre obbiettivi.
1. Cambiamento dell’approccio culturale circa la costruzione dei siti e delle applicazioni web da parte di tutti i soggetti coinvolti (aziende, settore ICT università ed associazioni).
2. Maggiore consapevolezza da parte degli ipovedenti che sperimentano questa condizione in età adulta o avanzata, circa la necessità di dover affrontare nuove sfide e quindi il dover mettersi in gioco per essere pronti ad usare le nuove tecnologie.
3. La certezza che il futuro ormai presente è lo spostamento di tutti i servizi offerti sul web verso il mondo del mobile, quindi sarà necessario non ripetere gli errori di sottovalutazione che si sono compiuti in passato con il web.

Convegno “Lotta alla Retinite Pigmentosa 20/20: verso una migliore condizione visiva”, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Nel mondo occidentale, le patologie di origine infiammatoria o infettiva che un tempo erano causa di grave minorazione visiva sono state pressoché debellate; oggi, l’attenzione del mondo scientifico si rivolge quindi alle patologie di origine genetica o degenerativa: una di queste è la retinite pigmentosa, una patologia considerata rara, sebbene sia una delle principali cause di disabilità visiva: in Italia, oltre diciassettemila persone ne sono portatrici.
Il 14 marzo u.s. si è svolto a Milano il convegno, “Lotta alla Retinite Pigmentosa – 20/20 verso una migliore condizione visiva”, promosso dalla clinica oculistica dell’Ospedale San Paolo di Milano (centro di riferimento della regione Lombardia per la ricerca in questo settore), dal Consiglio Regionale Lombardo dell’UICI, dalla IAPB, dall’l’Istituto dei Ciechi di Milano e dall’associazione Retinitis; il convegno aveva lo scopo di fare il punto della situazione circa gli studi in corso tendenti a debellare o almeno ridurre l’impatto della patologia.
L’evento si è svolto nella splendida cornice della Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano ed ha visto la partecipazione, direi sorprendente, di circa duecentottanta persone, nonostante l’evento fosse trasmesso anche in diretta streaming sul sito dell’istituto. Ciò dimostra quale interesse ci sia per le ricerche che si stanno svolgendo in questo campo.
Le sei relazioni presentate hanno restituito un quadro esauriente delle ricerche e delle sperimentazioni legate a questa patologia. La prima relazione, a cura del Prof. Luca Rossetti, Direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha quantificato l’incidenza della patologia sulla popolazione e descritto le varie tipologie della stessa. Sono rimasto particolarmente colpito dal dato relativo all’incidenza della patologia in Giappone, ove oltre il 25% dei minorati della vista lo è a causa della retinite pigmentosa.
La ricerca è stata oggetto della relazione del Prof. Riccardo Ghidoni, responsabile del Centro per lo studio delle degenerazioni retiniche ereditarie della clinica oculistica dell’Ospedale San Paolo, intitolata “A caccia dei killer dei fotorecettori”; il Prof, Ghidoni ha spiegato che è stata individuata una molecola che, lavorando più del dovuto, causa la morte dei fotorecettori e che le ricerche in tal senso, in corso dal 2008, sono a buon punto malgrado la mancanza di fondi che le hanno rallentate. L’introduzione di nuove tecniche di analisi del DNA per la ricerca delle mutazioni responsabili della patologia, ha elevato la percentuale di positività dei test ad oltre l’80%.
La relazione che descrive le varie forme della retinite pigmentosa è stata svolta dal Dott. Leonardo Colombo (Responsabile del Centro per lo Studio delle Degenerazioni Retiniche Ereditarie della Clinica oculistica dell’ospedale San Paolo). Il Dott. Colombo ha altresì relazionato circa la sperimentazione in corso, che terminerà a dicembre del corrente anno, per bloccare l’evoluzione della patologia attraverso la somministrazione di un collirio. Della sperimentazione, che si sta svolgendo in cinque cliniche oculistiche italiane, ho già riferito a suo tempo.
Circa l’impianto della retina artificiale, di cui abbiamo ampiamente parlato in altre circostanze, anche durante specifiche trasmissioni sulla radio della nostra Unione, ha riferito il Dott. Fabio Patelli (medico chirurgo specialista in chirurgia vitro-retinica della clinica oculistica dell’ospedale san paolo di Milano); la proiezione degli esiti dell’impianto e della relativa riabilitazione è stata particolarmente coinvolgente. La partecipazione all’incontro di due non vedenti e la loro testimonianza, ha tra l’altro commosso il pubblico. Il progetto pendente presso la Regione Lombardia, finalizzato alla realizzazione degli impianti, merita tutta la nostra attenzione e il nostro supporto, perché vada a buon fine.
Nuove tecniche sono state messe in campo per consentire un miglioramento della visione in presenza di retinite pigmentosa: la neuromodulazione elettrica già utilizzata da alcuni anni negli Stati Uniti e in Germania si sta sperimentando anche presso la clinica dell’Ospedale San Paolo: la relazione del Dott. Colombo ha indicato che la neurostimolazione, oltre che per la pigmentosa, si è dimostrata utile anche per altre patologie che coinvolgono la retina.
E per finire, la relazione del prof. Paolo Ferri (Responsabile del Centro ipovisione e riabilitazione visiva della Clinica Oculistica dell’Ospedale San Paolo di Milano) ha descritto le tecniche utilizzate presso il centro di riabilitazione visiva del San Paolo, un servizio che, nel 2014, ha visto oltre 1.400 accessi.
La fredda cronaca dell’evento non può naturalmente descrivere nel dettaglio tutti i passaggi tecnici e raccontare il dibattitto seguito all’evento; tuttavia, per coloro che vogliano ripercorrere interamente il convegno, esiste la possibilità di scaricarne la registrazione audio integrale dal sito dell’associazione Retinitis: www.retinitis.org.
Mi si consenta di concludere con qualcosa di più leggero: durante il convegno è emerso, fra l’altro, che lo zafferano è ricchissimo di sostanze antiossidanti, utili anche a contenere gli effetti della retinite pigmentosa e di altre patologie; nell’800, i ricchi milanesi, per distinguersi, avevano stoviglie laminate in oro. Per scimmiottare i ricchi, il popolo decise di colorare il risotto utilizzando lo zafferano. Nacque così il risotto alla milanese: il piatto non era d’oro, ma il risotto sì. A quel tempo non lo sapevano, ma faceva pure bene!

Anziani: L’urgenza di fare chiarezza sull’acquisto degli ausili tecnico-informatici, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Troppo frequentemente ci si trova di fronte ad ostacoli burocratici quando si decide di acquistare ausili utili e talora indispensabili per migliorare la propria autonomia in genere e in particolare la propria cultura e la gestione delle proprie giornate vissute spesso faticosamente nel tentativo di progredire nel processo di inclusione attiva, inclusione sempre più necessaria nel dinamismo del momento postmoderno e tecnologicamente in continua espansione in cui siamo inseriti.
Lo si voglia o no non è più concesso sostare in attese improduttive e alienanti, ma quando si decide di effettuare acquisti di sussidi tecnici e informatici ci si trova troppo frequentemente dinanzi a blocchi burocratici disincentivanti e deludenti.
A quasi venti anni dall’entrata in vigore della prima importante norma riguardante le agevolazioni Iva sull’acquisto degli ausili tecnici ed informatici in favore dei disabili, restano ancora numerosi dubbi, causati, per lo più, da una scarsa conoscenza della legislazione in materia, da parte dei rivenditori, oltre che da procedure burocratiche lunghe e, in qualche caso, eccessivamente rigide, che finiscono per indurre i beneficiari a rinunciare alla fruizione dei vantaggi economici garantiti per legge.
Per cercare di far luce su un argomento divenuto complesso a causa di varie ragioni, non soltanto di carattere burocratico, ci incontreremo nella sala virtuale…98 90 50 della Commissione nazionale anziani venerdì 20 marzo alle ore 18 con il dott. Angelo de Gianni per approfondire l’argomento e chiarire, nel limite del possibile, ogni nostro dubbio.
Sarà utile essere presenti per esporre le proprie necessità e le proprie incertezze, per assumere tutte le indicazioni indispensabili per poterci muovere con correttezza evitando perdite di tempo e rinunce disarmanti.
Dobbiamo conoscere con chiarezza i nostri diritti, ma anche la legislazione che ci permette di poterne fruire.

Come consuetudine per entrare nella sala virtuale dovete conoscere il pin, pin che vi sarà consegnato telefonando al sottoscritto o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.
Non perdete questa occasione, un appuntamento scaturito da manifeste necessità ripetutamente esternate da molti.
Vi aspettiamo.
Cesare Barca

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it
Tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it tel.349 672 33 51
Pino Servidio: Giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002

Bolzano: Autonomia limitata per i disabili visivi nel viaggiare con gli autobus, di Josef Stockner

Autore: Josef Stockner

Gli utenti ciechi e ipovedenti sono confrontati con annunci vocali funzionanti in modo insufficiente
da oramai un anno e mezzo, quando è stato introdotto un nuovo software sugli autobus della
SASA. Dato che su molti mezzi l’annuncio interno della prossima fermata, l’annuncio esterno della
linea autobus o spesso tutti e due gli annunci non funzionano, hanno grosse difficoltà a salire
sull’autobus giusto o a scendere alla fermata giusta.
Numerosi contatti con i responsabili, nonché promesse da parte della SASA, di risolvere il
problema, non hanno portato nessun risultato.
“I nostri soci non hanno più bisogno di promesse e spiegazioni, ma di un sistema di annuncio
affidabile, cosicché la loro indipendenza non venga resa ulteriormente difficile” dichiara il
Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti Josef Stockner. “Non è possibile, che un problema
tecnico venga spiegato in lunghe lettere, ma non venga risolto. Sarebbe stato meglio mantenere il
sistema precedente, che funzionava abbastanza bene. Dato che i tecnici non sembrano trovare
soluzione, ora rimane soltanto la speranza in una soluzione politica.”
Resta incomprensibile inoltre, l’ostilità mostrata sin dall’inizio riguardo all’impulso di questa Unione
di realizzare un sistema di annuncio nei mezzi pubblici, sebbene questo sia di aiuto anche per
persone anziane o turisti.
Info: Josef Stockner, Presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti
Tel.: 0471-971117
Email: info@unioneciechi.bz.it
Sito internet: www.unioneciechi.bz.it

Pluriminorati: un incontro importante, di Angela Pimpinella

Autore: Angela Pimpinella

Incontro della commissione sordociechi EBU

La Commissione Sordociechi dell’EBU si è riunita a Tirrenia (Pisa) dal 6 all’8 febbraio 2015.
E vi hanno partecipato:
Wolfgang Angermann, Presidente dell’EBU, Board link person;
Geir Jensen, membro di Commissione, Presidente della Federazione Mondiale dei Sordociechi ;
Boryana Koskina membro di Commissione;
Angela Pimpinella, Presidente della Commissione;
Sergey Sirotkin membro di Commissione.

Erano inoltre presenti Sanya Tarczaj, Presidente dell’EDBU e Barbara Verna ( in qualità di osservatore), componente del gruppo giovani sordociechi della Lega del Filo d’Oro e del Comitato Esecutivo dell’EDBU.

In questa occasione si è potuto discutere di:

– cooperazione con la European Deafblind Union (EDBU);
– sordocecità come disabilità unica;
– risoluzioni del Forum delle Donne Sordocieche;
– risoluzioni della VII Conferenza Sordociechi dell’Unione Europea dei Ciechi;
– attività previste, assegnazione di compiti ai componenti della commissione;
– attività riguardanti le persone sordocieche nei diversi paesi. Buone prassi dal 2011;
– appunti per le attività da svolgere nel prossimo mandato di lavoro.
Incontrarsi e discutere di tutti questi punti ha fatto emergere aspetti molto importanti, infatti si è sottolineata l’importanza della continuità del lavoro svolto dalla Commissione Sordociechi EBU e che questa abbia anche in futuro l’opportunità di continuarlo. Inoltre è stato importante cercare di impostare una collaborazione più attiva con l’Unione dei sordociechi e la necessità di realizzare eventi congiunti EBU ed EDBU.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo evento in particolare l’UICI che ha finanziato questo incontro.
Dott.ssa Angela Pimpinella

Napoli: se la vista è sotto pressione, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Giornata dedicata alla prevenzione del glaucoma
Sabato 14 marzo 2015 – parco Massimo Troisi a S. Giovanni a Teduccio
check-up oculistici gratuiti

L’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS, IN COLLABORAZIONE CON LA IAPB ITALIA ONLUS, CON IL SUPPORTO DELL’OTTICA SACCO E CON IL PATROCINIO DELLA 6° MUNICIPALITA’ DI NAPOLI
ORGANIZZA
PER SABATO 14 marzo 2015 Una giornata dedicata alla prevenzione del glaucoma.
Una unità mobile oftalmica sarà presente all’interno del parco Massimo Troisi sito a S. Giovanni a Teduccio dalle ore 09.00 alle ore 14.00. Grazie alla collaborazione di oculisti esperti, verranno effettuati screening oculistici gratuiti finalizzati a prevenire il glaucoma, una malattia oculare che è considerata “il ladro silenzioso della vista”. Esso può colpire senza dare alcun sintomo e, se non trattato, provoca il restringimento del campo visivo sino all’ipovisione o alla cecità. Infatti è la prima causa di disabilità visiva irreversibile al mondo con 55 milioni di persone che ne sono affette. Il più delle volte è associato a una pressione oculare troppo alta che causa danni irreparabili al nervo ottico.
Nel corso della giornata, verranno distribuiti opuscoli informativi.
Per info è possibile rivolgersi alla Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti tel. 081/5498834, e-mail uicna@uiciechi.it, www.uicinapoli.it