Torneo Nazionale di showdown

Autore: Redazionale

Si è conclusa domenica 9 febbraio la quinta edizione del Torneo Nazionale di Showdown “due Torri Bologna”.

 In campo maschile la vittoria è andata al milanese Maurizio Scarso davanti ai bolognesi Marco Ferrigno e Luigi Abate.

Domenico Leo (5), Claudio Levantini (8), Luca Liberali (19), Riccardo Buelloni (20), Oscar Cimini (25) e Gianluca Russo (37) sono i piazzamenti degli altri giocatori meneghini.

In campo femminile la vittoria è andata alla barese Chiara Di Liddo, davanti alla bolognese Angela Zini e alla romana Graziana Mauro. Ottava è giunta la milanese Angela Casaro.

Di seguito le classifiche finali:

Classifica finale maschile

1° Scarso Maurizio – G.S.D. non vedenti – Milano

2° Ferrigno Marco – A.S.D. P.A.T. – Bologna

3° Abate Luigi – A.S.D. P.A.T. – Bologna

4° Massola Rinaldo – Polisportiva UICI – Torino

5° Leo Domenico – G.S.D. non vedenti – Milano

6° D’Attolico Massimo – A.S.D. UICI – Bari

7° Iorio Gennaro – A.S.D. P.A.T. – Bologna

8° Levantini Claudio – G.S.D. non vedenti – Milano

9° Santini Fabio – A.S.D. Disabili – Firenze

10° Barbuto Mario – A.S.D. P.A.T. – Bologna

11° Battaglia Gabriele – A.S.D. P.A.T. – Bologna

12° Mongelli Marco – A.S.D. UICI – Bari

13° De Rosa Sabato – A.S.D. P.A.T. – Bologna

14° Furioni Alessandro – A.S.D. P.A.T. – Bologna

15° Avataneo Franco – Polisportiva UICI – Torino

16° Vincenti Nicola – Polisportiva Silvano Dani – Firenze

17° Simone Giuseppe – A.S.D. UICI – Bari

18° Cesena Giuseppe – Polisportiva Silvano Dani – Firenze

19° Liberali Luca – G.S.D. non vedenti – Milano

20° Buelloni Riccardo – G.S.D. non vedenti – Milano

21° Cabrini Samuel – A.S.D. non vedenti – Piacenza

22° Piantoni Costante – A.S.D. P.A.T. – Bologna

23° Drago Gaetano – A.S.D. non vedenti – Catania

24° Santini Riccardo – A.S.D. Disabili – Firenze

25° Cimini Oscar – G.S.D. non vedenti – Milano

26° Pricoco Alfio – A.S.D. non vedenti – Catania

27° Greci Stefano – A.S.D. Disabili – Firenze

28° Ragusa Ismaele – A.S.D. non vedenti – Catania

29° Schirru Massimiliano – A.S.D. Il Trifoglio – Lodi

30° Di Bari Vincenzo – A.S.D. UICI – Bari

31° Pittiglio Maurizio – A.S.D. Ciociaria non vedenti

32° Perotti Marco – A.S.D. non vedenti – Piacenza

33° Consani Gianmarco – A.S.D. Il Trifoglio – Lodi

34° Giglio Giovanni – A.S.D. Il Trifoglio – Lodi

35° Papavero Lucio – A.S.D. non vedenti – Catania

36° Pizzocchia Giuseppe – A.S.D. l’Aquilone – L’Aquila

37° Russo Gianluca – G.S.D. non vedenti – Milano

Classifica finale femminile

1° Di Liddo Chiara – A.S.D. UICI – Bari

2° Zini Angela – A.S.D. P.A.T. – Bologna

3° Mauro Graziana – A.S.D. UICI – Bari

4° Sarli Maria Pia – Polisportiva UICI – Torino

5° Buttitta Francesca – Polisportiva Silvano Dani – Firenze

6° Balbo Irene – A.S.D. P.A.T. – Bologna

7° Pontiroli Emanuela – A.S.D. P.A.T. – Bologna

8° Casaro Angela – G.S.D. non vedenti – Milano

9° Stabile Maria Rosaria – Polisportiva UICI – Torino

10° Punzo Ornella – Polisportiva UICI – Torino

11° De Nuzzo Daniela – A.S.D. Disabili – Firenze

12° Da Pozzo Pasqualina – A.S.D. P.A.T. – Bologna

13° Pitrelli Chiara – A.S.D. Il Trifoglio – Lodi

14° Fabbri Doretta – Polisportiva Silvano Dani – Firenze

15° Cavallaro Chiara – G.S.D. UICI – Pisa

16° Milillo Samanta – A.S.D. UICI – Bari

17° Ruocco Angelica – A.S.D. A.S.C.U.S. – Lecce

18° Benlaamiria Badia – A.S.D. P.A.T. – Bologna

19° Di Pasquale Giovanna – A.S.D. l’Aquilone – L’Aquila

20° Lanni Maria Pia – A.S.D. Ciociaria non vedenti

21° Rossi Maria – A.S.D. Ciociaria non vedenti

22° Miele Diana – A.S.D. Ciociaria non vedenti

 Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Via Vivaio, 7

20122 Milano

tel/fax: +390276004839

Alcune domande ai tre candidati alla Presidenza UICI

Autore: Lorenza Vettor

Come è noto giornale uici.it, vuole essere anche sede di dibattito e confronto. La Professoressa Lorenza Vettor ci ha inviato uno scritto che riportiamo di seguito. Desideriamo precisare e chiarire, però, che quanto scritto in premessa dall’autrice del testo che pubblichiamo non è in alcun modo una notizia, bensì esclusivamente una supposizione, od ipotesi espressa dalla Professoressa Vettor.

Al Vicepresidente UICI Avv. Giuseppe Terranova

Al DR. Mario Barbuto

Al DR. Nicola Stilla

 

Alcune domande ai tre candidati alla Presidenza UICI

 

Ormai è chiaro, almeno a parere di chi scrive, che Tommaso Daniele non sarà più alla guida dell’UICI. Ed è altresì  noto che vi sono tre candidati alla Presidenza nazionale. Ad essi vogliamo rivolgere alcune domande: “Cosa vi impegnate a fare:

Per una scuola che aiuti gli alunni non vedenti e ipovedenti a conoscere le loro abilità, a infondere e valorizzare i saperi, a far capire che la mancanza o la riduzione della vista non è motivo di essere pietiti o di giustificare esclusioni sociali? Per una scuola realmente inclusiva e non solo a parole?

–         Per un lavoro che rispetti le aspettative di ciascuno, non vedente o ipovedente? Che realizzi effettivamente la persona come tale, dandole gratificazione, autonomia economica, segno tangibile di inclusione sociale. Un lavoro intellettuale, manuale, organizzativo, esecutivo… Ma sempre con la dignità di poter dimostrare che c’è un risultato?

–         Per una vecchiaia dove la cecità o l’ipovisione non sia motivo di isolamento. Dove vi siano molteplici occasioni di incontro, di risocializzazione , di spendere per gli altri la saggezza e le la abilità acquisite durante la vita.

–         Per gli utenti di ausili e tecnologie: perché questi siano aggiornati puntualmente sui ritrovati della scienza medica e della tecnologia in maniera disincantata e non illusoria. E senza l’ombra di interessi particolari o fini commerciali?

–         Per la ricerca in campo tecnologico: per istituire un’autorità indipendente e per rimuovere l’evidente conflitto di interessi sussistente in capo a quegli istituti che sono anche venditori di ausili e tecnologie?

–         Per un trattamento pensionistico egualitario, dove la condizione di cecità o ipovisione non sia differenziata per le cause, dato che i provvedimenti economici servono a ridurre gli aspetti nefasti degli effetti. Ristabilire la stessa dignità delle invalidità civili, molte per malasanità, a quelle per cause di guerra o di lavoro?

–         Per una firma che attesti in ogni condizione e situazione la piena capacità di intendere e di volere delle persone cieche e ipovedenti, rimuovendo una volta per tutte la vergognosa situazione per cui davanti al notaio che dovrebbe tutelare, la persona cieca o ipovedente non è uguale agli altri?

–         Per un esercizio del diritto di voto in assoluta libertà, dove la persona possa scegliere in totale autonomia da chi farsi assistere?

–         Per un ambiente costruito in modo che chi non vede o chi vede poco possa muoversi agevolmente, avendo le opportune segnalazioni, senza per questo giustificare vergognose speculazioni che vedono la realizzazione di opere oltre che inutili, dannose ed esteticamente di dubbio gusto?

–         Per la realizzazione di un sistema informativo che sia davvero fruibile da tutti: giornali, libri e quant’altro, facilmente riproducibili in sintesi vocale, codice braille o ingrandimento, senza che vi sia bisogno di organizzazioni di mediazione che sottraggono ingenti risorse senza produrre efficaci risultati immediatamente fruibili da tutti?

–         Per favorire l’associazionismo senza discriminazioni, associazionismo come opportunità per confrontarsi, fare tesoro delle esperienze comuni, unirsi nelle lotte per ottenere il soddisfacimento dei giusti bisogni e favorire le condizioni di piena partecipazione alla vita di tutti i ciechi e gli ipovedenti. Associarsi per combattere le discriminazioni, orientare la spesa pubblica per i progetti di inclusione sociale e favorire le pari opportunità?????????

 

Poesia “Diverso”

Autore: Luisa Tedesco

Diverso, diverso, diverso.

Diverso da chi?

 Diverso perché le mie gambe non funzionano più come le tue,

e sono costretto a vivere su una sedia a rotelle.

 Diverso perché a causa di un incidente sul lavoro non più due mani come te,

e non posso più fare quel lavoro.

… E a 50 anni chi me lo dà un nuovo lavoro in queste condizioni!?!

 Diverso perché sono nato con un cromosoma in più,

per questo ho gli occhi a mandorla e la mia bocca resta sempre aperta;

a differenza della tua che resta invece sempre chiusa

pur di non entrare in relazione con me.

 Diverso perché una malattia rara mi ha portato via gli occhi,

ed ora vivo nel buio

solo in compagnia del mio bastone bianco

eternamente etichettato dai tuoi occhi di vedente.

 Diverso perché a 12 anni mi sono lasciata affascinare dall’amore,

ed ora mi ritrovo con un figlio che è quasi mio coetaneo.

 Diverso perché ho deciso di abortire,

sapendo di non poter dare nessun futuro

a quel nuovo essere umano.

 Diverso perché sono figlio della violenza,

e nonostante questo mia madre ha avuto il coraggio

di crescermi con dignità.

 Diverso perché non ho una laurea da mostrare,

mentre tu ne hai tante nel tuo studio, tutte in bella vista!

Ma la vita di ogni giorno non ha bisogno di lauree

per amare, odiare o fare quello che ti pare.

 Diverso perché il mio dio si chiama Gesù,

mentre il tuo Allah e il suo, addirittura, non ha nome.

 Diverso perché io amo il rosso,

invece tu preferisci il nero.

 Diverso perché parlo una lingua che tu non comprendi.

 Diverso perché tuo padre è imprenditore,

mentre il mio è un semplice muratore.

 Diverso, diverso, diverso.

Ma diverso da chi?

 Il nostro pianeta è come un’immensa foresta,

dove gli esseri umani solo gli alberi che la popolano.

Ma tra gli alberi non c’è differenza:

noi chiamiamo “albero”

sia quello che ha le foglie piccole

che quello che ce l’ha grandi.

Per noi è “albero”

sia quello appena piantato

sia quello che si avvia al termine della sua vita.

E “albero” quello che ha un tronco così grande

che non riusciamo ad abbracciarlo,

così come quello che ha un tronco sottile come un fuscello.

 Tra gli alberi non c’è differenza.

 Allora dov’è la diversità?

E’ nel colore dei loro fiori,

nel profumo delle stagioni

e nel gusto aspro o dolce dei loro frutti.

 Così tra gli uomini:

l’unica differenza

dovrebbe essere il ricordo che lasciano nel cuore di chi li ama,

una volta che se ne sono andati.

Dovrebbero essere le solide basi che costruiscono con le loro gesta,

le decisioni che cambiano il mondo o salvano delle vite.

La diversità dovrebbe essere nel merito e nel talento,

nell’amore donato e in quello ricevuto,

nel sorriso che resta oltre la vita

e in quel profumo di magia

che trasforma chiunque gli sta vicino.

 Un albero non è diverso da un altro

se ha un ramo in meno,

se ha 4 radici ramificanti invece di 5,

se fa 10 frutti o ne fa solo 2.

Tra gli alberi non c’è differenza.

 L’essere umano invece

si impegna con tutte le sue forze

per far sentire l’altro diverso da sé.

 Diverso, diverso, diverso.

Ma diverso, perché?

Quinta edizione del Torneo Nazionale di Showdown “due Torri Bologna”

Autore: Gruppo Sportivo Dilettantistico

Il prossimo week-end (7 – 9 febbraio 2014) si svolgerà la quinta edizione del Torneo Nazionale di Showdown “due Torri Bologna” l’importante torneo nazionale di showdown. Saranno ben 8 i giocatori del nostro GSD (Angela Casaro, Riccardo Buelloni, Oscar Cimini, Domenico Leo, Claudio Levantini, Luca Liberali, Gianluca Russo e Maurizio Scarso), accompagnati dai nostri tecnici Ileana Irrera, Maurizio Regondi e Pietro Rossetti.

 All’importante evento parteciperanno 60 giocatori (38 uomini e 22 donne) provenienti da tutta Italia.

La sede delle gare è: Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”

via Castiglione 71 Bologna

 Sarà possibile seguire in diretta le finali del primo e secondo posto, femminili e maschili (domenica 9 febbraio a partire dalle 11:00 circa), cliccando qui:
http://www.cavazza.it/radio/ascolta.m3u

 Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Via Vivaio, 7

20122 Milano

tel/fax: +390276004839

Email: info@gsdnonvedentimilano.org

Web: www.gsdnonvedentimilano.org

Progetto “3DArcheoLab”. Divulgazione.

Autore: Raniero Pericolini

Questa Sezione Provinciale UICI ha aderito ad un interessantissimo progetto denominato “3D

ArcheoLab” al quale ha concesso il patrocinio. Il progetto nasce per favorire la fruizione sensoriale di luoghi di interesse culturale attraverso l’utilizzo di soluzioni innovative.

Infatti una selezione di reperti archeologici verrà riprodotta attraverso la tecnologia della stampa 3D.

Dette riproduzioni saranno utilizzate per creare nuove attività didattiche per le scuole e come allestimento di un originale percorso tattile per non vedenti, arricchito da pannelli braille e da un’audioguida.

Poiché l’approvazione definitiva del progetto in questione è subordinata al consenso espresso dai singoli cittadini attraverso votazione on line, si prega cortesemente di dare più ampia diffusione possibile a mezzo Circolare di codesta Sede Centrale del seguente comunicato.

Testo del comunicato:

“3DArcheoLab è un progetto che nasce per favorire la fruizione sensoriale di luoghi di interesse culturale attraverso l’utilizzo di soluzioni innovative.

3D ArcheoLab, frutto della collaborazione tra Fondazione Masaccio, Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Istituto di Formazione e Ricerca della Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, Evonove srl, RapidLab3D e Laboratorio didattico archeologico “I Luoghi della Memoria”, partecipa al concorso nazionale “CheFare2”, concorso che premia i progetti più innovativi nel settore della cultura.

Una selezione di reperti archeologici verrà riprodotta attraverso la tecnologia della stampa 3D. Queste riproduzioni saranno utilizzate per creare nuove attività didattiche per le scuole e come allestimento di un originale percorso tattile per non vedenti, arricchito da panneli braille e da un’audioguida.

Le attività del progetto, patrocinato dalla Fondazione Perugiassisi 2019, saranno incentrate sulle collezioni del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, con sede a Perugia, città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019.

Per aiutarci a realizzare questa idea è necessario votare il progetto 3DArcheoLab sul sito: www.chefare.

com/progetti-approvati/3d-archeolab/

La votazione è molto semplice: sulla pagina del progetto è sufficiente cliccare su “Vota” e inserire il proprio nome e indirizzo email, dopodichè si riceverà una mail nella quale si dovrà confermare il proprio voto cliccando sull’apposito link: Concorso 3D ArcheoLab.txt.”

Nella certezza che venga accolta la presente richiesta, si porgono cordiali saluti.

 IL PRESIDENTE

Raniero Pericolini

ASSEMBLEA SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Autore: Mario Mirabile

Il giorno 28 gennaio, nel salone delle assemblee della Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è svolto l’annuale incontro dell’Unità Territoriale di coordinamento per fare il punto sullo stato dell’integrazione scolastica degli alunni minorati della vista. Nella sala gremita di genitori, insegnanti ed operatori scolastici, il Presidente Regionale Pietro Piscitelli, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha illustrato ai presenti gli enormi sforzi e i progetti che l’Unione e la Biblioteca per Ciechi Regina Margherita mettono in campo al fine di supportare l’inclusione scolastica degli alunni minorati della vista, nonostante le enormi difficoltà economiche e gli annosi problemi legati sia alla poca preparazione di troppi insegnanti, sia alla  cronica incapacità della scuola italiana nell’accogliere i minorati della vista. Ai saluti del Presidente,  sono seguiti quelli del Presidente Provinciale dell’Unione Ciechi di Napoli Giovanni D’Alessandro, del rappresentante dei genitori Ciro Taranto, del responsabile  del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Napoli e della Rappresentante degli insegnanti di sostegno nell’U.T.C. Concetta Rauso. E’ stata poi la volta del vicepresidente sezionale UICI Mario Mirabile, il quale ha fatto una panoramica sulle molteplici iniziative che verranno organizzate a breve dall’Unione di Napoli, tutte iniziative finalizzate a supportare le famiglie e gli insegnanti nella loro quotidianità. Tra queste sicuramente c’è un corso per l’apprendimento del metodo braille, un corso per l’acquisizione delle metodologie di antisoffocamento, una festa di carnevale riservata a bambini vedenti e non vedenti, una più incisiva formazione e sensibilizzazione degli insegnanti curriculari e di sostegno  e l’attivazione della casella di posta elettronica istruzione@uicinapoli.it per consentire un continuo scambio di informazioni tra genitori, insegnanti e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. C’è stato poi l’intervento dell’Ing. Gennaro Sicignano, il quale ha relazionato i presenti sui servizi offerti dal Centro SINAPSI dell’Università Federico II di Napoli, un centro all’avanguardia nell’accoglienza e e nel tutoraggio dei diversamente abili che intraprendono gli studi universitari.  Dopo tutti gli interventi, è iniziato un vivace dibattito durante il quale i convenuti hanno rivolto diversi quesiti ai responsabili dell’Unione circa la trascrizione dei testi in braille e a caratteri ingranditi, le consulenze tiflodidattiche, l’acquisto da parte delle scuole degli ausili tiflo-informatici, la preparazione degli insegnanti curriculari e di sostegno. Dal dibattito è emersa la certezza dell’importanza che hanno questi incontri periodici che consentono alle famiglie di acquisire nuove conoscenze, agli insegnanti e agli operatori scolastici di acquisire nuove competenze e ai dirigenti dell’Unione Ciechi di avere importanti feedback sull’azione svolta e nuovi stimoli ed idee sugli interventi da mettere in campo. Al termine dell’incontro, i convenuti hanno potuto visitare una piccola mostra di materiale tiflotecnico allestita nella sala informatica della Sezione.

Guardare al futuro ma quello dell’unione

Autore: Massimo Vita

Cari amici, se avete tempo e voglia, leggete l’articolo che il vice presidente nazionale ha inviato al giornale online dell’Unione.

Non oso discutere le opinioni ma segnalo che mentre si preoccupa di disegnare un quadro generale in riferimento ai fenomeni politici e istituzionali del paese, nulla dice sull’assetto interno della nostra organizzazione.

Io credo e spero che i presidenti regionali e i consiglieri nazionali vorranno far sentire la loro voce e iniziare a pensare a una convocazione del consiglio nazionale nel malaugurato caso che Daniele non possa riprendere il suo posto.

Siamo ormai in vista del congresso e non possiamo immaginare che si proceda con una situazione così disordinata e senza alcuna garanzia per i futuri candidati alla direzione della nostra organizzazione.

Per garantire la democrazia, dobbiamo rispettare le regole che ci siamo dati anche se le riteniamo insufficienti.

Temo gli assordanti silenzi che noto in questo dibattito .

PROTAGONISTI NEL GIUOCO DELLA VITA

Autore: Giuseppe Terranova

 

Archiviate le festività natalizie 2013, ora dobbiamo guardare avanti, perché le cose da fare sono tante e tutte importanti.

La prima cosa che sento di dire è che il nostro amato Presidente sta riprendendosi alla grande.

Ci sentiamo per telefono; lo aggiorno sull’andamento dell’attività; chiede, soprattutto, se i Ministeri rispettano i loro obblighi nei confronti dell’Unione; mi ha, persino, segnalato alcune date in cui avrebbero dovuto adottare provvedimenti, riguardanti l’erogazione dei contributi relativi al 2013.

E’ questo un buon inizio che conferma quanto abbiamo ripetuto fin qui: e cioè che Tommaso presto riprenderà la guida della nostra Organizzazione.

Durante la Direzione di dicembre e quella di gennaio, aderendo ad un suo desiderio, abbiamo realizzato collegamenti telefonici per lo scambio degli auguri e di saluti. Sono state due piacevoli circostanze, che si sono aggiunte al messaggio augurale, che il Presidente ha voluto rivolgere ai soci ed ai dirigenti tutti.

Tali circostanze, oltre a generare piacere in ognuno di noi, hanno, inevitabilmente, volto l’animo alla commozione.

Abbiamo archiviato anche la Legge di Stabilità che, tra tensioni nei partiti, fibrillazioni e momenti di incertezza, aveva proiettato sulla scena politica, addirittura, lo spettro della non approvazione, tenendoci con il fiato sospeso fino allo scorso 23 dicembre.

Finalmente, l’incubo si è dissolto, quando il sipario è calato con la terza “fiducia”, posta dal Governo.

Solo allora abbiamo potuto tirare il proverbiale “sospiro di sollievo”, avendo messo al sicuro i mezzi finanziari, necessari per assicurare attività e servizi ai non vedenti ed agli ipovedenti italiani, verosimilmente, senza doverne abbassare il livello di qualità rispetto all’anno precedente.

Tale risultato è il premio delle enormi fatiche di tanti mesi di lavoro, generosamente profuse dall’intera dirigenza dell’UICI e, soprattutto, del Presidente Daniele che, avendo intuito la particolare complessità del momento politico, aveva avviato i contatti necessari con largo anticipo, selezionando, accuratamente, gli interventi e le modalità procedurali.

La riuscita dell’operazione dimostra che la regia era stata adeguata e perfettamente funzionale all’obbiettivo.

Davanti a noi, ora, ci sono tante iniziative in cantiere.

Per importanza cito soltanto il disegno di legge riguardante gli operatori del benessere, la riforma della legge 113/85 e la lotteria nazionale per l’autofinanziamento.

Naturalmente, adesso, bisognerà tenere d’occhio l’evolversi della attuale realtà politica, per la verità, assai cangiante, a causa dei fermenti interni e dei fattori esterni, soprattutto quelli europei, legati alle elezioni di maggio; questi ultimi influenzabili da alcune idee originali sì, ma ancora in embrione, che possono ispirare le future scelte ed i futuri assetti politici verso nuovi orizzonti ed equilibri adeguati alle istanze sociali emergenti. Non vanno, neppure, sottovalutate le spinte provenienti dagli altri continenti, aventi singolarmente specifiche peculiarità, generate dalla ricerca di un più aggiornato ordine giuridico-politico universale, meglio rispondente ai bisogni dei popoli e più rispettoso dei diritti umani. Da tutto ciò, e specialmente dalla riforma elettorale italiana (madre di tante altre, pur necessarie e ormai improcrastinabili), reputo dipenda il riposizionamento dei futuri schieramenti politici, la rinascita complessiva del nostro Paese e la riconquista del suo ruolo leader, sia all’interno dell’Europa, come soggetto fondatore, sia come Paese industriale, con forti responsabilità nel più ampio Scacchiere Internazionale, dove si muovono le principali potenze del Mondo.

Insomma si profila un futuro interessante ed impegnativo, che, addirittura, potrebbe assumere la fisionomia di una transizione, destinata a segnare profondamente la storia, l’assetto istituzionale, la struttura della società italiana, nonché l’organizzazione degli altri popoli e la impalcatura medesima degli Ordinamenti e degli equilibri dell’Europa e del Mondo. Potrebbe trattarsi di una fase che caratterizzata da una “osmosi a doppia faccia”, in quanto la rigenerazione istituzionale, secondo il principio dei vasi comunicanti, riverserebbe gli effetti dai singoli paesi a ciascuna delle due entità internazionali (Europa e Nazioni Unite) e viceversa.

Dunque, le riforme in Italia comporteranno, inevitabilmente, modifiche di punti nevralgici della costituzione che, conseguentemente, dovrà essere emendata e modellata sulle nuove ed ineludibili istanze.

Alla straordinaria prova di appello, cui saranno chiamate le singole coscienze e le responsabilità di tutti i soggetti organizzati, presenti nel nostro Paese, dovremo presentarci anche noi, sia come individui, che come Associazione, pena la “esclusione sociale”. Pertanto, dobbiamo tenere d’occhio quanto si verifica attorno a noi, valutando ogni accadimento con responsabile attenzione e la necessaria cautela, vigilando sulle condotte e sugli stessi atteggiamenti istituzionali, in modo da non farci cogliere impreparati dai nuovi eventi e poter, quindi, individuare la rotta, capace di condurci verso gli obbiettivi, coincidenti con le finalità statutarie e le aspirazioni dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Come sempre occorre entrare in campo senza timidezze e con la ferma convinzione che siamo una componente sociale minoritaria sì, ma significativa, perché portatrice di interessi fondamentali e di problematiche di notevole rilevanza sociale, sia specifiche che generali. Dunque dobbiamo, ancora una volta, entrare in campo da protagonisti che vogliono partecipare al “giuoco della vita”, al pari di tutti gli altri, con le carte in regola, con la Dignità di Cittadini contribuenti, responsabili e coscienti, soprattutto della titolarità dei diritti umani, sempre legittimamente rivendicati e spesso, ingiustamente e inspiegabilmente negati.

Dunque, è necessario ravvivare la fiducia nella democrazia e nella politica cui compete costruire un nuovo modello etico-politico e socio-economico, in grado di dare risposte ai nuovi bisogni e alle nuove istanze; inoltre, dobbiamo continuare a far leva anche sulla forza della nostra esperienza solida e qualificata, eloquentemente convalidata dalla storia, come elemento capace di contribuire a modificare il corso culturale e comportamentale della società italiana, che ci ha già consentito di conquistare il diritto alla istruzione e allo studio, la piena capacità di agire, il diritto al lavoro e all’assistenza.

Da tale quadro di riferimento, dobbiamo estrapolare l’energia morale e le ragioni per sviluppare programmi, mettere in campo strategie e metodologie finalizzate alla realizzazione dei nostri obbiettivi ed infine per continuare a pretendere dallo Stato (in tutte le sue articolazioni), leggi moderne dedicate, sostegni vari, compresi quelli di natura economica, necessari per affrontare, con pari opportunità, i pesanti condizionamenti ed i costi oggettivamente discendenti dalla minorazione visiva.

Va, pertanto, perseguita – in quanto ancora di scottante attualità-, la logica del rispetto rigoroso della disabilità visiva, come oggettiva espressione di una “specificità sensoriale caratterizzante”, contrastando, con fermezza, tutte quelle condotte ed iniziative, volte a creare pseudo tendenze che, occultando interessi di parte e/o precisi alibi, camuffano in “privilegio” e/o in “posizione di rendita” le legittime istanze di giustizia sociale e di rispetto dei “diritti di cittadinanza”  dei “diritti umani”, prospettate nel tempo dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e da altri soggetti simili: un comodo modo per sottrarsi alle responsabilità e ai doveri morali, sociali, giuridici e politici!……..

Come sempre, quello che ci attende, sarà un lavoro alquanto impegnativo, che presuppone l’unità della categoria, chiarezza progettuale e piena consapevolezza del fatto che dobbiamo dialogare e confrontarci con un Parlamento, in gran parte rinnovato e perciò privo di memoria storica, con un Governo, assillato e assediato da una crisi che, ancorché nella fase terminale, è destinata a durare qualche anno ancora, prima di smaltirne le conseguenze; inoltre, dobbiamo aver chiaro che occorre confrontarsi con forze politiche, frastornate da problemi, abbisognevoli di soluzioni urgenti e a medio termine. E’, altresì, necessario aver presente che dobbiamo misurarci con schieramenti politici in fase di trasformazione (per effetto di un fenomeno di scomposizione e ricomposizione), alla ricerca di nuovi posizionamenti.

Infine, occorre stabilire contatti con i nuovi leaders, sviluppando un dialogo aperto e senza sconti e chiarendo, che noi vogliamo giocarci  la partita da attori ed artefici del nostro destino e non da riserve, perché il nostro impegno è stato ed è “per una società di persone sempre meno condizionate dai fattori di esclusione e sempre più uguali nei doveri e nei diritti”.

Il grande e qualificante contribuito dato dall’UICI al progresso sociale del nostro Paese, ha spinto il welfare state verso soluzioni legislative, amministrative e organizzative, combacianti con le forme più alte della dignità umana, facendo meritare all’Italia tanta ammirazione da parte di Paesi in prima linea nel Mondo.

La considerazione acquisita dall’Italia, anche grazie al nostro impegno, deve darci la forza per far ottenere alla nostra Organizzazione il meritato riconoscimento di “attrice della civiltà giuridica e della solidarietà sociale”, di guisa che possa essere, finalmente, ringraziata e applaudita anch’essa, come noi tante volte facciamo nei confronti dei rappresentanti della politica e delle istituzioni, allorquando collaborano positivamente per la soluzione di problemi che ci riguardano, ancorché ispirati e sollecitati dalla rappresentazione dei nostri gravi bisogni, dai nostri pesanti condizionamenti e dalle nostre forti ragioni.

 

Messaggio del Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

  «Carissimi, sono spiacente di annunciarvi che non posso onorare il mio impegno di rientrare entro il 31 gennaio, così come avevo annunciato precedentemente: ho bisogno di chiedere una ulteriore proroga fino al 28 febbraio. Questo periodo mi serve per risolvere alcuni problemi residui: l’insonnia, la pressione alta ed una fastidiosa gastrite: se non risolvo questi problemi non potrò fare il mio rientro e credo che comunque dopo il 28 di febbraio i ciechi italiani si aspettino un nuovo presidente. Nel frattempo, però, il Vice Presidente deve mettere in conto che io possa non tornare e, quindi, deve assumersi le responsabilità che competono ad un Presidente. I colleghi della Direzione non dovranno lasciarlo solo, collaborare con lui il più possibile tenendo conto che io avevo un Vice Presidente, lui non ce l’ha. Bisogna fare in modo che a turno qualcuno lo aiuti e non lasciare in sospeso le varie questioni che io ho lasciato aperte.

  Desidero che questo messaggio sia reso pubblico mediante una circolare.

  Vi abbraccio tutti. Un cordiale saluto.

Dono da parte del pittore Parrini Franco

Autore: Massimo Vita

Ieri la nostra sezione ha ricevuto un graditissimo dono dal pittore  Parrini Franco  il quale ha realizzato un dipinto in rilievo che rappresenta una splendida veduta della città e del suo simbolo: la torre del Mangia.

I numerosi soci presenti hanno potuto toccare questo splendido regalo e hanno espresso la loro soddisfazione.

Il sottoscritto, ha ringraziato l’artista auspicando una futura collaborazione.

Speriamo che questo     dono sia da stimolo per tutti.