Poesia “Diverso”

Autore: Luisa Tedesco

Diverso, diverso, diverso.

Diverso da chi?

 Diverso perché le mie gambe non funzionano più come le tue,

e sono costretto a vivere su una sedia a rotelle.

 Diverso perché a causa di un incidente sul lavoro non più due mani come te,

e non posso più fare quel lavoro.

… E a 50 anni chi me lo dà un nuovo lavoro in queste condizioni!?!

 Diverso perché sono nato con un cromosoma in più,

per questo ho gli occhi a mandorla e la mia bocca resta sempre aperta;

a differenza della tua che resta invece sempre chiusa

pur di non entrare in relazione con me.

 Diverso perché una malattia rara mi ha portato via gli occhi,

ed ora vivo nel buio

solo in compagnia del mio bastone bianco

eternamente etichettato dai tuoi occhi di vedente.

 Diverso perché a 12 anni mi sono lasciata affascinare dall’amore,

ed ora mi ritrovo con un figlio che è quasi mio coetaneo.

 Diverso perché ho deciso di abortire,

sapendo di non poter dare nessun futuro

a quel nuovo essere umano.

 Diverso perché sono figlio della violenza,

e nonostante questo mia madre ha avuto il coraggio

di crescermi con dignità.

 Diverso perché non ho una laurea da mostrare,

mentre tu ne hai tante nel tuo studio, tutte in bella vista!

Ma la vita di ogni giorno non ha bisogno di lauree

per amare, odiare o fare quello che ti pare.

 Diverso perché il mio dio si chiama Gesù,

mentre il tuo Allah e il suo, addirittura, non ha nome.

 Diverso perché io amo il rosso,

invece tu preferisci il nero.

 Diverso perché parlo una lingua che tu non comprendi.

 Diverso perché tuo padre è imprenditore,

mentre il mio è un semplice muratore.

 Diverso, diverso, diverso.

Ma diverso da chi?

 Il nostro pianeta è come un’immensa foresta,

dove gli esseri umani solo gli alberi che la popolano.

Ma tra gli alberi non c’è differenza:

noi chiamiamo “albero”

sia quello che ha le foglie piccole

che quello che ce l’ha grandi.

Per noi è “albero”

sia quello appena piantato

sia quello che si avvia al termine della sua vita.

E “albero” quello che ha un tronco così grande

che non riusciamo ad abbracciarlo,

così come quello che ha un tronco sottile come un fuscello.

 Tra gli alberi non c’è differenza.

 Allora dov’è la diversità?

E’ nel colore dei loro fiori,

nel profumo delle stagioni

e nel gusto aspro o dolce dei loro frutti.

 Così tra gli uomini:

l’unica differenza

dovrebbe essere il ricordo che lasciano nel cuore di chi li ama,

una volta che se ne sono andati.

Dovrebbero essere le solide basi che costruiscono con le loro gesta,

le decisioni che cambiano il mondo o salvano delle vite.

La diversità dovrebbe essere nel merito e nel talento,

nell’amore donato e in quello ricevuto,

nel sorriso che resta oltre la vita

e in quel profumo di magia

che trasforma chiunque gli sta vicino.

 Un albero non è diverso da un altro

se ha un ramo in meno,

se ha 4 radici ramificanti invece di 5,

se fa 10 frutti o ne fa solo 2.

Tra gli alberi non c’è differenza.

 L’essere umano invece

si impegna con tutte le sue forze

per far sentire l’altro diverso da sé.

 Diverso, diverso, diverso.

Ma diverso, perché?