Autore: Giuseppe Terranova
Le dimissioni del nostro caro ed amato Tommaso Daniele ci inducono ad eleggere un nuovo Presidente.
Le votazioni avranno luogo nell’ambito della riunione del Consiglio Nazionale, convocato il 15 marzo 2014, a Roma, presso l’Hotel Holiday Inn – Parco dei Medici.
Com’è noto ci sarà la mia candidatura anche come espressione di un nutrito gruppo di amici, dirigenti e non.
Tale candidatura era nelle cose, scaturendo dalla mia posizione di Vicepresidente Nazionale e poi di Presidente f.f.
Infatti ho avvertito subito che è stata accolta con grande naturalezza e percepita come la normale prosecuzione del programma generato dalle mozioni del XXII Congresso e da una coerente ed operosa attività, svolta dai Dirigenti e dalla maggioranza guidata dal Presidente Daniele e dai Dirigenti eletti nello stesso Congresso.
Pertanto, quando mi si chiede quale sia il mio programma, rispondo, credo altrettanto coerentemente, che è quello consegnatoci dall’ultimo Congresso e da Tommaso Daniele, al quale vanno testimoniate profonda gratitudine ed immensa stima, da parte dei non vedenti e degli ipovedenti italiani per gli importanti benefici conquistati in favore dell’intera categoria e per lo spirito di sacrifici con cui ha sostenuto il pesante onere della Presidenza Nazionale dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Il mio compito è quello di completare il lavoro in corso, unitamente alla maggioranza congressuale, nonostante qualcuno di tale compagine, chissà per quale sbandata, abbia deciso di fare un’inversione a U, quando si era in prossimità del traguardo, “fatti sua” si dice a Roma…!!!
Mentre ero impegnato a svolgere la complessa ed onerosa attività legata alle funzioni affidatemi dallo statuto, ho dedicato un po’ di attenzione ai documenti che circolavano sulle candidature e devo confessare che sono rimasto deluso, trovandoli alquanto generici e talvolta anche contraddittori con il ruolo associativo svolto dagli autori in precedenza.
A nessuno sfugge che siamo ad un anno e qualche mese dal XXIII Congresso; che si è appena formato un Governo sostenuto da una maggioranza suscettibile di ulteriori definizioni; che all’orizzonte ci sono le elezioni europee, il cui esito potrebbe influenzare la politica interna, tanto da far prefigurare nuove elezioni ed infine che dovrà esserci l’elezione del nuovo Capo dello Stato.
Si tratta di eventi che imporranno al Governo e al Parlamento una condotta zigzagante e di poca disponibilità verso i nostri problemi.
Pertanto, onestà intellettuale e senso di concreto realismo mi impongono di non promettere cose impossibili e casomai di promettere un po’ meno di ciò che appare realizzabile.
Del resto, la serietà di tale comportamento è riscontrabile nella mia storia di:
a) Dirigente provinciale, regionale e nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti;
b) Consigliere comunale, vicepresidente del consiglio e più volte assessore del comune di Messina (1990 – 2003)
c )Vicepresidente dell’Asl n° 42 Messina Sud (1982-1990) con giurisdizione su tutti i comuni ricadenti nel territorio Messina-Taormina, comprendente, tra le altre strutture amministrative e sanitarie, l’ospedale “Piemonte” con 1224 unità lavorative ed un budget di 107 miliardi annui;
d) Assistente universitario presso la cattedra di diritto tributario e Professore incaricato di Diritto Processuale Tributario, presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Messina;
e) Preside dell’Istituto professionale per ciechi “Ardizzone Gioeni” di Catania;
f) Presidente del Conservatorio musicale statale “A. Corelli” di Messina;
g) Presidente del Centro Regionale “Helen Keller” di Messina.
A tal proposito, mi preme sottolineare che il Centro Regionale Helen Keller è un modello unico in Italia di Polo integrato per i servizi riabilitativi per l’autonomia e la mobilità dei ciechi e degli ipovedenti; inoltre, l’annessa scuola cani guida, fa parte della Federazione Internazionale delle Scuole Cani Guida per Ciechi; iscrizione avvenuta dopo la certificazione redatta da ispettori inviati dall’Organismo Internazionale, che hanno evidenziato gli alti standard qualitativi e professionali raggiunti dal Centro di Messina.
Alla menzione di tali elementi, riscontrabili nel mio curriculum, sinteticamente sopra rappresentato, vengo indotto dalla richiesta di alcuni amici affettuosi, trattandosi di una competizione importante nella quale è giusto e doveroso offrire un profilo personale e professionale.
Chi mi conosce sa che ciò contrasta con la mia vocazione alla riservatezza e confesso che quando devo superarla, come in questo caso, la cosa mi procura disagio.
Venendo ora alle promesse che mi sento di assumere, ritengo che ciò che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la nostra categoria possono aspettarsi da me, sono:
- fedeltà incondizionata verso la nostra gloriosa e storica associazione, al suo statuto e al suo regolamento;
- rispetto di tutti gli organi associativi, delle funzioni e delle autonomie provinciali e regionali, nonché delle funzioni degli enti collegati alla nostra Organizzazione;
- impegno per la conservazione e il ripristino dei contributi all’U.I.C.I. e agli Enti ad essa collegati, per continuare a garantire la qualità ed il livello dei servizi finora erogati;
- difesa ed adeguamento delle indennità di accompagnamento ai ciechi civili, della indennità speciale agli ipovedenti e delle indennità ai ciechi pluriminorati;
- tutela dei diritti e di tutti i benefici acquisiti, promuovendo l’approvazione di un Testo Unico delle norme in materia, per la necessaria semplificazione delle procedure e l’eliminazione delle tante incongruenze e contraddizioni;
- rafforzare il radicamento territoriale dell’Unione, intervenendo soprattutto in favore delle tante strutture periferiche in difficoltà, con risorse economiche provenienti da eventuali iniziative di autofinanziamento o dall’auspicata concessione di una lotteria nazionale, la cui pratica è in avanzata fase istruttoria, presso la competente amministrazione dei monopoli di Stato;
- consolidare e sviluppare programmi in materia di autofinanziamento e di progettazione europea, anche per importanti iniziative sul territorio, in attesa di creare uno staff di tecnici ed esperti in materia;
- promuovere in positivo l’immagine del non vedente e dell’ipovedente, necessariamente evidenziandone bisogni e difficoltà, ma esaltandone parimenti capacità e potenzialità.
- impegno per la riproposizione delle iniziative volte a migliorare i meccanismi di assegnazione dei volontari del servizio civile, ivi compreso quello di prevedere una dotazione minima a ciascuna sezione provinciale;
- impegno ad ottenere entro l’attuale legislatura la riforma della legge 113/85 con la proposta di legge 1779, di cui abbiamo ottenuto la calendarizzazione in commissione per la prossima settimana ( 10-15 marzo 2014);
- impegno ad ottenere l’approvazione della legge riguardante la nuova figura professionale dell’operatore del benessere in sostituzione della figura di massofisioterapista;
- incentivare l’accesso dei ciechi alle libere professioni e ai pubblici concorsi, affidando all’I.Ri.Fo.R. percorsi e forme di supporto e sostegno anche a carattere individuale;
- impegno a migliorare i servizi scolastici, destinati agli alunni non vedenti ed ipovedenti, anche nell’ottica della propagandata riforma delle province, nonché un deciso impulso, atto a risolvere i seri problemi connessi ai registri scolastici, che tante difficoltà stanno creando ai nostri docenti;
- consolidare il processo di integrazione scolastica dei minorati della vista, ricercando e sperimentando, nel contempo, speciali percorsi didattici ed educativi per i ciechi pluriminorati;
- chiedere al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di migliorare la preparazione degli insegnanti di sostegno, dando maggiore spazio all’apprendimento del braille;
- ottenere, dallo stesso Ministero, per gli insegnanti curricolari, forme di incentivazione per percorsi formativi mirati all’acquisizione di competenze specialistiche, per meglio accogliere ed integrare nelle loro classi gli alunni con disabilità;
- riprendere, con rinnovato vigore, la battaglia per la istituzione sul territorio, con criteri di massima vicinanza possibile agli utenti, dei centri di risorse, consulenza e sostegno per l’integrazione scolastica dei minorati sensoriali.
- incoraggiare le iniziative volte a potenziare le attività sportive, del tempo libero e le iniziative utili a sostenere i diritti umani, soprattutto i diritti di libertà, di autonomia e di mobilità delle persone non vedenti ed ipovedenti;
- impegno per ampliare le prospettive lavorative dei giovani non vedenti ed ipovedenti con nuove professionalità, come ad esempio quella del perito fonico.
Al riguardo va menzionato l’importante lavoro svolto dall’I.Ri.Fo.R. su indicazione dell’U.I.C.I., conclusosi con un corso sperimentale e la redazione del volume dal titolo “Linguistica forense”.
Il libro sarà presentato, a cura dell’U.I.C.I. e dell’ I.Ri.Fo.R., il 3 aprile p.v. a Roma, dal Gip Gaspare Sturzo, dal Prof. Avv. Francesco Sandulli e dal giornalista Rai Pietro Pasquetti, vicedirettore della TGR.
All’evento saranno presenti il Presidente del Senato, Pietro Grasso, e numerosi parlamentari, amici dell’U.I.C.I.
Non sfugge che la circostanza sarà utilizzata per continuare l’opera di sensibilizzazione sui nostri problemi e sulla funzione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e degli enti ad essa collegati.
Infine e non perché le considero ultime, saranno da me attenzionate, con impegno particolare, le problematiche riguardanti i ciechi pluriminorati, gli anziani, le donne e i giovani.
In merito a tali problematiche, proseguendo l’azione del Presidente Daniele, unitamente alla Direzione ed al Consiglio Nazionali, ho dato già significativi e concreti segnali.