Negli ultimi anni le nuove tecnologie stanno contribuendo a una continua e costante trasformazione del mercato del lavoro. Lo stiamo vedendo proprio in questo periodo che, in virtù dell’emergenza sanitaria, tutto non è più oramai come prima.
Il cosiddetto “Smart working” è entrato appieno nel nostro lessico e ha contribuito a un cambio radicale delle nostre abitudini non solo lavorative, modificando notevolmente anche la nostra società.
Negli ultimi anni, e proprio in questo quadro, si evidenzia come le normative del collocamento mirato delle persone con disabilità, causa anche la crisi economica, vengono sempre meno rispettate. Si preferisce spesso non assumere e incorrere nel pagamento di multe, che a dir la verità non sono poi così “salate”.
Per quanto riguarda la disabilità visiva conosciamo bene il ruolo che ha avuto in tema di collocamento lavorativo la legge 113/85 “Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti”, che però ultimamente viene purtroppo spesso disattesa
Recentemente si è tentato di salvaguardarla ma purtroppo il costante l’immobilismo dei centri per l’impiego delle nostre provincie e l’evoluzione tecnologica hanno posto le basi per una sostanziale difficoltà di applicazione.
Che fare?
Da oltre un decennio l’Istituto dei Ciechi di Milano e la sezione milanese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti hanno operato alla ricerca di nuove opportunità lavorative coinvolgendo direttamente il tessuto imprenditoriale meneghino.
E iniziata perciò la costruzione di un ponte fra la domanda, rappresentata dalle aziende che si sono messe in gioco, e l’offerta, rappresentata dalle persone con disabilità visiva.
Sono nati percorsi formativi innovativi dove, oltre alla formazione tecnica di base, si è proposto un percorso condiviso con le aziende di training sugli applicativi aziendali propretari. Questi ultimi sono stati chiaramente oggetto di attenta valutazione preliminare, in relazione alla loro accessibilità, da parte degli operatori del Centro Informatico dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Tra le esperienze più significative annoveriamo certamente il progetto di inserimento di ben 10 operatori con disabilità visiva nella centrale operativa di AWP (Allianz Worldwide Partners).
Più di recente la collaborazione con due realtà importanti aziendali quali DHL e Aler Milano ci ha permesso di inserire degli operatori nell’ambito dei rispettivi “Servizi clienti” e di progettare un percorso formativo specifico di “Addetto Customer Care”.
Purtroppo la pandemia ci ha costretto a sospenderlo più o meno a metà percorso e solo di recente è ripreso, prima in presenza e ora utilizzando la Didattica a distanza su piattaforma web.
È oramai troppo importante e fondamentale coinvolgere le aziende per poter costruire insieme un proficuo e soddisfacente inserimento lavorativo considerando anche che, alla base di tutto, è necessario promuovere e diffondere una vera cultura dell’accessibilità per tutti!
Francesco Cusati
Servizi al lavoro della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano ONLUS