Siena: La mediazione civile e commerciale: un’opportunità di giustizia e sviluppo sociale, Redazionale

Autore: Redazionale

In collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Siena e
l’I.Ri.Fo.R. Nazionale

NUOVE PROFESSIONI

“La mediazione civile e commerciale:
un’opportunità di giustizia e sviluppo sociale”

Siena 14 aprile 2014
Sala Aurora della Provincia di Siena
P.zza Duomo, 9
14:15 – 14:45 Registrazione Partecipanti

14:45 Saluti Istituzionali: Presidente della Provincia di Siena e Massimo Vita Presidente della Sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

15:00 Avv. Ferdinando Carbone – presidente Deconflict – “Il ruolo sociale della mediazione”

15:30 Avv. Alessandro Diotallevi – socio Deconflict – “Processo versus Mediazione”

16:00 Avv. Stefano Cardinale – socio cofondatore Deconflict – “Prospettive di sviluppo della mediazione in Italia e all’estero a seguito dell’Endorsement dell’Unione Europea”.

16:30 Dott. Diego Romagnoli – coordinatore progetto Il Mediatore Non Vedente “Deconflict e Irifor, un cammino al servizio della giustizia”
16:45 Dott.ssa Elena Ferroni – Mediatrice Deconflict “L’esperienza del modello formativo di Deconflict”
17:00 Prof. Luciano Paschetta direttore centrale I.Ri.Fo.R. ONLUS “Il ruolo di I.Ri.For. nella formazione dei disavbili visivi”
17:15 Dibattito con tavola rotonda: “L’incontro informativo preliminare nella nuova disciplina della mediazione: da mero tramite ad opportunità” – Modera Avv. Stefano Cardinale

18:15 Presentazione del libro “Non volevo vedere” con il coautore dottor Tiziano Storai;
* L’evento verrà accreditato dall’Ente di Formazione Deconflict con N°2 ore di aggiornamento obbligatorio biennale dei mediatori ai sensi dell’art.4, comma 3, lettera b) D.M. 180/2010

Caserta: Bando di selezione per l’amissione al corso di aggiornamento per centralinisti telefonici: scadenza 30 aprile 2014, Redazionale

Autore: Redazionale

Si informa che sul sito sezionale è stato pubblicato il bando raggiungibile cliccando qui:

http://www.uicicaserta.it/readnews.php?nd=3255

Di seguito la domanda di centralinista telefonico
Spett.le U.I.C.I. sez. prov. di Caserta
Via Lupoli 40
81100 Caserta (CE)

Attività Formative Legge 29 marzo 1985, n. 113 autorizzato e finanziato con Decreto Dirigenziale n. 73 del 07/03/2014 – Corso di aggiornamento professionale “CENTRALINISTA TELEFONICO NON VEDENTE – ADDETTO INFORMAZIONI ALLA CLIENTELA E AGLI UFFICI RELAZIONI COL PUBBLICO

Il/La sottoscritto/a____________________________________________
Nato/a a ________________________________ prov. (__) il ____/____/____
Cittadinanza ____________________________
Residente in ___________________ alla via/piazza/corso__________________________ n° __________________
c.a.p. __________ località _________ prov. (__)
tel. ___________ cel.____________________ email__________________________________
Codice Fiscale_________________________________

Domicilio (solo se diverso dalla residenza) :
via/piazza/corso_______________________________
Comune del domicilio ______________________ Prov. (__)
C.A.P. domicilio ______________________
Tel._______________ Cell.
CHIEDE
DI ESSERE AMMESSO/A A FREQUENTARE IL CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ““CENTRALINISTA TELEFONICO NON VEDENTE – ADDETTO ALLE INFORMAZIONI ALLA CLIENTELA E ALL’UFFICIO PER LE PUBBLICHE RELAZIONI”

_l_ sottoscritt_ dichiara di aver preso visione del bando e di accettarne il contenuto. Si riserva di consegnare, se risulterà iscritto al corso, pena decadenza, la documentazione richiesta e autocertificata.

_l_ sottoscritt_ autorizza l’associazione UICI sez. prov. Caserta al trattamento dei propri dati personali ai sensi della legge n. 196 del 2003.

Allega alla presente:
* Dichiarazione di responsabilità (Autocertificazione – Allegato B) relativa al possesso dei requisiti per l’ammissione al corso
* Fotocopia documento di identità e del codice fiscale
In fede

(Luogo e data) ____________________________________ Firma

Allegato B

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(Autodichiarazione)
ai sensi dell’art.46 del D.P.R. 445/2000

__l__sottoscritt__________________________________________________

nato a _____________________________ (_______) il _________________

e residente a ___________________ (____) in via _____________________

ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000. sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate e, informato su quanto previsto dall’art. 10 della Legge n. 675/1976:
DICHIARA

* di essere in possesso del titolo di studio ______________________rilasciato da ___________________ in data _______________ con votazione_______
* di essere occupato presso ______________________________ dal _____al ____________-/2014
* di essere in possesso di competenze informatiche rilasciato da __________________ in data _______________ con votazione_______________
* di essere residente nel territorio della Regione Campania
__________________________________
(Luogo e data)
IL DICHIARANTE

_______________________________________
(Firma)

 

 

 

 

 

 

 

 
*L’autenticazione si omette ai sensi delle leggi n. 127/97 e 191/98 e successive modifiche
**Allegare fotocopia di un documento d’identità e codice fiscale

 

Intervista a Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di Luca Ajroldi

Autore: Luca Ajroldi

D.: Presidente, qual è stato il suo primo pensiero dopo l’elezione?

R.: L’enorme responsabilità di gestire un’associazione così grande e così importante.

D.: Questo le ha fatto paura?

R.: No, non mi ha fatto paura. Però è stato un pensiero che mi ha dato il senso della responsabilità. Diventare il Presidente di questa grande associazione che vive da 95 anni e che ha accumulato valori, acquisito obiettivi, conquistato traguardi che abbiamo il dovere prima di tutto di tutelare per poi, possibilmente, spostare l’asticella ancora un po’ più in là.

D.: Presidente quale sarà la Sua parola d’ordine?

R.: Le parole d’ordine saranno tre: efficacia, efficienza, risultati.

D.: Qual è il cammino che si è proposto di portare avanti per l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti in una situazione oggettivamente di grande crisi come quella che stiamo vivendo oggi in Italia, con politiche che spesso infieriscono sempre di più sulla pelle dei più deboli?

R.: L’obiettivo generale è garantire, sempre di più, il diritto di cittadinanza alle persone non vedenti ed alle persone ipovedenti per renderli pari tra pari, cittadini con la loro dignità come tutti i cittadini. Sembra l’affermazione di una banalità, che la nostra Costituzione già riconosce, ma ancora, oggi troppo spesso, ciò non avviene nella vita quotidiana. La nostra Unione vive e funziona perché può contare su 50.000 iscritti e ha sezioni in tutto il territorio nazionale; molte di queste sezioni però oggi sono in difficoltà per ragioni anche finanziarie e noi le vogliamo aiutare.
Inoltre, capisco bene che occorre allargare anche l’orizzonte delle possibili risorse economiche, che non possono più dipendere solamente dall’intervento pubblico ma che devono incrementarsi anche con azioni diverse, come il 5×1000, la raccolta fondi, la partecipazione a progetti europei. Il tutto ovviamente deve essere finalizzato alla creazione di una sempre maggiore opportunità di servizi, da quelli più classici ma fondamentali, quali l’istruzione, la possibilità di lavorare e di avere diritto a una vita dignitosa dopo il lavoro per le persone anziane, ma anche la possibilità di avere accesso a sempre nuovi strumenti tecnologici per comunicare.

D.: Non ha il timore che l’avanzare della tecnologia, in realtà emargini il non vedente invece di aiutarlo a crescere?

R.: No, non credo ci possa essere questo rischio, anche se è vero che molte soluzioni tecnologiche non sono progettate secondo i canoni dell’accessibilità. Faccio solo un esempio, la radio: il semplice apparecchio radiofonico, che per tanti decenni è stato uno degli amici più fedeli delle persone non vedenti e ipovedenti, oggi, per funzionare, ha spesso modalità di gestione totalmente digitali, con display a sfioramento; ed è vero, questo ne rende molto più complicato il suo utilizzo. Basterebbe però aggiungere una piccola sintesi vocale per guidare il non vedente o l’ipovedente e il problema sarebbe facilmente risolto. Questo è già stato fatto per esempio negli ascensori, è già stato fatto sulle scatole delle medicine con le diciture in braille, perché non si deve fare anche per la radio e altri elettrodomestici di uso quotidiano?
In ogni caso alla tecnologia dobbiamo molto. Pensiamo soltanto al fatto che oggi le persone non vedenti e ipovedenti possono leggere, regolarmente ed autonomamente, tutta la stampa quotidiana; mentre 20 anni fa, o forse anche solo 10, ne erano invece totalmente esclusi.

D.: Il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti davanti al problema dei falsi ciechi. Cosa intende fare?

R.: Le cose da fare sono poche ma importanti. La prima: perseguire realmente coloro che abusano della condizione di cecità, ricordando però che se esiste un “falso cieco” esiste anche una commissione pubblica che lo ha classificato come cieco; quindi per estirpare il fenomeno dei falsi invalidi, il concetto di falsità andrebbe esteso e non limitato solo alla sola persona che percepisce indebitamente l’emolumento.
Secondo, occorre formare le forze dell’ordine affinché quando debbano compiere delle indagini relativamente ai falsi ciechi lo possano fare con cognizione di causa. Capita talvolta di leggere nei verbali che “la tal persona è sicuramente un falso cieco perché sta utilizzando un iPhone”: certamente chi ha scritto il verbale non sa che cosa un non vedente può fare con un iPhone.
Il terzo aspetto che io ritengo fondamentale riguarda la necessità di sviluppare una campagna di informazione che permetta davvero di far conoscere ai cittadini che cosa una persona cieca o ipovedente sia in grado di fare e come lo possa fare. Un cieco è quella persona che vive in mezzo a tutti noi, che si muove da solo, che sa camminare per strada, sa riconoscere il portone di casa sua e ci sa entrare, sa aprire la porta di casa, sa piantare un ombrellone sulla sabbia. Questi che faccio, sono tutti esempi riportati nei verbali delle forze dell’ordine e nei media a dimostrazione del fatto che una persona fosse un “falso cieco”. Ecco, se gli esempi del falso cieco sono questi, siamo fuori strada, perché queste cose i ciechi le fanno, qualcuno fa anche qualche cosa di più “pazzo”. Per esempio io stesso, quando ero un pochino più giovane, andavo in bicicletta, in strade non troppo trafficate, con un amico che mi teneva la mano sulla spalla. Cerchiamo quindi di capire bene che cosa vogliamo comunicare: chi sono i ciechi e che cosa possono fare; non siamo neppure dei fenomeni, anche se a volte ci presentano come tali solo perché, appunto, siamo in grado di utilizzare un iPhone!

D.: Beh alcuni campioni sportivi, secondo me, sono veramente dei fenomeni.

R.: Ma perché appunto sono dei campioni sportivi, non perché sono ciechi! Come è un fenomeno il mio amico Andrea Bocelli, che è un fenomeno della canzone e della lirica, però la cosa non dipende dalla sua disabilità.

D.: Lo è a prescindere!

R.: Certo, è un fenomeno a prescindere, come lo era Pavarotti, come lo è Carreras, come lo sono altri, con le loro normalità, le loro mediocrità, le loro eccellenze e le loro capacità.
Siamo un pochino stanchi – e in questo sto pensando anche alla politica – di quello che si sente dire, per esempio, quando si parla di taglio della spesa pubblica. Va bene, facciamo le valutazioni che si devono fare e tagliamo la spesa pubblica. Però per favore basta con questa storia delle spese improduttive per le persone con disabilità; le persone con disabilità sono persone con la loro dignità. Molte di queste spese, cosiddette improduttive, in realtà servono per garantire loro un’adeguata formazione; questo consentirà poi di trovare un lavoro, e lavorando diventeranno produttivi e pagheranno le tasse come tutti gli altri; dall’altro lato queste spese garantiscono l’accesso alle forniture tecnologiche consentendo loro di muoversi in modo autonomo, studiare, svolgere lavori un po’ più complessi di quelli che oggi fanno. Significa anche, per coloro che si trovano già nella terza età e in una condizione di difficoltà effettiva, avere quell’atteggiamento di riconoscenza e attenzione verso le persone più in difficoltà della nostra società. E questo non riguarda solo i ciechi, ma tutte quelle persone che, per ragioni fisiche o legate a malattie, all’età o anche per ragioni infortunistiche o semplicemente perché non hanno dei redditi elevati, si trovano in condizioni di disagio economico.
Li vogliamo buttare nella spazzatura tutti quanti? Continuiamo a chiamarle spese improduttive? Io non credo sia questo l’approccio corretto.
Se vogliamo parlare degli sprechi, è facile fare demagogia, dalle macchine di rappresentanza, i mille onorevoli, e così via… ma io credo davvero sia demagogia, e alla fine si tratterebbe comunque di piccoli risparmi, diciamoci la verità, anche se a volte stride un po’ vedere quello che si fa utilizzando i fondi del gruppo politico regionale, dall’acquisto della casa in campagna, fino ad arrivare alla biancheria e ai prodotti di bellezza…

D.: O alle feste romane….

R.: Certo, le feste e le cene. Anche se purtroppo questo non basta a salvare la spesa pubblica.

D.: Però ne salva la moralità…

R.: Certo, sicuramente darebbe più dignità e credibilità a chi deve proporre di tagliare le spese per gli altri, perché è sicuramente più accettabile tagliare la spesa pubblica se chi lo propone ha già cominciato a tagliare le sue, di spese pubbliche.
Facciamo attenzione però. Per quanto riguarda l’accertamento dell’invalidità, l’Inps dal 2009 al 2012 ha compiuto 800.000 accertamenti sulle persone che già riscuotevano la pensione, spendendo oltre 30 milioni di euro. Da queste indagini, in prima istanza, è emerso che circa il 25% di queste persone non ne avevano diritto ed è stata revocata loro la pensione, con enormi e ovvie sofferenze. Poi queste persone hanno fatto ricorso e l’Inps ha dovuto sostenere altri costi, anche per pagare gli avvocati, e le altre spese legali.
Di questi ricorsi ne ha persi il 97%. Alla fine, delle 800.000 persone sulle quali sono state svolte le indagini, solo il 3% è risultato essere un falso invalido, stiamo parlando di quattro o cinquemila persone su 800.000, ripetiamolo…
Se vogliamo risparmiare e si vogliono veramente razionalizzare le spese, lo dobbiamo fare tagliando davvero gli sprechi, la demagogia non serve a nulla.

D: Presidente, grazie e buon lavoro.

Luca Ajroldi

Foggia: Domenica 30 marzo 2014 I TANDEM dell’U.I.C.I. di Foggia e Cicloamici Foggia insieme per la Pedalata della Legalità, di Carmine Chionchio

Autore: Carmine Chionchio

Domenica 30 marzo, i soci U.I.C.I. di Foggia Carmine Chionchio, Gaetano Curci e Ciro Petrosillo con i tamdem, guidati, rispettivamente, da Fernando Paciello, Giovanni Cuconato e Michele Dardano hanno partecipato alla “Pedalata della Legalità” organizzata dalla 3° Circoscrizione avvalendosi anche della collaborazione dell’Associazione di Volontariato Cicloamici Foggia FIAB.
La pedalata ha inteso stimolare la riflessione dei cittadini sui temi della legalità e ricordare le tante vittime della criminalità foggiana.
Carmine Chionchio

Grazie all’Anglat, dal Lazio parte un’importante iniziativa per i cittadini con disabilità gravissima e per i loro familiari, Redazionale

Autore: Redazionale

“Non possiamo che condividere in pieno l’iniziativa del Vice Presidente della Commissione Sanità della regione Lazio, on.le Antonello Aurigemma.
Questo importante segno di civiltà, nasce dalla presa in carico di una nostra istanza derivante da un reale bisogno dei familiari delle persone con disabilità gravissima residenti nella nostra Regione.
È un’importante misura che estende il contributo del 20% previsto dall’articolo 27 della Legge 104 del 1992 ai titolari di patenti A-B e C Speciali, esclusivamente per gli strumenti di guida, anche per gli allestimenti degli autoveicoli destinati al trasporto delle persone con una ridotta o impedita capacità di deambulazione permanente.
L’estensione del suddetto contributo, rappresenta una misura importante, volta sia al rispetto del diritto alla mobilità che al miglioramento della qualità della vita per le categorie di cittadini rientranti tra le fasce deboli della popolazione e per le quali, sono necessarie maggiori attenzioni da parte delle Istituzioni pubbliche.
Questa proposta, fornisce un aiuto significativo anche a quelle famiglie, che sostengono direttamente il costo relativo agli allestimenti degli autoveicoli, ai quali finalmente verrebbe dato un sostegno economico da parte della regione.
Auspichiamo che il Presidente della Regione e il Consiglio nella sua totalità, possa condividere questa iniziativa che affronta in modo concreto alcuni fondamentali aspetti delle politiche sociali e sanitarie della nostra Regione.”
Lo dichiara Roberto Romeo, Presidente nazionale ANGLAT, associazione di categoria, che dal 1981 si batte per la tutela e la promozione del diritto alla mobilità delle persone con disabilità.

 

2014 I Sensi dell’Arte Art Senses, Redazionale

Autore: Redazionale

Terza edizione Ancona
Mostra internazionale di arte di contemporanea
La libertà creativa di artisti non vedenti e ipovedenti

dal 5 al 27 aprile 2014
Inaugurazione sabato 5 aprile ore 17.30
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

ANCONA – Il Museo Tattile Statale Omero inaugura sabato 5 aprile alle ore 17.30 la mostra internazionale di arte contemporanea “I Sensi dell’arte|Art Senses”, promossa dall’Associazione culturale Art@ltro e dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Grosseto.
L’esposizione presenta sculture, pitture con varie tecniche, bassorilievi, fotografie, installazioni e video realizzati da 30 artisti non vedenti, provenienti da 6 diversi Paesi (Italia, Slovenia, Estonia, Israele, Inghilterra, Finlandia) e parallelamente lavori di artisti vedenti capaci di creare opere adatte alla fruizione sensoriale.
La mostra nasce nel 2010 da un concorso rivolto ad artisti con grave deficit visivo, prima a carattere nazionale e poi internazionale, grazie all’Ufficio esteri dell’Unione Italiana Ciechi.
Dopo Massa Marittima e Grosseto, la mostra approda al Museo Omero di Ancona, nella splendida cornice della Mole Vanvitelliana.
Fra le oltre 60 opere esposte la scultura “Fertility” dell’israeliano Zohar Ginio che si è aggiudicato il primo premio del concorso, “Pesci spada” di Rinaldo Lombardo di Firenze, “Shadows of windows” di Jukka Penttilä dalla Finlandia, l’installazione tessile di Erika Tammpere dall’Estonia e “Return of swallow” di Rezka Arnuš dalla Slovenija; “Macchie nello spazio” e “L’albero della fantasia” di due ragazzi di Salerno Salvatore De Stefano e Marco Citro, rispettivamente di 17 e 13 anni, molto promettenti sul piano creativo per il premio giovani. E molte altre ancora.
La mostra è accompagnata dalla musica originale “A day with Ana” dell’autore londinese Alberto Danelli e da grandi stendardi in cui sono riprodotte le frasi vincitrici del “Concorso per 12 parole o per un tweet”: frasi brevi ma profonde per esprimere il significato dei sensi dell’arte.
I “Sensi dell’Arte | Art Senses” invita tutti a esplorare “altri” modi di sperimentare la realtà creativa valorizzando azioni ed emozioni capaci di dare significato a diversi materiali e linguaggi, attraverso la creazione intima ed espressiva di “altri occhi” e la relazione sociale.
La mostra vede la collaborazione del Comune di Ancona; è sostenuta dal contributo di Bancacras e dalla partecipazione di Huntsman per la realizzazione del catalogo finale che documenterà tutte le tappe espositive 2013 – 2014.

 

2014 i Sensi dell’Arte – Art Senses
Terza edizione | Ancona
Mostra internazionale di arte di contemporanea
La libertà creativa di artisti non vedenti e ipovedenti

MUSEO TATTILE STATALE OMERO
5 – 27 APRILE 2014
Mole Vanvitelliana – Ancona

Inaugurazione 5 Aprile ore 17.30
dal martedì al sabato 16 – 19
domenica e festivi 10 – 13 e 16 -19

INGRESSO LIBERO

PROMOSSA DA:
ASSOCIAZIONE CULTURALE ART@LTRO
tel (+39) 0566.940215 | cell (+39) 333.9777614
email info@artaltro.it | www.artaltro.it

UNIONE ITALIANA CIECHI di Grosseto
E UNIONE ITALIANA CIECHI Ufficio esteri

Con la collaborazione del Comune di Ancona
Con il sostegno di Bancacras
Catalogo: Huntsman

INFO
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Mole Vanvitelliana – Ancona – Banchina Giovanni da Chio 28
Tel 071.2811935 | www.museoomero.it – email: info@museoomero.it

ARTISTI non vedenti o ipovedenti in mostra:
REZKA ARNUŠ (Slovenija – Dolenjske Toplice)
ANDREA BIANCO (Italia – Bolzano)
LISA CALANCA (Italia – Bologna)
ANTONELLA CAPPABIANCA (Italia – Roma)
SERGIO CECHET (Italia – Ronchi dei Legionari)
MARCO CITRO (Italia – Montoro – SA)
VALENTIN CUNDRI? (Slovenija – Jesenice)
SALVATORE DE STEFANO (Italia – Cava de’ Tirreni)
PAOLO DUNCHI (Italia – Carrara)
MICHAEL ELLIS (United Kingdom – London)
SILVIA GALLI (Italia – Viterbo)
ZOHAR GINIO (Israel – Shoeva)
LIORA GOLDMAN (Israel – Rehovot )
RAILI ILVES (Estonia – Tallinn)
SONJA JEZ (Slovenija – Nova Gorica)
PRIIT KASEPALU (Estonia -Tallinn)
JANKA KUS (Slovenija – Jesenice)
MARCO LEONE (Italia – Udine)
RINALDO LOMBARDO (Italia – Firenze)
NATALIJA ŽITNIK METAJ (Slovenija – Kranj)
ANTONIO MOZZETTA (Italia – Benevento)
JUKKA PENTTILA (Suomi Finland – Hyvinkää)
ADRIANO RAGAZZI (Italia – Como)
STEVE REBUS (United Kingdom – London)
JOHANNA RÖHOLM (Suomi Finland – Espoo)
IVAN STOJAN RUTAR (Slovenija – Capodistria)
ALESSANDRO SCARAMUCCI (Italia – Cortona)
ERIKA TAMMPERE (Estonia – Tallinn)
ISMO TILANTO (Suomi Finland – Helsinki)
MERI TIŠLER (Slovenija – Trži)

ARTISTI vedenti in mostra:
GIAN PAOLO BONESINI (Italia – Massa Marittima)
ANGELA CASAGRANDE (Italia – Massa Marittima)
SERGIO DE CARLI (Italia – Trento)
ALEX PERGHER (Italia – Bressanone)

FOTOGRAFIA
MASSIMO PELAGAGGE (Italia – Massa Marittima)

MUSICHE ORIGINALI
ALBERTO DANELLI (United Kingdom – London)

 

“Vivi Napoli e poi… sogna!”, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Amici miei,
è bello sognare, non è vero? é bello davvero soprattutto quando i sogni sono radiosi e lusinghieri, ma è forse più bello vivere un sogno ad occhi aperti, almeno per sessanta minuti, cogliendo i tesori nascosti di Napoli e della sua cultura, della sua storia, della sua palpitante presenza.
Non è facile, lo so, insabbiati come siamo dalle continue notizie negative, dalla confusione più o meno prodotta ad hoc per consentire all’intrallazzo, alle convivenze inique, alla diffamazione di coprire tutto ciò che Napoli da sempre custodisce con la sua creatività e con il suo ottimismo.
Si tratta di uno stato d’animo decisamente unico quello che Napoli offre a chi sa andare oltre con la mente e con il cuore.
Ebbene noi ci proviamo ad offrire questa stupenda possibilità rivitalizzante, ci proviamo venerdì prossimo, il giorno 4 alle ore diciotto  spalancando la nostra sala virtuale per godere della proposta poetica, linguistica e musicale di Maria Desposito e di Nunziante Esposito. Qualcuno penserà: “sono parenti!”? No, sono napoletani e come tanti napoletani sono impastati di gioia di vivere, di attenzione all’arte, alle innovazioni, ad un bisogno reale di abbracci luminosi.
Con loro visiteremo Napoli, la sua lingua, la sua poesia e, infine, la sua capacità di infondere ottimismo e gioia di vivere.

Vi aspetto numerosi  perché Napoli ha un sorriso per tutti.
“vivi Napoli e poi….. sogna!”.
Chi avesse bisogno di indicazioni per entrare nella sala virtuale può rivolgersi a me, a Nunziante e a Pino Servidio.
Cesare Barca

Genitorialità e figli con disabilità visiva in età adolescenziale, di Giovanna Virga

Autore: Giovanna Virga

Nel numero di oggi ci occuperemo di adolescenza, facendo una panoramica dei compiti evolutivi che i ragazzi devono affrontare in questo periodo della vita, prove rese ancora più difficili dalla presenza di un deficit visivo.

L’adolescenza rappresenta un periodo di passaggio, caratterizzato da profonde trasformazioni di carattere fisico e psicologico, che conducono alla maturità, propria dell’età adulta. L’inizio è facilmente riconoscibile dai cambiamenti corporei che contraddistinguono i nostri ragazzi, la fine è più difficile da individuare, in quanto spesso è sempre più prolungata nel tempo.
Gli obbiettivi da raggiungere, grazie a profondi cambiamenti interiori, sono la strutturazione della personalità, la costruzione di una identità personale e sessuale, l’organizzazione di un immagine di sé, obbiettivi questi, comuni sia ai ragazzi non vedenti che ai loro coetanei vedenti. Questo periodo di separazione dai genitori e di individualizzazione , è più sofferto nei ragazzi non vedenti, in quanto il passaggio all’adolescenza, comporta l’acquisizione di una maggiore autonomia di pensiero, sociale e personale, e l’esperienza di un ambiente non familiare, più ampio e più difficile da controllare.
Se da un lato , i genitori, hanno il desiderio di vedere crescere i propri figli, dall’altro, li preoccupano le difficoltà e i pericoli, proprie di un mondo, difficile da controllare. Per loro, infatti, i figli non sono in grado, in quanto ciechi, di prevedere in modo anticipatorio l’ambiente che li circonda, inoltre, nei genitori riaffiorano i timori che i propri figli possano non farcela ad affrontare questa delicata fase della loro vita, in loro emerge la paura che il proprio figlio in quanto cieco , non possa gestire in modo adeguato la propria sessualità oche la loro figlia cieca, non possa avere una sufficiente capacità attrattiva.
Da un reciproco sguardo passa gran parte della carica attrattiva, l’occhio e lo sguardo sono le principali zone erogene, ma non tutta la carica seduttiva passa attraverso la vista. Anche la melodia di una voce, le parole e i silenzi, sono un buon canale seduttivo. La costruzione dell’identità personale e sessuale segue gli stessi principi fisici e psicologici sia dei ragazzi ciechi , che dei loro coetanei vedenti. Le differenze sono legate alla storia di ogni individuo , alle sue caratteristiche personali e familiari e non sono da attribuire alla cecità in quanto tale, quanto piuttosto al significato che ognuno di noi dà ad essa. IL passaggio dei figli all’età adolescenziale, determina nei genitori , desideri, aspettative, ma anche ansie , paure e preoccupazioni , che spesso ostacolano la formazione di una personalità forte, prolungando il desiderio di dipendenza dei propri figli. I genitori pensano che il loro figlio in quanto cieco , sia più esposto , più sensibile ai pericoli del mondo esterno, e per questo vada protetto. Proteggere i nostri figli è corretto, ma iperproteggerli è un meccanismo di difesa messo in atto dai genitori, che non aiuta i nostri figli a crescere , inibisce e limita la crescita stessa. I genitori non devono allearsi con il desiderio di dipendenza dei figli, prima li aiutano a sperimentare il mondo esterno, imparando ad entrare in relazione con questo, migliore sarà il rapporto con il gruppo dei pari, confrontandosi con esso, infatti, si facilita la formazione dell’immagine di sé .La maturità psichica ,è uno strumento indispensabile che gli adolescenti devono conquistare, grazie al quale è possibile imparare a conoscere le cattive amicizie ei pericoli , in modo da evitarli: il canale visivo è importante in questo percorso di riconoscimento, ma spesso i pericoli si nascondono dietro mentite spoglie, difficilmente riconoscibili, anche per i ragazzi vedenti. Imparare a conoscere le proprie potenzialità, competenze e fare i conti con i propri limiti, questa è un operazione dolorosa, ma necessaria per la crescita. Il dolore che deriva da questo confronto e adattamento interiore con il problema visivo, comporta la presa di coscienza , spesso sofferta, ma questa sofferenza, , non è così terribile, , ma gestibile . I genitori, devono aiutare i propri figli a comprendere che un rifiuto da un gruppo, non deve essere vissuto con solitudine e chiusura in se stessi, ma capire che ci sarà sempre un altro gruppo , un altro ambiente migliore.
Vivere queste esperienze è indispensabile , un occasione di crescita personale , che facilita la costruzione di una personalità capace, di affrontare il conflitto tra vittorie e sconfitte, risorse e limiti, tra ciò che si può fare e ciò che non si può fare a causa della disabilità visiva.
È necessario , pertanto, offrire ai genitori , uno spazio di riflessione e di confronto, nel quale leggere i bisogni e le necessità dei figli adolescenti, nel percorso di costruzione dell’identità personale e sessuale offrendo loro un occasione di crescita nel quale imparare a convivere e ad adattarsi quotidianamente alle conseguenze della disabilità visiva, trovando le opportune strategie per far fronte al conflitto tra desiderio di autonomia dai genitori da una parte, e bisogno di dipendere da questi , dall’altra..
La diversità e le differenze sono un valore da sfruttare e su cui fondare il proprio senso di ’identità ,la disabilità visiva, è solo una parte della personalità dei ragazzi, una sua caratteristica, e non rappresenta la sua totalità :è una parte problematica della sua vita, ma non è l’intera sua esistenza. Occorre lavorare sui punti di forza dei ragazzi, valorizzare le loro risorse, al fine di mettere in atto strategie valide nel processo di strutturazione della propria identità personale e sessuale.

Dott.ssa Giovanna Virga –
Psicologa dell’Equipe socio – medico –psico – pedagogica dell’Istituto dei Ciechi “I. Florio e A. Salamone” di Palermo. Componente del gruppo di lavoro per il Sostegno Psicologico ai Genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti.
Email: virgagiovanna@alice.it

 

Siena: Resoconto assemblea sezionale, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

23 marzo 2014

Domenica scorsa abbiamo svolto la nostra assemblea nella quale sono stati approvati il conto consuntivo, una variazione al bilancio preventivo dell’anno in corso e tre consuntivi relativi agli anni 2010, 2011 e 2012.
I circa trenta soci presenti, hanno approvato tutti i documenti all’unanimità.
All’assemblea hanno preso parte anche tanti amici sostenitori della sezione a vario titolo e i seguenti amministratori:
Anna Ferretti, assessore alle politiche sociali del Comune di Siena;
Simonetta Pellegrini, assessore provinciale alle politiche sociali, al lavoro e alla formazione.
L’amica Anna Ferretti ha evidenziato varie problematiche su cui il comune lavora in sinergia con le associazioni e ha messo l’accento sulla costante e intelligente presenza della nostra sezione nel dibattito sociale e non solo.
Ha detto che nel prossimo bilancio la dotazione del suo assessorato riprenderà a crescere anche se di poco.
L’amica Simonetta Pellegrini, ha evidenziato i rischi rispetto alla confusione sul superamento delle province ma ha assicurato il suo impegno e quello dell’amministrazione a seguire tutto il lavoro che riguarda il sociale e in particolare la disabilità.
Ha poi ricordato che il giorno 14 aprile si svolgerà presso la provincia, un convegno sulla mediazione civile aperta ai non vedenti.
Il vice presidente delle farmacie comunali e il sottoscritto, abbiamo firmato una convenzione per una scoutistica riservata ai soci in regola con il tesseramento.
Particolarmente apprezzato è stato l’intervento dell’onorevole Luigi Dallai, parlamentare del Pd alla Camera che ha ricordato l’impegno in Parlamento per la promozione dei diritti e dell’integrazione dei lavoratori con disabilità.
“Il lavoro per le persone disabili – ha ricordato il parlamentare senese – non è semplicemente una mera condizione di reddito, ma è soprattutto un fondamentale strumento per garantire l’applicazione reale dei diritti dei disabili, primo fra tutti la possibilità d’inserimento e d’integrazione sociale. Negli anni il Pd ha lavorato per rafforzare le misure volte a garantire una maggiore e migliore occupabilità delle persone con disabilità. Recentemente sono state presentate interrogazioni per garantire il rispetto della disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti e degli operatori della comunicazione non vedenti, e sono agli atti della Camera proposte di legge del centrosinistra finalizzate a rendere effettivo il diritto del disabile ad accedere al mondo del lavoro.
Sempre sul tema dei diritti, solo pochi giorni fa – ha ricordato Dallai – la collega Donata Lenzi, capogruppo del Pd in Commissione Affari Sociali, ha depositato un’interrogazione sulla questione dei controlli ISEE e spending review. Si chiede al Governo una valutazione seria ed approfondita dei piani di verifica approvati dal 2008 ad oggi, che hanno portato al controllo di circa 800 mila persone, per scongiurare il rischio che i pregiudizi e il clima di sospetto possano danneggiare chi si trova a vivere una situazione di reale disabilità. Sono convinto che sia compito della buona politica intervenire per razionalizzare la spesa pubblica, dando però delle priorità che rafforzino la crescita sociale; dunque ritengo sia impensabile tagliare ancora le forme di assistenza e accompagnamento delle categorie svantaggiate. Per questa ragione continueremo a seguire da vicino le vicende che riguardano il mondo della disabilità, allo scopo di garantirne i diritti, favorire le forme di integrazione e scongiurare tagli indiscriminati e controproducenti”.

Il presidente dell’assemblea, la presidente regionale della Toscana, la dottoressa Barbara Leporini ha principalmente messo l’accento sull’importanza della partecipazione dei soci alla vita associativa in modo attivo e ha evidenziato l’importanza dell’unità associativa e del rispetto anche formale delle regole.

L’assemblea ha particolarmente gradito l’intervento del neo eletto presidente nazionale dottor Mario Barbuto il quale ha ribadito di volere un’associazione che sia salda nei valori, progressiva negli obiettivi e tecnologicamente al passo con i tempi. Il presidente nazionale ha mostrato apprezzamento per le attività della sezione riportate nella relazione morale e, su invito del socio Pierino Bianchini, si è impegnato a celebrare l’anniversario della marcia del dolore così come merita. Il sottoscritto ha chiesto ai presenti un sempre maggiore impegno nell’associazione in vista del prossimo rinnovo delle cariche sociali.

Infine, ma non per importanza, l’assemblea ha deciso di inviare un messaggio a Tommaso Daniele per augurargli una completa guarigione per vederlo nuovamente presente a fianco degli organi associativi per condurre le battaglie che aspettano l’associazione.

Il presidente
Massimo Vita

 

Siena: Convocazione Consiglio sezionale – 4 aprile 2014, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Cari amici,
il consiglio sezionale è convocato per il giorno 4 aprile p.v. alle ore 15.00 presso i locali sezionali con il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbale seduta precedente
2. Comunicazioni del Presidente
3. Esame proposta lettrice Università per stranieri di Siena
4. Campo solare 2014
5. Iniziative autofinanziamento e giovani
6. Protocolli con Università degli Studi di Siena, Università per stranieri di Siena e Policlinico Le Scotte
7. Varie ed eventuali
8. Approvazione delibere d’urgenza

Vista l’importanza degli argomenti in discussione, vi prego di non mancare.
Cari saluti a tutti.
Il Presidente
Massimo Vita