La prima assemblea dei quadri senza Tommaso, di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 27 e 28 settembre scorsi si è tenuta a Tirrenia l’assemblea nazionale dei quadri dirigenti.
Da sempre, per me, questo appuntamento costituisce la migliore occasione per “tastare” il “polso” della nostra organizzazione ed in tal senso, anche questa assemblea non ha fatto eccezione.

L’ordine del giorno dei lavori prevedeva: 1) Procedure e proposte relative alla riformulazione dello Statuto Sociale e dei Regolamenti, 2) Proposte per una gestione patrimoniale più efficace ed efficiente e 3) Proposte e modalità di organizzazione del XXIII Congresso nazionale.
Un ordine del giorno “tosto” di contenuti che se da un verso ci ha proiettato nell’Unione di domani, nel contempo, ci ha messo a confronto con un oggi denso di questioni che inducono a compiere scelte inderogabili e strategiche quali sono quelle implicite al secondo punto dell’odg: Proposte per una gestione patrimoniale più efficace ed efficiente.

Premesso tutto ciò, ecco di seguito , alcune mie semplici note a margine della riunione:

1 – in primis, le oltre sette ore di dibattito, hanno fatto intendere che nonostante le serie difficoltà di carattere finanziario derivanti dalla grave crisi che non risparmia quasi nessuno e nonostante l’obbligo da parte delle nostre strutture territoriali ad ottemperare a troppi adempimenti burocratici che frenano iniziative a favore dei soci, insiste sul territorio un’associazione radicata e strutturata e dirigenti consapevoli del proprio ruolo e determinati a battersi con tenacia per garantire la rappresentanza e la tutela degli interessi della categoria e non solo questo;
2 – il dibattito (una settantina di interventi), ha registrato oltre ad un numero fisiologico di dirigenti che non sempre si sono attenuti agli argomenti dell’odg, un valido contributo alla discussione su temi che come annotavo poco sopra, hanno “buttato” lo sguardo all’orizzonte (23° congresso nazionale) e non soltanto per quanto concerne gli aspetti logistici ed organizzativi, ma indicando anche priorità programmatiche;
3 – abbiamo ascoltato voci nuove, voci di amici dirigenti che come chi scrive hanno maturato anni di esperienza, voci “storiche”, siamo stati informati circa un’iniziativa degli amici di UICI Rinnovamento (il segno dei tempi), insomma pluralità e molta “carne al fuoco”;
4 – Mario Barbuto, per la prima volta da Presidente nazionale, ha saputo far bene la sintesi della discussione; lo ha fatto con il suo stile; lo ha fatto con competenza e tutto sommato…. con santa pazienza;

Queste le mie impressioni a “caldo”; impressioni che hanno confermato e rafforzato in me l’idea che la nostra non è stata e non è un’organizzazione leaderistica ma un’associazione di donne e uomini che sanno bene cosa fare e lo fanno con il proprio cuore sapendo vivere la loro militanza con ragione e con passione.
Questa è l’Unione che ci ha lasciato Tommaso Daniele; questa è l’associazione che si appresta a lavorare e a lottare da qui in avanti fino al 23° congresso nazionale per poi lavorare e lottare per continuare a scrivere la storia dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
(segue p.s.)

Claudio Romano

p.s. mentre entravo in sala per la riunione, non ho potuto fare a meno di rivolgere un affettuoso e grato pensiero a Tommaso Daniele fisicamente lontano per la prima volta da quando nel 2001, partecipai all’assemblea dei quadri dirigenti da presidente della sezione di Brescia.

Tiflopedia: La prima “enciclopedia” multimediale delle scienze tiflologiche, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Venerdì 26 Settembre 2014, in occasione del primo incontro congiunto tra il nuovo c.d.a della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e la Direzione Nazionale della nostra U.I.C.I, presso la Sala meeting del Centro Studi Le Torri “Giuseppe Fucà di Tirrenia, è stata presentata la prima “enciclopedia” multimediale delle scienze tiflologiche, curata dalla Federazione e denominata simbolicamente “Tiflopedia.

Si tratta di un progetto ambizioso e lungimirante, voluto fortemente dal Dott. Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell’U.I.C.I e dal Cav. Rodolfo Masto, Presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi.

Tiflopedia – ha spiegato durante la riunione il Prof. Gianluca Rapisarda, Consigliere Nazionale della Federazione e responsabile del progetto, è il “futuro” della tiflologia, ma più in generale di tutto ciò che gravita nell’universo della minorazione visiva, come confermato dalla stessa scelta non casuale del suo nome, derivante dall’abbinamento dell’aggettivo Tiflo (dal greco Tiflos = cieco) e dal suffisso pedia (dal greco paideia = formazione, ricerca). Il Prof. Rapisarda ha continuato, ricordando ai presenti che oggi oltre il 30% delle informazioni vengono acquisite e reperite sul web. Infatti, poiché tale inarrestabile trand sta riguardando ormai anche la Tiflologia, per evitare confusione e mettere un po’ d’ordine in quella galassia sconfinata di notizie che è diventata Internet, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, su intuizione geniale del Presidente Nazionale U.I.C.I, Dott. Barbuto, (che è pure Consigliere Nazionale della Federazione) e del Presidente Cav. Masto, s’è appunto inventata, sul modello di Wikipedia, Tiflopedia!

Abbiamo la convinzione – ha proseguito Rapisarda – che Tiflopedia, dopo una giusta e doverosa fase di rodaggio e con le opportune risorse finanziarie che stiamo già cercando a livello europeo grazie al contributo fattivo del nostro Vice Presidente Hubert Perfler, potrà senz’altro rappresentare la più adeguata e moderna risposta multimediale a tale consolidato stato di cose.

Grazie all’impegno costante ed all’inesauribile abnegazione del tiflologo della Federazione, Prof. Giancarlo Abba e del suo tifloinformatico, Dott. Lucio Zito, oggi Tiflopedia è un sito certificato, pienamente accessibile a tutte le tecnologie assistive e già raggiungibile agli indirizzi web tiflopedia.org, tiflopedia.it, tiflopedia.eu. Ma soprattutto essa costituisce un vero e proprio deposito on line in continua espansione di informazioni, immagini, notizie e filmati sulle più disparate tematiche tiflologiche.

Questa “enciclopedia” multimediale, che è unica nel suo genere in Italia e forse in Europa, che a breve potrà essere scaricabile come app pure su smartphone e tablet, ha lo scopo di mantenere vivo ed approfondire il dibattito sulla Tiflodidattica, sulla Tiflopedagogia, sulla Tifloinformatica, con una particolare attenzione anche sul tema della pluridisabilità.

Nel solco della sua tradizionale e quasi secolare attività al servizio del processo educativo e d’integrazione scolastica dei minorati della vista, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi, tramite Tiflopedia, vuole garantire un valido e prezioso aiuto e supporto sul web per i genitori, gli educatori e tutti gli operatori socio sanitari che a vario titolo intervengono nel percorso di vita dei disabili visivi, senza tuttavia voler trascurare gli interventi di laboratorio e di consulenza che vanno invece necessariamente condotti direttamente nel contesto di vita, di studio e delle relazioni familiari e sociali di chi non vede.

Attualmente Tiflopedia si presenta come una piattaforma informatica costituita da quattro “macroaree”, dedicate rispettivamente :

  • alle Istituzioni della Federazione Nazionale pro Ciechi, alla loro storia ed ai loro servizi.
  • Ai materiali per l’operatività (materiale tiflodidattico, materiale tiflotecnico e tifloinformatico per la mobilità e l’orientamento e per l’autonomia).
  • Ai principali articoli di Tiflodidattica.
  • Ad un archivio multimediale, chiamato “Tiflovision”, comprensivo di  video, fotografie e filmati “tiflologici e non, richiesti alle Istituzioni federate, ma aperto ovviamente anche al contributo di tutte le Sedi Regionali e delle Sezioni Provinciali dell’U.I.C.I.

A tal proposito, tutte le nostre Istituzioni e Sezioni interessate a “far parte” di Tiflopedia, sono pregate di voler contattare cortesemente il Presidente Nazionale dell’U.I.C.I, Dott. Mario Barbuto, od il Presidente della Federazione, Cav. Rodolfo Masto od in subordine lo scrivente.

A questo punto, nel salutare voi tutti con la lettura di questa nuova rubrica del nostro Corriere dedicata alla “gloriosa” Federazione, non mi resta che augurarvi buona consultazione di Tiflopedia!

Bologna: La voce degli occhi, le parole delle dita, di Corrado Bortolin

Autore: Corrado Bortolin

La voce degli occhi, le parole delle dita
Nata da pochi mesi, con l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere l’accesso a tutte le forme di cultura, anche a chi non vede, la Cooperativa Sociale bolognese Big bang Universo accessibile sta ora per lanciare un corso di dizione e lettura espressiva rivolto a tutti, vedenti e disabili visivi, per offrire la possibilità di utilizzare bene e correttamente lo “strumento voce””, unendo la formazione professionale all’integrazione sociale
Nata solo da pochi mesi, proseguendo il lavoro dell’omonima Associazione Culturale (promotrice, quest’ultima, di FilmVoices, progetto di accessibilità del cinema e della televisione, alle persone non vedenti e ipovedenti), la Cooperativa Sociale bolognese Big Bang Universo accessibile – fondata nello scorso mese di maggio da un gruppo di soci vedenti e ciechi, con l’obiettivo, tra l’altro, di favorire l’accesso a tutte le forme di cultura, anche a chi non può vedere – sta per lanciare un’interessante iniziativa, consistente in un corso di dizione e lettura espressiva rivolto a tutti, vedenti e disabili visivi, che si terrà a partire dall’8 ottobre prossimo, presso la sede dell’UICI di Bologna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sarà tenuto dall’attrice e doppiatrice Margaret Collina.
«Tra i nostri obiettivi – spiega Gennaro Iorio di Big Bang Universo accessibile – vi è infatti l’intenzione di unire la formazione professionale all’integrazione sociale e in tal senso la capacità di saper utilizzare bene e correttamente lo “strumento voce” è una possibilità importante che questo corso offre a tutti, opportunità spendibile appunto nell’àmbito professionale, ma che può essere colta anche da chi, per hobby o interesse personale, ami leggere ad alta voce per se stesso, per i propri familiari o per gli amici, o che anche svolga attività teatrali a livello amatoriale».
«In un momento come questo – sottolinea ancora Iorio – in cui la necessità dell’apprendimento dell’alfabeto Braille, soprattutto per i bambini ciechi, viene a voltesottovalutata e non compresa, vogliamo promuovere la bellezza e l’importanza di saper leggere in autonomia un testo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: filmvoices@yahoo.it (per la Cooperativa Sociale Big Bang Universo accessibile); gennaro.iorio81@gmail.com (per il prossimo corso di dizione e lettura espressiva).

Treviso: Un treno per tutti, di Simona Zanella

Autore: Simona Zanella

Cari amici,
sono a rendervi nota un’iniziativa che, assunta dal Presidente UICI Treviso e da me, ha incontrato il favore del Presidente Nazionale e del Presidente Regionale.
Quello alla mobilità è uno dei diritti fondamentali della persona. Da questa premessa consegue che non sia più in nessun modo né giustificabile né ammissibile che, ancora oggi, il trasporto pubblico e segnatamente quello ferroviario siano caratterizzati da un livello di inaccessibilità preoccupante, se è vero, come risulta dai dati di Trenitalia ed RFI che soltanto nel 10% delle stazioni ferroviarie italiane sono stati effettuati interventi organici di abbattimento delle barriere architettoniche o percettive, ovvero sono presenti servizi di assistenza ai passeggeri con ridotta o impedita mobilità.
L’UICI Consiglio Regionale Veneto ha portato avanti da oramai diversi anni iniziative di pressione sull’assessorato competente, con incontri e documenti affinché fossero posti in essere interventi per rendere maggiormente accessibile il trasporto, ma, purtroppo, senza apprezzabili successi.
In quest’ambito si inquadra dunque la protesta in parola su iniziativa del Presidente della Sezione Provinciale di Treviso dell’UICI e in continuità con le azioni di pressione di cui sopra, questa Presidenza Regionale del Veneto ha deciso di promuovere una manifestazione di protesta per il giorno Venerdì 3 Ottobre 2014 presso la stazione ferroviaria di Montebelluna dalle ore 09:45 alle ore 11:30 circa.
La stazione di Montebelluna è stata scelta per diverse ragioni:
1. E’ ricca di barriere architettoniche e percettive;
2. E’ priva di ogni e qualsiasi servizio di assistenza ai viaggiatori a ridotta o impedita mobilità;
3. E’ una stazione in cui, a causa dell’orario cadenzato, si verificano diverse rotture di carico.
Durante questa manifestazione, sarà distribuito materiale di sensibilizzazione ai temi di una mobilità accessibile, verranno affissi sui convogli in transito manifestini in formato A4 che evidenzino graficamente l’inaccessibilità ai disabili del trasporto ferroviario locale e si terrà una conferenza stampa.
La copertura mediatica locale è ragionevolmente assicurata grazie a diversi contatti che la nostra associazione ha attivato presso le redazioni di Corriere delle Alpi, Gazzettino, Tribuna di Treviso e Antenna3 Nord-Est.
Il Presidente Nazionale dell’UICI, dottor Mario Barbuto, il quale sarà
presente alla manifestazione se gli altri suoi impegni glielo consentiranno, ci ha assicurato il suo appoggio per interessare della questione anche i media nazionali.
Abbiamo altresì preliminarmente interessato uno studio legale locale che ha dichiarato la sua disponibilità a supportare chi volesse intraprendere azioni legali nei confronti di RFI, Trenitalia o Regione Veneto, per la condotta gravemente discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità in spregio a titolo esemplificativo ma non esaustivo alla legge 67 del 2006.
Come strumento organizzativo e di comunicazione e raccordo, è stato scelto il gruppo facebook “Treno per tutti”, che ci è parso un modo sufficientemente agile per diffondere a un grande numero di persone le informazioni necessarie.
Tutto ciò detto, vi prego di dare massima diffusione a questa iniziativa presso i vostri soci. Includo un fac-simile di comunicato che potete usare come guida se riterrete di inoltrare la comunicazione ai vostri soci.
Nella speranza che interverrete numerosi, colgo l’occasione per salutarvi cordialmente.

La Vicepresidente Regionale
Simona Zanella
COMUNICATO AI SOCI
Cari amici,
leggiamo praticamente tutti i giorni sui giornali di disservizi e disavventure varie che coinvolgono i viaggiatori delle Ferrovie in questa nostra regione ma anche altrove. Una delle forti criticità del trasporto ferroviario è anche l’accessibilità alle persone disabili.
Alcuni dati sintetici. Solo il 10% delle stazioni ferroviarie italiane è almeno parzialmente priva di barriere architettoniche e percettive, oppure è dotata di servizio di accompagnamento alle persone con ridotta o impedita mobilità. Nel 2013, RFI e Trenitalia hanno speso per l’abbattimento delle barriere 260.000 Euro: poco più di un terzo dello stipendio dell’Amministratore delegato.
In questi anni, l’UICI e anche altre associazioni hanno fatto opera di costante pressione sulla Regione e su RFI e Trenitalia perché a questa situazione intollerabile venisse posto rimedio, senza però trovare particolare ascolto. Anzi, pur avendo inviato documenti di protesta, l’orario cadenzato ha ulteriormente peggiorato questa già insostenibile situazione.
Convinti che in un paese civile un trasporto pubblico debba e possa essere davvero per tutti, su iniziativa della Vicepresidente Regionale Simona Zanella e del Presidente UICI Treviso Massimo Vettoretti, abbiamo deciso di promuovere una manifestazione di protesta a cui vi esortiamo a partecipare numerosi.
La manifestazione si terrà presso la stazione di Montebelluna Venerdì 3 ottobre dalle ore 09:45 alle ore 11:30 circa. La stazione scelta è stata quella perché è priva di assistenza per persone con disabilità, perché è ricca di barriere architettoniche e percettive e perché, a causa del “nuovo” orario cadenzato è diventata stazione di cambio, senza che però si mettesse preventivamente mano alla sua accessibilità. Potete raggiungere la stazione in automobile, oppure in treno con i seguenti orari:
• Belluno: con il regionale delle 08:48 e arrivo a Montebelluna alle ore 10:10;
• Padova: regionale delle 09:29 con arrivo alle 10:14;
• Rovigo: partenza con il regionale veloce delle ore 08:10, arrivo a Padova alle ore 08:49, coincidenza con regionale per Belluno delle ore 09:29;
• Treviso: partenza con il regionale delle ore 09:18 e arrivo alle ore 09:49;
• Venezia: partenza con regionale delle ore 08:31 da Venezia Santa Lucia, arrivo a Treviso alle 09:03 e coincidenza con regionale delle ore 09:18 per Montebelluna con arrivo alle 09:49;
• Verona: partenza da Verona Porta Nuova con il regionale Veloce delle ore 07:21 con arrivo a Padova alle 08:19 oppure con il regionale delle 07:42 con arrivo a Padova alle 09:03. Coincidenza con il regionale per Belluno delle ore 09:29 e arrivo a Montebelluna alle ore 10:14;
• Vicenza: partenza con il regionale delle ore 08:38 con arrivo a Padova alle ore 09:03, coincidenza con regionale per Belluno delle ore 09:29 e arrivo a Montebelluna alle 10:14.
Durante la manifestazione, che avrà copertura mediatica locale e, grazie all’interessamento del nostro presidente Nazionale Barbuto, anche nazionale, verrà distribuito materiale di sensibilizzazione a una mobilità accessibile per tutti e verranno affissi sui convogli in transito manifesti che ne stigmatizzano l’inaccessibilità.
Per quelli tra voi che sono iscritti o possono comunque accedere a Facebook, esiste un gruppo di organizzazione e coordinamento che si chiama “Treno per tutti” cui potete iscrivervi e cui potete contribuire.
Per ulteriori informazioni, potete contattare il Presidente di Treviso ai seguenti recapiti: e-mail massimo@vettoretti.net cellulare 3313265918. La vicepresidente regionale Simona Zanella ai seguenti recapiti: e-mail simona.zanella70@gmail.com cellulare 3391149620.
Speriamo di vedervi numerosi il 3 Ottobre!

Torino: Notiziario online, Redazionale

Autore: Redazionale

E’ online la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 33/2014 del 26/09/2014.
Di seguito il link:

Tra gli argomenti trattati
* “Vediamoci chiaro”: parte la campagna UICI Torino per un’informazione corretta sulla disabilità visiva. 6 brevi video per informare e far riflettere
* Incontro tra i delegati UICI Piemonte e l’assessore regionale ai trasporti Balocco. Un confronto positivo da cui potrebbe nascere un tavolo permanente
* Domenica 28 settembre giornata all’insegna del volo e della convivialità.
Buon ascolto

Milano: Seminario “Il bambino sordo-cieco”, di Massimiliano Penna

Autore: Massimiliano Penna

Brescia – ottobre/novembre 2014

l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia, grazie al finanziamento concesso dal Consiglio di Amministrazione dell’I.RI.FO.R. Centrale ed al co-finanziamento da parte degli Spedali Civili di Brescia, organizza nei prossimi mesi di ottobre e novembre, presso gli Spedali Civili di Brescia un seminario/convegno dal titolo “Il bambino sordo-cieco”.

Obiettivo del seminario è fornire ai partecipanti alcuni approfondimenti sulla metodologia riabilitativa del bambino sordo-cieco e favorire lo sviluppo di una rete di comunicazione e collaborazione tra le agenzie che si occupano di queste disabilità, presenti in numero crescente presso i vari Servizi Sanitari.

Gli incontri si rivolgono a logopedisti, tecnici di audiologia, psicomotricisti, psicologi, fisioterapisti, medici, tiflologi, pedagogisti, insegnanti, infermieri professionali e personale di supporto, ovvero a tutte quelle figure che, adeguatamente formate, sono in grado di fornire al bambino il supporto necessario per intraprendere un percorso riabilitativo che lo conduca ad acquisire un livello di autonomia commisurato alla complessità della patologia in oggetto.

Il seminario, che rappresenta una vera e propria novità dal punto di vista formativo, può contare sull’apporto di figure altamente qualificate le quali, attraverso le varie relazioni esposte, offriranno ai partecipanti un momento formativo di alto livello.

Per ulteriori informazioni: I.Ri.Fo.R. Lombardia: 02-76011893 lombardia@irifor.eu www.iriforlombardia.org
Programma

VENERDI’ 3 OTTOBRE

Aula “Fondazione Bresciana per l’Educazione Mons. Giuseppe Cavalleri” Via sant’Antonio 61, Brescia

Ore 8.00-8.30: registrazione partecipanti

Ore 8.30: Presentazione del Convegno: Nicola Stilla (Presidente Regionale I.Ri.Fo.R della Lombardia); Maria Grazia Barezzani (Responsabile SSVD Audiologia e Foniatria pediatrica OC)

Ore 9.00: LA SORDITA’. A cura del SSVD Audiologia e Foniatria

9.00 – 9.30: La sordità infantile a Brescia (M.G. Barezzani, Responsabile SSVD Audiologia e Foniatria pediatrica)

9.30 – 10.00: Aspetti psicologici della disabilità uditiva (C. Celli, psicologa SSVD Audiologia e Foniatria )

10.00 – 10.30: Terapia della sordità (C. Campovecchi, medico SSVD Audiologia e Foniatria )

10.30 – 11.00: pausa

11.00 – 11.45: Terapia logopedica (logopediste SSVD Audiologia e Foniatria)
– terapia acupedica e percettiva
– terapia linguistica: comprensione e produzione

11.45 – 12.15: La “Scuola Audiofonetica” (dott. Lucio Vinetti, “Fondazione Bresciana per l’Educazione Mons. Giuseppe Cavalleri”)

12.15 – 12.45: domande-discussione

Ore 12.45 – 14.00: pausa pranzo

Ore 14.00: LA CECITA’. A cura dell’I.Ri.Fo.R (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia

14.00 – 14.20: Il ruolo dell’I.Ri.Fo.R. nella riabilitazione in età precoce – Nicola Stilla (Presidente I.Ri.Fo.R Lombardia )

14.20 – 14.50: La fisioterapia nell’Intervento Precoce per il bambino con deficit visivo e pluri-disabilità (Sabine Renner, fisioterapista specializzata nel deficit visivo)

14.50 – 15.20: Psicomotricità: sensorialità in movimento (Maria Luisa Calderara, psicomotricista e operatore delle stimolazioni visive)

15.20 – 15.50: L’Orientamento-Mobilità e l’Autonomia Personale nell’intervento precoce:
sentieri di un’autonomia possibile (Sebastiano Presti , tecnico dell’educazione e riabilitazione in O.M. & A.p.)

15.50 – 16.30: Intervento precoce di Brescia: la nostra “via nel mezzo”
Stimolazione & gioco basale: pazienza, rispetto, coccole e divertimento per il primo approcciarsi al mondo Stimolazioni visive: affezionarsi all’interpretazione di colori e immagini della quotidianità (Simona Roca, tecnico dell’educazione e riabilitazione in O.M. & A.p., operatore della stimolazione basale e visiva)

16.30 – 17.00: domande – discussione

17.00 – 17.30: L’inclusione scolastica dei bambini sordociechi: la sfida di Anna; l’intervento del CNV nei casi di deficit visivo associato al deficit uditivo (Sonia Benedan, Tiflologa del Centro Non Vedenti di Brescia)

VENERDÌ 17 OTTOBRE

8.30 – 8.45: Presentazione della Giornata (Presidente Nicola Stilla e Dott.ssa Maria Grazia Barezzani )

8.45: SORDITA’ e CECITA’. A cura della Lega del Filo d’Oro

8.45 – 11.00: La persona sordo-cieca e pluriminorata psicosensoriale: cause e caratteristiche (Patrizia Ceccarani, Direttore del Centro di Riabilitazione di Osimo, Lega del Filo d’Oro)

11.00 – 11.15: pausa

11.15 – 13.00: Dalla valutazione al trattamento (Patrizia Ceccarani, Direttore del Centro di Riabilitazione di Osimo, Lega del Filo d’Oro)

Ore 13.00 – 14.00: pausa pranzo

Ore 14.00 – 17.30: Metodologia e tecniche dell’apprendimento (Patrizia Ceccarani, Direttore del Centro di Riabilitazione di Osimo, Lega del Filo d’Oro)

SABATO 18 OTTOBRE

8.30 – 9.00: Il ruolo del logopedista nella riabilitazione precoce del bambino con deficit visivo (Dott.ssa Alice Miglioli, logopedista)

Ore 9.00 – 12.30: La logopedia con il bambino sordocieco e pluriminorato psicosensoriale (Gilda Pagano, Logopedista del Centro di Riabilitazione di Osimo, Lega del Filo d’Oro)

VENERDÌ 14 NOVEMBRE

Ore 8.30 – 12.30: I sistemi di comunicazione non verbali e l’uso della tecnologia (Luigina Carrella, Responsabile dei Servizi Educativi Riabilitativi del Centro di Lesmo, Lega del Filo d’Oro)

12.30 – 13.30: pausa pranzo

13.30 – 17.30: Programmazione e analisi del compito (Luigina Carrella, Responsabile dei Servizi Educativo- Riabilitativi del Centro di Lesmo, Lega del Filo d’Oro)

VENERDÌ 21 NOVEMBRE

PRESENTAZIONE CASI CLINICI a cura della logopedista Fulvia Predolini e della pedagogista Dott.ssa Chiara Gervasi

13.30 – 17.00: Discussione di casi presentati dai partecipanti al Seminario

17.00 – 17.30: Chiusura del convegno e compilazione del questionario ECM.

Centro di Documentazione Giuridica: Risarcimento al disabile in attesa di assunzione, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

Per l’inadempimento dell’obbligo di assunzione obbligatoria sono dovuti al disabile i danni patrimoniali subiti senza necessità di una specifica prova: il pregiudizio si desume dai mancati salari e dalla prevedibile negligenza nel cercarsi un’altra occupazione.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che a seguito della mancata ed  ingiustificata assunzione di un soggetto invalido, avviato a norma della legge sul collocamento obbligatorio, ha confermato a carico del datore di lavoro il  risarcimento del danno al lavoratore.
Con la sentenza n. 19609, depositata il 17 settembre 2014, ha sancito che se un lavoratore con disabilità dopo l’avviamento al lavoro, non venisse assunto, lo stesso ha diritto ad un indennizzo risarcitorio comprendente il periodo che va dalla data di avvio al lavoro alla data effettiva dell’inserimento lavorativo.
Il datore di lavoro che non adempie all’obbligo di assunzione del lavoratore avviato è tenuto a risarcire l’integrale danno patrimoniale subito da quest’ultimo durante l’intero periodo in cui si è protratta l’inadempienza.
Inoltre, il risarcimento deve essere determinato senza bisogno di una specifica prova del lavoratore, essendo sufficiente tenere conto del complesso delle retribuzioni che quest’ultimo avrebbe potuto conseguire, qualora fosse stato assunto nei tempi debiti.
La sentenza fa riferimento al principio, già espresso da altre pronunce di legittimità, per cui solo il datore di lavoro e il lavoratore hanno titolo di specificare il contenuto del regolamento contrattuale e in caso di inerzia datoriale al provvedimento di avviamento obbligatorio al lavoro, l’autorità giudiziaria, ricorrendone i presupposti, può tutt’al più emanare, come in questo caso, una sentenza di condanna al  risarcimento del danno, quantificandolo sulla scorta delle retribuzioni perdute.
In caso di inerzia datoriale al provvedimento di avviamento obbligatorio, il lavoratore disabile non può adire al giudice e invocare una pronuncia di tipo costitutivo volta all’instaurazione “in via coatta” del rapporto di lavoro, in quanto solo le parti (datore di lavoro e lavoratore) hanno titolo per specificare il contenuto del regolamento contrattuale, ma può ottenere il risarcimento del danno per la mancata assunzione quantificabile nella mancata percezione delle retribuzioni.
In essa la Suprema Corte ha pure precisato che l’importo della somma da risarcire al lavoratore può essere ridotta tenendo conto di quanto questi ha percepito per lo svolgimento di altre attività lavorative (aliunde perceptum) o che egli avrebbe potuto guadagnare dedicandosi diligentemente alla ricerca di un lavoro (aliunde percipiendum). Il vantaggio della riduzione opera però solo nel caso in cui il datore di lavoro ne fornisca la prova.
In sostanza per la generalità degli invalidi avviati obbligatoriamente al lavoro non è possibile, in caso di ingiustificato rifiuto dell’assunzione da parte dell’impresa, ottenere la costituzione, con sentenza, del rapporto di lavoro, in base all’art. 2932 cod. civ., che prevede l’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto; infatti, ai fini dell’applicazione di questa norma è necessario che vi sia una predeterminazione degli elementi essenziali del rapporto, quali la retribuzione, le mansioni, la qualifica; mancando questa specificazione, l’invalido, in caso di omessa assunzione, può ottenere soltanto il risarcimento del danno.
Questa sentenza ne riprende altre precedenti, ma sicuramente è importante per ribadire i diritti delle lavoratrici e dei lavori con disabilità, e per tenere viva l’attenzione su questi temi, oggi di grande attualità.
Va comunque ricordato che in caso di mancata assunzione di un centralinista non vedente avviato obbligatoriamente al lavoro, egli ha invece diritto alla costituzione del rapporto per sentenza – Oltre che al risarcimento del danno – (Cassazione Sezione Lavoro n. 15913 del 14 agosto 2004, Pres. Mattone, Rel. Celerino).
L’attuale sistema legale nel caso del non vedente avviato al lavoro come centralinista, in base alla legge n. 113 del 1985, assicura un inquadramento contrattuale in cui sono prestabilite le mansioni, la qualifica e il trattamento economico, attraverso l’inserimento delle clausole della contrattazione collettiva applicabile.
Pertanto in materia va applicato il seguente principio di diritto: “In caso di legittimo avviamento di centralinista non vedente, la cui assunzione sia indebitamente rifiutata dal destinatario dell’obbligo di assumerlo, il Giudice, se richiestone, deve applicare l’art. 2932, cod. civ., rendendo fra le parti sentenza che produca in forma specifica gli effetti del contratto non concluso, trattandosi di fattispecie possibile non esclusa dal titolo, essendo, infatti, prestabiliti dalla legge n. 113 del 29 marzo 1985, in tema di disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti, la qualifica, le mansioni e il trattamento economico e normativo del lavoratore avviato, ivi compresa l’indennità legale di mansioni, assumendo carattere residuale il risarcimento economico (art. 1223 e ss, cod. civ.) destinato ad assicurare l’integrale soddisfazione del diritto del centralinista, indebitamente pretermesso dalla prestazione lavorativa per l’inadempimento del datore di lavoro”.
La sentenza del 2004 sopra citata, dopo dieci anni ha ancora un valore ed una portata storica, in quanto con essa la Suprema Corte di Cassazione ha condiviso un orientamento minoritario di alcune pronunce di merito e ha affermato il principio che, a differenza di tutte le altre categorie di disabili avviati obbligatoriamente al lavoro, per i centralinisti non vedenti illegittimamente rifiutati è possibile non solo ottenere il risarcimento del danno, come di recente ribadito dalla cassazione con la sentenza n. 19609 depositata il 17 settembre 2014, ma anche una sentenza costitutiva del rapporto.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)

Torino: Campagna di informazione “Vediamoci chiaro”, di Lorenzo Montanaro

Autore: Lorenzo Montanaro

Sei video esplorano la vita dei disabili visivi

La sezione torinese UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) lancia la campagna di informazione “Vediamoci chiaro”: 1 spot + 5 interviste video affrontano in modo sintetico ma puntuale alcuni aspetti legati alla vita dei disabili visivi, dalla mobilità al lavoro, dal dibattito sui falsi invalidi alle sfide della quotidianità. Il progetto nasce da vari obiettivi: stimolare una riflessione condivisa, che coinvolga ciechi e vedenti, ma anche sfatare qualche luogo comune e richiamare l’attenzione su problematiche poco conosciute. Tra pochi giorni verranno pubblicati sul sito UICI Torino (www.uictorino.it) i primi due video (Spot + Intervista Mobilità). Le successive interviste saranno caricate con cadenza quindicinale.

La storia

Cronaca di una sfida: il quotidiano che non sta sui quotidiani
“Il cane che morde il padrone non fa notizia. Il padrone che morde il cane sì”. Vecchia massima da reporter consumati. Vecchia storia, ben nota a chi scrive i giornali come a chi li legge: con la vita di tutti i giorni non si fa notizia. E’ vero: per sua stessa natura il mondo dell’informazione ha bisogno di stimoli forti, di novità, di fatti che si distinguano dall’opacità quotidiana. Solo che, in certi casi, a forza di dar la caccia all’insolito e all’eccezionale, si rischia di chiudere gli occhi sulla realtà “vera”. Ne sanno qualcosa le persone cieche, che spesso sperimentano sulla propria pelle una serie di “trappole comunicative”.

Trappola numero uno: i “truffaldini”.
Molte volte negli ultimi anni, in un clima da caccia alle streghe, abbiamo assistito alla spettacolarizzazione delle truffe. Protagonisti i cosiddetti “falsi invalidi”. Non passa settimana senza che qualche testata locale o nazionale punti il dito contro i finti ciechi, quelli che rubano, quelli che approfittano. Il fenomeno purtroppo è reale (ed è nell’interesse di tutti combatterlo). In molti casi però l’informazione tende ad amplificarlo e a distorcerlo, fornendo indicazioni non corrette, dati equivoci quando non palesemente falsati. Così, sull’onda della grave crisi economica di questi anni, si crea un atteggiamento di rabbia collettiva, che finisce per ripercuotersi, con conseguenze gravi, anche sui disabili visivi “autentici”. «Si dichiarava cieco, ma spazzava tranquillamente il balcone». «Percepiva l’indennità di accompagnamento ma usava uno smartphone». Titoli del genere sono comparsi e tuttora compaiono su alcune testate giornalistiche, dalla carta stampata al web, dalla radio alla tv. E tutti riflettono una percezione semplicista e riduttiva della disabilità. Come se un cieco, quando si trova in luoghi che conosce, non potesse avere il senso della spazialità o usare strumenti tecnologici (oggi resi sempre più accessibili da applicazioni e ausili specializzati).

Trappola numero due: i “superman”
Sul versante opposto, sempre più spesso, l’informazione tende a raccontare ed esaltare le grandi potenzialità dei non vedenti (e questo, in sé, è senz’altro un bene, specialmente quando si sottolineano la caparbietà e l’impegno necessari per raggiungere risultati ambiziosi). Fanno notizia i ciechi che vincono le paralimpiadi, quelli che riescono a sciare, nuotare, andare in barca a vela, praticare sport che fino a pochi anni fa si consideravano inaccessibili. Tanto che qualcuno potrebbe chiedersi: «ma allora i ciechi che bisogno hanno di aiuto?». Anche in questi casi servono chiarezza e obiettività. Per chi non vede le sfide sportive, così come tante altre esperienze di vita, sono obiettivi possibili, ma per raggiungerli serve la costante collaborazione di persone vedenti. E non tutto è accessibile a tutti. Inoltre, ricordiamolo sempre, le azioni apparentemente più banali sono in realtà le più problematiche e pericolose. Il cieco che, guidato dall’istruttore, percorre con relativa disinvoltura una pista da sci, si può trovare in estrema difficoltà se deve, da solo, attraversare una strada.

La nostra risposta
In mezzo a questi approcci un po’ estremi, l’esperienza dimostra che la maggior parte dei cittadini non ha la minima idea di come si svolga, nel concreto, la vita di una persona cieca.
Per questo l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino ha deciso di lanciare la campagna “Vediamoci chiaro”. Si tratta di una serie di brevi video (circa 2 minuti ciascuno): uno spot iniziale (incentrato sul tema della mobilità) e cinque interviste condotte ad altrettante persone non vedenti. Senza pretendere di essere esaustiva o di avere la verità in tasca, la campagna vuole richiamare l’attenzione sulla vita reale di chi non vede, partendo proprio dalle esperienze del quotidiano. E’ uno spunto di riflessione che usa YouTube, strumento visivo per eccellenza, e in un certo senso cerca di “sfidare” la società dell’immagine. E’ una proposta rivolta a tutti: professionisti dell’informazione, istituzioni, ma anche privati cittadini. Insomma, chiunque abbia voglia di approfondire insieme a noi questi temi è il benvenuto.

Stereotipi (vecchi e nuovi)? No, grazie
Per secoli la letteratura, l’arte e il sentire collettivo ci hanno tramandato l’immagine pietista e paternalista del “povero cieco”, avulso dalla società, costretto a chiedere l’elemosina sui gradini delle chiese o, nella migliore delle ipotesi, rinchiuso per tutta la vita tra le mura di un istituto. Negli ultimi cento anni (soprattutto a partire dal secondo dopoguerra) sono stati fatti enormi passi in avanti. Oggi, grazie a una diversa cultura e a strumenti sempre nuovi, i disabili visivi hanno grandi possibilità di integrarsi nel tessuto sociale: studiano, lavorano (a volte con risultati eccellenti), si sperimentano in attività un tempo impensabili, riescono più facilmente a costruirsi una rete affettiva e una vita relazionale soddisfacente. Sono conquiste preziose, ottenute con sforzo e grande impegno.

Conquiste che a volte rischiano di essere travisate (più o meno in buona fede), qualche volta strumentalizzate. Negli ultimi anni, anche in contesti istituzionali, è capitato a varie persone non vedenti di sentirsi dire: «I ciechi hanno buone gambe: che se ne fanno del trasporto accessibile?». «I ciechi possono lavorare: che se ne fanno dell’indennità di accompagnamento?». «La crisi c’è per tutti: che cosa pretendono i ciechi dallo Stato?».

Al di là di ogni ideologia, va ricordato che, oggi come in passato, la vita di chi non vede è dura e piena di ostacoli. Ecco perché è importante “vederci chiaro”. Serve una cronaca attenta, libera da preconcetti, vecchi o nuovi che siano. Soprattutto in tempi economicamente difficili, se ai non vedenti verrà tolto anche quel minimo di certezze acquisite dopo anni di lotte e fatiche, la loro vita farà un brusco salto indietro. E le conseguenze non tarderanno a farsi sentire.

I video

1. Spot Mobilità inaccessibile + intervista a Nunziata Panzarea (consigliera UICI Torino)
Una città come Torino può essere una giungla per chi non vede. Ci sono ostacoli, barriere, imprevisti. Il bastone bianco non è una bacchetta magica, il cane guida non ha i superpoteri. Recentemente purtroppo, complice la crisi, anche quei servizi che consentivano ai ciechi di spostarsi in autonomia e sicurezza sono stati tagliati o stravolti.

2. Falsi ciechi o false idee? Intervista a Enzo Tomatis (consigliere UICI Torino)
Spesso i giornali parlano dei falsi invalidi, ma dei ciechi veri e dei loro bisogni non si parla quasi mai. Serve un atteggiamento più equilibrato, ma soprattutto serve chiarezza: tolleranza zero con i truffatori, più servizi per i disabili “autentici”.

3. Lavoro. Intervista a Giuseppe Salatino (presidente UICI Torino)
Nell’ultimo secolo, grazie ad alcune innovazioni capitali (come la diffusione della scrittura braille o la nascita dell’Unione Ciechi) la vita lavorativa dei disabili visivi è cambiata moltissimo. Oggi si pongono nuove sfide: alcune professioni storiche, come quella del centralinista, sono entrate in crisi. Per questo è importante trovare risposte adeguate, anche sul piano legislativo.

4. Tecnologia. Intervista ad Alessio Lenzi (consigliere UICI Torino)
Il personal computer, internet, gli smartphone: la rivoluzione tecnologica dell’ultimo ventennio ha radicalmente trasformato la vita delle persone cieche, aprendo orizzonti impensabili fino a qualche anno fa. Resta però ancora molto da fare, soprattutto in termini di accessibilità dei siti e degli strumenti.

5. Vita quotidiana. Intervista a Oscar Franco (vicepresidente UICI Torino)
Paradossalmente, per una persona cieca, può essere più semplice arrampicarsi su una parete di roccia che attraversare una strada. Spesso le azioni più ordinarie e in apparenza più semplici nascondono i rischi maggiori. Nella vita quotidiana di un non vedente ci sono tante potenzialità, ma anche tanti pericoli e tanti ostacoli. Ecco perché è fondamentale il ruolo dei Volontari del Servizio Civile

I video: una produzione Tekla Tv (www.tekla.tv)
Regia e immagini a cura di Davide Valle
Ufficio Stampa UICI Torino:
Lorenzo Montanaro:
333 447 99 48
ufficio.stampa@uictorino.it – lorenzo.montanaro@gmail.com

Napoli: Yoga della risata – Un altro momento per stare insieme e per …… ridere!, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Martedì 7 ottobre 2014

Su proposta della Commissione Pari opportunità, la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti organizza per martedì 7 ottobre 2014 alle ore 16.00 nei locali associativi di via San Giuseppe dei Nudi n. 80 – Napoli, un pomeriggio per praticare lo “Yoga della risata”.
Lo Yoga della Risata è un metodo unico per  RIDERE SENZA MOTIVO. Non abbiamo bisogno di gag, barzellette e senso dell’umorismo. Usiamo la risata come forma di esercizio e in gruppo, ben presto, tramite il contagio che avviene sia con il contatto visivo che dal suono vero e proprio della risata, la risata stimolata si trasforma in risata vera.
Si chiama Yoga della risata perché unisce esercizi di respirazione profonda (YOGA PRANAYAMA) a esercizi di gioco e risate. La risata “finta” fa bene come quella reale, se fatta volontariamente, perché il nostro corpo non avverte la differenza e produce le stesse sostanze benefiche (chimica della risata).
Come diceva Giacomo Leopardi “Chi ha il coraggio di ridere è padrone del Mondo” e come dice la saggezza popolare “Ridere fa buon sangue” e oggi anche la scienza ufficiale conferma sempre più spesso il detto popolare.
Praticando lo yoga della risata si ottengono straordinari benefici per la salute fisica, per il benessere psicologico e si migliorano sensibilmente e rapidamente le proprie modalità relazionali e comportamentali.
L’incontro per praticare lo “Yoga della risata” sarà gestito dalle Dottoresse Laura Annella e Paola Giordana Di Nardo.
La partecipazione è completamente gratuita!
Al termine della seduta verrà offerto un cocktail!
La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata contattando:
Chiara Longobardi tel. 3332622624
Lucia Esposito tel. 3385963993
Si consiglia di indossare un abbigliamento comodo e di munirsi di un tappetino da palestra o plaid.

Formazione aspiranti imprenditori ciechi, di Gianluigi Ugo

Autore: Gianluigi Ugo

La cooperativa sociale SEMPER SALUS informa che la sessione del percorso formativo per ciechi ed ipovedenti interessati all’attività di impresa prevista per i giorni 18 e 19 ottobre prossimi presso il Centro “Le Torri” di Tirrenia non avrà luogo per assenza di iscrizioni sinora pervenute e rende per altro noto di non poterne ricevere per il periodo residuo inizialmente previsto a séguito di un riassetto anche in termini di domiciliazione bancaria.
La Cooperativa si augura tuttavia che il suddetto riassetto possa consentirle di riproporre il quanto in un prossimo futuro unitamente ad altre iniziative inerenti la formazione dei disabili visivi.

Gianluigi Ugo
(Vicepresidente)