La Compagnia del Relax, che si occupa da 10 anni di turismo responsabile e viaggi lenti, organizza un viaggio sensoriale per ciechi e ipovedenti in Turchia dal 1 al 7 novembre 2013. Il programma, in versione solo testo è consultabile al link: http://lacompagniadelrelax.it/home/Viaggio_sensoriale_solo_testo.html. La Compagnia del Relax è inoltre disponibile a organizzare lo stesso tipo di viaggio anche in altre date, concordate con i partecipanti.
La Compagnia del Relax è inoltre disponibile a organizzare una serata per raccontare la Turchia e il viaggio con musica, assaggi di cibi e vini, tessuti e altri oggetti tipici da toccare.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.lacompagniadelrelax.net o contattare il sig. Enrico Radrizzani all’email: enricorelax@gmail.com
Archivi annuali: 2013
COMUNICATO STAMPA- VIII Giornata Nazionale del Cane guida per Ciechi – Roma 16 ottobre 2013, di Tommaso Daniele
Mercoledì 16 ottobre 2013, alle ore 11,00 presso la Presidenza Nazionale di questa Unione, Via Borgognona n. 38, sarà celebrata, con una conferenza stampa l’VIII Giornata Nazionale del Cane guida per Ciechi, “Speciale compagno di libertà” della persona non vedente.
All’evento, che sarà trasmesso in diretta streaming sulla rubrica “Parla con l’Unione” http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp, saranno presenti e collegate alcune persone non vedenti e ipovedenti, purtroppo vittime di discriminazioni, proprio perché accompagnate dal proprio cane guida su mezzi di trasporto o in ambienti, erroneamente ritenuti con accesso vietato al suddetto soggetto animale.
Con tale iniziativa l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si prefigge, fra l’altro:
a. di favorire la diffusione di una corretta cultura sulla funzione del cane guida per ciechi e di far comprendere quanto essa possa dimostrarsi capace di orientare le coscienze, soprattutto dei giovani, e le condotte delle Istituzioni, verso forme sempre più evolute di “inclusione sociale” della persona con disabilità visiva;
b. di promuovere ed alimentare il rispetto della legalità, con azioni atte a sviluppare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa i contenuti delle normative specifiche concernenti l’autonomia e la mobilità delle persone non vedenti ed ipovedenti;
c. di stimolare, infine, tra le persone con disabilità visiva l’interesse sulla importanza del servizio che il prezioso “compagno di libertà” svolge, rendendo effettivo e concreto l’esercizio dei diritti inalienabili, identificabili con la “dignità della persona”, e segnatamente i diritti di libertà, di autonomia e di mobilità, così come sono definiti dagli artt. 3 e 38 della Costituzione Italiana e dalla Convenzione ONU 13 dicembre 2006, ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 3 marzo 2009 n. 18.
Programma della conferenza stampa:
– Saluto del Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, prof. Tommaso Daniele;
– Presentazione del tema della conferenza stampa “Il cane guida, speciale compagno di libertà della persona non vedente” – avv. Giuseppe Terranova Vicepresidente Nazionale;
– Interventi
– maestro Moreno Innocenti, già direttore della scuola cani guida per ciechi di Scandicci e attualmente direttore della Scuola Cani Guida Helen Keller di Messina “Tecniche di addestramento del cane guida e formazione del conduttore non vedente”;
– dr.ssa Loredana Pronio – Presidente Nazionale Feder.FIDA;
– avvocato Giovanni Carta
– Testimonianze di alcuni non vedenti, conduttori di cani guida.
La conferenza sarà coordinata dal giornalista dr. Renato Sorace.
Sarei, pertanto, lieto, se Lei e la testata giornalistica che egregiamente dirige, voleste presenziare alla suddetta conferenza stampa, anche per aiutarci nell’importante compito di diffondere una incisiva cultura sul nobile servizio che il cane guida rende alla persona non vedente per la sua inclusione sociale.
Come, facilmente, può constatarsi, il contributo Suo e quello della testata da Lei diretta sarà, dunque, lodevole e fecondo per una efficace opera di educazione civica, tanto avvertita, quanto necessaria.
RingraziandoLa anticipatamente ed in attesa di un Suo cortese cenno di adesione Le porgo cordiali saluti.
Il Presidente Nazionale
Prof. Tommaso Daniele
P.S.: per info e contatti tel. 06/69988376 – e mail: ustampa@uiciechi.it
” TURISMO CULTURALE PER DISABILI VISIVI” – Relazione finale, di Orlando Paladino
Premessa
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha completato tutte le sue fasi operative ed ha raggiunto la ultima fase, quella di disseminazione dei risultati dell’iniziativa
In proposito è opportuno rammentare che il progetto rappresenta il punto più avanzato dell’azione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tema di fruizione diretta dell’arte da parte dei disabili visivi.
In primo luogo va ricordato l’impegno dell’Unione per ottenere la erezione del Museo Tattile Omero di Ancona in museo nazionale; il Museo,che ora ha prestigiosa sede nella Mole Vanvitelliana, rappresenta uno dei più rilevanti esempi nel mondo di raccolta di copie in grandezza naturale o in scala di opere scultoree, ma anche di paesaggi, finalmente fruibili dai disabili visivi. Non a caso il motto del museo è “vietato non toccare”.
Successivamente l’Unione ha realizzato, a cura del proprio Servizio Autonomia, il censimento dei siti museali italiani accessibili ai disabili, visivi e non; l’elenco di tali siti è consultabile nel sito Internet dell’Unione (www.uiciechi.it).
L’Unione ha poi realizzato il progetto “I disabili visivi e la fruizione delle arti plastiche”. Il progetto, finanziato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito delle risorse previste dalla legge 383/2000 sulle associazioni di promozione sociale, ha visto gruppi di 10 disabili visivi, ed altrettanti accompagnatori, muoversi da tutte le regioni italiane per una visita al museo Omero di Ancona, per la conoscenza diretta di opere plastiche dei maggiori scultori, riprodotte in scala, ma anche in formato originale, ed anche di siti culturali, mediante l’esplorazione manuale di mappe realizzate a rilievo.
Tali iniziative, tuttavia, erano dirette e riservate ai disabili visivi:L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il cui presidente, professor Tommaso Daniele, ha negli ultimi anni accelerato e moltiplicato le iniziative dirette al raggiungimento da parte dei disabili visivi delle pari opportunità e della piena autonomia, mirava invece a portare i disabili visivi in nei musei “normali” in mezzo a tutti gli altri visitatori.
Non a caso il problema della fruizione delle opere d’arte da parte dei disabili visivi è stato argomento di dibattito a più livelli, ed approfondito sotto vari aspetti.
In realtà, nella corretta percezione, cognizione ed interpretazione di opere d’arte, si attuano sistemi di approfondimento strutturali e creativi che svolgono un ruolo importante nella formazione individuale e collettiva. Questi processi orientano la persona e inducono ad utilizzare in modo mirato e cosciente la sensorialità ma richiedono un uso consapevole dei requisiti di base da cui muove.
L’azione dell’Unione in tale direzione, è sempre stata seguita ed apprezzata dal Ministero per i Beni Artistici e Culturali, apprezzamento che si è concretato nella stipula di un protocollo d’intesa fra il Ministero stesso e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per una piena collaborazione con il Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio mirata ad una utilizzazione reciproca delle esperienze e delle competenze rispettivamente maturate nel settore dell’educazione al patrimonio culturale, della pedagogia del patrimonio artistico, della didattica speciale e dell’accessibilità, con l’impegno allo studio di strategie didattiche ed alla elaborazione di progetti destinati alle persone con disabilità visiva.
Il bando “Giovani protagonisti”
L’occasione eccezionale per un più ampio concretarsi delle iniziative avviate dall’Unione è stato il bando “Giovani protagonisti”, emanato nell’anno 2009 dall’allora Dipartimento della Gioventù (ora Ufficio per la Gioventù del Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri), bando che prevedeva il finanziamento di progetti relativi ad attività di promozione sociale, culturale e turistica rivolti a giovani. L’Unione ritenne di riunire in un unico progetto i tre temi proposti dal bando e presentò il progetto”Turismo culturale per disabili visivi”, mirato alla realizzazione di gite di gruppi di giovani disabili visivi, ciascuno con proprio accompagnatore,per la visita di siti museali unitamente a tutti gli altri visitatori.
Il progetto
Il progetto, perciò, mirava a coniugare le finalità di svago e di socializzazione, proprio delle iniziative turistiche, con l’arricchimento culturale e spirituale derivante dalla fruizione diretta delle opere d’arte e dei luoghi culturali. Tale obiettivo si presentava favorito dall’azione svolta dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, in particolare attraverso il già ricordato Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, che aveva indotto gli operatori del settore ad una nuova considerazione sui temi della percezione e della accessibilità, stimolandoli a rendere sempre più accessibili i percorsi artistici.
Il progetto mirava in particolare ad aumentare in modo più che proporzionale la progettazione di nuovi siti museali e culturali attenti all’abbattimento non solo delle barriere architettoniche, ma anche di quelle percettive e sensoriali
Il progetto presentato ottenne una piena approvazione da parte del Dipartimento della Gioventù che lo approvò con una valutazione altissima, tanto da finanziare la spesa (prevista in € 235.000) con il massimo del contributo ammissibile, pari al 90% della spesa.
Le fasi del progetto
Il progetto era costruito su cinque fasi: la prima di pubblicizzazione e promozione dell’evento (durata due mesi); la seconda , della durata di tre mesi, destinata alla selezione dei partecipanti ed agli accordi con le strutture meta delle visite; la terza fase, della durata di nove mesi, dedicata alla organizzazione ed effettuazione delle visite culturali; la quarta fase (due mesi) mirata alla valutazione dell’intervento ed alla elaborazione dei dati di gradimento delle iniziative; la quinta ed ultima fase, destinata alla disseminazione dei risultati, prevista nella durata di due mesi.
L’ambito territoriale del progetto era centrato sui siti museali e culturali delle regioni Lazio, Toscana e Campania, per la presenza in tale contesto territoriale di siti accessibili, anche dotati di percorsi specifici per disabili visivi, nonché di guide sensibili alle problematiche dell’accessibilità.
La promozione
La fase di promozione e pubblicizzazione dell’iniziativa,avviata con una circolare diretta alle strutture territoriali dell’Unione e con la sensibilizzazione dei responsabili dei siti culturali, sensibilizzazione per la quale è stato essenziale l’apporto del Centro Servizi Educativi, è proseguita con la pubblicazione sulla stampa associativa di note informative nonché con la pubblicazione sul sito Internet dell’Unione di apposite news e si è conclusa con una conferenza stampa, trasmessa anche tramite Webradio, che ha avuto una notevole risonanza , essendo stato il progetto ampiamente pubblicizzato su decine di siti Internet a larga diffusione, non solo relativi alla disabilità (ad esempio: superabile, superando, letturaagevolata, turismodisabili, e molti altri) o al turismo (ad esempio: turistadimestiere, sotterraneidiroma, italia, turismoitaliano, industriadelturismo, e tanti altri) ma anche generalisti (quali: ansa, ilmattino, cronacadiretta, conoscere, tafter, onlinenews, ed altri ancora). Al progetto è stato anche dedicato un numero speciale del periodico “Oltre il confine”,diffuso in particolare a categorie specializzate, o comunque interessate, alle problematiche della disabilità visiva e della accessibilità dei disabili sensoriali, fisici e mentali
Va subito anticipato che l’iniziativa, a seguito di così vasta risonanza, ed a differenza di quanto spesso accade, non solo non ha stentato a raggiungere gli obiettivi programmati, ma li ha ampiamente superati: la previsione era che fossero coinvolti 500 disabili visivi e 600 altre persone, tra accompagnatori personal ed operatori al servizio delle attività progettuali. In realtà l’iniziativa ha visto la partecipazione di ben 690 disabili visivi che hanno effettuato 70 visite guidate, in 88 giorni di impegno.
Tornando all’iter delle attività progettuali, dopo la pubblicizzazione si è provveduto alla raccolta delle segnalazioni di interesse pervenute dalle strutture territoriali dell’Unione, procedendosi alla sollecitazione delle strutture che avevano comunicato segnalazioni di interesse non omogenee per territorio e scelta dei siti museali e culturali da visitare.
Si è poi provveduto alla individuazione degli obiettivi specifici e dei risultati da produrre, alla acquisizione di materiale plastico polimaterico ed in rilievo dei siti maggiormente richiesti dagli aspiranti alla partecipazione al progetto.
Successivamente si è proceduto, con il supporto del Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, a sensibilizzare i responsabili delle strutture prescelte per una piena collaborazione al progetto.
Dal canto loro i coordinatori del progetto (per il Lazio il responsabile del progetto, per la Toscana la dottoressa Anna Maria Sacchetti e per la Campania l’archeologa Elena Ferone) procedevano alla individuazione degli interventi e dei criteri operativi per la fruibilità degli spazi, alla programmazione dei tempi di realizzazione ed alla stima e pianificazione dei costi per accertare la compatibilità delle scelte operate con le risorse finanziarie a disposizione.
Il progetto nel Lazio
Per la regione Lazio la scelta per le visite culturali è caduta sulle seguenti strutture museali e culturali, nel corso delle quali sono stati trattati i temi ed evidenziati i significati a fianco di ciascuna indicati:
MAXXI: la grande architettura contemporanea: 1)LA VOCE DEI MATERIALI:la materia come sensibilità tattile, linguaggio metaforico e simbolico della realtà (nel confronto diretto con l’arte contemporanea, materiali usuali e “anomali” consentono di riappropriarsi del reale e restituire all’esperienza artistica la radice estetica che ne fonda l’esistere) – 2)L’ARCHITETTURA DEI MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA:l’importanza del contenitore che esprime le nuove tendenze artistiche.
GNAM: pittura e scultura dell’ottocento:IL RITRATTO NELLE COLLEZIONI DELLA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA.
BARRACCO: le antiche civiltà del Mediterraneo: 1)C’ERA UNA VOLTA, NELLA LONTANA TERRA TRA IDUE FIUMI… conoscersi per rispettarsi ( le origini della nostra civiltà) -2)RELIGIONE, MAGIA, SCIENZA NELTEMPO: una lettura insolita dei reperti archeologici mesopotamici, greci e romani, visti non solo sotto il profilo storico artistico, ma anche sotto quello mitologico, sacro e profano;3)O SOLO TESTE O SOLI CORPI : lo sviluppo della scultura antica e delle civiltà che vissero ed operarono nel bacino del Mediterraneo (mesopotamica, egizia, assira, cipriota, greca, romana
MUSEI CAPITOLINI: Roma nell’antichità e nell’età rinascimentale:1)IL COLLE E I PALAZZI CAPITOLINI: 1)aspetti urbanistici ed architettonici; 2)MESSAGGI DALLAPIETRA:documenti epigrafici utili alla ricostruzione degli aspetti storici, sociali e culturali della Roma antica ( i linguaggi, il sepolcro, le professioni e i mestieri, il gioco, il culto, i militari, l’aristocrazia); 3)I CAPOLAVORI DELLA SCULTURA ANTICA: la collezione archeologica del Palazzo Nuovo: La vecchia ebbra; La Venere capitolina; Caracalla; Pitagora; Il centauro giovane; Il centauro vecchio; il sarcofago con il mito di Selene ed Endimione; il Fanciullo che strozza l’oca; Amore e Psiche; il Galata morente; 4)LA PITTURA RINASCIMENTALE: Caravaggio – San Giovannino; Caravaggio – Buona Ventura; Rubens – Romolo e Remo.
MERCATITRAIANEI: monumento antico e luogo di cultura contemporanea:SUGGESTIONI SPAZIALI ED APPARATI SCULTOREIE ARCHITETTONICI DEI FORI:cosa erano i Mercati in origine, cosa sono stati nel tempo, cosa sono ora.
FORO ROMANO E COLOSSEO: centro della vita politica, giudiziaria, sociale e commerciale della Roma antica per circa un millennio:VIVERE LA STORIA …: percorrendo la Via Sacra dal Palatino al Campidoglio. LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE: il Colosseo gli spettacoli di gladiatori e di caccia, le rievocazioni di battaglie famose, i drammi mitologici La tradizione che lo vuole luogo di martirio dei cristiani.(per inciso: un gruppo di disabili pugliesi ha assistito alla Via Crucis del venerdì santo)
In tutte le visite sono state messe a disposizione dei partecipanti tavole a rilievo realizzate dal laboratorio della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, che rappresentano uno strumento didattico di eccellenza .
Il progetto in Toscana
Per la regione Toscana sono stati meta delle gite culturali, anche su precisa indicazione degli interessati, i seguenti siti:
GALLERIA DEGLI UFFIZI:”Uffizi da toccare” percorso che coinvolge opere di statuaria classica a cui si aggiunge un altro elemento “da toccare”: la replica, in scala, de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata alla Galleria costituisce un momento importante per scoprire tattilmente la statuaria antica,
,per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni dei capolavori presenti, come la Nascita di Venere o La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo da Vinci o il Tondo Doni di Michelangelo.
SEZIONE DI PALEONTOLOGIA DEL MUSEO DI STORIA NATURALE:sono possibili visite tattili. La visita guidata è stata uno dei mezzi più idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni del passato della Terra, e rappresenta un importante momento formativo per scoprire i mammiferi fossili che popolavano la nostra penisola.
GALLERIA DELCOSTUME DI PALAZZO PITTI: 1): Storia di Palazzo Pitti, esplorazione di un modellino in scala del palazzo per scoprirne le dimensioni e le vicende storiche e architettoniche che hanno portato ai vari ampliamenti. 2) Storia del costume, attraverso una serie di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e ‘800 e un campionario di stoffe i visitatori vengono a conoscenza delle diverse caratteristiche dei tessuti e delle varie forme dei costumi.
MUSEO MARINO MARINI:collocato nel centro storico di Firenze, all’interno dell’ex-chiesa di San Pancrazio. Il Museo ha dedica attenzione particolare a speciali tipologie di pubblico, prima con un gruppo di volontari, oggi con l’Associazione Culturale l’Immaginario, che svolge questo tipo di visite. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture di bronzo di varie dimensioni) dell’artista Marino Marini.
MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA: ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino. Dalla metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del XX secolo il lanificio di Stia è stato il perno attorno a cui ruotava l’economia della zona. Nei primi decenni del Novecento era uno dei principali lanifici italiani. Oltre a rappresentare la memoria storica dell’attività del lanificio, questo museo è un luogo vivo, un’esperienza per il visitatore, che può toccare, annusare, ascoltare, imparare, provando in prima persona la manualità di alcuni gesti propri dell’arte di lavorare la lana.
PIAZZE E MONUMENTI DI FIRENZE: Piazza Santa Croce, Piazza della Signoria, Piazza Duomo, Ponte Vecchio. Comprensione della città attraverso una descrizione delle forme geometriche, dei colori, dei monumenti, delle vicende storiche e degli aneddoti legati ai luoghi visitati. In particolare. Piazza della Repubblica dove è collocata una mappa tattile della città. L’opera in bronzo, riproduce la pianta del centro storico con i suoi più celebri monumenti e presenta una legenda in braille cosicché i non vedenti possono avere sotto mano una mappa che aiuta ad orientarsi e rendersi conto del contesto circostante.
Il progetto in Campania
In Campania le gite hanno avuto come meta, per scelta plebiscitaria dei partecipanti alle gite, gli Scavi di Pompei, cui è stato aggiunto il Palazzo Reale di Napoli
SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI: l’eruzione del Vesuvio del 79dopo Cristo. nel seppellire sotto una coltre di cenere e lapilli Pompei, che del resto era stata edificata nel settimo secolo avanti Cristo dagli Osci proprio su di un pianoro lavico, l’ha conservata come nessun’altra dell’epoca, offrendo ai visitatori un ineguagliabile quadro della topografia e della vita di una città romana, con le sue strade, le sue ville, le sue case, i termopili, gli edifici pubblici e ludici, i templi, la necropoli. Per non parlare dei mirabili reperti pittorici.
La particolarità di Pompei ha suggerito l’utilizzazione di 41 tavole tattili polimateriche, nonché di un album di disegni a rilievo, tutti realizzati specificamente per il progetto direttamente dalla dottoressa Ferone.
I partecipanti ai numerosi gruppi che hanno visitato gli scavi hanno unanimemente espresso il loro entusiasmo per i luoghi, la professionalità delle guide e dell’assistente tiflologa. L’indice di gradimento di tutte le visite è stato altissimo, ma il massimo è stato proprio raggiunto relativamente alla visita di Pompei.
PALAZZO REALE DI NAPOLI : è una delle quattro regge utilizzate dai regnanti borbonici, ma anche da Gioacchino Murat e, dopo il 1860, saltuariamente dai re d’Italia. Le sue vaste sale sono ricche di mobili del ‘700e ‘800, da arazzi, porcellane, oggetti d’arte, quadri ed affreschi. Notevoli l’appartamento storico ed il teatro di corte.
Nel Palazzo Reale i visitatori disabili visivi possono usufruire del progetto DAI a cura del servizio educativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia. Nella sala DAI i disabili visivi hanno a disposizione una postazione multimediale accessibile. E’ anche a disposizione un modello tattile in scala del palazzo, questo realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Gli operatori museali specialistici hanno predisposto l’esplorazione tattile degli oggetti d’arte, per far conoscere i materiali originali e le opere esposte nel museo, alle quali sono applicate delle schede plastificate in braille, in modo da consentire la comprensione delle opere da parte dei disabili anche autonomamente.
I MUSEI VATICANI
Un discorso a parte meritano i musei vaticani che mettono a disposizione dei disabili visivi un apposito percorso plurisensoriale, ed una equipe di guide specialistiche, nonché di un musicologo.
Il percorso della visita, premessa una descrizione in generale dei musei vaticani è stato il seguente:
– Capolavori selezionati nel Museo Gregoriano Profano: gruppo statuario di Atena e Marsia, statua di Niobide Chiaramonti, sarcofago di Arianna e Bacco.
– Capolavori selezionati in Pinacoteca: Calco della statua della “Pietà” di Michelangelo, Giotto “Polittico Stefaneschi” sala II, Melozzo da Forlì “Angelo con liuto” sala IV, Caravaggio “Deposizione” sala XII.
-Capolavori selezionati nel Museo Etnologico: il dio “Tu” divinità polinesiana e “Quetzalcóatl” divinità messicana.
FASI DELLA VISITA
Le modalità della visita hanno permesso alle persone con difficoltà visive di conoscere iconograficamente alcuni capolavori mediante l’esplorazione tattile di calchi, tavole termoformate e bassorilievi prospettici realizzati ad hoc(in prevalenza opera del laboratorio della Federazione Italiana delle Istituzioni pro Ciechi) e corredati di legende in braille e in stampa a caratteri ingranditi.
I visitatori hanno ascoltato brani poetici e musicali che, uniti a richiami analogici, sinestetici (acustici, olfattivi, tattili, ecc.), sollecitati dagli operatori didattici, evocano le immagini rappresentate in dipinti e sculture, favorendo il passaggio dalla semplice conoscenza alla percezione più profonda delle opere e al loro integrale apprezzamento.
A ciò si aggiunge la esplorazione tattile, oltre a stoffe e abiti, di un frammento di affresco con il dettaglio dell’aureola dell’Angelo di Melozzo e la porzione di tela con il particolare della sindone della Deposizione del Caravaggio realizzatida esperti restauratori. in modo da essere rigorosamente simili agli originali.
IL PROGETTO IN CIFRE
La fredda logica dei numeri a volte risulta più significative di qualunque suggestione verbale.
Vediamo perciò le cifre del progetto relative alla partecipazione dei disabili visivi:
siti romani: partecipanti: 102 visite: 11 giorni impegnati: 14
musei vaticani: partecipanti: 64 visite: 14 giorni impegnati: 14
Campania:partecipanti: 342 visite: 33 giorni impegnati: 40
Toscana partecipanti: 182 visite: 12 giorni impegnati: 20
Totale 690 70 88
Quanto all’indice di gradimento, sono stati raccolti centinaia di questionari che sono stati elaborati statisticamente con tabelle e diagrammi. Tuttavia le risultanze rendono superflua la riproduzione analitica dei dati, poiché l’indice di complessivo gradimento del progetto è nel complesso praticamente pari al 100%.
In ogni caso le statistiche saranno trasmesse al Centro Servizi E l’ducativi del Museo del Territorio del Ministero dei Beni Artistici e Culturali, affinché vengano segnalate alle strutture interessate, poiché i rilievi (peraltro rarissimi) riguardano aspetti organizzativi delle strutture.
CONCLUSIONI
in base a quanto esposto finora possiamo dire che il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha rappresentato la prima esperienza di massa, non solo nel nostro paese, di fruizione da parte dei disabili visivi di opere museali in strutture aperte a tutti, unitamente ai normali visitatori.
L’esperienza, totalmente riuscita,ha presentato significativi e ragguardevoli punti di forza.
In primo luogo gli operatori museali hanno recepito direttamente dai disabili visivi, senza intermediazioni, le esigenze specifiche e gli accorgimenti da prevedere per una fruizione più avanzata; in sostanza una conoscenza “dal basso” e non derivata da specialisti, veri o presunti.
Durante lo svolgersi del progetto gli operatori museali hanno potuto introdurre nuove modalità di fruizione, e soprattutto hanno spontaneamente sentita la utilità e necessità di approfondire le loro conoscenze in tema di accessibilità all’arte dei disabili visivi.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori.
Si pensi, ad esempio, che il pur mirabile servizio offerto dai Musei Vaticani in origine limitava la visita di disabili visivi a non più di cinque unità, ed in un solo giorno della settimana. Durante lo svolgimento del progetto il numero è via via aumentato fino a ricevere 15 disabili visivi contemporaneamente. Risulta anche che, pur a progetto ultimato, i Musei si apprestano a ricevere gruppi di 20 disabili visivi.
Altro risultato: tutte le strutture visitate, ed anche alcune non comprese nel progetto, hanno ampliato o stanno ampliando i percorsi accessibili e le modalità di ricezione e di visita.
Così la Galleria degli Uffizi, che finora mai aveva visto, nel relativamente breve lasso di tempo in cui si è svolto il progetto, così frequenti e soprattutto numerosi gruppi di disabili visivi, ha manifestato l’intendimento di ampliare i percorsi di fruizione tattile di opere.
Così i Musei Vaticani stanno progettando un ampliamento del percorso plurisensoriale esistente, nonché la realizzazione di un eguale percorso nei giardini Vaticani.
Dal canto loro gli Scavi Archeologici di Pompei hanno accresciuto la conoscenza delle problematiche della disabilità visiva e saranno in grado di aumentare il grado di accessibilità del luogo.
Va anche segnalato che alcune delle guide che hanno accompagnato i gruppi nelle visite si apprestano ad approfondire, anche mediante i corsi organizzati dal Museo Nazionale Omero, le conoscenze in tema di accessibilità dei disabili visivi alle opere d’arte.
Si deve, infine, sottolineare come il progetto abbia generato fra i disabili visivi una spiccata propensione alle visite museali, tanto che risulta che più di un gruppo, che non ha potuto partecipare al progetto, si appresta a visite autonome.
In sostanza può dirsi che il progetto oltre che assecondare la propensione alla fruizione di opere artistiche da parte dei disabili visivi e la sensibilità degli operatori museali, ha creato esigenze più avanzate.
Nello svolgimento delle attività progettuali non si è manifestato alcun punto di criticità, se non la impossibilità di far partecipare tutti gli aspiranti, e si parla di alcune centinaia.
Infine va segnalato che risulta che molti enti territoriali ed associazioni culturali si apprestano a ripetere, su scala locale, i contenuti del progetto nazionale. E questo è un altro punto di forza dei risultati del progetto.
Il progetto ” Turismo culturale per disabili visivi” in Campania, di Elena Ferone
Curiosità, apertura, creatività , impegno e audacia artistica sono state le energie motrici del Progetto, grazie
al quale circa 700 giovani e meno giovani disabili visivi e accompagnatori con origini culturali diverse hanno avuto
l’opportunità unica di sviluppare nuove competenze storico artistiche e archeologiche, affascinando il
pubblico europeo ed extraeuropeo in visita al sito archeologico di Pompei.
E’ stato per me un insieme di emozioni,partecipazione, inventiva e scoperte che hanno reso possibile lo
scambio di esperienze tra le diverse discipline messe in campo: l’arte, la storia, l’archeologia, la tiflologia, la
pedagogia, la psicologia della percezione sensoriale, la sociologia e la tecnica progettuale creando un
legame inscindibile tra di esse.
Gli esiti del progetto hanno dimostrato l’enorme potenziale della collaborazione
in questa emozionante e appassionata sfida alla integrazione culturale.
Le attività in generale hanno incoraggiato l’apertura sempre maggiore e il rispetto reciproco, diffondendo
Un messaggio di speranza per il futuro.
Sono veramente orgogliosa del lavoro realizzato. È stato meraviglioso poter lavorare con utenti ciechi ed
Ipovedenti provenienti da tutta Italia, stringere nuove amicizie e imparare tanto dalla loro esperienza negli
scavi di Pompei e al Palazzo Reale di Napoli
Permane grande soddisfazione da parte mia,per un lavoro fecondissimo di dialogo e ascolto costruito in
pochi mesi e che si spera possa rappresentare un nuovo inizio nel rapporto tra cultura e cittadini disabili a
prescindere da quello che sarà l’esito delle sfide future.
Mi è piaciuta molto l’autenticità dell’esperienza che è stata vissuta dagli utenti non come relazione statica o
come interattività superficiale con le opere d’arte , ma si è dato nel complesso un senso più profondo al
vissuto.
Ho visto tante persone emozionate al contatto diretto con le opere d’arte del passato, gli utenti si sono
influenzati a vicenda, favorendo una reciproca apertura alle diversità culturali e al comune patrimonio,
dimostrando che la mobilità e l’interazione promuovono la diversità culturale, e contribuendo inoltre allo
sviluppo di nuove forme di espressione artistica e culturale.
Le linee guida del progetto concordano la mia idea che l’arte dovrebbe sviluppare un discorso collettivo,
dialogico e aperto a tutti, ma questa è più una sensazione di pancia che un pensiero.
Sono tante le cose fantastiche emerse durante le varie fasi progettuali, a cominciare dallo spirito di
collaborazione e dalla sinergia instaurata con i Presidenti sezionali della Campania:
mi piace moltissimo il presidente di Salerno il dott. Vincenzo Massa, il presidente nazionale il prof.
Tommaso Daniele, mi piace davvero la presidenza
regionale del prof. Pietro Piscitelli. Sono persone che influenzano molto positivamente le mie ispirazioni.
Il lavoro dei pannelli tattili è nato apposta per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la genesi delle
tavole tattili polimateriche è il frutto delle conversazioni aperte, durante i corsi all’I.Ri.Fo.R tenuti dal
Presidente Piscitelli, sulla mia tesi di laurea per la fruibilità dell’Archeologia greco – romana da parte dei
ciechi.Mi è piaciuta molto questa riscoperta dell’ antica Pompei, la città è stata percepita
in maniera completamente diversa, è cambiato il rapporto con la struttura, che si è arricchita di altre
culture e pensieri, portando allo stesso tempo grandi vantaggi alle persone cieche.
Ci sono alcuni edifici molto interessanti da poter toccare nei dettagli. C’è stata una bella energia che si
espande tra le opere sparse negli scavi , lì sono davvero tanti gli ambienti da visitare, infatti si va via da
Pompei sempre senza riuscire a vedere tutto.
Complessivamente è stato un progetto per me molto stimolante, dal punto di vista culturale e
professionale, il lavoro ha trovato alti livelli di riconoscimento da
parte dei Presidenti dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, dei colleghi e soprattutto da parte
degli utenti e degli studenti.
Un buon livello di soddisfazione quindi c’è anche da parte mia,
per un lavoro che rifarei volentieri e che infatti sto cercando di esportare anche in altri siti archeologici della Campania.
Elena Ferone
Coordinatrice del progetto per la Campania
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” in Toscana, di Anna Maria Sacchetti
Chi ha detto che persone non vedenti o ipovedenti non possano dedicarsi alle arti visive?
Nel periodo aprile-giugno 2013 ben più di 150 disabili visivi con i loro accompagnatori sono stati
accolti nelle sale dei principali musei fiorentini per vivere una meravigliosa esperienza, con l’opportunità
di toccare l’arte e di conoscere la storia del nostro pianeta, grazie al progetto “Turismo
culturale per disabili visivi”.
Le persone arrivate in Toscana (per alcuni di loro era la prima volta), grazie alla passione e alla
dedizione delle guide, sono stati aiutati a capire il senso delle opere architettoniche di cui è ricca
Firenze ma sopratutto ad avere un contatto ravvicinato con l’arte rendendola fruibile a tutti.
Vedere una scultura o il bassorilievo di un dipinto con il tatto ha permesso di comprendere e di
godere delle forme dell’arte anche ai disabili visivi. Non è semplice leggere i segni di un opera d’arte
attraverso il tatto, la percezione di un’opera d’arte per i disabili visivi richiede un maggior tempo
nell’esplorazione tattile. La formazione dell’immagine tattile è un’operazione che implica un forte
impegno di funzioni intellettive, quali l’astrazione e la memoria, l’immagine è costruita nell’esplorazione
tattile pezzo per pezzo. Nei disabili visivi spesso la cultura artistica manca di un’educazione
diretta nel campo delle arti figurative e plastiche e comprendere il senso di un’opera d’arte è un’abilità
che si sviluppa sopratutto attraverso l’educazione e l’esercizio.
L’esperienza svolta nei musei fiorentini ha entusiasmato e coinvolto tutti i partecipanti che hanno
mostrato grande interesse e un’attiva partecipazione, un’esperienza di crescita e confronto non
solo per i visitatori ma anche per le guide che, raramente si trovano a contatto con questo tipo di
pubblico.
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha fatto sì che la vocazione educativa dell’Istituto
museale sia stata perseguita nel migliore dei modi.
I musei toscani che hanno accolto persone ipovedenti e non vedenti sono stati:
?La Galleria degli Uffizi dove è attivo un percorso “Uffizi da toccare” che coinvolge alcune
delle opere di statuaria classica a cui si aggiunge un altro elemento da “toccare”, la traduzione
in 3D dell’opera pittorica de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata
alla Galleria si è rivelata un momento importante non solo per scoprire tattilmente la statuaria
antica ma anche per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita
di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni
dei capolavori presenti come la Nascita di Venere e La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione
di Leonardo da Vinci e il Tondo Doni di Michelangelo. Grande interesse hanno suscitato
i marmi del percorso tattile della Galleria, anche se con guanti monouso in latex (gli
stessi che utilizzano i restauratori di opere d’arte), la superficie liscia dei marmi rilascia del-
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le piacevoli sensazioni ed i visitatori hanno potuto apprezzare tutte le caratteristiche salienti
della superficie lapidea scolpita, scoprendone i “pieni” e i “vuoti” e comprenderne le forme.
?La visita guidata alla sezione di Paleontologia delMuseo di Storia Naturale, dove è attivo
un percorso tattile alla scoperta della nostra storia, non è stata solo uno dei mezzi più
idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni della Terra, ma ha
rappresentato anche un piacevole momento formativo per i visitatori che hanno scoperto i
mammiferi fossili italiani che in passato popolavano la nostra penisola. Dopo la visita dei
primi gruppi, la sezione di Paleontologia, sensibile alle problematiche dei disabili visivi, ha
sostituito i vecchi cartellini informativi solo in Braille, con dei nuovi cartellini con la doppia
scritta in nero e in Braille adatti anche a fruitori ipovedenti.
?Alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti la visita guidata si svolge nelle sale della
Sezione Didattica adiacenti al museo ed è divisa in due momenti: Storia di Palazzo Pitti e
Storia del costume. Grande entusiasmo si è riscontrato sopratutto nell’esplorazione tattile di
un modellino in scala di Palazzo Pitti. I visitatori hanno potuto scoprirne le dimensioni, le
vicende storiche ed architettoniche del Palazzo che altrimenti con il solo racconto poteva
non essere completamente percepito. Nella seconda parte della visita, attraverso una serie
di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e del ‘800 e ad un campionario di stoffe, hanno
compreso le caratteristiche dei tessuti e le varie forme dei costumi.
?Il Museo Marino Marini collocato nel centro storico di Firenze, all’interno della ex-chiesa
di San Pancrazio, ha sempre dedicato un’attenzione particolare a speciali tipologie di
pubblico. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in
modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture in bronzo di varie
dimensioni) dell’artista Marino Marini. Purtroppo il Museo d’arte contemporanea non ha
riscosso un grande successo da parte dell’unico gruppo in visita. Le opere in bronzo
proposte presentano una superficie ruvida a volte non piacevole al tatto e le forme
spezzate e deformate delle “Pomone” e dei “Cavalli e cavalieri” non hanno riscontrato un
adeguato apprezzamento.
?Il Museo dell’Arte della Lana, ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino
(AR), rappresenta la memoria storica dell’attività del lanificio, è un luogo vivo e dinamico.
Un’esperienza plurisensoriale per il pubblico che può toccare, annusare, ascoltare,
imparare e provare la manualità di alcuni gesti propri dell’arte del lavorare la lana. I
visitatori hanno riconosciuto ogni tipo di fibra tessile e con semplici prove manuali, su
campioni di lana, hanno sperimentato come funziona la cardatura e la filatura. Infine,
attraverso piccoli telai “da tavolo”, hanno sperimentato in prima persona e conosciuto (forse
per la prima volta) il telaio, intrecciando trama e ordito realizzando un tessuto in un clima di
grande eccitazione e soddisfazione.
Anna Maria Sacchetti
Coordinatrice del progetto per la Toscana
Torino: Domenica 13 ottobre “tieni d’occhio” la tua vista, di Lorenzo Montanaro
Visite gratuite in piazza Castello per prevenire gravi malattie come il glaucoma
Ci sono gravi patologie della vista che possono essere affrontate e curate solo se diagnosticate in tempo. Ma nel nostro Paese spesso le malattie degli occhi e le principali cause di cecità e ipovisione vengono ancora ignorate o trascurate. Lo sa bene la sezione di Torino dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) che, rinnovando un impegno pluriennale, ha deciso di scendere in strada, in mezzo alla gente, per una giornata di prevenzione e informazione. Appuntamento domenica 13 ottobre – in concomitanza con la Giornata Mondiale della Vista promossa in tutto il mondo dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) – dalle 9.30 alle 18.30 in Piazza Castello.
Che cosa facciamo
Per l’occasione verrà allestita una vera e propria clinica oculistica mobile, dotata di due tonometri (strumenti per la misurazione della pressione endoculare, fondamentali per la diagnosi del glaucoma). Durante l’intera giornata (orario 9.30 – 18.30) uno staff di oculisti, con l’aiuto del personale UICI e dei volontari del Servizio Civile, effettuerà visite gratuite rivolte a cittadini di ogni età. Si tratta dunque di una preziosa opportunità per tutti. Presso il gazebo UICI saranno anche disponibili materiali informativi e gadget. Non solo: per chi lo desidera ci sarà un “percorso al buio”, da eseguire bendati sotto la guida di persone non vedenti. Una piccola simulazione per provare a comprendere mondo della disabilità visiva e utilizzare gli altri sensi.
Dove siamo
Il gazebo dell’UICI sarà sistemato di fianco a palazzo Madama, vicino al monumento equestre dei Cavalieri d’Italia (fronte via Accademia delle Scienze).
Perché è fondamentale la prevenzione
Perché molte patologie della vista sono, nella loro fase iniziale, silenti, quasi asintomatiche. Tra queste c’è il glaucoma, una malattia subdola che intacca il nervo ottico e può causare cecità o ipovisione: secondo l’OMS colpisce in tutto il mondo 55 milioni di persone. Più in generale, sempre secondo stime OMS, nel mondo 314 milioni di persone soffrono di forme gravi di riduzione della vista, in gran parte per patologie evitabili o per l’impossibilità di accedere a cure idonee.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino.
Ufficio Stampa: Lorenzo Montanaro: 333 447 99 48 – lorenzo.montanaro@gmail.com
Siracusa: Visita Pastorale, incontro con i non vedenti, di Sebastiano Calleri
Lunedì 30 settembre 2013 alle ore 17.00, presso la sede Sezionale di via Grottasanta 99 a Siracusa, Mons, Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa, ha svolto la Visita Pastorale incontrando i non vedenti.
L’incontro, di singolare importanza, è stato vissuto con grande partecipazione dai numerosi partecipanti, segno evidente della precarietà esistenziale in cui un po’ tutti viviamo da qualche tempo.
Il difficile momento storico dominato dalla gravissima crisi economica, sociale e morale, ha diffuso uno stato d’animo sofferente tra la gente, quasi resistenza si fosse trasformata in un doloroso cammino che l’umanità stenta a compiere.
La Chiesa in questo senso e ora più che mai, deve svolgere un ruolo particolare, dimostrare di essere un riferimento e un sostegno per le persone, una guida forte capace di infondere speranza e ottimismo contro le avversità e i mali che affliggono il mondo.
Con questo spirito si è svolto rincontro con Mons. Pappalardo e per questo gli siamo grati.
Sebastiano Calleri
Salerno: dal 7 al 19 ottobre la campagna nazionale 2013 di “occhio ai bambini” promossa dalla IAPB in collaborazione con la sezione UICI di Salerno, di Vincenzo Massa
La sezione UICI “l. Lamberti” di Salerno unitamente al locale consiglio provinciale dell’IAPB ancora una volta in campo per promuove un’azione di prevenzione dei disturbi visivi nelle scuole dell’infanzia e primarie.Prestare attenzione alla salute oculare dei bambini fin dalla più tenera età. Questo è il fine della campagna di prevenzione “Occhio ai bambini” che, iniziata nel 2008, prosegue felicemente nel 2013. L’iniziativa coinvolge moltissimi piccoli che frequentano le scuole dell’infanzia (3-6 anni), ma da quest’anno l’iniziativa è stata estesa alle scuole primarie (quindi agli alunni dai 6 agli 11 anni). Gli oculisti visitano gratuitamente a bordo un camper attrezzato (Unità mobile oftalmica): così si possono individuare precocemente disturbi e malattie oculari che potenzialmente possono compromettere lo sviluppo dell’apparato visivo (ad esempio l’occhio pigro). L’iniziativa è dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ed è organizzata assieme alla sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Salerno e il Comitato provinciale della stessa IAPB. Per avere un’idea dei numeri in soli tre anni la campagna ha permesso di effettuare un check-up oculistico a oltre 15.000 bambini frequentanti la scuola dell’infanzia in oltre 50 province italiane. Secondo i dati raccolti in 12 città (4.306 visite) sono stati diagnosticati disturbi oculari di qualche tipo a circa il 6% dei piccoli; dunque, sono stati necessari ulteriori controlli medico-oculistici. Il difetto principale riscontrato in precedenza è l’ipermetropia, ma possono essere presenti anche l’astigmatismo, lo strabismo e la miopia. I genitori devono stare attenti agli atteggiamenti del proprio figlio, controllando se guarda troppo da vicino la televisione o se assume posture sbagliate. È importante non solo eseguire un controllo oculistico alla nascita, ma anche in età prescolare. Inoltre, è fondamentale stimolare lo sviluppo di una coscienza sanitaria: bisogna imparare a prevenire le malattie sin dalla tenera età e a correggere eventuali difetti visivi. Questi dati dovrebbero richiedere ancora una volta l’attenzione di tutti verso una più costante e capillare azione di prevenzione dei disturbi visivi, purtroppo dobbiamo notare, invece, investe e crede poco in queste azioni di salute pubblica volte a difendere la qualità della vita delle singole persone. Ecco le date e i paesi che saranno interessati da questa prima iniziativa autunnale.
7-8-9- ottobre- l’unità oftalmica farà tappa nella Valle dell’Irno ed i comuni interessati saranno quelli di Fisciano e Lancusi.
10-11-12- L’unità oftalmica farà tappa a Salerno presso la scuola “M.Mari” e nello stesso plesso il giorno 10 sarà celebrata la giornata mondiale della vista.
14-15-16- Battipaglia
17- San Cipriano Picentino
18- Bellizzi
19- Vietri
Un programma impegnativo nel quale il dr Rosario Di Landro, oculista e coordinatore medico dell’iniziativa, conta di effettuare, nei 10 giorni dell’iniziativa, almeno 500 visite.
Raid ciclistico Barcellona Roma, di Francesca Auxilia
Quale passatempo migliore se non quello della lettura?
Non è rilassante e appagante dedicare uno spazio, piccolo o grande che sia, alla lettura di un buon libro?
Mentre ci poniamo questi interrogativi dobbiamo anche pensare che al mondo non tutti purtroppo hanno la fortuna di poter leggere: chi per ragioni economiche, chi per ragioni di una mancata istruzione e chi, a causa di una disabilità, ha un accesso difficile a tutto ciò che riguarda la carta stampata.
Parliamo ora di un progetto importante e allo stesso tempo interessante, che ha dato vita al magico incontro tra cultura e sport e che ha l’obiettivo di promuovere la lettura per persone non vedenti e ipovedenti di tutto il mondo.
I protagonisti sono cinque ciclisti australiani(3 donne e 2 uomini) che hanno deciso di percorrere pedalando il tragitto Barcellona-Roma, portando con sé un libro scritto in braille come simbolo riconosciuto in tutto il mondo.
martedì 24 settembre 2013, il tour ha toccato la città di Savona e l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti della sezione provinciale savonese ha deciso di aprire le porte ai ciclisti australiani e l’incontro è stato veramente speciale per tutti.
John, ideatore del progetto, e i suoi compagni sono stati davvero simpatici e disponibili a partecipare alla nostra intervista, a cui erano presenti il presidente dell’associazione, , i consiglieri, alcuni soci e volontari, RAI e Stampa.
Tanti giorni in sella alla bicicletta e tanti chilometri da percorrere, ma la soddisfazione è certamente alta : i cinque protagonisti di questa avventura stanno mettendo in questo progetto tutto l’entusiasmo e l’impegno possibile per raggiungere con le donazioni il risultato sperato e sognato.
Il ricavato verrà devoluto all’unione mondiale dei ciechi che a sua volta si impegnerà per far sì che il libro diventi veramente per tutti.
La sezione savonese dell’Unione è stata la prima città italiana ad aver accolto calorosamente i ciclisti e ne conserverà certamente la foto ricordo; non bisogna mai dire no quando si tratta di aprire il nostro cuore e la nostra mente alla cultura intesa veramente per tutti e nessuno escluso.
FRANCESCA AUXILIA
Servizio Civile Volontario: “Bando per la selezione di n. 8.146 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero”, di Rita Seddio
L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di n. 8.146 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 414 volontari presso varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.
I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta, indirizzata direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 4 novembre 2013 tenendo presente che la domanda può essere presentata esclusivamente secondo le seguenti modalità:
– con Posta Elettronica Certificata (PEC) – art. 16-bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009, n. 2 – di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;
– a mezzo “raccomandata A/R”;
– a mano.
– gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla selezione sono indicati nei progetti;
– è possibile presentare domanda di servizio civile per un solo progetto a pena di esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti cui si riferisce il bando;
– il bando è consultabile sul sito del Servizio Civile www.serviziocivile.gov.it da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 2 e 3);
– i requisiti per la partecipazione alla selezione sono quelli indicati nel bando e nei singoli progetti;
– i progetti prevedono anche iniziative di formazione e addestramento.
Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente ai numeri telefonici delle strutture interessate alla realizzazione dei progetti.