Pedalare in due: grande opportunità per chi non vede
Ritrovare il giusto ritmo nella pedalata, dopo i lunghi mesi di inattività, sentire ogni salita e ogni discesa, gustarsi l’aria fresca sul viso, mentre il nastro grigio della strada scorre sotto le ruote. Dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza Coronavirus, la polisportiva dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino riprende la sua attività legata al tandem. Lo fa, ovviamente, in totale sicurezza e con attenzione alle prescrizioni sanitarie. Per riacquistare un po’ di allenamento, la prima proposta, nei giorni scorsi, è stata un giro di circa 18 km lungo le piste ciclabili di Torino.
Non tutti lo sanno, ma, per le persone con disabilità visiva, quella del ciclismo non è affatto un’esperienza preclusa a priori. Al contrario, può essere vissuta con soddisfazione e in assoluta sicurezza. Basta trovare la soluzione adatta. Il tandem, una bicicletta a due posti, è esattamente ciò che serve. Ogni equipaggio è costituito da una guida vedente, che occupa il posto anteriore, e da un pedalatore non vedente, seduto dietro. Per la persona cieca, però, l’esperienza è tutt’altro che un lasciarsi portare: tra i due componenti dell’equipaggio deve crearsi una speciale sintonia ed entrambi, seppur con ruoli diversi, concorrono all’andamento del mezzo. Consapevole delle potenzialità del tandem, da tempo la Polisportiva UICI Torino organizza iniziative per avvicinare chi non vede al mondo della bicicletta. Vi sono proposte più “ardite” (come il viaggio di 600 km, da Torino a Venezia lungo la via del Po, che si è svolto a settembre 2019) ma ci sono anche occasioni più “tranquille”, ideate per coinvolgere tutti, compreso chi non abbia un particolare allenamento e voglia coniugare lo sport con il relax. Si è così costituito un gruppo di appassionati del tandem, che esplorano da una prospettiva molto particolare Torino e dintorni.
«Tutto è nato in maniera spontanea e informale – racconta Andrea Rastello, grande appassionato di bicicletta, responsabile, tra l’altro, del settore amatori del velodromo Francone di San Francesco al Campo (Torino) – Quando sono entrato in contatto con la Polisportiva UICI Torino, inizialmente ho proposto qualche giro nei parchi cittadini, durante i fine settimana». Dare concretezza a una proposta di questo genere richiede impegno. «A differenza di altri sport, l’attività del tandem ha bisogno di un rapporto uno a uno. Dunque è necessario trovare un certo numero di guide vedenti, che diano la loro disponibilità. L’aspetto più interessante è che, fin dai primi incontri, nessuno dei volontari ha mai avuto la sensazione di “offrire un servizio” alle persone disabili. Ognuno ha il suo ruolo, c’è chi guida e chi sta seduto dietro. Ma il rapporto è alla pari. Si è semplicemente amici».
Col tempo, il gruppo ha iniziato a sperimentare anche le piste ciclabili del torinese: «alcuni di questi percorsi si prestano bene per la nostra attività e sono perfino più sicuri rispetto ai parchi» spiega ancora Rastello. Così, studiando itinerari ad hoc, si possono fare pedalate anche di 20, 30 chilometri. «Il tutto però senza eccessiva pressione, né ansia agonistica» osserva il presidente della Polisportiva, Ivano Zardi. «Il comune interesse per la bicicletta diventa occasione per stare insieme, a contatto con la natura, in un clima di serenità che fa bene al fisico e alla mente. Questa è, dopo tutto, la prima missione della nostra Polisportiva: dimostrare, con semplicità e un pizzico di autoironia, che lo sport, a tutti i livelli, contribuisce ad abbattere le barriere. Soprattutto quando, come in questo caso, fa incontrare vedenti e non». Lo dimostra il legame di amicizia che si è costruito con altri gruppi di cicloamatori, come i Free Bike di Venaria Reale (Torino), che hanno anche messo a disposizione nuove guide.
La dimensione amatoriale non preclude, comunque, la possibilità di concedersi qualche esperienza speciale. Per esempio, grazie all’amicizia con Giovanni Ellena, direttore sportivo della squadra di professionisti Androni Giocattoli Sidemerc, nei mesi scorsi il gruppo della polisportiva UICI Torino ha potuto vivere una giornata di incontro con i corridori del team, esperienza preziosa e stimolante per tutti. Da ricordare anche la pedalata con Davide Cassani, ct della nazionale di ciclismo, che si è svolta lo scorso 25 gennaio da Pinerolo a Piscina (Torino), una delle ultime uscite prima dello stop all’attività sportiva per l’emergenza Covid-19. Tra i rapporti di condivisione e di amicizia che il gruppo ha saputo cementare, va citato anche quello con la sindaca di Torino, Chiara Appendino. «Ci siamo incontrati in modo imprevisto nel dicembre 2018, durante un raduno di ciclisti e appassionati» racconta ancora Rastello. «La prima cittadina si è interessata alla nostra attività e, coinvolgendo l’azienda Atala, è riuscita a farci avere un nuovo tandem, che si è aggiunto ai 5 già in dotazione della Polisportiva». Sì, perché ogni tandem ha un po’ la sua storia: ce n’è anche uno donato da una famiglia, per ricordare tre persone care.