Perugia – Anche le violenze che non si vedono esistono

Azioni in rete di prevenzione e contrasto alla violenza di genere sulle donne con disabilità.

La frase riportata nel titolo comparirà in evidenza sulla panchina rossa multisensoriale che verrà inaugurata il giorno 15 dicembre, alle ore 11 ai giardini Carducci.

L’istallazione si propone, attraverso la compresenza di più linguaggi: tattile, visivo, simbolico, di sensibilizzare la cittadinanza di Perugia e chi (nuovamente) si troverà a visitare il capoluogo umbro sul fenomeno della violenza di genere rivolto contro donne con disabilità.

Perché lo sguardo non venga mai abbassato e l’attenzione rimanga alta – ha detto Maurizio Sbianchi Presidente della Sezione Territoriale di Perugia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti ONLUS APS – è stata scelta una panchina in posizione centrale, nell’area dei giardini Carducci, dal lato dell’ampia terrazza che sovrasta gran parte del tessuto urbano perugino. L’iniziativa nasce dall’esigenza di informare, prevenire e contrastare le violenze di genere esercitate sulle donne cieche e ipovedenti, favorendo l’uscita da un isolamento che intensifica le violenze stesse, non consentendo possibilità di rintracciare vie d’uscita.

Il lavoro è stata concepito e portato avanti, con il consenso del Comune di Perugia e della Sovraintendenza ai Beni culturali, grazie all’impegno personale dell’assessora alle politiche sociali, Edi Cicchi, e al lavoro di rete promosso e sostenuto dalla sede Territoriale di Perugia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – APS (UICI) insieme con l’associazione La Rete delle donne Anti Violenza ONLUS, attiva nella provincia di Perugia, dove gestisce le due sedi del punto d’Ascolto antiviolenza della zona sociale 3.

L’installazione della panchina “multisensoriale” rossa ha la funzione di ricordarci che la violenza di genere (multipla) verso le donne con disabilità – anche se non evidente, visibile, esiste e permea tutti gli aspetti della nostra esistenza. “Noi stesse incontriamo difficoltà a riconoscerne le diverse forme perché, in virtù della disabilità, siamo educate a non contare, a non essere protagoniste, a essere defilate, occultate, fino all’invisibilità” – riferisce Paola Palazzoli componente della sede Territoriale di Perugia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – APS  e Presidente della Rete delle donne antiviolenza ONLUS.

Le diverse componenti che hanno dato vita al progetto, si sono mosse dalla necessità di attribuire maggiore esposizione alle donne con disabilità, che subiscono, o sono a rischio di subire violenze di genere, nelle relazioni personali, in quelle intime, sessuali, contro il condizionamento psicologico, in ambito sociale ed economico, nell’ accesso al mondo del lavoro e professionale. 

Il passaggio successivo al riconoscimento della gravità del fenomeno, è stato quello di avviare un’intensa attività di sensibilizzazione e contemporaneamente di predisporre strumenti per affiancare le donne, con disabilità, che ne rimangono coinvolte, grazie all’intensificazione delle relazioni tra le due associazioni.

Pubblicato il 14/12/2021.