Museo Tattile Omero – Progetto “I Racconti del Mare”

ArteScienza per Comunicare l’Oceano.

Mercoledì 22 maggio 2024 ore 16:30.

Museo Tattile Statale Omero.

“I racconti del mare (The Sea Tales) – ArteScienza per Comunicare l’Oceano” è il progetto promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche, dal Museo Tattile Statale Omero e dal Liceo Artistico E. Mannucci di Ancona.

Il progetto sarà presentato mercoledì 22 maggio alle ore 16:30 al Museo Omero dove verrà al contempo inaugurata l’installazione dal titolo “Circolare”, realizzata dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Artistico E. Mannucci.

L’installazione resterà in esposizione fino a domenica 8 settembre 2024 e per tutta la durata dell’evento è stato richiesto il patrocinio dell’Ocean Decade (2021-2030) delle Nazioni Unite.

L’evento è inserito nel programma Tipicità in blu, il Festival che celebra il mare e indaga i fenomeni della Blue Economy, in corso dal 17 al 24 maggio 2024 nella città di Ancona.

Il Progetto

Le situazioni attuali che vedono il mare protagonista ci raccontano purtroppo di scenari drammatici.

Gli imponenti flussi migratori via mare, che ogni anno costano la vita a centinaia di persone, e l’inquinamento dei mari, hanno assunto rilevanza mondiale e non possono più essere disattese. Raccontare queste situazioni intollerabili è il compito del progetto ed i linguaggi dell’arte e del bello ne sono lo strumento.

La finalità non è solo quella di sensibilizzare la società, ed i giovani in particolare, ma è soprattutto quella di promuovere un loro coinvolgimento concreto e attivo.

L’installazione “Circolare” vede protagonista una tartaruga marina imbalsamata ed è la prima azione concreta del progetto. Le situazioni attuali che vedono il mare protagonista ci raccontano purtroppo di scenari drammatici.

Gli imponenti flussi migratori via mare, che ogni anno costano la vita a centinaia di persone, e l’inquinamento dei mari, hanno assunto rilevanza mondiale e non possono più essere disattese. Raccontare queste situazioni intollerabili è il compito del progetto e i linguaggi dell’arte e del bello ne sono lo strumento.

La finalità non è solo quella di sensibilizzare la società, e i giovani in particolare, ma è soprattutto quella di promuovere un loro coinvolgimento concreto e attivo.

L’installazione “Circolare” vede protagonista una tartaruga marina imbalsamata ed è la prima azione concreta del progetto.

Presentazione del Progetto

Sala Conferenze, Museo Omero.

Saluti istituzionali:

Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero

Daniele Silvetti, Sindaco Comune di Ancona

Antonella Andreoli, Assessore Politiche educative, Affari generali e legali, Servizi informatici, Servizi demografici del Comune di Ancona

Francesco Regoli, Direttore del DiSVA-UnivPM

Luca Serafini, Dirigente Scolastico Liceo Artistico E. Mannucci

Interventi:

Prof. Carlo Cerrano (DiSVA UnivPM), Biodiversità e Migrazioni

Dott.ssa Agnese Riccardi (DiSVA UnivPM), Presentazione del progetto: l’importanza di comunicare l’oceano anche attraverso l’arte

Dott. Sauro Pari, Presidente Fondazione Cetacea

Prof. Andrea Sòcrati, Museo Tattile Statale Omero e Liceo Artistico E. Mannucci.

Inaugurazione dell’installazione artistica “Circolare”

Dopo la presentazione seguirà l’inaugurazione dell’installazione artistica “Circolare” nella Sala di Arte contemporanea del Museo, a cura del Prof. Nicola Farina e degli studenti e delle studentesse del Liceo Artistico E. Mannucci.

L’installazione racconta la storia di una tartaruga appartenente alla specie protetta Caretta caretta, ritrovata senza vita nel febbraio 2023 da alcune studentesse della Laurea Magistrale di Biologia Marina sulla spiaggia del Passetto di Ancona, che hanno allertato il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente.

Da lì, grazie al supporto della Fondazione Cetacea, dell‘Istituto Zooprofilattico di Forlì e della CITES Nucleo Carabinieri di Ancona, è stato possibile attivare e seguire il protocollo di recupero ed acquisizione dei permessi necessari alla detenzione dell’esemplare per scopi didattico-divulgativi.

La seconda fase ha visto poi il coinvolgimento del tassidermista Stefano Panfili, un imbalsamatore e preparatore naturalistico certificato, che ha riconsegnato al DiSVA la tartaruga in perfette condizioni.

La tartaruga marina è un animale migrante principalmente per scopi riproduttivi ed alimentari e le attività umane, come l’inquinamento, la pesca, la perdita di habitat ed i cambiamenti climatici rendono sempre più difficile la loro sopravvivenza.

La tartaruga sarà così un simbolo per raccontare storie di mare cercando di sensibilizzare il pubblico a tematiche urgenti come le grandi disuguaglianze sociali che innescano migrazioni umane drammatiche e la rapida perdita di biodiversità che vede l’uomo sia come artefice sia come vittima.

L’installazione sarà visitabile in mostra fino all’8 settembre 2024.