Il giorno 30 gennaio presso l’istituto Salesiano «San Domenico Savio» di Salerno, si è tenuto l’incontro seminariale promosso dall’unità territoriale di coordinamento-Utc-della Biblioteca Italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sezione «Luigi Lamberti» di Salerno, il centro trascrizione regionale braille Uici Campania e la Cooperativa «Leggere Chiaro». Un successo dove la cultura è il vero strumento di inclusione e la tecnologia l’aspetto innovatore.
Il convegno ha creato un connubio di grande importanza, mettendo in relazione il momento di sensibilizzazione rispetto alla disabilità visiva, data la presenza di giovani studenti, momento formativo e la partecipazione da parte di un gran numero di insegnanti dove al momento di formazione si sono alternati momenti di approfondimenti.
Collante pratico ed umano, il presidente dr. Raffaele Rosa della sezione territoriale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Aps «Luigi Lamberti» di Salerno, con la sua nota capacità aggregativa, sensibile e con alto senso di integrazione sociale ha dimostrato ancora una volta il senso dell’ospitalità riuscendo a far respirare un’aria di progettualità e di confronto fra auditori e pubblico.
Di fondamentale importanza la composizione della tavola rotonda di grande spessore: il presidente prof. Pietro Piscitelli coordinatore dell’Unità Territoriale di Coordinamento e presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi «Regina Margherita» di Monza, il Presidente Regionale della Campania dr. Vincenzo Massa. Perfetta ed utile integrazione fornita dagli interventi della dott.ssa Anna Patrizia Farina Responsabile Cct di Caserta con il supporto della prof.ssa Concetta Rauso, che con grande disponibilità e praticità hanno fornito notizie ed indirizzi utili su come impostare servizi e strumenti tiflodidattici, sig.ra Antonietta Cirigliano, Presidente «Cooperativa leggere chiaro» di Salerno, grazie alla sua valigetta piena di materiale: trascrizione testi a carattere braille, materiali, caratteri ingranditi affinché si avesse una visione completa con la possibilità di personalizzazione, di Antonio De Angelis, Consigliere Regionale Uici Campania e referente territoriale Uici di Salerno, per l’autonomia e la Mobilità dei disabili visivi sui temi di innovazione tecnologica ad uso dei disabili visivi.
Gli obiettivi quelli di promuovere la corresponsabilità educativa e formativa dei docenti, costruire relazioni socio-affettive di conoscenza ed appartenenza per favorire metodologie mirate ad una formazione contemporanea ed adatta ai singoli casi, valorizzando il capitale umano, rendendo l’alunno protagonista del suo processo di apprendimento, presupposto fondamentale per una costruzione di un’identità professionale futura rivolta ad una società in cui la diversità deve essere un’opportunità di crescita e di interscambio, ed in questo solo la formazione può abbattere le barriere dell’emarginazione che molte volte nasce dalla poca consapevolezza delle grandi doti che un disabile visivo ha a disposizione, in un mercato del lavoro dove in molte professioni rappresenta una prerogativa di alta profilatura in settori in cui vi è un’offerta con mancato riscontro. Si rimarca il fondamentale ruolo delle famiglie e quindi dei genitori con il dr. Francesco Nacca, rappresentante dei genitori Utc della Campania, per i rapporti genitori-scuola. L’apporto degli studenti ed i loro interventi, sono stati degli input rivolti alla progettazione tecnologica. La domanda è: La luce insegue il buio, e noi siamo capaci di bendarci gli occhi per sentire? Un’opportunità la formazione quando incontra la realtà, dove la dignità si trasforma in inclusione sociale ed economica.
I saluti terminano con la consegna di un attestato di partecipazione, con firma in calce del presidente dr. Raffaele Rosa, assieme ad un lungo momento di abbracci, domande, proposte in cui tutti si sono sentiti alunni ed insegnanti.
Il successo è stato la spinta di un voler proseguire assieme attraverso sinergie e competenze, l’unica e reale strada dove tutti possiamo davvero dire di far parte di una società civile. La consapevolezza rappresenta la base dell’apprendimento mirato, fruibile per un obiettivo, il solo che dona dignità: il lavoro.