Perché la stazione ferroviaria di Asti sia anche nostra
Alla stazione ferroviaria di Asti è entrato in funzione un nuovo servizio che, tramite altoparlante, invita i viaggiatori a non ingombrare i percorsi tattili per guidare i non vedenti e gli ipovedenti. E’ un piccolo, ma comunque utile, passo in avanti per consentire di poter fruire con migliore autonomia la struttura di Piazza Marconi.
Un sopralluogo di RFI e CentoStazioni
La stazione del capoluogo è tra quelle che, ferma restando l’erogazione dei fondi necessari, verrà interessata, presumibilmente già nel 2019, da un ambizioso progetto di messa a norma per migliorarne accessibilità e sicurezza. Ne hanno dato notizia tecnici di “RFI” (Rete ferroviaria italiana) e di “CentoStazioni” (società preposta alla riqualificazione delle stazioni ferroviarie) che mercoledì 12 dicembre u.s. hanno incontrato per un sopralluogo nella stazione di Asti Adriano Capitolo, Vice Presidente regionale e Presidente della FAND di Asti-Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità. Alcuni interventi sono già stati eseguiti, come i percorsi per raggiungere le biglietterie (comunque da rivedere) e le pensiline. All’imbocco del sottopasso è disponibile una mappa visivo-tattile per aiutare i disabili visivi ad orientarsi.
Ma resta ancora parecchio da fare. Alcuni correttivi potranno essere realizzati in tempi ragionevolmente brevi, ma per la parte più corposa degli interventi innovativi bisognerà attendere il via del progetto complessivo.
Per esempio, ad oggi, i self service per l’acquisto dei biglietti non sono utilizzabili da parte dei non vedenti ed hanno un’altezza che ne impedisce la fruizione anche alle persone su sedia a rotelle .
Muoversi lungo scale e pensiline
I monitor che indicano i treni in partenza e il binario sono posizionati troppo in alto sia in sala d’attesa che nel sottopasso e lungo i binari. In alcuni punti mancano gli indicatori tattili che segnalano l’inizio scale. Lungo la pensilina dei binari 2 e 3 dove fermano e ripartono i frequentatissimi convogli per Torino e Genova, non vi sono percorsi per intercettare l’uscita verso il sottopasso e neppure in direzione dell’ascensore. In attesa che vengano realizzati i percorsi tattili a contrasto cromatico per guidare i ciechi ed ipovedenti anche sui binari, la FAND ha chiesto che si ripristini il segnale sui binari 2 e 3 che conduce al sottopasso, rimosso, lo scorso anno , durante i lavori di ammodernamento.
Un totem speciale per ipovedenti
Proprio la collocazione “impossibile” dei monitor che avvisano del traffico ferroviario, ha indotto Adriano Capitolo a chiedere inoltre ai tecnici RFI la sollecita installazione, all’interno della stazione, di uno speciale totem (già in uso a Torino Porta Nuova) al servizio dei viaggiatori ipovedenti, ma utile anche, per esempio, alle persone anziane. Adriano Capitolo ha sottolineato, anche, le difficoltà per i non udenti ad interloquire con il personale delle biglietterie. Sarebbe sufficiente, ha spiegato, l’impiego di un tablet che, utilizzando un servizio gratuito della Regione, consente agli operatori di comunicare nella lingua dei segni.
Il presidente della FAND ha infine voluto sottolineare la disponibilità all’ascolto che, negli ultimi tempi, RFI ha dimostrato verso le problematiche dei disabili astigiani per la soluzione ottimale delle stesse.
La Fand
La FAND riunisce le seguenti Associazioni: Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (ANMIC), Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL), Ente nazionale sordi (ENS), Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI), Unione nazionale mutilati per servizio (UNMS), Associazione nazionale guida legislazione handicap e trasporti (ANGLAT), Associazione ricerca, prevenzione e protezione autismo (ARPA).
La FAND ha sede ad Asti in via Quintino Sella 41.