È successo l’8 agosto del 2020, di Alfio Pulvirenti

Autore: Alfio Pulvirenti

Sabato, 8 agosto 2020, un gruppo di ex allievi dell’Istituto per Ciechi “Tommaso Ardizzone Gioeni” si è incontrato proprio in istituto per trascorrere una giornata insieme.

Si è trattato di una cinquantina di persone, fra ciechi, mariti, mogli, figli e accompagnatori.

Gli ex allievi provenivano da diverse località della regione siciliana ma la lunghezza del percorso e il disagio per alcuni, a seguito dei collegamenti complessi, non ha frenato l’entusiasmo dei partecipanti.

L’incontro si è svolto nei locali regolarmente praticati dagli ex allievi, nel cortile, un grande chiostro dalla struttura architettonica imponente, e nella sala teatro, un ambiente in grado di accogliere tutti i presenti nel rispetto delle regole per la prevenzione del Covid-19.

Dopo l’incontro spontaneo per i saluti fra i partecipanti, che arrivavano mano a mano, Giovanni Falduto, uno degli organizzatori dell’evento, invitava tutti a recarsi nella sala teatro, situata al piano superiore, per trascorrere li del tempo.

Questo è il terzo incontro per gli ex allievi ma solo ora il fondatore del gruppo, l’ex allievo Giuseppe Lentini, è potuto essere presente, consentendo al gruppo di porgergli un tributo. Anche questa volta è stato presente l’Istitutore Luigi Lombardo.

Per il pranzo il gruppo lasciava l’istituto e si recava presso un ristorante situato nelle vicinanze. Considerato il numero dei partecipanti, è stato possibile ottenere una sala esclusivamente per il gruppo e grazie alla sensibilità manifestata dal personale di sala è stato possibile realizzare il clima conviviale auspicato.

Dopo il pranzo il gruppo ritornava in istituto per trascorrere ancora delle ore, parlando, cantando e suonando.

Quanto descritto potrebbe indurre chi legge ad immaginare una normale giornata di vacanza tra non vedenti, così come se ne organizzano tante e in tutt’Italia, ma in questo caso il tempo trascorso, dalla mattina presto alla sera tardi, fra le mura dell’Istituto costituiva il veicolo per un preciso messaggio: l’Istituto è dei ciechi, le cui necessità ed opportunità non sono mutate nel corso della storia. I ciechi hanno bisogno di lavoro e per lavorare hanno bisogno dell’istruzione non solo scolastica, la quale può avvenire anche fra le mura dell’Istituto.

Gli ex allievi costituiscono un gruppo spontaneo laddove la leadership informale, esercitata da parte di alcuni, costituisce  solo un valido supporto per il soddisfacimento delle  necessità correlate alle iniziative che prevedono un’organizzazione più complessa e tutto il gruppo è estremamente grato a questi amici.

Al termine della giornata, i presenti si salutavano ridandosi appuntamento a data da destinarsi ma col profondo desiderio di rivedersi.

Sicuramente, il messaggio generato fra le imponenti mura del Gioeni echeggerà, prima o poi, nei palazzi di chi ha facoltà di decidere, sollecitando la sensibilità di questi ultimi, inducendoli ad agire per il bene dei ciechi e degli ipovedenti.