CULTURA – Una mostra multimediale e multisensoriale

Autore: Redazionale

“L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino”

Fino al 26 aprile al Museo Tattile Statale Omero, Ancona

A volte l’arte è capace di unire la bellezza dell’opera a un messaggio spirituale.

È questo il caso della mostra “L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino” inaugurata martedì 22 marzo al Museo Tattile Statale Omero di Ancona e aperta fino al 26 aprile a ingresso libero. Per la mostra, l’artista Antonio Amodio ha realizzato dodici dipinti e dodici sculture in legno di cedro dedicati all’interpretazione del volto degli apostoli, nei momenti intensissimi e drammatici degli ultimi giorni di Gesù. Come sottolineato dalle numerose autorità presenti all’inaugurazione, questa mostra rappresenta non solo un momento artistico, ma è anche portatrice di valori condivisi. Gli alberi utilizzati per le sculture provengono da piante abbattute da una tempesta a Verona nel 2020. L’arte li ha, quindi, portati a nuova vita e ha permesso il rafforzarsi del dialogo tra le città, Ancona e Verona, per una crescita reciproca. Il messaggio apostolico è oggi attuale più che mai, gli apostoli sono gli uomini che hanno avuto esperienza diretta di Gesù e per lui sono stati disposti a morire. A loro Gesù disse: “Andate nelle case e dite Shalom, Pace a voi”. La mostra è inclusiva e accessibile perché tattile, con quadri di grandi dimensioni ben visibili anche dalle persone ipovedenti, “udibile” grazie ai racconti in QR code che accompagnano sculture e dipinti, e anche “odorosa” grazie alle qualità del legno. Questa matericità della mostra è la modalità con la quale vengono trasmessi significati profondi.  Tra le opere esposte, nate da alberi abbattuti, alcune sono lasciate al naturale, altre invece hanno una cromia tale da influire sulle qualità tattili delle sculture stesse. Nei racconti, è come se la parola scolpisse le personalità dei dodici apostoli. Inoltre, l’artista Antonio Amodio ha donato una scultura al Museo: il volto di Omero in legno di cedro.

La mostra, ideata in linea con il modello valoriale e organizzativo “Tessere relazioni per il bene comune” della Fondazione Verona Minor Hierusalem, rientra anche nel progetto “Musei integrati” promosso dall’ICOM Italia, dal Muse e dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici, che mira a far crescere la consapevolezza della sostenibilità nell’ecosistema dei Musei italiani.  È promossa dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem, fondata dalla Diocesi di Verona e sostenuta in particolare dalla Fondazione Cariverona.

Dal 29 aprile al 28 maggio sarà allestita nella cripta della chiesa di Santa Maria in Organo a Verona.

Per visitare L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino

dal 22 marzo al 26 aprile 2022

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona

www.museoomero.it

Ingresso: gratuito. Prenotazione e green pass rafforzato obbligatori.

Tel. e whatsapp: 335 56 96 985

e-mail: didattica@museoomero.it

Orario: da martedì a domenica 16:00 – 19:00; domenica e festivi anche 10:00 – 13:00.

BIOGRAFIA Antonio Amodio

Antonio Amodio nasce a Verona nel 1972. Scultore su legno e su pietra, si esercita quale allievo dell’artista Giovanni Massagrande, da cui apprende la tecnica dell’intaglio e affina l’arte dello scolpire. Ben presto la sua curiosità e la sua sensibilità artistica lo portano ad avvicinarsi al mondo della pittura; qui studia la figura attraverso un tratto lineare, semplice e pulito in grado di sintetizzare, con pochi colori, le innumerevoli sfaccettature dell’animo umano. Fondamentale, è l’incontro con lo scultore Giacomo Manzù: nello studio romano del grande artista, la sua arte acquisisce nuova immediatezza e una libertà espressiva ancora più forte e intensa. È in questo periodo che Antonio libera la sua creatività nella fusione a cera persa, tecnica antica che gli consente di realizzare opere presenti in collezioni pubbliche e private. Nel 1995, un altro importante incontro è con il pittore e scultore veneziano Saverio Barbaro. Disegni e sculture sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, dalla Città del Vaticano al Senato della Repubblica fino all’America e alla Russia. Dal 2019 ha deciso di dotarsi di un codice etico riconoscendo il grande impatto valoriale che ha l’arte nella società contemporanea.