Riflettendo su quanto accaduto al Congresso nazionale mille pensieri balenano nella mia mente e il più ricorrente è quello legato alla composizione del nuovo consiglio nazionale.
Penso sinceramente, che il congresso abbia espresso un reale spirito di rinnovamento senza trascurare l’esigenza di qualità e di esperienza.
Il nuovo organo appare abbastanza bene assortito e questo anche osservando coloro che partecipano di diritto come i presidenti regionali.
Vorrei esprimere l’auspicio che il prossimo Consiglio nazionale dia vita a una direzione forte e coesa equilibrando le esigenze di novità con quelle dell’esperienza e della disponibilità.
Il nostro presidente nazionale potrà condurre la nostra grande famiglia con determinazione solo se avrà una direzione coesa, forte, capace e disponibile al sacrificio supportata da un consiglio nazionale operativo e presente.
Dobbiamo anche noi dalla periferia far sentire la nostra presenza operante per mostrare al paese e alla classe politica la nostra forza e la nostra responsabilità.
I nostri nuovi dirigenti nazionali dovranno imprimere un passo più svelto all’associazione senza avventurismi ma con lo sguardo aperto verso il futuro e le sue sfide più forti.
Dovremo coordinare meglio le attività di Irifor, dell’agenzia per la prevenzione e di tutti gli strumenti che abbiamo per promuovere le nostre problematiche e le nostre risorse.
Penso che abbiamo buone possibilità per affrontare tutte le sfide con determinazione e vincerle.
Mi auguro che non prevalgano le gelosie e la voglia di rivalsa perché questo ci farebbe perdere di vista l’obiettivo: una vita migliore per tutti i ciechi e gli ipovedenti.
Massimo Vita