Mobilitazione FAND: la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità aderisce alla manifestazione "Cresce il Welfare, cresce l'Italia"
Il Comitato Esecutivo e l'Assemblea Generale FAND – convocati in riunione straordinaria il 17 ottobre 2012 per discutere i provvedimenti riguardanti la disabilità e l'assistenza contenuti nel disegno di Legge di Stabilità- ritengono che tali provvedimenti siano ancora penalizzanti nei confronti di alcune categorie di disabili, come gli invalidi per servizio.
Pertanto, gli organi FAND hanno deciso di proseguire la mobilitazione dei propri associati ed aderire alla manifestazione di difesa dello Stato sociale "Cresce il Welfare, cresce l'Italia" già in programma a Roma per il prossimo 31 ottobre.
Infatti, dopo i continui tagli dei trasferimenti alle Regioni e agli Enti locali e l'ulteriore restrizione della spesa sanitaria che hanno già causato la diminuzione dei servizi alle persone con disabilità e ai non autosufficienti, il Governo con alcuni dei provvedimenti contenuti ha di fatto rimesso in discussione le politiche sociali e i diritti di cittadinanza del nostro Paese.
La FAND, consapevole del forte disagio economico e sociale vissuto quotidianamente da migliaia di disabili e dalle loro famiglie, intende condividere gli obiettivi di maggiore equità e coesione sociale dichiarati dagli organizzatori della manifestazione prevista per il 31 ottobre.
Pertanto, la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità, che riunisce ANMIC, ANGLAT, ANMIL, ARPA, ENS, UIC ed UNMS, parteciperanno con una folta rappresentanza, alla mobilitazione nel segno dell'unità di intenti dell'associazionismo dei disabili di fronte all'emergenza sociale del Paese.
Le associazioni FAND, pur apprezzando il ripensamento del Governo in materia di permessi della Legge 104 e in materia di tassabilità delle pensioni di invalidità, intendono tuttavia difendere e promuovere le molteplici necessità del mondo della disabilità in materia di non autosufficienza, lavoro, integrazione scolastica, sanità, e riabilitazione protesica.
Il salvataggio e la ripresa economica del Paese non possono essere pagati dalla cancellazione del Welfare.