Comunicare con le mani, per superare ogni barriera!, di Mario Mirabile

Sabato 6 luglio, con la prova di verifica e la compilazione del questionario di gradimento, si è concluso il corso per l’apprendimento del metodo Malossi. I 12 corsisti, insegnanti, volontari e semplici curiosi, durante le 28 ore di formazione, hanno conosciuto un mondo ignoto e la realtà delle persone sordo cieche. Antonio Russo e Massimiliano Imparato con la loro umanità e professionalità, hanno saputo trasmettere questo linguaggio così particolare, appassionando i discenti che hanno apprezzato l’operato dell’I.Ri.Fo.R. di Napoli. Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, infatti, ha organizzato questo corso nella consapevolezza che le persone sordo cieche e le loro famiglie necessitano quotidianamente di professionalità adeguatamente formate. Molto apprezzati sono stati anche gli interventi di Giovanni Bosco Vitiello, esperto di orientamento, mobilità e autonomia personale e di carlo Barbati, neuropsichiatra infantile dell’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli, i quali hanno messo a disposizione dei corsisti la propria esperienza in campo di pluriminorazione.

Qui di seguito riportiamo un commento di Antonio Russo: “Per me il corso Malossi tenutosi presso la sezione territoriale di Napoli della nostra Unione stata una esperienza importante: il sistema di lettura e scrittura Malossi utilizza la mano e la tattilità per consentire una comunicazione facile e veloce con e per noi sordo ciechi. Con i corsisti mi sono raccontato: ci siamo detti tutto, con entusiasmo, il quotidiano si è trasformato in cultura vitale per allargare la nostra conoscenza che è diventata solida amicizia anche e soprattutto a livello personale. Ci siamo trovati bene insieme parlando non solo dei nostri problemi in quanto disabile,  ma di quello che il vivere di tutti ci propone ogni giorno, ci siamo salutati con la certezza di rivederci e con l’impegno da parte di tutti di migliorare il nostro dialogo in Malossi che resta la modalità quasi unica per parlarci anche con un volontariato intelligente e ben motivato per darci una mano creativa nel mondo che cambia. Grazie a tutti.”