Al via NET.IN Campus l’innovativo progetto per la realizzazione di interventi abilitativi nei campi estivi dedicati alle persone con disabilità visiva

L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, verrà attuata in 18 Regioni italiane e prevede l’elaborazione di una metodologia operativa condivisa e standardizzata per lo sviluppo di interventi abilitativi dedicati alle persone cieche e ipovedenti dai 4 ai 25 anni.
Un progetto di rilevanza nazionale di cui U.I.C.I. è l’ente coordinatore e che vede la partecipazione di diversi partner tra cui I.Ri.Fo.R, ANIOMAP, CNOP, FISPIC, AReS, Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi e Università di Siena.

Roma, giugno 2018 – Si chiama NET.IN Campus – NETwork Innovativi per interventi abilitativi per persone con disabilità visiva – il progetto ideato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che nel contesto dei campi estivi, attraverso approcci innovativi e figure professionali specializzate, si pone l’obiettivo di sviluppare una nuova metodologia condivisa per favorire e accelerare l’inserimento sociale delle persone con disabilità visiva.

Le linee guida degli interventi abilitativi saranno sperimentate a partire da metà giugno – e fino a settembre – in 25 campi estivi finanziati da I.Ri.Fo.R, in 18 Regioni italiane e coinvolgeranno oltre 640 utenti di cui 180 non vedenti, 131 ipovedenti e 330 pluri disabili per un totale di circa 113.000 ore di attività. La metodologia e i risultati della sperimentazione saranno pubblicati in un manuale che verrà redatto in formato cartaceo, in digitale accessibile e in nero braille.
I campi saranno destinati a persone con disabilità visiva dai 4 ai 25 e nel caso di ulteriori disabilità, si includono persone fino a 35 anni.

“NET.IN Campus nasce dall’esigenza di creare una solida rete sul territorio sperimentando e condividendo le buone prassi che da circa 20 anni U.I.C.I. utilizza nei campi estivi territoriali organizzati insieme a I.Ri.Fo.R”, spiega Linda Legname, Responsabile dell’Ufficio Fundraising e Progettazione di U.I.C.I. e Componente della Direzione Nazionale dell’Unione. “Dopo tanto tempo e un’attenta osservazione, si è profilata l’esigenza di una riflessione metodologica che fosse in grado di rispondere ai bisogni attuali, di una società profondamente cambiata. Per questo partendo dal presupposto che ogni intervento deve essere ‘cucito su misura’ della persona disabile, abbiamo deciso di validare e condividere un’unica metodologia per l’applicazione di un approccio che passa dal concetto di riabilitazione a quello di abilitazione. Ogni utente disabile sperimenterà tecniche e attività basate sulle proprie abilità, tenendo conto delle personali compromissioni fisiche e cognitive, utilizzano tecniche varie: dal supporto psicologico all’orientamento e alla mobilità, dalla tiflologia allo sport e riabilitazione sportiva. Così il disabile visivo, inserito in modo funzionale in un gruppo di pari, potrà sviluppare, promuovere e diventare consapevole delle proprie capacità e della propria autonomia, per una maggiore affermazione del suo ruolo nella società”. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – conclude Legname – che è la concretizzazione di un sogno che avevamo da tanto tempo e che aspira a essere ancora più vicini ai nostri ragazzi disabili visivi, aiutandoli a tirare fuori tutte le loro potenzialità”.

Le fasi del progetto
NET.IN Campus, nella sua fase iniziale prevede la redazione di linee guida realizzate da un comitato scientifico costituito dai professionisti degli enti partecipanti al progetto, affiancati da un gruppo di 11 supervisori che sperimenteranno e applicheranno la metodologia nei 25 campi estivi realizzati da I.Ri.Fo.R sul territorio nazionale. Essi, a loro volta, saranno affiancati da 2 esperti: una docente universitaria con esperienza in ricerca sociale nel terzo settore e un pedagogista clinico. Saranno poi selezionati e formati 11 osservatori che avranno il compito di monitorare e dare feedback dell’applicazione della metodologia sperimentata ai supervisori individuati.
Il corpo centrale di NET.IN Campus è caratterizzato proprio dalla sperimentazione della metodologia approntata durante lo svolgimento dei 25 interventi intensivo-abilitativi. Ad ogni campo verrà associato un supervisore e un osservatore che, attraverso gli strumenti approntati, applicheranno e monitoreranno l’approccio indicato ai 641 utenti disabili visivi o con pluri disabilità.
Al termine dei campi estivi, previsto per settembre, gli operatori territoriali, i supervisori e gli osservatori restituiranno i loro feedback che verranno analizzati dal gruppo dei supervisori.
I risultati andranno a costituire i contenuti del manuale sulla metodologia, che sarà redatto in collaborazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Prociechi, stampato in formato cartaceo, digitale accessibile e nero braille e messo a disposizione di chiunque voglia utilizzarlo per applicare un modello condiviso e sperimentato.

Per la prima volta, inoltre, U.I.C.I. offrirà un’esperienza di volontariato a 25 volontari ciechi e ipovedenti che, avendo partecipato in precedenza ai campi, potranno affiancare lo staff trasformandosi da utenti a protagonisti attivi, sperimentando così le loro abilità.

“Questa iniziativa è importantissima poiché riunisce diversi aspetti sia organizzativi che scientifici, dandogli una prospettiva futura” – dichiara Mario Barbuto, Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. “NET.IN Campus permetterà la costruzione di una rete omogenea e forte, che non si avvarrà più della sola formazione interna ma di scambi e contaminazioni con le associazioni che sul territorio nazionale promuovono le specialità necessarie alle persone con disabilità visiva. La metodologia potrà essere applicata in Sicilia così come in Lombardia, mettendo a fattor comune le buone pratiche sperimentate. Il progetto risponde peraltro a quella che è la mission di U.I.C.I. di consolidare e incentivare le collaborazioni con altri enti e associazioni creando un circolo virtuoso e offrendo alle persone cieche e ipovedenti risposte adeguate e tempestive”.

Palinsesto SlashRadioWeb dal 18-22 di Giugno 2018

Nella settimana dall’18  al 22  giugno  2018,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento dello scrittore Gaetano Savatteri, martedì mattina per l’approfondito sui libri. Ci presenterà Trame Festival dei Libri sulle Mafie che si terrà a Lamezia Terme dal 20 al 24 giugno. Nel corso della settimana sarà con noi anche la giornalista Rossana Campisi con la quale discuteremo di donne ed economia e non solo.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì  20  giugno,  con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 19 giugno  alle 15.00,   torna  il nostro contenitore pomeridiano Slash box. Un pomeriggio dedicato alla riflessione sulla Scuola. In apertura  saranno con noi la professoressa Sabina Carrubba con alcuni dei ragazzi dell’Istituto Giordano Bruno, che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola/lavoro, in collaborazione con il Museo Casal de’ Pazzi, di cui abbiamo presentato il progetto nel mese di Marzo.
Alle 16.00 sarà ospite il giornalista Giovanni Floris per raccontarci del suo libro Ultimo Banco Solferino Editore
Trama libro :
È il primo banco e l’ultimo, è il banco di prova. È la scuola, che amiamo e vituperiamo a giorni alterni, sempre considerandola una sorta di mondo a parte, da celebrare in astratto o – troppo spesso – da riformare su basi ideologiche. Ma oggi sta succedendo qualcosa di più. La logica dell’emergenza e il «culto del fenomeno», che stanno affossando il nostro Paese, rischiano di portare allo sfascio anche l’unica istituzione in grado di risollevarlo, ed è tempo di correre ai ripari. Come? Innanzitutto rimettendo al centro gli insegnanti: il ruolo che rivestono, la professionalità che esprimono. Poi, responsabilizzando studenti e genitori. Solo così sarà possibile dare risposta al disagio che sentiamo crescere nell’universo dell’istruzione, e che rischia di tracimare dall’alveo degli ordinari disagi, producendo straordinarie tragedie. Le testimonianze di dirigenti determinati, docenti resistenti, studenti speranzosi e genitori agguerriti disegnano invece un percorso che può invertire la rotta, dalle aule scolastiche a quelle parlamentari, e ridare respiro alla politica. Nata da un anno di incontri in molte scuole d’Italia, questa inchiesta-racconto coniuga la vividezza della narrazione con una ricchezza di voci, storie, informazioni e ricordi. Giovanni Floris percorre – da giornalista, da genitore, da ex studente e da cittadino – il filo che lega crisi ed eccellenze dell’istruzione, fino ad affrontare il nodo della sfida più importante: ricostruire la scuola per ricostruire l’Italia.
Giovanni Floris è un giornalista italiano noto al grande pubblico per la conduzione del talk-show d’attualità politica ed economica Ballarò e ora di Di Martedì.
Superata la prova di idoneità professionale, fu assunto dal Giornale Radio Rai nel 1996, dove fu inviato e conduttore. In particolare, si trovava a New York all’epoca dei fatti dell’11 settembre 2001. Dopo quella esperienza, fu nominato corrispondente per la RAI dagli USA, con sede a New York, dove si trasferì.
Dopo un anno, nel 2002, divenne conduttore del nuovo talk-show Ballarò, che lo ha portato alla notorietà.
È vincitore di numerosi premi tra cui Saint-Vincent, Premiolino, Flaiano, Guidarello e Elsa Morante.
Per Rizzoli ha pubblicato Monopoli (2005), Risiko (2006), Mal di merito (2007),  La fabbrica degli ignoranti (2008), Separati in patria. Nord contro Sud: perché l’Italia è sempre più divisa (2009), Zona retrocessione. Perché l’Italia rischia di finire in serie B (2010), Decapitati. Perché abbiamo la classe dirigente che non ci meritiamo (2011). Per Feltrinelli Il confine di Bonetti (2008) e La prima regola degli Shardana (2016), con il quale ha vinto il Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta 2016 – Sezione Letteratura e giornalismo televisivo.

Mercoledì 20  alle 15.00 aprirà la puntata un’intervista al Premio Strega Paolo Giordano che ci parlerà del suo ultimo libro “Divorare il cielo”  editore Einaudi.
Trama: Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent’anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c’è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l’intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio.
Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall’ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell’universo.
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. È autore di quattro romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l’argento (Einaudi 2014) e Divorare il cielo (Einaudi 2018). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».

Giovedì 21  alle ore 15.30 saranno con noi le promotrici della petizione Smart Cooking for ALL – l’App Bimby con un occhio in più! (per maggiori informazioni rimandiamo al comunicato n. 93) : Maria Chiara Carpineto, Elisabetta Barsotti e Maria Sicignano.
A seguire, intorno alle ore 16.10 Alberto Infelise ci parlerà di Fabrizio Frizzi Meraviglioso. Il libro da lui scritto ed edito da Sperling e Kupfer.
Trama: Meraviglioso era una delle sue parole preferite. Fabrizio Frizzi la usava spesso e con partecipe sincerità per commentare i racconti di ospiti e concorrenti delle sue tantissime trasmissioni, o quando ascoltava gli amici e i collaboratori. E soprattutto era la definizione perfetta per descrivere il suo modo di vedere il mondo, chi gli stava intorno, il futuro. Disponibile, positivo, generoso, sensibile, lui c’era sempre per tutti, senza risparmiarsi mai, senza incertezze. La sua scomparsa ha generato un lutto collettivo di dimensioni e intensità inimmaginabili. Un mese e mezzo dopo l’ischemia era riuscito a tornare al lavoro, ma a telecamere spente stava vivendo la fatica di una malattia che gli lasciava pochissime possibilità di scampo. Conduttore televisivo e poliedrico uomo di spettacolo, era diventato papà da meno di cinque anni della piccola Stella, e con la moglie Carlotta stava vivendo un momento di grande felicità. Questo libro racconta un uomo sorridente e combattivo, che ha attraversato quasi quarant’anni della storia della tv e del nostro Paese, con l’aiuto dei ricordi e delle testimonianze di amici, collaboratori, colleghi e persone che lo hanno conosciuto e amato. Ma è anche la sua vita attraverso le sue parole e l’eredità di sentimenti che ci ha lasciato.
Alberto Infelise (Torino, 1972), giornalista, ha lavorato al Messaggero, al TG5, all’Espresso e alla Stampa, dove ora guida le redazioni di Cultura, Società e Spettacoli. Si è occupato di politica, cronaca, cultura e spettacoli

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it

– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale

sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione

ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Comunicato Stampa – L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti si congratula con Vincenzo Zoccano, Vice Ministro alla Famiglia e alla Disabilità

Oggi 13 giugno alle ore 13, a Palazzo Chigi giura fedeltà allo Stato e alla Repubblica il nostro Vincenzo Zoccano, componente della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, chiamato a ricoprire il ruolo di Vice Ministro alla Famiglia e alla Disabilità nel neonato Governo Conte.
Il Presidente Nazionale dell’Unione avvolge Vincenzo nell’abbraccio di tutti i ciechi e ipovedenti italiani che salutano la novità del Governo Conte con orgoglio, gioia e soddisfazione.
Vincenzo ha saputo raggiungere l’alto risultato con tenacia e impegno, rappresentando quelle potenzialità e capacità immense di una categoria di persone abituate a lottare da quasi cento anni tramite la propria Associazione, per conquistare uguaglianza, parità, diritto di cittadinanza al pari di tutti.
A Vincenzo saremo vicini con il cuore di tutti noi, assicurandogli ogni supporto e ogni sostegno per lo svolgimento di questo suo nuovo lavoro al servizio dei cittadini e dello Stato, ben sapendo, altresì, che il cuore di Vincenzo batte un po’ più forte davanti all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
L’incarico prestigioso che Vincenzo si accinge a svolgere onora tutti i ciechi d’Italia e siamo certi che i risultati saranno pari alle aspettative di tutti noi.

Buon lavoro, caro Enzo!
Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Documentario “Ritratti in controluce. Cecità. Stereotipi e successi a confronto”, di Mario Barbuto

La sezione di Verona dell’Unione, insieme a Consiglio Regionale del Veneto, Comune di Verona, Provincia di Verona, Medicina Narrativa e CSV, ha realizzato un documentario dal titolo: “Ritratti in controluce. Cecità. Stereotipi e successi a confronto”.

Il documentario è già stato presentato in anteprima a Venezia il 5 giugno, a Palazzo Ferro Fini al Consiglio Regionale del Veneto in collaborazione con l’Assessore Regionale Manuela Lanzarin e la Consigliera Orietta Salemi e, precedentemente, il 23 maggio a Verona nella sede del Banco BPM.

Con questa iniziativa ci si propone di dare una risposta concreta al quesito: È possibile superare gli stereotipi e i pregiudizi sulla capacità lavorativa dei disabili visivi nell’era del digitale? È questo uno dei tanti interrogativi ai quali vuole rispondere la narrazione che ripercorre il vissuto e le esperienze di chi è riuscito ad abbattere il muro dello stereotipo sulla disabilità visiva conquistando posizioni rilevanti all’interno di aziende ed enti pubblici.

Il progetto, al quale ha partecipato anche Federico Borgna, Sindaco di Cuneo, Consuelo Battistelli – Diversity Engagement Partner di IBM, Carlo Carletti – ex centralinista della Banca d’Italia, Michele Landolfo – consulente di tecnologie assistive e Gabriella Ferri di Unicredit, vuole contribuire a sensibilizzare, diffondere gli esempi virtuosi nazionali e approfondire il ruolo delle nuove tecnologie che, oggigiorno, permettono di affrontare la cecità in un modo diverso rispetto al passato.
Di seguito il Link per visionare e scaricare il documentario, audiodescritto e sottotitolato. A questo canale troverete tutte le versioni disponibili con sottotitoli e audiodescrizione realizzati da Artis- Project.
https://vimeo.com/user83959898

Abbiamo pensato utile diffondere la notizia di questa iniziativa sia perché chi vi fosse interessato possa accedere al documentario ed apprezzarne il contenuto, sia per offrire alle sezioni territoriali e ai Consigli regionali uno strumento in più da riprodurre integralmente al fine di documentare le nostre possibilità di integrazione nel tessuto sociale, durante momenti divulgativi e di approfondimento sulle nostre problematiche.
Ringrazio gli amici di Verona per il lavoro svolto e per l’opportunità che ci hanno dato di farlo conoscere a tutti.

Rubrica di SlashRadio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 13 giugno 2018 ore 16,30, di Mario Barbuto

Sono lieto di invitarvi al prossimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato per mercoledì 13 giugno p.v. dalle 16,30 alle 17,30. Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.
Questa rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.
In questo prossimo appuntamento, gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande a Eugenio Saltarel e Vincenzo Zoccano.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
– telefono, durante la diretta, ai numeri 06 6998-8353 / 06 6791-758.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u
Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Vi aspettiamo numerosi!

SlashRadio Web: Palinsesto della settimana dall’11 al 15 giugno 2018

Nella settimana dall’11 al 15 giugno 2018, come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è soliti offrire ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento della giornalista Lisa Corva, martedì mattina per l’approfondito sui libri.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì 13 giugno, con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 12 giugno alle 15.00, torna il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, in apertura faremo il punto sul soggiorno anziani appena conclusosi a Tirrenia con Nunziante Esposito e Marco Condidorio.
Alle 16.00 Presenteremo, il volume “L’ultimo spartito di rossini” di Simona Baldelli.
Trama: Rossini si guardò attorno «Dite che la mia musica verrà ricordata, dopo la mia morte?»
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell’anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all’immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l’artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile che compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane, che era persona dalla battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio? Da qui partii per il mio viaggio all’interno di una figura assai complessa. In punta di piedi, per non disturbare il gigante che, da 150 anni, aveva trovato quiete. Scoprii aspetti sconosciuti e dolorosi, profondamente umani, che Rossini cercò di dissimulare per tutta la vita, e lo fece tanto bene da passare alla storia come un allegro buontempone. Il suo personaggio da opera buffa meglio costruito, potremmo dire, la maschera dietro cui si condannò vivere.
SIMONA BALDELLI è nata a Pesaro e vive a Roma. Si diploma come attrice alla Scuola di Teatro di Bologna e lavora in numerose compagnie in Italia e all’estero, occupandosi anche di regia e drammaturgia. Ha lavorato a lungo come speaker e autrice di programmi radiofonici. Cura numerosi eventi di cultura e spettacolo, Festival teatrali e cinematografici. Il suo primo romanzo,Evelina e le fate (Giunti, 2013), è stato finalista al Premio Italo Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante 2013. A questo sono seguiti Il tempo bambino e La vita a rovescio, vincitore del Premio Letterario Caffè Corretto Città di Cave, un romanzo ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani (1735) – una donna che per otto anni vestì abiti da uomo. L’ultimo spartito di Rossini è il suo omaggio a uno degli uomini più grandi della storia della musica.

Mercoledì 13 alle 15.00 diffonderemo la rubrica dell’INVAT “Orizzonti multimediali”, curata dal nostro Marino Attini; alle 16.00 in punto sfoglieremo e commenteremo insieme alla Dott.ssa Katia Caravello, componente della Direzione Nazionale, il numero di giugno de “Il corriere dei Ciechi”; l’ospite di questo mese sarà la Dottoressa Daniela Bucci.

A seguire il consueto appuntamento mensile “Dialogo con la Direzione”: in studio questa volta, il terzo componente dell’Ufficio di Presidenza Nazionale Eugenio Saltarel e il Componente della direzione Nazionale Vincenzo Zoccano. Per ulteriori dettagli vi rimandiamo all’apposito comunicato.

Giovedì 14 giugno altro pomeriggio ricco di tematiche interessanti:
Alle 15.00 sarà ospite di slashbox la scrittrice Rosella Postorino insieme alla quale illustreremo il suo romanzo “Le assaggiatrici”.
Trama: “Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame.” Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.
ROSSELLA POSTORINO (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta in provincia di Imperia, vive e lavora a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007; Feltrinelli, 2018; Premio Rapallo Carige Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).

Alle 16.00 torneranno a farci visita i funzionari dell’ABI, insieme ai quali proseguiremo ad illustrare le attività svolte in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETSAPS.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Palinsesto SlashRadio Web dal 4 all’8 giugno 2018

Nella settimana dal  4 all’8 giugno  2018,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì  6 giugno,  con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.

Inoltre nella mattinata di martedì 5 giugno dalle ore 10.30 si terrà in diretta su SlashRadio Web la conferenza stampa per la presentazione del progetto Net.IN Campus dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti  finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per maggiori informazioni al riguardo rimando all’apposito comunicato.

Vi segnaliamo   questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 5 giugno  alle 15.00,   il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, all’interno del quale potrete ascoltare la testimonianza di Gianluca Apollaro, un giovane non vedente che parlerà di come si è inventato un lavoro. Sempre nell’ambito del tema “tutto si può fare, nulla è impossibile” intorno alle ore 16.10 interverrà Michele Martino editor del libro Emil Zatopek, una vita straordinaria in tempi non ordinari edito 66thand2nd.

Trama libro:
Soprannominato «la Locomotiva umana» perché ansimava durante le corse, Emil Zátopek si presentò al mondo ai Giochi di Londra del 1948, vincendo a sorpresa l’oro nei 10.000. Quattro anni più tardi, dopo aver inanellato una serie impressionante di primati nel fondo e nel mezzofondo, alle Olimpiadi di Helsinki Zátopek fu il primo atleta nella storia a presentarsi al via di 5000, 10.000 e maratona, stabilendo il nuovo record olimpico in tutte e tre le gare. Ma le imprese sportive impallidiscono davanti alle vicende dell’uomo. Nel 1968 Zátopek partecipò alla Primavera di Praga, e in seguito all’invasione delle forze sovietiche fu condannato a lavorare per vent’anni in una miniera di uranio. Attingendo a un’enorme quantità di testimonianze dirette, inclusa quella della moglie di Zátopek Dana, anche lei atleta olimpica, Rick Broadbent ricostruisce, in una cornice di guerra fredda e paranoia politica, la storia del più grande corridore di tutti i tempi, rivelando la tempra d’acciaio di un uomo a cui la pista e la strada avevano insegnato a resistere come nessun altro.
Rick Broadbent è una firma del «Times» di Londra. Vincitore del British Sports Book Award e tre volte finalista al William Hill Sports Book Award, è autore di nove libri, tra cui un viaggio nella leggenda della Moto GP e un reportage dall’interno del Tourist Trophy dell’Isola di Man, la più emozionante e pericolosa corsa motociclistica del pianeta.

Mercoledì 6 giugno a partire dalle ore 15.00 affronteremo il tema della giovinezza legato all’alimentazione. Prenderemo le mosse dal libro “L’età non è uguale per tutti” Collana I Fari editore La Nave di Teseo. Sarà ospite di SlashRadioWeb l’autrice Eliana Liotta.

Trama libro:
Si può dilatare la giovinezza? E invertire il processo di invecchiamento? La risposta è sì, l’età non è uguale per tutti. Questo libro racconta come educare se stessi a restare giovani, nel corpo e nello spirito, in base alle ricerche scientifiche più attendibili. A 30, 50 o 70 anni. E, per la prima volta in Europa, il tema è affrontato grazie al contributo multidisciplinare di medici e ricercatori di un grande centro clinico e di ricerca: l’ospedale universitario Humanitas.
Perché succede che l’età biologica non coincida con l’età anagrafica? Qual è il segreto per trattenere gli anni dorati del corpo e della mente? Sono gli interrogativi di chi tiene all’estetica e di chi vuole allontanare malattie come diabete, cancro, patologie cardiovascolari, reumatologiche e neurodegenerative.
La chiave per restare giovani è spegnere l’infiammazione, gettare acqua sui piccoli fuochi che ardono dentro di noi: a volte protettivi, a volte distruttivi come ogni fiamma che si rispetti. Eliana Liotta racconta come in un romanzo le battaglie tra bene e male che avvengono nel nostro corpo, con i soldati del sistema immunitario ingaggiati in una guerra quotidiana che nessuno immagina di combattere. Nella seconda parte del libro, ogni lettore troverà una guida facile e pratica, con illustrazioni esplicative, per applicare alla propria quotidianità i risultati delle ricerche scientifiche: dalla dieta antinfiammatoria, con i cibi smart della giovinezza, agli esercizi e ai consigli contro lo stress.
Parte dei proventi della vendita di questo libro saranno devoluti a Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Eliana Liotta, giornalista professionista, scrittrice e comunicatrice scientifica, ha esordito in libreria nel 2016 con La Dieta Smartfood, un best seller internazionale in corso di pubblicazione in oltre 20 Paesi, basato sui principi della dieta mediterranea e sugli studi di nutrigenomica. Dal saggio e dalla sua successiva applicazione pratica, Le ricette Smartfood (redatte con la consulenza di un team di cuochi), ha preso spunto per la sua collana in 15 volumi Cibo e scienza, distribuita in edicola con il Corriere della Sera. Nel 2017 ha firmato con il chirurgo senologo Paolo Veronesi il saggio Il bene delle donne, che è insieme un racconto dell’universo femminile e una guida scientifica alla salute.
Eliana Liotta tiene su Io donna, il settimanale del Corriere della Sera, il blog “Il bene che mi voglio”, per cui ha vinto il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano. In Rcs è stata per sette anni direttore del mensile, del sito e della collana di libri OK Salute. Pianista, è stata nominata dal Comune di Milano vicepresidente del teatro Arcimboldi e consigliere di amministrazione del teatro Dal Verme (Fondazione I Pomeriggi Musicali). È ambasciatrice del Certamen Ciceronianum di Arpino.

A seguire sarà ospite Daniela Grandi, giornalista de La7, per raccontarci del suo nuovo libro in anteprima. Il titolo Notte al Casablanca editore Sonzogno.

Trama
Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile. D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della Seconda guerra mondiale. Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione. La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa. C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio. Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città? Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia.
Tra giochi di potere, sesso e ricatti, Nina dovrà grattare via lo smalto delle apparenze e immergersi, sola contro tutti, in un’inchiesta ricca di colpi di scena, per venire a capo di un caso inquietante e delicato.

Daniela Grandi, nata a Parma nel 1969, oggi vive a Roma. Giornalista del Tg La7, è autrice del programma pomeridiano Tagadà. Il romanzo Notte al Casablanca, con protagonista il maresciallo Nina Mastrantonio, è il suo primo noir

Giovedì 7 giugno altro pomeriggio ricco. Tra i vari ospiti segnaliamo la partecipazione di Stefano Mantero e Maria Teresa Valle per parlare del romanzo storico L’Uovo di Colombo Delos editore.

Trama del libro:
Genova, 1892. Nell’anno dell’Esposizione Internazionale, due omicidi sconvolgono il mondo apparentemente tranquillo del Convento dei Frati Cappuccini della Madonna del Monte. Toccherà al maresciallo della stazione dei regi carabinieri di San Fruttuoso, Luciano Bedin, e al giovane giornalista del Secolo XIX, Giulio Crovetto, cercare di risolvere questi intricati casi di omicidio

Trama
Genova, 1892. La città è testimone di due avvenimenti eccezionali: l’Esposizione Internazionale in occasione del quattrocentesimo anniversario della scoperta dell’America e il primo congresso delle Società Operaie che condurrà alla costituzione del Partito Socialista Italiano.
Sullo sfondo di questi eventi si collocano due omicidi, che sconvolgono il mondo apparentemente tranquillo del Convento dei Frati Cappuccini della Madonna del Monte, soprattutto quello del priore, Goffredo Orsini, appartenente a una delle famiglie più in vista della città, e, successivamente, quello di un confratello. I genovesi sono particolarmente devoti a questo Santuario, e i brutali e inspiegabili delitti suscitano sgomento e preoccupazione, in particolare negli ambienti dell’Arcivescovado.
A far luce sugli omicidi viene chiamato il maresciallo della stazione dei regi carabinieri di San Fruttuoso, Luciano Bedin, e viene coinvolto anche il giovane giornalista del Secolo XIX, Giulio Crovetto. Insieme si dovranno scontrare con la proverbiale reticenza degli ambienti ecclesiastici e con una serie di indizi che si riveleranno fuorvianti. Circondati da personaggi secondari, ma non meno importanti nel contesto della storia, arriveranno alla soluzione non senza correre qualche rischio.

Stefano Mantero è nato il 30 maggio 1962 a Genova, dove risiede nel centro storico della città. A causa di una malattia, all’età di quattordici anni perde la vista. Fin da bambino ha sempre amato la lettura e la scrittura e questa passione gli ha consentito di collaborare con diverse testate giornalistiche fra le quali Il Lavoro-La Repubblica e Il Secolo XIX. Nell’ambito dell’Unione Italiana dei Ciechi ha ricoperto vari incarichi dirigenziali. Appassionato di teatro ha frequentato corsi di scrittura teatrale e ha partecipato a numerose mise-in-scène. La passione per gli studi storici lo ha spinto a intraprendere il corso di laurea in Storia presso l’università di Genova. Ha pubblicato un noir e un libro di racconti con la Casa Editrice De Ferrari. Un secondo noir con Libero di scrivere, nonché diversi racconti per antologie.

Maria Teresa Valle è nata a Varazze (SV), e risiede attualmente a Genova. Sposata, ha due figli e due splendidi nipoti. Iscritta all’Università di Genova si è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Patologia Generale. Ha lavorato in qualità di Dirigente Biologa all’Ospedale San Martino di Genova. Fin da bambina ha amato la lettura e la scrittura. Per i Fratelli Frilli Editori ha pubblicato diversi noir con protagonista Maria Viani.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it

– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:

Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale

sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione

ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Net.IN Campus – NETwork Innovativi per interventi abilitativi per persone con disabilità visiva, di Mario Barbuto

Ho il piacere di invitarVi alla diretta radio in cui sarà presentato il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
Net.IN Campus – NETwork Innovativi per interventi abilitativi per persone con disabilità visiva

Martedì 5 giugno alle ore 10.30
su SlashRadio.

Un’iniziativa di rilevanza nazionale di cui U.I.C.I. è l’ente promotore, che si propone di rielaborare una metodologia operativa condivisa e standardizzata per la realizzazione di interventi abilitativi dedicati alle persone con disabilità visiva.
Le linee guida, per l’organizzazione degli interventi, saranno sperimentate in 25 campi estivi in 18 Regioni italiane e coinvolgeranno oltre 640 utenti di cui 180 non vedenti, 131 ipovedenti e 330 pluridisabili per un totale di circa 113.000 ore di attività.
L’iniziativa, che si avvale della collaborazione di I.Ri.Fo.R, ANIOMAP, CNOP, FISPIC, AReS, Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro-Ciechi, Università di Siena permetterà la costruzione di una rete forte e di scambi con le associazioni che sul territorio nazionale promuovono attività specifiche per garantire alle persone con disabilità visiva di raggiungere la piena inclusione sociale.
Saranno presenti:
Sabino Memeo, referente Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione Onlus;
Paola Cataneo, presidente Associazione Nazionale Istruttori Orientamento Mobilità Autonomia Personale;
Simona Clivia Zucchet, referente Consiglio Nazionale Ordine Psicologi;
Danilo Carrubba, referente Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi;
Sara Maggi, referente Associazione per il Riformismo e la Solidarietà;
Innocenzo Fenici, referente Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi;
Francesco Frati, Rettore Università degli Studi di Siena.

Vi attendo numerosi!

Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

Lavoro, Diritti e Dignità, di Mario Barbuto

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti porta nel cuore delle celebrazioni nazionali del Primo Maggio le speranze, le aspettative e la voce dell’intero mondo delle persone con disabilità, in un anno nel quale si celebra anche il 70° anniversario dell’entrata in vigore della nostra Carta Costituzionale che proprio all’art.1 recita “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. La voce dei ciechi e degli ipovedenti e quella dell’intero mondo della disabilità, dunque, si leva ancora una volta, forte, per chiedere Lavoro, Diritti e Dignità.
Il lavoro è sicuramente il mezzo più nobile ed efficace di inclusione e di uguaglianza dei cittadini. L’esclusione e la discriminazione fondate sul pregiudizio, costituiscono ragione di conflitto sociale e offendono la dignità delle persone. Mutare la condizione di disabilità e la sua percezione da fattore di handicap in risorsa preziosa, è un passo fondamentale per accrescere l’inclusione e favorire uno sviluppo economico ed un progresso sociale più equo ed equilibrato. L’innovazione tecnologica consente a ciechi ed ipovedenti di acquisire un numero sempre più ampio di mansioni, superando gli stereotipi che li vogliono impegnati esclusivamente in professioni come quelle del centralinista o del fisioterapista. I diritti troppo spesso vengono negati o inascoltati, nonostante le leggi, confermando la riprovevole abitudine, tutta italiana, di lasciare spesso inattuato nella pratica quanto sancito in teoria dalle norme. La dignità, che è alla base di qualsiasi vivere civile e che dovrebbe dare a tutti l’opportunità di sentirsi uguali tra gli uguali, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, sociali e personali, spesso viene mortificata.
È tempo di comprendere, finalmente, che le condizioni di disabilità, il più delle volte, rappresentano una risorsa, non un handicap, purché vengano offerte quelle reti di protezione e di supporto che fanno del nostro contesto sociale un luogo degno di essere vissuto. È ormai tempo che le grandi organizzazioni del mondo del lavoro e le federazioni rappresentative della disabilità diano finalmente corso alla costruzione di quel vasto fronte unitario della solidarietà sociale, per offrire a tutti una opportunità vera, per promuovere nuovi e più avanzati traguardi di civiltà e di benessere. Allo scopo di promuovere nuove opportunità di impiego, la Direzione Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è in procinto di lanciare un bando che mette a disposizione risorse economiche volte al finanziamento di progetti lavorativi che coinvolgano persone colpite da disabilità visiva. L’iniziativa, che sarà avviata grazie ai fondi raccolti con la Lotteria Nazionale Louis Braille del 2017, mira a stimolare, sostenere e promuovere nuove proposte, tese alla realizzazione di imprese innovative realizzate da non vedenti in forma singola o associata. Il bando di gara metterà a disposizione 95 mila euro complessivi, 25 mila dei quali destinati a 10 progetti presentati da singoli partecipanti e 60 mila a 3 progetti proposti da singole imprese. I restanti 10 mila euro verranno utilizzati per la remunerazione dei consulenti e per la realizzazione di un evento pubblico in cui verranno presentati i progetti stessi. Per partecipare alla gara e godere del finanziamento, è necessario che le società siano costituite da meno di 24 mesi o in fase di costituzione e composte per almeno il 51% da lavoratori ciechi o ipovedenti.
Con l’indizione del bando di gara, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti vuole anche sollecitare i datori di lavoro pubblici e privati, a mantenere atteggiamenti aperti e ricettivi verso coloro che, pur in presenza di disabilità, si avvicinano al mondo delle professioni. Nonostante le leggi di protezione e l’azione continua delle associazioni rappresentative, centinaia di migliaia di persone disabili sono ancora alla ricerca di uguaglianza e pari opportunità, da conquistare in primo luogo attraverso il diritto al lavoro. Solo attraverso la realizzazione di questo diritto fondamentale, persone che partono in posizione di svantaggio possono recuperare dignità, indipendenza economica, autonomia personale e libertà dal bisogno. Crediamo sia tempo di agire con determinazione anche a livello istituzionale per restituire diritti e dignità alle persone con disabilità, in linea con quanto previsto dalla Costituzione Italiana in materia di uguaglianza e di pari opportunità.

SlashRadio Web: Palinsesto della settimana dal 28 maggio al primo giugno 2018

Nella settimana dal 28 Maggio al primo giugno 2018, come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio alle 9.00, con “Almanaccando”.

A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è soliti offrire ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.

Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì 30 Maggio, con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi ed interviste dal territorio e non solo.
Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:

Martedì 29 Maggio alle 15.00, il nostro contenitore pomeridiano Slashbox, all’interno del quale potrete ascoltare tra le altre cose, l’intervista con Donato Zoppo e Daniele Follero autori del libro Opera Rock Hopli editore.
Trama :
Mezzo secolo di narrazione rock. Dischi come “romanzi sonori” nei quali l’ascoltatore si è tuffato, rapito da immagini di mondi paralleli, futuri distopici, viaggi psichedelici, occultismo, fantascienza e letteratura. La maturità del rock è avvenuta con la crescita compositiva dei suoi protagonisti, con l’affermazione di un’identità forte e di pratiche condivise in studio e sui palchi, ma anche con la scoperta delle possibilità di una composizione di ampio respiro, lunga quanto la durata di un intero 33 giri, nella quale ogni brano è legato agli altri.
Nella seconda metà degli anni ’60 nasce il concept album, un’evoluzione dai dischi a tema che rende l’LP un’avventura totalizzante, una vera e propria esperienza. Dopo Sgt. Pepper dei Beatles e la risposta satirica di Frank Zappa, il concept affascinerà praticamente tutti, dagli Who critici verso la società dei consumi agli Iron Maiden in versione esoterica, da un David Bowie orwelliano ai Jethro Tull cantastorie al vetriolo, per non parlare di Pink Floyd, Alan Parsons, Eagles, Lou Reed, Kiss e Elton John, fino a Hüsker Dü, Smashing Pumpkins e Marylin Manson. Dal concept si passa all’opera rock, al melodramma elettrico, con titoli epocali come Tommy e The Wall.
E anche l’Italia si difende bene, con cinquant’anni di concept tra rock e canzone, da Fabrizio De André a Caparezza, dai New Trolls a Iosonouncane toccando Lucio Battisti, Edoardo Bennato, PFM e Litfiba. Opera Rock racconta tutto questo e molto altro, in un unico e appassionante viaggio, ricco di curiosità, aneddoti e storie, attraverso oltre 50 anni di musica.
Autori :
Daniele Follero Giornalista e autore, ha scritto per varie riviste e web magazine, tra cui “Rockerilla”, dimora stabile delle sue collaborazioni. Le sue riflessioni “concettuali” iniziano con il libro Concept Album (Odoya, 2009) cui segue, due anni più tardi, Le maschere del rock (Odoya, 2011), prima biografia in italiano dei Kiss. Puteolano migrante, vive, scrive, suona e insegna sotto le due torri.
Donato Zoppo, Giornalista, autore e conduttore radiofonico, scrive per i magazine “Audio Review” e “Jam”. Dal 2007 conduce sulle frequenze di Radio Città BN il programma Rock City Nights, una delle rubriche rock più seguite on air. È autore di vari libri su nomi storici della musica come King Crimson, Area, PFM, Lucio Battisti e Genesis.

Mercoledì 30 maggio dalle 15.00 alle 16.30 sarà la volta di “Scodinzolando”.
In questo spazio dedicato ai nostri amici a quattro zampe, alla cui conduzione contribuirà come di consueto Irene Balbo, parleremo della fase di passaggio che le persone con disabilità visiva si trovano a vivere se scelgono di farsi affiancare da un altro cane guida, dopo che il primo non è più in grado di svolgere questo compito. Lo faremo insieme a Rossana Rossetti ed Aldo Vangi, coordinatori dei comitati U.I.C.I. locali dedicati ai cani guida rispettivamente di Bologna e Bari,, oltre ad Ada Ammirata componente della commissione nazionale cani guida. Ci soffermeremo poi con Claudio Mapelli presidente della sezione territoriale U.I.C.I. di Bergamo sulla “Corri Dog”, una bella e partecipata manifestazione che da anni coinvolge cani guida e non solo e su altri eventi che in questo periodo hanno riguardato i nostri compagni di cammino. Daremo infine voce ai recenti episodi di difficoltà nell’ingresso o accettazione delle nostre guide in scuole e luoghi di culto, tramite il racconto diretto dei protagonisti.
A seguire, alle 16.30 la rubrica mensile “chiedi al presidente”, nel corso della quale potrete porre quesiti al nostro presidente nazionale dott. Mario Barbuto. per i dettagli vi rimandiamo, come al solito, all’apposito comunicato, il n. 81

Giovedì 31 maggio concluderemo il mese in bellezza: sarà, infatti ospite di Slash Box la scrittrice Chiara Gamberale, insieme alla quale ci soffermeremo sul Festival Procida Racconta – Sei autori in cerca di personaggio, nonchè sulla sua felice produzione letteraria.
Autrice: Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Partita come giovanissima speaker radiofonica, ha collaborato con «Il Giornale» e nel 1996 ha vinto il Premio di giovane critica Grinzane Cavour, promosso da «La Repubblica». Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio, premio Opera prima Orient-Express, Un libro per l’estate e Librai di Padova), seguito da Color Lucciola (Marsilio 2001), Arrivano i pagliacci (Bompiani 2002), La zona cieca (Bompiani 2008, premio selezione Campiello), Le luci nelle case degli altri (Mondadori 2010), L’amore, quando c’era (Mondadori 2012), Quattro etti d’amore, grazie (Mondadori 2013), Per dieci minuti (Feltrinelli 2013). Del 2014 è Avrò cura di te, scritto con Massimo Gramellini ed edito da Longanesi e del 2016 è Adesso (Feltrinelli). È inoltre autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come Quarto piano scala a destra su Rai Tre e Io, Chiara e L’Oscuro su Radio Due. Ha condotto anche il contenitore culturale Duende per l’emittente televisiva lombarda Seimilano. Collabora con «La Stampa» e «Vanity Fair» e ha un blog sul sito di «Io Donna» e del «Corriere della Sera». Ha diretto a Roma il laboratorio di scrittura creativa “Il calamaio”. I suoi romanzi sono tradotti in quattordici paesi e sono stati a lungo in vetta alle classifiche in Spagna e America latina. E’ la direttrice artistica del Festival Procida Racconta – Sei autori in cerca di personaggio.
Alle 16.10 faremo il punto sulla Legge 194 tra gli altri interverranno: la scrittrice e giornalista Chiara Valentini; la scrittrice Chiara Lalli e la giornalista Federica Furino.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.