Dalla pelle al cuore.Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore.Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?

Autore: Redazionale

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione ONLUS

 in collaborazione con

 UICI Consiglio Regionale della Lombardia

UICI Sezione Provinciale di Brescia

I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale della Lombardia

 

Dalla pelle al cuore.

Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore.

Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?

Brescia, 16-17 Novembre 2013

 Programma

 

Sabato 16 novembre

 Ore 15,00 – Apertura dei lavori

Luisa Bartolucci

Coordinatore della Commissione Nazionale per le Pari Opportunità Uomo-Donna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

 Ore 15,05 – Saluto

Sandra Inverardi

Presidente della Sezione Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS di Brescia

 Ore 15,10 – Saluto

Tommaso Daniele

Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

 Ore 15,25 – Saluto

Nicola Stilla

Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

 Ore 15,35 – Saluto delle autorità presenti

 Ore 15,50

Donne e disabilità visiva: diritti negati e diritti contesi, ostacoli, barriere e soluzioni

Giuseppe Arconzo

Avvocato e ricercatore di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano

 Ore 16,20

Violenza e femminicidio, fenomeni sempre più diffusi: quali le cause? Quali le manchevolezze da parte delle istituzioni? Quali le responsabilità dei media? Quali le azioni positive?

Chiara Valentini

Giornalista e scrittrice

 Ore 16,50

Essere maschi oggi: una nuova identità, una nuova autocoscienza

Domenico Matarozzo

Associazione Maschile Plurale

 Ore 17,20

Piacere e dolore nell’esperienza femminile

Maria Teresa Coglitore

Psicoterapeuta e sessuologa

 Ore 17, 50 – Dibattito

 Ore 20,00 – Chiusura dei lavori

 Domenica 17 novembre

 Ore 9,00 – Riapertura dei lavori

 Ore 9,05

Il dolore delle donne, implicazioni psicologiche e fisiche: prevenzione, diagnosi, soluzioni; eventuali implicazioni legate alla cecità ed ipovisione

Marco Silvaggi

Psicologo

 Ore 9,35 – Dibattito

 Ore 10,20 – Coffee break

 Ore 10,45

Amore, sessualità e disabilità visiva: andare oltre i tabù tra stereotipi, desideri maschili e femminili, approcci, paure, rifiuti, successi e speranze verso una piena realizzazione di sé

Marco Rossi

Psichiatra e sessuologo

 Ore 11,30 – Dibattito

 Ore 12,30 – Conclusioni

 Coordina: Luisa Bartolucci

Seminario Nazionale “Dalla pelle al cuore. Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore. Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?” – Brescia 16-17 Novembre 2013, Redazionale

Autore: Redazionale

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione ONLUS
in collaborazione con
UICI Consiglio Regionale della Lombardia
UICI Sezione Provinciale di Brescia
I.Ri.Fo.R. Consiglio Regionale della Lombardia

La S.V. è invitata a partecipare al Seminario Nazionale “Dalla pelle al cuore. Cecità ed ipovisione: sessualità, affettività, diritti e amore. Come passare dagli stereotipi e tabù ad una cultura di condivisione?” che si terrà a Brescia il 16-17 Novembre 2013 presso il Novo Hotel Brescia Due in Via Pietro Nenni, 22.

PROGRAMMA

Sabato 16 Novembre

Ore 15,00 Apertura dei lavori

Tommaso Daniele
Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Nicola Stilla
Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Sandra Inverardi
Presidente della Sezione Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS di Brescia

Luisa Bartolucci
Coordinatore della Commissione Nazionale per le Pari Opportunità UomoDonna dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Saluto delle autorità presenti

Marilisa D’Amico
Donne e disabilità visiva:diritti negati e diritti contesi, ostacoli, barriere e soluzioni

Chiara Valentini
Violenza e femminicidio, fenomeni sempre più diffusi: quali le cause? Quali le manchevolezze da parte delle istituzioni? Quali le responsabilità dei media? Quali le azioni positive?

Domenico Matarozzo
Essere maschi oggi: una nuova identità, una nuova autocoscienza

Maria Teresa Coglitore
Piacere e dolore nell’esperienza femminile

Dibattito

Ore 20,00 Chiusura dei lavori

Domenica 17 Novembre

Ore 9,00 Riapertura dei lavori

Marco Silvaggi
Il dolore delle donne, implicazioni psicologiche e fisiche: prevenzione, diagnosi, soluzioni; eventuali implicazioni legate alla cecità ed ipovisione

Dibattito

Coffee break

Marco Rossi
Amore, sessualità e disabilità visiva: andare oltre i tabù tra stereotipi, desideri maschili e femminili, approcci, paure, rifiuti, successi e speranze verso una piena realizzazione di sé

Dibattito

Ore 12,30 Conclusioni

Coordina Luisa Bartolucci

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Banche: pronto Decalogo per migliorare relazioni con clienti ciechi o ipovedenti, di Alessandro Locati

Autore: Alessandro Locati

Al via il Tavolo di confronto Abi-Uici Onlus per la realizzazione di iniziative e progetti sperimentali per la massima accessibilità alle strutture e ai prodotti e servizi bancari.
Favorire la massima accessibilità da parte di questa specifica tipologia di clienti a strutture, prodotti e servizi bancari, anche con il supporto di strumentazioni tecnologiche altamente evolute e sempre più diffuse. A questo mira, tra l’altro, il Tavolo di confronto costituito con la sottoscrizione negli scorsi giorni, a Roma, di uno specifico Protocollo d’intesa tra il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, e il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Tommaso Daniele.
Abi e Unione hanno avviato i lavori del Tavolo di confronto con la messa a punto di un apposito Decalogo, inviato a tutto il mondo bancario, con i suggerimenti utili per migliorare la relazione con le persone cieche o ipovedenti: non un semplice annuncio, ma un primo passo molto concreto nel più ampio impegno sull’accessibilità.
Il Tavolo di confronto rappresenta la cornice istituzionale in cui si svilupperà la collaborazione tra le parti firmatarie, per:
-favorire lo scambio di informazioni;
-esaminare congiuntamente tematiche specifiche e normative di riferimento che incidono nella relazione tra la clientela dei soggetti ciechi/ipovedenti e le banche;
-condividere eventuali buone pratiche implementate dal settore bancario o promosse direttamente dall’Unione, per favorire al massimo l’accessibilità a prodotti, servizi e strutture bancarie per questo tipo di persone.
Nell’ambito del Tavolo le parti lavoreranno, tra l’altro, alla definizione di iniziative sperimentali per promuovere un canale di confronto preferenziale tra le banche e le persone cieche/ipovedenti attraverso momenti formativi, visite nelle filiali finalizzate a fare esperienze concrete rispetto alle strutture esistenti (percorsi attrezzati, parcheggi dedicati, ecc.), alle strumentazioni innovative (Token evoluti e parlanti, bancomat evoluti, totem, meccanismi di prenotazione dell’appuntamento, ecc.), nonché ai prodotti creati per specifiche esigenze.

Il decalogo degli accorgimenti utili nella relazione con un soggetto non vedente, messi a punto dal Tavolo di Confronto ABI e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
I. La puntualità negli appuntamenti per un non vedente è particolarmente rilevante: è quindi importante rispettare gli orari precedentemente concordati e avvertire per tempo in caso di ritardi.
II. Anche quando il cieco è accompagnato, è comunque opportuno rivolgersi direttamente a lui – e non all’accompagnatore -per avere le informazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni.
III. Quando ci si accosta ad un cieco è indispensabile segnalare la propria presenzapresentarsi in modo chiaro, fornendo tutte le informazioni necessarie e da lui richieste.
IV. Per comunicare la propria intenzione di iniziare un dialogo con il cieco è sufficiente rivolgergli la parola.
V. E’ preferibile, ove la conformazione degli ambienti lo consenta, svolgere l’incontro in un ufficio o comunque in un luogo che favorisca il dialogo senza ulteriori eccessivi stimoli sonori.
VI. Se c’è la possibilità di sedersi, va indicata al cieco la sedia, ponendo la sua mano sullo schienale della stessa.
VII. Se si deve consegnare della documentazione, è opportuno metterla direttamente nelle mani del cieco, evitando di lasciarla su piani di appoggio, dove potrebbe essere confusa con altro materiale e/o dimenticata dal cieco.
VIII. Se si deve accompagnare un cieco, è sufficiente offrirgli il braccio, in modo che egli cammini sempre leggermente più indietro di voi. Occorre avvertirlo se ci sono gradini da scendere/salire o qualsiasi altro impedimento sul percorso.
IX. Se è necessario indirizzare un cieco in qualche luogo e non lo si può accompagnare, è opportuno descrivere con la massima precisione il percorso da seguire, segnalandogli i punti di riferimento significativi.
X. Quando ci si accomiata da un cieco, o anche semplicemente ci si allontana per qualche tempo, lo si deve sempre avvertire. Prima di salutarsi è, inoltre, importante ricapitolare sinteticamente quanto concordato/fatto nel corso dell’incontro, per consentire al non vedente di memorizzare le informazioni e gli eventuali step successivi. (Roma, 26 ottobre 2013)

Giorno 200 – Iran, di Alessandro Bordini

Sono in treno, ho lasciato Ankara lo scorso mercoledì mattina e dovrei raggiungere Teheran stanotte, verso le 2, dopo quindi poco più di 60 ore di viaggio.
Oggi è venerdì 18 ottobre 2013 e scade il 200esimo giorno dalla mia partenza.
Considerando l’Italia, l’Iran è il 36esimo paese visitato, il secondo asiatico, dopo la Turchia.
Ad oggi ho completato un solo continente, quello che ha forse rappresentato il vero inizio del mio viaggio ed anche un ottimo banco di prova per il mio progetto: l’Africa.
Sto coprendo l’Europa a tratti e posso assolutamente affermare che muoversi attraverso il nostro continente, considerando la questione dei visti, della cultura, della lingua e degli ambienti, è relativamente semplice; ovviamente spirito di adattamento e voglia di avventura sono prerogative importanti.
Non ho la minima idea di come sarà attraversare l’Asia e, come fatto fino ad ora voglio affrontare ogni singolo giorno senza aspettative, in maniera da poter vivere tutte le esperienze come totali scoperte e senza essere influenzato da preconcetti che ne muterebbero il valore; l’unica certezza che mi accompagna è che vivrò un’esperienza fantastica, non posso che essere grato per questo.
La teoria formulata prima della mia partenza e che rappresenta il cuore del mio progetto si è rivelata esatta: le persone, se trattate come tali, sanno veramente dimostrare un’umanità sorprendente, parlando all’anima della gente si può risvegliare quella coscienza, talvolta assopita, che ci rivela tutti fratelli e figli della stessa madre, la terra.
Consci di ciò spetta a noi il primo passo verso gli altri, siamo noi a dover rispondere con un sorriso al primo che si incontra,anche se devo ammettere che, forse perché animato da ottimismo e positività, sono stato spesso battuto sul tempo da un’infinità di persone meravigliose che mi hanno rivolto fin da subito una calorosa disponibilità e, quando ho invece incontrato un’apparente diffidenza o semplice indifferenza, sono bastate poche semplici parole, sincere e dirette al cuore, per ottenere risposte eccezionali.
Sono stato protagonista e spettatore di un particolare fenomeno: quando mettevo al corrente le persone che incontravo e che mi stavano aiutando, riguardo al mio viaggio, secondo i loro occhi smettevo di essere un semplice disabile bisognoso di aiuto, lo stupore e la meraviglia, assieme ad una profonda gratitudine, erano tangibili e passavo dall’essere deficitario di qualcosa a dispensatore di energia; ogni volta ho provato una profonda gioia ed ho ricevuto la carica necessaria per andare avanti con maggiore determinazione ed entusiasmo.
La vita è nostra, signore e signori, e il mondo un bel giardino da passeggiare,
E la nota più positiva è che siamo sempre in tempo per convincercene.

COMUNICATO STAMPA- VIII Giornata Nazionale del Cane guida per Ciechi – Roma 16 ottobre 2013, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Mercoledì 16 ottobre 2013, alle ore 11,00 presso la Presidenza Nazionale di questa Unione, Via Borgognona n. 38, sarà celebrata, con una conferenza stampa l’VIII  Giornata Nazionale del Cane guida per Ciechi, “Speciale compagno di libertà” della persona non vedente.
All’evento, che sarà trasmesso in diretta streaming sulla rubrica “Parla con l’Unione” http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp, saranno presenti e collegate alcune persone non vedenti e ipovedenti, purtroppo vittime di discriminazioni, proprio perché accompagnate dal proprio cane guida su mezzi di trasporto o in ambienti, erroneamente ritenuti con accesso vietato al suddetto soggetto animale.
Con tale iniziativa l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si prefigge, fra l’altro:
a. di favorire la diffusione di una corretta cultura sulla funzione del cane guida per ciechi e di far comprendere quanto essa possa dimostrarsi capace di orientare le coscienze, soprattutto dei giovani, e le condotte delle Istituzioni, verso forme sempre più evolute di “inclusione sociale” della persona con disabilità visiva;
b. di promuovere ed alimentare il rispetto della legalità, con azioni atte a sviluppare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa i contenuti delle normative specifiche concernenti l’autonomia e la mobilità delle persone non vedenti ed ipovedenti;
c. di stimolare, infine, tra le persone con disabilità visiva l’interesse sulla importanza  del servizio che il prezioso “compagno di libertà” svolge, rendendo effettivo e concreto l’esercizio dei diritti inalienabili, identificabili con la “dignità  della persona”, e segnatamente i diritti di libertà, di autonomia e di mobilità, così come sono definiti dagli artt. 3 e 38 della Costituzione Italiana e dalla Convenzione ONU 13 dicembre 2006, ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 3 marzo 2009 n. 18.
Programma della conferenza stampa:
– Saluto del Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, prof. Tommaso Daniele;
– Presentazione del tema della conferenza stampa “Il cane guida, speciale compagno di libertà della persona non vedente”  – avv. Giuseppe Terranova Vicepresidente Nazionale;
– Interventi
– maestro Moreno Innocenti, già direttore della scuola cani guida per ciechi di Scandicci e attualmente direttore della Scuola Cani Guida Helen Keller di Messina “Tecniche di addestramento del cane guida e formazione del conduttore non vedente”;
– dr.ssa Loredana Pronio – Presidente Nazionale Feder.FIDA;
– avvocato Giovanni Carta
– Testimonianze di alcuni non vedenti, conduttori di cani guida.
La conferenza sarà coordinata dal giornalista dr. Renato Sorace.
Sarei, pertanto, lieto, se Lei e la testata giornalistica che egregiamente dirige, voleste presenziare alla suddetta conferenza stampa, anche per aiutarci nell’importante compito di diffondere una incisiva cultura sul nobile servizio che il cane guida rende alla persona non vedente per la sua inclusione sociale.
Come, facilmente, può constatarsi, il contributo Suo e quello della testata da Lei diretta sarà, dunque, lodevole e fecondo per una efficace opera di educazione civica, tanto avvertita, quanto necessaria.
RingraziandoLa anticipatamente ed in attesa di un Suo cortese cenno di adesione Le porgo cordiali saluti.
Il Presidente Nazionale
Prof. Tommaso Daniele
P.S.: per info e contatti tel. 06/69988376 – e mail: ustampa@uiciechi.it

Incontro con il Vicedirettore della RAI, Antonio Marano

Autore: Presidente Nazionale

Oggi, 2 ottobre alle ore 11,30 il Presidente Nazionale ha incontrato il Vicedirettore Generale della RAI al quale ha esposto il problema delle audio descrizioni come risulta dalla lettera che segue.

Il Direttore pur dando prova di non essere molto informato ha chiesto un resoconto sullo stato dell’arte e  si è impegnato ad occuparsene.

 “Gentile Direttore,

come ho avuto occasione di accennarLe nella mia lettera di ringraziamento per la Sua partecipazione al Premio Braille, le audiodescrizioni per i ciechi rappresentano una modalità importante per fruire dei programmi televisivi per la parte che si riferisce alle immagini.

            Nella imminenza del contratto di servizio RAI-STATO, Le faccio presente che mentre per i sordi all’art. 13 lettere a) e b) si garantisce la titolazione del 70% della programmazione televisiva, per i ciechi alla lettera c) si parla genericamente di un incremento dell’offerta della programmazione garantendone anche la ricezione. Le chiedo di valutare la possibilità che anche per i ciechi si stabilisca la percentuale del 70% come per i sordi.

            Per quel che riguarda la ricezione delle audiodescrizioni, la nostra Unione ha chiesto ed ottenuto che le stesse fossero messe in onda in un canale dedicato; ora, però, accade che i ciechi non riescono ad accedere al digitale ed al canale satellitare per mancanza di decoder accessibili. Mi risulta che produrre un decoder accessibile ha un costo di circa 150.000 Euro. Mi permetto timidamente di avanzare l’ipotesi che la RAI si faccia carico della produzione di tale decoder  che potrebbe essere anche direttamente o indirettamente dalla RAI commercializzato. Nel caso che tale ipotesi non fosse praticabile, La prego di valutare la possibilità di trasmettere, nelle more, le audiodescrizioni su un canale radiofonico ad esempio GR Parlamento le cui frequenze sono generalmente disponibili.

            Nella speranza di essere stato chiaro nella sintesi e nel ringraziarLa per l’attenzione che l’Azienda vorrà dedicare ad una fascia di utenti di circa due milioni tra ciechi ed ipovedenti, La saluto cordialmente.”

Sostegno psicologico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti, di Katia Caravello

Autore: Katia Caravello

A. Sportello telefonico per il sostegno psico-pedagogico ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti.
In che modo assistere ed educare un figlio con problemi visivi? Qual è l’atteggiamento corretto? Come incoraggiarlo ad essere protagonista della sua vita? Come si può evitare l’aggravamento del trauma psicologico?
Queste sono alcune delle domande che più frequentemente si pongono i genitori che si trovano ad iniziare una vita con un figlio cieco o ipovedente. Le difficoltà aumentano quando si tenta di trovare le risposte in una condizione emotiva di elevato stress.

Al fine di   dare una prima risposta, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha deciso di creare un servizio di Sostegno psicologico attraverso il quale offrire ai genitori dei ragazzi ciechi e ipovedenti (soci e non soci) un contatto telefonico con   un interlocutore qualificato, che possa aiutarli a districarsi tra le numerose  difficoltà connesse alla disabilità visiva del proprio figlio.

B. Chi risponderà.
Alle telefonate risponderanno professionisti psicologi che, avendo maturato negli anni esperienza nel campo  della disabilità visiva (lavorando con persone cieche o ipovedenti e con i loro familiari), hanno le competenze per aiutare il genitore a   identificare i propri bisogni e per valutare quale sia il tipo di intervento più adatto a rispondere ad essi (psicologico, pedagogico, assistenziale ecc.).

C. Come funziona.
Per accedere al servizio è necessario contattare, in base alla propria regione di residenza, il professionista al numero, nei giorni e negli orari indicati di seguito.
Ogni genitore avrà a disposizione un massimo di due colloqui telefonici, al termine dei quali, dopo un’analisi dei bisogni compiuta con il professionista che risponderà alla telefonata,  gli verranno date indicazioni circa la persona e/o il servizio che meglio risponde  alle sue esigenze.

D. Giorni e orari di apertura del servizio.
REGIONI
NOME DEL PROFESSIONISTA
GIORNO
ORA
RECAPITO TELEFONICO
Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta
Katia Caravello
Ogni 2^ e 4^ mercoledì del mese
Dalle 10 alle 12
3773048009
Abruzzo, Lazio, Molise, Umbria
Maria Luisa Gargiulo
Tutti i lunedì  
Dalle 11:00 alle 12:00
337353604
Basilicata, Campania, Toscana, Puglia
Vincenzo Rotolo
Ogni 1^ e 3 ^ venerdì del mese
Dalle 16:00 alle 19:00
0804974224
3334328108.
Calabria, Marche, Sardegna, Sicilia
Giovanna Virga
Ogni 2^ e 4^ lunedì del mese
Dalle 9:00 alle 11:00
337899416
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto
Roberta Zumiani
Ogni 2^ e 4^ venerdì del mese
Dalle 8.30 alle 10.30
04611959595

Corso di formazione per realizzazione e gestione di progetti finanziati a livello nazionale ed europeo, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, con sede in Roma – Via Borgognona, 38 – che rappresenta un universo di circa due milioni di persone con disabilità visiva, intende realizzare un corso di formazione per una ventina di propri dipendenti rivolto alla realizzazione ed alla gestione di progetti finanziati a livello nazionale ed europeo. Si chiede di entrare in contatto con un struttura specializzata del territorio al fine di elaborare un programma di formazione ed ottenere un preventivo di spesa.
Eventuali proposte, corredate dalle indicazioni delle attività già svolte nel settore di formazione in oggetto,  devono pervenire al seguente indirizzo e-mail presiden@uiciechi.it. Per eventuali ulteriori dettagli contattare il n. 06/6789463.

 

Il lavoro che non c’è, ma che ci potrebbe essere, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

 Da diversi mesi ormai nella nostra Associazione si parla, in verità senza particolari sviluppi concreti, di individuare nuove figure professionali che possano assicurare un futuro lavorativo ai ciechi e agli ipovedenti. Interessante sicuramente è stato il corso di formazione per “perito fonico” organizzato dall’I.Ri.Fo.R, come altrettanto lo è stato quello per mediatore civile, anche se tali attività lavorative per la verità nel nostro Paese non hanno  ancora avuto un effettivo sviluppo e comunque, secondo me,  non potranno consentire di occupare molte persone. La crisi economica, la spending review e più in generale l’assoluto decadimento della società in cui viviamo con la classe politica e gli amministratori degli enti pubblici e privati i quali, badando nella stragrande maggioranza dei casi al solo contenimento della spesa, non fanno nulla per mettere in campo politiche lavorative finalizzate all’inclusione dei soggetti svantaggiati. Ormai le vecchie professioni del centralinista e del massofisioterapista sembrano essere superate e troppo spesso si tende a dichiarare che le rispettive norme di riferimento siano inapplicabili; ma ne siamo davvero sicuri? Non sarebbe invece il caso di ripensare a tali figure professionali ed insistere su queste? Prendiamo il caso dell’operatore telefonico. Sicuramente il classico lavoro del centralinista, ovvero di colui che smista soltanto le telefonate in entrata e in uscita,  nella grande maggioranza dei casi è superato, ma a mio modesto parere sarebbe necessario insistere ancora sulla modifica della legge 113/85 per far decollare finalmente le cosiddette qualifiche equipollenti disciplinate dal Decreto Salvi. Con le apposite modifiche normative, I ciechi e gli ipovedenti, ovviamente adeguatamente formati, potrebbero lavorare presso gli uffici URP dei vari enti, presso i CUP delle ASL e delle Aziende Ospedaliere e soprattutto presso gli innumerevoli call center delle aziende pubbliche e private. Quanti numeri verdi ci sono in giro? quante operazioni riusciamo a fare al telefono? Perché a tali servizi telefonici non vengono destinati anche i non vedenti? ai numeri verdi istituiti dall’INPS, dall’Agenzia delle entrate, dai vari Ministeri, da Trenitalia,  dalle banche, dalle assicurazioni, dalle Poste, dalle Aziende telefoniche, dalle Aziende fornitrici di energia,  dai vari enti fornitori di servizi, e l’elenco potrebbe continuare. Si potrebbe rispondere in maniera semplicistica che i software utilizzati da tutti questi enti potrebbero essere non gestibili dai minorati della vista; e bene allora violerebbero palesemente la legislazione vigente in materia di accessibilità e in particolare la legge 4 del 2004 anche detta “Legge Stanca” con le sue successive modifiche e integrazioni. Si potrebbe dire che i centralinisti ciechi già in servizio presso tali enti non sono adeguatamente formati; e bene allora li si potrebbe formare e riqualificare come è stato fatto per i dipendenti normodotati che si è deciso di destinare ai call center. In questo modo molti dei centralinisti attualmente in servizio che spesso si sentono poco e male utilizzati, potrebbero contribuire con il loro lavoro alla crescita dell’ente. Per la riqualificazione del personale in servizio, un ruolo importante potrebbe essere svolto dall’I.Ri.Fo.R. Significativo è l’esempio, in verità più unico che raro,  della compagnia Allianz Global Assistance Italia, presso la quale, come è stato riportato dal Corriere dei Ciechi, sono stati assunti diversi disabili visivi i quali sono stati preposti a fornire assistenza telefonica. Tale esempio dimostra come i disabili visivi, se messi nelle giuste condizioni, possono operare alla pari dei normodotati. Altra attività che ha dato tanto lustro ai ciechi negli anni, sicuramente è stata quella della Massofisioterapia, ma da diversi anni la legislazione vigente non riesce a garantire un futuro lavorativo ai disabili visivi che decidono di intraprendere tali studi. Ma come si può pretendere di impiegare i massoterapisti non vedenti che conseguono la sola qualifica professionale di 3 anni quando per i vedenti è richiesta la Laurea? E’ al quanto anacronistico che le vecchie scuole di massaggio continuino ancora a far iscrivere allievi che non avranno alcun futuro lavorativo. Ho scritto queste poche righe soltanto per cercare di dare un piccolo contributo al dibattito in atto nella nostra Associazione. A mio modestissimo parere, sarebbe necessario partire dal rivalutare con forza le vecchie professioni, facendo sì che queste siano adeguate ai nostri tempi. Sicuramente non si risolverà del tutto il problema dell’occupazione dei ciechi, ma si potrà dare una prospettiva lavorativa a diverse persone per le quali attualmente sembra non esserci alcuna speranza.

Settimana europea della democrazia locale – ottobre 2013, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Carissimi,

dal 14 al 20 ottobre 2013 si terrà la Settimana europea della democrazia locale (SEDL), un evento annuale lanciato nel 2007 dal Congresso dei Poteri locali e regionali e dal Comitato europeo per la democrazia locale e regionale del Consiglio d’Europa allo scopo di promuovere la partecipazione democratica sul territorio e motivare i cittadini a prendere parte e coinvolgersi attivamente nei livelli di base dei processi decisionali.

Le autorità locali degli Stati membri sono invitate a organizzare eventi, dibattiti pubblici, mostre e concorsi e attività che quest’anno verteranno in particolare su “Cittadinanza attiva: voto,  condivisione,  partecipazione”.

 La Settimana europea rappresenta un’importante opportunità per consentire agli amministratori locali,   funzionari pubblici e  cittadini di accrescere la propria consapevolezza in merito alla partecipazione democratica a livello locale come  fattore chiave nella costruzione di una società europea realmente democratica fondata sulla fiducia nelle istituzioni locali e sul rispetto degli altri membri della comunità.
 
La celebrazione della SEDL potrebbe essere l’occasione per prendere contatto con le amministrazioni locali e regionali di competenza per investigare sulla possibilità di preparare delle attività comuni e gettare così le basi di una collaborazione che potrà continuare in futuro. Allego la versione word della brochure in italiano che  presenta la SEDL e che è disponibile in formato pdf al seguente link: http://www.coe.int/t/congress/demoweek/edition-2013/download/Brochure/ELDW_2013_brochure_ITA.pdf.

Per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere ai coordinatori nazionali della SEDL elencati nella pagina dedicata del sito del Consiglio d’Europa (http://www.coe.int/t/congress/demoweek/contacts/coordinators_en.asp).

      Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
(prof. Tommaso Daniele)

 

SETTIMANA EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE 2013
CITTADINANZA ATTIVA: VOTARE, CONDIVIDERE, PARTECIPARE

COLLABORAZIONE TRA CITTADINI ED ELETTI LOCALI
Essere cittadini significa avere il diritto, ma anche il dovere, di contribuire alla vita della collettività
e all’elaborazione delle politiche pubbliche attraverso una partecipazione più attiva. Il coinvolgimento dei cittadini in un processo decisionale aperto e trasparente può rinforzare il reciproco senso di responsabilità e di fiducia tra gli eletti locali e i cittadini. Il Congresso, la più ampia assemblea di poteri locali e regionali in Europa, intende sostenere la partecipazione dei cittadini a livello locale in quanto strumento essenziale per la creazione di comunità più inclusive e democratiche in tutte le città e le regioni d’Europa.

DAL 14 AL 20 OTTOBRE 2013, LE CITTÀ DEI 47 PAESI DEL CONSIGLIO D’EUROPA
SONO INVITATE A PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCACOME PARTECIPARE ALLA SETTIMANA
EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE

Il Congresso invita tutti gli enti locali e regionali dei 47 paesi del Consiglio d’Europa e le loro associazioni nazionali ad organizzare eventi ed iniziative nel corso della Settimana europea della democrazia locale (14-20 ottobre 2013).
I Comuni e gli altri enti locali possono scegliere liberamente temi e modalità organizzative delle diverse attività. Il Congresso raccomanda che almeno una delle iniziative tratti il tema principale della SEDL 2013: “Cittadinanza attiva: votare, condividere, partecipare”.
Sul sito web della Settimana europea della democrazia locale gli enti locali troveranno una serie di strumenti che li guideranno nella preparazione della SEDL, tra cui:
>un modulo di registrazione che permette di scegliere il livello della propria partecipazione alla SEDL e di creare un’apposita pagina web su cui presentare le attività previste nel quadro della SEDL, incluse foto e altri documenti;
>una descrizione dei diversi ambiti tematici e un repertorio di idee per eventi ed attività che possono essere organizzate nell’ambito della SEDL;
>la lista dei corrispondenti nazionali della SEDL che potranno facilitare la partecipazione degli enti locali;
>materiale grafico della SEDL (logo, manifesti e opuscoli) in vari formati da scaricare e stampare;
>i principali testi di riferimento e alcuni documenti ufficiali del Congresso in materia di partecipazione dei cittadini a livello locale e regionale.

Per tutte le informazioni riguardanti la SEDL: www.coe.int/demoweek

“CITTÀ 12 STELLE”,
UNO STATUTO SPECIALE PER UNA COMUNITA’ IMPEGNATA

Tutti gli enti locali che prendono parte all’iniziativa diventano “Partner della SEDL”. Gli enti che
vogliono dare maggiore visibilità al loro impegno, possono scegliere lo statuto di “Città 12 stelle”.
L’ente locale che partecipa alla SEDL come “Città 12 stelle”, deve soddisfare cinque condizioni:
1. prevedere un bilancio specifico per le attività della SEDL;
2. sviluppare una campagna promozionale utilizzando i supporti grafici forniti dal Congresso;
3. organizzare una serie di attività specifiche sul tema dell’edizione 2013: “Cittadinanza attiva: votare,
condividere, partecipare”;
4. coinvolgere diverse categorie di cittadini alle iniziative, ed in particolare i giovani, attraverso i consigli comunali dei ragazzi, le scuole e le università;
5. organizzare un evento di respiro europeo o pan-europeo che evidenzi l’apporto degli enti locali alla costruzione di un’Europa democratica.

PERCHE’ IL CONGRESSO HA CREATO LA SETTIMANA EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE?
La partecipazione dei cittadini alla vita locale e la capacità degli amministratori ad assumerne
pienamente la responsabilità sono condizioni indispensabili per una democrazia vitale in tutti i
paesi del nostro continente.
In tale prospettiva il Congresso ha creato la Settimana europea della democrazia locale (SEDL), un evento annuale che si propone di:
> mobilitare i cittadini Europei sui temi della democrazia locale, migliorare la loro conoscenza delle politiche locali, ed accrescere la partecipazione dei cittadini al processo decisionale;
> incoraggiare gli amministratori locali a intensificare il dialogo con i cittadini così da rendere più dinamica la democrazia locale;
>far conoscere ai cittadini Europei l’attività del Consiglio d’Europa, e in particolare quella del Congresso, in favore della democrazia locale e della tutela dei diritti umani.

NELLA VOSTRA COMUNITÀ, LA SETTIMANA EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE
CONTRIBUIRÀ A:
>promuovere una cultura partecipativa grazie al coinvolgimento dei cittadini nella vita della comunità e nel processo decisionale;
> migliorare la qualità e la quantità della partecipazione dei cittadini;
> aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti degli eletti locali, delle istituzioni e degli organi locali di governo grazie al loro coinvolgimento in processi decisionali più aperti e trasparenti;
>rafforzare il senso di responsabilità reciproca tra eletti locali e comunità;
>aiutare i cittadini a diventare membri attivi e responsabili di una comunità.

CONTATTI a livello europeo
Sabrina Feletig, responsabile del progetto SEDL, democracy.week@coe.int

INFORMAZIONI
www.coe.int/demoweek

La Settimana europea della democrazia locale (SEDL) è un’iniziativa del Consiglio d’Europa e del suo Congresso, lanciata nell’ottobre 2007. Questa manifestazione si svolge durante la settimana del 15 ottobre per ricordare la Carta europea delle autonomie locali, aperta alla firma in quel giorno nel 1985. Il  Congresso, come assemblea politica composta di membri eletti locali e regionali dei 47 paesi del Consiglio d’Europa, è l’organismo responsabile del coordinamento di questa iniziativa pan-europea.