“Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Slashradio: mercoledi’ 18 marzo 2015 – ore 16,00.

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con la lista “centralinoplus” ed il settore lavoro di questa Presidenza Nazionale, organizzano per mercoledi’ 18 marzo, con inizio alle ore 16.00  su Slashradio,  una trasmissione on line dal titolo: ” Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. La trasmissione sara’ condotta da Luisa Bartolucci. Prenderanno parte, tra gli altri, il responsabile del settore lavoro avv. Paolo Colombo, il dott. Emanuele Ceccarelli e, per la lista centralinoplus, i sigg. Luciana Brida, Giuseppe Fornaro, Salvatore Guarino, Giovambattista Fortini, Fabio Fornari e Luca Angelina.                                                                                               

Gli ascoltatori potranno scegliere, come di consueto,  diverse modalita’ di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 0669988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form presente nella pagina di Slashradio raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.  

Per collegarsi sara’ sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx

Il contenuto della trasmissione  potra’ essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.

Vi attendiamo numerosi! Data la particolare importanza dell’argomento trattato, si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Dott. Alessandro Locati

 

Slashradio: “Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Mercoledì 18 marzo 2015 – ore 16.00.  

Autore: Redazionale

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con la lista “centralinoplus” ed il settore lavoro di questa Presidenza Nazionale, organizzano per mercoledì 18 marzo, con inizio alle ore 16.00  su Slashradio,  una trasmissione on line dal titolo: ” Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Prenderanno parte, tra gli altri, il responsabile del settore lavoro avv. Paolo Colombo, il dott. Emanuele Ceccarelli e, per la lista centralinoplus, i sigg. Luciana Brida, Giuseppe Fornaro, Salvatore Guarino, Giovambattista Fortini, Fabio Fornari e Luca Angelina.
Gli ascoltatori potranno scegliere, come di consueto,  diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 0669988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form presente nella pagina di Slashradio raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.
Il contenuto della trasmissione  potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi attendiamo numerosi! Data la particolare importanza dell’argomento trattato, si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.
Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
Dott. Alessandro Locati

Il punteruolo, di Mario Censabella

Autore: Mario Censabella

Un’apposita legge consente che in Italia ogni anno si celebri la giornata dedicata a Louis Braille e alla sua invenzione. Quest’anno la manifestazione è l’ottava, ha avuto luogo a Trieste presso l’Auditorium Museo Rivoltella. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ne è l’ispiratrice. L’organizzazione è stata affidata all’Istituto dei Ciechi Rittmeyer di Trieste e al Club del Braille, il cui Presidente Nicola Stilla ha avuto il compito di gestirla. Debbo subito scrivere che è stato un gran Croupier e che su quel tappeto verde di tutto rispetto ha saputo far… rastrellare a ogni …giocatore il significato e lo spessore della propria posta.
Presenti e rappresentate autorità comunali, provinciali e regionali, oltre alle istituzioni che si muovono intorno ai non vedenti: Federazione delle Istituzioni pro ciechi, Biblioteca Italiana Regina Margherita e altre istituzioni specifiche che con l’intervento dei propri dirigenti hanno sottolineato l’importanza e il significato della manifestazione.
Nicola Stilla con un competente e appassionato intervento ha raccontato il ruolo e l’importanza del Club del Braille che oltre a un ruolo propedeutico e di diffusione si impegna a finanziare il Museo di Louis Braille a Coupvray, Francia ove è nato.
Il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto è intervenuto in due momenti, il primo istituzionale, il secondo dialogando simpaticamente con Clara, una studentessa impegnata a divenire interprete con la quale, un poco … gigionando con le parole ha parlato di Braille, della sua importanza e di tutte le implicazioni informatiche, Clara ha dimostrato, giocando anche sulle parole di saperla lunga, con lei neppure le lingue morte sarebbero cadute inanimate.
Importante l’intervento del Prof. Guido Dell’Acqua che per il Ministero della Pubblica Istruzione ha promesso molta disponibilità intesa a risolvere le problematiche relative ai non vedenti.
Molto apprezzato pure l’intervento di Daniela Floriduz insegnante non vedente: si è espressa con competenza,e proprietà di linguaggio e intensità di sentimenti.
Attesa era la lezione di Pedro Zurita per molti anni segretario generale dell’Organizzazione mondiale dei ciechi, ha offerto uno spaccato di vita associativa internazionale, competenza e passione nei confronti di un alfabeto che egli ha seguito in tutto il mondo.
Il 21 febbraio 2015 a Trieste l’alfabeto Braille ha ottenuto ulteriori riconoscimenti: senza quella invenzione i ciechi di tutto il mondo non avrebbero avuto i ruoli e i riconoscimenti di oggi.
Non sono mancati, prima che la manifestazione si concludesse gli apporti di insegnanti, di alcuni genitori e di allievi.
Man mano che la sala auditorium andava sfollandosi rumorosamente mi sono tornati alla mente due episodi dei quali in un certo senso sono stato protagonista e che potrebbero far pensare che il braille in un certo tempo non lontanissimo suscitasse qualche pudore.
Sono stato trascinato a occuparmi dell’Unione Italiana dei Ciechi soprattutto da Dario Formigoni un antico dirigente dell’Associazione: mi portava sempre con sé per farmi respirare e assimilare l’aria associativa. Eravamo in treno, ci si recava a Roma ove io avrei dovuto essere catechizzato da due importanti dirigenti nazionali di allora: Giuseppe Fucà e Mario Merendino; il viaggio era lungo, i treni non erano veloci né colorati, per passare il tempo ho preso un Corriere braille e mi sono messo a leggerlo. Quando il mio amico se n’è accorto, lo scompartimento era affollato, mi ha detto, dandomi una piccola sberla sulle mani che erano impegnate a leggere: “metti via quella roba lì…”.
In un’altra circostanza mi trovavo su un treno che viaggiava verso Milano; ero salito a Brescia per incontrarmi con il mitico Prof. Tioli, che, salito a Padova veniva a Milano.
Enzo Tioli, preside, è stato uno storico vice Presidente nazionale della nostra Associazione, erano tempi nei quali era costretto a condividere la vice presidenza nazionale al di fuori di norme statutarie, ma questo è un altro discorso, mi rendo conto di essere abbastanza fuori luogo ma certe soperchierie non possono e non debbono essere sempre sottaciute. Molti ricorderanno ancora Enzo Tioli, anche per il fatto che è stato responsabile di alcuni settori dell’EBU.
Percorrevo su quel treno i lunghi corridoi, gli scompartimenti allora erano ermeticamente chiusi da porte scorrevoli, non sapevo come avrei potuto trovare Enzo… a un certo punto ho udito un ritmico picchiettio tipico del punteruolo braille, mi è sembrato di udire un picchio che … mordesse la corteccia. Sono entrato, era lui, l’ho salutato … il paragone con l’uccello non gli è stato gradito.
Ha aperto e chiuso la manifestazione Hubert Perfler Presidente dell’Istituto Rittmeyer di Trieste oltre che della locale Unione Italiana dei Ciechi; egli ha avuto un notevole ruolo in tutta l’organizzazione, ancora una volta la sua personalità ha avuto … gran peso.
La manifestazione di Trieste si è conclusa, ora la sala è silenziosa, mi pare di udire rallentato dal tempo l’antico picchiettare del punteruolo che si interrompe brevemente quando si deve spostare il regolo verso il basso del riquadro della tavoletta braille che compone ancora la storia non del tutto antica del nostro passato. La vita di Louis Braille e di tutti i ciechi del mondo sono dipesi da un … punteruolo, da uno strumento che per conseguenza di un gioco improvvido ha procurato la cecità a Louis Braille, erano i primi decenni del 1800, ha dato poi la possibilità che l’alfabeto che Braille ha ideato fosse trasferito in rilievo proprio tramite un punteruolo che su carta apposita rende percepibile ai polpastrelli dei ciechi un tramite meraviglioso con la vita e la cultura di tutti.
… E l’antica gironda del cieco continua a … montare la guardia diffondendo nel mondo gli antichi sentimenti e i saperi affinché non vadano smarriti e perché tutti sempre sappiano e abbiano la consapevolezza che i ciechi possono e debbono essere come tutti.

Slash Radio: 7° meeting online dei lettori di Kaleidos. – Mercoledì 11 Marzo 2015 ore 15,00-18,00.

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato organizzano per mercoledi’ 11 marzo 2015, con inizio alle ore 15,00 e termine alle ore 18,00, il 7° meeting dei lettori di “Kaleîdos”.

Quest’anno si e’ pensato di offrire uno spazio particolare a quanti scrivono poesie, volendo cosi’ partecipare a modo nostro alla giornata mondiale della poesia.

La Giornata Mondiale della Poesia e’ stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999. Con essa si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversita’ linguistica e culturale, della comunicazione e della pace. La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta “l’incontro tra le diverse forme della creativita’, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”, spiega Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni societa’ umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creativita’ letteraria ed artistica”.

Quanti desiderassero partecipare con propri componimenti poetici, che verranno letti ed interpretati dagli speaker del Centro Nazionale del Libro Parlato, possono inviare le proprie poesie, in numero non superiore a tre, all’indirizzo e-mail lp@uiciechi.it entro e non oltre mercoledi’ 4 marzo p.v., inserendo nel messaggio anche il recapito telefonico al quale si vuole essere contattati, nonche’ una breve presentazione di se’ e dei propri scritti.

Nel corso del programma, inoltre, la scrittrice Barbara Mariani presentera’ il suo libro “ALOHA Alito di Vita! Non solo cancro” molto presto disponibile anche tra i titoli del nostro Centro Nazionale del Libro Parlato. Naturalmente saranno apprezzate anche le testimonianze delle rappresentanti provinciali e regionali delle pari opportunita’ dell’Unione che volessero condividere e socializzare quanto fatto sul territorio anche in occasione della giornata internazionale della donna.

Verra’, come di consueto, data risposta ai quesiti, alle e-mail ed alle telefonate dei nostri ascoltatori i quali potranno scrivere e/o prenotarsi per intervenire, anche nei giorni immediatamente precedenti, o contattando la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri di telefono 06 69988376 oppure 06 69988411 od inviando e-mail al nostro indirizzo diretta@uiciechi.it o, ancora, utilizzando nel corso del programma le nostre linee 0669988353 – 066791758, o l’apposito form di “Slashradio” raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio e’ presente su Facebook con un proprio profilo.

La trasmissione sara’ condotta da Luisa Bartolucci. Nel corso dell’incontro verranno messi in palio simpatici premi mediante piccoli giochi e/o quiz.

Anche questa trasmissione diverra’ un cd realizzato in formato mp3. Chi volesse riceverlo a titolo assolutamente gratuito, puo’ farne richiesta sin da ora al nostro ufficio stampa, o scrivendo, anche in braille, all’indirizzo Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, Via Borgognona 38 – 00187 Roma o inviando una e-mail all’indirizzo ustampa@uiciechi.it, o telefonando al numero 06 69988376.

Vi attendiamo numerosi dunque, nella speranza di scambiarci opinioni, buone prassi, nell’auspicio di costruire qualcosa insieme e, perche’ no, anche di conoscerci meglio e comunicare in forma piu’ diretta.

Appuntamento, dunque, alle 15.00 dell’11 marzo!

Per collegarsi sara’ sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.

Il contenuto della trasmissione  potra’ essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale dal giorno successivo.

Si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Dott. Alessandro Locati.

 

Una proposta di legge da far avanzare, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Il 3 marzo, su sollecitazione del prof. Dario Ianez, si è svolta, nell’aula magna dell’Università Roma 3, una tavola rotonda “aperta” , coordinata dal prof. Fabio Bocci, di confronto sulla proposta di legge FAND e FISH Norme per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
e con altri bisogni educativi speciali (atti Camera n. 2444) . Il confronto è stato ampio ed ha fatto emergere con chiarezza la posizione delle due federazioni i cui rappresentanti nei loro diversi interventi hanno rimarcato l’organicità della proposta che, come ha sottolineato la vicepresidente della FISH Donata Vivanti, partendo dal sottolineare come nella PDL si parta dalla richiesta di definizione di standard di qualità garantiti sull’intero territorio nazionale” cerca , con una proposta organica ed articolata di porre rimedio ai principali “punti di debolezza” così come si sono venuti evolvendo in questi anni. Punti di debolezza che nel mio intervento , tra gli altri, ho individuato nella delega al sostegno da parte dei docenti curriculari e nella mancanza di competenze specifiche dell’insegnante specializzato (io preferisco questa dicitura) . La definizione del “ruolo di sostegno”, che individua un insegnante specializzato nelle didattiche, metodologie, modalità di comunicazione con persone aventi disabilità diverse , gli “impone” il possesso delle specifiche competenze e pone anche fine all’ambiguità che da un lato vede l’insegnante di sostegno abilitato ad un insegnamento disciplinare e dall’altro nominato per il sostegno, è questa ambiguità che favorisce nei colleghi la totale delega a lui per l’insegnamento all’alunno con disabilità. La definizione del ruolo di sostegno deve prevedere anche specifiche competenze in rapporto alle diverse disabilità, non è ammissibile infatti che il docente che deve fornire un “sostegno” sulcome operare con unalunno autistico piuttosto che cieco o sordo , conosca poco o nulla delle modalità di approccio, di comunicazione e di lavoro con persone con queste disabilità, questo porta al fenomeno sottolineato dal dr. Ciambrone nel suo intervento: avere un modello “costoso” che, tuttavia spesso, non è in grado di rispondere ai reali bisogni di formazione degli alunni con disabilità. L’istituzione di una specifica classe di concorso per il sostegno è stata vivacemente contestata dalla prof.sa –Giani rappresentante degli “insegnanti per la disabilità”, che ritiene il ruolo specifico come la “gabbia” entro la quale il docente di sostegno sarà costretto a rimanere imprigionato tutta la vita e il motivo per cui egli non verrà più considerato un “vero” insegnante . La mia posizione condivisa dagli amici della FISH e ribadita nel suo intervento apertamente da Tillo Nocera , resta quella che il “ruolo di sostegno“ facendo del docente specializzato “ l’”esperto” non degli insegnamenti disciplinari che, in tal modo risulta evidente , devono rimanere di assoluta competenza del docente titolare, ma delle metodologie di lavoro con il disabile fa chiarezza nei ruoli di entrambi le figure: essi dovranno lavorare per l’inclusione del disabile con momenti di conpresenza condividendo le reciproche competenze. Di qui la previsione per la formazione iniziale di un percorso di laurea specificamente rivolto a preparare un docente specializzato capace di gestire la funzione di sostegno nella classe e di una formazione per tutti i laureandi nelle diverse discipline che comprenda almeno 30 CFU sulla pedagogia e didattica speciale. L’apparente inconciliabilità delle due posizioni quella sostenuta dalle due Federazioni di disabili e quella difesa dai docenti di sostegno, può trovare una sintesi in un altro caposaldo della proposta di legge: quella dell’attivazione dell’organico funzionale. E’ nella gestione “funzionale” dell’organico che il docente di sostegno può trovare ulteriori spazi operativi quali quelli del “tutor” o del “facilitatore” del processo di inclusione che agisce per migliorare la capacità di accoglienza ed inclusione dell’intero istituto nel quale si trova ad operare, allo stesso modo nell’utilizzo del personale dell’organico funzionale direte potrebbe trovare risposta , dopo averne meglio definiti i “contorni”, la proposta, avanzata dal prof. Ianez, di utilizzare un 20/25% dell’attuale organico di sostegno per creare delle figure di sistema itineranti che supportino il processo di inclusione . Radicale invece la posizione espressa dal prof. Bocci che vorrebbe , teoricamente giustamente, eliminare il docente di sostegno formando tutti gli insegnanti nelle didattiche inclusive e quindi in grado di svolgere autonomamente il compito, infatti , egli ha sostenuto che Non stiamo cercando soluzioni per un modello di inclusione, che se pur condiviso nei principi, è oggi in crisi nel suo modo di essere concretizzato, ma che ad essere in crisi non è il l’”inclusione dei disabili, ma il modello della scuola Italiana ed allora troviamo il coraggio di “osare” a puntare in alto. Nel suo intervento conclusivo il prof. Cottini ha voluto individuare proprio nella necessità di un cambiamento il punto unificante dei vari interventi, interventi che se non hanno mai messo in discussione la positività dell’inclusione dei disabili nella nostra scuola, facendo emergere luci e ombre del processo di inclusione, hanno evidenziato il bisogno di un intervento legislativo di riordino che elimini gli effetti “distorsivi” emersi. Noi riteniamo che la nostra proposta di legge, se pur aperta a contributi migliorativi, rappresenti un valido strumento in tal senso e noi lavoreremo perché essa proceda nel suo cammino parlamentare.

Luciano Paschetta
Referente istruzione FAND nazionale

Forte mobilitazione dell’Unione Ciechi e delle famiglie degli studenti: i libri di testo scolastici sono un diritto garantito dalla costituzione, di Armando Giampieri

Autore: Armando Giampieri

Da quando la legge Delrio ha cambiato natura istituzionale alle province sottraendo ad esse alcune competenze di carattere socioassistenziale, una pesante ed angosciosa incognita pesa sul destino degli studenti minorati sensoriali della nostra regione.
L’assistenza didattica domiciliare a questa tipologia di studenti infatti dovrà essere trasferita nelle competenze della Regione con apposita legge, ma ancora è difficile prevedere con quali risorse e quali modalità potrà essere erogato il servizio.
L’assemblea Legislativa delle Marche dovrà legiferare prima della scadenza elettorale, tuttavia i regolamenti attuativi e la gestione del servizio non potranno sicuramente essere definiti nei tempi brevi scanditi dalla prossima tornata elettorale.
Dunque siamo costretti a prendere atto che le autorità politiche delle Marche non hanno avuto la lungimiranza di lavorare con convinzione su proposte legislative che le associazioni dell’Unione Ciechi e dell’ENS avevano presentato già dal 2011; un impegno serio su tale materia avrebbe facilitato non poco le cose ora che la legislatura regionale sta per concludersi lasciando famiglie, studenti ed operatori nella massima incertezza.
A quanto sopra riportato, l’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti delle Marche deve aggiungere un altro aspetto ugualmente importante che, se trascurato, costituirebbe un gravissimo attentato al diritto all’istruzione degli studenti non vedenti: il rischio di non avere i libri scolastici trascritti ed accessibili. Le province avevano sino ad ora assicurato a questi studenti la trascrizione dei libri di testo. Ora tuttavia, con il passaggio delle competenze dalle province alla Regione, anche questa certezza è stata messa in discussione: l’alto costo dei libri trascritti del prossimo anno scolastico potrebbe ricadere sulle famiglie dei bambini se la Giunta Regionale, non adottasse una delibera volta ad assicurare alle famiglie il sostegno per questa spesa troppo impegnativa.
L’assessore Regionale ai Servizi sociali Luigi Viventi ha assunto un impegno a tale riguardo, ma se tutto si traducesse in un nulla di fatto, i genitori degli studenti e l’Unione Ciechi, prima che la Giunta Regionale decada, si vedrebbero costretti ad una decisa mobilitazione per riaffermare un diritto sancito dalla costituzione di questo paese.
Il Presidente Regionale U.I.C.I. Armando Giampieri

Persone, associazioni ed istituzioni pubbliche: un mondo da ridisegnare, di Vincenzo Zoccano

Autore: Vincenzo Zoccano

Negli ultimi anni il rapporto fra le numerose associazioni di persone o famiglie con
disabilità è stato difficile, a tratti burrascoso, frammentato, in alcune circostanze, addirittura
quasi sparito.

Ciò si è tradotto fondamentalmente, in un grande indebolimento della capacità di fare
quadrato, di trarre energia dallo sforzo comune, da parte delle associazioni.

Chiaramente questo indebolimento ha causato una forte disaffezione da parte dei loro
iscritti .

Come se non bastasse, le istituzioni hanno pressoché abbandonato la cura e
l’attenzione per il rapporto con le associazioni, costrette quotidianamente a un vero e proprio
“braccio di ferro” costante e logorante fra loro e le istituzioni stesse, per ottenere questo o
quel beneficio, per il sostentamento o per l’applicazione di diritti addirittura già sanciti o la
promozione di altre norme a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. A
complicare poi il quadro della questione, si aggiunge l’istituzionale vizio di usare i diritti
come merce di scambio con i fondi per il sostentamento delle associazioni stesse.

Quest’ultimo aspetto è piuttosto evidente agli “addetti ai lavori”, scarsamente o del
tutto invisibile alle basi associative che, non comprendendo i meccanismi nazionali di regole
non scritte, e a volte doverosamente dolorose e pesanti, si sentono smarrite e non
adeguatamente comprese e tutelate dalle loro stesse associazioni; da qui l’esigenza di non
rinnovare le loro iscrizioni e le adesioni, per ritrovarsi in balia di un pericoloso meccanismo
di “fai da te” o di servizi sociali che però possono mal interpretare i bisogni delle persone con
disabilità. Ciò accade non certo a causa dell’incompetenza degli operatori, ma soltanto per la
loro “non esperienza” rispetto a singole esigenze derivanti dalla specificità della loro
disabilità o dalla particolare patologia di cui la persona è portatrice.

A questo punto sarà facile comprendere che lo scollamento, il crearsi di una sempre
più profonda distanza, fra persone, associazioni e istituzioni è un risultato inevitabile ed è già
da tempo, un’amara realtà che si riflette negativamente sulla vita associativa o, peggio
ancora, sull’integrazione sociale di ogni persona con disabilità.

Che fare allora?

E’ presto detto analizzando quelle che sono le esigenze delle associazioni in rapporto al
loro confronto con le istituzioni, da cui emerge il seguente quadro:

per promuovere provvedimenti utili alle persone con disabilità e le loro associazioni, le
istituzioni pubbliche necessitano di un’interlocuzione unica, di un unico soggetto con cui
interagire, un vero e proprio collettore di istanze, necessità e problemi segnalati, che porti al
tavolo istituzionale le richieste delle associazioni, già concertate fra queste e con le dovute
mediazioni. Si tratterebbe quindi di portare un parere unitario, sottoposto alle associazioni
che ne fanno un’unica questione cui dare risposta, un unico documento con cui l’istanza di
uno, diventi l’istanza di tutti.

Ovviamente, resta ferma e chiaramente delineata, l’autonomia delle singole
associazioni a formulare precise domande, ma con un proporzionato peso specifico.

Questo modello organizzativo è già piuttosto ben rodato in Friuli Venezia Giulia,
Regione a statuto speciale che ha riconosciuto la Consulta Regionale delle Associazioni di
Persone Disabili e delle loro Famiglie, con propria legge; un organismo di coordinamento che
esprime parere obbligatorio sugli atti normativi e amministrativi (leggi, regolamenti e
delibere o determine), che impattino sull’azione della Regione in tema di disabilità.

Tale modello può essere senza dubbio replicato in tutte le altre regioni italiane e, con
le adeguate varianti, anche a livello di Governo nazionale.

Portare a compimento un simile progetto, sarebbe un enorme passo in avanti che il
mondo della disabilità compirebbe assieme alle istituzioni, per aprire una nuova era di
riforme che favorirebbero una reale inclusione delle persone con disabilità, una viva e vera
solidarietà fra le associazioni accanto ad un serio sostegno alle famiglie, unico e
fondamentale perno, soprattutto per quelle persone con disabilità più grave, che hanno una
scarsa o addirittura nulla, capacità di autodeterminarsi.

Credo fermamente che, dove vive bene una persona con disabilità, viviamo meglio
tutti. L’abilità residua fondamentale di ogni persona è la dignità che dev’essere garantita a
tutti.
Vincenzo Zoccano
Presidente della
CONSULTA REGIONALE
ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE DISABILI
E DELLE LORO FAMIGLIE
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ONLUS

“Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Slashradio: mercoledì 18 marzo 2015 – ore 16.00, di Luisa Bartolucci  

Autore: Luisa Bartolucci  

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con la lista “centralinoplus” ed il settore lavoro di questa Presidenza Nazionale, organizzano per mercoledì 18 marzo, con inizio alle ore 16.00  su Slashradio,  una trasmissione on line dal titolo: ” Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Prenderanno parte, tra gli altri, il responsabile del settore lavoro avv. Paolo Colombo, il dott. Emanuele Ceccarelli e, per la lista centralinoplus, i sigg. Luciana Brida, Giuseppe Fornaro, Salvatore Guarino, Giovambattista Fortini, Fabio Fornari e Luca Angelina.

Gli ascoltatori potranno scegliere, come di consueto,  diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 0669988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form presente nella pagina di Slashradio raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.
Il contenuto della trasmissione  potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi attendiamo numerosi! Data la particolare importanza dell’argomento trattato, si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.

Spunti per il prossimo congresso UICI sulle tematiche inerenti l’organizzazione, di Claudio Romano e Marino Tambuscio

Autore: Claudio Romano e Marino Tambuscio

Lo scritto che segue, è datato novembre 2014, allorché si svolse a Napoli il ben noto convegno in preparazione del XXIII° Congresso, pertanto nella sua stesura non si è dato conto delle trasformazioni istituzionali (si veda il superamento degli enti provinciali e la creazione delle città metropolitane coi problemi connessi al trasferimento di competenze), trasformazioni che del resto sono tutt’altro che concluse.
Molto semplicemente ci auguriamo di fornire un contributo alla discussione precongressuale.
La preparazione di un congresso, quale quella che ci accingiamo ad intraprendere, non può prescindere dalla necessità di ripensare in maniera strutturale l’organizzazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
L’associazione, infatti, è lo strumento che ci deve consentire di difendere e se possibile sviluppare le conquiste acquisite in questi anni.
A tale scopo, è indispensabile dotarsi di una struttura associativamente forte, agile ed efficiente, in grado di interagire con una realtà sociale estremamente complessa e di far fronte alle richieste d’intervento che le odierne criticità richiedono.
Il prossimo 23° congresso dovrà innanzitutto operare una profonda revisione statutaria riducendone la ponderosità in favore di un regolamento avente il compito di disciplinare la gestione della quotidianità delle strutture centrali e territoriali, lasciando alle norme statutarie il compito di tracciare le linee d’azione generali del sodalizio.

Prima di indicare sia pure sommariamente alcune linee d’intervento che a nostro avviso potranno fornire utile supporto all’elaborazione della piattaforma congressuale, riteniamo utile ribadire alcuni elementi fondanti del “cambiamento” associativo che auspichiamo; l’organizzazione, infatti, è tema squisitamente politico, non potendosi prescindere nell’affrontarlo, dagli obbiettivi che si vogliono perseguire.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si schiera senza esitazione per la difesa dei diritti di universale rappresentanza che la nostra Costituzione garantisce, pertanto si ritiene parte fondamentale dello schieramento sociale che intende difendere il carattere a prevalenza pubblica dello stato sociale, nonché del sistema scolastico teso a realizzare per tutti il diritto allo studio.
Il conseguimento di sempre nuovi traguardi verso una sempre maggiore inclusione sociale che la nostra unione ha perseguito fino dalla sua fondazione, è incompatibile con la pretesa di modernizzare la società livellando in basso diritti e condizioni di vita di lavoratori e cittadini, siano disabili o no.

Su questa base, crediamo di sottoporre al convegno alcune riflessioni e proposte che, ci auguriamo, potranno essere utili elementi di discussione in vista del prossimo congresso.

1 – Dei soci

La necessità di perseguire un rafforzamento organizzativo strutturale della nostra associazione, nei prossimi cinque anni, dovrà essere al centro del nostro lavoro e se non si vorrà correre il rischio di perdere le ragioni del nostro ruolo nella società, deve rappresentare un obbiettivo ineludibile.

In particolare, tenuto conto della preoccupante tendenza ormai consolidata del calo degli iscritti e della attuale situazione organizzativa delle nostre strutture territoriali, quel rafforzamento organizzativo si impone.

Per avviare e approfondire il tema sopra descritto, è opportuno riportare preliminarmente i dati relativi agli iscritti negli anni 2009/2013:

ANNO 2009 49.134
ANNO 2010 46.728
ANNO 2011 44.139
ANNO 2012 42.363
Anno 2013 42.418

Anche se grazie ad alcuni interventi mirati da parte della Direzione e del Consiglio nazionale, il fenomeno della riduzione degli iscritti nel 2013 pare si sia arrestato, il fenomeno, deve continuare a preoccupare non poco e dunque vanno “messe in campo” le iniziative più efficaci affinché le nostre Sezioni provinciali, siano nelle condizioni di ampliare la loro offerta di servizi ai soci.

E’ del tutto evidente che se continuasse la tendenza degli ultimi anni, nel giro di un decennio, il numero degli associati scenderebbe a meno di 30 mila con la perdita di fatto dell’Unione della reale rappresentanza della categoria che rimarrebbe purtroppo solo sulla carta.

In argomento, non è più possibile rimandare una vera e propria azione per una politica associativa a 360° a favore degli ipovedenti.

2) Delle Sezioni

Del tutto legato al tema del numero degli associati, è senza alcun dubbio, l’operatività delle Sezioni provinciali.

In svariate occasioni, si è posto il bisogno di avviare una “manutenzione straordinaria” delle nostre sezioni provinciali vincolando la loro possibilità di mantenere il ruolo di sezione provinciale, alla condizione di disporre di precisi “standard minimi” (circ. 8/2012).

I molteplici adempimenti amministrativi e statutari che anche le sezioni più “povere” di risorse umane e finanziarie devono ottemperare obbligatoriamente, determinano l’impiego dei già scarsi mezzi di queste strutture per far fronte alla redazione di bilanci, verbali e mille altri obblighi amministrativi.
Se quei dirigenti e quelle poche risorse umane e finanziarie fossero liberati dalle “carte”, potrebbero impegnare quelle risorse per una presenza ed un’azione più capillare sul loro territorio che nello stesso tempo, potrebbe accrescere il numero e la qualità dei servizi da erogare ai cittadini disabili visivi e conseguentemente il numero degli iscritti.

L’attuale riordino delle provincie, la loro probabile soppressione e la grave situazione economica del Paese hanno prodotto una difficile congiuntura istituzionale ed un ridimensionamento dei contributi degli enti locali i quali non sono più nelle condizioni di mantenere gli stessi importi degli anni scorsi destinati alle attività dell’Unione.
Anche per tale ragione, è doveroso interrogarsi seriamente se non sia ormai giunto il momento di immaginare una nuova forma organizzativa dell’Unione sul territorio nazionale.

In tal senso, un certo numero di sezioni, dovranno trasformarsi in rappresentanze zonali.
Si tratterà di valorizzare le stesse rappresentanze zonali con il necessario ed opportuno aggiornamento del loro ruolo, delle risorse e composizione prevedendo tra l’altro, l’assegnazione al coordinatore della rappresentanza il ruolo di consigliere sezionale a tutti gli effetti.

Nell’immediato, dovremmo comunque intervenire per ripensare la nostra presenza sul territorio accentrando alcuni servizi e parte dei compiti amministrativi a livello regionale.
Operazione questa che per la sua fondamentale e strutturale importanza, deve trovare sostegno economico dalla sede centrale:
finanziare attraverso il fondo sociale, quei progetti dei Consigli regionali mirati a fornire alle Sezioni provinciali un servizio di contabilità, news letter, comunicazione, gestione anagrafico soci ect.
In ogni caso, ogni Consiglio regionale dovrà chiedere alle Sezioni di competenza, di assolvere il compito di garantire ai soci alcuni standard minimi da definire a seconda del numero degli iscritti e delle loro particolari condizioni.

oltre ai richiamati ed ineludibili interventi strutturali da adottare, per sottolineare la considerazione e l’imprescindibilità dell’ascolto e quindi della conoscenza da parte della “testa” nei confronti del “corpo” associativo si possono immaginare tra le iniziative da promuovere:
– la partecipazione del Presidente nazionale ad almeno una riunione per ogni Consiglio regionale nel corso del suo mandato;
– lo svolgimento di alcune riunioni degli organi centrali da tenersi sul territorio.
– prevedere nell’organigramma nazionale, l’affidamento a tre referenti territoriali (nord, centro e sud) l’incarico di responsabile dei rapporti tra la sede centrale e le strutture territoriali.

3) dei Consigli regionali

Considerato che il nostro Paese non ha una organizzazione dello Stato di tipo federale e dunque, le competenze fondamentali delle tematiche d’interesse relative ai nostri scopi statutari rimangono in capo al Governo nazionale ed al Parlamento ed alla conferenza Stato Regioni (benefici economici delle prestazioni dell’INPS, l’integrazione scolastica, l’avviamento al lavoro, libro parlato, servizio civile, legge 379/94, legislazione delle ONLUS ed APS, ect) e che l’attuale impostazione dei consigli regionali, essendo che risponde positivamente alle esigenze di rappresentatività, autonomia politica, gestionale, organizzativa ed amministrativa”, il ruolo dei Consigli regionali non necessita di particolari interventi di carattere strutturale.

Tuttavia potrà rendersi necessaria l’attribuzione di nuovi compiti ai Consigli Regionali, con particolare riferimento a eventuali nuove articolazioni dello stato, nonché in relazione alla costituzione di un fondo per la gestione di risorse ricavate da operazioni sul patrimonio.

Claudio Romano
Marino Tambuscio
6 novembre 2014

VII° meeting online dei lettori di Kaleidos – mercoledì 11 marzo 2015 ore 15.00-18.00, di Luisa Bartolucci

Autore: Luisa Bartolucci

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato organizzano per mercoledì 11 marzo 2015, con inizio alle ore 15.00 e termine alle ore 18.00, il 7° meeting dei lettori di “Kaleîdos”.

Quest’anno si è pensato di offrire uno spazio particolare a quanti scrivono poesie, volendo così partecipare a modo nostro alla giornata mondiale della poesia.

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999. Con essa si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace. La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta “l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”, spiega Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”.

Quanti desiderassero partecipare con propri componimenti poetici, che verranno letti ed interpretati dagli speaker del Centro Nazionale del Libro Parlato, possono inviare le proprie poesie, in numero non superiore a tre, all’indirizzo e-mail lp@uiciechi.it entro e non oltre mercoledì 4 marzo p.v., inserendo nel messaggio anche il recapito telefonico al quale si vuole essere contattati, nonché una breve presentazione di sé e dei propri scritti.

Nel corso del programma, inoltre, la scrittrice Barbara Mariani presenterà il suo libro “ALOHA Alito di Vita! Non solo cancro” molto presto disponibile anche tra i titoli del nostro Centro Nazionale del Libro Parlato. Naturalmente saranno apprezzate anche le testimonianze delle rappresentanti provinciali e regionali delle pari opportunità dell’Unione che volessero condividere e socializzare quanto fatto sul territorio anche in occasione della giornata internazionale della donna.

Verrà, come di consueto, data risposta ai quesiti, alle e-mail ed alle telefonate dei nostri ascoltatori i quali potranno scrivere e/o prenotarsi per intervenire, anche nei giorni immediatamente precedenti, o contattando la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri di telefono 06 69988376 oppure 06 69988411 od inviando e-mail al nostro indirizzo diretta@uiciechi.it o, ancora, utilizzando nel corso del programma le nostre linee 0669988353 – 066791758, o l’apposito form di “Slashradio” raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.

La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Nel corso dell’incontro verranno messi in palio simpatici premi mediante piccoli giochi e/o quiz.

Anche questa trasmissione diverrà un cd realizzato in formato mp3. Chi volesse riceverlo a titolo assolutamente gratuito, può farne richiesta sin da ora al nostro ufficio stampa, o scrivendo, anche in braille, all’indirizzo Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, Via Borgognona 38 – 00187 Roma o inviando una e-mail all’indirizzo ustampa@uiciechi.it, o telefonando al numero 06 69988376.

Vi attendiamo numerosi dunque, nella speranza di scambiarci opinioni, buone prassi, nell’auspicio di costruire qualcosa insieme e, perchè no, anche di conoscerci meglio e comunicare in forma più diretta.

Appuntamento, dunque, alle 15.00 dell’11 marzo!

Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.

Il contenuto della trasmissione  potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale dal giorno successivo.

Si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.