1° maggio: i ciechi e gli ipovedenti italiani accanto ai lavoratori nel giorno della festa del lavoro!, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

“Il lavoro è luce che ritorna”.
Queste poche parole, pronunciate tanti anni fa da uno dei “padri fondatori” dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sono ancora oggi, per noi, il modo più efficace per celebrare la Festa del Lavoro.
I ciechi e gli ipovedenti italiani desiderano manifestare in questo 1° maggio tutta la loro vicinanza con i milioni di lavoratori che celebrano oggi la loro festa. Ci sentiamo fraternamente vicini a chi il lavoro è costretto a difenderlo tutti i giorni; a chi ancora non ce l’ha e lo cerca disperatamente; a chi è costretto ad accettare condizioni di pesante disagio, pur di portare a casa un salario spesso striminzito e inadeguato.
Anche noi ciechi e ipovedenti italiani vorremmo poter festeggiare degnamente la festa dei lavoratori. Per questo vogliamo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle migliaia e migliaia di persone con disabilità fisica e sensoriale che il lavoro non riescono a trovarlo perché devono sommare alle difficoltà di tutti, il pregiudizio ancora troppo diffuso verso la propria condizione fisica o sensoriale, anche quando questa non pregiudica in alcun modo lo svolgimento regolare di una attività lavorativa.
Vogliamo sollecitare i datori di lavoro pubblici e privati a mostrare e mantenere atteggiamenti aperti e ricettivi verso quanti si avvicinano al mondo del lavoro pur in presenza di una qualche disabilità che occorre superare con azioni positive comuni, invece che escludere a priori chi ne è portatore.
In questo giorno di celebrazione del lavoro, invochiamo interventi strutturali del Governo, del Parlamento e delle Regioni, per offrire anche alle persone con disabilità le pari opportunità di inclusione nel tessuto lavorativo del Paese, secondo i principi di civiltà, di umanità e di progresso ai quali devono ispirarsi le azioni della società civile e delle istituzioni.
Noi ciechi e ipovedenti italiani, insieme a tutti gli altri lavoratori, desideriamo ricordare in questo giorno che il Lavoro è il mezzo più nobile ed efficace di inclusione e di uguaglianza dei cittadini e che l’esclusione e la discriminazione fondate sul pregiudizio, costituiscono ragione di conflitto sociale e offendono addirittura la dignità delle persone.
Proprio in occasione del Primo maggio l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti intende annunciare ufficialmente lo svolgimento di una grande conferenza a Napoli l’11 e il 12 giugno prossimi. Un Convegno dedicato al Lavoro, dal titolo
“Il lavoro fa per me!”,
importante occasione di confronto tra le Federazioni rappresentative delle persone con disabilità, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, le autorità amministrative e di governo, i tanti che operano concretamente sul campo al fine di ampliare la gamma delle opportunita’ professionali e occupazionali per tutti.

Mario Barbuto