L’alternanza scuola-lavoro: una porta aperta verso il “lavoro che fa per me”, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Le profonde trasformazioni dei processi lavorativi derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie hanno reso obsoleto il centralino, ma hanno creato nuove e diverse “situazioni di lavoro” idonee all’inserimento lavorativo dei disabili visivi al di là delle professioni “tipiche” . Preferisco parlare di “inserimento in situazioni di lavoro” e non di nuove professioni, perché è proprio qui che sta la profonda differenza nell’approccio tra il nyuovo ed il vecchio “mercato del lavoro”: tranne rarissime eccezioni, non si tratta più di individuare dei nuovi profili professionali verso i quali avviare numerosi disabili visivi e di organizzarne gli specifici corsi di formazione, ma piuttosto della ricerca, da realizzarsi in collaborazione con le organizzazioni dei datori di lavoro ed i sindacati, di quelle “situazioni” nelle quali, il disabile visivo, al quale siano state fornite le dovute competenze e formazione di base e sia stata resa accessibile la postazione di lavoro, potrà esprimere al meglio le proprie capacità.
Va ricordato che le ICT, che sono sempre più presenti nella gestione dei processi lavorativi, ampliano a dismisura la possibilità di “accesso” ai documenti ai disabili visivi e consentono loro una operatività “alla pari”, in diverse situazioni di lavoro. Queste potrebbero diventare altrettante nuove opportunità di impiego ,( in particolare per gli ipovedenti per i quali oggi non abbiamo proposte concrete da fare in materia di occupazione), al di là delle professioni “tipiche”.
E’ questa la nuova prospettiva dalla quale affrontare le difficoltà occupazionali dei nostri giovani: cercare il “posto giusto” per “la persona giusta”,. Una modalità questa che, se pur prevista dalla legge 68/99, è stata sottovalutata in questi anni dai ciechi italiani.
Vi è altresì un’altra causa dietro le odierne difficoltà di occupazione dei nostri ragazzi: l’inadeguatezza della scuola secondaria di secondo grado.
L’inclusione scolastica che, come noto, dopo la sentenza della Corte Costituzionale 215/87, ha accolto tutti i disabili, non ha però mai elaborato un modello inclusivo idoneo a favorirne l’inserimento socio-lavorativo.
Questo nonostante l’art. 8 della legge 104/92, che individua gli interventi necessari a realizzare l’inserimento e l’integrazione sociale delle persone con disabilità, preveda l’attuazione di “misure idonee a favorire la piena integrazione nel mondo del lavoro e, all’art. 14, la stessa legge individui modalità di integrazione come le attività di orientamento, con inizio almeno alla prima classe della media inferiore e la flessibilità dell’organizzazione didattica , quali momenti particolarmente qualificanti per il processo di inclusione. all’art.17 relativo alla formazione professionale, la legge 104 ribadisce altresì il diritto delle persone con disabilità di avvalersi dei metodi e delle strutture di apprendimento ordinari. La formazione superiore dei disabili negli anni precedenti la sentenza 215, si era concretizzata o con il loro inserimento in classi comuni senza particolare progettazione inclusiva , né con docenti di sostegno, o negli specifici corsi professionali per operatori telefonici e per massoterapisti e, per le persone con grave ritardo di apprendimento, in corsi, così detti, pre-lavorativi.
La scuola secondaria superiore che, tra l’altro, ha trai suoi obiettivi primari la formazione verso l’inclusione sociale dei giovani, nonostante l’autonomia didattica gliene abbia fornito i supporti normativi, non ha saputo sviluppare una progettazione didattica riferita ad una propria “cultura” relativa all’inclusione dei disabili, capace di guardare al di là degli angusti confini dell’aula, ma si è limitata ad assimilare modalità, atteggiamenti e comportamenti educativi caratteristici, per così dire, della scuola dell’obbligo.
Quasi mai si è cercato di organizzare il lavoro didattico in modo da creare un legame coerente e strutturato tra il curriculum del orso di studi a cui l’alunno con disabilità era iscritto , le ipotesi formative individualizzate che erano state previste per lui e, soprattutto, gli obiettivi individuali, troppo spesso, non fanno riferimento ad un concreto “progetto di vita” che ponga la finalità dell’intervento educativo oltre i confini angusti della frequenza scolastica. Il percorso formativo si svolte nell’”hortus conclusus” della scuola frequentata, al di fuori di legami con il territorio, le sue risorse culturali ed il suo sistema socio economico e produttivo. Questo “aureo isolamento” del sistema scolastico limita le necessarie esperienze che un alunno, disabile o no, dovrebbe fare per orientarsi nella scelta professionale e per prepararsi al suo futuro inserimento sociale e lavorativo. Questa carenza è particolarmente sentita dagli istituti tecnici e professionali che , alcuni progetti di riforma avevano voluto liceizzare.
A questo limite pone rimedio l’alternanza scuola-lavoro. Essaconsiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77
L’alternanza scuola – lavoro è un percorso formativo che rientra a pieno titolonell’attività didattica di un corso di studi, progettato dalla scuola con il partner (museo, biblioteca, redazione giornalistica, azienda commerciale, agenzia turistica, ecc.) che accoglierà l’alunno in stage . Per tutti gli studenti essa: contribuisce a qualificare l’offerta formativa, definendone meglio gli obiettivi; esalta la flessibilità del curriculum, rispondendo ai bisogni diversi degli alunni; ha una forte valenza orientativa e rimotivante e, come tale, agisce anche come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica.
Per i nostri ragazzi in particolare: avrebbe una forte valenza per l’acquisizione di una miglior autonomia di movimento e personale, permetterebbe loro di “mettersi in gioco” in un ambiente diverso e meno protetto della scuola ed a “verificarsi e scoprirsi capaci” di svolgere, se messi in condizione di operare in pari opportunità, le mansioni dei colleghi vedenti . Inoltre, questo inserimento in situazione di lavoro , contribuirebbe a sviluppare la cultura dell’accessibilità digitale ed ad incrementare la conoscenza e la fiducia del mondo produttivo nelle potenzialità operative dei disabili visivi.
Anche se forse molti hanno sentito parlare per la prima volta di alternanza scuola-lavoro come una delle innovazioni contenute nel DDL sulla “Buona scuola” attualmente in discussione in Parlamento, essa è stata normata dal DLGS n. 77 del 2005 ed è già presente , in via sperimentale, in diverse realtà scolastiche: dal 2014 , e fino al 2016, è attivo un programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di II grado. Di questa sperimentazione, presso il MIUR, si occupa la Direzione Generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle regioni, la stessa Direzione Generale stipula le convenzioni nazionali con gli Enti pubblici e le aziende private (comprese quelle del terzo settore), per la realizzazione degli stage.

Riteniamo che l’alternanza scuola-lavoro rappresenti una ottima opportunità per i nostri ragazzi ciechi, ipovedenti o con disabilità aggiuntive per: sperimentare il “mondo dell’impresa” , misurarsi con le situazioni di lavoro possibili verificandosi “capaci”, e per scoprire nuove e gratificanti possibilità per un loro futuro impiego. Cosi che ciascuno possa dire: “Ho trovato il lavoro che fa per me”.

L’Unione Europea dei Ciechi ai Ministri UE: “Il nostro diritto di accedere al web non è negoziabile”

Mentre i 28 Ministri europei si apprestano a partecipare oggi 12 giugno a Bruxelles alla riunione del Consiglio Telecomunicazioni, nel corso della quale si discuterà la Relazione intermedia della Presidenza Lettone in merito alla Direttiva sull’accessibilità dei siti web degli enti pubblici l’Unione Europea dei Ciechi (EBU) chiede ai Ministri di respingere le proposte della Presidenza volte a ridurre drasticamente il campo di applicazione della suddetta proposta di Direttiva.

La relazione della Presidenza, paradossalmente, propone che solo un numero molto limitato di siti web pubblici sia accessibile ai disabili. Si suggerisce inoltre che le applicazioni (app), che sono oggi di gran lunga la modalità più comune con cui le persone accedono ai servizi e ai contenuti on-line, siano escluse dalla direttiva. Il Presidente dell’EBU, Wolfgang Angermann, dichiara: “Siamo 30 milioni di persone non vedenti e ipovedenti in Europa. Siamo anche cittadini e consumatori. Usiamo smartphone e applicazioni per accedere ai contenuti. Queste proposte sono inadeguate al raggiungimento degli obiettivi della direttiva”.
Con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) gli Stati membri si sono impegnati a garantire alle persone con disabilità la parità di accesso alle informazioni. L’Unione europea e la maggior parte degli Stati membri hanno ratificato la Convenzione, ma le proposte che verranno discusse venerdì sono totalmente in contrasto con le disposizioni di legge vincolanti stabilite dalla Convenzione stessa, agli articoli 4, 9, 21, 29, 30 e 33.
Il Parlamento europeo, a stragrande maggioranza, ha adottato nel febbraio 2014 una serie di emendamenti migliorativi della proposta originaria. Da allora, non vi è stato alcun progresso significativo della direttiva in seno al Consiglio. “I Ministri, palesemente, non hanno dato a questo dossier la priorità che merita”, sottolinea Angermann “impedendoci così di accedere alle informazioni e ai servizi online che tutti gli altri danno per scontati. Questo è inaccettabile. ”

L’EBU fa appello ai Ministri affinché respingano qualsiasi proposta che limiti l’accesso delle persone non vedenti ai contenuti online. Le persone non vedenti e ipovedenti devono essere in grado di fare acquisti on-line e accedere alla stessa gamma di servizi pubblici e privati on-line ??di cui usufruiscono gli altri cittadini. L’EBU ha pubblicato una serie di raccomandazioni per il Consiglio nel maggio 2014 e sollecita i ministri a tenerne conto.

“I Ministri devono riconoscere che oggi la maggior parte delle persone accedono regolarmente ai contenuti tramite dispositivi mobili e che le app sono, anche per noi, il modo più semplice per accedere a servizi e informazioni”, ribadisce Angermann, “Il nostro diritto di accedere al web non è negoziabile – i Ministri devono passare all’azione.”

L’EBU sollecita tutti i 28 Ministri a opporsi alle limitazioni, a dare priorità al lavoro sulla direttiva durante la prossima Presidenza e a sostenere il diritto delle persone non vedenti alla parità di accesso alle informazioni e ai servizi online.

Proposta di candidatura di Mario Barbuto a Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di Stefano Tortini

Autore: Stefano Tortini

Ho predisposto questa lettera a titolo personale e sto sollecitando tutti gli amici che la condividono a sottoscriverla, per chiedere a Mario Barbuto la disponibilità a candidarsi alla Presidenza nazionale.

Circa un anno e mezzo fa, la nostra Unione ha sofferto profondamente per il grave malore che ha colpito il Prof. Tommaso Daniele e che lo ha determinato a rassegnare le sue dimissioni dall’incarico di Presidente Nazionale, dopo moltissimi anni fatti di straordinari risultati in favore tanto dei ciechi quanto di tutte le persone con disabilità: i numerosi e rilevanti successi, ottenuti nel corso dei suoi mandati, nonché i prestigiosi incarichi che gli sono stati conferiti nel tempo, hanno contribuito fortemente a dare particolare lustro al nostro sodalizio non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
Pertanto, 14 mesi fa, il Consiglio Nazionale ha dovuto affrontare il difficile compito di scegliere una nuova guida per l’Unione, che è stata individuata nella persona del Dott. Mario Barbuto, votato a larghissima maggioranza e sostenuto da un’ampissima parte della base associativa, di cui aveva
già ottenuto il sostegno, nella misura di più del 30 per cento, al Congresso 2010.
Tale decisione è ricaduta su di lui, non soltanto in ragione delle importanti competenze gestionali che ha dimostrato nel corso della propria carriera professionale ed unicamente in virtù del profondo attaccamento che da sempre ha manifestato rispetto all’Associazione, battendosi in ogni modo nell’interesse morale e materiale dei ciechi e degli ipovedenti.
Questa scelta è stata animata anche dal coraggio di proporre un uomo che, grazie al proprio virtuoso equilibrio, sia in grado di difendere quanto di irrinunciabilmente prezioso è stato conseguito nel passato profilando però anche strategie ed azioni per il futuro con una marcata attenzione all’adeguamento della nostra Unione ai tempi che cambiano, ad un mondo che corre e non ci aspetta, ai costanti problemi ed alle continue sfide che l’incedere veloce del progresso ci prospetta.
Nell’arco del suo breve mandato, Barbuto ha ottenuto, con la definitiva approvazione della Legge di Stabilità 2015, che le richieste dell’Unione venissero interamente accolte con la garanzia di
risorse finanziarie certe, non erogate di anno in anno come in passato, bensì per i prossimi tre anni con un aumento di circa un milione e mezzo di Euro: ciò consentirà di concentrarsi sulla programmazione delle attività con più ampio respiro e di assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi, evitando l’impiego di risorse umane e finanziarie per riconfermare ogni anno i contributi statali. Inoltre, si è premurato che la Biblioteca per Ciechi “Regina Margherita” di Monza recuperasse il finanziamento di oltre 2 milioni di Euro, consentendo all’Ente di rimanere un punto di riferimento essenziale sul territorio nazionale per l’accesso alla cultura e per l’istruzione dei ciechi e degli ipovedenti. Ha risposto alle richieste di supporto delle strutture, investendo a sostegno del territorio seicento mila Euro nel 2014 e mettendo a bilancio un milione di Euro per il 2015 che verranno assegnati alle Sezioni e ai Consigli Regionali, oltre alle risorse destinate alle strutture territoriali tramite l’I.Ri.Fo.R.. Una nuova ed efficace possibilità di finanziamento è rappresentata dai fondi che verranno raccolti grazie alla recentissima istituzione della Lotteria nazionale Louis Braille, a coronamento di mesi e mesi di impegno.
In questo lasso di tempo abbiamo potuto apprezzare la figura di Barbuto in qualità di Presidente Nazionale, notando la sua caparbietà, determinazione e dedizione alla causa dei ciechi e degli ipovedenti, sempre attento a richiamare lo spirito di unità e di collaborazione.
Con grande convinzione chiediamo a Mario Barbuto di mettere nuovamente il suo impegno a favore dell’Unione e pertanto sosteniamo, attraverso la sottoscrizione di questa proposta, la sua candidatura a Presidente Nazionale in occasione del XXIII Congresso.
Bologna, 16/05/2015

Stefano Tortini”

Diciannovesima edizione del concorso alle borse di studio «Beretta-Pistoresi»

E’ indetto il concorso per l’assegnazione delle borse di studio «Beretta-Pistoresi», giunto, quest’anno, alla diciannovesima edizione. Il concorso è riservato, per il corrente anno, ai Soci della nostra Unione, che si sono diplomati o laureati durante l’anno solare 2014 e che al 31 dicembre 2014 non hanno compiuto i quaranta anni di età. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al 31 luglio 2015.
Bando di concorso
Art. l. Natura del concorso
Nel rispetto della volontà delle donatrici, Lidia Teresa Beretta ed Elena Pistoresi, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti mette a concorso delle borse di studio annuali per i Soci che abbiano concluso con merito gli studi secondari superiori, gli studi musicali o gli studi universitari, nell’anno solare precedente quello di indizione della gara.
Art. 2. Requisiti di ammissione
Alla corrente edizione del concorso per l’assegnazione delle borse di studio «Beretta-Pistoresi», possono partecipare i Soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che, nell’anno solare 2013, hanno conseguito uno dei titoli di seguito elencati: laurea specialistica o diploma di laurea conseguito ai sensi della normativa previgente al d.m. 3 novembre 1999, n. 509; laurea; diploma di conservatorio musicale; diploma di istruzione secondaria superiore.
Art. 3. Borse di studio
Le borse di studio sono costituite in denaro, hanno differente importo, in relazione al titolo conseguito, ed ammontano a: 2.100,00 euro, per il vincitore del concorso riservato ai candidati in possesso di laurea specialistica o diploma di laurea conseguito ai sensi della normativa previgente al d.m. 3 novembre 1999, n. 509; 1.300,00 euro, per il vincitore del concorso riservato ai candidati in possesso di laurea; 1.300,00 euro, per il vincitore del concorso riservato ai candidati in possesso di diploma di conservatorio musicale; 1.300,00 euro, per il vincitore del concorso riservato ai candidati in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore.
Art. 4. Presentazione delle domande di partecipazione
Le domande di partecipazione devono pervenire, mediante raccomandata postale o mediante posta elettronica certificata o con consegna a mano, entro e non oltre le ore 12:00 di giovedì, 31 luglio 2014, all’indirizzo: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Presidenza Nazionale Via Borgognona, 38 – 00187 Roma.
Nella domanda di partecipazione, i concorrenti devono indicare la categoria di concorso alla quale intendono partecipare e dichiarare, sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art. 46 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445: cognome e nome; luogo e data di nascita; residenza; iscrizione all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con indicazione della Sezione Provinciale di appartenenza; titolo di studio, con indicazione dell’anno di conseguimento e del voto di laurea o di diploma; votazioni agli esami previsti dal piano di studi universitario, se in possesso di laurea specialistica, di diploma di laurea o di laurea; votazioni agli esami intermedi, se in possesso di diploma di conservatorio; votazioni al primo quadrimestre dell’ultimo anno di corso, se in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore.
I concorrenti devono, altresì, indicare un recapito telefonico e-o email e l’indirizzo al quale desiderano vengano inviate le comunicazioni relative al concorso.
La firma in calce alla domanda non è soggetta ad autenticazione.
Le domande pervenute oltre il termine o incomplete si intendono escluse dal concorso.
Art. 5. Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è costituita dal Presidente Nazionale dell’Unione, o da un suo delegato, e da due componenti, nominati dalla Direzione Nazionale della stessa Unione.
Sulla base dei voti riportati dai candidati alle prove di esame intermedie e finali, la Commissione forma quattro graduatorie di merito, una per ciascuna categoria di concorso, e designa, quale vincitore delle relative borse di studio, il primo classificato in ognuna di dette graduatorie.
Art. 6. Proclamazione dei vincitori
Con propria deliberazione, la Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti approva le graduatorie di merito e proclama vincitori delle borse di studio, messe a concorso con il presente bando, il primo classificato in ciascuna graduatoria.
Gli esiti del concorso sono comunicati ai concorrenti, a mezzo posta.
Gli stessi esiti sono, inoltre, resi pubblici, mediante la stampa periodica e il sito web dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la pagina 790 di Televideo Rai.
I vincitori delle borse di studio sono tenuti a comprovare la regolarità delle dichiarazioni rese nelle domande di partecipazione.
A tale scopo, essi devono far pervenire, mediante raccomandata postale o mediante posta elettronica certificata o con consegna a mano, all’indirizzo: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Presidenza Nazionale – Via Borgognona, 38 00187 Roma, entro 30 giorni dalla comunicazione dei risultati concorsuali, certificazione, originale o in copia autenticata, attestante: il titolo di studio; il voto di laurea o di diploma; le votazioni riportate alle prove di esame intermedie, se vincitori delle borse di studio riservate ai laureati di primo e secondo livello e ai diplomati presso i conservatori di musica; oppure, le votazioni riportate al primo quadrimestre dell’ultimo anno di corso, se vincitori della borsa di studio riservata ai diplomati presso istituti di istruzione secondaria superiore.
Il vincitore, che non produca la certificazione richiesta o le cui dichiarazioni risultino, in tutto o in parte, non veritiere, decade dal beneficio.
In tal caso, la Direzione Nazionale dell’Unione procede alla proclamazione di altro vincitore, secondo l’ordine della graduatoria di merito.
Art. 7. Responsabilità
La partecipazione al concorso implica l’accettazione senza riserve, da parte dei concorrenti, del presente bando.
Spetta esclusivamente alla Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti il giudizio finale sui casi controversi e su quanto non espressamente previsto.
Art. 8. Trattamento dei dati personali
Tutte le informazioni raccolte nell’ambito del presente concorso saranno tutelate ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, «Codice in materia di protezione dei dati personali».

Vediamoci alla radio: Giovedì 11 giugno 2015 ore 19.00 su RadioRadio

Giovedì 11 giugno 2015 andrà in onda, su RadioRadio 104.500 fm – www.radioradio.it e piattaforma sky, la terza trasmissione di “Vediamoci alla radio”: storie, esperienze, sapori sconosciuti… Da vedere, alla radio.
“Vediamoci alla radio”, come è noto, è una trasmissione congiunta di RadioRadio e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, volta a far conoscere le diverse tematiche e problematiche legate alla cecità e all’ipovisione attraverso esempi, storie e situazioni da raccontare possibilmente in positivo.
La trasmissione è condotta da Stefano Molinari, una delle punte di diamante dell’emittente, e da Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale e responsabile del settore Informazione e Comunicazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS.
“Vediamoci alla radio” si sta dimostrando una nuova ed importante occasione per farci conoscere meglio e per abbattere, insieme agli amici di RadioRadio, i muri e le barriere dei pregiudizi, dei luoghi comuni che da sempre condizionano la vita e la quotidianità di ciechi e ipovedenti. Nel corso della puntata di giovedì 11 giugno si parlerà di turismo accessibile e del Museo tattile statale Omero.
Gli ascoltatori potranno interagire con i conduttori e gli ospiti mediante sms da inviare, durante la trasmissione, al numero 3775-104500, o tramite telefono componendo lo 06-8833033.

Vi attendiamo numerosi giovedì 11 giugno su Radioradio alle 19 in punto!

Presentazione del romanzo “Dio, quanto t’amavo” di Michele Panizzi. Slashradio 9 giugno 2015 – ore 15.30

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, organizzano per martedì 9 giugno 2015, con inizio alle ore 15.30, una trasmissione on line dedicata alla presentazione del romanzo “Dio, quanto t’amavo” di Michele Panizzi, già disponibile nel catalogo del nostro Centro Nazionale del Libro Parlato.
Alla trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, prenderà parte l’autore il quale rispondera’ ai quesiti posti dagli ascoltatori che potranno scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06.69988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito form della rubrica “Parla con l’Unione”.
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp; http://91.121.137.159:8004/listen.m3u. Il contenuto delle trasmissioni potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.

Vi attendiamo numerosi!

Centro polifunzionale di alta specializzazione, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

desidero condividere con voi la piccola gioia per un problema che ha assillato questa Presidenza Nazionale fin dai primi giorni di gestione e che pare si stia finalmente avviando a positiva soluzione.
Come è noto, la legge n. 278/2005, voluta fortemente dall’Unione, ha assegnato un contributo straordinario di 7.5 milioni di Euro alla nostra Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi per la realizzazione in Roma del Centro in oggetto.
Per ragioni e vicissitudini varie e diverse, tale contributo straordinario, del quale sono stati erogati soltanto i primi cinque milioni di Euro, non è stato utilizzato da oltre dieci anni, con il rischio fortissimo di venire recuperato dallo Stato e quindi sottratto alle esigenze delle persone con minorazioni plurime, alle quali era destinato.
A tale rischio possiamo ora dire di essere definitivamente sfuggiti poiché abbiamo provveduto all’acquisizione di un immobile in Roma, idoneo alla realizzazione del Centro, ponendo fine a una lunga e inquietante attesa, ma soprattutto scongiurando il pericolo concreto e vivissimo di perdere il contributo pubblico acquisito con tanta fatica e tanto impegno.
Nella mattinata di giovedì 28 maggio scorso, infatti, la nostra Federazione pro Ciechi ha potuto acquisire l’immobile sito in Roma, in via Pollio, zona Tiburtina, di oltre 3.500 metri quadri coperti più aree cortilive, giardino e terrazzo, mediante offerta pubblica presentata al terzo tentativo di asta giudiziaria.
L’immobile è stato aggiudicato per un importo di 3.574.000 Euro, con un ribasso di circa un milione e mezzo rispetto al prezzo d’asta originario.
I circa due milioni rimanenti del contributo straordinario, verranno utilizzati per le necessarie opere di ristrutturazione e di adeguamento che dovranno avere inizio al più presto.
Grazie a un anno di intenso lavoro, svolto con la piena ed efficace collaborazione del consiglio della Federazione e del suo presidente Rodolfo Masto, siamo riusciti a elaborare e presentare un progetto complessivo di realizzazione e funzionamento del Centro, con il quale abbiamo saputo convincere le autorità di Governo e i funzionari dello Stato ai vari livelli, non solo a desistere dal minacciato recupero forzoso del contributo, ma di concedere il necessario benestare che ha reso possibile l’acquisizione dell’immobile e che consentirà finalmente la tanto attesa realizzazione della struttura.
Un esempio di collegialità, collaborazione, determinazione e reciproca fiducia che ci ha consentito questo splendido risultato e che ci mostra la via maestra per il conseguimento dei nostri obiettivi, raggiungibili soltanto attraverso l’unità di intenti nella nostra associazione e il riconoscimento del ruolo guida che essa è chiamata a svolgere in materia di minorazione visiva.

Mario Barbuto

Slashradio: commento al campionato. Mercoledi’ 3 giugno ore 15.30.

 

Slashradio: commento al campionato. Mercoledi’ 3 giugno ore 15.30.

 

Mercoledi’ 3 giugno con inizio alle ore 15.30, andra’ in onda su Slashradio “Commento al campionato”, dedicata al bilancio della competizione appena conclusasi nonché alla finale di Champions League. La trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, vedra’ la partecipazione del giornalista Stefano Benedetti editore di Citta’ Celeste.

 

Gli ascoltatori potranno scegliere diverse modalita’ di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06.69988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form della rubrica “Parla con l’Unione”.

 

Per collegarsi sara’ sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp http://91.121.137.159:8004/listen.m3u

 

Il contenuto delle trasmissioni  potra’ essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.

 

Vi aspettiamo numerosi!

 

Si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.

 

Cordiali saluti.

                                                                                        

Mario Barbuto

Presidente Nazionale

 

 

 

“Vediamoci alla radio”

Care amiche, cari amici,

RadioRadio, la talkradio, con la quale abbiamo iniziato e sono in programma alcune significative ed importanti collaborazioni, ha offerto alla nostra associazione l’opportunità di realizzare insieme una trasmissione di un’ora, finalizzata a far conoscere le diverse tematiche e problematiche legate alla cecità ed ipovisione, attraverso esempi, storie e situazioni possibilmente in positivo.

“Vediamoci alla radio”, andrà in onda, tutti i giovedì, dalle 19.00 alle 20.00, a partire dal 28 di Maggio, sulle frequenze di RadioRadio, ma potrà essere ascoltata anche mediante il sito www.radioradio.it, in streaming audio, nonché sulla piattaforma di Sky e sarà condotta da Stefano Molinari, una delle punte di diamante dell’emittente, e dalla nostra Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale, responsabile del settore informazione e Comunicazione:
storie, esperienze, sapori sconosciuti… da vedere, alla radio.
Gli ascoltatori potranno interagire con i conduttori e gli ospiti mediante sms da inviare durante la trasmissione al numero 377-5104500, o anche tramite telefono.
Vi invitiamo a porvi all’ascolto numerosi alle 19.00 in punto del 28 di Maggio! “Vediamoci alla radio”, sarà una nuova ed importante occasione per farci conoscere meglio e per abbattere, insieme agli amici di RadioRadio i muri e le barriere dei pregiudizi, dei luoghi comuni che da sempre condizionano la vita e la quotidianità di ciechi e ipovedenti.
Desideriamo in questa sede ringraziare sentitamente il direttore di RadioRadio, Ilario Di Giovambattista, il quale ha fortemente creduto in questa collaborazione e si è adoperato affinché RadioRadio divenisse la voce forte e chiara, ma soprattutto autorevole di ciechi ed ipovedenti, dimostrando grande sensibilità ed assoluta apertura verso tematiche di non facile trattazione.
Grazie a Stefano Molinari, che ci guiderà e accompagnerà con la sua professionalità ed il suo acume in questa nuova ed entusiasmante avventura; grazie alla Proprietà della radio per l’attenzione particolare riservata, da anni, al sociale.
Vi attendiamo, dunque, giovedì 28 maggio alle 19.00 in punto sulle frequenze di RadioRadio.
Non mancate!

Vive cordialità e buon ascolto!

Rubrica di Slash Radio “Chiedi al Presidente”, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

vi rammento che il 27 maggio dalle 16,30 alle 17,30, andrà in onda la rubrica “Chiedi al Presidente ”tramite il nostro canale web di Slash Radio. La rubrica andrà in onda ogni ultimo mercoledì del mese, sempre dalle 16,30 alle 17,30.
Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi.
Le domande saranno libere, senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo chiedialpresidente@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
– telefono, ai numeri 06/69988353-06/6791758
Vi attendo numerosi per dare vita a un dialogo diretto che ci aiuti a crescere e a migliorare.

Mario Barbuto