“Il Braille: dal punteruolo alle nuove tecnologie” – Trasmissione di Slashradio giovedì 25 febbraio 2016

Care amiche, cari amici,
Giovedì 25 Febbraio,  con inizio alle ore 16.00 andrà in onda su Slashradio una trasmissione dal titolo:  “Il Braille: dal punteruolo alle nuove tecnologie” incentrata sulla IX Giornata del Braille e sugli eventi ad essa legati.
La trasmissione, condotta da Luisa Bartolucci, vedrà la partecipazione del Presidente Nazionale Mario Barbuto, del Presidente del Club Italiano del Braille Nicola Stilla, del Presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza, Pietro Piscitelli,  nonché di diversi dirigenti regionali e provinciali del nostro sodalizio, con i quali ci soffermeremo sulle iniziative poste in essere per celebrare questa significativa  ricorrenza. Ospiteremo altresì  testimonianze di esponenti  di associazioni estere che si occupano della diffusione del Braille a livello europeo e  mondiale, verra’  inoltre  dato spazio ad e-mail ed interventi  di   grandi sostenitori ed  utilizzatori di questo  codice. Quanti volessero segnalare in anticipo  il  proprio intervento in voce,  o far pervenire contributi  scritti, possono inviare  i propri recapiti e/o testimonianze  all’indirizzo stampasonora@uiciechi.it entro e non oltre martedi’ 23 Febbraio, o telefonare a Francesco Piscitiello raggiungibile negli orari d’ufficio al numero: 06-69988351.
Gli ascoltatori potranno, in ogni caso, come di consueto,  scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it o ancora compilando l’apposito modulo della rubrica “Parla con l’Unione”.
Per ascoltare Slashradio  sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni  verrà pubblicato  sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi aspettiamo numerosi!

Lettera di Piero Fassino ai sindaci dei Comuni italiani

Giornata Nazionale del Braille – 21 Febbraio
Caro Collega,
l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, in occasione del prossimo 21 Febbraio, giornata del Braille sancita con legge del Parlamento, rivolge un invito ai sindaci e ai consigli comunali perché in tutti i paesi e in tutte le città d’Italia che ancora non vi abbiano provveduto, venga intitolata a Louis Braille una via, una piazza, un’area pubblica, come proposto dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Non si tratterebbe soltanto di un omaggio al grande inventore del sistema di lettura e scrittura tattile a uso dei ciechi, ma della riproposizione di un tema di grande attualità nella memoria e nell’attenzione dei cittadini.
Il sistema Braille, inventato a Parigi quasi duecento anni fa, ha rappresentato e ancora oggi rappresenta per tutti ciechi nel mondo, la vera opportunità per respingere lo spettro dell’analfabetismo e per fruire, al pari degli altri cittadini, dell’istruzione, della cultura, dell’informazione.
La modernità e l’efficacia del sistema, se mai ve ne fosse ancora bisogno, sono ulteriormente dimostrate dal suo impiego sempre più ampio nell’ambito delle tecnologie informatiche e digitali, dove oggi viene addirittura integrato sotto forma di tastiera virtuale come mezzo di scrittura touchscreen.
Milioni di ciechi in Italia e nel mondo, leggono, lavorano, studiano, si informano, grazie al Braille e a tutte le sue applicazioni, non solo come mezzo di lettura sulla carta stampata, ma anche come sistema di comunicazione tramite computer e tablet e perfino, appunto, come strumento di scrittura virtuale sugli schermi degli smartphone.
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, tramite la Presidenza Nazionale e tutte le sezioni locali e regionali, è a disposizione dei sindaci e delle amministrazioni comunali per dare attuazione alla proposta che senza alcun onere finanziario, contribuirà a mantenere viva tra i cittadini la memoria del grande inventore francese Louis Braille e a rinnovare l’attenzione sensibile verso le persone più svantaggiate affinché possano concretamente esercitare i propri diritti di uguaglianza e di cittadinanza.
Cordiali saluti,
Piero Fassino

Rubrica di Slash Radio “Chiedi al presidente”, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici,

Il nostro prossimo appuntamento con questa rubrica di dialogo diretto è fissato per Mercoledì 24 febbraio dalle 16.30 alle 17.30, su SlashRadio.

Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, su tutti gli argomenti che riguardano la vita associativa.
Le domande, come al solito, saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo chiedialpresidente@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
telefono, ai numeri 06 6998-8353 / 06 6791-758

Vi attendo numerosi per continuare a dare vita a un dialogo diretto che ci aiuti a crescere e a migliorare. Per ascoltare SlashRadio sara’ sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Mario Barbuto

IX Giornata Nazionale del Braille – Firenze 20 Febbraio – Cagliari 21 Febbraio 2016, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Carissimi e Carissime,

il Consiglio Direttivo del Club Italiano del Braille in accordo con la Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti ha deliberato di celebrare la nona Giornata Nazionale del Braille a Firenze e a Cagliari; nell’occasione verranno organizzati, due convegni in collaborazione rispettivamente con  il Consiglio Regionale Toscano e il consiglio Regionale Sardo dell’UICI ai quali prenderanno parte tutte le Istituzioni che hanno fondato e sostengono il Club.

In allegato al presente comunicato trovate il programma di massima degli eventi, al quale vi chiedo di dare massimo risalto ed ampia diffusione.

Come sapete, la Giornata Nazionale del Braille, che cade il 21 febbraio di ogni anno, è stata istituita con legge dello Stato n. 126 del 3 agosto 2007 per promuovere la conoscenza e la diffusione dell’omonimo sistema di scrittura e lettura, che rappresenta, per tutti i non vedenti, la principale via d’accesso alla cultura e all’informazione, e quindi all’integrazione sociale, scolastica e lavorativa. Sebbene oggi, a duecento anni dalla sua nascita, il codice mantenga intatta la sua utilità e la sua versatilità, risultando perfettamente compatibile con le nuove tecnologie, è comunque indispensabile favorire da parte nostra un’opera di sensibilizzazione e promozione del Braille a tutti i livelli, poiché, sia tra l’opinione pubblica che tra le persone con disabilità visiva stessi, soprattutto i più giovani, non se ne dimentichi mai l’efficacia e l’attualità.

A questo scopo, invitiamo tutte le Strutture in indirizzo ad organizzare o promuovere, nel contesto della nona Giornata Nazionale del Braille, iniziative di sensibilizzazione circa l’importanza del codice di lettura e scrittura Braille, coinvolgendo gli associati, le autorità locali e le scuole del territorio.

A tale scopo Vi ricordo che a richiesta e con un contributo forfettario, possiamo fornire il seguente materiale divulgativo:

  • Mani che Leggono
  • Pieghevole del Club Italiano del Braille

Si ricorda inoltre che inviandoci un’informativa delle Vostre iniziative, provvederemo a pubblicarla sul sito del nostro Club per una maggiore diffusione; è volontà del Consiglio Direttivo rinnovare con forza la richiesta alle Istituzioni locali l’intitolazione di una piazza, una via o un monumento a Louis Braille almeno nei capoluoghi di provincia. Il nostro sogno è che, nel tempo, in tutti i comuni italiani vi sia qualcosa intitolato a Louis Braille per ricordare un grande benefattore dell’umanità.

Nella certezza che farete del Vostro meglio, colgo l’occasione per salutarVi cordialmente.

Il Presidente

Nicola Stilla

 

NOTE INFORMATIVE

Cari amici,

quest’anno la IX Giornata Nazionale del Braille verra’ celebrata sabato 20 febbraio a Firenze e domenica 21 febbraio a Cagliari.

In entrambe le iniziative e’ previsto il saluto dei Soci Fondatori. Con l’auspicio che tutti Voi possiate partecipare Vi comunico di seguito le indicazioni logistiche ed i relativi costi: Firenze Hotel Embassy e Hotel Londra camera singola euro 99,00-camera doppia euro 99,00

Cena del 19 euro 25.00 a persona.

Cagliari Hotel Ulivi e Palme camera singola euro 39,00 camera doppia euro 49,00.

Cena del 20 euro 23,00.

I pranzi del 20 a Firenze e del 21 a Cagliari saranno offerti dal Club Italiano del Braille e dall’Unione Italiana ciechi e degli ipovedenti.

Vi prego di farmi conoscere, entro il piu’ breve tempo possibile, le Vostre esigenze logistiche in modo da poter procedere con le prenotazioni. Il Club Italiano del Braille provvedera’ ad effettuare i relativi pagamenti e richiedera’

successivamente il rimborso ai relativi enti di appartenenza in quanto, come consuetudine, le spese di vitto e alloggio sono a carico dei soci fondatori.

Rimanendo a disposizione per qualsiasi ed ulteriori informazioni ed in attesa di cortese riscontro mi e’ gradita l’occasione per salutarVi cordialmente.

Il Presidente

Nicola Stilla

 

PROGRAMMA:

Club Italiano del Braille

In collaborazione con

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Presenta:

IX° Giornata nazionale del Braille

Il Braille mette le ali al nostro pensiero!

 

20 febbraio 2016 – Ore 9.30-13.00

FIRENZE

Teatro 13

Istituto per Ciechi “Aurelio Nicolodi”

Via Aurelio Nicolodi, 2

 

21 febbraio 2016 – Ore 9.30-13.00

CAGLIARI

Sala consiliare del Comune di Cagliari

Via Roma 145

 

20 febbraio 2016 – Ore 9.30-13.00

FIRENZE

Teatro 13

Istituto per Ciechi “Aurelio Nicolodi”

Via Aurelio Nicolodi, 2

Con il patrocinio di

Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze e Comune di Firenze

Ore 9.30 – Registrazione dei Partecipanti

Ore 10.00 – Saluto di benvenuto:

Antonio Quatraro, Presidente del Consiglio Regionale Toscano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Comune di Firenze e Regione Toscana

Senatrice Rosa Maria di Giorgi, Componente la Commissione permanente per l’istruzione pubblica e i beni culturali

Soci fondatori del Club Italiano del Braille

A seguire, relazioni:

“Ruolo e funzione del Club Italiano del Braille” Nicola Stilla, Presidente del Club Italiano del Braille

“Il perché di una Giornata Nazionale del Braille”, Mario Barbuto, Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

“Il Braille nei percorsi museali inclusivi”, Museo Galileo e Polo Museale Fiorentino

Ore 10.45 – Tavola Rotonda sul ruolo e l’importanza del Braille e sulla promozione del Braille da parte delle istituzioni. Conduce: Luce Tommasi, giornalista.

Ore 11.30 – Testimonianze sull’applicazione del Braille nell’ambito scolastico e scientifico. Presentazione dell’app Braillepad a cura dell’Ing. Claudio Guida, informatico.

Ore 12.00 – Esibizione musicale: strumentisti dell’Orchestra del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze diretti da Luigi Mariani, musicista non vedente.

Ore 12.20 – Premiazioni:

Classi vincitrici del concorso nazionale sul codice Braille. Consegna il Dott. Domenico Petruzzo, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Consegna del Premio “Aurelio Nicolodi” alla famiglia Graziani, in memoria di Paolo Graziani.

 

21 febbraio 2016 – Ore 9.30-13.00

CAGLIARI

Sala consiliare del Comune di Cagliari

Via Roma 145

Ore 9.30 – Intitolazione di una piazza cittadina a Louis Braille: all’angolo tra Via Stoccolma e Via Berlino (Quartiere Genneruxi)

Ore 10.30 – Saluto di benvenuto:

Raimondo Piras, Presidente del Consiglio Regionale sardo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Ore 10.50, Relazioni:

“Ruolo e funzione del Club Italiano del Braille” Nicola Stilla, Presidente del Club Italiano del Braille

Ore 11.05 – “Il perché di una Giornata Nazionale del Braille”, Mario Barbuto, Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Ore 11.20 – “Insegnamento del Braille nella formazione scolastica e professionale” Linda Salis, componente il Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Ore 11.40 –  “Il Braille come mezzo di comunicazione per persone con disabilità plurime”, Angela Pimpinella, componente la Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Ore 12.00 – Esibizione musicale: Silvia Zaru, pianista non vedente

La riabilitazione visiva dei ciechi e degli ipovedenti nella prospettiva degli standard WHO

Intervento di Claudio Cassinelli

International consensus conference on visual rehabilitation standards

Sessione riservata ai centri italiani di riabilitazione visiva

Roma 12 dicembre 2015

 

Accolgo l’invito formulato dall’organizzazione della Conferenza di non intervenire a proposito della situazione del centro di appartenenza ma piuttosto di contribuire alla riflessione e al dibattito sulla situazione nazionale dei servizi di riabilitazione visiva e sulle prospettive di evoluzione.

Prescindo anche dall’analisi delle cause e delle responsabilità relative alla situazione attuale, analisi che, se pur interessante e per molti aspetti chiarificatrice, richiederebbe più spazio e soprattutto sarebbe controversa e destinata ad alimentare polemiche.

Con spirito costruttivo invece dobbiamo chiederci come è possibile superare la situazione attuale dei centri che, per constatazione comune, rappresenta un panorama diversificato e disarticolato: non sintomo di diversità e quindi di ricchezza, ma di disomogeneità e quindi di confusione e contraddittorietà.

La disomogeneità consiste soprattutto nel fatto che i centri di riabilitazione visiva italiani sono diversi per natura, servizi e qualità.  Ci sono centri istituiti, secondo la programmazione di alcune regioni, presso aziende ospedaliere o sanitarie locali o presso istituti universitari.  Si  tratta quasi sempre di centri-ipovisione, quindi per utenti ipovedenti e quasi sempre adulti, che demandano gli interventi per i ciechi totali a entità di tipo associativo.

Le strutture del primo tipo sono pubbliche e sono a carico dei fondi sanitari regionali.  Le strutture associative operano con personale spesso di dubbia qualifica, sono finanziate con risorse della legge n.284/1997, che come sappiamo sono aleatorie, e, se pur titolari di qualche forma convenzionale o di incarichi di regioni o di aziende sanitarie, sono prive dei requisiti minimi richiesti per operare in convenzione con il servizio sanitario nazionale.

Questa situazione comporta innanzi tutto una grave disomogeneità nel diritto degli utenti a ricevere servizi di qualità in rapporto alle proprie necessità. Occorre quindi cercare di superare questo situazione per orientare le scelte del governo nazionale e di quelli regionali verso un sistema più equilibrato. Certamente la definizione degli standard dell’O.M.S. in materia di riabilitazione visiva, e il ruolo svolto dall’Italia in questo percorso, ce ne danno l’occasione e le risorse, quantomeno sul piano concettuale.

Per svolgere questo cammino si individuano tre questioni sulle quali è necessario un chiarimento.

 

  1. Riabilitazione visiva.

Dovrebbe essere ormai patrimonio comune il concetto che la riabilitazione visiva non riguarda solo e meramente la funzione e l’organo della visione, ma è un processo rivolto a far acquisire, o riacquisire, alla persona capacità complessive e competenze nello svolgimento delle proprie funzioni nella vita quotidiana per raggiungere uno sviluppo armonico e un proprio stato di benessere. Questo risultato si ottiene facendo migliorare le capacità di utilizzo del residuo visivo, laddove presente, ma anche sviluppando le altre funzioni e i sensi vicarianti.

Quindi la riabilitazione visiva è rivolta non solo agli ipovedenti ma anche ai ciechi totali, e quindi in generale alla categoria dei “disabili visivi”. Per evitare una evidente ambiguità lessicale dovremmo riformare anche il nostro linguaggio e proporci una diversa definizione per la quale sono individuabili due soluzioni:

riabilitazione visiva per ciechi e ipovedenti, o

riabilitazione delle disabilità visive.

 

  1. Non solo per adulti ma anche per minori.

I centri di riabilitazione per i disabili visivi devono essere in grado di operare non solo per gli ipovedenti ma anche per i ciechi, non solo per gli adulti ma anche per i minori, a partire dall’età precoce, secondo il concetto che quanto prima si interviene iniziando un percorso riabilitativo, tanto migliori saranno i risultati in termini di crescita e sviluppo armonico.

Questo significa che i centri dovrebbero essere in grado di effettuare una “presa in carico” a partire dall’insorgenza della disabilità, quindi anche di neonati. Una assunzione di responsabilità globale, quindi per tutti gli aspetti dello sviluppo, e longitudinale ossia prolungata nel tempo per tutta l’età evolutiva.

Questo significa soprattutto che la presa in carico è rivolta anche ai genitori, particolarmente nella prima infanzia, e ai contesti di riferimento, in primo luogo quello educativo e scolastico. Per i giovani-adulti occorre che i centri siano in grado di offrire consulenza, sostegno e apporti specialistici anche nel percorso di professionalizzazione e di inserimento lavorativo.

Non bisogna dimenticare infatti che il supporto all’inserimento scolastico e lavorativo delle persone disabili rientra appieno nelle competenze del servizio sanitario nazionale, nel quale deve essere a pieno titolo considerata la riabilitazione delle disabilità visive.

Sul piano della programmazione e organizzazione dei centri occorrerà considerare l’ipotesi che i servizi di riabilitazione possano essere articolati in due distinte unità operative: una per gli adulti e una per l’età evolutiva. Per questa seconda competenza sarà indispensabile che le visite oculistiche di prevenzione in età neonatale ed evolutiva siano inserite nei livelli essenziali di assistenza.

 

  1. Non solo mono ma anche pluri.

Una terza questione merita attenzione perché rappresenta una problematica molto frequente nelle caratteristiche dell’utenza che si rivolge ai centri di riabilitazione: spesso la disabilità visiva è associata ad altre disabilità fisiche, psichiche o sensoriali.

Il fenomeno è evidente nella popolazione anziana ove il declino delle facoltà complessive può essere accelerato dal deficit visivo che si dimostra molto frequente nella terza-quarta età soprattutto in persone che hanno trascorso tutta la vita precedente senza significativi problemi visivi. Questa situazione particolare merita attenzione perché spesso è ignorata o sottovalutata dai medici di famiglia, dalle stesse persone interessate e dai famigliari e richiede quindi campagne di sensibilizzazione.

Altrettanta, e forse maggiore, attenzione è dovuta alla questione della pluridisabilità in età evolutiva per la delicatezza e complessità dell’argomento e per la frequenza della casistica: da alcune statistiche emerge che su dieci neonati disabili visivi solo tre siano  compromessi soltanto nella visione, mentre gli altri sette sono portatori di pluridisabilità.

La complessità della questione è insita nei diversi livelli di gravità, qualità e rilevanza dei deficit, ed emerge come il ritardo cognitivo e mentale sia caratteristico dei casi più gravi e di difficile intervento.

Nei fatti i servizi presentano situazioni diverse: sovente soggetti disabili visivi pluridisabili sono presi in carico da strutture specializzate per altre disabilità, le quali ignorano o sottovalutano e comunque non erogano prestazioni di riabilitazione specifiche per la disabilità visiva, con pregiudizio dei risultati e dei benefici per l’assistito.

Occorre che i centri specialistici per la riabilitazione visiva affermino sempre la propria competenza e capacità prestazionale anche per i casi di multidisabilità, qualora sia presente una disabilità visiva. A questo proposito si possono dare due situazioni:

vi sono casi nei quali, in rapporto alla situazione dell’utente e alla disponibilità di altri servizi specialistici sul territorio, è opportuna una presa in carico globale, e quindi l’assunzione di titolarità e responsabilità complessiva, eventualmente utilizzando competenze e consulenze di altre strutture specifiche per altre disabilità;

viceversa, nei casi di disabilità visiva di livello lieve, in presenza di altre gravi disabilità, potrà essere offerta consulenza e l’erogazione di prestazioni specialistiche ad un diverso centro che effettui la presa in carico globale.

In ogni caso bisognerà considerare che per i casi di pluridisabilità occorrono non solo servizi di tipo ambulatoriale ma anche residenziali: residenze sanitarie assistenziali e “dopo di noi” e semiresidenziali; centri diurni. Strutture che rientrino tra le competenze e le risorse a disposizione dei centri di riabilitazione delle disabilità visive.

A proposito del fenomeno dei disabili visivi pluridisabili occorre considerare una importante novità nel panorama italiano. Infatti la Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi ha finalmente ottenuto nel corso del 2015 lo sblocco dei finanziamenti della legge n.278/2005, che prevede la realizzazione di un centro polifunzionale per “ciechi pluriminorati”. La Federazione ha acquisito un immobile in Roma e presentato al Ministero dell’Interno uno studio di fattibilità per la sua ristrutturazione, nonché le linee guida per l’organizzazione del centro. Dopo dieci anni dall’approvazione della legge è finalmente in corso l’avvio della progettazione della ristrutturazione dell’immobile e si avvierà quanto prima anche la programmazione delle collaborazioni con le strutture del territorio a livello nazionale affinché il nuovo centro rappresenti una realtà integrata, in grado di interagire e supportare la rete dei servizi territoriali.

Definiti questi tre temi sui quali occorre che vi sia un impulso a livello centrale e regionale per superare l’attuale situazione di confusione e ambiguità, occorre una ulteriore impegno per compiere un passo avanti verso l’organicità istituzionale del sistema dei centri di riabilitazione delle disabilità visiva, in armonia con il quadro degli standard definiti dall’Organizzazione Mondiale della Salute con l’attuale conferenza.

Si sono già evidenziati nel corso dei precedenti convegni del Polo nazionale IAPB, e in particolare in quello del 13 marzo 2015, i limiti e le ambiguità della legge n.284/1997, la quale ha avuto il merito di definire e promuovere la nascita dei centri, ma ha nel contempo prodotto un sistema di finanziamento degli stessi diverso e parallelo rispetto a quello del servizio sanitario nazionale. Non bisogna certo smettere di chiedere il rifinanziamento della legge, ma occorre destinare queste risorse agli investimenti per le dotazioni strutturali, strumentali e a iniziative promozionali o campagne di prevenzione, non al funzionamento dei centri, alle spese di personale e alle eventuali convenzioni con centri specialistici accreditati, finanziamenti che devono rientrare a pieno titolo nei fondi sanitari regionali.

A tal proposto è opportuna una sottolineatura: per garantire il diritto dei cittadini disabili visivi a ricevere prestazioni riabilitative, come stabilito dalla legge n. 833/1978, istitutiva del servizio sanitario nazionale, è necessario un richiamo alle Regioni affinché nel disciplinare il sistema delle convenzioni con centri non appartenenti alle aziende sanitarie o ospedaliere, siano richiamate non solo al rispetto del Decreto ministeriale 18.12.1997 (come modificato dal D.M. 10.10.1999) che stabilisce i requisiti organizzativi, strutturali e funzionali dei centri di cui all’art.2, comma 1 della legge 284/97, ma anche al rispetto dell’Atto di indirizzo e coordinamento approvato con D.P.R. 14.1.1997, che stabilisce i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi prescritti per l’esercizio delle attività sanitarie.

Infatti è dal rispetto della disciplina specifica di ogni singola disabilità, integrato  con il rispetto di quella generale del servizio sanitario, che tutti i disabili, di qualunque tipologia, possono sentirsi adeguatamente tutelati e a pieno titolo considerati cittadini titolari di diritti speciali, come tutte le persone in rapporto ai propri bisogni.

Costituzione Commissioni Nazionali

La Direzione Nazionale nella riunione del 28 Gennaio 2016 ha costituito le seguenti Commissioni di lavoro, tenendo conto dei c.v. presentati.

COMMISSIONI NAZIONALI

ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA CONGRESSUALE
Coordinatore: Giovanni Taverna
Referente: Carlo Carletti
Componenti: Luciana Loprete, Francesco Busetti.

AUSILI E TECNOLOGIE
Coordinatore: Nunziante Esposito
Referente: Giuseppe Fornaro
Componenti: Sabato De Rosa, Giuseppe Fedele, Alberto Piovani, Luca Davanzo

AUTONOMIA, MOBILITA’ E VITA INDIPENDENTE
Coordinatore: Annita Ventura
Referente: Fabrizio Marini
Componenti: Gaetano Marchetto, Emanuela Storani, Domenico Ietto.

BENI CULTURALI E SERVIZI LIBRARI
Coordinatore: Francesco Fratta
Referente: Aldo Grassini
Tecnico: Architetto Rocco Rolli
Componenti: Lorenza Vettor, Salvatore Ferragina, Gennaro Iorio.

CANI GUIDA
Coordinatore: Elena Ferroni
Referente: Irene Balbo
Componenti: Ada Maria Alexandra Ammirata, Samuele Frasson, Simone Venza, Antonella Cavallo.
DIPARTIMENTO POLITICA E RAPPORTI ISTITUZIONALI
Coordinatore: Stefano Tortini;
Referente: Federico Borgna;
Componenti: Giovanni D’Alessandro, Arturo Vivaldi, Massimo Vita.

FAND, CONSULTE E ASSOCIAZIONI DELLA DISABILITA’
Coordinatore: Vincenzo Zoccano
Referente: Hubert Perfler
Componenti: Giuseppe Ambrosino, Francesco Barillà, Armando Giampieri, Nicola Stilla.

INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Coordinatore: Katia Caravello
Referente: Maria Mencarini
Componenti: Peppino Re, Flavio Vezzosi, Massimiliano Penna.

IPOVISIONE

Coordinatore: Adoriano Corradetti
Referente: Filippo Cruciani
Componenti: Salvatore Albani, Zaira Raiola, Antonino Cotroneo.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Coordinatore: Marco Condidorio
Referente: Daniela Floriduz
Componenti: Silvana Piscopo, Francesco Busetti, Giuseppe Lapietra.

LAVORO
Coordinatore: Stefano Tortini
Referente: Mario Mirabile
Componenti: Osvaldo Benzoni, Silvano Pasquini, Marilena Chiacchiari, Alessandro Mosca, Pietro Puddu.

NUOVE ATTIVITA’ LAVORATIVE
Coordinatore: Valter Calò
Referente: Alina Pulcini
Componenti: Stefano Borella, Gianluca Fava, Maurizio Albanese, Eleonora Ballocchi, Domenico Ietto.

ORGANIZZAZIONE UICI E TERRITORIO
Coordinatore: Eugenio Saltarel
Componenti: Chiara Tirelli, Ermelinda Salis, Claudio Romano, Santino Di Gregorio, Roberto Callegaro.

PARI OPPORTUNITA’
Coordinatore: Luisa Bartolucci
Referente: Erica Monteneri
Componenti: Beatrice Daziale, Anna Varriale, Marco Pronello, Caterina Benini, Nunziata Panzarea.

PLURIDISABILITA’
Coordinatore: Angela Pimpinella
Referente: Annita Ventura
Tecnico: Antonio Passaro
Componenti: Flavio Vezzosi, Mirco Fava, Giovanna Virga, Luciana Loprete.

PREVIDENZA E PENSIONISTICA
Coordinatore: Mario Girardi
Referente: Giovanni Battista Flaccadori
Componenti: Aldo Corsa, Giulia Antonella Cannavale, Antonio Montanaro.

RELAZIONI INTERNAZIONALI
Coordinatore: Francesca Sbianchi
Referente: Matteo Salandri
Componenti: Rodolfo Cattani, Vanessa Cascio, Christoph Damm.

SERVIZIO CIVILE E SERVIZI AI SOCI
Coordinatore: Annamaria Palummo
Referente: Massimo Isidori
Componenti: Gaetano Minincleri, Vincenzo La Francesca, Alessandro Mosca.

SPORT, TEMPO LIBERO E TURISMO SOCIALE
Coordinatore: Hubert Perfler
Referente: Vincenzo Zoccano
Componenti: Giulia Di Piazza, Davide Dongiovanni, Ettore Galassi, Angelo Grazzini, Strato Petrucci, Luigi Palmieri.

STUDI MUSICALI

Coordinatore: Antonio Quatraro
Referente: Luigi Mariani
Componenti: Giovanni Arestia, Gianluca Casalino, Franco De Feo.

TERZA ETA’
Coordinatore: Katia Caravello
Referente: Cesare Barca
Componenti: Letizia Lecchi, Primitivo Masi, Roberta Foresi

TRASPARENZA, VISIBILITA’ E IMMAGINE

Coordinatore: Maria Buoncristiano;
Referente: Antonella Pallante
Componenti: Alberto Sabatini, Mauro Marcantoni.

Gruppo di Lavoro OSI
Coordinatore: Vincenzo Zoccano
Responsabile operativo: Massimiliano Martines
Componenti: Nunziante Esposito, Giuseppe Fornaro, Alessandro Baldi, Gaetano Contestabile, Simonetta Pizzuti, Vainer Broccoli, Simone Dal Maso, Alessio Lenzi, Vincenzo Rubano, Nicolò Finocchiaro.

Rubrica di Slash Radio “Chiedi al presidente”

Anche nel 2016 riprendiamo i nostri tradizionali incontri di fine mese. Il prossimo appuntamento è fissato per Mercoledì 27 gennaio, dalle 16.30 alle 17.30, su SlashRadio, con una nuova edizione della rubrica “Chiedi al Presidente”.
Avremo tanto di cui parlare, considerata anche l’importante riunione della Direzione Nazionale che si terrà il giorno successivo, nella quale verranno deliberate la costituzione e la composizione delle Commissioni, del Consiglio Irifor e della rappresentanza UICI nella direzione nazionale IAPB.
Durante la trasmissione, nel mio ruolo di Presidente Nazionale, risponderò in diretta a tutte le domande che gli ascoltatori vorranno rivolgermi, anche e soprattutto su questi decisivi argomenti.
Le vostre domande comunque, come al solito, saranno libere, senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi concernenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo chiedialpresidente@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
telefono, ai numeri 06 6998-8353 / 06 6791-758
Vi attendo numerosi per continuare a dare vita a un dialogo diretto che ci aiuti a crescere e a migliorare.
Per ascoltare SlashRadio sarà sufficiente digitare la stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Comunicato Stampa

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si associa a tutti coloro che hanno intrapreso la battaglia con gli albergatori per chiedere loro di rispettare la legge che riguarda l’accesso dei cani guida negli alberghi.
A tal proposito si tiene a sottolineare che l’Unione si è battuta in Parlamento ottenendo con grande soddisfazione la legge che ha consentito l’accesso dei cani per ciechi negli esercizi pubblici e nei luoghi aperti al pubblico, impegnandosi fortemente per l’applicazione omogenea della normativa e dialogando in particolar modo con Federalberghi.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti non può che condividere il merito del comunicato stampa emanato dalla FISH nazionale con cui da tempo collabora con sinergia di intenti rispetto ai temi di comune interesse, pur rimanendo, tuttavia, in prima linea per la tutela dei diritti dei non vedenti e degli ipovedenti italiani.

Fare dell’Italia un Paese che accoglie i cani guida per ciechi, sarà possibile?, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Un recente comunicato stampa della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) pubblicato sul giornale on line dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, porta in primo piano le difficoltà di accesso ad alcuni alberghi, in cui si sono imbattute persone non vedenti con il loro cane guida. Leggendone il contenuto, riflettevo su quanta libertà di movimento regali a chi non vede la presenza di un cane opportunamente addestrato, su quanto lasci l’amaro in bocca trovarsi di fronte al rifiuto verso questi animali e soprattutto, su come si possa far capire il loro ruolo a chi non Sa. Queste domande sono diventate per me ancor più rilevanti, perché da qualche settimana la direzione nazionale U.I.C.I., mi ha assegnato l’incarico di coordinare la commissione nazionale che si occuperà proprio di tale tema. Dunque dovrò guidare un gruppo di persone che avrà l’importante Compito di proporre linee di indirizzo per l’azione, in questo specifico settore, nei prossimi cinque anni.
E allora pensando all’Italia, pur con alcune differenze territoriali, credo di poter dire che vivo in un paese poco abituato a vedere in giro cani guida per ciechi, poco informato sul tema e spesso anche distratto. Un paese in cui non si Sa distinguere tra cane guida e cane da compagnia, che non è a conoscenza che il cane guida ha una funzione importantissima che va rispettata, per esempio spostandosi per lasciare libero il passaggio, non disturbandolo mentre lavora, evitando di accarezzarlo e attirare la sua attenzione.
Se penso invece a ciò che vorrei, mi piacerebbe vivere in un’Italia in cui un cieco che si muove quotidianamente affiancato dalla sua guida a quattro zampe non incontri divieti sul suo cammino. Non trovi ostacoli ad entrare in un ristorante o in un supermercato, a prendere un taxi, un autobus o un aereo, in cui si possa recare tranquillo a fare una visita medica, sul suo posto di lavoro o in un luogo di vacanza. Vorrei che non ci fosse sempre bisogno di spiegare che il cane guida può entrare, ripetendo in ogni situazione di disinformazione o peggio rifiuto, che c’è una legge che lo consente dal 1974, come fosse un disco rotto.
A partire quindi dalla nuova commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, che verrà nominata insieme a tutte le altre a fine mese dalla direzione dell’associazione, mi farò promotrice e punto di riferimento nel delineare obiettivi chiari, che abbiano il preciso scopo di ridurre lo scarto che c’è tra l’Italia di adesso e il paese accogliente che vorremmo. Mi aspetto inoltre di esser circondata da persone volenterose che mi aiuteranno a portare avanti le proposte scaturite dai lavori del XXIII Congresso Nazionale e mi impegnerò in prima persona perché queste non restino solo belle parole scritte sulla carta. Obiettivi prioritari da tenere in considerazione saranno una incisiva sensibilizzazione sul territorio riguardante il prezioso ruolo del cane guida e un’informazione capillare ai dirigenti dell’associazione riguardo a questo tema, che merita senza dubbio tutta la nostra attenzione.
Appena sarà individuata la squadra di persone insieme alla quale lavorare, ricordando che c’è tempo fino al 15 gennaio per inviare la propria candidatura a far parte delle commissioni, mi auguro che questo nuovo gruppo che avrò la fortuna di coordinare saprà fare del suo meglio, perché la libertà di movimento del cieco con il cane guida sia una realtà universalmente conosciuta e scontata, piuttosto che un diritto da rivendicare con le unghie e con i denti.

Elena Ferroni

Calendario delle riunioni degli organi nazionali anno 2016

GENNAIO
28-Ore 8.30 Direzione Nazionale

MARZO
02-Ore 15.00 Consiglio Nazionale on line
03-Ore 8.30 Direzione Nazionale

APRILE
14-Ore 8.30 Direzione Nazionale
23-Ore 15.00 Consiglio Nazionale
24-Ore 8.30 Consiglio Nazionale

MAGGIO
26-Ore 8.30 Direzione Nazionale

LUGLIO
07-Ore 8.30 Direzione Nazionale

SETTEMBRE
30-Ore 15.00 Direzione Nazionale

OTTOBRE
01-Ore 8.30 Consiglio Nazionale e Coordinatori Commissioni Nazionali
01-Ore 15.00 Assemblea Nazionale Quadri Dirigenti
02-Ore 8.30 Assemblea Nazionale Quadri Dirigenti

NOVEMBRE
10-Ore 8.30 Direzione Nazionale
26-Ore 15.00 Consiglio Nazionale
27-Ore 8.30 Consiglio Nazionale

DICEMBRE
15-Ore 8.30 Direzione Nazionale