Iniziativa di cooperazione internazionale – raccolta materiali tiflodidattici e per l’autonomia

Nel quadro del rafforzamento e dell’ampliamento delle attività internazionali dell’Unione e nella consapevolezza che la nostra risposta alle richieste di sostegno da parte delle associazioni consorelle all’estero richiede interventi di aiuto solidale che contribuiscano anche alla crescita delle loro capacità (capacity building), in modo da assicurare ai risultati delle nostre iniziative efficacia e sostenibilità, l’Unione lancia una raccolta di materiali tiflodidattici e per l’autonomia quotidiana a favore di due associazioni di ciechi dell’estero con cui la nostra Unione ha un legame particolare: la prima è l’Unione dei Ciechi d’Albania, con cui l’Unione da molti anni ha iniziato un percorso di accompagnamento, e la seconda è l’Unione Nazionale delle Associazioni per la Promozione dei Ciechi e degli Ipovedenti in Burkina Faso, con cui l’Unione ha di recente firmato un accordo di gemellaggio che stimola l’Unione ad intervenire in questo paese africano con interventi diversificati, tra cui la presente raccolta materiali da destinare al centro per bambini non vedenti di Tenkodogo.

Entrambi gli enti hanno specificato quali sono gli strumenti di cui hanno bisogno e che si trovano elencati nei documenti consultabili in calce. I materiali, che potranno essere anche usati purché in buono stato, dovranno essere spediti presso la Sezione territoriale di Firenze dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, sita in via Fibonacci 5 a Firenze, entro il 15 aprile 2019. Sul pacco dovrà essere chiaramente indicata la dicitura “Raccolta materiali”. Per eventuali ulteriori chiarimenti potete sempre chiamare il Presidente della Sezione di Firenze Nicolò Zeppi al numero 335-402558, oppure Giorgio Ricci al numero 335-201895.

allegato 1
allegato 2

Scambio giovanile internazionale in Bulgaria, 12 – 19 aprile 2019

È con piacere che trasmettiamo l’invito del gruppo di giovani VIEWS Italia – UICI a partecipare a uno scambio giovanile internazionale sullo storytelling e la cittadinanza attiva. Il progetto è coordinato dalla Fonsazione Vizioner di Sofia (Bulgaria) in partenariato con l’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) (www.viewsinternational.eu) e si terrà nella città di Sandanski (Bulgaria) dal 12 al 19 aprile 2019. La scadenza per le candidature è il 10 marzo 2019.

Si riportano di seguito le informazioni necessarie:

Views International Summer camp 2019 “Revise your story”

Raduno giovanile Internazionale, Sandanski (Bulgaria), 12/04/2019-19/04/2019

Ti piacerebbe svolgere un’attività con altri partecipanti europei all’estero? Sei interessato al tema dello storytelling e vorresti migliorare le tue competenze al riguardo? Allora questo progetto è quello che fa per te. Stiamo cercando partecipanti aperti, motivati a scoprire nuove cose e interessati al tema dello storytelling e della cittadinanza europea attiva.

Nel quadro del programma Erasmus+ (www.erasmusplus.it), la Vizioner Foundation di Sofia (Bulgaria), in partenariato con l’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) organizza dal 12 al 19 aprile 2019 uno scambio giovanile internazionale dal titolo “Revise your Story”.

All’incontro parteciperanno giovani dai 18 ai 30 anni, vedenti e con disabilità visiva, provenienti da Belgio, Bulgaria, Italia, Slovenia e Turchia.

Temi del raduno giovanile

Tramite discussioni, lavori creativi di gruppo e giochi di ruolo, saranno approfonditi gli aspetti fondamentali dello storytelling, tra i quali tecniche di memorizzazione, recitazione, linguaggio del corpo, ascolto attivo, improvvisazione, formulare e ricevere critiche costruttive, catturare e mantenere l’attenzione del pubblico. I partecipanti avranno  l’opportunità di capire come esso possa  essere utile sia in ambito personale, sia professionale sia, nello specifico, nell’empowerment delle persone con disabilità. Inoltre, lo storytelling  permetterà anche di comprendere meglio ed apprezzare le altre culture.

Infine, verranno proposte numerose visite culturali a importanti luoghi della città di Sandanski.

Il raduno prevede l’integrazione tra ragazzi vedenti e non, in un clima dove la diversità, anche  culturale, sarà un aspetto arricchente e non pregiudicante.

La socializzazione, la cooperazione, la condivisione di esperienze e il lavoro in gruppo saranno quindi favoriti.

Si realizzeranno inoltre attività culturali, tra le quali presentazioni di ogni paese partecipante con la sua lingua, cultura, tradizioni ecc.;

Non mancheranno momenti per la socializzazione e serate a ritmo di musica!

Obiettivi

I principali obiettivi dello scambio giovani sono:

  • Fare in modo che le competenze acquisite possano essere utili sia dal punto di vista professionale, sia personale;
  • Aumentare l’autostima dei partecipanti e la loro fiducia in se stessi;
  • Creare un ambiente di apprendimento informale accessibile ed inclusivo;
  • Incoraggiare lo scambio culturale presentando tradizioni nazionali ed esplorando la cittadinanza europea attiva attraverso workshop interattivi sui temi europei.

Revise your Story

Un’opportunità unica per:

  • Fare amicizia con ragazzi provenienti da diversi paesi europei!
  • Migliorare le proprie competenze comunicative!
  • Acquisire maggiore fiducia in sé stessi!
  • Aumentare la stima di sé e nelle proprie potenzialità!
  • Scoprire e aumentare la propria creatività!
  • Migliorare il proprio inglese e parlare altre lingue conosciute!
  • Condividere e scambiarsi esperienze multiculturali!

La lingua ufficiale dello scambio è l’inglese. Una sufficiente conoscenza di questa lingua sarà un requisito fondamentale per partecipare ed essere in grado di vivere pienamente l’esperienza.

Le spese di vitto e alloggio e i costi per le attività previste durante il soggiorno saranno interamente coperte dal finanziamento europeo. Per quanto riguarda le spese di viaggio, per ogni partecipante saranno rimborsate fino a un massimo di €170,00 (accettati solo biglietti aerei di classe economica o biglietti ferroviari di seconda classe).

Composizione del gruppo

All’incontro, ogni paese può partecipare con un gruppo composto da sei persone: quattro con disabilità visiva (non vedenti o ipovedenti) e due vedenti; i partecipanti saranno cinque, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, mentre l’altra persona avrà il ruolo di group leader, per cui non è previsto un limite di età.

Profilo dei partecipanti

Qualità fondamentale dei partecipanti è voler lavorare in gruppo e stare insieme. I giovani partecipanti dovranno:

  • essere attivi;
  • essere disposti a prendere attivamente iniziative;
  • essere comunicativi;
  • voler apprendere nuove cose sui temi del progetto;
  • essere disposti al lavoro di squadra con altri cittadini europei;

Dato che il numero di posti è limitato, chi fosse interessato è pregato di entrare in contatto con il gruppo Views Italia mandando una email a:

info@viewsitalia.com

entro e non oltre il 10/03/2019 indicando:

– nome e cognome;

– Luogo e data di nascita;

– indirizzo e recapito telefonico;

– indirizzo email e, se in possesso, indirizzo MSN e/o Skype;

– visus: non vedente assoluto, ipovedente o vedente;

– (Per i partecipanti disabili visivi): hai mai frequentato corsi di Autonomia personale e/o orientamento e mobilità? Se si in che città? Puoi fornirci il nome dell’istruttore?

– (Per i partecipanti disabili visivi): si utilizza il bastone bianco, il cane guida o altro?

– (Per i partecipanti disabili visivi): indicare la sezione Uici o altra associazione di appartenenza;

– altre informazioni che si ritengano essere utili (es. difficoltà aggiuntive oltre alla disabilità visiva, necessità particolari e così via).

Al fine di valutare la conoscenza della lingua inglese, si chiede di inviare un testo che non superi le 300 parole, il quale dovrà contenere:

  • una breve descrizione di sé (chi sono, hobbies, studi o attività lavorativa etc…);
  • una breve descrizione delle precedenti esperienze in attività internazionali;
  • le proprie motivazioni nel voler prendere parte al raduno.

Per la scelta dei partecipanti si terrà conto di un adeguato livello di inglese dimostrato (accertato tramite il testo redatto da ogni candidato).

Al fine di garantire una equilibrata composizione del gruppo, verrà tenuto conto del livello di autonomia personale e orientamento, nonché dell’equilibrio di genere, ovvero la partecipazione in egual misura di uomini e donne.

Infine, nell’eventualità che tra gli interessati vi siano giovani appartenenti al gruppo Views Italia, essi avranno la priorità di partecipazione sugli altri candidati in quanto, nei mesi scorsi, hanno avuto un ruolo attivo nel gruppo e sostenuto la membership all’organizzazione coordinatrice del progetto.

La scelta dei partecipanti tra i candidati sarà effettuata dall’insieme dei membri del gruppo Views Italia secondo i criteri indicati sopra e verrà comunicata tramite e-mail.

Chi desideri informazioni più dettagliate può contattare Anna Rita de Bonis telefonando al numero 347 17 66 039.

Poiché all’incontro partecipano anche coetanei vedenti, si prega dare la massima diffusione  anche ad amici, fratelli e conoscenti che potrebbero essere interessati all’iniziativa. Le modalità di iscrizione e selezione sono le medesime dei partecipanti con difficoltà visive.

Vi aspettiamo numerosi!

I membri del gruppo views Italia: Anna Rita de Bonis, Giulia Pagoni, Vanessa Cascio, Marialaura Uberti, Lucia Armano, Samuele Frasson

Vacanza-studio estiva in Spagna per il perfezionamento della lingua inglese

Scadenza candidature: 28/03/2019

La O.N.C.E. (Organizzazione Nazionale Spagnola dei Ciechi) ha programmato anche per quest’anno una vacanza-studio per il perfezionamento della lingua inglese che si svolgerà nella deliziosa cittadina di Pontevedra, in Galizia, e rivolge all’Unione il suo invito a selezionare alcuni giovani ciechi e ipovedenti italiani che avranno la possibilità di vivere questa esperienza coprendo solo i costi di viaggio. L’arrivo dei partecipanti a Pontevedra è previsto nel pomeriggio del 28 luglio e la partenza il 9 agosto 2019, possibilmente dopo le 14.00.

Potranno candidarsi per la partecipazione al soggiorno giovani ciechi o ipovedenti di età compresa tra i 15 e 17 anni (che abbiano già compiuto 15 anni alla data del 28 luglio 2019 e che non abbiano ancora compiuto 18 anni alla data del 10 agosto 2019) e che siano in possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese B1 – B2. Per garantire la partecipazione di candidati adeguatamente qualificati, si invita caldamente a inviare unicamente le candidature di quei ragazzi che possiedano effettivamente il livello di competenza linguistica indicato, o che comunque si prevede avranno svolto con profitto il programma grammaticale indicato nell’allegato entro la fine del mese di aprile p.v.

Durante il soggiorno i partecipanti seguiranno un corso intensivo di inglese di livello intermedio-alto (60 ore), oltre a partecipare a varie attività ludico-sportive e culturali.

A carico dei partecipanti resteranno le spese di viaggio dal luogo di residenza fino all’aeroporto di Vigo, l’aeroporto più vicino a Pontevedra, e ritorno. Le spese di soggiorno, di studio e il transfer da e per l’aeroporto di Vigo al/dal Centro Risorse Educative della O.N.C.E. a Pontevedra, dove i ragazzi soggiorneranno e praticheranno parte delle attività, sono a carico della O.N.C.E.

Come requisito imprescindibile, il possesso delle abilità linguistiche per accedere al corso dovrà essere attestato dall’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza di ciascun candidato sulla base dello schema grammaticale riporto di seguito:
Schema grammaticale

In fase di selezione, sarà comunque somministrato ai candidati un test scritto a distanza e gli idonei verranno contattati telefonicamente da un esaminatore per la definizione di una graduatoria di merito, in base alla quale verranno selezionati i partecipanti.

Altra condizione importante per la partecipazione alla vacanza-studio è l’essere in possesso di una ragionevole autonomia nelle attività della vita quotidiana e nella mobilità (ossia la capacità di muoversi in un ambiente dopo averlo conosciuto).

I candidati dovranno far pervenire all’Ufficio Relazioni Internazionali all’indirizzo
inter@uiciechi.it
la seguente documentazione entro giovedì 28/03/2019:

– dichiarazione di assenso da parte dell’esercente la potestà parentale alla candidatura del/la ragazzo/a alla vacanza-studio di cui al presente comunicato, completata dai dati anagrafici e dall’indicazione della disabilità visiva come da verbale di accertamento sanitario di cecità civile, da un numero di telefono e un indirizzo e-mail di contatto.
– attestato dell’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza del candidato relativo al buon grado di possesso da parte di quest’ultimo delle competenze linguistiche indicate nell’allegato schema. L’attestato, che deve essere sottoscritto dall’insegnante e che può essere rilasciato su carta libera, deve indicare in maniera leggibile: nome e cognome dell’insegnante, nome e tipo di scuola frequentata dal candidato, anni di studio della lingua inglese del candidato presso quell’istituto.
– copia di eventuali certificati o diplomi che attestino lo studio della lingua inglese da parte del candidato anche presso altri istituti (scuole di lingue, etc.) con l’indicazione del livello del corso frequentato.

Scambio internazionale giovanile sull’accessibilità delle città europee finanziato dal programma Erasmus+

Perugia, marzo 2019 (scadenza invio candidature 20 febbraio)

L’Associazione di promozione sociale Kora ha chiesto all’Unione il sostegno nella diffusione dell’annuncio per la ricerca di 8 persone, tra partecipanti con disabilità visiva (almeno 3) e partecipanti vedenti, interessate a prendere parte allo scambio internazionale giovanile “One look, one culture”.

Durante lo scambio si avrà l’opportunità di discutere sull’accessibilità delle città europee per le persone cieche e ipovedenti dal punto di vista culturale, sociale e dell’ambiente costruito e di apprendere in che modo creare le condizioni di lavoro adatte in un gruppo multiculturale, in cui alcuni membri potrebbero avere bisogni speciali. Ci sarà anche la possibilità di condividere culture, tradizioni e piatti tipici, non tralasciando momenti ludici.

Lo scambio si svolgerà dal 19 al 28 marzo 2019 in Umbria, nella città di Perugia, in lingua inglese. Si richiede pertanto un livello linguistico sufficiente (almeno B1).

I costi di viaggio sono a carico dei partecipanti. Si prevede inoltre il pagamento di una quota di 70 euro. Il finanziamento del programma comunitario ERASMUS+ coprirà i costi di vitto, alloggio e attività delle persone selezionate. I candidati dovrebbero preferibilmente avere un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, ma sono ammesse deroghe fino a un’età massima di 30 anni. A due dei selezionati potrebbe essere chiesto di assumere l’incarico di capogruppo.

Ulteriori informazioni sono reperibili nella scheda informativa sotto riportata. Gli interessati potranno candidarsi inviando il modulo di iscrizione debitamente compilato, entro il 20 febbraio 2019 all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione all’email: inter@uiciechi.it.

Scheda informativa

Modulo di iscrizione

Concorso del Forum Europeo della Disabilità (EDF) – scadenza 31 gennaio 2019

Appello per presentazione esempi buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità

Il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum – EDF) ha pubblicato un appello per la presentazione di buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità, rivolto ad aziende e imprese che offrono lavoro ai giovani con disabilità nel libero mercato del lavoro, nonché a iniziative/servizi che forniscono assistenza a tali giovani nel collocamento al lavoro aiutandoli a trovare un’occupazione adeguata che permetta loro di utilizzare al meglio le proprie capacità e i propri talenti.

La fase conclusiva del concorso si terrà nel corso di una conferenza, organizzata dal Comitato Giovani EDF, sull’occupazione dei giovani con disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psicosociale, ecc.), che si terrà il 23 marzo 2019 a Bucarest, in occasione della riunione del Direttivo EDF convocata nella stessa sede.

La conferenza, che prevede la partecipazione di rappresentanti dei Consigli Nazionali della Disabilità di tutta Europa e delle Organizzazioni europee delle Persone con Disabilità che fanno parte dell’EDF, nonché di decisori politici e datori di lavoro, è volta non solo a esplorare le barriere che i giovani con disabilità si trovano ad affrontare quando si propongono sul libero mercato del lavoro, ma soprattutto a presentare esempi di buone prassi che mettano in luce in che modo è possibile promuovere un’occupazione realmente inclusiva e accessibile per le persone con disabilità, a beneficio, in particolare, dei giovani fino ai 35 anni.

Il Comitato Giovani EDF, in collaborazione con il Comitato Esecutivo EDF, si occuperà di selezionare, tra tutte le candidature pervenute, le prassi finaliste. Nel corso della conferenza, i partecipanti esprimeranno il loro voto sulle candidature giunte alla fase finale, scegliendo in tal modo l’esempio di buone prassi vincente e l’azienda/impresa/iniziativa/servizio che l’ha promossa e messa in atto riceverà il riconoscimento ufficiale dell’EDF.

Coloro che hanno presentato le prassi finaliste saranno invitati a partecipare alla conferenza del 23 marzo e l’EDF si farà carico delle loro spese di viaggio e di pernottamento per una notte in hotel.

Per poter partecipare al concorso, è necessario compilare il modulo in lingua inglese scaricabile di seguito e inviarlo entro il 31 gennaio 2019 all’EDF, all’indirizzo email haydn.hammersley@edf-feph.org, e in copia al nostro Ufficio Relazioni Internazionali (inter@uiciechi.it), con oggetto “Good practices in employment for young persons with disabilities”.

Modulo

Corso introduttivo internazionale sulle tecniche del sound design per non vedenti finanziato dal programma ERASMUS+, Novi Sad (Serbia): febbraio 2019

La YMCA Parthenope Onlus ricerca una persona con disabilità visiva interessata a seguire un corso introduttivo sulle tecniche del sound design finalizzato ad aprire nuove prospettive occupazionali in questo settore alle persone con disabilità visiva.
Il corso si terrà in lingua inglese dall’8 al 16 febbraio 2019 nella città di Novi Sad in Serbia.
Il finanziamento del programma comunitario ERASMUS+ coprirà i costi di vitto, alloggio e attività della persona selezionata e di un suo accompagnatore vedente, i loro costi di viaggio (in classe economica) saranno invece rimborsati fino a un massimo di 275,00 euro ciascuno. Non sono previsti limiti di età per la candidatura, ma è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese (almeno livello B2) e verrà accordata priorità ai candidati che abbiano esperienza in ambito musicale.
Ulteriori informazioni sono reperibili sulla scheda informativa (in lingua inglese) reperibile sul sito al seguente link: https://www.uiciechi.it/Documentazione/Circolari/TestoCirc.asp?id=5862. Gli interessati potranno candidarsi compilando il modulo di iscrizione e inviandolo entro il 17 gennaio 2019 all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione all’email: inter@uiciechi.it.

Catania – 13 dicembre 2018: inaugurato il nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica, di Anna Buccheri

In occasione della Giornata nazionale del cieco che si celebra ogni 13 dicembre per Santa Lucia, la sezione Territoriale UICI di Catania ha organizzato la Cerimonia inaugurale del nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica. L’Ambulatorio è il frutto di un lavoro di collaborazione avviato da anni ormai con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania nella quale si sono formati gli oculisti e gli ortottisti che prestano la loro opera quotidianamente e da tempo all’UICI nell’Ambulatorio di prevenzione delle patologie oculistiche già esistente e nel Centro di riabilitazione attivo anch’esso da anni e della recente convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Il pomeriggio si è aperto con un momento musicale: un quartetto d’archi e un oboista del Liceo Musicale Bellini di Catania, con un intermezzo tutto natalizio con la zampogna; canti di Natale di una seconda classe della scuola primaria del Circolo Didattico di Sant’Agata Li Battiati frequentata da un bambino con disabilità visiva capitanati da una delle maestre e accompagnati dalla DS prof.ssa Patrizia Pittalà.
Il compito di moderare l’incontro è toccato a Sarah Donzuso, giornalista di esperienza e grande sensibilità che ha proceduto ad introdurre gli interventi secondo il seguente ordine:
dott. Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI, che ha esortato a continuare a lavorare nell’ambito della prevenzione unica arma valida per sconfiggere la disabilità visiva perché l’utopia permette di migliorare la realtà e i bambini sono il nostro futuro;
prof. Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, che ha ringraziato la Presidente UICI Rita Puglisi per la disponibilità e l’attenzione alla tematica della prevenzione e ha riconosciuto nell’Ambulatorio il segno concreto che dà senso alle attività svolte negli anni mettendo insieme disponibilità e competenze, collaboratori e collaboratrici, in un rapporto costante con la Clinica Oculistica di Catania e il prof. Avitabile, ed ha espresso l’augurio di una collaborazione positiva e serena per realizzare progetti di prevenzione in questo ambito importante e quindi poter tracciare un bilancio di quanto si farà;
prof. Teresio Avitabile, Direttore Clinica Oculistica dell’Università di Catania Ospedale Policlinico-Vittorio Emanuele e Segretario SOI, ha ricordato la collaborazione ormai collaudata con la Sezione Territoriale UICI di Catania la cui Presidente cerca sempre di creare convergenze su progetti e con l’UICI in generale attraverso la SOI (Società Oculisti Italiani), infine ha ribadito la necessità e l’importanza della prevenzione rivolta ai bambini, soggetti più deboli ai quali è terribile dover dire “non c’è niente da fare”;
dott.ssa Monica Stoppani, Consulente specialista per l’oftalmologia pediatrica e strabismo, che ha sottolineato che la collaborazione porta sempre qualcosa di positivo e ha ringraziato tutti coloro che lavorano a Catania per un miglioramento sul territorio specialmente in ambito pediatrico;
prof. Raffaele Falsaperla, Primario Neonatologia e UTIN Santo Bambino di Catania, che ha posto l’attenzione sulla sinergia multidisciplinare e riconoscendo nella collaborazione che si è creata tra Neonatologia, UICI e Clinica Oculistica di Catania e Unità Oculistica del San Raffaele di Milano un esempio virtuoso espressione dell’impegno a collaborare con l’obiettivo comune della diagnosi precoce;
prof.ssa Rita Puglisi, Presidente UICI di Catania, ha espresso soddisfazione per un traguardo che ha richiesto tempo, lavoro di rete e formazione continua e professionalizzante, traguardo perseguito attraverso la collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania, la convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il protocollo con la Fondazione Mariani e il sostegno di Neonatologia del Santo Bambino di Catania per un progetto esteso, articolato e ampio che sia anche un’opportunità per la città di Catania in un’ottica di cittadinanza attiva, di responsabilità e di impegno sociale che i disabili visivi vogliono praticare al pari dei loro concittadini, in un ambiente strutturato, pensato e organizzato per essere adeguato e rispondente sia per le famiglie sia per i bambini, accogliente fisicamente (mobili, colori, suppellettili, immagini, giochi, servizi, assenza di barriere architettoniche), in cui si cura la comunicazione (si spiega cosa e perché si fa, chi lo fa e perché lo fa al bambino rendendolo partecipe di un intervento che lo riguarda) usando accortezza e attenzione nel costruire la relazione e un clima di collaborazione perché il rapporto sia “caldo” e non sia freddo, asettico e distaccato.
La moderatrice della serata, dott.ssa Sarah Donzuso, dopo aver registrato la risonanza dell’evento sulla stampa, ha ringraziato alcune delle autorità e delle personalità presenti. Tra queste vanno ricordate:
il prof. Gaetano Minincleri, Presidente UICI Regione Sicilia;
la dott.ssa Linda Legname, Componente Direzione Nazionale UICI;
la dott.ssa Stefania Basile, ortottista che ha agito da facilitatore per la creazione del rapporto con il San Raffaele;
il Presidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Catania, dott. Sebi Anastasi;
l’Assessore al Decentramento, all’Anagrafe e all’Innovazione tecnologica del Comune di Catania, Alessandro Lo Porto, intervenuto in rappresentanza del Sindaco, che ha riconosciuto nell’Ambulatorio un progetto pilota di grande valenza a cui l’Amministrazione comunale esprime vicinanza;
il dott. Claudio Pellegrino, Delegato provinciale CIP e rappresentante Associazione Life onlus;
il Pro-Rettore dell’Ateneo catanese, ch.mo prof. Giancarlo Magnano che ha dato risalto all’importanza dell’iniziativa sotto l’aspetto sociale, medico, culturale e scientifico, e a livello cittadino, dimostrazione che si può superare la difficoltà tutta meridionale di lavorare insieme.
A questo punto si è proceduto al taglio del nastro per l’inaugurazione vera e propria. È seguito un rinfresco che ha dato modo a tutti i convenuti (componente medica, soci e socie, amici, impiegati, consiglieri e garanti) di ritrovarsi tutti insieme in un’atmosfera di festa più informale a cui si è unito anche il Sindaco di Catania, dott. Salvo Pogliese.

Approvato il primo standard europeo sulla Progettazione per Tutti!

Il Forum Europeo della Disabilità informa che lo Standard europeo EN 17161 “Progettazione per Tutti – accessibilità conforme a un approccio basato sulla Progettazione per Tutti per prodotti, beni e servizi – ampliare la gamma degli utenti” è stato approvato dagli enti europei di normazione.
Questo standard europeo, risultato dell’orientamento assunto dai suddetti enti a seguito del Mandato 473 della Commissione Europea sulla Progettazione per Tutti e per la cui realizzazione sono stati coinvolti attivamente gli esperti del Forum, è stato supportata dalla maggior parte degli enti nazionali di normazione. Questo standard è stato approvato da 16 di essi, con il solo voto negativo della Germania; la Svezia, il Regno Unito e l’Austria hanno presentato le proprie osservazioni sulla bozza finale del testo.
Questo standard elenca requisiti e raccomandazioni che rendono possibile a un ente o a un’impresa progettare, realizzare e distribuire prodotti, beni e servizi in modo che siano accessibili, comprensibili e utilizzabili dalla più ampia gamma possibile di utenti. La forma in cui si presenta è simile a quella degli altri standard usati dall’industria e dalle organizzazioni per garantire una gestione di qualità.
Tra pochi mesi lo standard europeo EN 17161 sarà pronto per la pubblicazione e la sua diffusione è prevista per l’inizio del prossimo anno. Non appena la suddetta norma verrà pubblicata, il Forum Europeo della Disabilità predisporrà dei webinar ed elaborerà un toolkit a riguardo. Lo standard potrà essere di grande utilità nella promozione di una maggiore consapevolezza dell’importanza della Progettazione Universale presso tutti gli enti e potrà essere utilizzata nei bandi pubblici per assicurarsi che il rispetto dei requisiti di accessibilità sia parte integrante di tutte le offerte.

Un passo avanti fondamentale verso la fine della “carestia” di libri, di Francesca Perretta e Manuela Esposito

Autore: Francesca Perretta e Manuela Esposito

La “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso a più del 90% dei libri pubblicati nel mondo da parte delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, sta probabilmente giungendo al termine. Un passo fondamentale in questa direzione è stato infatti compiuto il 1° ottobre 2018 con la ratifica, da parte dell’Unione Europea, del Trattato di Marrakech. In tal modo questo trattato internazionale entra ufficialmente a far parte, attraverso l’adozione di una Direttiva (2017/1564) e un Regolamento UE specifici, del corpus legislativo europeo e, di conseguenza, esso avrà una grande influenza sulle norme nazionali che regolano le eccezioni al diritto d’autore.

Il Trattato di Marrakech, ufficialmente “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa” è un trattato internazionale sottoscritto il 27 giugno 2013 a Marrakech, Marocco, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Esso è però entrato effettivamente in vigore solo il 30 settembre 2016, quando è stata raggiunta la necessaria quota di 20 paesi aderenti. Con i 28 paesi dell’UE, sono ad oggi più di 70 i paesi che potranno condividere le proprie biblioteche in formato adattato.

Il Trattato ha ad oggetto eccezioni uniche e di grande rilievo poste al diritto d’autore in favore delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. In particolare, consente la possibilità di effettuare scambi internazionali non commerciali di materiale librario protetto da diritto d’autore, purché prodotto in formati “accessibili” (con tale espressione, si intendono i testi trascritti in braille, riprodotti in caratteri ingranditi, i libri digitali e audio adattati e le trasmissioni radiofoniche) destinati specificamente a consentire la fruizione dei contenuti da parte delle persone cieche e ipovedenti o con altre difficoltà di lettura, come per esempio le persone con dislessia.

La ratio ispiratrice del Trattato è, dunque, proprio quella di porre fine alla “carestia” di libri nel mondo; esso, inoltre, rappresenta un grande passo in avanti nella ricerca di un equilibrio tra il dovere di rendere la cultura accessibile a tutti e, dall’altro lato, il diritto di ciascun autore di vedere tutelati i propri diritti di proprietà intellettuale. Infatti, il Trattato fornisce garanzie agli autori e agli editori, impedendo un uso e una diffusione impropri delle opere pubblicate e ribadendo che le eccezioni al diritto d’autore devono essere limitate a determinati casi previsti, non pregiudicando in modo irragionevole gli interessi legittimi dei titolari.

Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e responsabile della sua campagna per la ratifica da parte dell’UE del Trattato, ha affermato che “il percorso verso il Trattato di Marrakech è stato lungo, tortuoso e molto duro”. Infatti, le negoziazioni con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) sono durate più di 3 anni e, successivamente, l’Unione Europea ha impiegato quasi lo stesso tempo per mettere a punto la Direttiva e il Regolamento e per ratificare il Trattato.

Ad oggi, gli Stati dell’UE stanno lavorando per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2017/1564, mentre il Regolamento europeo è immediatamente applicabile nei paesi membri senza bisogno di legislazione aggiuntiva. In Italia, i lavori per la trasposizione della Direttiva sono in fase avanzata.

Gruppo di lavoro per il sostegno ai paesi in via di sviluppo

La Direzione Nazionale nella sua riunione del mese di luglio scorso ha costituito un gruppo di lavoro per il sostegno ai paesi in via di sviluppo, che si occuperà in particolare di progetti e possibili iniziative in favore di paesi terzi e poverissimi, soprattutto in Africa.
Il gruppo è all’inizio della sua attività, ma già ci sono alcune idee ed è iniziato un percorso che ha quale obbiettivo quello di stimolare la realizzazione di una rete associativa tra coloro che si sono sempre occupati di cooperazione allo sviluppo e in particolari di progetti e iniziative sulla prevenzione e lotta alla cecità. Il nostro fine non è a priori quello di finanziare semplicemente iniziative e progetti, ma aderire a richieste di contributi, cercando di mettere insieme tutte le risorse e disponibilità possibili per creare condizioni favorevoli ad uno sviluppo di quanto vorremmo realizzare, non limitandoci a semplici sostegni occasionali. In questo senso ci si sta orientando verso i progetti e le attività già attive ed anche conosciute nel variegato mondo della cooperazione internazionale. Capitolo a parte, ma che si inserisce naturalmente con il nuovo e più concreto impegno dell’Unione in favore delle popolazioni in estrema difficoltà, è il coinvolgimento attivo delle principali associazioni dei disabili visivi dentro l’EBU: stimolare il loro interesse verso comuni progetti, in questo modo la nostra associazione potrebbe essere la capofila di un impegno verso i più poveri della terra, e questo farebbe veramente la differenza. Insieme poi potremo e dovremo coinvolgere le associazioni rappresentative dei ciechi e degli ipovedenti nei paesi dove saremo in grado di implementare progetti in modo da collaborare con loro, stimolandone la loro crescita e rappresentanza, diminuendo progressivamente la nostra presenza, per poi lasciare a loro la prosecuzione di quanto potremo avviare. Attualmente ci si sta occupando di un progetto per l’Uganda in collaborazione e partenariato con CBM-Italia, in un’area tra le più critiche ai confini con il Sud Sudan. In Burkina Faso, dove da anni è presente con un qualificato progetto la nostra sede Toscana, è stato siglato un accordo per il gemellaggio con l’Associazione Burkinabé dei ciechi e degli ipovedenti. Un progetto è in fase di studio in Tanzania dedicato al tema dell’assistenza agli albini, che in quel paese come in altri paesi africani, rischiano la vita per il semplice motivo di essere nati Albini. Inoltre ci si stao occupando di un possibile intervento in Togo che sarà meglio delineato nei prossimi giorni.
Si potrebbero aggiungere altre proposte maturate in questo breve lasso di tempo, ma adesso si deve rafforzare questa rete, poi si potrà iniziare concretamente ad operare. Un’idea e un percorso quale questo, richiede la massima collaborazione e soprattutto la condivisione di tutti.
Ovviamente si chiede anche la collaborazione di quanti vorranno concretamente sostenere questo sogno, quello di una storica associazione di disabili visivi, quale la UICI, che opera per un mondo di fratelli in grande sofferenza ma soprattutto per prevenire e curare malattie prevenibili e curabili. E questo è quanto richiede anche OMS al nostro paese. Sarà richiesta la collaborazione di tutti, nei modi che di volta in volta saranno ritenuti idonei ad affrontare situazioni che sono realmente molto diverse l’una dall’altra. Per il momento si è molto interessati a conoscere eventuali iniziative in corso a livello regionale o territoriale per capire come inserirle nel quadro dell’attività del gruppo di lavoro e rafforzare prima di tutto la nostra rete interna.