Concorso del Forum Europeo della Disabilità (EDF) – scadenza 31 gennaio 2019

Appello per presentazione esempi buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità

Il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum – EDF) ha pubblicato un appello per la presentazione di buone prassi sull’occupazione dei giovani con disabilità, rivolto ad aziende e imprese che offrono lavoro ai giovani con disabilità nel libero mercato del lavoro, nonché a iniziative/servizi che forniscono assistenza a tali giovani nel collocamento al lavoro aiutandoli a trovare un’occupazione adeguata che permetta loro di utilizzare al meglio le proprie capacità e i propri talenti.

La fase conclusiva del concorso si terrà nel corso di una conferenza, organizzata dal Comitato Giovani EDF, sull’occupazione dei giovani con disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psicosociale, ecc.), che si terrà il 23 marzo 2019 a Bucarest, in occasione della riunione del Direttivo EDF convocata nella stessa sede.

La conferenza, che prevede la partecipazione di rappresentanti dei Consigli Nazionali della Disabilità di tutta Europa e delle Organizzazioni europee delle Persone con Disabilità che fanno parte dell’EDF, nonché di decisori politici e datori di lavoro, è volta non solo a esplorare le barriere che i giovani con disabilità si trovano ad affrontare quando si propongono sul libero mercato del lavoro, ma soprattutto a presentare esempi di buone prassi che mettano in luce in che modo è possibile promuovere un’occupazione realmente inclusiva e accessibile per le persone con disabilità, a beneficio, in particolare, dei giovani fino ai 35 anni.

Il Comitato Giovani EDF, in collaborazione con il Comitato Esecutivo EDF, si occuperà di selezionare, tra tutte le candidature pervenute, le prassi finaliste. Nel corso della conferenza, i partecipanti esprimeranno il loro voto sulle candidature giunte alla fase finale, scegliendo in tal modo l’esempio di buone prassi vincente e l’azienda/impresa/iniziativa/servizio che l’ha promossa e messa in atto riceverà il riconoscimento ufficiale dell’EDF.

Coloro che hanno presentato le prassi finaliste saranno invitati a partecipare alla conferenza del 23 marzo e l’EDF si farà carico delle loro spese di viaggio e di pernottamento per una notte in hotel.

Per poter partecipare al concorso, è necessario compilare il modulo in lingua inglese scaricabile di seguito e inviarlo entro il 31 gennaio 2019 all’EDF, all’indirizzo email haydn.hammersley@edf-feph.org, e in copia al nostro Ufficio Relazioni Internazionali (inter@uiciechi.it), con oggetto “Good practices in employment for young persons with disabilities”.

Modulo

Corso introduttivo internazionale sulle tecniche del sound design per non vedenti finanziato dal programma ERASMUS+, Novi Sad (Serbia): febbraio 2019

La YMCA Parthenope Onlus ricerca una persona con disabilità visiva interessata a seguire un corso introduttivo sulle tecniche del sound design finalizzato ad aprire nuove prospettive occupazionali in questo settore alle persone con disabilità visiva.
Il corso si terrà in lingua inglese dall’8 al 16 febbraio 2019 nella città di Novi Sad in Serbia.
Il finanziamento del programma comunitario ERASMUS+ coprirà i costi di vitto, alloggio e attività della persona selezionata e di un suo accompagnatore vedente, i loro costi di viaggio (in classe economica) saranno invece rimborsati fino a un massimo di 275,00 euro ciascuno. Non sono previsti limiti di età per la candidatura, ma è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese (almeno livello B2) e verrà accordata priorità ai candidati che abbiano esperienza in ambito musicale.
Ulteriori informazioni sono reperibili sulla scheda informativa (in lingua inglese) reperibile sul sito al seguente link: https://www.uiciechi.it/Documentazione/Circolari/TestoCirc.asp?id=5862. Gli interessati potranno candidarsi compilando il modulo di iscrizione e inviandolo entro il 17 gennaio 2019 all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione all’email: inter@uiciechi.it.

Catania – 13 dicembre 2018: inaugurato il nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica, di Anna Buccheri

In occasione della Giornata nazionale del cieco che si celebra ogni 13 dicembre per Santa Lucia, la sezione Territoriale UICI di Catania ha organizzato la Cerimonia inaugurale del nuovo Ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica. L’Ambulatorio è il frutto di un lavoro di collaborazione avviato da anni ormai con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania nella quale si sono formati gli oculisti e gli ortottisti che prestano la loro opera quotidianamente e da tempo all’UICI nell’Ambulatorio di prevenzione delle patologie oculistiche già esistente e nel Centro di riabilitazione attivo anch’esso da anni e della recente convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Il pomeriggio si è aperto con un momento musicale: un quartetto d’archi e un oboista del Liceo Musicale Bellini di Catania, con un intermezzo tutto natalizio con la zampogna; canti di Natale di una seconda classe della scuola primaria del Circolo Didattico di Sant’Agata Li Battiati frequentata da un bambino con disabilità visiva capitanati da una delle maestre e accompagnati dalla DS prof.ssa Patrizia Pittalà.
Il compito di moderare l’incontro è toccato a Sarah Donzuso, giornalista di esperienza e grande sensibilità che ha proceduto ad introdurre gli interventi secondo il seguente ordine:
dott. Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI, che ha esortato a continuare a lavorare nell’ambito della prevenzione unica arma valida per sconfiggere la disabilità visiva perché l’utopia permette di migliorare la realtà e i bambini sono il nostro futuro;
prof. Francesco Bandello, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, che ha ringraziato la Presidente UICI Rita Puglisi per la disponibilità e l’attenzione alla tematica della prevenzione e ha riconosciuto nell’Ambulatorio il segno concreto che dà senso alle attività svolte negli anni mettendo insieme disponibilità e competenze, collaboratori e collaboratrici, in un rapporto costante con la Clinica Oculistica di Catania e il prof. Avitabile, ed ha espresso l’augurio di una collaborazione positiva e serena per realizzare progetti di prevenzione in questo ambito importante e quindi poter tracciare un bilancio di quanto si farà;
prof. Teresio Avitabile, Direttore Clinica Oculistica dell’Università di Catania Ospedale Policlinico-Vittorio Emanuele e Segretario SOI, ha ricordato la collaborazione ormai collaudata con la Sezione Territoriale UICI di Catania la cui Presidente cerca sempre di creare convergenze su progetti e con l’UICI in generale attraverso la SOI (Società Oculisti Italiani), infine ha ribadito la necessità e l’importanza della prevenzione rivolta ai bambini, soggetti più deboli ai quali è terribile dover dire “non c’è niente da fare”;
dott.ssa Monica Stoppani, Consulente specialista per l’oftalmologia pediatrica e strabismo, che ha sottolineato che la collaborazione porta sempre qualcosa di positivo e ha ringraziato tutti coloro che lavorano a Catania per un miglioramento sul territorio specialmente in ambito pediatrico;
prof. Raffaele Falsaperla, Primario Neonatologia e UTIN Santo Bambino di Catania, che ha posto l’attenzione sulla sinergia multidisciplinare e riconoscendo nella collaborazione che si è creata tra Neonatologia, UICI e Clinica Oculistica di Catania e Unità Oculistica del San Raffaele di Milano un esempio virtuoso espressione dell’impegno a collaborare con l’obiettivo comune della diagnosi precoce;
prof.ssa Rita Puglisi, Presidente UICI di Catania, ha espresso soddisfazione per un traguardo che ha richiesto tempo, lavoro di rete e formazione continua e professionalizzante, traguardo perseguito attraverso la collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università di Catania, la convenzione con l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il protocollo con la Fondazione Mariani e il sostegno di Neonatologia del Santo Bambino di Catania per un progetto esteso, articolato e ampio che sia anche un’opportunità per la città di Catania in un’ottica di cittadinanza attiva, di responsabilità e di impegno sociale che i disabili visivi vogliono praticare al pari dei loro concittadini, in un ambiente strutturato, pensato e organizzato per essere adeguato e rispondente sia per le famiglie sia per i bambini, accogliente fisicamente (mobili, colori, suppellettili, immagini, giochi, servizi, assenza di barriere architettoniche), in cui si cura la comunicazione (si spiega cosa e perché si fa, chi lo fa e perché lo fa al bambino rendendolo partecipe di un intervento che lo riguarda) usando accortezza e attenzione nel costruire la relazione e un clima di collaborazione perché il rapporto sia “caldo” e non sia freddo, asettico e distaccato.
La moderatrice della serata, dott.ssa Sarah Donzuso, dopo aver registrato la risonanza dell’evento sulla stampa, ha ringraziato alcune delle autorità e delle personalità presenti. Tra queste vanno ricordate:
il prof. Gaetano Minincleri, Presidente UICI Regione Sicilia;
la dott.ssa Linda Legname, Componente Direzione Nazionale UICI;
la dott.ssa Stefania Basile, ortottista che ha agito da facilitatore per la creazione del rapporto con il San Raffaele;
il Presidente della Commissione Servizi Sociali del Comune di Catania, dott. Sebi Anastasi;
l’Assessore al Decentramento, all’Anagrafe e all’Innovazione tecnologica del Comune di Catania, Alessandro Lo Porto, intervenuto in rappresentanza del Sindaco, che ha riconosciuto nell’Ambulatorio un progetto pilota di grande valenza a cui l’Amministrazione comunale esprime vicinanza;
il dott. Claudio Pellegrino, Delegato provinciale CIP e rappresentante Associazione Life onlus;
il Pro-Rettore dell’Ateneo catanese, ch.mo prof. Giancarlo Magnano che ha dato risalto all’importanza dell’iniziativa sotto l’aspetto sociale, medico, culturale e scientifico, e a livello cittadino, dimostrazione che si può superare la difficoltà tutta meridionale di lavorare insieme.
A questo punto si è proceduto al taglio del nastro per l’inaugurazione vera e propria. È seguito un rinfresco che ha dato modo a tutti i convenuti (componente medica, soci e socie, amici, impiegati, consiglieri e garanti) di ritrovarsi tutti insieme in un’atmosfera di festa più informale a cui si è unito anche il Sindaco di Catania, dott. Salvo Pogliese.

Approvato il primo standard europeo sulla Progettazione per Tutti!

Il Forum Europeo della Disabilità informa che lo Standard europeo EN 17161 “Progettazione per Tutti – accessibilità conforme a un approccio basato sulla Progettazione per Tutti per prodotti, beni e servizi – ampliare la gamma degli utenti” è stato approvato dagli enti europei di normazione.
Questo standard europeo, risultato dell’orientamento assunto dai suddetti enti a seguito del Mandato 473 della Commissione Europea sulla Progettazione per Tutti e per la cui realizzazione sono stati coinvolti attivamente gli esperti del Forum, è stato supportata dalla maggior parte degli enti nazionali di normazione. Questo standard è stato approvato da 16 di essi, con il solo voto negativo della Germania; la Svezia, il Regno Unito e l’Austria hanno presentato le proprie osservazioni sulla bozza finale del testo.
Questo standard elenca requisiti e raccomandazioni che rendono possibile a un ente o a un’impresa progettare, realizzare e distribuire prodotti, beni e servizi in modo che siano accessibili, comprensibili e utilizzabili dalla più ampia gamma possibile di utenti. La forma in cui si presenta è simile a quella degli altri standard usati dall’industria e dalle organizzazioni per garantire una gestione di qualità.
Tra pochi mesi lo standard europeo EN 17161 sarà pronto per la pubblicazione e la sua diffusione è prevista per l’inizio del prossimo anno. Non appena la suddetta norma verrà pubblicata, il Forum Europeo della Disabilità predisporrà dei webinar ed elaborerà un toolkit a riguardo. Lo standard potrà essere di grande utilità nella promozione di una maggiore consapevolezza dell’importanza della Progettazione Universale presso tutti gli enti e potrà essere utilizzata nei bandi pubblici per assicurarsi che il rispetto dei requisiti di accessibilità sia parte integrante di tutte le offerte.

Un passo avanti fondamentale verso la fine della “carestia” di libri, di Francesca Perretta e Manuela Esposito

Autore: Francesca Perretta e Manuela Esposito

La “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso a più del 90% dei libri pubblicati nel mondo da parte delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, sta probabilmente giungendo al termine. Un passo fondamentale in questa direzione è stato infatti compiuto il 1° ottobre 2018 con la ratifica, da parte dell’Unione Europea, del Trattato di Marrakech. In tal modo questo trattato internazionale entra ufficialmente a far parte, attraverso l’adozione di una Direttiva (2017/1564) e un Regolamento UE specifici, del corpus legislativo europeo e, di conseguenza, esso avrà una grande influenza sulle norme nazionali che regolano le eccezioni al diritto d’autore.

Il Trattato di Marrakech, ufficialmente “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa” è un trattato internazionale sottoscritto il 27 giugno 2013 a Marrakech, Marocco, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Esso è però entrato effettivamente in vigore solo il 30 settembre 2016, quando è stata raggiunta la necessaria quota di 20 paesi aderenti. Con i 28 paesi dell’UE, sono ad oggi più di 70 i paesi che potranno condividere le proprie biblioteche in formato adattato.

Il Trattato ha ad oggetto eccezioni uniche e di grande rilievo poste al diritto d’autore in favore delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. In particolare, consente la possibilità di effettuare scambi internazionali non commerciali di materiale librario protetto da diritto d’autore, purché prodotto in formati “accessibili” (con tale espressione, si intendono i testi trascritti in braille, riprodotti in caratteri ingranditi, i libri digitali e audio adattati e le trasmissioni radiofoniche) destinati specificamente a consentire la fruizione dei contenuti da parte delle persone cieche e ipovedenti o con altre difficoltà di lettura, come per esempio le persone con dislessia.

La ratio ispiratrice del Trattato è, dunque, proprio quella di porre fine alla “carestia” di libri nel mondo; esso, inoltre, rappresenta un grande passo in avanti nella ricerca di un equilibrio tra il dovere di rendere la cultura accessibile a tutti e, dall’altro lato, il diritto di ciascun autore di vedere tutelati i propri diritti di proprietà intellettuale. Infatti, il Trattato fornisce garanzie agli autori e agli editori, impedendo un uso e una diffusione impropri delle opere pubblicate e ribadendo che le eccezioni al diritto d’autore devono essere limitate a determinati casi previsti, non pregiudicando in modo irragionevole gli interessi legittimi dei titolari.

Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e responsabile della sua campagna per la ratifica da parte dell’UE del Trattato, ha affermato che “il percorso verso il Trattato di Marrakech è stato lungo, tortuoso e molto duro”. Infatti, le negoziazioni con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) sono durate più di 3 anni e, successivamente, l’Unione Europea ha impiegato quasi lo stesso tempo per mettere a punto la Direttiva e il Regolamento e per ratificare il Trattato.

Ad oggi, gli Stati dell’UE stanno lavorando per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2017/1564, mentre il Regolamento europeo è immediatamente applicabile nei paesi membri senza bisogno di legislazione aggiuntiva. In Italia, i lavori per la trasposizione della Direttiva sono in fase avanzata.

Gruppo di lavoro per il sostegno ai paesi in via di sviluppo

La Direzione Nazionale nella sua riunione del mese di luglio scorso ha costituito un gruppo di lavoro per il sostegno ai paesi in via di sviluppo, che si occuperà in particolare di progetti e possibili iniziative in favore di paesi terzi e poverissimi, soprattutto in Africa.
Il gruppo è all’inizio della sua attività, ma già ci sono alcune idee ed è iniziato un percorso che ha quale obbiettivo quello di stimolare la realizzazione di una rete associativa tra coloro che si sono sempre occupati di cooperazione allo sviluppo e in particolari di progetti e iniziative sulla prevenzione e lotta alla cecità. Il nostro fine non è a priori quello di finanziare semplicemente iniziative e progetti, ma aderire a richieste di contributi, cercando di mettere insieme tutte le risorse e disponibilità possibili per creare condizioni favorevoli ad uno sviluppo di quanto vorremmo realizzare, non limitandoci a semplici sostegni occasionali. In questo senso ci si sta orientando verso i progetti e le attività già attive ed anche conosciute nel variegato mondo della cooperazione internazionale. Capitolo a parte, ma che si inserisce naturalmente con il nuovo e più concreto impegno dell’Unione in favore delle popolazioni in estrema difficoltà, è il coinvolgimento attivo delle principali associazioni dei disabili visivi dentro l’EBU: stimolare il loro interesse verso comuni progetti, in questo modo la nostra associazione potrebbe essere la capofila di un impegno verso i più poveri della terra, e questo farebbe veramente la differenza. Insieme poi potremo e dovremo coinvolgere le associazioni rappresentative dei ciechi e degli ipovedenti nei paesi dove saremo in grado di implementare progetti in modo da collaborare con loro, stimolandone la loro crescita e rappresentanza, diminuendo progressivamente la nostra presenza, per poi lasciare a loro la prosecuzione di quanto potremo avviare. Attualmente ci si sta occupando di un progetto per l’Uganda in collaborazione e partenariato con CBM-Italia, in un’area tra le più critiche ai confini con il Sud Sudan. In Burkina Faso, dove da anni è presente con un qualificato progetto la nostra sede Toscana, è stato siglato un accordo per il gemellaggio con l’Associazione Burkinabé dei ciechi e degli ipovedenti. Un progetto è in fase di studio in Tanzania dedicato al tema dell’assistenza agli albini, che in quel paese come in altri paesi africani, rischiano la vita per il semplice motivo di essere nati Albini. Inoltre ci si stao occupando di un possibile intervento in Togo che sarà meglio delineato nei prossimi giorni.
Si potrebbero aggiungere altre proposte maturate in questo breve lasso di tempo, ma adesso si deve rafforzare questa rete, poi si potrà iniziare concretamente ad operare. Un’idea e un percorso quale questo, richiede la massima collaborazione e soprattutto la condivisione di tutti.
Ovviamente si chiede anche la collaborazione di quanti vorranno concretamente sostenere questo sogno, quello di una storica associazione di disabili visivi, quale la UICI, che opera per un mondo di fratelli in grande sofferenza ma soprattutto per prevenire e curare malattie prevenibili e curabili. E questo è quanto richiede anche OMS al nostro paese. Sarà richiesta la collaborazione di tutti, nei modi che di volta in volta saranno ritenuti idonei ad affrontare situazioni che sono realmente molto diverse l’una dall’altra. Per il momento si è molto interessati a conoscere eventuali iniziative in corso a livello regionale o territoriale per capire come inserirle nel quadro dell’attività del gruppo di lavoro e rafforzare prima di tutto la nostra rete interna.

Opportunità di Servizio Volontario Europeo in Belgio – scadenza 20 ottobre 2018 ore 12.00

Si riporta di seguito l’invito del gruppo di giovani VIEWS Italia – UICI a partecipare alla selezione di un/a giovane cieco/a o ipovedente che voglia partecipare a un progetto di Servizio Volontario Europeo adattato. Il progetto è coordinato dall’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) e si terrà in Belgio, nella città di Liegi.

Servizio di volontariato europeo di lunga durata a Liegi (Belgio)

Il gruppo giovani Views Italia – UICI ricerca un giovane non vedente o ipovedente che abbia desiderio di partire in un progetto di Servizio di Volontariato europeo adattato e coordinato dall’associazione Views International (www.viewsinternational.eu) in Belgio nella città di Liegi. L’associazione ospitante presso la quale il giovane presterà il suo servizio di volontariato è la “Coordination de Sainte Marguerite & Orchidée Rose”, il coordinamento di diverse associazioni di quartiere della città di Liegi. Il volontario collaborerà alla conduzione dei corsi di francese rivolti agli stranieri (compatibilmente alle sue competenze linguistiche e comunque mai da solo), si occuperà di redigere articoli per il giornale di quartiere e potrà organizzare attività sociali e ricreative o collaborare all’organizzazione della festa del quartiere.

Il volontario alloggerà in un appartamento assieme ad altri due giovani con disabilità visiva che svolgono il loro Servizio di Volontariato Europeo presso altre associazioni. Per facilitare l’autonomia e l’orientamento del volontario con disabilità visiva nel nuovo contesto, Views International organizza, secondo i bisogni del partecipante, lezioni di orientamento e di autonomia personale, in particolare durante i primi giorni del soggiorno.

Il periodo di volontariato inizierà il prima possibile (previo accordo con l’associazione di invio, quella di coordinamento e quella ospitante) e durerà fino al 30 giugno 2019. Tale progetto è rivolto a giovani con disabilità visiva di età compresa tra i 18 ed i 30 anni in possesso almeno del livello base di francese (A2) e con abilità di orientamento e di autonomia personale sufficienti a permettergli di muoversi in maniera indipendente negli spazi dopo averli conosciuti e di gestire in maniera soddisfacente le questioni domestiche.

I costi del viaggio di andata e ritorno saranno coperti fino ad un massimo di 275 Euro. I costi relativi all’alloggio sono coperti dal finanziamento del programma Erasmus+ e il volontario riceverà un contributo mensile per il vitto.

Il servizio di volontariato europeo adattato è un’ottima opportunità di lunga durata per:
– Migliorare le proprie competenze in una lingua straniera (in questo caso il francese);
– Migliorare il proprio spirito di adattamento;
– Sperimentarsi, tramite una attività di volontariato, in un contesto professionale;
– Sperimentarsi in un nuovo contesto di vita e confrontarsi con altre culture;
– Conoscere un paese straniero e fare nuove amicizie.
Ma soprattutto guardare verso nuovi orizzonti!

Per candidarsi è necessario inviare::
– Il proprio cv in lingua francese (se ciò non fosse possibile, si accetta anche una versione in lingua inglese);
– Una lettera di motivazione in lingua francese (se ciò non fosse possibile si accetta anche in lingua inglese)
– Un attestato o altro documento che comprovi la conoscenza della lingua francese (libretto universitario con voto dell’esame sostenuto, attestato di partecipazione ad un corso di lingua francese, ecc.).

Qualora il candidato non sia in possesso di alcun documento che comprovi la conoscenza della lingua francese, sarà da noi effettuato un colloquio orale per verificare il possesso delle conoscenze linguistiche di base previste dal progetto.

Le candidature devono essere inviate entro e non oltre sabato 20 Ottobre 2018 alle ore 12.00 a info@viewsitalia.com

Per maggiori informazioni è possibile contattare Vanessa al numero 346 78 77 334.

Questa opportunità è davvero unica, candidatevi numerosi!

Indagine della Commissione Europea sull’accessibilità del web

La Commissione Europea intende conoscere le opinioni degli utenti di internet riguardo l’accessibilità dei siti web. Per raggiungere questo obiettivo ha messo a punto un questionario online, disponibile anche in lingua italiana, al quale è possibile rispondere entro il 14 ottobre 2018. I risultati dell’indagine serviranno alla Commissione Europea per definire la situazione attuale dell’accessibilità del web e poter così misurare in futuro i progressi apportati dalla Direttiva sull’accessibilità del web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici. Il sondaggio è composto da 23 domande e la sua compilazione richiede circa 15-20 minuti, a seconda del tipo di tecnologia assistiva che gli utenti utilizzano.
Il questionario in italiano è disponibile al seguente link: https://www.surveymonkey.com/r/HD8DMN7?lang=it

Concorso europeo di temi sul Braille – ultimi giorni per partecipare

Mancano pochissimi giorni per partecipare all’edizione 2018 del Concorso europeo di temi sul Braille EBU – ONKYO. Entro il 10 giugno il gruppo di selezione italiano potrà ricevere gli elaborati in lingua italiana per la prima fase di selezione del concorso. Si tratta di un’occasione unica per tutti coloro che utilizzano e/o che apprezzano il Braille per esprimere il proprio sostegno a questo meraviglioso strumento di letto-scrittura.
Questo concorso di scrittura è la sezione europea dell’ONKYO International Braille Essay Contest, concorso mondiale di temi sul Braille finanziato dalla società Onkyo e dalla rivista Braille Mainichi giapponesi. Istituito la prima volta nel 2003 come concorso nazionale giapponese, l’iniziativa è stata estesa a livello internazionale nella sua forma attuale a partire dal 2010. Nel corso degli anni, più volte gli italiani hanno ricevuto importanti riconoscimenti dalla giuria europea: all’Italia è stato attribuito due volte il primo premio assoluto “Otsuki”, a Roobi Roobi nel 2013 e a Marina Valenti nel 2017. Nel 2015 al tema di Maurizio Gabelli è stato riconosciuto l’alto encomio dell’EBU. Tutti gli elaborati selezionati a livello nazionale per il concorso europeo sono disponibili alla pagina dedicata al concorso sul sito dell’UICI: http://www.uiciechi.it/AttivitaInternazionali/temibraille.asp.
Lo scopo del concorso rimane, attraverso gli anni, quello di dimostrare l’importanza e l’attualità del sistema di letto-scrittura Braille come chiave di accesso per le persone con disabilità visiva all’inclusione in tutti i settori della vita.
Per l’edizione 2017 del concorso, oltre che dal Giappone, sono stati ricevuti elaborati da 106 diversi paesi del mondo; questa cifra testimonia da sola del successo e dell’interesse che il concorso riscuote e di quanto il Braille ancora oggi sia ritenuto uno strumento fondamentale per l’autonomia e l’inclusione dei non vedenti.
In Europa, il concorso viene gestito dall’Unione Europea dei Ciechi (E.B.U.) con la collaborazione delle associazioni nazionali affiliate. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettua una preselezione degli elaborati italiani da presentare alla giuria europea del concorso.
I premi in palio per il concorso europeo sono il Premio Otsuki (1° premio) di 2000 dollari, suddivisi nelle categorie giovani e adulti/anziani, due Premi di Eccellenza (1000 dollari) e quattro Premi per Opere di Merito (500 dollari).
Segue il testo del comunicato n. 70 del 2 maggio 2018, che allega il regolamento del concorso.
Comunicato Numero: 70
Oggetto: Concorso europeo di temi sul Braille. Scadenza per la ricezione degli elaborati: 10 giugno 2018
Data: 02/05/2018
Ufficio: EST
Protocollo: 5096
L’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso Europeo di Temi sul Braille, sponsorizzato dalla Società Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi.
Come negli anni passati, il concorso propone una pluralità di temi tra i quali scegliere:

– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”.
Esempi su come trattare questo tema di carattere generale, sono:
– il Braille nell’era della tecnologia;
– l’uso del Braille a tutte le età;
– il Braille e il voto;
– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa;
– “Storie divertenti sul Braille”;
– “Il futuro del Braille”;
– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri parlati”;
– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”;
– “Il Braille e l’arte”;
– “Il Braille e la musica”;
– “Il Braille e l’accesso al turismo”.
L’elenco non ha carattere restrittivo e i partecipanti al concorso hanno facoltà di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille.
La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10 percento in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo quali lettere, poesie, ecc. di lunghezza inferiore.
I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati alla creatività personale, al di là della semplice narrazione della storia della propria vita, magari con un testo sotto forma di lettera, poesia o intervista.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti collaborerà allo svolgimento del concorso, provvedendo alla diffusione delle informazioni a livello nazionale e svolgendo funzioni di segreteria durante la fase iniziale di selezione delle composizioni dei concorrenti italiani.
Le composizioni, in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire entro il 10 giugno 2018 al nostro Ufficio Relazioni Internazionali, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel. 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it.
In allegato il regolamento del concorso.
Auspichiamo una partecipazione numerosa.
Vive cordialità.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale
All.1

CONCORSO DI TEMI SUL BRAILLE EBU ONKYO 2018 – EUROPA

REGOLAMENTO

1. Scopo e tema

1.1 Il concorso europeo di temi sul Braille organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (EBU) per conto della ditta Onkyo e della rivista Braille Mainichi ha lo scopo di promuovere l’utilizzo del Braille come chiave di accesso per i non vedenti all’informazione e all’inclusione sociale.

1.2 Quest’anno il concorso propone i seguenti temi:

– “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, educativa, sociale e familiare”. Esempi di come questo tema generale possa essere trattato sono: il Braille nell’era della tecnologia, l’uso del Braille a tutte le età, il Braille e il voto.

– “Vivere con il Braille”. Incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa.

– “Storie divertenti sul Braille”

– “Il futuro del Braille”

– “Vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con l’uso della sintesi vocale e di documenti e libri registrati”

– “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”

“Il Braille e l’arte”

– “Il Braille e la musica”

– “Il Braille e l’accesso al turismo”.

Importante: tale elenco non ha carattere esclusivo e i partecipanti al concorso possono decidere di trattare un tema di loro scelta relativo all’uso del Braille. I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a dare spazio alla propria creatività non limitandosi al classico racconto della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

2. Condizioni generali

2.1 Chi può concorrere

Possono partecipare al concorso tutti gli utilizzatori del Braille, comprese le persone vedenti, che risiedano in Italia. Non vi è alcun limite d’età.

È consentita la partecipazione per più anni consecutivi, tranne per i vincitori del primo premio che non potranno partecipare di nuovo al concorso per un periodo di tre anni.
Non possono prendere parte al concorso gli scrittori professionisti, ovvero coloro che sono retribuiti per la regolare pubblicazione delle loro opere sul libero mercato dei media.

2.2 Elaborati

* Gli elaborati devono essere presentati in formato digitale.

* I concorrenti non possono presentare più di un elaborato.

* Gli elaborati già presentati in edizioni precedenti del concorso non possono essere presentati di nuovo.
* Le composizioni devono essere in inglese o in italiano.
* La lunghezza degli elaborati di tipo narrativo deve essere tra le 800 e le 1000 parole (con una tolleranza massima del 10% in meno o in più). Se selezionati dalla giuria italiana, potranno concorrere alla selezione europea anche elaborati di tipo non narrativo (per es. lettere, poesie) di lunghezza inferiore.
* Gli elaborati devono includere le seguenti informazioni: nome, cognome, sesso ed età del concorrente, paese, numero delle parole dell’elaborato, indirizzo postale, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail.
* IMPORTANTE! Le succitate informazioni devono essere poste all’inizio dell’elaborato, prima del titolo.*
2.3 Diritti d’autore
Con la loro partecipazione a questo concorso
– Gli autori cedono automaticamente e in maniera esclusiva a livello mondiale tutti i diritti, inclusi quelli d’autore, all’EBU, che potrà consentire l’esercizio di tali diritti in licenza o cederli.

– Gli autori permettono all’EBU l’utilizzo del loro nome e dei loro elaborati per attività di informazione e promozione con qualunque modalità l’EBU ritenga opportuna.

– In quanto detentore di diritto d’autore, l’EBU può dare il permesso agli autori e ai suoi Membri Nazionali di fare uso degli elaborati nella maniera che essi ritengano adeguata.

– I vincitori del concorso forniranno all’EBU alcune loro foto e riconosceranno il diritto dell’EBU a riprodurre, adattare, editare e pubblicare le loro foto su qualunque mezzo di comunicazione, incluso il web e la stampa.
3. Procedura
– I concorrenti devono far prevenire i loro elaborati all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it entro martedì 10 giugno 2018.

– L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettuerà una preselezione in modo da presentare non più di cinque elaborati alla Giuria di selezione europea.

– Le decisioni della Giuria sono irrevocabili e contro di esse non è ammesso alcun appello o ricorso.
4. Premi
– Premio Otsuki (1° premio): USD 2000,00
– Premi di eccellenza
— categoria giovani, per persone di età non superiore a 25 anni : USD 1000,00
— categoria adulti/anziani per persone di età superiore a 25 anni: USD 1000,00

– Premi per opere di merito
— categoria giovani: due premi da USD 500,00 ciascuno
— categoria adulti/anziani: due premi da USD 500,00 ciascuno

Evento internazionale per studenti ERASMUS con disabilità visiva

L’Organizzazione Nazionale dei ciechi di Spagna ONCE, organizza un evento internazionale che permetterà a giovani studenti universitari  con disabilità visiva di diversi paesi europei di confrontare le loro esperienze di studio all’estero grazie al programma comunitario ERASMUS+.
L’incontro, in lingua inglese, intende da un lato mettere a fuoco le difficoltà che i giovani con disabilità visiva devono affrontare nello spostarsi per fini di studio e nel viaggiare in altri Paesi, dall’altro, esaminare il ruolo delle università e delle organizzazioni dei ciechi, in particolare la ONCE, per individuare strategie per rendere il programma ERASMUS+ sempre più inclusivo.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività  che la ONCE organizza per celebrare l’ottantesimo anniversario di fondazione.
L’incontro avrà luogo a Madrid dal 5 all’8 luglio 2018, con arrivo entro le ore 20.00. Le spese di viaggio  saranno a carico dei partecipanti selezionati. La ONCE coprirà invece le spese di vitto e alloggio.
Possono candidarsi a partecipare giovani che abbiano avuto un’esperienza ERASMUS di studio universitario all’estero, abbiano meno di 26 anni alla data di inizio dell’evento e le cui condizioni visive rientrino nei parametri richiesti dalla ONCE, ossia essere totalmente ciechi o con un residuo visivo non superiore a un decimo, anche con la migliore correzione ottica possibile, o un campo visivo non superiore a 10 gradi.
Gli interessati potranno inviare la propria manifestazione di interesse, compilando il modulo riportato di in calce e spedirlo a Ufficio Relazioni Internazionali inter@uiciechi.it, al più presto possibile e comunque non oltre l’11 giugno prossimo.

Incontro internazionale per studenti ERASMUS con disabilità visiva – Madrid (Spagna), 5 – 8 luglio 2018 – espressione di interesse a partecipare

nome e cognome:

data di nascita:

indirizzo di residenza:

telefono:

indirizzo email:

residuo visivo:

altra disabilità:

livello di conoscenza della lingua inglese: B1 B2 C1 C2

data e luogo del periodo di studio all’estero con il programma ERASMUS+:

motivazione a partecipare all’incontro:

se sarò selezionato:

– intendo partecipare con il mio cane guida sì no

– essendo una persona sordocieca, intendo partecipare con il mio mediatore per la comunicazione sì no