Lo scorso 27 giugno a Marrakech l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale delle Nazioni Unite (OMPI) ha scritto un pezzo di storia con l’approvazione di un trattato sul diritto d’autore a favore delle persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria. Si tratta del primo trattato sulla proprietà intellettuale che va a vantaggio dell’interesse pubblico piuttosto che degli interessi dei titolari dei diritti e giunge a conclusione di quasi cinque anni di difficili negoziati intrapresi dall’Unione Mondiale dei Ciechi, con il sostegno attivo dell’Unione Europea dei Ciechi e in collaborazione con altre ONG. Attualmente, il diritto d’autore è regolato dalla legislazione nazionale che ha l’effetto di impedire alle organizzazioni di/per non vedenti di paesi vicini di condividere i testi in formato adattato, causando in tal modo l’inutile duplicazione di produzione di libri in formato accessibile.
Che cosa significa questo per le persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria? Attualmente solo il 5% di tutti i libri pubblicati nei paesi industrializzati e meno dell’1% di quelli pubblicati nei paesi in via di sviluppo sono prodotti in formato accessibile – braille, caratteri ingranditi e audio – di cui le persone con disabilità visiva e con gravi difficoltà a leggere la stampa ordinaria hanno bisogno. Il fulcro di questo trattato è l’articolo che autorizza le organizzazioni e le biblioteche di/per persone con disabilità visiva a condividere le loro raccolte di titoli accessibili con altre comunità della stessa lingua in tutto il mondo. Esempi di questo sono la Spagna e l’Argentina, che potranno condividere le loro raccolte congiunte di oltre 150.000 titoli con tutti i paesi dell’America Latina non appena il governo di ciascun paese beneficiario avrà ratificato e applicato il Trattato. Allo stesso modo, le raccolte in francese, in arabo, in cinese, ecc. potranno essere condivise in tutto il mondo con quelle comunità di migranti che al momento non possono prendere in prestito legalmente o acquistare un titolo accessibile dalla loro patria.
L’ex-Presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi , Maryanne Diamond, capo della delegazione WBU per i colloqui sul trattato di Marrakech, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato intensamente per molto tempo per questo giorno. Siamo molto contenti che gli stati membri abbiano raggiunto un accordo su un ottimo trattato che farà fare un altro passo avanti all’inclusione delle persone non vedenti nella società. Il 27 giugno, giorno dell’approvazione del trattato è una data particolarmente significativa, perché è il giorno della nascita di Helen Keller. Lei sarebbe stata orgogliosa di vedere i diritti umani prevalere anche in questo caso”.
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Assemblea Generale del Forum Europeo della Disabilità, Atene 25-26 maggio 2013 – Rinnovo delle cariche, di Tommaso Daniele
Carissimi,
Desidero informarvi che nei giorni 25-26 maggio 2013 ho preso parte ad Atene, in qualità di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità (FID), all’Assemblea Generale del Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum – EDF), durante la quale sono state rinnovate le cariche come avviene ogni quattro anni e Yannis Vardakastanis, rappresentante del Consiglio Nazionale delle Persone Disabili della Grecia, è stato riconfermato Presidente.
Con soddisfazione, ho visto confermata anche la fiducia nei miei confronti con l’elezione a componente del Comitato Verifica Poteri e quella nei confronti degli altri candidati italiani che sono stati eletti:
· Donata Vivanti di Autismo Europa, Vice Presidente;
· Rodolfo Cattani dell’Unione Europea dei Ciechi, Segretario;
· Giampiero Griffo del Forum Italiano sulla Disabilità, componente del Consiglio Direttivo.
Dell’Ufficio di Presidenza fanno parte anche l’altra Vice Presidente Gunta Anca, rappresentante del Consiglio Nazionale della Lettonia e Pat Clarke della Federazione della Disabilità dell’Irlanda in qualità di Tesoriere.
Durante l’Assemblea, alla quale ha partecipato, tra gli altri, Shuaib Chalklen, Relatore Speciale dell’ONU sulla Disabilità, si è parlato degli sviluppi dell’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità a livello nazionale ed europeo, con riferimento in particolare all’articolo 33.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno anche un’interessante sessione sulla situazione delle persone con disabilità nei paesi dell’UE più toccati dalla crisi economica e la presentazione del documento EDF sulla Dimensione Sociale dell’Unione Monetaria Europea.
Il Presidente Yannis Vardakastanis ha dichiarato: “In tutti questi anni il movimento europeo della disabilità ha ottenuto grandi conquiste che hanno aperto la strada per una condizione migliore per le persone con disabilità. Oggi, in tempi di crisi, la sfida è più grande che mai. Anche quando la crisi sarà terminata, le sue ripercussioni rimarranno per molti anni. L’UE deve garantire che i diritti fondamentali delle persone con disabilità siano protetti e che si trovi un modo per uscire dalla crisi che non intacchi le misure sociali. La crisi non dovrebbe mettere in pericolo le conquiste ottenute in questi anni. E il movimento della disabilità è qui riunito per ricordare con un’unica voce ai leader europei che niente si può decidere su di noi senza di noi”.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
(prof. Tommaso Daniele)
La cooperazione internazionale intrapresa da persone con disabilità: una sfida futura? No, un traguardo già raggiunto!, di Ada Nardin
Mi chiamo Ada Nardin e sono attiva all’interno dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti da quando avevo 18 anni, ossia dal momento in cui sono entrata a far parte del comitato giovani di Rieti.
La mia formazione è prettamente linguistica e, grazie ad un corso organizzato dall’I.Ri.Fo.R, ho ottenuto la qualifica di consulente di autonomia personale.
Le conoscenze acquisite durante gli anni di studio e di lavoro mi sono tornate utili dal momento che mi reco spesso all'estero e che mi sono sempre resa disponibile a consigliare le persone con disabilità visiva che, a vario titolo, si sono rivolte a me.
Poi, per un caso fortuito e meraviglioso che la vita mi ha messo davanti durante uno dei miei viaggi, ho intuito che potevo mettermi a servizio dei ciechi di altri Paesi, soprattutto di quelli in cerca di sviluppo.
Si è quindi concretizzata la splendida opportunità di fare cooperazione internazionale, non con le grandi o.n.g., ma da sola o con le piccole associazioni con cui sono entrata in contatto.
La cooperazione internazionale viene percepita come un settore irraggiungibile appannaggio esclusivo di menti esperte all’interno delle “lobby” delle missioni umanitarie; è forse vero che è difficile gravitare nell’universo degli aiuti internazionali, ed è pure giusto che un’attività così impegnativa e delicata non sia affidata all’improvvisazione ma, d’altro canto, sarebbe auspicabile che siano messe in campo le energie e le competenze di coloro che, come nel mio caso, hanno la voglia e l’opportunità di presentare progetti di cooperazione dal basso.
Mi sono già recata in Mali al seguito dell’Afmal con l’aeronautica Militare, ed in Congo con l’associazione Magic Amor ed è prossima la mia partenza per la Tanzania per conto dell’associazione Mama Africa.
Gli obiettivi sono sempre i medesimi: consegnare il materiale didattico raccolto in Italia agli istituti per ciechi presenti nei paesi in cui mi reco, formare adeguatamente il personale al suo corretto utilizzo, apportare correttivi, laddove ve ne sia bisogno, alle tecniche di orientamento e mobilità che gli istruttori locali insegnano, e, se possibile, promuovere l’uso della strumentazione informatica corredata delle apposite tecnologie assistive,, installare centri di produzione testi, e formare i futuri trascrittori delle stamperie Braille ed a caratteri ingranditi.
Simili progetti molto leggeri, nel senso che non necessitano di grossi investimenti o di interventi infrastrutturali, possono essere effettuati da chiunque abbia la possibilità di donare molto tempo ed energie, non solo per il periodo che dura la missione ma anche nella sua organizzazione (raccolta fondi, materiale, informazioni, contatti); sia disposto a sottoporsi a vaccinazioni e profilassi pesanti per l’organismo; non manchi del coraggio necessario qualora si presentino situazioni al limite della sicurezza; possieda la preparazione richiesta per formare altri formatori e le capacità di problem solving verso condizioni impreviste o improvvise; sia provvisto di inventiva e di competenze che gli consentano di fornire suggerimenti validi e differenziati a seconda delle realtà del luogo; non perda la freddezza per non scoraggiarsi quando sopraggiungono eventuali battute d’arresto o sconfitte dovute alle condizioni sfavorevoli, alla burocrazia, alle differenti tempistiche o diverse mentalità che vanno in ogni caso rispettate.
Fare cooperazione apre orizzonti per chi riceve aiuti e per chi li porta nell’ottica di uno scambio continuo, sia conoscitivo che esperienziale.
Io ho osservato ed assorbito dalle persone che ho formato antiche, o forse nuove strategie per ovviare a difficoltà in ambito scolastico, lavorativo, sociale e riabilitativo; tali soluzioni sono riadattabili ed esportabili proprio come quelle che noi cooperanti consegniamo e proponiamo.
Da sottolineare che è possibile cooperare anche dall'Italia, organizzando raccolte fondi o adottando un progetto e divulgandolo e trovando finanziatori; in questo modo si aprono le porte anche a chi, essendo affetto da disabilità aggiuntive o avendo un qualunque impedimento a recarsi in loco, voglia ugualmente dare il proprio contributo.
Ada Nardin
Negoziati presso l’Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale: Un trattato per i non vedenti o per chi detiene i diritti?, Redazionale
L'Unione Mondiale dei Ciechi (WBU) denuncia, dopo la sessione informale e la sessione speciale del Comitato Permanente per il Diritto d'Autore e Diritti Connessi dell'Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale (OMPI), tenutasi a Ginevra dal 18 al 20 aprile 2013, il rischio che quattro anni e mezzo di negoziati su un nuovo trattato per le persone cieche o con difficoltà di lettura possano ora concludersi con un vuoto trattato "di facciata" o con un nulla di fatto.
I tre giorni di discussioni di aprile presso l'OMPI, infatti, hanno seguito lo stesso filone dei cinque giorni di negoziati dello scorso febbraio. I negoziatori hanno lavorato quasi esclusivamente sulla formulazione del testo, allo scopo di riaffermare la tutela del diritto di autore che peraltro è già prevista nei pertinenti strumenti internazionali, mentre pochissimo tempo è stato dedicato a garantire che il trattato promuova la condivisione transnazionale dei libri di cui i non vedenti hanno un estremo bisogno.
"Lo scopo di questo trattato è di garantire l'accesso ai libri ai non vedenti e porre fine alla "carestia di libri" a cui dobbiamo far fronte" ha dichiarato Fred Schroeder, Primo Vicepresidente dell'Unione Mondiale dei Ciechi. "Ci preoccupa che alcuni negoziatori abbiano concentrato i propri sforzi quasi esclusivamente su artifici linguistici volti a inserire specifiche salvaguardie del diritto d'autore che niente hanno a che fare con la possibilità per gli enti autorizzati di produrre libri per le persone cieche e ipovedenti. Spostare l'attenzione dalle esigenze dei non vedenti alla tutela del diritto d'autore si è dimostrato uno spreco di tempo prezioso che si sarebbe invece dovuto impiegare per garantire un trattato che permetta la condivisione di libri a livello internazionale. I negoziatori, ad esempio, hanno discusso a lungo del concetto di disponibilità commerciale quando, in pratica, non esiste nessuna ragione per la quale un ente autorizzato dovrebbe investire le sue limitate risorse nella duplicazione di opere in formati che già esistono. Ciononostante, l'introduzione di concetti quali la disponibilità commerciale crea nuove difficoltà che pregiudicano il vero scopo del trattato", ha concluso Schroeder.
Restano ora solo due settimane di negoziati per restituire al trattato il suo scopo originale, ossia la creazione di una normativa che permetta la condivisione di libri a livello internazionale per le persone con disabilità visiva. Ciò avverrà in occasione della "Conferenza diplomatica" che si terrà a Marrakech ( Marocco) nelle due settimane conclusive del mese di giugno 2013.
"L'Unione Mondiale dei Ciechi apprezza gli sforzi di molti negoziatori per formulare un testo che tenga conto delle esigenze delle persone non vedenti", ha commentato Maryanne Diamond, presidente della Campagna WBU sul "Diritto alla lettura". "Quando i governi si incontreranno a Marrakech, dovranno finalmente cogliere questa storica opportunità di garantire un trattato che sia "adeguato allo scopo" in modo che le persone con disabilità visiva possano davvero fruire di libri in formati accessibili."
Il Fid rinnova le sue cariche sociali, Redazionale
Il giorno 23 aprile presso la sede dell'ANMIC in Via Maia si è riunita l'assemblea generale del Forum Italiano sulla Disabilità che ha proceduto al rinnovo delle cariche associative.
È stato rieletto all'unanimità il Presidente uscente, Tommaso Daniele.
Si è proceduto quindi alla elezione, per la prima volta, del direttivo, che è così costituito :
per l'AISM Pietro Barbieri, per l'ANMIC Giovanni Pagano, per l'ANMIL Franco Bettoni, per l'ENS Giuseppe Petrucci, per l'UIC Tommaso Daniele, per l'UNMS Alessandro Bucci, per l'ADV Giulio Nardone, per l'ANGLAT Roberto Romeo, per DPI Italia Silvia Cutrera, per la FIADDA Giampiero Griffo, per la FISH Donata Vivanti, per la UILDM Antonio Cotura.
E' stata rinviata l'elezione del comitato dei garanti, inoltre è stato dato mandato al direttivo di elaborare una proposta da sottoporre all'assemblea nella prossima riunione relativa alle quote sociali.
Successivamente si è riunito il direttivo che ha proceduto alla elezione del rappresentante nell'EDF, nella persona di Giampiero Griffo e del suo supplente nella persona di Franco Bettoni. Si è soprasseduto nella elezione del Vicepresidente vicario, in attesa di verificare la disponibilità di Donata Vivanti; è stato eletto quindi il Segretario nella persona di Giovanni Pagano e il tesoriere nella persona di Antonio Cotura.
Alla fine della riunione il Presidente ha ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli e per la loro disponibilità a lavorare per il FID. Infine ha auspicato che, avendo superato la fase transitoria, si possa dar vita ad un progetto associativo di alto respiro per dare un contributo alla soluzione dei problemi dei disabili italiani ed europei.
Audizione sulla Programmazione dei Fondi Comunitari 2014-2020, Redazionale
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti il 20 marzo 2013 ha preso parte, in rappresentanza del Forum Italiano sulla Disabilità (FID), ad una audizione nell'ambito del Tavolo C "Qualità della vita e inclusione sociale" in riferimento al documento di indirizzo "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020" predisposto dal Ministro per la Coesione Territoriale in vista dell'Accordo di Partenariato che verrà stipulato tra la Commissione Europea e il Governo Italiano riguardo ai suddetti Fondi.
L'incontro, condotto da funzionari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prevedeva tra i punti all'ordine del giorno l'inserimento lavorativo dei disabili. Nel corso dell'audizione e della successiva corrispondenza con i suddetti funzionari, si è fatto riferimento al testo inviato in febbraio dal FID in risposta alla consultazione sul sopra citato documento "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020".
Ancora una volta si è sottolineato che conformemente al "Position Paper" dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014-2020 il quale stabilisce che "gli investimenti devono dare priorità all'inclusione attiva delle persone che, per motivi diversi, sono esposte al rischio di esclusione sociale e povertà. A tal proposito la dovuta priorità deve essere accordata alle persone con disabilità" e considerando anche i drammatici tagli degli interventi a favore delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative, è essenziale prevedere un Programma Operativo interamente dedicato alle persone con disabilità, fermo restando che esse devono essere incluse come target group in ogni settore e asse con specifici inviti a presentare progetti a loro dedicati per quanto riguarda sia l'occupazione sia la formazione.
Inoltre, si è messo in luce che occorre garantire l'integrazione dei principi di non discriminazione e accessibilità in ogni fase della progettazione e attuazione dei Fondi, con il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità tramite le loro organizzazioni rappresentative anche nei comitati di sorveglianza e con diritto di voto. Per quanto riguarda l'inserimento lavorativo dei disabili, si è proposto, tra l'altro, di aggiungere ai risultati attesi dalla Programmazione il potenziamento dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, in particolare dei disabili sensoriali e delle persone con disabilità intellettiva, per mezzo di percorsi formativi mirati alla creazione di nuove figure professionali per le categorie di disabili con spettro di attività molto limitato, quali i non vedenti e i sordi, e di job coach per l'accompagnamento al lavoro delle persone con disabilità intellettiva.
Rappresentanti della Ligue des Droits de l’Homme (LDH) in visita di lavoro in Italia, di Tommaso Daniele
Cari Amici,
Sono lieto di informarvi che la settimana scorsa, dal 5 al 7 marzo, sono state a Roma la signora Viviane de Lafond e la signora Maryse Artiguelong rappresentanti della Ligue des Droits de l'Homme (LDH) francese nell'ambito del progetto intitolato "Lutter contre les discriminations au travail: maintien ou accès au travail pour les aidants bénévoles" ( "Lottare contro le discriminazioni sul lavoro: mantenimento o accesso al lavoro per gli assistenti volontari"), progetto volto a dare sostegno a coloro che aiutano/si prendono cura di membri non autosufficienti della propria famiglia e coordinato dalla stessa LDH.
Ho rivolto alle due rappresentanti un breve saluto, accogliendole presso la sede dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dove hanno incontrato Donata Vivanti, il Presidente e la Vice-presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso e Simona Clivia Zucchett, e membri del personale UIC esperti delle tematiche relative al progetto.
Le signore de Lafond e Artiguelong hanno poi avuto l'occasione di essere ricevute presso la sede ANMIC dal Presidente Giovanni Pagano e, presso una delle sedi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da Anna Maria Comito, Presidente della Consulta delle Persone con Disabilità e delle loro famiglie del Municipio Roma XVII, vice presidente di COFACE-Handicap e presidente di CO.FA.AS."CLELIA" (Coordinamento Familiari Assistenti "Clelia" Onlus).
Durante gli incontri, avvenuti in un'atmosfera cordiale e collaborativa, c'è stato modo di scambiare informazioni e mettere a confronto la realtà francese con quella italiana permettendo così alla LDH di fare decisi passi avanti nello svolgimento del progetto. Le due rappresentanti LDH sono ripartite dopo aver espresso la loro soddisfazione per l'ottima organizzazione delle riunioni e il risultato delle loro tre giornate di lavoro in Italia.
Sono certo che, nonostante il FID partecipi al progetto senza percepire alcun compenso, abbiamo colto un'ottima opportunità per aumentare la nostra visibilità a livello internazionale. Il nostro contributo si concluderà con la partecipazione di Donata Vivanti, in qualità di relatrice, al seminario "Essere assistenti volontari e lavorare senza essere discriminati" previsto il 26 marzo p.v. a Parigi.
Cordiali saluti.
Tommaso Daniele
Incontro sui fondi strutturali al Ministero dello Sviluppo Economico, di Patrizia Cegna
Il 4 febbraio 2013 il Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele, nella sua veste di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità (FID), è stato ricevuto, insieme con la dott.ssa Patrizia Cegna della Segreteria FID, presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel corso dell'incontro, il prof. Daniele ha potuto illustrare le istanze del movimento della disabilità in merito all'Accordo di Partenariato che verrà stipulato tra la Commissione Europea e il Governo Italiano riguardo ai Fondi del Quadro Strategico Comune 2014-2020 (tra i quali il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). L'Accordo stabilirà, tra l'altro, l'ammontare dei Fondi che l'Italia riceverà e, soprattutto, come questo denaro dovrà essere speso, specificando i settori e le priorità. Il Presidente Daniele ha evidenziato come sia essenziale che:
– i principi di non discriminazione e accessibilità siano rispettati in ogni fase della progettazione e attuazione dei Fondi, in ogni priorità, settore e asse con il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità in modo che l'uso di tali Fondi non crei per esse nuovi ostacoli;
– si promuovano azioni mirate alle persone con disabilità in ogni settore e asse con specifici inviti a presentare progetti ad esse dedicati, affinché i Fondi siano usati per migliorare la qualità di vita di tutte le persone con disabilità, comprese quelle più vulnerabili.
– sia previsto un Programma Operativo interamente dedicato alle persone con disabilità.
L'incontro si è svolto in un'atmosfera cordiale e attenta e con la disponibilità da parte delle autorità competenti a valutare proposte unitarie e concrete delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità sia nell'ambito del confronto pubblico aperto, in preparazione dell'Accordo e dei Programmi Operativi, sul documento di indirizzo "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020" predisposto dal Ministro per la Coesione Territoriale, sia tramite le audizioni previste con interlocutori privilegiati per approfondire singoli temi.
Resoconto della III riunione dell’Alleanza italiana per l’Anno Europeo dei Cittadini 2013, di Manuela Esposito
Il 19 dicembre 2012 l'Unione ha partecipato alla III riunione dell'Alleanza Italiana per l'Anno Europeo dei Cittadini 2013. La riunione ha seguito di pochi giorni la Conferenza stampa di presentazione dell'Anno europeo dei cittadini, avvenuta a Bruxelles il 17 dicembre 2012, e precedeva di alcuni giorni il lancio ufficiale dell'Anno europeo stesso, che si è tenuta il 10 gennaio 2013 a Dublino, nel quadro della Presidenza Ue irlandese.
L'Alleanza europea è partner ufficiale della Commissione Europea per l'Anno dei cittadini e questo riconoscimento ricade a cascata sulle diverse coalizioni/alleanze nazionali di rappresentanti della società civile, che sono già circa ventina. L'Alleanza europea lavora attraverso tre Gruppi di lavoro che si concentrano rispettivamente su 1) democrazia partecipativa 2) inclusività 3) diritti umani (comprese le questioni della disabilità). Obiettivo politico dell'Alleanza europea, e per il quale viene richiesta la collaborazione delle coalizioni nazionali, è di portare alla Presidenza lituana dell'Ue che si insedierà alla fine del 2013 degli input chiari e concreti e delle proposte individualizzate per nazione a livello locale, regionale e nazionale.
In Italia si privilegerà promuovere il contatto con gli enti locali e a tale scopo, l'Alleanza italiana procederà a sottoscrivere protocolli di intesa di diversi enti locali. Durante la riunione stessa è stato firmato un protocollo di intesa con TECLA, un'associazione per la cooperazione, l'innovazione e l'internazionalizzazione degli enti locali italiani. La prima attività nazionale dell'Alleanza verrà organizzata durante la campagna elettorale per le elezioni politiche in corso. Sarà un evento rivolto ai partiti e al governo uscente per far loro conoscere la Dichiarazione dell'Alleanza italiana "2013 Noi, cittadini d'Europa". (fine gennaio)
Durante la riunione si è sottolineato nuovamente come quest'anno europeo debba essere inteso come uno strumento per apportare dei progressi a lungo termine verso un ruolo più decisivo dei cittadini europei nella presa di decisione e nell'implementazione delle politiche comunitarie, e che a livello italiano gli stessi progressi portino all'attuazione in termini concreti dell'art.118 della Costituzione italiana sui rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini. In particolare in Italia, la partecipazione di forme organizzate di cittadini, il cosiddetto volontariato organizzato, può contribuire a un più efficace utilizzo delle risorse strutturali, dopo il fallimento delle cinque programmazioni della politica di coesione sociale dei fondi strutturali in Italia. È stato inoltre sottolineato come il volontariato italiano trovi un ruolo fondamentale anche nel contesto della lotta alla criminalità e nella diffusione della cultura della legalità attraverso il recupero degli ex-carcerati e dei beni confiscati.
L'Alleanza italiana ha poi proseguito i lavori sulla definizione degli ambiti dei gruppi tematici, i cui lavori dovranno poi confluire in quelli dei gruppi dell'Alleanza europea. I responsabili dei gruppi tematici, insieme ai rappresentanti degli organismi fondatori dell'Alleanza, CIME, ALDA e Forum del Terzo Settore, costituiranno il gruppo direttivo dell'Alleanza italiana. Si è concordato che ciascun responsabile di gruppo tematico metterà a punto una breve descrizione degli ambiti di lavoro e la diffonderà attraverso la lista dell'Alleanza per permettere l'iscrizione ai gruppi.
I gruppi tematici formati sono i seguenti:
1) Giovani: responsabile Forum Nazionale dei Giovani – temi: cittadinanza come opportunità per i giovani, cittadinanza come integrazione, rapporti con l'Unione europea – il concetto di cittadinanza europea presso i giovani. Evento previsto: 22 – 25/02 a Milano
2) Parità di genere: responsabile FOCSIV – temi: approfondimento dei documenti europei per una strategia di parità di genere
3) Volontariato – Cittadinanza attiva – Pratica della democrazia – Agente di formazione – temi: raccolta buone prassi per testimoniare come il volontariato sia espressione diretta di cittadinanza attiva
4) La dimensione economico – sociale per una società inclusiva: responsabile TECLA – temi: non discriminazione delle diversità: età/genere/disabilità
5) Lo sviluppo sostenibile (sostenibilità ambiente, energie rinnovabili): responsabile: Legambiente
6) Prossimità e sussidiarietà (dialogo con enti locali e regionali): responsabile LABSUS – temi: ricerca nelle Costituzioni dei Stati Ue di articoli corrispondenti all'art.118 della Costituzione italiana, traduzione in azioni concrete del principio di sussidiarietà, raccomandazione finale per una revisione dei trattati
7) Cultura e creatività: responsabile Gruppo archeologico, temi: evidenziare il lavoro delle singole associazioni sul territorio
A breve verrà predisposto sul sito dell'Unione un link all'Alleanza italiana.
Manuela Esposito
Ottava Assemblea Generale dell’Unione Mondiale dei Ciechi, di Tommaso Daniele
Carissimi,
Vi comunico che si è tenuta a Bangkok (Tailandia), nei giorni 12-16 novembre 2012, l'ottava Assemblea Generale dell'Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union – WBU).
Allo scopo di contenere le spese della partecipazione dell'Unione all'evento, la Direzione Nazionale ha deliberato che vi prendesse parte soltanto Paolo Colombo, il quale ha potuto votare per procura anche per conto degli altri nostri delegati: Giuseppe Terranova, Luisa Bartolucci, Giuseppe Bilotti, Ferdinando Ceccato e Giovanni Loche.
Tra gli argomenti in programma, la presentazione dell'iniziativa organizzata congiuntamente da Unione Mondiale dei Ciechi e Alleanza Internazionale sulla Degenerazione Maculare legata all'Età (AMDAI) per disinnescare la bomba a orologeria della perdita della vista dovuta alla degenerazione maculare legata all'età, in particolare in quei paesi dove attualmente c'è carenza di strutture sociali e sanitarie adeguate, fornendo alle organizzazioni nazionali e locali una serie di strumenti di supporto per la sensibilizzazione del pubblico e la pianificazione degli interventi.
Una sessione su disabilità ed emergenze ha permesso di esplorare i limiti nell'area della gestione delle emergenze e dei disastri per le persone cieche o ipovedenti, avvalendosi di esempi di alcuni paesi che hanno di recente sperimentato tali situazioni.
Da segnalare anche una specifica sessione sul ruolo dei membri nazionali dell'Unione Mondiale dei Ciechi in un mondo in continuo cambiamento che ha dato l'opportunità di esaminare esempi di buone prassi su efficaci partenariati tra organizzazioni "di" e organizzazioni "per" non vedenti nonché con altre reti di organizzazioni delle persone con disabilità e su come rendere più professionale l'attività delle organizzazioni attraverso strutture democratiche.
Ancora una volta è stato dato risalto alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, illustrando l'importanza sia della relazione parallela e dell'inclusione in essa dei temi di interesse per le persone cieche, sia della creazione di reti regionali nelle quali operino promotori nazionali in rappresentanza dei membri nazionali dell'Unione Mondiale dei Ciechi al fine di favorire e monitorare l'attuazione della Convenzione stessa.
Sono stati poi approvati emendamenti allo Statuto e adottate risoluzioni il cui testo definitivo non è ancora disponibile.
Nel corso dell'Assemblea, infine, sono state svolte le elezioni per rinnovare le principali cariche dell'Unione Mondiale dei Ciechi . I seguenti sono gli attuali componenti dell'Ufficio di Presidenza:
Presidente: Arnt Holte, Norvegia
Primo Vice-Presidente: Fredric Schroeder, Stati Uniti
Secondo Vice-Presidente: Enrique Perez, Spagna
Segretario Generale: Rina Prasarani, Indonesia
Tesoriere: Ajai Kumar Mittal, India
Presidente uscente: Maryanne Diamond, Australia.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
(prof. Tommaso Daniele)