Catanzaro – 63a Giornata Nazionale del Cieco

VI° Edizione spettacolo “Padre io sono cieco…può un cieco guidare altri ciechi?”

Sensibilizzare è un’impresa complessa e mai scontata nel suo risultato, che l’UICI di Catanzaro da anni oramai attua anche attraverso un modo unico rivolto al raggiungimento di un obiettivo chiaro, fare della propria vita “un’opera d’arte” anche con condizioni di disabilità. 

Il prossimo 13 Dicembre, presso il Teatro Politeama “Mario Foglietti“ di Catanzaro, con ingresso a partire dalle ore 20.00 andrà in scena in occasione della 63° Giornata Nazionale del Cieco, lo spettacolo “Padre io sono cieco…può un cieco guidare altri ciechi?”, un sodalizio unico nel suo genere e giunto oramai alla sua 6° edizione su promozione dell’Unione italiana ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro e della Fondazione Politeama di Catanzaro. 

Aspetti comuni in differenti modalità di espressioni ma tutte forme di spettacolo dal vivo al quale non si può mancare in quanto l’occasione vedrà tanti ospiti dimostrare il proprio talento offrendo un esempio positivo di solidarietà ed integrazione, il tutto intermezzato dalla conduzione di Alessandro Greco noto conduttore radiofonico e televisivo oltre che attore ed imitatore che affiancherà l’ideatrice e direttrice artistica dello spettacolo Luciana Loprete.  

Ad esibirsi nell’arco della serata saranno il coro  “Voci di Luce“ realtà d’integrazione molto presente in provincia  dell’UICI di Catanzaro, cantanti di diverso stile canoro come Lidia Travaglio, Bianca Esposito e Luciana Loprete, Canio Fidanza pianista direttamente dal Teatro San Carlo di Napoli, la campionessa nazionale di ballo Elena Travaini accompagnata da Anthonj Carollo, il campione regionale Giancarlo Gallo accompagnato dalla moglie Franca, le giovani promesse della danza Ginevra e Samuele direttamente dai campionati regionali FIDS Liguria e per quanto riguarda l’aspetto recitazione la Prof.ssa Rosanna Fabiano, la poetessa Ada Angela Mantella e la piccola Emma Cefaly. 

Ai fantastici artisti che daranno un segno tangibile dei risultati che si possono ottenere anche in condizioni di particolari minorazioni sensoriali o fisiche saranno anche artisti e musicisti locali come il M° Amedeo Lobello, la pianista Karol Grazia Mascaro ed i cantanti Miriana Screnci, Nicola Gangale, le dolci ballerine della scuola di Danza “Let me dance” con la Maestra Elena Santise 

Un momento speciale sarà offerto al pubblico da ospiti speciali e d’eccezione come il cantautore pluripremiato e già concorrente del Festival di Sanremo Maldestro, l’attore e comico catanzarese Enzo Colacino in arte Giangurgolo e direttamente dall’Isola dei Famosi e dai programmi Mediaset “Honolulu” e “Le Iene” la straordinaria attrice e comica Valentina Persia. 

Oltre l’arte e lo spettacolo sarà riconosciuto il valore dello sport con la campionessa paralimpica Anna Barbaro da Tokyo 2020. 

Altresì importante sarà anche quest’anno la collaborazione intrapresa con le scuole della provincia di Catanzaro e nello specifico con l’Istituto Alberghiero di Soverato e l’Istituto “De Nobili” di Catanzaro indirizzo artistico.

Si ringraziano per la realizzazione dell’iniziativa i seguenti main sponsor: Assicurazioni Groupama, Bar Pasticceria Siciliana Foti Antonino, Avis Prov.le Catanzaro, Michele Affidato Orafo ed il CSV Calabria Centro

Si ringrazia inoltre per il supporto Assicurazioni Allianz di Giuseppina Caserta

Non resta allora che invitare la cittadinanza a prenotare il proprio biglietto presso la segreteria UICI di Catanzaro perché non c’è migliore occasione per vivere emozioni reali. 

Locandina dell’evento

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uici.it

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Pubblicato il 02/12/2021.

Catanzaro – Celebrata dall’UICI la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne

LA VOCE DEGLI INVISIBILI – OLTRE LE PANCHINE ROSSE 

Nel 2021 una donna disabile ogni giorno deve scendere a compromessi sul posto di lavoro con una discriminazione non appartenente, per una pacca, un commento estetico, una frase volgare, sottomettendosi spesso a vessazioni psicologiche ino al subire in silenzio i gesti violenti e fisici in casa propria. L’Unione italiana ciechi ed ipovedenti dice NO ad ogni espressione di violenza ed ogni giorno compie attività di prevenzione e di sostegno per coloro che non hanno voce; nella giornata dedicata all’eliminazione della violenza di genere, lo scorso 25 novembre diversi sono stati i momenti organizzati e realizzati dalle sezioni calabresi. Un momento di incontro e riflessione con la presenza di diverse realtà associative del territorio e delle istituzioni regionali e provinciali si è tenuto nel capoluogo; una manifestazione realizzata dall’UICI Consiglio Regionale con la sezione UICI di Catanzaro, aderendo all’evento nazionale “Fai la differenza: ferma la violenza”, presso il Parco della Biodiversità Mediterranea, dove socie e volontari hanno eseguito un flashmob con poesie e cartelloni, poggiando diverse paia di scarpe rosse. 

A dare un vero senso che resterà da monito alla cittadinanza Catanzarese è stata una panchina dipinta di rosso in collaborazione con la Commissione Provinciale Pari Opportunità presieduta dall’Avv. Donatella Soluri che nel suo intervento ha raccontato la storia del Parco giochi dedicato a Laura ed ha ricordato ancora una volta che “se fa male…NON è amore”.  

Una mattinata ricca di interventi, in rappresentanza del Comune di Catanzaro l’Ass.re all’istruzione e pari opportunità Concetta Carrozza che ha confermato la vicinanza all’UICI e l’impegno dell’amministrazione, il presidente Cda Calabria Graziella Catozza che ha confermato la necessità dell’ascolto e quindi l’importanza e il ruolo dei Centri di ascolto che sono il primo luogo d’incontro con la vittima. A rappresentare il lavoro quotidiano dei centri di accoglienza, Marzia Bruni per Astarte e Flora Aceto di Attivamente Coinvolte, associazioni dove si ha la presenza di personale qualificato disponibile ad accogliere e seguire le donne in una situazione di fragilità emotiva e fisica.  

“Se nel 2021 un operatore sanitario, un medico, un operatore sociale o una persona di famiglia, chiede se è vero che le donne disabili subiscono violenze, vuol dire che la società sta fallendo distogliendo l’attenzione su una parte cittadina che molto spesso non ha voce, vive nascosta nella sua solitudine, nel suo dolore che la sovrasta e crea una trappola in cui il tempo diventa infinito, la vita di una donna disabile vittima di violenza…e questo noi non lo possiamo permettere, abbiamo voluto creare questo momento di aggregazione per dare coraggio e ricordare a queste donne che non sono sole. La disabilità non è una scelta, è una condizione di vita” – queste le parole di Luciana Loprete Cons. UICI Calabria Pari opportunità e coordinatrice della manifestazione, l’UICI ha inoltre voluto omaggiare le donne impegnate in istituzioni civili e sociali attraverso una pergamena contenente una poesia di Shakespeare, scelta e realizzata dalla Presidenza nazionale UICI in quadricromia a consegnate dal Presidente UICI di Catanzaro Loprete Concetta e dalla resp. Pari Opportunità UICI di CZ Lidia Travaglio.  

Tra le persone insignite, oltre a quelle sopra citate, anche Isolina Mantelli Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà e rappresentante di Mondorosa che nelle sue parole ha voluto ricordare anche quelle donne che sono riuscite a farcela, ad uscire da un incubo per ricominciare a vivere, complimentandosi per l’iniziativa ha ringraziato la Resp. Luciana Loprete per il costante impegno nonostante le difficoltà.  

A ritirare il riconoscimento anche Elena Sodano per la Ra.gi. Onlus, che rappresenta un fiore all’occhiello della nostra regione in quanto ha realizzato il primo ed unico centro diurno per l’accoglienza delle persone con malattie neurodegenerative, ancora Fondazione Città Solidale rappresentata da Riccio Monica che ha ringraziato ricordando l’operatività del centro di rifugio che si occupa del recupero e sostegno alle donne, madri vittime di violenza, Fondazione Lanzino nella persona di Matilde Spadafora Lanzino per la più che trentennale attività svolta nel ricordo di Roberta uccisa a soli 19 anni per stupro. 

Insignita della pergamena anche Antonietta Santacroce in rappresentanza dell’associazione Donne in Arte per l’impegno nella diffusione della cultura sul territorio.  

Un omaggio infine alle forze dell’ordine che hanno il compito morale di tutelare con interventi precoci ad ogni segnalazione. E’ stato consegnato inoltre a tutte le donne presenti un gadget sottoforma di portachiave raffigurante una donna, una scarpa ed una panchina rossa, realizzato per l’occasione dal laboratorio manuale della sezione UICI e UNIVOC di Catanzaro guidato dalla consigliera e Rappresentate provinciale Sport e tempo Libero Patrizia Giuffrè, coadiuvata dalla coordinatrice del gruppo di lavoro Loprete Luciana. 

Tutta la manifestazione sarà oggetto del format “Non ci vedo…ma ci credo” trasmesso su RTC Tele-calabria sul canale digitale 147 ogni giovedì alle 14:40. 

A conclusione diverse testimonianze di donne e pensieri propositivi con l’invito a rivolgersi in caso di pericolo al 1522, a cura dei volontari SCU dell’UICI di CZ e volontari UNIVOC per far distinguere sin da giovani la differenza tra carnefici e vittime in ogni possibile situazione anche la più apparentemente silenziosa.  

La celebrazione della Giornata è proseguita nel pomeriggio di giorno 25 novembre con un interessantissimo Tavolo di Confronto “La rete interistituzionale Antiviolenza” organizzato dall’Associazione Attivamente Coinvolte che ha visto l’intervento della Coordinatrice e Consigliera Loprete Luciana nonché di sindaci e Associazioni dell’intera regione e su invito della Presidente della Pari opportunità della Provincia Donatella Soluri, Domenica 28 Novembre alle ore 11.30 presso il parco della Biodiversità si è voluto ricordare tutte le donne vittime di violenza degli ultimi due anni con l’affissione di una targa ricordo e la lettura dei loro nomi da parte di tutte le donne presenti in qualità di rappresentanti di istituzione. 

Collage di foto delle donne che hanno partecipato alle attività della Giornata

Sezione Territoriale di Catanzaro

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Pubblicato il 02/12/2021.

Ferrara – “Un giorno La notte”

Il film di Michele Aiello e Michele Cattani, vincitore del premio “Giuseppe Folchi” come miglior documentario del 2021, sarà proiettato venerdì 3 dicembre al cinema S. Spirito di Ferrara.

Ingresso a offerta libera a favore dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Ferrara

Da ottobre a dicembre, in alcune sale cinematografiche dell’Emilia-Romagna, è possibile assistere, gratuitamente o attraverso una libera offerta alla visione di “Un Giorno La Notte” il film di Michele Aiello e Michele Cattani, vincitore del premio “Giuseppe Folchi” come miglior documentario del 2021, con l’auto-narrazione visiva di Sainey Fatty e l’audiodescrizione di Andrea Pennacchi, prodotto da Zalab Film.

Il tour cinematografico è organizzato da Zalab Film in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, Arca di Noè Cooperativa Sociale, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna e sue Sezioni Territoriali.

Venerdì 3 dicembre, alle ore 19:00 il tour fa tappa a Ferrara, dove la Sezione Territoriale Uici ha promosso e organizzato l’appuntamento presso il cinema S. Spirito, in via della Resistenza 5, e invita la cittadinanza a partecipare. L’ingresso è a offerta libera e possibile solo esibendo il Green Pass, presentandosi in sala alle ore 18,30

“Un Giorno La Notte” è un film biografico sulla vita del ventenne Sainey, arrivato in Italia con la speranza di trovare una soluzione per la Retinite Pigmentosa di cui soffre. Dopo aver scoperto che anche qui non esiste una cura, è deciso a imparare più cose possibili per prepararsi alla cecità. In questo viaggio verso l’oscurità, Sainey incontra un nuovo amico e scopre la passione per un nuovo sport, il baseball. Così decide di filmare la sua storia in prima persona e di mostrare al mondo che bisogna reagire anche contro le difficoltà più grandi, finendo con il coinvolgere lo spettatore in un turbinio di relazioni umane, moti d’animo e conquiste silenziose. A partire dalla quotidianità di Sainey e dal binomio auto-rappresentazione/rappresentazione, disabilità/normalità, impossibilità/possibilità, sogno/realtà, il pubblico avrà la speciale occasione di poter sperimentare la percezione degli stessi testimoni del film anche grazie alla scelta dei registi del formato 4:3.

È con grande piacere che annunciamo la proiezione anche a Ferrara di “Un giorno la notte”, un film che ha ricevuto vari riconoscimenti, la cui visione rappresenta una vera e propria ‘esperienza’. – spiega Alessandra Mambelli, presidente dell’Uici di Ferrara – Al termine della proiezione, che dura circa un’ora, seguirà un dibattito con la presenza di registi e protagonisti.  Il film racconta una storia vera, in cui diverse tematiche si intrecciano, dalla minorazione visiva all’immigrazione, all’integrazione, allo scambio tra pari, al valore aggregante dello sport. Invitiamo la cittadinanza a partecipare, perché ‘Un Giorno La Notte” è uno di quei film che ‘apre gli occhi’!”

Per info Sezione Territoriale Uici Ferrara Tel: 0532/207630
E-mail: uicfe@uici.it

Pubblicato il 01/12/2021.

Crotone – Donna nella terra di Calabria… I diritti, la forza, l’essere

Autore: Annamaria Palummo

Intervento sulla giornata del 25 novembre 2021 per convegno organizzato dalla sede UICI di Crotone

Buongiorno!
La relazione che oggi ho l’onore di esporvi afferisce a una tematica, quale la dimensione femminile tra diritti universali e specificità particolari – con peculiare riferimento alla realtà della cecità e dell’ipovisione – che valica lo spazio, e pure il tempo. Una tematica complessa, impossibile da trattare in pochi minuti, in merito a cui, tuttavia, io cercherò di offrire qualche spunto di riflessione e discussione, ponendo l’accento sulla situazione riscontrabile in Calabria, dove, peraltro, in merito alla questione oggetto della trattazione, appaiono evidenti caratteristiche di respiro, purtroppo, globale.

Al riguardo, ritengo opportuno affrontare subito la cruda verità, concernente l’emancipazione civica delle donne calabresi, che è un processo incompiuto, con tanti spazi dove risultano dominanti la presenza e il pensiero maschili, anzi, maschilisti, per la precisione: sistemi subculturali che occultano la sudditanza delle donne, mogli e figlie, verso mariti e padri autoritari; precariato nella condizione lavorativa, a causa della crisi produttiva di alcuni settori ad alta caratterizzazione femminile; scarse, o addirittura assenti, misure a sostegno della famiglia, intesa come sfera di espressione esistenziale libera e consapevole, non come ambito ghettizzante; isolamento e discriminazioni per le donne svantaggiate per condizioni di non autosufficienza o per minorazioni fisiche o sensoriali; pregiudizio, o meglio, luogo comune endemico, veicolante la correlazione tra successo femminile e dubbia moralità.

Per le donne, per noi donne, non si tratta di rivendicare potere, bensì, piuttosto, di constatare come, tuttora, risulti difficile ricondurre l’organizzazione, la gestione e il funzionamento di settori strategici per il benessere collettivo, non solo femminile, a una modalità di governo connotata da un pensiero e da una concezione del mondo illuminati dagli astri splendenti nell’altra metà del cielo. Non si sta qui a recriminare se e come le donne siano più brave, più intelligenti e più belle: non è questo che ci interessa! Le donne, in Italia, hanno conquistato il diritto di voto, a livello nazionale, solo nel 1946, in forte ritardo rispetto a tanti Paesi del circolo planetario. In questi 75 anni, la coscienza ma soprattutto la libertà politica, apparentemente, si sono evolute, però, de facto, non è così, anche quando ci si trova al cospetto di strumenti che dovrebbero garantire le pari opportunità; strumenti che, sovente, serbano l’ombra della discriminazione che, invece, dovrebbero scongiurare: consideriamo, ad esempio le quote rosa, la cui natura ha i tratti propri di una concessione piuttosto che quelli di una naturale e intangibile condizione.
Una concessione che, in Calabria, in ogni caso, non riesce a garantire, a parte poche e rimarchevoli eccezioni, un’effettiva equità di genere nella gestione della cosa pubblica e, nel complesso, nei ruoli di responsabilità. Anche la violenza sulle donne e alle donne (io penso sia più congrua quest’ultima espressione, nell’argomentare rispetto a tale fenomeno criminale), spesso spiegata e giustificata come eventualità naturalmente connessa alla vita di coppia e
di relazione, rappresenta il segnale di quanto il processo culturale sia in ritardo con quello formale stabilito dai tempi che viviamo. Secondo la moderna cultura laica e occidentale, donne e uomini sono uguali, nei diritti e nei doveri; eppure, ancora oggi, in certi contesti, piccoli, come talune realtà periferiche del cosiddetto mondo occidentale, e grandi, come alcune realtà statuali, tali valori risultano schiacciati da costumi e credenze, spesso di natura religiosa, tesi a ridimensionare, nell’ottica di un’ipocrita difesa della sacralità femminile o, d’altro canto, di un’inaccettabile discriminazione sessista, il ruolo della donna nella società e nelle sue istituzioni. Un ridimensionamento, che sovente, anche contestualmente a società culturalmente evolute come la nostra, trova respiro in situazioni particolari: una di queste riguarda il caso in cui la donna è portatrice di handicap. Un’eventualità, questa, che aliena la donna dalla normalità, alzando barriere e palesando – soprattutto in alcuni contesti, e in Calabria non sono pochi, dove la modernità ancora non ha trovato compiuta cittadinanza – il vizio sociale: quello
che, nel considerare il visus mancante un elemento totalizzante, assimila i ciechi e gli ipovedenti a soggetti socialmente marginali. Una visione totalmente errata o, per usare un’espressione gergale molto in voga nell’epoca attuale, una fake news: la donna cieca e ipovedente è una donna che deve agire secondo il senso dell’olfatto, dell’udito, del tatto, delle percezioni propriocettive e vestibolari; sensi che, in presenza di ambienti e strumenti adeguati a supportare le specificità connesse a cecità e ipovisione, sono in grado di garantire un elevato livello di autonomia e un’esistenza aperta a opportunità e personale realizzazione. Alla luce di quanto ho detto, risulta chiaro un dato: condizioni come isolamento e depressione, sovente affliggenti le donne cieche e ipovedenti, non sono dovute all’handicap, né, tanto meno, alle peculiarità a esso connesse, bensì sono cagionate da ambienti non sufficientemente semplificati e lineari, nonché poco funzionali a rappresentazioni mentali accessibili; sono questi
i fattori deteriori che a narcotizzano le relazioni, creando l’humus ove il disagio va ad annidarsi e a cronicizzarsi. La donna cieca e ipovedente può, insomma, esprimersi liberamente come cittadina, ma può farlo solo se ai diritti formali si coniuga quell’impegno, sancito dalla Costituzione Italiana, di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. 3, comma 2). La donna cieca e ipovedente, poi, in Calabria e in ogni dove, è in difficoltà quando vuole esprimersi nel diritto di genitorialità o maternità: spesso l’istinto materno e il desiderio di crescere un figlio vengono repressi perché la paura degli altri diventa paura personale, capace di instillare dubbi insensati come quello relativo alla sicurezza o allo sviluppo della personalità per i bambini cresciuti da donne cieche o ipovedenti. Che sciocchezza, quanta stantia superficialità! È tempo di pensare a una nuova stagione di sensibilizzazione e rivendicazione, per indurre il consesso sociale, in senso globale, non solo regionale e neanche unicamente nazionale, a rimodulare spazi e concezioni, tenendo sempre fermo il principio che
l’esistenza umana, in qualsiasi genere si manifesti, con qualunque peculiarità trovi espressione è un diritto da valorizzare, curare, scambiare, condividere e amare senza alcun pregiudizio. Fondamentale è l’educazione all’amore, ad amare – non semplicemente a rispettare – la libertà, la dignità, i sentimenti propri dell’Universo femminile, che colora le giornate di grazia e cura: grazia e cura, gemme preziose, diamanti chiamati a illuminare anche la straordinarietà di una terra, quella calabra, che è Unica, nelle sue potenzialità e nella sua complessità; una complessità estrema, come la bellezza delle sue erte, delle sue vallate, delle sue onde … Una bellezza tanto sfolgorante, tanto femminile.

Nel concreto, i meccanismi subculturali, in cui fermentano discriminazione e violenza (che, in effetti, è conseguenza di un pensiero discriminatorio, inquadrante la donna come oggetto, come proprietà di cui disporre a piacimento) si superano nel momento in cui ognuna di noi decide di mettere in campo la forza necessaria rispetto a quello che si vuole; rispetto a quello che si vuole come persona, come donna, come donna con disabilità visiva, nel mio caso.
Io questa forza l’ho trovata dando forma al mio pensiero critico, prendendo coscienza di quello che sono; e ciò per me è stato vitale: questa forza mi ha permesso di difendere il mio diritto a Essere… A essere una persona, una calabrese, una cittadina, una Donna!

Dott.ssa Annamaria Palummo
Consigliere Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Pubblicato il 30/11/2021.

Reggio Calabria – Arriva un cane guida dono dei Lions

Sabato 27 novembre, alle ore 10:30, presso l’Accademia sita in Reggio Calabria, in via Largo Colombo, si è svolta un’emozionante iniziativa per celebrare l’arrivo di un altro cane guida che i Lions hanno donato ad un socio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Calabria, Antonino Campicelli.

All’evento, moderato dal Presidente del Lions Club 108Ya Reggio Calabria Giuseppe Strangio, hanno preso parte i tanti rappresentanti dei distretti Lions della provincia reggina e del distretto di Vibo Valentia, che nel prendere la parola, hanno espresso un sentimento unanime di gioia per il dono di un cane guida: “dare la vita a chi non vede, poiché da quel momento sarà i suoi occhi e la sua speciale compagnia”.

All’iniziativa erano anche presenti, il Past Governatore del Distretto 108Ya, Antonio Marte, che nel suo intervento ha sottolineato la collaborazione tra i Club dei Lions e l’UICI, oramai da tantissimo tempo ed ad oggi sempre più forte, in quanto: “tuteliamo la vista come cavalieri della luce, tutto questo per noi è atto d’amore e di gioia”.

A seguire, direttamente dalla scuola cani guida di Limbiate (MB), Giovanni Meo, Presidente del Comitato Distrettuale Cani Guida Lions che ha illustrato il grande lavoro che c’è dietro l’addestramento di un cucciolo che poi diviene cane guida.

Ma il momento centrale della giornata è stato nel festeggiare, Antonino Campicelli, socio UICI, assegnatario del cane guida, il quale ha ringraziato per il prezioso dono, ancora più amato, in quanto ha ricevuto un pastore tedesco come da lui chiesto.

Per celebrare l’arrivo di Daiana, un magnifico pastore tedesco, il signor Campicelli ha voluto recitare una sua poesia scritta per questa giornata.

Presenti anche in sala alcuni soci UICI unitamente ad una delegazione del Consiglio direttivo della sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi reggina, composta dalla presidente Francesca Marino, dalla consigliera delegata Francesca Barranca e dal consigliere Michele Mauro.

La presidente Marino, nel prendere la parola, oltre a ringraziare per il grande gesto del donare un cane guida, indispensabile per l’autonomia e sicurezza per la persona non vedente, ha voluto evidenziare quanto sia fondamentale questo sodalizio di collaborazione con i Lions auspicando che possa essere sempre continuativo e più forte, in quanto questi momenti servono anche per sensibilizzare sulle tante difficoltà che una persona cieca ancora oggi incontra nella sua quotidianità.

A conclusione della giornata è stato proiettato un video illustrativo sulle attività e il funzionamento della scuola cani guida di Limbiate che ogni anno dona circa 50 cani ad altrettante persone prive della vista.

Foto di Daiana, pastore tedesco

Foto che ritrae Antonino Campicelli, socio UICI, insieme al suo cane guida Daiana

Foto di gruppo

Pubblicato il 30/11/2021.

Mantova- News dal territorio

IL SALUTO DELLA PRESIDENTE
Carissime e carissimi, l’anno 2021 sta per concludersi, portando con sé ancora la scia di un dramma sanitario, economico e sociale che non si può considerare di certo superato, ma che stiamo affrontando con impegno e coraggio. In questa difficile quanto imprevedibile situazione, la nostra Associazione ha saputo comunque reinventarsi e farà tutto il possibile per garantire tutele, risposte ai bisogni e supporto morale e materiale ai propri soci ed assistiti sui vari fronti.
Questa Unione, fin dalla sua nascita, non ha mai smesso di impegnarsi per la tutela dei diritti e dei bisogni di inclusione, autonomia, di sviluppo personale, scolastico, lavorativo e culturale delle persone con disabilità visiva di tutte le età e con minorazioni aggiuntive, per affermarne la dignità di cittadinanza attiva e produttiva.
Questo 2021, nonostante la permanenza di diverse limitazioni, è stato caratterizzato dall’organizzazione e dalla promozione di diverse iniziative, servizi e progetti in rete destinati ai soci delle diverse fasce d’età, e azioni concrete anche a livello politico, oltre che sociale, che ci hanno coinvolti sia come sezione territoriale, che come associazione a livello regionale e nazionale, quali atti di impegno concreto di rappresentanza, a tutela e a sostegno dei nostri assistiti, , i cui evidenti risultati, non dovrebbero essere mai dati per scontati.
In questo lungo periodo di emergenza sanitaria e di un ancora regolamentato distanziamento fisico, la nostra Sezione garantisce sempre e comunque i propri servizi e attività, a partire dai bisogni primari di accompagnamento e assistenza personalizzata, attivando contatti e collaborazioni in rete e azioni per favorire l’autonomia negli spostamenti, con l’avvio di nuove iniziative di supporto morale e materiale, non trascurando i settori dell’accessibilità e della formazione soprattutto all’uso delle tecnologie e alle occasioni conviviali e di ritrovo ludico-ricreative a cui invito tutti ad aderire quale arricchimento personale e collettivo. Questo è stato possibile grazie al grande impegno della vostra Presidente, della nostra dipendente, dei dirigenti, referenti, e dei nostri preziosi volontari e sostenitori, con il supporto delle
nostre strutture associative e delle istituzioni del territorio.
La nostra Sezione rimane a disposizione e si impegna convintamente ogni giorno a favore di tutti noi e a supporto delle nostre famiglie e della collettività, investendo risorse economiche e umane, per soddisfare le esigenze individuali e della comunità.
Anche quest’anno abbiamo dovuto e probabilmente dovremo ancora rinunciare ad alcuni momenti celebrativi e di ritrovo, e ad occasioni di raccolta fondi destinate a proseguire e migliorare l’erogazione dei nostri servizi, ed è anche per questo, che siamo tutti invitati ad aderire e a promuovere convintamente e con senso di appartenenza, le iniziative sezionali in essere.
Dedicando un piccolo contributo simbolico di euro 10,00, si può ricevere il “Cubo del Centenario”, un grazioso cubo in plexiglass contenente 200 g di cioccolatini assortiti, dell’azienda ICAM; oppure, sempre con un contributo minimo di 12,00 euro, si può ottenere l’originale calendario Barbanera, edizione speciale per il 260° anniversario, personalizzato per l’occasione con contenuti accessibili anche alle persone con disabilità visiva, in Braille e con QR code che rimanda a file audio, il tutto prenotabile contattando i nostri uffici.
Approfittando di una cauta ma ottimistica fiducia nella situazione sanitaria, nel rispetto delle disposizioni vigenti, il direttivo, desidera trascorrere come da tradizione e come da programma sotto riportato, la 63° Giornata del cieco, Festa di Santa Lucia, in lieta compagnia con i propri soci, amici e simpatizzanti ed autorità, in un clima familiare, di ritrovata serenità e convivialità.

Mirella Gavioli – Presidente sezione UICI di Mantova

63° GIORNATA DEL CIECO, FESTA DI SANTA LUCIA
Siamo lieti di invitare tutti i soci ordinari, sostenitori, loro familiari, i nostri volontari, amici e
collaboratori, alla celebrazione dell’annuale GIORNATA NAZIONALE DEL CIECO FESTA DI
SANTA LUCIA, per trascorrere questo appuntamento nella cordiale atmosfera prenatalizia che
intendiamo tornare a rivivere.
La manifestazione avrà luogo Sabato 11 DICEMBRE 2021, con il seguente programma:
Ore 9.15 – ritrovo per la Santa Messa nella Chiesa della Pia Casa di San Giuseppe in Via Dugoni n.12 a Mantova
Ore 10.30 – Presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Via della
Conciliazione 33 a Mantova, Celebrazione Ufficiale della 63° Giornata Nazionale del Cieco con l’invito alla partecipazione di Soci, familiari, Sostenitori, volontari, Amici e Autorità.
Ore 13.00 – pranzo presso Circolo Arci Donini, sito in Piazza dei Mille, 14 a Mantova, al quale Soci, familiari ed amici, potranno partecipare, previa prenotazione, con contestuale versamento della quota di euro 23,00 a persona entro giovedì 9 dicembre, contattando la segreteria sezionale al numero 0376 32 3317.
Ore 15.00 – Presso Sala Polivalente del Circolo Arci Donini, sito in Piazza dei Mille, 14 a Mantova, momento ricreativo di intrattenimento aperto a soci ed amici.
La giornata si concluderà con un brindisi natalizio ben augurale per il prossimo anno 2022.
In attesa di incontrarci numerosi per celebrare questa occasione di particolare riferimento ed orgoglio per tutti noi, a nome del consiglio dirigente, invio a voi e alle vostre famiglie, i migliori saluti ed auguri per le prossime festività.

NOTIZIE:

ORARI D’UFFICIO: L’ufficio rimarrà chiuso per le festività natalizie da venerdì 24 dicembre 2021 a venerdì 7 gennaio 2022 compresi, e riaprirà al pubblico lunedì 10 gennaio 2022. In tale periodo, è sospeso ogni servizio compreso quello di accompagnamento.

TESSERAMENTO: si rende noto che la quota sociale per l’anno 2022, è confermata in euro 49,58 per tutti i soci ordinari e sostenitori, e in euro 10,33 per i soci che non percepiscono alcun reddito. In Sezione sono disponibili i bollini aggiornamento tessera. I versamenti di aggiornamento della tessera associativa, sia per l’anno 2021 in scadenza, che per il nuovo anno solare, così come i contributi di solidarietà o a sostegno dei servizi sezionali, possono essere effettuati direttamente presso i nostri uffici, o con l’allegato bollettino di c/c postale,
oppure tramite bonifico bancario sul seguente codice IBAN: IT 95 B 01030 11509 000007562075 MONTE DEI PASCHI DI SIENA filiale di Mantova – 2220. Ricordiamo ai soci ordinari, che può essere scelta anche la soluzione più comoda di ritenuta direttamente alla fonte, sottoscrivendo una apposita delega presso la nostra Segreteria, che prevede una piccola trattenuta mensile pari a euro 4,13.
Invitiamo a considerare la possibilità di integrare il versamento della quota associativa con un libero contributo a favore del Fondo di solidarietà regionale, al quale anche la nostra sezione potrebbe accedere, a sostegno delle attività sezionali.

SEGRETERIA TELEFONICA, SITO INTERNET, NEWSLETTER, GRUPPO WHATSAPP E
FACEBOOK
: ricordiamo che, per poter ricevere le varie informazioni aggiornate sulle attività sezionali e molte altre notizie di interesse associativo e non, è attiva la segreteria telefonica per comunicati, che risponde al numero 2 del risponditore automatico sezionale 0376 32 33 17, di cui suggeriamo il regolare ascolto almeno una volta la settimana, a qualsiasi orario.
Potrete ricevere i comunicati via mail indirizzando richiesta a uicmn@uici.it avente come oggetto “iscrizione newsletter”. La nostra Sezione è inserita nel social network FACEBOOK con accesso: UICI Mantova e si può richiedere di entrare nel gruppo whatsapp contattando la segretaria Whatsapp 333 2627082.

SERVIZI: Si ricordano i servizi principali erogati a favore di soci e assistiti, taluni a titolo gratuito, altri a fronte di contributi di compartecipazione ai costi, diversificati come da Guida ai servizi: Servizio di accoglienza, assistenza e segretariato sociale; servizio di accompagnamento; sportello di ascolto, autonomia, orientamento e mobilità;
servizio di patronato e fiscale in convenzione; servizio di download del libro parlato; telefono amico; servizio di supporto informatico e all’uso della telefonia e delle tecnologie assistive; Laboratori creativi, culturali e a tema.

CONVENZIONI: Ricordiamo le convenzioni stipulate dalla nostra sezione, a favore di soci ordinari e sostenitori, loro familiari, nostri collaboratori e volontari:

TEA ENERGIA; TEA ONORANZE; VERSILIA ONORANZE;
STUD LEGALI: AVV. SAVERIO BARBIERI, AVV. ARTURO STRULLATO, AVV. LEONARDO SASSO, AVV. MATTEO RESTANI; B&B PICCOLA MANTOVA; SUSANNA OTTICA DI MOGLIA;
KARATEMANTOVA ASD; SAI SEI LAB; OSTEOPATA ARTONI ANDREA; FARMACIA
COOPERATIVA MANTOVANA s.c.a.r.l.; DENTALCOOP.

Per info contattare la segreteria.

Pubblicato il 30/11/2021.

Reggio Emilia – News dal territorio

LOTTERIA DI S. LUCIA

44° edizione della Lotteria di S. Lucia, per raccogliere fondi a favore della sezione di Reggio Emilia. Estrazione: mercoledì 15 dicembre, ore 15:30 presso i locali sezionali. 50 premi in palio, elenco completo sul retro dei biglietti. Biglietti già disponibili in sezione, ritirabili e consegnabili previo accordo.

PROIEZIONE DEL FILM AUDIODESCRITTO “UN GIORNO LA NOTTE”

Si è svolta martedì 12 ottobre presso il cinema comunale Rosebud, a Reggio Emilia, la prima tappa del “Tour Uici al cinema Emilia-Romagna” con la prima delle proiezioni di “Un Giorno La Notte”, film biografico sulla vita del ventenne Sainey, arrivato in Italia con la speranza di trovare una soluzione per la Retinite Pigmentosa di cui soffre. Il film, per la regia di Michele Aiello e Michele Cattani, viene proiettato gratuitamente con l’auto-narrazione visiva di Sainey Fatty e l’audiodescrizione di Andrea Pennacchi. Le prossime tappe del “Tour Uici al cinema Emilia-Romagna”, sono l’11 novembre a Piacenza, il 3 dicembre a Ferrara, l’11 dicembre a San Mauro (FC), il 13 dicembre a Medicina (BO)

INIZIATIVE DI SOCIALIZZAZIONE PER I SOCI

Il 20 e 21 novembre, con le passeggiate culturali nel centro storico di Reggio Emilia, si sono concluse le attività previste dal progetto “iniziative di socializzazione per il benessere nella terza età”, organizzato dall’I.Ri.Fo.R. Emilia-Romagna e rivolto ai soci con più di 65 anni. Le prime due giornate si sono svolte il 21 e 28 settembre con attività motoria al Parco delle Caprette e il 22 e 29 ottobre, con due incontri sulle nuove tecnologie di assistenza vocale Alexa e GoogleHome. Sulla pagina Facebook della Sezione di Reggio Emilia è possibile trovare le testimonianze di queste esperienze, corredate di tantissime fotografie.

MOSTRA “A SPASSO CON LE DITA”

Dal 15 al 21 novembre, nella Biblioteca Turchetti dell’Istituto Regionale per i Ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia è stato ospitato “A SPASSO CON LE DITA – Le Parole della Solidarietà”, il progetto Nazionale a sostegno della letteratura per l’infanzia e dell’integrazione fra vedenti e non vedenti, con una mostra di illustrazioni tattili d’artista, una mostra di libri tattili e un programma giornaliero di laboratori didattici e workshop aperti alle scuole e al pubblico. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi Onlus e Enel Cuore che, tra il 2010 e il 2014, ha permesso la realizzazione di un’operazione editoriale unica al mondo, con la produzione e la distribuzione gratuita di seimila libri tattili a biblioteche pubbliche, ospedali pediatrici e istituzioni culturali. La stessa collaborazione ha realizzato nel 2013 l’evento promozionale itinerante Le Parole della Solidarietà: numerosi artisti e illustratori per l’infanzia hanno creato una serie di opere tattili ispirate al tema della solidarietà che sono state esposte in spazi accessibili e a misura di bambino, e sono state lo spunto per una serie di attività didattiche e workshop giornalieri aperti al pubblico. Un evento già accolto in 28 sedi espositive italiane, varcando le frontiere nazionali fino alla Settimana Italiana della Cultura in Belgio.

Pubblicato il 30/11/2021.

Sant’Anastasia – Dolcissimo regalo di Natale

Lo sportello CIVES – Centro integrato per la Valorizzazione Etnica di Sistema- che raggruppa tra l’altro le associazioni Unione Italiana Dei Ciechi e Degli Ipovedenti Presidio di Sant’Anastasia-Pomigliano e paesi vesuviani, A.S.D. Real Vesuviana, Solid’Arte, Associazione dei diversamente abili della Campania APS., sostiene le sue attività con svariate forme di autofinanziamento. Per farlo riceve sostegno da sponsor che credono nei valori che trasmette.

Quest’anno in occasione del Natale, il Cives offre ai suoi sostenitori un gradevole omaggio composto da una confezione di cioccolatini accompagnata da un gadget natalizio prodotto nei laboratori dell’associazione dall’entusiasmo creativo di volontari e bambini specialissimi.

Per potervi assicurare questo dolcissimo regalo di Natale , è possibile prenotarlo al numero di tel. 339 64 660 82 anche con un semplice messaggio WhatsApp.

Il contributo minimo richiesto è di € 5.00 destinate interamente al sostentamento delle attività associative.

Lo sportello CIVES

Svolge le seguenti attività:

(Consulenza legale;

Consulenza fiscale (CAF-Patronato, Immigrazione ed emigrazione);

Consulenza Tiflo-pedagogica [per studenti, Scuole e famiglie);

Consulenza Tiflo-informatica;

Sport e autonomia personale;

Supporto compilazione pratiche e atti amministrativi;

Servizi di semplice segretariato sociale alle famiglie degli utenti con disabilità;

Supporto informatico per la consultazione, la registrazione o il download di documenti on line;

Accompagnamento, orientamento, indirizzo e invio ai servizi e agli uffici competenti per compilare istanze, domande, richieste sussidi etc..

Contatti:

Tel 081 8983113,

Cell. 376 0550157

E-mail: segreteriacives@gmail.com

https://www.facebook.com/612544842232109/posts/2194819860671258/?d=n

Reggio Calabria – Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

“Uniti per dire no alla violenza verso le donne e qualsiasi forma di discriminazione di genere”

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne anche la sede territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Calabria ha celebrato, la stessa, con un incontro svoltosi nella giornata del 25 novembre, tramite piattaforma Zoom, per sensibilizzare sul tema della violenza di genere anche connessa alla condizione di disabilità.

All’evento hanno preso parte, oltre ai numerosi soci e operatori, relatori esperti e impegnati da anni nel sociale, accanto ad alcune autorità politiche che non hanno fatto mancare il loro fondamentale supporto.

L’evento, moderato dalla Consigliera delegata dell’UICI reggina e responsabile della commissione pari opportunità, Francesca Barranca, si è aperto con il saluto della presidente sezionale UICI, Marino Francesca, che ha introdotto l’incontro dando lettura della poesia “in piedi d’avanti a una donna” di William Shakespeare, poesia molto significativa, scelta dalla nostra sede centrale e letta dal nostro presidente nazionale UICI Dott. Mario Barbuto proprio in occasione della stessa giornata, durante la sua audizione al Senato della repubblica.

La Presidente sezionale UICI, nel suo intervento ha evidenziato la gravità del fenomeno e il ruolo che anche le associazioni che si occupano di disabilità devono avere per poter contribuire al superamento di stereotipi e forme di discriminazioni di genere, che, nel caso di donna con disabilità la stessa discriminazione diviene duplice e più pesante. La Presidente inoltre, sottolinea l’importanza del ruolo della donna che in quanto tale possiede quel “valore aggiunto” di sensibilità e coraggio, che unito alle competenze acquisite nel tempo riesce a facilitare il lavoro svolto in sinergia per garantire una società migliore.

A seguire, l’assessore alle politiche sociali della Regione Calabria, Clotilde Minasi, ha rilevato la necessità di potenziare i centri antiviolenza fornendo maggiore supporto alle donne che si trovano a vivere situazioni così delicate, anche attraverso la tutela dei figli offrendo loro opportunità di inserimento sociale ed economico: “su questo la Regione si sta attivando e sarà presente in modo deciso, come si sta anche attivando per far ripartire l’osservatorio contro la violenza di genere”.

Nel suo intervento, il Consigliere regionale della Calabria, Nicola Irto, ha posto l’attenzione sul senso di responsabilità e sulla necessità di fare rete: “la scuola, le università, le associazioni, i centri di ricerca, ovviamente insieme alla politica devono collaborare attraverso proposte e istanze partendo proprio dal basso con il contributo fattivo di tutti gli attori sociali”.

La presidente della commissione pari opportunità del Comune di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera, ribadisce quanto sia fondamentale fare rete e sottolinea il ruolo delle commissioni e degli enti che devono essere sempre più presenti al fine di tutelare le donne e tutti coloro che si trovano a vivere uno stato di fragilità.

Dott.ssa Cinzia Nava, già presidente della commissione regionale per le pari opportunità e l’uguaglianza della Regione Calabria, nel suo intervento si è incentrata sulla Convenzione di Istambul che dovrebbe essere tenuta ancora di più in considerazione per i contenuti fortemente riferiti al tema della giornata. Inoltre, la dott.ssa Nava, ancora una volta sottolinea quanto per lei da sempre sia importante la difesa, non solo delle donne che subiscono violenza, ma per tutte le persone fragili bisognose di essere tutelate in un’ottica di lavoro di squadra con tutti gli enti del territorio.

Punto di forza dell’evento sono state le relazioni, a partire da:

Dott.ssa Anna Maria Rosato che, ha portato la propria esperienza di donna medico nonchè come presidente della sezione reggina dell’associazione italiana donne medico dove svolge l’attività di volontariato e di sostegno alle persone, in particolare donne in stato di fragilità: “Non possiamo dimenticare quante difficoltà hanno incontrato le donne prima di potersi affermare come professioniste e ancora si trovano a lottare contro tanti stereotipi che bisogna superare e oggi le leggi ci sono, però vanno applicate con più rigore”;

Avv. Denisi Annunziato, consulente legale dell’UICI regionale, che con la sua relazione ha trattato ampliamente gli aspetti legati, riferendo sul l’iter normativo e su come intervenire per contrastare l’emergenza riportando, inoltre, riscontri statistici su casi reali;

Non poteva mancare il contributo a carattere educativo affrontato dalla responsabile del centro di consulenza tiflodidattica UICI della Calabria, Sabrina Stuppino, che ha posto l’accento già  a partire dalla scuola intervenendo sulle forme di bullismo, anche verso i portatori di handicap, perché dall’intolleranza si sviluppano situazioni di devianza: “non sono le donne il vero problema, si tratta di una emergenza educativa, su questo bisogna lavorare”.

L’evento si è concluso con un costruttivo dibattito che ha portato alle seguenti conclusione: “si può e soprattutto c’è bisogno di fare rete all’insegna del riuscire, tutti insieme, facendo resilienza, dai centri di ricerca, alle università, alle associazioni affianco alla politica tutta perché si può davvero costruire, non soltanto immaginare, una società più giusta nella quale i diritti umani sono realtà tangibile.

Pubblicato il 29/11/2021.

Ferrara – Poesie a bassa voce al femminile Con la parola oltre i conflitti

Oggi pomeriggio l’iniziativa delle biblioteche

L’assessore Gulinelli: «La parola può infamare e distruggere, ma anche combattere la
violenza»

Poesie lette a bassa voce, perché l’educazione passa attraverso le parole. Perché
la violenza psicologica è da condannare, tanto quanto quella fisica, e la poesia può
veicolare questo messaggio. È questo lo scopo dell’iniziativa «Leggiamoci negli occhi: le
biblioteche di Ferrara seminano parole contro la violenza»: una serie di letture simultanee, a
cura dell’assessorato alla Cultura con la collaborazione di Teatro Off, di Circi, dell’Unione
Italiana Ciechi Ferrara e di Udi Ferrara. Un evento organizzato in occasione della Giornata
internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si terrà oggi
pomeriggio a partire dalle 17.30, in una serie di biblioteche di Ferrara. Ognuna, in sostanza,
proporrà al pubblico un percorso poetico, fatto di varie postazioni, in cui verranno lette o
narrate a bassa voce una serie di poesie a tema femminile. Per l’occasione, è stato attivato
da Ferrara Off Teatro un workshop di lettura ad alta voce, per formare le lettrici che oggi
reciteranno i componimenti: il pubblico deve ’solo’ scegliere una delle biblioteche (o più di
una) e accomodarsi di fronte a una delle lettrici: «La poesia – spiega il dirigente del servizio
biblioteche, Angelo Andreotti – può accarezzare o colpire il cuore: ecco perché l’abbiamo
scelta». «La parola – commenta l’assessore Marco Gulinelli, parlando del titolo
dell’iniziativa – può infamare e distruggere, ma anche combattere la violenza e risolvere
conflittualità». Nella Biblioteca Ariostea sono state sistemate 10 postazioni, dove verranno
lette 10 poesie di poetesse di tutto il mondo. Alla Bassani, le postazioni e le poesie sono 9 e
sono tratte dall’Antologia di Spoon River di Masters. A Casa Niccolini, invece, ci saranno
3 volontarie tra i 16 e i 20 anni, che hanno scelto alcune poesie e canzoni da interpretare
(consigliato dai 12 anni in su). Alla Tebaldi, 2 postazioni, una per un brano tratto dal
‘Cantico delle creature’ e una per una poesia di Alda Merini. Alla Luppi, 4 postazioni per
poesie di Antonia Pozzi e anche alla Rodari le postazioni sono 4, per poetesse come
Mariangela Gualtieri. Alla Popolare Giardino un collegamento di varie poetesse dal mondo
con la Pozzi. Infine, al Centro Documentazione Donna, 4 postazioni con 4 poetesse.

Fonte: RESTO DEL CARLINO di Ferrara di mercoledì 24 novembre 2021.

Pubblicato il 25/11/2021.