Reggio Emilia – La Nostra Voce anno XXX numero 6 mese di settembre 2017

Periodico d’informazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Reggio Emilia
Direttore Responsabile Luca Soliani
Redazione Corso Garibaldi n.26 42121 Reggio Emilia – Tel 0522 435656 – Fax 0522 453246 – E-mail uicre@uiciechi.it – Sito internet www.uicre.it – FB www.facebook.com/UICReggioEmilia
Spedizione in abbonamento postale – Tariffa Associazioni senza fini di lucro D.L.353/2003 art. 1 comma 2 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) DCB – R. E.
Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 643. del 05/06/1987

 

In questo numero

Pag. 1 – Comunicazioni del Presidente
– Gita a Cesenatico e pranzo di pesce
– Corso per centralinisti Istituto Cavazza
Pag. 2 – Audioguida alle meraviglie dei Borghi d’Italia
– Servizio del Libro parlato: modalità operative
Pag. 3 – Lotteria di Solidarietà
– Assemblea dei soci di novembre
– Sagra della Giareda
Pag. 4 – Presentato il bastone elettronico a Modena
Pag. 5 – Giornata regionale del cane guida a Ferrara
Pag. 6 – Arti marziali per non vedenti a Modena
– Lotteria nazionale Premio Louis Braille
Pag. 7 – Cultura e Teatro

 

ORARI DEGLI UFFICI

Apertura dell’Ufficio sezionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Lunedì, martedì, giovedì e venerdì Ore 9.00 – 12.00
mercoledì Ore 15.00 – 18.00
tel. 0522/435656

Apertura dell’ufficio sezionale U.N.I.Vo.C.
tutte le mattine dal lunedì al venerdì Ore 9.00 – 12.00
sabato mattina Ore 10.00 – 12.00
I pomeriggi di lunedì, martedì, giovedì e venerdì Ore 15.00 – 19,00 Negli orari di apertura sarà presente un dirigente o i volontari. Per informazioni tel. 0522/430745

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Ben ritrovati ai nostri lettori dopo la pausa estiva. Il lavoro in sezione e le iniziative per i soci sono già riprese a pieno ritmo: si è svolta la Sagra della Giareda con lo stand e la pesca di beneficenza, la Cena al buio al Circolo CERE con la distribuzione dei biglietti della Lotteria nazionale Louis Braille, la gita all’Osservatorio astronomico del Chianti, la fiera “Piante e Animali Perduti” di Guastalla con lo stand gestito in collaborazione con il locale Lions Club e Federottica; la segreteria ha ripreso con l’attività dell’ambulatorio oculistico con il nuovo medico nominato dall’Azienda USL Dott.ssa Amalori, si è ripartiti con il download delle opere del Libro Parlato per gli iscritti al servizio, sono stati stampati i biglietti della nostra lotteria di solidarietà che ora aspettano di essere ritirati e distribuiti col vostro aiuto. Inviate le graduatorie per il bando di Servizio Civile ordinario del 2016 e predisposto il nuovo progetto 2017, redatta anche la nuova richiesta di adesione al Fondo Sociale della Presidenza nazionale per la parziale copertura delle spese del personale dipendente e preparati i documenti per il prossimo Consiglio provinciale che precederà di un mesetto la seconda assemblea annuale dei soci. Il Presidente ha partecipato ad un incontro regionale sulle tematiche del lavoro unitamente ai nostri rappresentanti di categoria, alla dimostrazione del bastone elettronico presso l’UICI di Modena, ad alcuni incontri con altre realtà associative del territorio reggiano per valutare possibili collaborazioni. Rivolgo a tutti il consueto invito a leggere le pagine seguenti per restare aggiornati su iniziative e novità della sezione e non perdere importanti scadenze.
Il Presidente territoriale UICI – dott.ssa Chiara Tirelli

 

GITA A CESENATICO E PRANZO DI PESCE

La sezione UICI e la sezione U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia, unitamente alla sede UICI di Piacenza, propongono per sabato 21 ottobre 2017 una gita in pullman a Cesenatico per visitare il Museo della Marineria e gustare un ottimo pranzo di pesce a Rimini, con la possibilità di fare una passeggiata sul lungomare. La partenza è prevista per le ore 7:00 da Piacenza Cheope e per le ore 8:20 da Reggio Emilia parcheggio via Cecati; il rientro è previsto a Reggio Emilia per le ore 19:00 circa e a Piacenza per le ore 20:00 circa. Il costo a persona, comprensivo di pullman, visita guidata al museo e pranzo, è di euro 60,00 per un gruppo minimo di 40 persone. Considerata l’imminenza dell’iniziativa, le prenotazioni dovranno pervenire presso una delle tre associazioni promotrici entro venerdì 13 ottobre prossimo e saranno valide solo con il versamento dell’intera quota di partecipazione. La quota sarà restituita solo nel caso la gita non dovesse svolgersi, ma non per rinuncia dei partecipanti. Per info contattare la sede UICI di Reggio al numero 0522-435656, la sede U.N.I.Vo.C. al numero 0522-430745 o la sede UICI di Piacenza al numero 0523-337677.

 

CORSO PER CENTRALINISTI ISTITUTO CAVAZZA

È stato recentemente pubblicato il nuovo bando di ammissione al corso per centralinista – operatore dell’informazione nella comunicazione per l’anno 2018 organizzato dall’Istituto F. Cavazza di Bologna; il corso, della durata di 1.200 ore, potrà essere frequentato da 30 allievi, si svolgerà presumibilmente tra febbraio e dicembre 2018 e si concluderà con l’acquisizione della qualifica di centralinista telefonico e della certificazione delle “competenze allargate alla sfera della comunicazione e gestione delle informazioni”. Destinatari dell’iter formativo sono: disoccupati disabili visivi affetti da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi anche con correzione di lenti; per essere ammessi al corso occorre essere in possesso di diploma di scuola media inferiore e avere compiuto il 21° anno di età, limite ridotto al 18° anno di età per coloro che hanno conseguito il diploma di scuola media superiore. Le domande di ammissione dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2017; i candidati, la cui domanda sarà accolta, verranno ammessi a sostenere le prove di selezione che saranno effettuate alla fine del mese di ottobre 2017. Per consultare il bando completo del corso e per compilare la modulistica necessaria per l’iscrizione, gli interessati possono contattare la sezione; per informazioni relative allo svolgimento dei corsi, invece, contattare la Struttura organizzativa (dott. Egidio Sosio, Sig.ra Lucia Iuvone) al numero 051-33.20.90 o all’indirizzo e-mail sosio@cavazza.it e lucia@cavazza.it

 

AUDIOGUIDA ALLE MERAVIGLIE DEI BORGHI D’ITALIA

Grazie alla progettazione di un’applicazione accessibile per dispositivi Apple (iPhone e iPad), alla cui realizzazione ha collaborato l’UICI di Modena, sono fruibili anche da parte delle persone non vedenti o ipovedenti le mappe virtuali del percorso artistico-culturale offerto dal progetto nazionale “Borghi – Viaggio Italiano”, iniziativa che mette in rete le eccellenze architettoniche, paesaggistiche e urbanistiche di centinaia di località del nostro Paese, puntando innanzitutto alla tutela di tale patrimonio. Prosegue con successo la collaborazione tra l’UICI di Modena “Mariangela Lugli” e la Regione Emilia Romagna, per promuovere iniziative finalizzate a rendere accessibile anche alle persone non vedenti ed ipovedenti il prezioso patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Infatti, dopo la creazione dello schermo interattivo touchscreen (“schermo tattile”), presentato nel 2015 all’interno dell’EXPO di Milano, le diciotto Regioni promotrici del citato progetto Borghi – Viaggio Italiano (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Veneiza Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto), coordinate dall’Emilia Romagna, hanno realizzato un nuovo prodotto digitale per rendere appunto accessibili tutte le relative informazioni. Entrando ulteriormente nel dettaglio di Borghi – Viaggio Italiano, si tratta di un’iniziativa che mette in rete una serie di eccellenze architettoniche, paesaggistiche e urbanistiche, puntando innanzitutto alla tutela del patrimonio storico-ambientale diffuso in 800 borghi e località italiane legate a illustri personaggi della cultura nazionale: dai Borghi d’Italia ai Borghi Storici Marinari, dai Borghi delle Terre Malatestiane e del Montefeltro alle Località dei Paesaggi d’Autore. Tra essi, vi sono tra l’altro anche numerose località colpite dal recente terremoto in Centro Italia, alle quali verrà prossimamente dedicato uno specifico evento. Come detto, quindi, l’iniziativa vede anche l’apporto tecnico dell’UICI di Modena, che grazie alla progettazione di un’applicazione accessibile per dispositivi Apple (iPhone e iPad), rende fruibile a tutti gli utenti visitatori, anche persone non vedenti o ipovedenti, le mappe virtuali dell’intero percorso artistico-culturale offerto dal progetto nazionale. Va ricordato anche che nel maggio scorso a Roma, in occasione dell’inaugurazione della mostra Ai confini della meraviglia – affascinante percorso espositivo fatto di esperienze autentiche, prodotti enogastronomici, tradizioni e qualità del vivere delle Regioni aderenti a Borghi – Viaggio Italiano – a fianco del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, dell’assessore al Turismo e Commercio dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini e degli assessori al Turismo delle varie Regioni coinvolte, vi era anche Ivan Galiotto, presidente dell’UICI di Modena. Da ultimo, ma non ultimo, in stretta connessione con quanto detto, proseguirà ancora per tutto il mese di settembre l’iniziativa Passaborgo, con l’invito a visitare 200 borghi distribuiti in tutta Italia, che offrono convenzioni speciali per i turisti. Anche qui le informazioni utili alle persone con disabilità visiva potranno essere scaricate dalla app realizzata dall’UICI di Modena.

 

SERVIZIO DEL LIBRO PARLATO: MODALITÀ OPERATIVE

A seguito del processo di riorganizzazione del Servizio di download del Libro Parlato e della chiusura dei centri regionali di distribuzione, ricordiamo che gli utenti sono ora invitati a rivolgersi alla sezione UICI territorialmente competente per chiedere (in forma scritta) ed ottenere i testi. Il servizio è erogato gratuitamente e la sede consegnerà le opere su CD o, in alternativa, su ogni altro supporto fornito dall’utente stesso (ad esempio chiavetta USB o lettore Mp3); nel caso di persone impossibilitate a recarsi presso la sede nei giorni e negli orari previsti per il servizio, esso sarà comunque garantito, accogliendo le segnalazioni via e-mail o fax (non via telefono) ed evadendole a mezzo posta. La fornitura degli audiolibri sarà effettuata nei tempi tecnici necessari alla lavorazione delle opere e comunque nel numero massimo di 10 download mensili per ciascun utente. La Sezione svolgerà anche attività di formazione e supporto agli utenti per renderli autonomi nel download delle opere prescelte: questa opportunità consente, infatti, agli utenti abilitati che ne facciano richiesta tramite il link http:/lponline.uicbs.it/utenti/registrazione.html, di scaricare sul proprio PC, via internet, tutte le opere del CNLP prodotte in standard Daisy o semplicemente in formato mp3. Per accedere al Servizio, le persone interessate devono compilare una domanda di iscrizione redatta sull’apposito modulo fornito dalla sezione; le nuove iscrizioni saranno automatiche in caso di soci, mentre i non soci dovranno farne richiesta corredata da apposita certificazione medica rilasciata da una struttura pubblica attestante i requisiti di idoneità visiva. Confidiamo nel buon senso e nella collaborazione degli iscritti affinché il servizio possa soddisfare pienamente le esigenze di tutti; questo primo anno di natura sperimentale offrirà lo spunto per apportare tutte le migliorie organizzative e strumentali che dovessero rendersi opportune.

 

LOTTERIA DI SOLIDARIETÀ

Motivati dai positivi riscontri degli ultimi anni, anche per il 2017 si è deciso di organizzare la tradizionale Lotteria di Solidarietà per raccogliere fondi a favore della nostra sezione. L’estrazione sarà effettuata domenica 03 dicembre prossimo alle ore 16:00, per celebrare la “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, al termine dell’ormai altrettanto tradizionale pranzo associativo, ed i premi in palio sono 50 (elenco completo sul retro dei biglietti). Per la buona riuscita di questa iniziativa è fondamentale la collaborazione di tutti i soci e delle loro famiglie, perché possano acquistare i biglietti e, soprattutto, distribuirli tra amici e conoscenti; i blocchetti sono disponibili in sezione e possono già essere ritirati (ove possibile saranno consegnati previo accordo). Auspicando in un forte sostegno, attendiamo un vostro riscontro e diciamo grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno dare il loro aiuto.

 

ASSEMBLEA DEI SOCI DI NOVEMBRE

Si informano tutti i soci che si svolgerà nella prima metà di novembre, presumibilmente sabato 04 nel pomeriggio, la seconda assemblea annuale dei soci; considerato che saranno in discussione le iniziative e le attività da programmare nei prossimi mesi, si invitano tutti i soci a partecipare all’incontro per esprimere le proprie opinioni e dare suggerimenti. Come previsto dallo Statuto, sarà successivamente inviata specifica convocazione per l’assemblea corredata dai documenti posti in discussione.

 

SAGRA DELLA GIAREDA

Lo stand allestito nei giorni dal 5 al 10 settembre scorso in occasione della Sagra della Giareda di Reggio Emilia, avente lo scopo di distribuire materiale informativo e raccogliere fondi a favore della sezione, ha dato un esito molto positivo nonostante il maltempo che ha costretto la chiusura anticipata delle attività, consentendo comunque l’assegnazione di tutti i premi messi in palio nella pesca di beneficenza; un sentito ringraziamento a Rena, alle dipendenti e a tutti i soci, gli amici e i volontari U.N.I.Vo.C. che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa e all’allestimento dello stand.
PRESENTATO IL BASTONE ELETTRONICO A MODENA

Lo scorso sabato 9 settembre è stato presentato nella sede UICI di Modena “BEL”, il nuovo bastone elettronico a ultrasuoni. Presenti alla dimostrazione anche alcuni nostri soci, che hanno potuto testare personalmente l’ausilio. Riportiamo di seguito gli articoli usciti sui giornali nella certezza siano di interesse per i lettori e come spunto affinché il bastone possa essere presentato a breve anche nella nostra sezione.

Redattore Sociale del 05-09-2017
Modena. Un bastone elettronico per ciechi dotato di un sensore che rileva gli ostacoli. Si chiama “BEL” e permette a chi lo utilizza di individuare gli ostacoli a distanza di un metro (o più): quando rileva un ostacolo il sensore a ultrasuoni trasmette un segnale vibrante alle dita, man mano che l’ostacolo si avvicina la vibrazione aumenta di intensità. “Funziona un po’ come i sensori utilizzati nelle macchine che aiutano a parcheggiare – spiega Ivan Galiotto, presidente della sezione modenese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti – e può essere inserito nel bastone bianco utilizzato dalle persone cieche, che rimane l’ausilio principale”. La novità tecnologica è una sorta di “optional” che si può inserire nel bastone, una possibilità offerta dai Lions che hanno finanziato l’iniziativa a livello nazionale. “Gli utenti possono farne richiesta tramite i Lions e ricevere la tecnologia e il corso per imparare a usarla senza nessun costo”. Il bastone elettronico “Bel” sarà presentato a Modena presso la sezione territoriale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti il 9 settembre alle 15:00. La dimostrazione dell’ausilio sarà curata dal Distretto Lions 108 Tb. “Modena fa un po’ da apripista sull’utilizzo di questa tecnologia, una delle nostre utenti è stata selezionata a maggio per provarla e dovrebbe iniziare a breve il corso – continua Galiotto – Non è scontato che tutte le persone cieche la utilizzino, così come non tutte prendono un cane guida. Probabilmente non è adatto alle persone di una certa età perché serve una buona manualità. Per questo è importante fare il corso per imparare a usarla”.

Gazzetta di Modena del 10-09-2017
“Vedere” col bastone elettronico
Modena. In via don Milani va in scena uno slalom particolare. Gli ostacoli non sono porte come nello sci, ma sedie, cancelli e auto in sosta. Il percorso, ieri pomeriggio, ha messo alla prova donne e uomini indistintamente. Tra i primi a testare il circuito un uomo con un cane al fianco. Il quadrupede resta a guardare mentre il padrone cammina nell’area con un bastone in mano. Per un attimo lo strumento sostituisce l’animale come guida. Già, perché l’uomo è un non vedente, come tanti all’iniziativa promossa dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Modena e dai Lions. Alberto De Luca, rappresentante dell’associazione umanitaria fondata cento anni fa, ha portato nella nostra città tre bastoni elettronici Lions (BEL). Dispositivi del costo di circa mille euro (e che loro s’impegnano a donare, in sinergia con l’UICI) per far riconoscere sia gli ostacoli bassi sia oggetti a media ed elevata altezza lungo il cammino. Chi testa lo strumento impara che è possibile ricevere una vibrazione quando s’incontra un ostacolo a due metri di distanza oppure a quattro, a seconda della regolazione di una leva. Se così avviene, lo si può scartare a sinistra o a destra, in base a dove vi sia più spazio libero. Se l’ostacolo è alto, arriva una vibrazione nel pulsante più elevato e allora il bastone può diventare uno strumento per saggiare l’altezza ed evitare di sbattere la testa. «Con il bastone elettronico si guida una Ferrari – garantisce Marco Trombini, presidente regionale UICI – ma è chiaro che bisogna avere la patente, ovvero la mobilità della persona cieca o ipovedente. Cambia la vita dalla notte al giorno perché non si devono più toccare gli ostacoli o le persone». Gli organizzatori permettono ai non vedenti di provare gli strumenti. I primi a cimentarsi sono due bambini che si chiudono gli occhi sotto la supervisione dei genitori. Si cresce poi d’età. «Non vedere è stata una sensazione stranissima – riconosce Mireja Riva, volontaria del servizio civile presso l’associazione di via don Milani – perché era tutto nelle mani del bastone. All’inizio ero terrorizzata, poi le vibrazioni sono chiarissime e sono servite. L’esperienza mi potrà aiutare per il servizio civile: non è così scontato sapere come comportarsi con persone non vedenti».
GIORNATA REGIONALE DEL CANE GUIDA A FERRARA

Il prossimo 15 ottobre, a Ferrara, si celebrerà la Giornata nazionale del Cane Guida con la manifestazione denominata “LUCE DEI MIEI OCCHI”, promossa dalla locale sezione UICI e patrocinata dal Consiglio regionale Emilia-Romagna. La giornata, che ha ricevuto il patrocinio anche della Regione Emilia-Romagna, della Regione Toscana e del Comitato Italiano paralimpico, prevede esibizioni e dimostrazioni di attività con l’ausilio di cani e si svolgerà nel sottomura di via Porta Catena, nelle due aree verdi separate da Via Tumiati, estendendosi anche alle mura Degli Angeli per lo svolgimento di una camminata benefica. A pochi metri di distanza, all’interno del Pattinodromo comunale, in Via Gustavo Bianchi, sarà disponibile il pranzo e si svolgerà, a conclusione della giornata, la premiazione del concorso letterario. L’area sarà accessibile e fruibile, dotata di servizi igienici per disabili e non e nelle immediate vicinanze saranno riservati numerosi parcheggi per le associazioni invitate a presenziare e per le persone disabili. La zona è comunque dotata di numerosi parcheggi liberi. Parteciperanno all’iniziativa: il tenore Diego Raphael Fortunato; per il CIP il campione maratoneta Loris Capanna; la Scuola Nazionale della Regione Toscana – cani guida per ciechi di Scandicci; la Scuola Triveneta – cani guida di Selvazzano (Padova); Blindsight Project – progetti e iniziative per persone disabili sensoriali; Onda Azzurra, gruppo di Salvataggio iscritto al coordinamento della Protezione Civile; il centro di educazione cinofila Itinera Agility Dog di Ferrara; l’A.V.E.D.E.V., associazione che ha in gestione il canile comunale di Ferrara; ChiaraMilla, Associazione di promozione sociale e sportivo dilettantistica, Tecniche di Terapie ed Attività Assistite dall’Animale e Educazione assistita dall’Animale, la Lega del Cane di Ferrara; l’Associazione Culturale Mondo Animali per la comprensione dell’animale e della relazione uomo-animale di Ferrara; Bibliocucina Associazione Culturale Gastronomica; l’Ospedale Degli Animali di Ferrara – gruppo CVIT Ospedalità Privata Veterinaria; Pluriversum Edizioni – casa editrice; le unità cinofile delle forze dell’ordine. L’organizzazione logistica per conto dell’UICI di Ferrara sarà curata dai Club Rotare dell’Area Estense – Ferrara; i club potranno promuovere anche altre iniziative, volte all’integrazione e fruibilità dei luoghi della città, ambienti diversi, hobby e sport. Scopo dell’iniziativa è mettere a tema l’amore che unisce l’uomo al cane, soffermandosi in particolare sull’importanza del cane guida per l’autonomia delle persone non vedenti. Con l’evento si intende fornire ai cittadini informazioni riguardanti l’impiego di detti cani, il valore del loro operato e di quello di tutti i cani di soccorso e di supporto; formare sul comportamento, corretto e adeguato, da tenere incontrando un cane al lavoro; diffondere la cultura del rispetto per gli animali e la consapevolezza delle loro capacità e necessità. Il programma di massima della giornata prevede alle ore 9:00 l’accoglienza e le iscrizioni, alle ore 9:30 l’apertura della giornata con musica e i saluti, alle ore 10:00 l’inizio della camminata benefica lungo le mura della città (circa 2 km), da condividere con gli amici cani, dalle ore 10:15 l’inizio delle dimostrazioni delle scuole per cani guida e per cani da supporto, delle esibizioni dei nuclei – unità cinofile delle forze dell’ordine e della protezione civile, che proseguiranno e si ripeteranno per tutta la giornata, fino alle ore 17:00 circa; alle ore 12:30: pranzo presso il Pattinodromo comunale. Nell’area della manifestazione vi sarà comunque una zona ristoro aperta tutto il giorno, per persone e animali. Alle 17:30, Presso il Pattinodromo, si terrà la proclamazione dei finalisti del concorso letterario “LUCE DEI MIEI OCCHI”, le conclusioni e i saluti. La partecipazione all’intera manifestazione è aperta a tutti e con l’iscrizione ed il contributo di € 5,00, si potrà ricevere il “kit luce dei miei occhi” per l’amico animale e la maglietta dell’evento; l’iscrizione è valida anche per la passeggiata. Il pranzo dovrà essere prenotato ed avrà un costo di 15 Euro. Durante la manifestazione sarà possibile acquistare anche il libro che raccoglie i racconti finalisti al premio letterario. I fondi raccolti serviranno per coprire le spese organizzative; l’eventuale rimanenza sarà destinata all’Unione di Ferrara per le sue attività a sostegno di tutte le persone con minorazioni visive. È gradita la prenotazione all’evento e al pranzo, da confermare telefonicamente; è inoltre possibile prenotare il pernottamento presso strutture alberghiere convenzionate per l’evento. Per info ufficio UICI di Ferrara 0532-207630, e-mail uicfe@uiciechi.it, Presidente Alessandra Mambelli 339-6391565
ARTI MARZIALI PER NON VEDENTI A MODENA

Il 16 settembre scorso ha preso avvio il progetto sportivo di inclusione sociale promosso dall’UICI di Modena, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, denominato “Crescere attraverso le arti marziali per un’inclusione a 360°”. Il corso di arti marziali rivolto a ragazzi disabili, sviluppato grazie alla collaborazione delle prestigiose scuole “NPIAMA – Nino Pilla International Academy of Martial Arts”, “Liang Long Guan” e “Budoclan”, rappresenta una grande opportunità di crescita formativa per chi vuole approcciarsi per la prima volta a tali discipline orientali. Per informazioni contattare la sede di Modena all’indirizzo e-mail uicmo@uiciechi.it o il Presidente Ivan Galiotto al numero 340-6993918. Di seguito l’articolo comparso sulla Gazzetta di Modena del 16 settembre scorso.

Sognando Bruce Lee Le arti marziali per i non vedenti
MODENA. Una palestra per praticare arti marziali come faceva Bruce Lee e al tempo stesso mettere in pratica gli insegnamenti di un allievo del campione-mito di karate. Il sogno sta per realizzarsi a piccoli passe nella sede dell’Unione Italiana Ciechi dove il suo presidente provinciale, Ivan Galiotto, ha colto al volo una proposta di volontariato e ha cominciato a praticare lui stesso il Jeet Kune Do, una sintesi di arti marziali cinesi elaborata dallo stesso Lee.«Lo so che molti restano increduli quando dico che pratico arti marziali, visto che non ci vedo – dice il diretto interessato – Ma nelle discipline di questo tipo conta molto il contatto diretto e soprattutto le sensazioni che si trasmettono, dal respiro al senso dell’equilibrio e al contatto con l’avversario. Lo stesso Bruce Lee quando si allenava spesso si faceva bendare per raggiungere una maggiore concentrazione contro gli avversari. E comunque quando la palestra sarà pronta i corsi saranno aperti a tutti, vedenti e non vedenti».Per chi deve vedere il mondo con altri sensi al posto della vista, la crescita attraverso lo sport permette uno sviluppo a tutto campo. Ma il primo a rifiutare gli sport riservati ai disabili è lo stesso Galiotto, oggi trentatreenne, che sino al 2015 rifiutava di entrare in palestra. «Lo ammetto – dice – prima di due anni fa non avevo mai praticato sport perchè mi trovo a disagio a praticare sport adattati alle esigenze dei disabili. Tutto è cambiato quando ho incontrato Paolo Ciriesi, un istruttore di arti marziali, che è venuto in sede e si è offerto di darci una mano nel poco tempo libero che aveva a disposizione. Così è nata la proposta di fare quello che a Modena non era mai stato tentato per i non vedenti. Ho cominciato per primo assieme ad altre due persone nelle mie stesse condizioni. Oggi il numero dei praticanti è arrivato a oltre una decina, con persone che hanno dai 20 ai 50 anni. Quando avremo fondi sufficienti potremo aprire anche agli esterni con un tatami di 130 metri quadrati e partire con le attività a tutto campo».Il capannone che ospita la sede in via don Milani 54 lo spazio ce l’ha, mancano ancora i fondi ma Galiotto è fiducioso. Finora non è mai mancato agli appuntamenti sportivi e ogni giorno passa due ore o più in palestra praticando le varie discipline. Oltre al Jeet Kune Do anche il Wing Chun, il Kali filippino e la Thai Boxe e la Brazilian Ju Jitsu. In più istruttori e atleti partecipano ai seminari tenuti a Roma dove una volta all’anno arriva Guro Dan Inosanto, uno degli ultimi tre allievi viventi di Bruce Lee, che tiene lezioni di aggiornamento, replicando in Italia quello che insegna negli Usa. Una passione a tutto campo insomma che può contare sia sul contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che sull’appoggio di scuole di arti marziali come la Npiama, la Liang Long Guan, la Budoclan. Dal canto loro i ragazzi della Uic hanno costituito una società sportiva dilettantistica e proprio ieri è arrivata l’adesione al Coni della “Npiama Modena”.

 

LOTTERIA NAZIONALE PREMIO LOUIS BRAILLE

Riportiamo di seguito i numeri vincenti del concorso nazionale, estratti lo scorso 08 settembre (Fonte Bollettino Ufficiale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Lotteria Nazionale “Premio Louis Braille 2017”), ricordando che la stessa è promossa dall’UICI non solo per autofinanziarsi, ma anche per diffondere conoscenza, consapevolezza e sensibilità. In questa edizione sono stati venduti 413.830 tagliandi per una raccolta complessiva di oltre 1 milione e 200 mila euro. “La Lotteria ha rappresentato e rappresenta un’occasione straordinaria per l’Unione – dichiara il Presidente nazionale Mario Barbuto – sia nell’anno in corso, sia per gli anni futuri, perché ci offre un nuovo strumento di acquisizione delle risorse finanziarie e un mezzo potente di comunicazione con il grande pubblico a livello nazionale”. Per il 2017 la Presidenza nazionale ha deciso di destinare i proventi della Lotteria alle strutture territoriali, per finanziare iniziative rivolte alla promozione dell’inserimento lavorativo dei non vedenti e degli ipovedenti.
Biglietti vincenti
Categoria: I° Premio Serie: C Biglietto: 07661 Venduto a: Monteforte D’Alpone (VR) Premio: 500.000
Categoria: 2 Serie: F Biglietto: 39407 Venduto a: Miane (TV) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: A Biglietto: 34428 Venduto a: Torre Pellice (TO) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: B Biglietto: 10524 Venduto a: Viterbo (VT) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: B Biglietto: 71156 Venduto a: Rossano (CS) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: B Biglietto: 70489 Venduto a: Fiesco (CR) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: A Biglietto: 67915 Venduto a: Omegna (VB) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: A Biglietto: 96971 Venduto a: Frosinone (FR) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: B Biglietto: 04480 Venduto a: Valmozzola (PR) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: A Biglietto: 74607 Venduto a: Ravenna (RA) Premio: 10.000
Categoria: 2 Serie: F Biglietto: 19538 Venduto a: Jesi (AN) Premio: 10.000

 

CULTURA E TEATRO

Con l’autunno, torniamo dai nostri lettori con le notizie sugli spettacoli in cartellone nelle stagioni teatrali, che ripartiranno nelle prossime settimane. Per gli spettacoli al Teatro Municipale Valli i posti riservati ai non vedenti sono nel palco di proscenio sinistro di quart’ordine (ricordiamo che a richiesta c’è l’ascensore); per gli spettacoli a più repliche è possibile scegliere la serata, compatibilmente con la disponibilità di posti. Al teatro Ariosto i posti sono nella balconata di primo ordine e vengono assegnati di volta in volta a seconda delle esigenze logistiche. Al teatro Cavallerizza non ci sono posti riservati ed è possibile accomodarsi dove si trova libero. Per avere la certezza del posto, occorre prenotarsi per tempo presso la biglietteria dei Teatri telefonando il lunedì mattina dalle 9:00 alle 13:00 al numero 0522-458811 oppure 0522-458854. Il biglietto può essere ritirato presso la biglietteria anche subito prima dello spettacolo al costo di euro 10,00 ed è valido per cieco e accompagnatore. Vi auguriamo buon divertimento e vi attendiamo.
Opera lirica: venerdì 27 ottobre ore 20:00 e domenica 29 ottobre ore 15:30, Teatro Valli, Il trovatore di Giuseppe Verdi, Orchestra dell’Opera italiana, direttore Andrea Battistoni.

 

1

 

 

Ferrara – “Luce dei miei occhi” giornata nazionale del cane guida 15 ottobre 2017

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) / Sezione Provinciale di Ferrara
PluralCosmos, associazione di promozione sociale
Centro Sportivo Educativo Nazionale CSEN di Roma, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal C.O.N.I. e dal CIP
ROTARY CLUB Cardinal Lambertini di Poggio Renatico e i ROTARY CLUB dell’Area Estense
promuovono:
“LA GIORNATA NAZIONALE DEL CANE GUIDA”
evento interregionale a Ferrara e
IL CONCORSO LETTERARIO “LUCE DEI MIEI OCCHI”

 

La manifestazione consiste in esibizioni e dimostrazioni di attività con l’ausilio di cani e si svolgerà nel sottomura di via Porta Catena, nelle due aree verdi separate da Via Tumiati, estendendosi anche alle mura Degli Angeli per lo svolgimento di una camminata benefica.
A pochi metri di distanza, all’interno del Pattinodromo comunale, in Via Gustavo Bianchi, sarà disponibile il pranzo e più tardi si svolgerà, a conclusione della giornata, la premiazione del concorso letterario.
L’area sarà accessibile e fruibile, sarà dotata di servizi igienici per disabili e non e nelle immediate vicinanze saranno riservati numerosi parcheggi, per le associazioni invitate a presenziare e per le persone disabili. La zona è comunque dotata di numerosi parcheggi liberi.

Patrocini ricevuti:
Comune di Ferrara;
Regione Emilia Romagna;
Regione Toscana;
UICI – Regione Emilia Romagna;
Comitato Italiano Paraolimpico CIP.

Parteciperanno all’iniziativa:
Il tenore Diego Raphael Forunato;
Per il Comitato Italiano Paraolimpico, il campione maratoneta LORIS CAPANNA.
La Scuola Nazionale della Regione Toscana – cani guida per ciechi di Scandicci;
La Scuola Triveneta – cani guida di Selvazzano, Padova, con l’associazione Puppy Walker;
Blindsight Project – progetti e iniziative per persone disabili sensoriali;
Onda Azzurra, gruppo di Salvataggio iscritto al coordinamento della Protezione Civile;
Il centro di educazione cinofila Itinera Agility Dog di Ferrara, iscritto allo CSEN;
L’A.V.E.D.E.V., associazione che ha in gestione il canile comunale di Ferrara;
ChiaraMilla, Associazione di promozione sociale e sportivo dilettantistica, Tecniche di Terapie ed Attività Assistite dall’Animale e Educazione assistita dall’Animale;
La Lega del Cane di Ferrara;
L’Associazione Culturale Mondo Animali per la comprensione dell’animale e della relazione uomo-animale di Ferrara.
Bibliocucina Associazione Culturale Gastronomica;
L’OSPEDALE DEGLI ANIMALI di Ferrara – gruppo CVIT Ospedalità Privata Veterinaria;
Pluriversum Edizioni – casa editrice di Ferrara;
Le unità cinofile delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Finanza, esercito, Polizia Municipale, altri);
Toelettatura.

L’organizzazione logistica (attrezzature, pratiche, coordinamento, volontariato, ecc.), per conto della UICI di Ferrara, sarà curata dai CLUB ROTARY DELL’AREA ESTENSE – FERRARA. I club potranno promuovere anche altre iniziative, concordate con l’UICI, volte all’integrazione e fruibilità dei luoghi della città, ambienti diversi, hobby e sport.

 

SCOPO DELLA INIZIATIVA
UICI, PluralCosmos, CSEN e ROTARY vogliono mettere a tema l’amore che unisce l’uomo al cane, soffermandosi in particolare sull’importanza del cane guida per l’autonomia delle persone non vedenti. Con l’evento si intende fornire ai cittadini informazioni riguardanti l’impiego di detti cani, il valore del loro operato e di quello di tutti i cani di soccorso e di supporto; formare sul comportamento, corretto e adeguato, da tenere incontrando un cane al lavoro; diffondere la cultura del rispetto per gli animali e la consapevolezza delle loro capacità e necessità.
Si vuole inoltre segnalare le difficoltà in cui versano le scuole di addestramento a causa delle quali i destinatari sono costretti ad affrontare lunghi tempi di attesa per l’assegnazione; la necessità che hanno le scuole dei cani guida di trovare famiglie alle quali affidare i cuccioli fino all’età utile per l’addestramento.

Programma di massima della giornata:
– ore 9:00: accoglienza e iscrizioni;
– ore 9:30: Apertura della giornata con musica e saluti;
– ore 10: inizio della camminata benefica lungo le mura della città (circa 2 KM), da condividere con gli amici cani. Lungo il cammino, in alcuni punti suggestivi, sarà effettuata una sosta durante la quale verranno letti brani tratti dai racconti pervenuti per il concorso letterario ed abbeverati gli animali.
– ore 10:15: inizio delle dimostrazioni delle scuole per cani guida e per cani da supporto, delle esibizioni dei nuclei – unità cinofile delle forze dell’ordine e della protezione civile. NB: Tutti i partecipanti potranno in ogni caso assistere alle dimostrazioni proposte, poiché esse proseguiranno e si ripeteranno per tutta la giornata, fino alle ore 17:00 circa.
– ore 12:30: pranzo presso il Pattinodromo comunale. Nell’area della manifestazione vi sarà comunque un’area ristoro aperta tutto il giorno, per persone e animali.
– ore 17:30: Presso il Pattinodromo, proclamazione dei finalisti del concorso letterario “LUCE DEI MIEI OCCHI”,, conclusioni e saluti.
In caso di maltempo la manifestazione si terrà nel Pattinodromo di via Gustavo Bianchi, per quanto sarà possibile.

La partecipazione all’intera manifestazione è aperta a tutti e con la iscrizione ed un modesto contributo (€ 5,00), si potrà ricevere il “kit luce dei miei occhi” per l’amico animale e la maglietta dell’evento. L’iscrizione è valida anche per la passeggiata.
Il pranzo dovrà essere prenotato ed avrà un costo di 15 Euro.
Durante la manifestazione sarà possibile acquistare anche il libro che raccoglie i racconti finalisti al premio letterario. Parte del ricavato andrà alla UICI di Ferrara.
Tutti i fondi raccolti prima, durante e dopo la manifestazione serviranno per coprire le spese organizzative. L’eventuale rimanenza sarà destinata all’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI di Ferrara per le sue attività a sostegno di tutte le persone con minorazioni visive.
COSTI: Iscrizione € 5,00 ; Pranzo € 15,00 ; Libro € 10,00 . Altro non quantificato.

E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE ALL’EVENTO E AL PRANZO, DA CONFERMARE TELEFONICAMENTE
E’ possibile prenotare il pernottamento presso strutture alberghiere convenzionate per l’evento.

Per contatti e informazioni tecniche (pratiche occupazione suolo, rumore, Scia inizio attività ecc) riferimento: Studio tecnico S.T.G.A. di Padovani e Mazzanti, Via Renata Viganò, 5 – Ferrara 0532-742503 – Mazzanti Riccardo Cell. 328-0968586.

Per altro (tematiche, partecipanti, informazioni varie, prenotazioni) riferimento: ufficio UICI di Ferrara 0532-207630, e-mail uicfe@uiciechi.it, Presidente Alessandra Mambelli 3396391565.

 

Napoli – Corso per pizzaioli non vedenti una ventata di originalità e innovazione, di Antonella Improta

Autore: Antonella Improta

La città di Napoli, tra le sue mille magnifiche sfaccettature, ha tre caratteristiche riconosciute in tutto il mondo: Il sole, il caffè e…. la pizza! È lei, la protagonista indiscussa e fonte di ispirazione per questa nuova iniziativa, per adesso proposta in via sperimentale, dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Gaetano Orefice, ideatore ed organizzatore di questo laboratorio ha formato un gruppo di 6 persone che in questa occasione si sono messe in gioco per sperimentarsi e svolgere una attività diversa da quelle schematiche della loro quotidianità. I 6 corsisti, hanno avuto la possibilità di apprendere tecniche per la stesura dell’impasto… stimolare le proprie capacità creative nell’inventare nuove combinazioni di ingredienti da inserire sulla pizza… ma cosa più importante, hanno rafforzato il loro legame di amicizia, sentimento che assieme alla solidarietà rende tutti noi persone migliori!
Il corso per pizzaioli non vedenti, è gestito dal Maestro Fabio Cristiano, pizzaiolo internazionale dalla fama indiscussa, che si è tuffato in questa avventura con curiosità, sensibilità, entusiasmo… e spirito di iniziativa! Fabio infatti, non ha esitato a bendarsi per fare una pizza al buio, al solo scopo di comprendere meglio quali erano le difficoltà dei suoi allievi per poterle arginare o superare. “mi aspettavo sicuramente di più”; questo il commento di Fabio in relazione alla sua pizza da bendato… “la mia intenzione è quella di riprovarci per ottenere un risultato migliore”…. Prosegue il Maestro commentando l’esperienza. Il corso per pizzaioli, è da considerarsi un trampolino di lancio per questa nuova attività… … “sicuramente ne faremo altri”, afferma Fabio, che con la sua ormai caratteristica tenacia è fermamente intenzionato a proseguire con questo progetto.
“Sono le idee innovative come quelle di Gaetano e la disponibilità di persone come Fabio che ci permettono di svolgere la gran parte delle nostre iniziative ”asserisce Mario Mirabile, presidente della sezione UICI di Napoli, che in questa, come in altre occasioni ha dimostrato entusiasmo per i progetti proposti dai soci e gratitudine per le persone esterne che come volontari, collaborano con l’Unione senza chiedere nulla in cambio. Anche se ancora non è concluso, possiamo dire quasi con certezza che l’esperimento è ben riuscito, dunque aspettiamo fiduciosi una seconda edizione per poterne parlare ancora!

Napoli – “Importanti iniziative della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli”

Napoli, Istituto Paolo Colosimo, Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36.

Comunicato stampa

La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione territoriale di Napoli, inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti, nei quali si vedrà protagonista la nuova tecnologia “che” come afferma Giuseppe Fornaro responsabile della Commissione, “ci sorprenderà per la realizzazione di nuovi Ausili, studiati per l’autonomia dei disabili visivi”.

“Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalità”, afferma Mario Mirabile presidente della sezione UICI organizzatrice, “che rappresentano i principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale: l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito alla Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36”.
Tale istituto è uno dei più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto a misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede.

Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico, sono i seguenti:

28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.

7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30 presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia. -19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
Per i primi due eventi è possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.

Per info e prenotazioni contattare il 3346048850.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416

 

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 33/2017 di venerdì 22/9/2017

 

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 33/2017 di venerdì 22/9/2017. Di seguito il link: http://www.uictorino.it/011news/011news1733.mp3

 

In primo piano:
Disability manager per la città di Torino. Il Comune cambia rotta e cerca una figura esterna all’Amministrazione
Si avvicina “Più cinema per tutti” rassegna di proiezioni accessibili ai disabili sensoriali. Inaugurazione il 2 ottobre con il regista e attore Carlo Verdone
“Stessa strada per crescere insieme”: parte il progetto di sostegno psicologico alle famiglie di ragazzi con disabilità visiva e plurima

Buon ascolto.

Genova – Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione di Genova del 22 settembre 2017

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.
Si segnala che in Via Caffaro dal numero civico 6 a salire sono poste impalcature di lavoro sulle facciate dei palazzi che insistono sul marciapiede; si raccomanda di fare la massima attenzione.
A metà ottobre riprenderanno i corsi di alfabetizzazione informatica presso la Sezione; si invitano gli interessati a comunicare la loro adesione anche telefonicamente presso l’ufficio entro il 6 ottobre.
Ricordiamo che gli interessati a partecipare all’ Udienza Generale da Papa Francesco del 18 ottobre 2017, in occasione della Giornata Nazionale del Cane Guida, dovranno comunicare la loro adesione all’indirizzo caniguida@uiciechi.it entro il 25 settembre.
Martedì 26 Settembre, a partire dalle 15,00 e sino alle 17,30, Slash Radio Web trasmetterà in diretta l’Assemblea dei Quadri Dirigenti dell’I.Ri.Fo.R. mentre mercoledì 27 settembre alle 16,30 andrà in onda la rubrica mensile “Chiedi al Presidente”.
Giovedì 28 settembre, dalle 15,00 alle 17,30, andrà in onda su Slash Radio web il secondo appuntamento del ciclo delle conversazioni d’arte dal titolo “Impronte culturali”; il tema della puntata sarà: Agricoltura e paesaggio, la rivoluzione neolitica.
Dal 28 settembre al primo ottobre si svolgerà in Sardegna la gara sprint di pedalò sui 100 metri; per maggiori informazioni contattare la Sezione Provinciale di Nuoro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti al numero telefonico 0784 20 28 01
Si invitano tutti i lavoratori ipovedenti e non vedenti a partecipare entro il 30 settembre al sondaggio online finalizzato a raccogliere dati ed indicazioni sulle tecnologie assistive maggiormente utilizzate e diffuse presso i datori di lavoro che impiegano personale con disabilità visive, in modo da individuare situazioni problematiche sul posto di lavoro ancora oggi non affrontate o non del tutto risolte; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 84 della Presidenza Nazionale.
Martedì 3 ottobre riprenderanno gli incontri di auto mutuo aiuto che proseguiranno sempre al martedì a settimane alterne dalle ore 15,30 alle ore 17 presso la sede di Via Caffaro 6/1; per maggiori informazioni ed adesioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al cellulare numero 340 069 34 55
Sabato 7 ottobre presentazione del corso di riflessologia plantare, condotta dalla socia Gabriella Cerato, presso la sede di Via Caffaro 6/1 dalle ore 15,30 alle ore 17; per maggiori informazioni ed adesioni contattare Ornella Tarantino al cellulare numero 338 16 95 099
Giovedì 19 ottobre riprenderanno gli incontri del laboratorio teatrale “Ad occhi chiusi” presso l’Auditorium dell’Istituto David Chiossone con cadenza settimanale dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Per maggiori informazioni ed adesioni contattare i docenti Carola Stagnaro al cellulare numero 347 19 25 902 o Paolo Drago al cellulare numero 340 41 81 308. La quota di partecipazione di 60 euro può essere versata presso l’ufficio della sede di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico.
Venerdì 20 ottobre lezione unica gratuita, condotta dalla signora Marzia Pistacchio, del corso di trucco “Senza guardarci allo specchio” per non vedenti ed ipovedenti dalle ore 16 alle ore 19 presso la sede di Via Caffaro 6/1; per maggiori informazioni ed adesione contattare Beatrice Daziale al cellulare numero 340 069 34 55
Prossimo bollettino il 29 settembre 2017

 

Torino – Segreteria telefonica: COMUNICATI DEL 22 SETTEMBRE 2017

  • Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
  • “Più Cinema per Tutti”
  • Incontro “Stessa strada per crescere insieme”
  • Manifestazione IncluSport
  • Gruppo auto-mutuo aiuto
  • Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello
  • Gita nelle Langhe
  • Ripresa attività Polisportiva
  • Comitato pari opportunità e associazione Verba
  • Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
  • Sportello legale
  • Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
  • Accompagnamenti UNIVoC

 

Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino

Informiamo i soci che Giovedì 28 Settembre 2017 alle ore 16,00 è convocato  il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI con il seguente Ordine del Giorno:

1 – Lettura ed approvazione dei verbali  delle  riunioni  precedenti;

2 – Ratifica delibere del Presidente;

3 – Ratifica delibere dell’Ufficio di Presidenza;

4 – Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;

5 – Amministrazione;

6 – Patrimonio;

7 – Seconda Assemblea ordinaria dei soci 2017:

  1. Seconda variazione al Bilancio di previsione dell’esercizio finanziario  2017;
  2. Esame e predisposizione relazione programmatica per l’anno 2018;
  3. Esame e predisposizione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018;
  4. Organizzazione pranzo assemblea;
  5. Designazione soci da premiare.

8 – CRV di Ivrea;

9 – Settori, Commissioni e Comitati;

10 – I.Ri.Fo.R. Torino;

11 – Organizzazione attività;

12 – Rapporti con enti locali e altre associazioni:

  1. Aggiornamento su incontri con Assessori del Comune di Torino;
  2. Progetto di accompagnamento atleti presentato dalla Polisportiva.

13 – Ricerca nuovo medico rappresentante UICI Torino nella Commissione provinciale Ciechi civili;

14 – Iscrizione nuovi soci;

15 – Personale e collaboratori;

16 – Varie ed eventuali.

Il Consiglio si svolgerà parzialmente a porte chiuse per la trattazione di argomenti personali.

Più cinema per tutti”

Mancano pochi giorni a “Più cinema per tutti”, una manifestazione che intende avvicinare al linguaggio cinematografico i disabili sensoriali. Dal 2 all’11 ottobre al Cinema Massimo di Torino si svolgeranno proiezioni con audiodescrizione (per le persone cieche o ipovedenti) e sottotitolate per chi ha problemi di udito. Protagonista della rassegna, il regista e attore romano Carlo Verdone. Saranno proiettati 9 suoi film, 7 dei quali pienamente accessibili ai disabili. Lunedì 2 ottobre, sarà lo stesso Verdone a inaugurare la rassegna: incontrerà il pubblico e presenterà uno dei suoi grandi classici: il film del 1982 “Borotalco”. Per la serata inaugurale sono stati riservati alcuni posti alla nostra associazione. Il biglietto d’ingresso è gratuito per i disabili, mentre è di 5 Euro per gli accompagnatori. Per partecipare è necessario contattare i nostri uffici al numero 011535567 entro martedì 26 settembre. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.uictorino.it oppure la pagina Facebook UiciTorino.

 

Incontro “Stessa strada per crescere insieme”

Sabato 30 settembre, dalle 10 alle 13, nei locali della nostra sezione UICI Torino (C.so Vittorio Emanuele II, 63) si tiene un incontro nell’ambito del progetto “Stessa Strada per crescere Insieme”, nato dalla collaborazione tra UICI, I.Ri.Fo.R. e Ordine degli Psicologi per garantire un’assistenza psicologica alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità visiva e plurima. L’appuntamento prevede, tra l’altro, un’esplorazione dei sensi alternativi alla vista, basata sul gioco e sul divertimento. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i nostri uffici al numero 011 53 55 67. Per maggiori informazioni sull’attività e sul progetto, vi consigliamo di contattare la coordinatrice, dott. Elisabetta Torchio, al numero 331 32 18 805.

 

 

 

Manifestazione IncluSport

L’UICI Torino e la Polisportiva stanno organizzando una grande manifestazione sportiva. Si tratta di un evento all’insegna dello sport inclusivo, in programma per l’8 ottobre 2017. E’ risaputo che la pratica dell’attività sportiva contribuisce al benessere psicofisico di una persona, soprattutto della persona con disabilità. Prenderanno parte al torneo diverse squadre provenienti da tutto il Piemonte, formate da vedenti e disabili visivi, che si contenderanno il trofeo messo in palio. I partecipanti si affronteranno in diverse discipline sportive tra cui corsa, showdown, rigori a calcio e torball, scherma, tiro con l’arco. I risultati della singola squadra saranno stabiliti in base alla somma delle performance di tutti i componenti. Al termine del torneo verrà stilata una classifica finale che decreterà la squadra vincitrice. Tuttavia la vittoria più grande sarà quella di aver contribuito a promuovere la grande valenza inclusiva che può avere lo sport, in una parola IncluSport.

Tutti coloro che fossero interessati a prendere parte al torneo possono contattare i nostri uffici al numero di telefono 011 535567. Maggiori informazioni saranno rese note nelle prossime settimane.

 

Gruppo auto-mutuo aiuto

Ricordiamo che riprendono gli incontri di auto mutuo aiuto a cura della dottoressa Federica Ariani. La proposta è aperta a tutti coloro che sentano il bisogno di condividere le proprie esigenze o che stiano attraversando un momento di fragilità. Gli appuntamenti si terranno il martedì, dalle ore 15 alle ore 17, una volta al mese. Chi fosse interessato a iscriversi può contattare la nostra segreteria al numero 011 53 55 67.

 

Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello

Dai grandi classici, che hanno segnato la storia del teatro, alle più esilaranti perle della comicità, dalle favole alle trasposizioni dei romanzi. C’è davvero posto per tutti i gusti nell’offerta che, anche quest’anno, la Compagnia Teatrale Torino Spettacoli riserva ai soci UICI Torino ed ai loro accompagnatori. Per la stagione 2017/2018 sono disponibili a prezzo ridotto alcuni abbonamenti agli spettacoli in programma presso i Teatri Alfieri, Erba e Gioiello. L’abbonamento a 10 spettacoli a giorno e posto fisso del cartellone “Il Fiore all’Occhiello” del Teatro Alfieri viene offerto a 150 Euro, mentre con 104 Euro sarà possibile assistere a 8 spettacoli a scelta tra quelli del cartellone “Grande Prosa” del Teatro Erba. Gli interessati dovranno contattare la sezione versando la quota e segnalando in quale giornata intendono andare a teatro.

 

Gita nelle Langhe

L’U.N.I.Vo.C. organizza una gita nelle Langhe, domenica 8 ottobre 2017, a Neive (CN), uno dei borghi più belli d’Italia. La partenza è prevista per le 8.30 da corso Vittorio Emanuele II, 63 e rientro previsto a Torino per le ore 19.00. All’arrivo a Neive, previsto per le ore 10.00, dopo una breve pausa caffè, si effettuerà un giro per le strade del centro storico. Alle ore 13.00 pranzo presso un agriturismo della zona e nel pomeriggio si potranno visitare le cantine e degustare i vini tipici del posto come il Barbaresco e il Barbera d’Alba. Il costo è di 35,00 Euro a persona. Per prenotazioni contattare Laura al numero 3337773309, fino a esaurimento posti.

 

Ripresa attività Polisportiva

Nel mese di settembre la Polisportiva apre le iscrizioni ai numerosi corsi attivati. Occorrerà quindi iscriversi al più presto (entro il 19 settembre) ai vari corsi di danze, ginnastica, nuoto, fitwalking, etc. Nel frattempo occorrerà rinnovare il tesseramento annuale, al costo di 30 euro. Si ricorda che per partecipare ai corsi è indispensabile la certificazione medica non agonistica, rilasciata dal medico di famiglia. Chi volesse partecipare alle nostre attività agonistiche (torball e showdown), dovrà essere in possesso di certificazione medica agonistica e di certificazione di vaccinazione antitetanica. Per ulteriori informazioni la segreteria della Polisportiva è a disposizione il mercoledì ed il venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle 17. Venerdì 29 settembre alle ore 17.00 è indetta una riunione, presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele II 63, per organizzare l’attività di showdown. Partecipiamo numerosi!

Ricordiamo inoltre che la nostra Polisportiva continua ad organizzare con grande successo le cene al buio alle quali, previa prenotazione, tutti possono partecipare (il costo è di 35 euro a persona). Le modalità per la prenotazione le trovate sul sito www.polisportivauictorino.it

 

Comitato pari opportunità e associazione Verba

Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.

 

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino

Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI  sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:

  • Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
  • Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30
  • Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
  • Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo email mariainglese92@gmail.com

Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

 

Sportello legale

VEDIAMO cosa dice la legge!!!

Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.

L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

 

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo

Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.

Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.

 

Accompagnamenti UNIVoC

Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento possono essere rivolte, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, alla signora Laura telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Enza al numero 339/6836001.

 

 

 

Torino – La chiesa di San Lorenzo a Torino: un racconto da toccare con mano, di Gianni Laiolo e Chiara Pipino   

Autore: Gianni Laiolo e Chiara Pipino

Tra le numerose attività che animano il panorama culturale torinese è interessante, per l’attenzione dedicata ad ogni singolo turista, una delle proposte offerte dalla chiesa di San Lorenzo. La volontà di rendere nota ai cittadini e agli altri visitatori la storia dell’edificio ha sempre trovato ampia disponibilità in differenti gruppi di volontari e grande risonanza negli studi sul barocco piemontese. Proprio all’interno di questo fortunato contesto opera un piccolo gruppo di volontari, le Pietre Vive, una comunità di ispirazione ignaziana che, oltre all’accoglienza di quanti desiderano conoscere la chiesa, si propone di garantire un accompagnamento alla visita per persone cieche e ipovedenti. L’idea nasce in seguito ad una collaborazione col settore cultura dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Torino, col quale è stato possibile confrontarsi sui temi di cultura e accessibilità, e dal desiderio di valorizzare la chiesa con un approccio completo. In quest’ottica è stata riconsiderata la finalità del servizio: rendere l’edificio “pietra viva” raccontandone i significati cristiani e la storia celati dietro la sua architettura.

L’esperienza con Pietre Vive è interessante per scoprire qualche dato storico su San Lorenzo e su una Torino di fine 1600. La chiesa, uno dei capolavori del barocco piemontese, costituisce il riflesso di una politica di rinnovamento e ampliamento urbano intrapresa dai Savoia per lo spostamento nel 1568 della capitale dello stato sabaudo da Chambery a Torino. Eretta per il voto del duca Emanuele Filiberto in occasione della battaglia di San Quintino (10 agosto 1557), celebra la vittoria delle truppe di Filippo II di Spagna, alleate dei piemontesi, contro l’esercito francese. I lavori di costruzione, intrapresi tra il 1563-64, prevedevano la ristrutturazione della chiesetta romanica di Santa Maria del Presepe o Santa Maria della Neve. Di questo ambiente non rimane ormai nulla, ma le fonti sono concordi nel testimoniare che fu il primo luogo ad ospitare la reliquia della Sindone, trasporata qui nel 1578 da Chambery in occasione del pellegrinaggio di Carlo Borromeo. La chiesa come la vediamo oggi è documentata a parire dal 1634, probabilmente su progetto di Carlo Castellamonte e commissione di Vittorio Amedeo I; tuttavia, l’intervento guariniano risale agli anni 1666-1680, periodo in cui è affidata all’ordine dei Teatini sotto Carlo Emanuele II. Infine l’edificio, dopo essere stato abbandonato nel corso del 1800 a causa dell’occupazione francese e aver subito danneggiamenti alla cupola durante il secondo conflitto mondiale, torna al suo rinnovato splendore con la campagna di restauri del 1997-1999,

Per fornire una visita esaustiva e coinvolgente il gruppo delle Pietre Vive, oltre a un approfondito studio storico-artistico, ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti utili a un approccio che solleciti diversi sensi. Proprio per questo, oltre all’ascolto delle informazioni fornite dai volontari, è prevista anche l’esplorazione tattile di disegni a rilievo (della pianta e della facciata) e di alcuni particolari architettonici al fine di sottolineare i punti di principale interesse. Una delle prime necessità è quella di far comprendere l’orientamento e la dislocazione dei due diversi ambienti che compongono la chiesa: l’Oratorio dell’Addolorata, dall’assetto longitudinale e con affreschi che rappresentano scene del martirio di Cristo, e la chiesa, a pianta ottagonale e ricca di dettagli decorativi, com’è tipico del barocco. Il disegno a rilievo della pianta assolve a questa necessità e permette di introdurre altri aspetti per cui San Lorenzo appare unica riassumibili in tre caratteristiche: struttura della cupola, rapporto tra architettura e cultura religiosa, forte legame con la committenza ducale. La cupola costituisce senza dubbio l’elemento più rivoluzionario e all’avanguardia: non più la sfera compatta dell’antica cupola, in cui trovavano spazio gli affreschi simboleggianti la volta celeste, ma una struttura scavata da aperture, derivata da suggestioni ispano-moresche e gotiche, in cui la luce allude all’infinito e alla divinità e dove l’architettura stessa si fa portatrice di significati religiosi. Ne deriva dunque uno stretto legame tra contenuti spirituali ed elementi costruiti, dato non trascurabile se si tiene presente che Guarino Guarini era un padre teatino e possedeva una formazione religiosa. Inoltre è importante considerare il legame dell’edificio con la committenza ducale per il forte condizionamento che ha comportato nell’aspetto definitivo della chiesa, di cui sono alcuni esempi il paliotto d’altare con la decorazione in rilievo della battaglia di San Quintino, la presenza di statue di santi legati alla dinastia dei Savoia, infine la facciata sobria e in armonia col resto degli edifici di Piazza Castello, in rispetto delle ordinanze emesse dai Savoia.

Il percoso di visita è ancora in fase di sperimentazione sia perché alcune delle strumentazioni di cui vorrebbe avvalersi il gruppo, tra cui il modellino della cupola, non sono ancora state realizzate sia perché la verifica del lavoro svolto nasce anche dall’incontro con i turisti. Forse proprio grazie al suo carattere sperimentale e al piccolo contesto in cui operano le Pietre Vive,  l’esperienza presenta un duplice valore: sia promuovere la conoscenza dell’architettura e dei significati religiosi e spirituali di uno dei gioielli del panorama torinese e sia essere occasione di socialità. Grazie a questa dimensione viene sottolineata l’importanza di una conoscenza del patrimonio condivisa, in cui le peculiarità del gruppo di visitatori sono colte come una ricchezza di prospettive con cui porsi nei confronti dell’altro.

 

Vercelli – Evento Sound’n’Track, venerdì 29 settembre

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vercelli è lieta di annunciare che venerdì 29 settembre p.v., presso il Teatro Civico di Vercelli a partire dalle ore 21.15, si terrà l’evento Sound’n’Track. Durante la serata i musicisti della Coming Song Band di Mede eseguiranno le colonne sonore dei film più popolari degli anni ‘80 mentre le allieve di quattro scuole di Danza Vercellesi – Danzarte, New Dance Center, Dance Team e Freedom Mad- si esibiranno con una splendida coreografia sulle note delle musiche eseguite dalla Band.

Il ricavato di questa iniziativa sarà devoluto all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Per l’acquisto dei biglietti è necessario recarsi presso il negozio Dosio Music dove sarà possibile ottenere la prevendita delle seguenti tipologie di postazione: platea poltronissima 14 euro, platea poltrona 12 euro, palco poltrona 14 euro, palco sgabello 12 euro, loggione 10 euro.

Certi che diffonderete ad amici e parenti la notizia vi porgiamo i migliori saluti e vi aspettiamo numerosi!

Torino – UICI/011 – n. 2 – Settembre 2017

UICI/011 – Anno XXXIII n. 2 – Settembre 2017

Comitato di Redazione
UICI/011

Direttore Responsabile
Franco Lepore

Redazione
Francesco Fratta
Sandra Giovanna Giacomazzi
Flavia Navacchia

Hanno collaborato
Martina Desario
Gianni Laiolo
Alessio Lenzi
Silvia Lova
Titti Panzarea
Chiara Pipino
Ivano Zardi
Caporedattore: Lorenzo Montanaro

Per scrivere alla redazione
ufficio.stampa@uictorino.it

Traguardi
Le parole non hanno solo suono. Hanno consistenza, spessore. Hanno sapore. Una giovanissima nuotatrice paralimpica (che a 16 anni ha già stabilito due record del mondo) di sicuro conosce bene il sapore della parola “traguardo”. Lo sente, lo misura ogni giorno, vasca dopo vasca, perché l’ebbrezza del podio dura un istante, ma l’allenamento dura una vita intera. Soprattutto sa che il suo traguardo, come in fondo quello di tutti, è sempre provvisorio. Anche noi dell’UICI Torino cerchiamo di ricordarcene, quando affrontiamo le tante sfide del quotidiano: nell’educazione, nel lavoro, nel progresso tecnologico, nell’impegno per una cultura veramente accessibile (e non solo a parole). Cerchiamo di non fermarci mai, ma anche di imparare a gioire per i piccoli o grandi traguardi.
La redazione

Sommario
Studenti all’opera per un futuro accessibile (pag. 3)
Due nuove applicazioni per chiamare il Taxi (pag. 4)
Carlotta Gilli, fuoriclasse del nuoto (pag. 5)
Torneo “IncluSport” (pag. 6)
I percorsi educativi I.Ri.Fo.R. Torino (pag. 6)
Accessibilità ai beni culturali: qualcuno ci ascolta? (pag. 8)
La visione soggettiva e la forza di essere unici (pag. 9)
Se l’arte coinvolge i cinque sensi (pag. 10)
Più cinema per tutti ( (pag. 11)
La Chiesa di san Lorenzo: un tesoro da toccare con mano (pag. 11)
In viaggio sul Trenino rosso del Bernina (pag. 12)
Quando eravamo emigranti (pag. 14)
La voce dei soci (pag. 15)
Studenti all’opera per progettare un futuro accessibile
L’UICI Torino al “Think-up for disability”

Negli ultimi anni la tecnologia ha migliorato sensibilmente la vita dei disabili visivi. Oggi un cieco può compiere autonomamente molte azioni fino a qualche anno fa inimmaginabili. Ovviamente, questo è possibile solo grazie alla costante ricerca delle case produttrici di strumenti tecnologici e ad una maggiore attenzione alle esigenze delle persone con disabilità.
In questo processo di evoluzione tecnologica e culturale le Università devono avere un ruolo fondamentale. Difatti gli studenti universitari, se opportunamente preparati e adeguatamente informati sul mondo della disabilità, possono diventare gli ingegneri del futuro, capaci, grazie alle loro invenzioni, di contribuire al miglioramento della vita dei disabili.
Negli scorsi mesi UICI Torino ha partecipato al “Think-Up for Disability”, un concorso di idee innovative per l’accessibilità, organizzato da J.E.To.P. (Junior Enterprise Torino Politecnico). In particolare, 7 team di giovani studenti, dopo aver ricevuto alcune direttive per orientarsi nel mondo della disabilità, sono stati chiamati a elaborare progetti di tecnologie indossabili tesi a migliorare la vita quotidiana delle persone disabili.
Il progetto vincitore si chiama “Bel2go”, riguarda la mobilità dei disabili visivi e consiste in una cintura vibrante collegata via bluetooth con uno smartphone. Questo strumento intende agevolare i movimenti dei non vedenti, soprattutto all’interno di grandi strutture precedentemente mappate, come ad esempio gli ospedali. Interagendo con appositi sensori, il dispositivo guida il cieco permettendogli di individuare precisi punti di interesse (ad esempio un reparto o uno sportello). Le indicazioni vengono trasmesse sia attraverso le vibrazioni della cintura (particolarmente efficaci perché a 360°), sia in forma di audio, tramite lo smartphone.
La delegazione della nostra sezione, composta dal presidente Franco Lepore e dal responsabile del Comitato Informatico Alessio Lenzi, ha avuto un ruolo duplice. Nella prima giornata ha illustrato agli studenti alcune criticità legate alla disabilità visiva, soprattutto per gli aspetti riguardanti vita quotidiana e mobilità. Successivamente la nostra rappresentanza (insieme a delegazioni di altre associazioni di disabili) ha fatto parte della giuria interdisciplinare che ha valutato i lavori.
La nostra Associazione è orgogliosa per essere stata invitata a questa importante manifestazione. Iniziative di questo tipo consentono agli ingegneri di domani di confrontarsi con i temi riguardanti la disabilità, grazie anche al contatto con i diretti interessati. Inoltre si attua una grande opera di sensibilizzazione sui temi della disabilità. Ci auguriamo che questo genere di progetti possa trovare maggiore spazio all’interno del mondo universitario e che le idee innovative in materia di disabilità possano beneficiare di risorse sempre maggiori per concretizzarsi.

Franco Lepore
Presidente UICI Torino
A Torino due nuove App per chiamare il Taxi
Arrivano WeTaxi e MyTaxi

Com’è ormai evidente da tempo, gli smartphone stanno diventando oggetti insostituibili nella quotidianità di tutti, ma, soprattutto, stanno assumendo un ruolo centrale nel migliorare l’autonomia delle persone cieche e ipovedenti.
A questo proposito, negli ultimi giorni, sono entrare in funzione a Torino due nuove applicazioni per chiamare in autonomia il taxi ed essere continuamente informati su disponibilità e costi.
Le applicazioni sono Wetaxi e Mytaxi. Pienamente utilizzabili attraverso i lettori di schermo installati sui telefoni, entrambe le App ci permettono di chiamare un taxi, ma naturalmente ognuna di esse ha caratteristiche diverse che andremo brevemente ad illustrare in questo articolo.
Partiamo da Wetaxi. Si tratta di una nuova applicazione, nata a Torino e sviluppata da una società giovane e dinamica. Le caratteristiche salienti di quest’applicazione sono fondamentalmente due. La prima è la possibilità di conoscere in anticipo il costo della corsa, che non varierà, anche in presenza di traffico o soste per problemi sulle strade. L’altra caratteristica decisamente innovativa è la possibilità di condividere una corsa con altri che fanno il nostro stesso tragitto, cosa che consente un notevole risparmio economico.
Per il perfezionamento dell’accessibilità dell’applicazione, gli sviluppatori hanno interagito attivamente con la nostra sezione UICI. Ne è nata una bellissima collaborazione, che ha prodotto un consistente salto di qualità per l’accessibilità di Wetaxi. Fra le novità che siamo riusciti a far introdurre, la possibilità di indicare nel profilo se si è non vedenti, la possibilità di indicare se si hanno animali ed in generale, l’ottimizzazione dell’interfaccia che risulta completamente fruibile attraverso VoiceOver su iPhone o Talckback su Android.
MyTaxi, l’altra applicazione di cui vogliamo parlarvi, è già una grossa realtà a livello internazionale che finalmente ha deciso di sbarcare anche a Torino. Contrariamente a Wetaxi, qui il costo delle corse viene calcolato a tassametro, ma è possibile realizzare un preventivo di quanto andremo a spendere.
Anche quest’applicazione risulta accessibile ed all’interno è possibile specificare nelle note tutte le nostre esigenze, compreso il fatto di essere non vedenti.
Con entrambe le applicazioni è possibile pagare in contanti o con carta di credito, a seconda delle necessità. Al momento, la differenza fondamentale fra Wetaxi e MyTaxi è la disponibilità di vetture. Infatti, Wetaxi si appoggia alla centrale Taxi Torino, importante realtà cittadina con oltre 1500 macchine disponibili, mentre MyTaxi si serve di tassisti svincolati dalla centrale, che per ora non sono molti.
In ogni caso, è molto comodo avere più applicazioni a disposizione e poter scegliere quella che ci piace di più e che a nostro parere funziona meglio.
Per scaricare le applicazioni, entrambe gratuite, si deve far riferimento agli store di Apple per iPhone o di Google per Android.

Alessio Lenzi
Responsabile Comitato Informatico UICI Torino

 

Carlotta Gilli, una fuoriclasse in piscina
Gareggerà per la Nazionale azzurra ai Mondiali di Nuoto paralimpico

 

Da Torino a Città del Messico, passando per Berlino. Grinta, passione, tenacia. Medaglie vinte, nuove sfide sempre più ambiziose e una storia ancora tutta da scrivere. Carlotta Gilli ha solo 16 anni, ma ha già ampiamente dimostrato di essere una fuoriclasse del nuoto, paralimpico e non solo. Ci sarà anche lei nella nazionale azzurra, che tra pochi giorni (dal 30 settembre al 6 ottobre) volerà a Città del Messico, dove si disputeranno i campionati mondiali di nuoto paralimpico. Lo farà con l’entusiasmo tipico della sua età, ma anche con la consapevolezza di avere all’attivo alcuni importanti successi. Nel mese di luglio, Carlotta si è imposta a Berlino, tappa finale del circuito World Series paralimpico, dove ha stabilito ben due record mondiali. Questi successi sono motivo d’orgoglio anche per l’UICI Torino: l’atleta, infatti, è iscritta all’associazione e usufruisce dei percorsi educativi proposti dall’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
Torinese, classe 2001, studentessa di liceo scientifico, Carlotta ha sempre avuto una passione per lo sport. «Da bambina ero un “maschiaccio” – ricorda – Sognavo di giocare a calcio. A otto anni, però, spinta dalla mia famiglia, mi sono avvicinata al nuoto: dicevano che era uno sport sano e completo». Così ha incominciato ad allenarsi, all’inizio senza troppa convinzione. Poi, poco a poco, quel quotidiano contatto con l’acqua è diventato un bisogno, una parte insopprimibile di sé. E, forte anche dei primi incoraggianti risultati, Carlotta ha capito di essere fatta per nuotare. «E’ incredibile come l’essere umano, pur essendo una creatura terrestre, possa trovarsi a proprio agio nell’acqua – riflette la giovane atleta – I diversi stili mi affascinano per la loro complessità, ma anche per la loro naturalezza». Carlotta nuota per la nota società sportiva Rari Nantes Torino. La scorsa stagione si è preparata sotto la guida dell’allenatore Fabrizio Miletto, mentre attualmente a seguirla è Andrea Grassini. A livello nazionale porta avanti due percorsi paralleli. Il primo è con la Fin (Federazione Italiana Nuoto). Nel contempo, in virtù della sua condizione di ipovedente, la nuotatrice si è avvicinata anche allo sport paralimpico (categoria S13) ed è entrata nella Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). «In realtà non noto grandi differenze tra i due mondi. Cambiano alcune modalità, ma i prespposti e gli obiettivi sono gli stessi». Sarà proprio il percorso paralimpico a condurla a Città del Messico, dove si cimenterà con tutte le gare dello stile libero (50, 100 e 400 metri), poi nei 100 dorso, nei 100 delfino e nei 200 misti. In quest’ultima specialità, a Berlino, ha già stabilito il record mondiale. Da notare che la competizione si svolgerà a un’altitudine di 2.400 metri: una condizione dura, capace di mettere alla prova anche i fisici più temprati. Ma Carlotta parte tranquilla, con la serenità e l’assertività proprie del suo carattere. Su di lei il commissario tecnico della nazionale, Riccardo Vernole, ripone molte aspettative, pur senza volerla caricare di eccessive responsabilità.
Da anni le giornate di questa giovanissima campionessa, che ha come modelli Federica Pellegrini e Ilaria Bianchi, sono scandite rigidamente: sveglia all’alba, a volte allenamenti prima della scuola, poi altri allenamenti nel pomeriggio. Ore e ore in vasca, che però non le pesano. Anzi, per lei, che sogna e immagina una carriera da atleta, sono la sola vita possibile. «Qualche volta mi dico “sono pazza”. Ma poi penso che sarei pazza a non farlo».

Lorenzo Montanaro

Torneo IncluSport
Quando lo sport è veramente per tutti

Da sempre UICI Torino e la corrispondente Polisportiva hanno tra i loro obiettivi quello di promuovere ed attuare le attività sportive volte allo sviluppo psicofisico dei non vedenti e degli ipovedenti.
In molti casi il mondo delle persone con disabilità è molto ristretto ed incentrato soprattutto sul contatto corporeo. Pertanto è importante proporre degli interventi che possano aiutare la persona a percepirsi nella sua interezza, a sfruttare al massimo le proprie potenzialità, a comunicare con il mondo esterno.
L’integrazione sociale è un elemento fondamentale e il risultato del corretto sviluppo dell’identità e dell’autostima; essa va promossa e realizzata sia all’interno delle relazioni primarie, che di quelle secondarie. Particolarmente significativa risulta la pratica dell’attività sportiva, poiché lo sport può considerarsi un mezzo privilegiato d’integrazione.
Nel corso della sua esperienza di vita, il disabile si trova a far fronte a numerose difficoltà, sia a livello dell’autonomia personale, sia riguardo alla socio-affettività. Grazie all’attività sportiva si agisce sulle abilità individuali, favorendo lo sviluppo delle capacità innate e l’acquisizione di nuove e diverse abilità. Attraverso lo sport la persona disabile può mettersi in gioco e sperimentarsi, imparare a controllare il proprio corpo, sviluppare il senso di autoconsapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità, scoprire di avere abilità inaspettate. Inoltre la pratica sportiva contribuisce anche a formare e rafforzare il senso d’identità. Per un disabile visivo fare sport è una vittoria, perché manifesta la volontà di misurarsi con gli altri e di andare oltre l’ostacolo rappresentato dalla cecità o dall’ipovisione.
In definitiva, lo sport può essere considerato un formidabile mezzo d’integrazione della persona diversamente abile.
Domenica 8 ottobre 2017, presso la Palestra Parri – Via Tiziano 43/b, si terrà un importante evento all’insegna dello sport inclusivo. Prenderanno parte al torneo diverse squadre provenienti da tutto il Piemonte, formate da vedenti e disabili visivi, che si contenderanno il trofeo messo in palio. I partecipanti si affronteranno in diverse discipline sportive tra cui corsa, showdown, rigori a calcio, torball, scherma e tiro con l’arco. I risultati della singola squadra saranno stabiliti in base alla somma delle performances di tutti i componenti. Al termine del torneo verrà stilata una classifica finale che decreterà la squadra vincitrice. Tuttavia la vittoria più grande sarà quella di aver contribuito a promuovere la grande valenza inclusiva che può avere lo sport, in una parola IncluSport.

Franco Lepore – Presidente UICI Torino
Ivano Zardi – Presidente Polisportiva UICI Torino

 

Percorsi educativi I.Ri.Fo.R. Torino
In viaggio verso l’autonomia

Accompagnare verso l’autonomia, aiutare a crescere, progettare insieme. I princìpi che da sempre guidano l’attività dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) si ritrovano con particolare evidenza nel servizio educativo proposto dalla nostra sezione di Torino. Da anni l’ente lavora fianco a fianco con la Città di Torino e con 9 consorzi di Comuni della Provincia, per assicurare un adeguato sostegno ai bambini e ai ragazzi con disabilità visiva. E’ una sfida da giocare metro dopo metro, è un lavoro delicato e affascinante. Gli anni della scuola sono un tempo cruciale: è in questo periodo che la persona disabile impara a “sbattere la testa” contro i propri limiti, ma anche a scoprire insospettabili risorse. Per accompagnare e guidare questo cammino servono progetti mirati e competenze di alto livello. L’I.Ri.Fo.R. Torino può contare su una squadra composta da dieci educatori, un coordinatore (tutti laureati in Scienze dell’Educazione e adeguatamente formati sulla disabilità visiva) e una responsabile amministrativa, che lavorano col costante supporto di tutto lo staff dell’ente. Ne deriva un impegno significativo: 34 casi seguiti (a Torino e provincia) per un totale di 288 ore settimanali. L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: lavorare sullo sviluppo globale delle autonomie, per una piena integrazione della persona nei diversi contesti di vita. Gli interventi, quindi, spaziano in tre diversi ambiti: scolastico, domiciliare, territoriale. Già nei primi anni della scuola elementare si punta alla conoscenza degli ausili assistivi, cominciando da quelli informatici. Successivamente, a mano a mano che il bambino estende il proprio raggio d’interesse, si passa alle tecniche di orientamento e mobilità. Tante sono le strategie che si possono mettere in atto per compensare gli effetti della disabilità visiva, dal braille ai libri tattili, dalla sintesi vocale al bastone bianco. Per individuarle e trasmetterle sono necessarie una solida conoscenza, ma anche creatività e inventiva. Da sempre l’I.Ri.Fo.R. punta sulla formazione continua dei suoi educatori, proponendo percorsi differenziati di anno in anno, che approfondiscono ora le tematiche della mobilità personale, ora quelle dell’informatica. Dal 2011, poi, la sezione del capoluogo sabaudo, in collaborazione con la Città di Torino, ha investito molto sulla conoscenza della codifica ICF (International Classification of Functioning), un sistema che consente all’equipe educativa di osservare e descrivere con precisione le capacità di ciascun bambino o ragazzo, così da calibrare meglio gli interventi. «Crediamo molto in questo strumento – spiega Silvia Lova, coordinatrice I.Ri.Fo.R. Torino – anche perché restituisce alla persona il profilo delle sue abilità e non quello delle mancanze. Ed è una base solida su cui costruire».
A scuola, a casa, in giro per il quartiere, il lavoro dell’educatore è fatto di infinite sfaccettature. «Bisogna continuamente mettersi in gioco. Ci sono grandi fatiche e grandi soddisfazioni – racconta Martina Desario, da nove anni membro dell’equipe educativa I.Ri.Fo.R. Torino – Lavorare con bambini e ragazzi non vedenti per me è state una scoperta, mi ha portato a osservare le cose da un’altra prospettiva. Il nostro lavoro non è un “assistere”, ma un accompagnare verso una vita autonoma. Fermo restando il distacco professionale, essenziale per la buona riuscita del percorso, spesso si creano legami forti, soprattutto con le persone che seguiamo da più tempo».
Il servizio, erogato dalla Città di Torino e dai consorzi di Comuni in regime di accreditamento, è rivolto a bambini e ragazzi ciechi (totali o parziali) o ipovedenti gravi. Per maggiori informazioni 011 53 55 67 irifor@uictorino.it

 

Accessibilità ai beni culturali
I buoni frutti ci sono, ma le istituzioni non sempre se ne curano

Son passati più di tre mesi dal convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, svoltosi al teatro Gobetti di Torino il 25 e 26 maggio scorsi, che ha visto la partecipazione di numerosi e importanti musei dell’area torinese impegnati concretamente da anni sull’accessibilità, nonché di esperti sull’argomento, noti nel nostro paese e nel resto d’Europa.
Quel convegno si era prefisso fondamentalmente due obiettivi: 1) presentare una sintesi dell’intenso lavoro di ricerca e sperimentazione svolto nell’area torinese tra vari musei e associazioni (tra le quali in primis la nostra) con le conseguenti realizzazioni; 2) l’esposizione dei risultati (ovviamente provvisori) della ricerca dalla quale ha preso titolo il convegno, condotta dalla fine del 2013 da un gruppo di lavoro denominato MakingSense e composto da musei (Fondazione Sandretto, PAV), enti pubblci (comune di Torino, Politecnico di Torino) e associazioni (Unione Ciechi e Ipovedenti, Irifor, Tactile vision). A partire da questi esempi di virtuosa sinergia (tra i quali non va dimenticato il partecipatissimo Tavolo sulla cultura accessibile che nel 2012 ha prodotto un importante “Manifesto della cultura accessibile a tutti”), il convegno ha inteso aprire un confronto rigoroso e a tutto campo sulla questione dell’accessibilità, nel momento in cui si moltiplicano le iniziative e quasi ogni giorno si sente parlare di “rivoluzionarie” innovazioni tecnologiche che renderebbero “finalmente del tutto accessibili” le opere d’arte ai disabili, e che in molti casi, ad un’indagine solo un poco più attenta, si rivelano invece di scarsa efficacia e assai poco innovative. E ciò avviene perché in genere non si affrontano in modo serio ed adeguato alcune questioni cruciali.
Il convegno di cui parliamo (e crediamo sia stata la prima volta), tali questioni invece le ha poste esplicitamente, e tutti i relatori che sono intervenuti son stati chiamati ad esprimere il loro pensiero in merito, e lo hanno fatto, portando ciascuno un proprio significativo contributo.
Non si può più prescindere da una accurata riflessione su quale sia la natura del linguaggio e il suo rapporto con i sensi, e sulle attenzioni da assumere affinché la parola sia capace di fornire un contributo specifico ed efficace unitamente agli altri sensi, alla formazione delle immagini mentali. analogamente non è più rinviabile una riflessione che giunga a definire quali debbano essere i requisiti minimi imprescindibili dei vari supporti utilizzati (mappe, riproduzioni in rilievo, ecc.) e sulle tecniche più idonee della loro realizzazione. Urge infine un ponderato ragionamento sul modo più utile ed efficace di utilizzare le tecnologie esistenti in connessione con i contenuti proposti alla fruizione dei disabili. Dunque non basta la sola presenza di una qualsiasi audioguida, di una qualsiasi mappa o di un qualunque tipo di riproduzione in rilievo o di una ennesima App per poter parlare di effettiva e soddisfacente accessibilità, come spesso si legge su articoli a dir poco approssimativi confezionati da giornalisti che per lo più poco o nulla sanno dell’argomento, né si preoccupano di informarsene adeguatamente.
Tutto questo è stato il convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, molto apprezzato dai partecipanti e dai vari relatori. Peccato solo che – nonostante i comunicati stampa e i numerosi inviti inviati, stampa e istituzioni siano state pressoché del tutto assenti. Le istituzioni in particolare, quali Regione Piemonte e ancor più il Comune di Torino (per altro partner del gruppo di MakingSense), che così, oltre a mostrare una colpevole disattenzione, hanno perso un’occasione preziosa per conoscere e valutare meglio l’immensa ricchezza prodotta e riconosciuta in tutta Italia in tema di accessibilità dai Musei e dalle Associazioni del territorio che amministrano e amministreranno per i prossimi anni. Gli addetti all’informazione, che in tal modo hanno mostrato chiaramente il loro scarsissimo interesse reale per i temi dell’accessibilità, ed hanno perso l’opportunità per informarsi quel tantino in più che basterebbe a far scrivere loro articoli un pochino più sensati e documentati quando per caso devono occuparsene. In ogni caso, d’ora in avanti le parole altisonanti che ricoprono il vuoto e le finte innovazioni, da qualunque parte vengano, avranno un po’ più di difficoltà a trovare ascolto e credibilità presso i disabili.

Francesco Fratta – Direzione nazionale UICI – Responsabile per l’accessibilità a beni culturali e servizi librari
La visione soggettiva
E la forza di essere unici

 

Che cos’è la realtà? Molti risponderebbero che è reale tutto ciò che possiamo vedere e sperimentare
attraverso i nostri sensi. Parrebbe, in questo modo, che la realtà sia uguale per tutti, ma allora perché, di fronte ad un quadro, un paesaggio o un evento quotidiano, non reagiamo tutti allo stesso modo e notiamo particolari diversi?
Fondendo in questo discorso la scienza, la filosofia e la psicologia, possiamo affermare che l’occhio ci permette di vedere, ma la realtà che ci rappresenta è fortemente condizionata da tutto il nostro vissuto, dal luogo in cui siamo nati, dal pensiero religioso, dall’ideologia politica e da tutte le esperienze che hanno caratterizzato la vita di ciascuno di noi.
A livello puramente funzionale, l’occhio è assimilabile a una macchina fotografica: cornea, pupilla, cristallino e retina sono gli elementi costitutivi di questo delicato meccanismo.
Così l’occhio vede. Ma che cosa vede? E come? Se ci riflettiamo sopra, capiremo che (anche non prendendo in considerazione le varie patologie che possono limitare o annullare le capacità visive), il vedere ha sempre in sé qualcosa di soggettivo, derivante dal vissuto personale.
Abbiamo imparato a parlare e a vedere, definendo i vari oggetti, dai nostri genitori, acquisendone inconsapevolmente gusti e opinioni. Per questo la realtà e il concetto di bellezza non sono univoci; successivamente l’educazione scolastica, gli amici e le nostre prime esperienze ci condizionano ulteriormente e finiamo per adattarci alla realtà della maggioranza, soffocando la nostra individualità. Ma, così facendo, rischiamo di sacrificare alla volontà altrui o ai gusti imperanti la nostra personalità, i nostri obiettivi, i nostri sogni. La maggioranza degli uomini si adatta a questo tipo di esistenza. Si lamenta, ma non fa nulla per cambiarla. E invece no: per combattere l’ amargura, un termine portoghese che sta ad indicare amarezza, tristezza, malinconia, risentimento, dobbiamo lottare perché si concretizzino la nostra unicità, i nostri progetti. Questo renderà la nostra vita ogni giorno diversa e bella, anche se ci saranno dei momenti di sconforto, perché l’avremo vissuta pienamente, senza paure, senza pregiudizi, mescolandoci a tutti quelli che, come noi, vogliono veramente vivere.
Per quanto riguarda noi non vedenti, non dimentichiamo che la realtà si percepisce anche attraverso gli altri sensi; anche noi, come gli altri, siamo condizionati dall’educazione familiare e scolastica e, per di più, abbiamo bisogno di avere intorno persone che colmino le lacune derivanti dalla mancanza della vista, accrescendo in tal modo la nostra autostima e il nostro grado di socializzazione. Per questo, più degli altri, dobbiamo lottare per realizzare la vita in cui crediamo, senza lasciarci influenzare dalle decisioni altrui. Solo così avvertiremo meno il peso della nostra minorazione e saremo in grado di costruire il nostro futuro, forse con fatica ma con la gioia di chi ha saputo raggiungere il proprio obiettivo.
Per chi volesse approfondire questo argomento consiglio vivamente la lettura del romanzo dello scrittore brasiliano Paulo Coelho “Veronica decide di morire”.

Flavia Navacchia

 

Quando l’arte coinvolge i cinque sensi
L’esperienza della Summer School in Salento

Tra il 19 luglio e il 4 agosto, presso l’agriturismo “Le Fattizze” di Nardò (Lecce), si è tenuta una Summerschool articolata in 6 incontri della durata di 3 ore ciascuno, dove, insieme a riflessioni teoriche e esposizione di varie esperienze museali dell’area torinese riguardanti i temi dell’accessibilità, si sono svolti anche diversi laboratori dedicati ai cinque sensi. Collateralmente, per tutta la durata del corso, son state esposte ad una esplorazione prima solo tattile e poi anche visiva, alcune opere della scultrice Emilia Pozzo La Ferla, facenti parte della mostra “Vedertoccando”, che presenta corpi in vari atteggiamenti, gesti e volti con diverse espressioni. La Summerschool si è chiusa con una cena al buio che è stata – come tutto il corso del resto – molto apprezzata.
La maggior parte dei relatori che hanno affrontato questioni teoriche o hanno narrato esperienze museali di accessibilità, – Paola Traversi, Anna Laferla, Orietta Brombin, Annamaria Cilento, Fabio Levi, Rocco Rolli, Andrea De Benedetti e il sottoscritto – provenivano dall’area torinese e quasi tutti erano stati relatori al convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, svoltosi a Torino a fine maggio (si veda l’articolo pubblicato su questo giornale), e con tutti loro la nostra Unione vanta proficue e durature collaborazioni.
Dunque, oltre ai contenuti e agli elementi di riflessione trasmessi esplicitamente dalle relazioni, è sicuramente filtrato anche il metamessaggio di quanto sia utile ed efficace, in termini di risultati concreti, un’assidua collaborazione tra gli enti che la cultura hanno il compito di proporla alla fruizione del pubblico e coloro che di questa offerta son destinatari, specie quando questi ultimi sono persone con disabilità. L’efficacia infatti deriva fondamentalmente dal fatto che il disabile che desidera davvero entrare in contatto significativo col bene culturale, non si può accontentare di un’offerta qualsiasi, ma si fa soggetto attivo e propositivo nella ricerca dei mezzi e degli strumenti più idonei per la soluzione dei vari problemi che gli impediscono una fruizione realmente soddisfacente dell’opera d’arte. Per inciso osserviamo anche che assai spesso le soluzioni trovate per questa via si rivelano estremamente utili anche a molti altri, compresi i cosiddetti normodotati.

Francesco Fratta

 

Più cinema per tutti
Protagonista Carlo Verdone

Dal 2 all’11 ottobre Torino sarà un punto di riferimento per la cultura accessibile. Al Cinema Massimo, infatti, si svolgerà la rassegna “Più cinema per tutti”, sviluppata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e coordinata da Rosa Canosa. L’evento offrirà una serie di proiezioni attente alle necessità dei disabili sensoriali (con audiodescrizione pe le persone cieche e sottotitolazione per quelle sorde). La sfida è realizzare una manifestazione culturale per tutti. Quindi, non un evento speciale o “dedicato”, ma una proposta inserita nella normale programmazione delle sale. La rassegna sarà dedicata al grande regista e attore romano Carlo Verdone, del quale saranno proiettati 9 film, 7 dei quali pienamente accessibili alle persone con disabilità sensoriale. Lunedì 2 ottobre sarà lo stesso Verdone a inaugurare il ciclo di proiezioni: incontrerà il pubblico e presenterà il film Borotalco (1982), uno dei suoi grandi classici. Sostenuto da Compagnia di San Paolo, il progetto “Più cinema per tutti” è realizzato in collaborazione con le principali associazioni di persone disabili presenti sul territorio. Naturalmente non poteva mancare la nostra Unione, che ha fin da subito appoggiato l’iniziativa con entusiasmo.

 

La chiesa di San Lorenzo: un racconto da toccare con mano
Volontari al servizio dell’arte e della bellezza

Tra le numerose attività che animano il panorama culturale torinese è interessante, per l’attenzione dedicata ad ogni singolo turista, una delle proposte offerte dalla chiesa di San Lorenzo. La volontà di rendere nota ai cittadini e agli altri visitatori la storia dell’edificio ha sempre trovato ampia disponibilità in differenti gruppi di volontari e grande risonanza negli studi sul barocco piemontese. Proprio all’interno di questo fortunato contesto opera un piccolo gruppo di volontari, le Pietre Vive, una comunità di ispirazione ignaziana che, oltre all’accoglienza di quanti desiderano conoscere la chiesa, si propone di garantire un accompagnamento alla visita per persone cieche e ipovedenti. L’idea nasce in seguito ad una collaborazione col settore cultura della nostra sezione UICI Torino, col quale è stato possibile confrontarsi sui temi di cultura e accessibilità, e dal desiderio di valorizzare la chiesa con un approccio completo. In quest’ottica è stata riconsiderata la finalità del servizio: rendere l’edificio “pietra viva” raccontandone i significati cristiani e la storia celati dietro la sua architettura.
Per fornire una visita esaustiva e coinvolgente, il gruppo, oltre a un approfondito studio storico-artistico, ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti utili a un approccio che solleciti diversi sensi. Proprio per questo, oltre all’ascolto delle informazioni fornite dai volontari, è prevista anche l’esplorazione tattile di disegni a rilievo (della pianta e della facciata) e di alcuni particolari architettonici al fine di sottolineare i punti di principale interesse.
Il percorso di visita è ancora in fase di sperimentazione, sia perché alcune delle strumentazioni di cui vorrebbe avvalersi il gruppo, tra cui il modellino della cupola, non sono ancora state realizzate, sia perché la verifica del lavoro svolto nasce anche dall’incontro con i turisti. Forse proprio grazie al suo carattere sperimentale e al piccolo contesto in cui operano le Pietre Vive, l’esperienza presenta un duplice valore: promuovere la conoscenza dell’architettura e dei significati religiosi e spirituali di uno dei gioielli del panorama torinese, ma anche creare un’occasione di socialità. Grazie a questa dimensione viene sottolineata l’importanza di una conoscenza del patrimonio condivisa, in cui le peculiarità del gruppo di visitatori sono colte come una ricchezza di prospettive.
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito http://pietrevive.altervista.org

Gianni Laiolo – responsabile settore cultura UICI Torino
Chiara Pipino – volontaria gruppo Pietre Vive

 

In viaggio sul trenino rosso del Bernina
Tra vallate e paesaggi mozzafiato

Quest’anno, la gita organizzata dalla nostra sezione UICI Torino e svoltasi nei primi giorni di giugno, ci ha portato, almeno per un giorno, al di fuori dei confini nazionali, in Svizzera, dove, per raggiungere St. Moritz, siamo saliti sul famoso “Trenino Rosso del Bernina”, che ci ha permesso di godere di un’esperienza bellissima ed emozionante. Nel 2008, questo percorso è stato inserito dall’Unesco nel prestigioso Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ma com’è nato il Trenino? Verso la fine del 1800 i residenti delle vallate circostanti sentirono l’esigenza di potersi spostare liberamente e di svolgere il proprio commercio più agevolmente, soprattutto nella stagione invernale. Così aderirono al progetto di un’azienda inglese che prevedeva la costruzione di una ferrovia di collegamento fra le vallate. I lavori ebbero inizio nel 1906 e si conclusero nel 1913 con l’apertura ufficiale della ferrovia, anche nei mesi invernali, su tutta la linea.
Per quei tempi, un’opera del genere era quanto mai complessa e ardita. La sua realizzazione dimostra, una volta di più, la genialità dell’uomo.
Alle 9.15, dopo una levataccia antelucana per essere puntuali, eravamo tutti alla Stazione di Tirano, pronti a salire con la nostra guida sul famoso Trenino e, comodamente seduti nelle carrozze panoramiche, con vetrate a cupola che permettono una più ampia visuale, abbiamo finalmente iniziato il viaggio.
In poco più di 2 ore il Trenino ci ha portato da un’altitudine di 420 metri ad una di 2.253 metri, dove si trova l’Ospizio del Bernina che segna il confine linguistico fra l’italiano e il tedesco, passando dalla Val Poschiavo alla Val Engadina, entrambe facenti parte del Canton Grigioni. Grazie alla spiegazione della guida abbiamo potuto cogliere, anche se in modo indiretto, la bellezza suggestiva del paesaggio. Mentre il Trenino si arrampicava lentamente a spirale intorno alla montagna, la voce della guida ci descriveva le diverse tonalità della vegetazione: dal verde chiaro delle querce a quello più intenso dei castagni e degli abeti e al verde più scuro delle pareti ricoperte da muschi e licheni, fino ad arrivare alla cima dove i raggi del sole si riflettevano sul bianco dei ghiacciai. Si è trattato di un’esperienza che consigliamo a tutti i non vedenti, purché siano accompagnati da una persona preparata e sensibile.
Scendendo nella Val Engadina, lungo il corso del fiume omonimo, siamo giunti a St. Moritz (1822 metri di altitudine) che nonostante la sua alta quota gode di un clima mite.
Molto piacevole è stata la passeggiata lungo il lago dove ci siamo fermati per il pranzo; nel pomeriggio abbiamo visitato ciò che era possibile tra cui le rovine di un antico castello mai portato a termine e, per contro, il viale su cui si affacciano le bellissime e lussuose ville di alcuni vip.
Con il pullman abbiamo quindi raggiunto Livigno in Valtellina (1816 metri di altitudine), un paese che rispecchia molto l’ordine e lo stile di vita degli svizzeri e come St. Moritz offre degli scorci naturalistici di grande effetto. La guida ci ha raccontato le guerre di religione che si sono svolte nei secoli scorsi tra cattolici e protestanti che, al giorno d’oggi, finalmente, vivono pacificamente.
Nelle sue varie tappe, la gita ha cercato di coniugare le bellezze storiche ed artistiche con quelle paesaggistiche. Queste ultime ci hanno maggiormente colpiti ed emozionati. Anche i partecipanti hanno mostrato il loro gradimento, consigliandoci di organizzare nuovi viaggi, magari in qualche capitale straniera.

Titti Panzarea

 

Quando eravamo emigranti e sbarcavamo a Ellis Island
La memoria in mostra al Galata Museo del Mare di Genova

Nulla è più straziante di una partenza in nave per chi ha appena salutato le persone più care e teme di non rivederle mai più. Lentamente la prua prende il largo verso un mare scuro d’angoscia, mentre il cuore resta inchiodato alla banchina. Gli emigranti che a inizio Novecento si imbarcavano sui piroscafi diretti in America, a volte, al momento di partire, lanciavano verso i loro familiari un gomitolo di lana e si aggrappavano forte a quel filo sottilissimo, finché la nave, allontanandosi, non lo spezzava. Abbiamo scoperto tutto questo durante la visita al Galata Museo del Mare di Genova, tappa della gita organizzata dall’U.N.I.Vo.C. Torino per il mese di maggio. L’intero museo è una miniera di informazioni sulla storia della navigazione e della marineria. Particolarmente toccante, forse anche per i tanti riferimenti alla nostra storia recente e alla contemporaneità, è stata la visita alla sezione MEM (Memoria e Migrazioni), che, con i suoi 1.200 metri quadri di allestimento e oltre 40 postazioni multimediali, ricostruisce sia la storia dell’emigrazione italiana via mare, sia quella, più recente, dell’immigrazione verso l’Italia. Così, grazie anche alla passione e alla preparazione di Lidia (la guida che ci ha accompagnati durante la nostra giornata genovese), abbiamo potuto immergerci in un universo di sofferenze e speranze, vicende tragiche e storie a lieto fine. I viaggi di chi, per oltre un secolo, ha lasciato l’Italia cercando fortuna oltremare, erano esperienze estreme, al limite della sopravvivenza. Le traversate duravano settimane. Si dormiva ammassati a centinaia in spazi angusti, dove in breve tempo l’aria diventava irrespirabile. La probabilità di ammalarsi era elevata: a bordo imperversavano infezioni come il tracoma (che nei casi più gravi portava alla cecità) o patologie polmonari causate dai forti venti atlantici. Spesso i più fragili soccombevano. Chi aveva la fortuna di sopravvivere al viaggio, se approdava negli Stati Uniti doveva superare, al momento dello sbarco, un accurato esame medico. Le persone che risultavano malate, o anche solo debilitate, venivano immediatamente rispedite in patria. Sono entrate ormai nella leggenda le vicende legate a Ellis Island, l’isolotto nella baia di New York da dove transitavano gli italiani in arrivo. Ad attenderli non c’era certo un mondo accogliente, ma una lingua ignota, un presente precario e (nel migliore dei casi) la prospettiva di un lavoro sfibrante, talvolta disumano. Eppure ci sono anche tante storie positive: storie di persone che ce l’hanno fatta e che, con intraprendenza e coraggio, hanno saputo integrarsi in quel melting-pot culturale. Lo sanno bene i tantissimi Americani che oggi portano un cognome italiano. Molte di queste storie si possono ripercorrere visitando il Museo del Mare, grazie a un accurato lavoro di documentazione che raccoglie lettere, immagini e oggetti personali. Sono vicende che non possiamo dimenticare. Sono anche le nostre storie. In fila, tra le figure stanche e disorientate sulla banchina, potrebbero esserci i nostri bisnonni. Non solo: al di là di qualsiasi valutazione politica, nel leggere e ascoltare di quei viaggi estremi, è impossibile non rabbrividire, pensando alle migliaia di persone che oggi lasciano i loro Paesi e rischiano la vita in mare, per inseguire un destino non meno incerto.

Lorenzo Montanaro

 

La voce dei soci
I test d’ingresso alla Facoltà di Fisioterapia siano accessibili ai disabili visivi

Per la rubrica “La voce dei soci”, pubblichiamo il contributo di Gianni Laiolo, consigliere della nostra sezione UICI Torino e responsabile del comitato fisioterapisti. Il suo appello per l’accessibilità dei test d’ingresso tocca un tema di grande rilevanza. In gioco c’è il futuro di una professione storica, che per decenni ha consentito a centinaia di persone cieche e ipovedenti di accedere al mondo del lavoro e dimostrare le loro grandi potenzialità. Ma se non si troveranno soluzioni adatte, questa possibilità rischia di esaurirsi.
Vi ricordiamo che potete contribuire alla rubrica “La voce dei soci” inviando testi brevi (circa 1.000 caratteri spazzi inclusi) all’indirizzo ufficio.stampa@uictorino.it

Vogliamo fare chiarezza sui test d’ingresso alla Facoltà di Fisioterapia dell’università. Attualmente, lo ricordiamo, il solo corso praticabile per i disabili visivi è quello istituito presso la Facoltà di Firenze, che garantisce una riserva di 5 posti.
Da parecchi anni la nostra sezione UICI Torino chiede all’ateneo del capoluogo piemontese di rendere accessibili le prove d’ammissione. Ci sono stati vari incontri con il Preside di Facoltà, ma non si è raggiunto nessun risultato, poiché la materia è di competenza del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Nonostante questo, abbiamo comunque cercato di intraprendere una trattativa con l’Università torinese per rendere accessibile il percorso. Il Consiglio provinciale UICI, coinvolgendo la sede centrale, ha fatto tutto il possibile. E’ stato anche scritto un Ordine del Giorno, nel quale si chiedeva un impegno straordinario per rimuovere gli ostacoli esistenti e consentire ai ragazzi con disabilità visiva di avvicinarsi a una professione storica, che tanto ha dato ai ciechi. Nel frattempo abbiamo anche preso contatti con l’Università del Piemonte Orientale e, insieme ad alcuni dirigenti nazionali, abbiamo incontrato il Preside della Facoltà di Fisioterapia di Novara. Forti della sensibilità dimostrata dall’ateneo novarese, abbiamo stilato il progetto per un percorso di laurea sperimentale rivolto a 5 studenti. Purtroppo, anche in questo caso, l’entusiasmo ha avuto vita breve: per attuare il programma, infatti, l’ateneo ha chiesto al Ministero uno stanziamento straordinario, che però non è mai arrivato. Sull’accessibilità dei test d’ingresso si è pronunciato anche il Consiglio Regionale UICI Piemonte, con un Ordine del Giorno datato 2 luglio. Nulla si è mosso fino a fine luglio, quando il quotidiano La Repubblica ha dedicato un articolo alla questione. Secondo i giornalisti, il rettore di Torino, su pressione dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, avrebbe finalmente reso accessibili i test d’ingresso agli studenti non vedenti. Ne è scaturito un dibattito tra gli addetti ai lavori e i docenti dei corsi. A fianco dei disabili si sono schierate anche l’Associazione Nazionale Fisioterapisti (Aifi) e l’Organizzazione Europea di Fisioterapia. In particolare, nelle scorse settimane, siamo stati ricevuti dall’Aifi, che, attraverso il direttore regionale Giuseppe Tedesco, ci ha manifestato solidarietà e sostegno. Tuttora, comunque, la questione resta sospesa. Il paradosso è che tra i docenti dei corsi di laurea ci sono già alcune persone non vedenti. Come già osservato, la nostra Unione Ciechi di Torino ha lavorato molto per sanare il problema. Oltre al sottoscritto, che da anni si batte contro questa ingiustizia, va senz’altro citato il prof. Oscar Franco, che ha investito lavoro, impegno e passione. Speriamo che gli anni di lotte portino finalmente ai risultati sperati, dando la possibilità ai nostri giovani di intraprendere una professione che ha saputo rinnovarsi e raggiungere una formazione di livello universitario. Non permettiamo che il nostro lavoro vada perso: quella del fisioterapista è una professione che dà grandi soddisfazioni e ci permette di aiutare il prossimo, dimostrando che una persona disabile della vista, se messa nelle condizioni di lavorare, è un valore aggiunto per tutti.

Gianni Laiolo
Consigliere e Responsabile Comitato Fisioterapisti UICI Torino