La biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’UICI di Pordenone sta predisponendo un giornalino per bambini/ragazzi con giochi e passatempi per tutti i gusti: anagrammi, indovinelli, battute divertenti, quadrato magico, vero o falso, parole nascoste, labirinto, storielle e altro ancora. La pubblicazione, che abbiamo chiamato “Il girasole”, sarà disponibile su prenotazione dal mese di maggio con un contributo spese di 10,00 Euro. Pagamento tramite bollettino incluso nella spedizione.
Per info e prenotazioni : 0434-21941; redazione@uicpordenone.org.
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Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 13-2019
Al seguente link è possibile ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 13/2019 di venerdì 5 aprile 2019:
In primo piano:
– Confronto tra GTT e associazioni sul trasporto delle persone disabili. Fondamentale la sicurezza di chi viaggia, ma mai dimenticare il buon senso
– A Ciriè una delegazione UICI Torino incontra Sindaco e Vicesindaco, per parlare di mobilità e barriere architettoniche
– Compie 20 anni la legge 68/99, che ha rivoluzionato l’inserimento lavorativo dei disabili. Ma l’anniversario è amaro: appena il 18% dei disabili italiani ha un’occupazione
– Audiofilm: tra cinema e immaginazione. Come un film, ma tutto è affidato al sonoro. Giovedì 11 aprile una nuova proposta nei nostri spazi
Vi informiamo che è possibile accedere al notiziario anche attraverso la pagina principale del sito internet: www.uictorino.it
Buon ascolto!
Torino – Comunicati del 5 aprile 2019
Per leggere tutte le ultime notizie della sezione ecco il link:
Comunicati del 5 aprile 2019
Genova – Segreteria telefonica del 5 aprile 2019
I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45
L’assemblea ordinaria dei soci si terrà sabato 27 aprile 2019 presso l’Auditorium Giuseppe Verdi dell’Istituto David Chiossone sito in Corso Armellini 11 a Genova, alle ore 7:00 in prima convocazione ed alle ore 9:30 in seconda convocazione.
All’ordine del giorno l’elezione per la carica vacante di n. 1 Consigliere Sezionale.
Al termine dei lavori dell’Assemblea, seguirà il pranzo sociale presso il Ristorante “Antola” di Piazza Manin n. 16 R a Genova; la quota di partecipazione al pranzo sociale è di 15 euro a persona da versare alla segretaria al momento dell’ingresso in Assemblea.
Per garantire il numero sufficiente di partecipanti al pranzo è necessario prenotarsi presso l’Ufficio entro le ore 12.00 di mercoledì 24 Aprile 2019.
Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2019 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico; anche quest’anno la quota ordinaria è di € 50,00, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto David Chiossone è di € 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.
Si ricorda che i servizi di accompagnamento dei volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino possono essere richiesti, con almeno due giorni di preavviso, al numero telefonico 338.1695099 dal lunedì al venerdì: si raccomanda di rispettare l’orario fissato per effettuare tali richieste che va dalle ore 11:00 fino alle ore 13:00.
Si ricorda che tutte le attività della Sezione, compresi i servizi di accompagnamento, si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta metereologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata; in caso di allerta rossa l’ufficio sarà chiuso.
Anche quest’anno è possibile avvalersi dei servizi del CAF dell’ANMIL in convenzione; gli interessati possono rivolgersi direttamente al CAF dalle ore 9 alle ore 13 ai numeri 010 89 84 055 e 010 0899 291 qualificandosi come nostri soci per fissare un appuntamento; il costo varia da 10 euro per il modello 730 singolo del socio fino a 28 euro per il modello UNICO di coniuge o parente di primo grado del socio.
Sempre in convenzione è possibile avvalersi dei servizi del CAF 50&Più prendendo appuntamento con la sede di Genova Centro in Via XX Settembre 40/5 ai numeri 010 54 30 42 oppure 010 55 30 352, con la sede di Genova Sestri Ponente al numero 010 60 11 908 e con la sede di Recco al numero 0185 72 11 89
La socia Cinzia Mongini conduce, a titolo gratuito, colloqui individuali di counseling rivolti ai soci della Sezione ed ai loro familiari; per maggiori informazioni e richieste della prestazione telefonare in Sezione durante l’orario d’ufficio oppure direttamente alla socia Cinzia Mongini al numero 349 53 61 505 in orario pomeridiano.
Comunichiamo che oggi è ancora più facile ascoltare SlashRadio Web: per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web. I comandi sono: Alexa, AVVIA Slash Radio Web oppure Alexa APRI Slash Radio Web.
Su SlashRadio, martedì 9 aprile, all’interno del contenitore Slashbox, si parlerà insieme al Viceministro per la Famiglia e la disabilità Vincenzo Zoccano dell’evento “Un’agenda digitale sull’accessibilità: strategie del Paese per accelerare l’inclusione delle persone con disabilità attraverso l’Intelligenza Artificiale”, che si terrà il 10 aprile alle ore 10.00 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sempre su SlashRadio, Mercoledì 10 aprile 2019 appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione” dalle ore 16,30 alle ore 17,30.
I ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni possono candidarsi entro il 10 aprile a partecipare al Campus Internazionale sulla Comunicazione e l’Informatica per giovani ciechi e ipovedenti che si terrà in Inghilterra, nella città di Hereford, dal 22 al 31 luglio 2019; per maggiori informazioni fare riferimento al Comunicato n. 40 della Presidenza Nazionale dell’Unione.
I giovani ciechi e ipovedenti di età compresa tra i 14 e 17 anni, in possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese almeno B1, possono candidarsi a partecipare all’incontro internazionale giovanile che si svolgerà ad Alicante, in Spagna, dal 3 al 7 luglio 2019; i candidati dovranno far pervenire la domanda di partecipazione all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Unione all’indirizzo inter@uiciechi.it entro mercoledì 17 aprile 2019.
Ricordiamo l’attività presso la sezione del gruppo di auto mutuo aiuto: per maggiori informazioni ed adesioni all’iniziativa sezionale contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55
Prossimo aggiornamento della segreteria venerdì 12 aprile 2019.
Mantova – Newsletter n. 14-2019
Per leggere tutte le ultime notizie della sezione, aggiornate all’8/04/2019 ecco il link:
Comunicato 14-2019
Forlì-Cesena – Corso di lingua Inglese per persone non vedenti e ipovedenti
Promosso dalla dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale.
Imparare una lingua straniera permette di migliorarsi professionalmente, divertirsi e riuscire a comunicare con più facilità con amici di altri Paesi. Non è però facile trovare dei corsi specializzati per chi ha problemi visivi, ma adesso anche a Forlì e a Cesena è possibile frequentare un corso di lingua inglese per non vedenti o ipovedenti. E’ questo il nuovo progetto proposto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Forlì-Cesena. L’iniziativa è stata organizzata in partnership col Centro Linguistico Cesena e il progetto Blind Bat di Forlì e ha già riscosso un’ottima risposta da parte degli iscritti. Partito a gennaio, il corso è diviso in due gruppi da 5 studenti ciascuno, uno si tiene nella sede UICI di Forlì (in Piazzale della Vittoria 12), e l’altro nella sede di Assiprov a Cesena (in via Serraglio 18). Gli studenti sono stati suddivisi in gruppi in base alla loro conoscenza preliminare della lingua stabilita attraverso un breve test d’ingresso svolto in modalità accessibile.
“È il primo corso di inglese organizzato in provincia – spiega la curatrice e docente Genny Marzocchi – e nasce dai racconti di una delle partecipanti, che mi ha manifestato la sua passione per l’inglese, ma anche la difficoltà a trovare in zona un corso per non vedenti. Infatti, fino a qualche anno fa, per studiare inglese andava a Bologna in treno perché era la sede più vicina per un corso di specializzato. Oggi, la situazione è cambiata grazie alla disponibilità di UICI, che ha fornito le sedi e il servizio accompagnamento per chi ne ha bisogno. La risposta dei partecipanti è molto positiva e abbiamo anche uno studente da Faenza e uno da Rimini”.
Genny Marzocchi collabora da diversi anni come volontaria con UICI ed è una docente molto apprezzata non solo per la sua capacità comunicativa, ma anche per la capacità di creare un ambiente di studio in cui gli allievi si sentono a proprio agio. Per questo nuovo progetto ha potuto contare sulla collaborazione di Silvia Fabbri, direttrice del Centro Linguistico Cesena, dove Genny lavora. La direttrice ha accolto con entusiasmo la possibilità di fornire un servizio necessario e mai proposto prima in un ambito così specializzato. Un’iniziativa in linea con l’attività del Centro Linguistico, dove la qualità della didattica e la specializzazione in settori specifici è importantissima. “Crediamo nella collaborazione e nel lavoro di squadra – conclude Genny – e il corso di inglese è un esempio di come possiamo migliorare la qualità della vita di tutti”.
Genny fa inoltre parte di Blind Bat, un progetto formato da un gruppo di ragazzi che lavora su progetti di accessibilità per ipovedenti e non vedenti attraverso la tecnologia. Al momento, Blind Bat sta collaborando con l’università di Cesena e quella di Forlì per la progettazione di una APP sul turismo accessibile. La tecnologia diventa sempre di più un’alleata per superare ogni ostacolo.
Focus sul corso
Contenuti: adattato alle esigenze di apprendimento delle persone con difficoltà visive attraverso il supporto di materiale didattico adeguato, schede in braille, file audio, materiale di studio compatibile con i più comuni lettori vocali per agevolare gli studenti nell’apprendimento della lingua straniera. Con cadenza: settimanale, un incontro da 90 minuti. Durata del corso: tre mesi (12 lezioni, 18 ore totali); livello da confermare tramite test d’ingresso
Per informazioni UICI sezione Forlì-Cesena: 0543402247
Asti – Una ricorrenza dimenticata
Dieci anni fa, il 3 marzo 2009, con la legge numero 18 veniva ratificata la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, promulgata a New York il 13 dicembre 2006. Scopo della Convenzione, previsto dall’Art.1 della stessa è “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”. Essa riconosce la dignità e il valore connaturati a tutti i membri della famiglia umana ed i diritti uguali ed inalienabili come fondamento di libertà, giustizia e pace nel mondo.
La ricorrenza del 3 marzo è passata sotto silenzio, forse perché è troppo ingombrante confrontarsi con principi così alti e troppo spesso disattesi per grave indifferenza ed incuria?
LEGGI DORMIENTI
Eppure la produzione legislativa non manca. La recente Legge regionale n° 3 del febbraio scorso sulla Promozione delle politiche a favore delle persone con disabilità “contiene nuovi principi – sottolinea Adriano Capitolo, Presidente provinciale della Fand -Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilita – ma è vuota di contenuti e non mette soldi. Non fa altro che richiamare leggi nazionali e sovranazionali che la Regione stessa ha sempre ignorato. Dovrebbe essere ben più incisiva”. Che dire della legge n° 41 del lontano 1986 sull’adozione da parte di Comuni e Province dei P.E.B.A (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche), e dei P.A.U (Piani per l’ accessibilita’ urbana), introdotti dalla legge 104 nel 1992? “Molti Comuni sono inadempienti – precisa Capitolo – La Regione ha il compito di vigilare e in caso di mancata adozione dei piani entro 1 anno dall’emanazione della legge, nominare un commissario. Non ci risulta che abbia preso provvedimenti in tal senso. Sarebbe opportuno incrementare incentivi e punteggi nei bandi pubblici a favore di coloro che si impegnano a realizzare opere prive di barriere, ricordando per altro che già esistono precise disposizioni di legge che impongono di costruire in modo da garantire a tutti l’accessibilità”.Sempre l’articolo 32 della succitata legge, vieta l’erogazione di contributi e agevolazioni da parte dello stato o di enti pubblici per progetti che non osservano le norme in materia.
Con questa realtà fatta di provvedimenti quasi sempre disattesi, si scontrano quotidianamente anche i 5.000 disabili dell’Astigiano: il numero è riferito alle persone percettive di assistenza, ma se si sommano anche i cittadini con disabilità lievi, la cifra si triplica. Può essere ignorata una frangia così numerosa di persone?
L’ISTAT E L’ESEMPIO DELLE SCUOLE
Secondo la recente indagine Istat riferita alle scuole di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2017/2018 risulta che in Piemonte è accessibile il 35,7% delle scuole con riferimento alle barriere fisiche ed il 23% delle scuole con riferimento alle barriere senso percettive.
Non accessibile il 50,2% delle scuole causa barriere fisiche ed il 62,9% delle scuole causa barriere senso percettive. Numeri che la FAND considera non attendibili. Non ci risulta che il 23% delle scuole Piemontesi sia privo di barriere senso percettive.
Nell’astigiano, l’unica ad essere realmente accessibile a tutte le disabilità è l’istituto Andriano di Castelnuovo Don Bosco.Purtroppo l’Istituto Nazionale di statistica non è in grado di fornire i dati disaggregati per singola provincia e per singolo Comune, impedendo di fatto una completa comprensione del fenomeno a livello locale con conseguenti gravi ricadute in termini di dispendio di risorse, anche finanziarie, ma non solo, che non contribuisce a perseguire le necessarie finalità di trasparenza e di pubblica conoscibilità della situazione delle singole strutture scolastiche e che non è in grado, di incidere sulle concrete obbligatorie politiche pubbliche di eliminazione delle barriere nei medesimi Istituti scolastici, ai fini della piena fruibilità degli stessi dall’utenza con disabilità.
SUL LAVORO SIAMO UN PESO
La Fand pone l’accento anche sul collocamento mirato: nell’Astigiano, come altrove, le liste d’attesa sono affollate. Non e solo il privato a non assumere, negli ultimi anni anche il pubblico è restio nell’assolvere agli obblighi.
TURISMO, CULTURA, COMUNICAZIONE, MA NON PER TUTTI
Asti aspira a diventare una realtà sempre più turistica, “ma l’accesso a 360 gradi alla cultura è fortemente limitato a tutte le categorie di disabili”, come spiega il Presidente di Fand. “Forse solo la cripta di Sant’Anastasio è attrezzata in tal senso – aggiunge – In generale mancano mappe visivo-tattili, targhe in Braille, in large printe oltre a percorsi tattili, descrizioni audiovisive e con il linguaggio dei segni “LIS” per le persone sorde. Non vi sono taxi attrezzati per il trasporto dei disabili, limitando in tal modo la possibilità di spostarsi per visitare la città e le tante bellezze del nostro territorio anche ai disabili motori provenienti da fuori Asti. Il problema della fruizione della cultura si estende inoltre agli spettacoli teatrali e a quelli cinematografici, praticamente preclusi a chi soffre di disabilità visiva e uditiva, poiché non sono messi a disposizione quegli ausili per le audiodescrizioni e sottotitolazione e con LIS forniti dalla moderna tecnologia”.
Non meno problematico si rivela l’accesso alle moderne forme di comunicazione: “Molti siti internet e i sistemi di comunicazione digitale sono inaccessibili, in disprezzo della legge – spiega il Presidente di Fand – Un malcostume molto diffuso soprattutto nella Pubblica Amministrazione, anche con la pubblicazione sul web e l’invio tramite e-mail di contenuti inaccessibili poichè creati sottoforma di immagine, spesso scannerizzando il documento originale, rendendolo non fruibile tramite “screen-reader”i lettori di schermo. Ricordo in proposito la legge n° 4 del 2004 che prevede Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici. Lo stesso dicasi per le applicazioni per smartphone che sarebbero di grande aiuto al disabile per il superamento delle difficoltà a cui va incontro ogni giorno, ma che di fatto risultano anch’essi inaccessibili come, per altro, i servizi offerti on line”.
IL TRASPORTO PUBBLICO E L’ACCESSIBILITA’: UNA LOTTA QUOTIDIANA
Quello del trasporto pubblico, soprattutto extraurbano, resta uno dei problemi di grande attualità che si fa più acuto durante i mesi estivi con la riduzione di orari e la sospensione, per un certo periodo, del servizio.
Si registrano criticità sia sui bus, sia nelle infrastrutture (fermate, Movicentro per esempio) che in molti casi, ricorda Adriano Capitolo, non rispondono neppure ai più elementari requisiti di sicurezza. Le stazioni ferroviarie, a parte Asti, non sono fruibili autonomamente e non vi sono servizi a supporto dei disabili. “Negli esercizi commerciali – aggiunge Capitolo – le normative in materia di accessibilità non sono rispettate, non solo per la presenza di barriere architettoniche, ma perché non ci sono forme di comunicazione aumentativa alternativa per chi ha una disabilità intellettiva come ad esempio l’autismo, con Braille e sistemi tecnologici NFC/QR code leggibili tramite smartphone.
La discriminazione dell’utente disabile si estende anche alle filiali delle banche, dove l’autonomia delle persone con disabilità è fortemente limitata, così come l’utilizzo degli sportelli automatici sia per la loro collocazione che per la mancanza di guide per ciechi od ipovedenti”. La Fand è inoltre critica verso la drastica riduzione dell’orario di apertura al pubblico degli sportelli, operata dalla Cassa di risparmio di Asti.
Abbiamo tante leggi che, se applicate, renderebbero meno sofferta e piu inclusiva la vita alle persone con disabilità. Purtroppo non è così! sebbene in calce ad ogni legge sia riportata testualmente: la presente… “DATA A TUTTI DA RISPETTARE E FAR RISPETTARE”, sempre meno la rispettano e l’onere di far rispettare le leggi è lasciato al disabile, proprio quel disabile che per la sua fragilità il legislatore ha ritenuto di dover tutelare. Conclude il Presidente Adriano Capitolo: “Una situazione che non è più accettabile. Ci rivolgiamo anche alla sensibilità di chi esercita la professione legale, chiedendo di supportare la FAND nel combattere una battaglia di civiltà, per il rispetto dei diritti e della dignità di questa parte di cittadini”.
Massa Carrara – La scuola di scultura per non vedenti
La scuola del marmo di Carrara è diventata la sede del primo corso nazionale per non vedenti organizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. 14 studenti adulti si stanno impegnando per realizzare il loro volto in marmo.
Di seguito il link per visionare il servizio del TGR Toscana:
http://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2019/03/tos-scuola-marmo-carrara-corso-scultura-non-vedenti-612d994a-85b4-4647-9475-658e1a008926.html?wt_mc=2.www.wzp.tgrtoscana_Contentltem-612d994a-85b4-4647-9475-658e1a008926.&wt
Torino – Mano (d)opera: Bando per opere in Memoria di Francesco Fratta
La sezione territoriale UICI di Torino, in collaborazione con il gruppo di lavoro “Making Sense” (che riunisce alcune tra le più importanti istituzioni artistiche torinesi) bandisce un concorso artistico nazionale intitolato alla memoria di Francesco Fratta, un caro amico (scomparso prematuramente un anno fa) che tanto ha dato al nostro sodalizio (sia a livello locale che a livello nazionale), mettendo a disposizione dell’Unione una competenza fuori dal comune, una grande passione e una prospettiva sul mondo sempre originale. “Francesco era un uomo che sapeva sognare, ma era anche una persona molto concreta. Per questo, più che con le parole, ci sembra opportuno ricordarlo attraverso un’iniziativa che prosegua il cammino di ricerca da lui tracciato – spiega Franco Lepore, presidente UICI Torino – Naturalmente siamo partiti dalla più grande passione di Francesco, quella che ha assorbito gran parte della sua vita e della sua carriera professionale: l’arte”. Il concorso in effetti è rivolto agli studenti di licei artistici e accademie di belle arti. Il titolo è emblematico: Mano(d)Opera. Il filo conduttore, in linea con un interesse primario della nostra Unione, è proprio quello delle mani come mezzi di conoscenza del mondo. Le opere, che possono essere realizzate con diversi materiali, devono essere esplorabili attraverso il tatto e capaci di dialogare con un pubblico eterogeneo. Una giuria composta da esperti d’arte e membri dell’UICI valuterà i lavori e premierà i primi tre classificati con riconoscimenti in denaro (primo premio 2.000 euro, secondo premio 1.000 euro, terzo premio 500 euro). Inoltre tutte le opere finaliste saranno esposte in una mostra collettiva che si terrà a Torino nel mese di giugno. Per iscriversi c’è tempo fino al 31 marzo, mentre il 15 maggio è il termine per la consegna dei lavori.
TEMA DEL CONCORSO
Mano(d)Opera vuole essere una selezione di opere d’arte plastiche sul tema delle MANI come mezzo di conoscenza del mondo. La mano fa, esprime e racconta secondo una quantità pressoché infinita di azioni, forme espressive e modalità di linguaggio: le mani accarezzano, afferrano, toccano, impugnano, presentano, esplorano, stringono, salutano, pregano, scrivono e, talvolta, leggono.
Il Bando è stato istituito dalla Sezione Provinciale di Torino dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus (UICI) per ricordare la figura di Francesco Fratta, componente della Direzione Nazionale dell’Unione con specifico incarico all’accessibilità alla cultura. L’intento è di richiamare l’importanza che ha l’arte per le persone con disabilità visiva e rafforzare le considerazioni positive sulla percezione tattile e sul grado di efficacia del tatto nella fruizione artistica.
Ma il tatto da solo non è sufficiente per comprendere una forma artistica.
Come scriveva Francesco: “della parola, forse (ma non ne sono del tutto convinto, e comunque non in tutti i casi), chi vede può fare a meno quando guarda una “pura immagine”; chi “guarda” con le mani quella stessa immagine sicuramente no. No… e perché? Perché innanzi tutto il toccare non equivale propriamente ad un vedere, sia pure deprivato di luci e colori. I singoli elementi formali vanno ricostruiti attraverso esplorazioni parziali, successive e ripetute per giunta con una certa lentezza, e collegati fra loro grazie ad un lavoro di progressiva memorizzazione. Non potendo fare affidamento su colori, ombre, dettagli piccoli e piccolissimi, l’esplorazione tattile richiede necessariamente di essere accompagnata dalla parola, la quale dirà che cosa rappresenta esattamente quel segno o quella forma percepita, ci indicherà il piano nel quale collocare ciò che stiamo toccando”.
Dunque, affinché l’osservatore cieco possa formarsi un’immagine sufficientemente ricca di un’opera puramente visiva, segno tattile e parola gli sono ugualmente necessari nella loro complementarietà.
Per questo motivo ai partecipanti al bando viene richiesto di accompagnare l’opera con un testo che la descriva e racconti il suo significato espressivo.
Di seguito il link per leggere il regolamento e tutte le altre informazioni utili:
Mano(d)Opera: Bando
Foggia – A Foggia, la prima “Cena al buio”, così nell’oscurità “esplodono” i sensi
Una serata “ad alto impatto” sensoriale, una vera e propria “sfida tra i sensi”. Stiamo parlando della “Cena al buio”, format che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione di Foggia, presieduta da Franco De Feo, ha portato per la prima volta in città, lo scorso venerdì 22 marzo, presso l’associazione enogastronomica “Il Covo del gusto”.
“L’obiettivo della serata – spiegano a FoggiaToday le organizzatrici Silvia Romantini e Maria del Viscio – è sensibilizzare e far capire ad un numero sempre maggiore di persone le difficoltà che il non vedente riesce ad affrontare quotidianamente”. Nasce così la “Cena al buio”, una sfida tra i sensi da affinare nella totale oscurità.
“È stata una cena di grande impatto”, commentano a caldo i commensali. “L’atmosfera è stata accogliente sin dal principio: ad accompagnarci ai tavoli c’erano Maria del Viscio e due ragazzi non vedenti, Francesco (venuto da Bologna, entusiasta di offrire il suo supporto per l’evento) e Leo. Si è svolto tutto rigorosamente al buio. È stato bello ed anche strano rendersi conto che, quando uno dei nostri sensi viene messo fuori gioco, gli altri prendono il sopravvento per compensare. I rumori erano amplificati, i sapori più accentuati. Un’esperienza unica”.
Ad accompagnare in ogni fase i commensali, infatti, c’era personale non vedente, una presenza discreta e rasserenante che ha spiegato ai partecipanti come riconoscere gli oggetti sulla tavola, infondendo sicurezza in quella insolita “camera oscura” e offrendo suggerimenti utili per godere appieno l’esperienza. “In questo contesto – spiegano gli organizzatori – tutti i sensi vengono stimolati a riconoscere odori, oggetti, suoni e soprattutto gusti, grazie ad un menù studiato ad hoc per sorprendere e regalare accostamenti squisiti e insoliti. È difficile spiegare le sensazioni che si possono provare in una esperienza di “Cena al buio” – continuano – perché ogni volta ognuno dei partecipanti vive e scrive una storia differente, che dipende molto dalle suggestive ed imprevedibili alchimie che si creano nel buio”.
In cucina, per confezionare la “Cena al Buio”, c’era la brigata dello chef Mario Terlizzi; a gestire la sala vi era Ilaria Terlizzi. L’evento è stato reso possibile grazie alla sensibilità mostrata da Alfredo e Tiziana, proprietari de “Il Covo del Gusto”, associazione enogastronomica in Contrada Pavoni. A sollecitare i sensi dei commensali un menù da antipasto (arancino con pancetta lardata sul letto di mousse di ricotta e funghi porcini con acqua di basilico, bauletto del covo con pasta sfoglia, patate, zucca, pasta di salsiccia e scarola con gocce di cioccolato, involtino di melanzane con salsiccia a punta di coltello, ricotta di bufala e glace), primo (agnolotti del covo con crema di zucca, speck e cardarelli e tartufo), secondo(filetto di maialino nero con demi-glace di porcini e granella di pistacchio) e dessert (babà con crema della nonna alla vaniglia).
Fonte: foggiatoday.it
Autore: Maria Grazia Frisaldi
Data pubblicazione: 24 marzo 2019