U.I.C.I. Salerno – Settimana dell’amicizia

Autore: Ciro Risi

L’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Salerno ha organizzato dal 10 al 17 luglio un soggiorno estivo in Calabria presso l’hotel Estella club situato in Montepaone lido in provincia di Catanzaro, dal titolo “La settimana dell’amicizia”.

Siamo partiti al mattino da Salerno con il bus, per poi arrivare lì nel pomeriggio.

Erano presenti con noi, due nostri consiglieri: Sergio Giordano e Italo Petrosino, i quali non hanno fatto mancare il loro supporto nella riuscita di questa vacanza.

Arrivati all’hotel la direttrice è stata molto gentile nell’accoglienza, offrendoci da bere per poi illustrarci quelle che erano le nostre camere.

Dopo aver sistemato i bagagli, provati dal viaggio, abbiamo deciso di riposare un po’.

Successivamente abbiamo effettuato l’esplorazione della struttura, arrivati in spiaggia e sistemati ognuno nella propria postazione, abbiamo avuto il nostro primo momento di aggregazione, in cui abbiamo conosciuto una nuova socia che è entrata a far parte della nostra famiglia, all’inizio si sentiva un po’ a disagio ma con il tempo ha iniziato a scoprire questa nuova realtà e a integrarsi.

Il momento più importante di questa prima giornata di vacanza si raggiunge con la cena dove siamo stati finalmente tutti insieme.

I giorni successivi sono trascorsi tra passeggiate sul lungomare, gelati, viaggio verso una cittadina vicina chiamata Soverato e a un ristorante tipico di pesce, tutti eventi organizzati dallo stesso gruppo di vacanza.

Infatti in questi sette giorni abbiamo avuto molti momenti di confronto sotto vari aspetti che riguardano il mondo della cecità:

Autonomia domestica;

Panoramica sul mondo del Braille;

Approccio alle nuove tecnologie come uso del PC e dello Smartphone.

Tutti abbiamo trovato la struttura accessibile per noi “non vedenti” ed anche per tutte le altre tipologie di disabilità.

Ascoltando le varie sensazioni dei partecipanti, è stato chiaro che tutti hanno avuto una bella esperienza, soprattutto dopo due anni di pandemia.

Abbiamo mangiato bene, ci siamo divertiti e nessuno voleva tornare a casa, tutti noi, avevamo bisogno di stare insieme in modo spensierato.

U.I.C.I. Mantova – L’arte da vedere con le mani

Autore: Mirella Gavioli

L’arte è da vedere con le mani a luci spente: “Da queste parti è vietato non toccare”

Esperienza sensoriale al buio grazie alla collaborazione fra lo scultore Ruggero Marrani e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In Mostra opere interattive e rumorose

Una mostra da vedere anche con le mani e con le orecchie. Opera da toccare, da sentire perché l’arte si gusta in molti modi. Lo ha dimostrato l’artista Ruggero Marrani, con la sua esposizione dedicata all’esplorazione culturale al buio, inaugurata il mese scorso alla galleria Arianna Sartori di Mantova il 25 e il 28 giugno, un gruppo di non vedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Mantova è stato coinvolto in questa esperienza, accompagnando visitatori vedenti bendati in questa insolita esperienza.

La mostra è stata realizzata appunto in collaborazione con la sezione mantovana dell’associazione, col patrocinio del comune e del Lions Club Andrea Mantegna. Lo scultore Marrani ha guidato l’esplorazione tattile delle opere esposte, dando così la possibilità a chi non le può apprezzare attraverso la vista di poterle conoscere con l’uso del tatto e dell’udito.

Le sculture esposte fino all’8 luglio analizzavano vari aspetti del vivere e del creare. Si parla di “aerosculture, sculture interattive e sculture rumorose”. L’esposizione era interattiva. La parola d’ordine, vietato non toccare. Le sculture interattive e rumorose hanno coinvolto lo spettatore che ha potuto così intervenire in prima persona sull’opera, ruotandola, scomponendola, e anche suonandola.

Per uno scultore, creare con le mani è del tutto normale. Marrani vuole che anche lo spettatore comprenda, senta e veda, attraverso il tatto, l’udito: “Non solo le mani sanno vedere ma… sanno anche pensare!”. Ed è proprio attraverso il tatto e ciò che questo senso può trasmettere sia alle persone che non vedono – sia a coloro che, anche solo per pochi minuti, vengono privati della vista attraverso una benda oscurante – che si possono percepire dettagli quali liscio e il ruvido. Le diverse tipologie di superfici e lavorazioni, forme e dimensioni, i materiali e sviluppare riflessioni, interpretazioni, emozionali autentiche e non condizionate da uno sguardo spesso veloce e superficiale.

Toccare un’opera, poterla conoscere nei particolari più nascosti, è un’esperienza unica, ti fa entrare in profonda relazione con l’artista. Se ne possono ascoltare le sfaccettature materiali e concettuali in modo più completo e coinvolgente, più da protagonista della mostra che da semplice visitatore o spettatore. Le persone vedenti hanno espresso un piacere conosciuto e inaspettato, un’esperienza certamente più completa, lenta, attenta, profonda, attraverso la quale si entra in sintonia con la scultura e con lo scultore, con i diversi materiali spesso irriconoscibili al solo uso della vista. Che è distratta primariamente dalla percezione dei colori, così come le diverse sensazioni trasmesse dall’individuazione di dettagli e dei materiali non sempre facili da individuare e apprezzare.

Mai come in questa mostra, ci è stato possibile conoscere e interagire così bene con le opere esposte. Gli approfondimenti scambiati direttamente con lo scultore ci hanno aperto un mondo a noi per lo più sconosciuto. Opportunità che, con la nostra presenza ed esperienza abbiamo offerto con piacere e soddisfazione al pubblico che ha partecipato con entusiasmo. Si è potuto meglio comprendere il valore degli altri sensi a supporto della vista, la sensibilità e le potenzialità che si possono comunque avere in sua mancanza.

U.I.C.I. Catania – I lidi della Plaia dove sosterà il camper

Autore: Giuseppe Lazzaro Danzuso

Sabato 23 luglio secondo appuntamento con “La prevenzione non va in vacanza”: l’unità mobile oftalmica dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, munita di dispositivi anti-Covid, è stata davanti al lido Arcobaleno. Ad agosto gli altri appuntamenti della campagna condotta con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità

Sabato 23 luglio secondo appuntamento sul lungomare della Plaia a Catania con gli screening oculistici gratuiti dell’edizione 2022 de “La prevenzione non va in vacanza”, campagna lanciata dal Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la collaborazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.

“Con la campagna di quest’anno – ha ricordato il presidente regionale Gaetano Renzo Minincleri – abbiamo cominciato martedì scorso, quando la nostra unità mobile oftalmica, un camper perfettamente attrezzato per le visite specialistiche, ha sostato davanti al lido Arcobaleno, dove rimarrà anche oggi fino alle 13”.

Come già lo scorso anno, il camper è munito di dispositivi per la sicurezza anti-Covid – una speciale lampada a fessura, disinfettanti a base di sostanze cloro-attive, materiali usa e getta comprese le mascherine – per garantire la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori.

“In agosto, poi – ha aggiunto Minincleri – il camper offrirà visite gratuite, sempre dalle 9 alle 13, il 2 davanti al lido Aurora, il 4 davanti al lido Verde, il 5 davanti al lido Polifemo, l’8 davanti al lido Azzurro per poi tornare il 12 al lido Arcobaleno, chiudendo così questa campagna dal notevole significato sociale”.

“Gli appuntamenti con gli screening gratuiti – ha sottolineato l’oculista Lucia Scalia – sono complessivamente sette. Nel primo abbiamo già avuto una buona risposta, in particolare da anziani e bambini. Ma ci aspettiamo un incremento delle richieste di visita. In estate, al mare, bisogna sì divertirsi, ma anche proteggere i nostri occhi dal sole e dalla sabbia. Così, sul camper, sottoponiamo i pazienti a una serie di esami per escludere miopia, ipermetropia, astigmatismo, ma anche per prevenire patologie meno conosciute”.

È opportuno che, in particolare i giovani, facciano controllare i propri occhi, sottoposti a stress anche per l’uso sempre più frequente di schermi a luce blu: pc, tablet e smartphone.

E uno dei pazienti della prima giornata della campagna, il signor Spitalieri, ha lanciato un appello alle mamme di San Giorgio, Librino “e di tutte le zone vicine alla Plaia” perché facciano visitare i loro bambini.

“La prevenzione di oggi – ha detto – potrà evitare domani delle malattie agli occhi ai vostri ragazzi”.

Al termine della visita, infine, vengono donati ai pazienti dei cappellini con il logo dell’iniziativa.

U.I.C.I. Brescia – Vedere l’arte: chi ha detto che serve la vista?

Il progetto frutto della collaborazione tra Accademia Laba, Cfp Vantini, Scuola di arte sacra di Firenze e UICI di Brescia

Una mostra al Museo Diocesano “Sculture dall’invisibile” e un workshop per ciechi e ipovedenti innovativo.

“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a ciò che vedi: gli occhi vedono soltanto ciò che è limitato”. Da scoprire, invece, c’è molto di più: un universo sinestesico cui accedere attraverso “passi dell’arte”, testimonianza di una possibilità per ribadire forte e chiaro che “la disabilità non è un mondo a parte, ma è una parte del mondo”.

E, al contempo, “l’arte un diritto di cittadinanza che va esteso al massimo e con ogni mezzo, affinché tutti possano avere l’occasione di viverla da protagonisti”.

Così, in continuità di intenti con la nostra “Sculture dall’invisibile”, allestita fino al 18 Luglio al Museo Diocesano di Brescia, durante il fine settimana il progetto frutto della collaborazione tra accademia di Belle Arti Laba, Cfp Rodolfo Vantini, Scuola di Arte Sacra di Firenze, patrocinato dall’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti), sezione territoriale di Brescia, si è concretizzato in un nuovo, sperimentale momento di incontro e confronto sul campo andato in scena proprio nelle aule della Laba e nel laboratorio della stessa Vantini di Rezzato. Dove per quattro giorni, da mattina a sera, ha preso forma un workshop per non vedenti e ipovedenti, che ha delineato un percorso originale e all’avanguardia senza frontiere e senza barriere. Entrato nel vivo prima con la lavorazione dell’argilla, quindi plasmando il marmo di Botticino, materia d’elezione, capace di esprimersi attraverso molteplici sfumature sensoriali colte da Alessandro Tornello Vicepresidente dell’UICI, Marco Venturelli, Renato Hagman e Matteo Vezzoli.

Ovvero gli apprendisti scultori che si sono dati da fare con precisione, curiosità e tanta passione, lavorando di fino affiancati dai docenti della Scuola d’Arte Sacra di Firenze (Fernando Cidoncha Pérez, Massimo Gulisano), dall’artista ipovedente Antonio Ruggeri e, contestualmente, anche dai docenti di scultura della Vantini (Silvia Maffioli, Angelo Bordonari e Pietro Maccioni) con alcuni studenti Laba come assistenti (Domenico Barreca, Luna Belotti e Luca Passeri).

Comune il soggetto scelto per l’opera: una mano. Da realizzare con grande meticolosità e altrettanta sensibilità, tra colpi di martello e scalpello, rafforzando il meccanismo di appropriazione e ricostruzione della composizione.

Il workshop che, fra i tanti momenti significativi ha contemplato anche una visita al museo del marmo di Botticino assieme al direttore Maurizio Bettinzoli e un incontro con l’artista Giuseppe Tregambe, non rimarrà ovviamente un episodio isolato. Al contrario, apre la strada ad una pianificazione già focalizzata e destinata a nuovi sviluppi. Come hanno sottolineato Marcello Menni e Lara Vianelli, rispettivamente direttore dell’Accademia di Belle Arti Laba e direttrice della Scuola Vantini: “Il nostro convincimento è che non vi sono ostacoli o tabù che non possano essere affrontati con intelligenza, competenza e rispetto”.

U.I.C.I. Brescia – Concerto al buio: per l’Unione Ciechi domenica in musica

Autore: Irene Panighetti

L’UICI sempre più connessa al tessuto sociale della città

Aperitivo, “hamburgherata”, camminata e ora concerto insieme al buio: è ricca l’offerta di socialità dell’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti (UICI) di Brescia che si dimostra essere sempre più connessa al tessuto urbano; non solo partecipa a molte iniziative di vario genere, da quelle sportive (come la Corsa Rosa o CorrixBrescia) a quelle culturali, ma apre anche la sede di via Divisione Tridentina 54 in diverse occasioni. Tra queste il concerto di domenica alle 21, al Salone Ponti: esibizione del Maestro Paolo Ambrosi al pianoforte e di Angel Galzerano alla chitarra e voce.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito di “Open Up Festival”, ad ennesima dimostrazione della sinergia attiva tra UICI e altre realtà del territorio bresciano. L’ingresso è gratuito ed aperto ad un massimo di 70 iscritti, per questo la prenotazione è obbligatoria (openupfest@gmail.com).

Saranno comunque garantiti i posti fino alla copertura delle disponibilità.

Ma l’UICI di Brescia è attiva anche in proposte più articolate, come il progetto per il calendario fotografico 2023, al fine di far conoscere e sensibilizzare alla realtà dei disabili visivi.

I soci che volessero contribuire alla realizzazione possono farlo inviando alcune immagini in cui la persona con disabilità visiva svolge le proprie attività in autonomia, seguita da una breve didascalia che le descrive. I temi delle fotografie sono: sport lavoro, tecnologia, benessere, tempo libero, Natale.

Le fotografie dovranno essere mandate tramite cloud a monica.taffi@uicbs.it entro il 31 Luglio.

Ancora la sezione bresciana ricorda il premio “Antonio Munoz 2022” per studenti con disabilità visiva, un incentivo al valore culturale e sociale della qualità della formazione e dell’inclusione scolastica; sono ammessi al premio gli studenti con disabilità visiva che hanno frequentato per l’anno scolastico 2021/2022, la scuola primaria, la scuola secondaria di I e II grado (statale o paritaria). La domanda di partecipazione al premio deve essere presentata entro il 31 Luglio.

Pubblicato il 20/07/2022.

U.I.C.I. Lecco – Io ti vedo così: le foto che mostrano come vede il mondo una persona con disabilità visiva

Come vedono il mondo le persone con disabilità visiva? Come vedono la natura, le persone, gli animali, la città chi ha problemi con la vista e a causa di una patologia vede il mondo offuscato o con un quadro visivo limitato? A raccontarlo, attraverso le immagini, è l’artista Beatrice Pavasini che il 23 luglio dalle 9 alle 20 sarà protagonista a Lierna, nel lecchese sul lungo lago Castiglioni, della mostra “Io ti vedo così”.

Una mostra fotografica itinerante proposta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS di Lecco con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Lierna. Una carrellata di immagini che mostrano il mondo così come lo percepiscono le persone con disabilità visiva. Una mostra che nasce da un lavoro svolto all’interno del gruppo di sostegno mensile del Centro Regionale di Ipovisione dell’Unità Oculistica di Cesena, insieme alla sezione territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Forlì.

La mostra della Pavasini comprende una carrellata di pannelli fotografici che riproducono figure umane, elaborate e modificate dalla stessa artista, che mostrano come vedono gli occhi di chi è ipovedente. Il tutto corredato da didascalie che spiegano la patologia e che problemi provoca alla vista. Un modo non solo per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, ma anche per abbattere barriere e pregiudizi nei confronti di chi ha problemi visivi. Perché, solo vedendo come vede una persona con disabilità visiva, ci si rende conto degli ostacoli che ogni giorno questa persona deve affrontare.

Una mostra allestita anche per celebrare il 25esimo anniversario dell’UICI di Lecco e per ricordare alla popolazione di imparare a vedere con occhi diversi chi, per malattia o per un trauma, non vede perfettamente. Perché la disabilità visiva resta ad oggi, purtroppo, una disabilità che isola e rende la persona invisibile. Anche se queste persone hanno affinato un modo tutto personale per “osservare” e conoscere il mondo.

“Le persone che vedono bene hanno una scarsa conoscenza dei problemi che nella vita di tutti i giorni deve affrontare una persona con un serio deficit visivo” commenta Paola Vassena presidente UICI di Lecco. “Questo può a volte determinare diffidenza nei confronti di chi non vede o vede poco. Si è quindi sentita l’esigenza di sensibilizzare e informare i cittadini attraverso un’esperienza che possa risultare di forte e immediato impatto visivo ed emotivo”. La presidente Paola Vassena e Angela Gianola (referente del gruppo ipovisione del Consiglio regionale lombardo UICI) invitano non solo i lecchesi a vivere questa intensa esperienza di “indossare gli occhiali” di chi non vede.

Pubblicato il 19/07/2022.

U.I.C.I. Salerno – Visita sensoriale presso gli scavi di Elea-Velia ed il Museo del Mare di Pioppi

Autore: Ciro Risi

Il Comitato Giovani dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti di Salerno, con l’appoggio dell’intero Consiglio Provinciale, ha organizzato in data 18 Giugno 2022 una visita sensoriale presso gli scavi di Elea-Velia ed il museo del mare e della dieta mediterranea di Pioppi.

Siamo partiti da Salerno, prima ancora di salire sul bus l’aria era carica di allegria generando un senso di aggregazione e familiarità anche nei confronti dei nuovi partecipanti. Saliti sul bus, l’autista si è mostrato molto disponibile ed umile entro i limiti della sua diligenza verso il suo lavoro, proprio come un vero professionista, tale professionalità è stata dimostrata anche lungo il percorso, che abbiamo intrapreso subito dopo l’appello dei partecipanti.

Abbiamo effettuato la nostra prima fermata, agli scavi di Velia, entrati nell’area ristoro, abbiamo avuto modo di incontrare la nostra espertissima guida turistica che era lì ad attenderci, dopo averci mostrato parte della struttura abbiamo iniziato il percorso per arrivare agli scavi. Qui è iniziata la nostra esperienza sensoriale, in quanto non abbiamo solo ascoltato la storia di Elea-Velia ma la nostra guida con la sua esperienza ci ha permesso di sentire in forma tattile le strutture generate dalle civiltà greche e romane e in forma olfattiva la varietà di piante presenti sul territorio (Artemisia, Lentisco, Mirto e La Carota Selvatica). Sfortunatamente non abbiamo potuto visitare tutte le strutture perché in fase di restauro. Ci siamo anche fermati per qualche minuto alla fonte di Elea da cui prende il nome la città greca, in quanto i Focei incontrarono degli indigeni che popolavano quelle colline e che vedevano tra le proprie file Elea stessa. Successivamente siamo passati per la torre di osservazione e qui abbiamo ascoltato la triste storia di Isabella che si suicidò dalla torre dopo aver affondato la nave del marito pensando che fosse stato depredato dai pirati.

L’ultima tappa è stato l’anfiteatro, nel quale abbiamo provato ad immedesimarci in questa antica civiltà tramite un audio lasciatoci ascoltare in sottofondo dalla guida, la musica si espandeva nell’anfiteatro e toccava tutti in maniera differente, è stata una esperienza assolutamente da ripetere. Tornati nell’area ristoro, abbiamo salutato la guida e ci siamo diretti a Pioppi, dopo circa un’ora di percorso, siamo arrivati presso lo stabilimento balneare Myosotis dove abbiamo consumato un rapido pranzo. Dopo il pranzo, ci siamo diretti al museo del mare e abbiamo scoperto che il museo si divideva in 2 piani oltre all’entrata. Al piano superiore, le responsabili del museo ci hanno presentato la storia di Ancel Keys e dei suoi studi sulla dieta mediterranea, mentre al piano inferiore ci hanno illustrato e spiegato il comportamento e le abitudini della fauna marina mediterranea e la loro evoluzione dovuta ai cambiamenti climatici. Anche qui siamo rimasti sorpresi nell’effettuare esperienze sensoriali anche sotto forma di gioco, difatti ci hanno chiesto di identificare varie tipologie di legumi tramite il tatto (Ceci, Cicerchie, ecc) e varie tipologie di erbe aromatiche tramite l’olfatto (Melissa, Basilico e Menta). Per arricchire ancor di più la nostra esperienza, tramite le responsabili, abbiamo effettuato una degustazione di olio extravergine di oliva su delle fette di pane e abbiamo toccato con mano varie creature marine tra cui il riccio ed il cetriolo di mare. Dopo aver ringraziato le responsabili del museo per questa magnifica esperienza ci siamo immediatamente diretti al bus per tornare alle nostre case.

Lungo il percorso ho effettuato delle domande mirate per comprendere meglio le sensazioni dei vari partecipanti, tutti concordavano sul fatto di essere molto stanchi dopo una intera giornata fuori casa ma di essere allo stesso tempo felici di aver effettuato una gita molto istruttiva con i propri amici e compagni in una allegria e spensieratezza fuori dal comune. In particolare sono state molto gradite le varie esperienze sensoriali e le modalità di esecuzione da parte delle relative guide, i partecipanti hanno concordato sulla loro disponibilità per eventi simili.

Pubblicato il 13/07/2022.

U.I.C.I. Siena – In cammino verso una Via Francigena per tutti e tutte

A Bagno Vignoni il workshop di AEVF sull’accessibilità con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Sabato 9 luglio l’Associazione Europea delle Vie Francigene ha organizzato un workshop dedicato a persone non vedenti a Bagno Vignoni, nel cuore della Val D’Orcia in Toscana, per avvicinare al patrimonio termale chi soffre di disabilità visiva attraverso una serie di esperienze sensoriali messe a punto per l’occasione da un team di esperti ed esperte provenienti dall’ Universidad Autónoma de Madrid. Il borgo di Bagno Vignoni, noto per la sua ‘piazza acquatica’ di origine cinquecentesca in cui scorre acqua termale a 50 gradi e il suo ricchissimo patrimonio termale, appartiene al progetto “Via Francigena termale” di cui il Comune di San Quirico d’Orcia è ufficialmente membro. All’iniziativa hanno preso parte Massimo Vita, Niccolò Zeppi, i presidenti rispettivamente della sezione Siena e di Firenze dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, insieme a Stella Funduleit, socia dell’associazione senese. Ad accogliere il gruppo Marco Bartoli e Virginia Pecci, rispettivamente Vice Sindaco e Responsabile del Turismo del Comune di San Quirico d’Orcia, che hanno dato il via ai lavori: “Riteniamo fondamentale cercare di capire le esigenze di ogni tipo di pubblico perché questo paesaggio è di tutti, nessuno escluso”, ha dichiarato Bartoli – “Grazie all’incontro, è stato possibile mettere le basi ad un progetto molto interessante e di prospettiva, che ci ha permesso di percepire Bagno Vignoni sotto un altro punto di vista, ottimizzando gli sforzi perché sia alla portata di tutti”. Da lì, un breve excursus sulla storia del borgo e della sua piscina centrale, che attraverso i secoli trova nell’acqua un elemento di importanza cruciale, come confermano le iscrizioni dedicate a divinità pagane prima e cristiane poi. Circumnavigata la piazza, il gruppo si è lasciato guidare dal rumore dell’acqua che dalla piscina centrale confluisce nel canale, ora in parte coperto, per poi sgorgare nel sottostante Parco dei Mulini. A supporto della camminata, alcune mappe in rilievo e dei modellini realizzati in 3D dal geologo Riccardo Rocca hanno permesso ai partecipanti di comprenderne conformazione geografica e composizione geologica, tra dislivelli e indicazioni in braille. “Non si è trattata di una visita guidata, ma di un momento di condivisione dove il feedback dei presenti ha avuto un peso fondamentale per creare un itinerario sempre più accessibile a chi manifesti disabilità visiva e in generale a chiunque voglia percorrerlo” – ha specificato Simona Spinola, responsabile di comunicazione di viefrancigene.org. Il laboratorio itinerante, di cui il gruppo partecipante si è detto molto soddisfatto, fornendo al contempo indicazioni per lo sviluppo del progetto ed evidenziando la necessità di migliorie del sentiero in campagna, si è concluso con un “assaggio sensoriale” di alcune acqua raccolte in siti termali della Francigena e di altre acquistabili al supermercato, per comprenderne proprietà e caratteristiche attraverso olfatto e gusto.  Il team spagnolo, composto dall’archeologa Silvia González Soutelo, dalla geografa Laura García Juan e dal geologo Miguel Gómez-Heras,ha sottolineato come la conoscenza inclusiva sia un modo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: seguendo la filosofia del “niente per noi, senza di noi” le persone con disabilità sono parte fondamentale nella creazione di contenuti di divulgazione inclusiva e non semplici destinatari. L’iniziativa si è svolta all’interno del progetto europeo Horizon 2020 rurAllure, nato per mappare e diffondere il patrimonio rurale e il turismo sostenibile in prossimità delle principali vie di pellegrinaggio in tutta Europa.

Per maggiori informazioni: Simona Spinola – simona.spinola@viefrancigene.org – rurAllure Press Kit

Pubblicato il 13/07/2022.

U.I.C.I. Sassari – Con il tatto vediamo

La Sardegna letta con il Codice Braille. Dialoghi, musica e letteratura a Villa Mosca per il progetto editoriale della Sezione Territoriale di Sassari dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Un evento per presentare i primi tre capolavori della letteratura sarda stampati in Codice Braille e compiere un viaggio a più mani nel mondo delle parole, della cultura e della storia della Sardegna. È quello proposto dall’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Sassari il prossimo 20 luglio ad Alghero. Alle 19 e 30 Villa Mosca ospiterà «Con il tatto vediamo», appuntamento a metà strada tra il culturale e il sociale che propone un programma di incontri, musica e letteratura per lanciare un progetto senza precedenti: pubblicare in Braille le principali opere isolane. Si inizia con Cosima di Grazia Deledda, Fiabe Sarde di Sergio Atzeni e la raccolta delle poesie di Remundu Piras, elaborati e stampati nella Stamperia Regionale UICI Sezione Territoriale di Sassari. La serata prenderà il via con un pensiero narrato, a seguire i saluti del Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto e del Presidente Territoriale Franco Santoro, che illustrerà il progetto ideato dall’UICI Territoriale di Sassari grazie al contributo dell’Assessoradu de s’Igiene e Sanidade e de s’Assistèntzia Sotziale della Regione Autonoma della Sardegna.

A seguire i dialoghi dello scrittore Sergio Prelato con la personale visione della cecità e della sua «leggerezza». La scrittrice Eleonora Cattogno affronterà i temi sulla catalanità mentre lo scrittore Tonino Budroni parlerà di Alghero e le sue diversità. Salvatore Meloni racconterà il poeta villanovese Remundu Piras.

All’interno della serata si alterneranno le letture tratte dai testi trascritti in Braille, le esibizioni del Gruppo Folk  di Villanova Monteleone, accompagnato dall’organettista Giovanni Lai e le canzoni musica del cantante algherese Angelo Maresca.
L’evento è organizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, della Provincia di Sassari e del Comune di Alghero e in collaborazione con il festival letterario «Fino a Leggermi Matto», la libreria «Il Labirinto» di Alghero e «Libreria Dessì» di Sassari.

«Da anni stiamo proponendo un percorso fuori dai soliti schemi per riflettere sulla condizione dei non vedenti e arricchire i servizi a chi ha questa disabilità – racconta il Presidente Territoriale UICI Franco Santoro – per questo abbiamo allestito un evento corale capace di mettere insieme suggestioni e stimoli provenienti da vari campi della cultura e del sociale e rendere conto delle idee sviluppate negli ultimi anni. Una serata per riflettere e dialogare in modo diverso e sensibilizzare sull’importanza di promuovere la lettura in Braille».

Pubblicato il 13/07/2022.

U.I.C.I. Aosta – Servizio gratuito di accompagnamento in ambiente montano

La sezione di Aosta dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale C’era l’Acca e l’Associazione Sport per Tutti (ASPERT), propone, anche per la stagione estiva 2022, a residenti e a turisti con disabilità visiva interessati a fruire in autonomia dell’ambiente montano un servizio gratuito di accompagnamento fornito da volontari.

Il servizio è rivolto a un solo utente per ciascun accompagnatore e potrà essere richiesto con congruo anticipo (una settimana) al seguente recapito:

Cooperativa Sociale C’era l’Acca

_ceralaccaturismo@gmail.com_

Tel. 347 1639197

Per ulteriori informazioni, gli interessati possono rivolgersi alla sezione U.I.C.I. di Aosta (tel. 0165 44440 – e-mail _uicao@uiciechi.it_) ed alla Cooperativa Sociale C’era l’Acca (tel. 347 1639197 –

_ceralaccaturismo@gmail.com_)

Gli utenti del servizio sono tenuti a corrispondere al volontario il rimborso chilometrico di € 0.40/Km per il percorso da e per la loro abitazione e farsi carico delle spese relative all’eventuale ristorazione.

Pubblica il 13/07/2022.