U.I.C.I. Brescia – Ikea celebra i suoi 30 anni puntando alla sostenibilità

Autore: Irene Panighetti

Ideato un percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni

In occasione del 30° compleanno dell’Ikea al centro commerciale Elnòs di Roncadelle in provincia di Brescia sono state organizzate iniziative di festa e sensibilizzazione «sui temi che ci stanno a cuore, come quello dell’inclusione e dell’accessibilità», spiega Emanuele Broglio, responsabile del settore sostenibilità di Ikea. Emanuele Broglio venerdì pomeriggio era con Piera Loda e altri soci dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brescia al secondo piano dello show room, il punto di partenza del percorso sensoriale che escludeva l’uso della vista, stimolando percezioni ed emozioni dimenticate. Era la seconda edizione dell’iniziativa, riproposta da Ikea a Uici «in seguito anche al successo della prima – ha ricordato Loda – un’occasione importante che si somma alle altre iniziative pubbliche». Loredana Conto è stata la prima persona a presentarsi al bancone che era stato allestito all’ingresso dello show room: è stata bendata e guidata da Loda, socia non vedente di Uici, ad esplorare una cucina e una camera da letto dell’esposizione. Conto toccava alcuni oggetti e Loda le chiedeva di che forma e materiale fossero, quali sensazioni tattili percepiva, in quale contesto spaziale pensava di essere e tante altre domande che sono servite a far vivere sulla pelle stessa di Conto ciò che Loda e le persone non vedenti vivono ogni giorno. «Ho capito qualcosa in più, qualcosa che va oltre le descrizioni a parole che Piera mi fa in altri contesti, quando lavoriamo insieme, dal momento che siamo colleghe, o quando la accompagno a fare shopping e lei mi dice che un vestito le piace come tessuto e io le faccio sapere se le sta bene come colore e come taglio. Oggi, con questo mio mettermi nei panni di Piera ho davvero esperito che cosa vuol dire escludere la vista dalla propria vita e basarsi sugli altri sensi», ha detto Conto. Parole che confermano che l’obiettivo dell’Uici è stato centrato, poiché la sezione ha organizzato questa iniziativa proprio, ha spiegato Loda, «per sensibilizzare e far percepire le nostre modalità di vita quotidiana, povera di immagini e di colori ma ricca di profumi, suoni, morbidezze e ruvidità; una quotidianità che è all’opposto delle persone senza disabilità visiva, per le quali l’immagine è ormai tutto, la vista è padrona a discapito degli altri sensi che sono quasi dimenticati o, comunque, non sviluppati in tutte le loro potenzialità e bellezze».

Pubblicato il 05/10/2022.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Giornata Mondiale della Vista 2022

Giovedì 13 ottobre ricorre la 18° Giornata Mondiale della Vista e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Reggio Emilia offre alla cittadinanza controlli gratuiti e materiale informativo per promuovere la prevenzione della cecità.

Il secondo giovedì di ottobre, da diciotto anni, in tutto il mondo si celebra la Giornata della Vista, una ricorrenza istituita per richiamare l’attenzione di istituzioni, cittadinanza, autorità politiche e amministrative sull’importanza della vista e sulla necessità di tutelarla e prendersene cura in ogni fase della vita. La Giornata è promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) con la collaborazione e il coordinamento, sulle principali piazze d’Italia, delle Sezioni Territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e quest’anno si intitola: “Due porte aperte sul mondo” con il chiaro riferimento agli occhi, attraverso i quali possiamo ricevere più dell’80% delle informazioni che ci giungono dall’ambiente circostante.

A Reggio Emilia, anche questa Giornata diventa occasione per continuare a diffondere cultura sul tema della disabilità visiva e la Sezione Territoriale UICI ha organizzato controlli gratuiti presso l’ambulatorio oculistico sezionale sito in Corso Garibaldi n. 26 che verranno svolti nelle giornate di mercoledì 12 ottobre dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e giovedì 13 ottobre dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

I controlli sono gratuiti ma è necessaria la prenotazione, al numero 0522 / 43 56 56.

La Sezione Territoriale UICI di Reggio Emilia partecipa inoltre alla campagna informativa con l’intervista radiofonica alla Dott.ssa Paola Pantaleoni, medico oculista, sull’emittente Radio Musichiere Scandiano ed attraverso la distribuzione di opuscoli che il pubblico può trovare presso diversi esercizi commerciali e Farmacie Comunali Riunite del Comune di Reggio Emilia, Ottica Dalpasso e Ottica Spaggiari, Casa di Cura Villaverde, Centro Medico “Città di Guastalla” a Guastalla e studi oculistici del territorio.

“Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie sono patologie che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. – spiega Chiara Tirelli, presidente dell’UICI di Reggio Emilia – La buona notizia è che quasi tutte le malattie dell’occhio possono essere gestite se individuate in tempo. Per questo la prevenzione, insieme all’informazione, è un aspetto fondamentale del nostro impegno e rappresenta l’approccio vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico al fine di preservare la vista per tutta la vita.”

La nostra vista è un dono tanto prezioso quanto delicato: come possiamo difenderla?

Tutte le informazioni a questo link: https://www.iapb.it/gmv2022/

Per info: Sezione Territoriale UICI Reggio Emilia

Telefono: 0522/43 56 56

E-mail: uicre@uici.it

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Pordenone – Lettura senza barriere in biblioteca

La Biblioteca civica del Comune di Pordenone è risultata una delle dieci vincitrici del bando ministeriale “Lettura per tutti”: promozione della lettura nelle biblioteche attraverso progetti dedicati a persone con difficoltà di lettura o con disabilità fisiche o sensoriali”.

Il progetto, intitolato “Letture senza barriere”, iniziativa di lettura inclusiva rivolto ai bambini fino ai 10 anni (ipovedenti, non vedenti, con bisogni educativi speciali), si propone di incrementare la dotazione libraria a stampa e digitale, in formato accessibile e di creare, all’interno della Sezione Ragazzi, un ambiente adeguato e in grado di accogliere esigenze diverse di fruizione. L’obiettivo è quello di offrire anche a questi bambini le medesime opportunità di accesso alla cultura e di accreditare la biblioteca come un luogo amichevole dove poter coltivare i propri interessi e le proprie relazioni. Allo stesso tempo si intende creare una rete di contatti con esperti (pediatri, bibliotecari, educatori, editori, associazioni di riferimento) che supportino le famiglie e gli operatori nel compito di garantire a tutti i bambini le stesse possibilità di crescita e successo.

La nostra sezione territoriale, con la propria biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia”, una volta interpellata su un’eventuale adesione all’iniziativa, ha risposto prontamente, decisa a cogliere e a rilanciare un’opportunità particolarmente allettante. Il progetto si sviluppa in varie fasi: fase di approccio e pianificazione, fase di formazione rivolta agli addetti della biblioteca civica, allestimento di iniziative e laboratori con diretta partecipazione dei bambini guidati da due nostre educatrici, fase finale di feed back e riscontro, con una conferenza prevista per l’autunno 2023.

Ci è stata richiesta, come anticipato, una sostanziosa fase di formazione con un pacchetto di ore nelle quali informare gli addetti sulla disabilità visiva, sull’ipovisione, sulle risorse e ausili per la lettura, sui libri da acquistare e sulle modalità di interazione. Detta formazione partirà nel mese di ottobre, organizzata ed allestita dalla nostra sezione e comprenderà gli interventi di specialisti quali: una tiflologa, un esperto di orientamento e mobilità, un tecnico degli ausili, una psicologa/educatrice ed un’esperta di libri tattili.

In tutto questo saranno coinvolte e sensibilizzate le famiglie dei bambini, affinché fungano da stimolo e si rendano consapevoli e partecipative.

Siamo fiduciosi che tale opportunità possa far crescere nei più piccoli l’importanza della lettura e dell’esplorazione tattile attraverso modalità mirate e si riveli una preziosa occasione di sensibilizzazione degli addetti bibliotecari pubblici per una corretta informazione su tematiche specifiche, ancora non conosciute.

In questo ambito, con l’inizio del 2023, si inserirà una mostra in biblioteca civica sui libri tattili curata da Marcella Basso.

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Pordenone – Corso di origami per i bambini

Il corso di origami nasce da una proposta della socia Caterina Avoledo già nel 2021, con uno stage di approccio rivolto ad un gruppetto di nostre educatrici e condotto da un’esperta del settore. Lo scopo era quello di rilanciare successivamente le competenze di base acquisite, coinvolgendo i nostri bambini e ragazzi in età scolare. Tale aspirazione si è concretizzata nello scorso mese di settembre in due fasi: una con i bimbi della scuola primaria e successivamente con i più grandicelli della secondaria. Gli obiettivi di tale esperienza erano quelli di stimolare la manualità e la spazialità introducendo concetti basilari, propedeutici anche alla matematica e alla geometria: concetti di frazione (divisione del foglio a metà, in 4 parti…), diagonale, lato, angolo, alto, basso, destra e sinistra, senza ricorrere necessariamente ad ausili specifici.

Altro motivo trainante di tale esperimento è stato quello di allenare nei protagonisti la pazienza e la costanza nel fare le cose; in un mondo di tutto subito, intraprendere un lavoro manuale rilassa e sviluppa il gusto dei piccoli obiettivi da raggiungere con calma.

I bambini coinvolti, sempre seguiti e pilotati dalle relative educatrici, hanno risposto con lusinghieri riscontri interpretando il tutto come un bel gioco. Per la cronaca sono state realizzate semplici figure come barchette, fiori e scatoline, figure che sono state associate ad una storiella inventata in loco.

Il prossimo step sarebbe quello di portare questa iniziativa progettuale in una o più scuole che hanno qualche bambino disabile visivo come frequentante ed allargare il coinvolgimento in un’ottica di condivisione e integrazione. Se son rose fioriranno!

Pubblicato il 04/10/2022.

U.I.C.I. Torino – Presentazione LetiSmart

Arriva LetiSmart: il bastone bianco ultratecnologico che cambia la mobilità di chi non vede

Giovedì 6 ottobre la presentazione e la dimostrazione a Torino

Visto dall’esterno può sembrare un normale bastone bianco per ciechi. In realtà è un concentrato di tecnologia, che consente a chi non vede di orientarsi meglio in città, essere guidato da una voce verso precisi punti di interesse e interagire con lo spazio circostante. Si chiama LetiSmart e rappresenta la nuova frontiera della mobilità autonoma per persone con disabilità visiva. Giovedì 6 ottobre (dalle h. 9.30), presso la sala Gonin (all’interno della stazione di Porta Nuova) questo strumento, promettente e altamente innovativo, verrà presentato per la prima volta a Torino. L’evento, cui partecipa l’ideatore, Marino Attini, è organizzato dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), l’associazione che fin da subito ha sostenuto e promosso il progetto.

Che cos’è LetiSmart

Letismart è un bastone bianco che integra, al suo interno, due sistemi ad altissima tecnologia. Il primo, detto “Voce”, è un microcomputer, del peso di pochi grammi, in grado di interagire con una rete di radiofari collocati nello spazio circostante. Grazie a questo sistema, una volta che la città si è dotata della necessaria infrastruttura, il bastone bianco può fornire vocalmente tutta una serie di informazioni, utilissime per la mobilità: ad esempio la collocazione di attraversamenti con semaforo sonoro, di esercizi commerciali o di altri punti di interesse, ma anche indicazioni sui mezzi pubblici in arrivo in una data fermata e moltissimo altro.

Il secondo sistema integrato in LetiSmart, detto “Luce”, è un segnalatore luminoso che si attiva in caso di scarsa visibilità, rendendo la persona cieca più visibile e quindi migliorando la sua sicurezza.

Ideato da Marino Attini, ricercatore nell’ambito dell’informatica e dell’elettronica di consumo, il progetto LetiSmart è stato realizzato e sviluppato dall’azienda Scen, specializzata in microtecnologia. L’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) sono partner attivi del progetto.

Perché è innovativo

LetiSmart è un dispositivo innovativo, perché condensa soluzioni altamente tecnologiche, senza però snaturare lo strumento bastone bianco, che, proprio per le sue caratteristiche di forma, peso ed ergonomia, si rivela tuttora utilissimo. Inoltre LetiSmart è innovativo perché funziona in due direzioni: consente a chi lo usa di ricevere informazioni, ma anche di interagire con lo spazio circostante, ad esempio attivando dei segnalatori acustici posti sulle porte di un tram o di un bus.

Perché è importante parlarne

È importante parlarne perché, per funzionare al pieno delle proprie potenzialità, LetiSmart ha bisogno di una capillare rete infrastrutturale, il che implica il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle amministrazioni locali, degli esercenti, delle imprese che gestiscono il trasporto pubblico, etc.

Testimonianze virtuose, in questo senso, esistono già. Ad esempio, a Trieste (la città dell’ideatore di LetiSmart, Marino Attini), si è deciso di investire su questa tecnologia, equipaggiando la città con una rete di radiofari diffusi in moltissimi punti strategici (mezzi pubblici compresi). Il risultato è una mobilità autonoma molto più agevole per chi non vede.

La giornata del 6 ottobre

La giornata del 6 ottobre è organizzata dalla sezione UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, con il sostegno del Consiglio Regionale UICI Piemonte: alle ore 9.30, presso la Sala Gonin (con accesso dall’atrio della stazione di Porta Nuova), si terrà una conferenza stampa, durante la quale, dopo i saluti delle autorità, verrà illustrato nel dettaglio il funzionamento di LetiSmart. Successivamente, dalle ore 11, in piazza Carlo Felice, ci sarà una dimostrazione pratica del dispositivo, grazie alla collaborazione di alcuni esercenti che hanno dato il consenso alla collocazione dei radiofari nei loro negozi.

Pubblicato il 03/10/2022.

U.I.C.I. Sassari – Comprendere l’arte attraverso la luce

Autore: Francesco Santoro

Coloro che non hanno una adeguata familiarità con la minorazione visiva, provano enorme difficoltà a credere che la formazione dei concetti e delle immagini derivanti dagli oggetti tridimensionali, così come l’orientamento motorio, spaziale, immaginativo e la maturazione del gusto estetico siano analogamente educabili anche nelle persone che non vedono. Tali aspetti educativi, rivestono gli obiettivi più interessanti e suggestivi che si impongono all’attenzione della psicologia, della pedagogia e, in ogni caso, dell’educazione globale. È certo, però, che anche il non vedente possiede la capacità come tutti di educarsi all’idea del «bello» e, conseguentemente, al «gusto estetico».

Il «gusto estetico» della persona non vedente rappresenta infatti la porta d’accesso al meraviglioso mondo dei colori ed alle loro combinazioni che spontaneamente si mescolano in natura.

La fase conclusiva del pervenire a quel che universalmente è definito «bello» si affina costantemente durante tutto l’arco della vita, attraverso il corretto esercizio esplorativo, le attività manipolative e il costante utilizzo di materiali plasmabili, soprattutto se, alla base, vi è un imprescindibile ingrediente che stimola e sostiene il desiderio e la necessità di esplorare quanto di percepibile esista in natura e quindi nell’arte.

Testimonianze probanti e significative di quanto affermato sono facilmente riscontrabili nella letteratura specializzata.

Come quella della scrittrice statunitense Helen Adams Keller (1880-1968) divenuta cieca e sorda ancor prima di compiere vent’anni.

La Keller pur essendo sordocieca, riusciva a riconoscere, attraverso il semplice tocco delle mani, le persone nella loro individualità. Ma, soprattutto, si dimostrava impeccabile nel cogliere i tratti salienti nei volti delle statue e quanto essi comunicavano in quel determinato istante. Attraverso lo sfiorare delle dita, infatti, ella riusciva a provare immense emozioni: la gioia o la tristezza, la bellezza e la grazia, l’amore o l’odio, la serenità o l’inquietudine, il sorriso o il pianto, la commozione o l’indifferenza.

Quelle stesse sensazioni, in definitiva, che l’artista aveva saputo trasfondere nelle sue opere. Questo per me ha un significato preciso legato al tatto e quindi alle mani che non devono essere mai sazie di toccare per differenziare, conoscere ed emozionare mente e anima e sull’onda di questa continua voglia di scoprire, entriamo con la nostra vista nell’immaginario dell’artista sublimando in tal modo il suo pensiero, la sua immaginazione accolta in simbiosi con la nostra, ovviamente se educata all’ascolto di queste sensazioni. Soddisfatta la curiosità conoscitiva, comincia il lusso della preferenza: morbido, levigato, tiepido, poroso, resistente, sono i godimenti più elementari; poi vengono le loro combinazioni e i loro contrasti, finché ci si eleva all’apprezzamento delle proporzioni, degli elementi geometrici, della simmetria, degli accessori ornamentali, dell’adeguazione col tipo che ascoltiamo nella mente. Le sensazioni statiche ed analitiche del tatto cedono via via il luogo a quelle muscolari e a rappresentazioni sintetiche: il cieco non palpa più, ma sfiora, acquistando una percezione rapida degli elementi che gl’interessano, utilizzando tutte le dita e le parti dell’una e dell’altra mano.

Nei luoghi di accoglienza della cultura, l’intervento mirato contribuisce al raggiungimento di tali obiettivi.

Coloro che non vedono, per conseguire una conoscenza del mondo da esplorare, devono cogliere, gestire ed elaborare tutte le informazioni sensoriali tattili e acustiche provenienti da quel mondo. Cos’è quindi l’accessibilità per un luogo che ospita l’arte in ogni sua forma? È quella che può dare l’esatta comprensione di chi nel costruire il percorso al non vedente ha innanzitutto percepito, visualizzandolo, un pensiero: come vedo quello che vede chi non vede?

Pubblicato il 30/09/2022.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Cena al buio per il Festival dell’Architettura

Autore: Chiara Tirelli

Diamo notizia che, in occasione del Festival dell’Architettura Rigenera, che si tiene a Reggio Emilia dal 22 settembre al 01 ottobre, è stato organizzato da Reggio Emilia Città Senza Barriere in collaborazione con la nostra Sezione Territoriale UICI un suggestivo evento che si è svolto venerdì 23 settembre ai Chiostri di San Pietro con la partecipazione di oltre 90 persone: una cena al buio particolare, per imparare a vedere il mondo in modo diverso; un’esperienza unica per sensibilizzare sul tema della cecità e sulla valorizzazione delle differenze, con un menù ideato da Food in Chiostri con cibi rigenerarti. Gli ospiti, bendati durante l’ingresso nella sala e la prima portata, hanno sperimentato il diverso punto di vista di chi non vede con gli occhi. Il resto della cena è proseguito a luci accese, assaporando piatti rigenerati e, dulcis in fundo, la serata si è conclusa con un dolce finale raccontato dal gruppo di persone con disabilità “I Girareggio”.

Pubblicato il 30/09/2022.

U.I.C.I. Monza e Brianza – A Monza dopo l’Autodromo anche il pugilato vola nel Metaverso

L’evento prevederà anche una esibizione di boxe per disabili, con tanto di descrizione audio dedicata ai non vedenti e l’inserimento della serata in una piattaforma del Metaverso.

Il pugilato vola nel Metaverso. E permetterà ai non vedenti di vivere le emozioni del ring grazie alla descrizione audio. Torna in Italia la grande boxe internazionale. È tutto pronto per la sfida tra Alessio Lorusso e Sebastian Perez per il vacante titolo europeo Pesi Gallo EBU, in programma il prossimo 14 ottobre all’Arena di Monza. Un evento sportivo di spessore, con una forte sensibilità al sociale: l’evento prevederà anche una esibizione di boxe per disabili, con tanto di descrizione audio dedicata ai non vedenti e l’inserimento della serata in una piattaforma del Metaverso.

Sono questi gli ingredienti che rendono davvero interessante l’evento in programma all’Arena di Monza, organizzato da Mirtilla e Promo Boxe Italia, presentato nella giornata di mercoledì 28 settembre in regione Lombardia, alla presenza di Alessandra Locatelli (assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità), di Antonio Rossi (sottosegretario allo Sport e grandi eventi), e di Alessandro Corbetta (consigliere regionale).

Molto concentrato è apparso “Mosquito” Alessio Lorusso: “Mi sto preparando duramente da 4 mesi per questo incontro. Vincere è il mio sogno sin da bambino ma non mi voglio certo fermare qui. Ora ho la carica mentale giusta per fare il salto di qualità tanto auspicato”.

Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Stefano Buttafuoco, è intervenuto anche l’atleta disabile Simone Dessì, che sarà protagonista a Monza di un incontro di boxe per disabili: “È un sogno che si avvera, il mio obiettivo è far sì che le nostre esibizioni possano diventare delle competizioni vere e proprie. Lo sport è di tutti e per tutti”. Concetti ribaditi da Michela Pellegrini, responsabile relazioni esterne della Federazione Pugilistica Italiana-FPI: “Il nostro impegno è nel riconoscere la competitività degli atleti disabili, a dimostrazione che la boxe è un mix tra competizione, spettacolo e impegno sociale”.

Per Claudio La Rosa, co-founder Mirtilla e manager di Lorusso, “Sarà un evento entusiasmante, innovativo, grazie alla possibilità di seguirlo sulla piattaforma del Metaverso, prima volta in assoluto in Italia, e attento alle tematiche del sociale, in quanto grazie all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti si potrà seguire la sfida con una descrizione audio dedicata”. Insomma, un vero e proprio trionfo della boxe e dei suoi valori, come ha sottolineato il Founder Promo Boxe Italia, Mario Loreni.

All’evento sono intervenuti anche Pier Antonio Rossetti, Coordinatore Associazione Italiana Avvocati dello Sport, e Riccardo Zanini (Metaverso, Co-Founder – The Nemesis).

Pubblicato il 30/09/2022.

U.I.C.I. Pistoia – Respirazione consapevole ed aromaterapia

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Aps sezione territoriale di Pistoia, con sede in Via Ferrucci, 15, in collaborazione con I.Ri.Fo.R. Pistoia, e Associazione culturale MaylTo si prepara a dare l’avvio al corso “Respirazione consapevole ed aromaterapia”, realizzato grazie al contributo di Far.com Pistoia e organizzato per i propri soci, come prosecuzione del progetto svolto lo scorso anno “Vedere con il corpo attraverso lo yoga”.

Il corso avrà inizio mercoledì 5 ottobre 2022 alle ore 15.00 e si svolgerà a cadenza settimanale fino alla fine di novembre presso Facoltà di Movimento, in via Ludovico Ariosto 18 a Pistoia.

Durante le lezioni saranno proposte nuove posizioni e tecniche di respirazione accessibili alle persone con disabilità visiva e che potranno essere replicate anche a casa in autonomia o con il proprio accompagnatore. Sarà inoltre introdotta l’aromaterapia per offrire ulteriori sensazioni di benessere psicofisico ai partecipanti.

Ogni incontro inizierà con un lavoro di ascolto delle sensazioni fisiche, emotive e mentali, per poi proseguire con la sperimentazione di movimenti corporei accompagnati sempre dall’uso delle tecniche della respirazione consapevole.

“Questo progetto, che ha preso l’avvio l’anno scorso come risposta concreta al difficile periodo vissuto a causa della pandemia, è stato largamente apprezzato dai partecipanti e per questo abbiamo deciso di riproporlo con l’introduzione di nuove posizioni yoga e dell’aromaterapia”, spiega il presidente della sezione Cavalier Tiziana Lupi. “Attraverso la pratica dello yoga torneremo in contatto con tutte le sensazioni provenienti da fuori e dentro di noi con l’obiettivo di ritrovare equilibrio e una maggiore serenità. Inoltre vuole anche questo essere un modo per far sentire la vicinanza della sezione ai propri soci, e mi auguro diventi un appuntamento fisso negli anni a venire”.

Pubblicato il 28/09/2022.

U.I.C.I. Sant’Anastasia – Progetto “Rispecchiarsi Sportello di inclusione”

Autore: Giuseppe Fornaro

Il Presidio UICI di Sant’Anastasia, Pomigliano e Paesi Vesuviani, ha presentato lo scorso 26 settembre il progetto Rispecchiarsi Sportello di inclusione, terapia di gruppo come sostegno alla disabilità visiva.

In collaborazione con la Psicologa Annacarmen Rea, attiverà un Gruppo di Sostegno alla disabilità visiva e partirà il 03 ottobre 2022 dalle ore 16.00 alle ore 17.30.

Gli incontri avranno luogo presso la Biblioteca di Madonna dell’Arco, tutti i lunedì fino al mese di maggio, facendo eccezione per il mese di dicembre durante il quale saranno sospesi.

Pubblicato il 27/09/2022.