U.I.C.I. Imperia – Campagna di prevenzione ortottica per i bambini dai 3 agli 11 anni!

Con lo slogan “prevenire è meglio che curare” l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della sezione territoriale di Imperia, nel giorno di commemorazione della sua benefattrice Bianca Maria Veneziani di Sanremo nel quinto anno dalla sua dipartita (27 luglio 2018), annuncia la campagna di prevenzione della vista riservata ai bambini dai 3 agli 11 anni che, patrocinata dall’ASL1 imperiese e col contributo dei Lions club La Torre e Lions club Imperia Host, inizierà a settembre 2023.

Le visite saranno effettuate dall’ortottista genovese Renata Schembri nel laboratorio appositamente realizzato con ingenti sforzi nella sede dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Imperia in Via T. Schiva n. 56, avranno cadenza mensile e saranno gratuiti per la cittadinanza.

I primi controlli ortottici avverranno sabato 2 settembre previo appuntamento da fissare contattando lo 0183292809 oppure 3472754456.

Lo screening della vista per ambliopia e strabismo è raccomandato in tutti i bambini prima dell’inizio della scuola, preferibilmente tra i 3 e i 4 anni sino agli 11 anni e questo screening ortottico ha l’obiettivo di individuare precocemente patologie in fase asintomatica quali ambliopia, strabismo e difetti refrattivi, allo scopo di garantire un corretto sviluppo del sistema visivo e permettere al bambino di cominciare o di continuare il percorso scolastico al meglio.

In quest’ottica i dirigenti sezionali UICI invitano i genitori a non farsi sfuggire questo importante progetto di salvaguardia degli occhi accompagnando i propri figli nella nostra sede, proprio perché crediamo nella prevenzione, quindi vi aspettiamo!

U.I.C.I. Cagliari – Progetto Sportello Mobile 2023

Sabato 29 luglio 2023, alle ore 10,30, presso la sede Uici di Cagliari di Via del Platano, 27 si terrà una conferenza stampa per la presentazione del progetto Sportello Mobile 2023.

Un progetto finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna che avvierà la sua fase operativa il 1° Agosto 2023 con la prima tappa a Muravera e Villasalto.

Obiettivo dell’intervento è quello di decentrare le attività istituzionali dell’Unione raggiungendo i territori distanti da Cagliari con la nostra unità operativa che interverrà in loco erogando i servizi dell’Uici a titolo totalmente gratuito.

I destinatari dell’intervento saranno le socie e i soci che necessitano di risposte concrete e immediate ai loro bisogni. Particolare attenzione verrà dedicata alle persone in età avanzata e in condizioni di svantaggio. Intendiamo così garantire una presenza capillare sul territorio ed una vicinanza in favore delle categorie più fragili e svantaggiate. Raggiungeremo il comune e, su richiesta, il domicilio dei nostri utenti fuori sede.

Coloro che desiderassero acquisire maggiori informazioni sono invitati a partecipare alla conferenza stampa.

U.I.C.I. Salerno – Settimana dell’amicizia

Autore: Raffaele Rosa

La Sezione UICI di Salerno anche quest’anno porta all’attenzione la oramai consueta settimana dell’amicizia, che ha visto come meta la meravigliosa Sicilia dal 9 al 16 luglio scorso, presso il villaggio TH a Capo Calavà, in località Gioiosa Marea in provincia di Messina.

Nonostante il grande caldo, con tutti gli amici soci e i loro familiari, abbiamo trascorso delle giornate meravigliose e molto divertenti, in spiaggia, sui pedalò, le canoe e la piscina, con l’animazione che ci ha fatto divertire tantissimo coinvolgendoci sempre in tutte le loro attività quotidiane, accompagnando il tutto da buon cibo che ci ha fatto rientrare a casa con qualche chilo in più.

Dopo tutto ciò, non ci siamo voluti sottrarre all’immancabile visita alla cittadina di Taormina meta di tutti i turisti, partendo da porta Messina, Corso Umberto fino a porta Catania, visitando il centro per comprare regali e chi invece ne ha approfittato per mangiare il cannolo e chi la granita con la brioche.

Una settimana molto bella e intensa, la quale crediamo abbia lasciato in ognuno di noi un bel ricordo.

Questa è l’Associazione che ci piace e che porteremo avanti.

Pubblicato il 26/07/2023.

U.I.C.I. Torino – Sui fondi per abbattere le barriere i conti non tornano

Al Piemonte 850.000 € di fondi PNRR per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

“Non basterebbero per intervenire su un quartiere, figuriamoci per un’intera Regione”.

Pochi giorni fa quotidiani e agenzie di stampa hanno pubblicato le dichiarazioni dell’assessore regionale Chiara Caucino, la quale ha annunciato l’arrivo in Piemonte di 850.000 € di fondi Pnrr per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Desideriamo condividere la riflessione di Sergio Prelato, consigliere provinciale e nazionale UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), che all’argomento ha dedicato un commento intitolato “I conti non tornano”.

Eliminazione barriere architettoniche: i conti non tornano

Di Sergio Prelato, consigliere provinciale e nazionale UICI

Ho scoperto dai giornali che la Regione Piemonte considera sufficienti gli 850.000 € di fondi PNRR da destinare a tutti i Comuni piemontesi per l’eliminazione delle barriere. Come responsabile UICI per questi temi, sono veramente rimasto di stucco. Chi, come il sottoscritto, affetto da ipovisione grave, ha maturato esperienza sul tema delle barriere architettoniche, sa perfettamente che quella cifra è insufficiente per incidere in modo serio su un quartiere. Figuriamoci qual è il suo effetto distribuita su un’intera Regione!

Colpisce, innanzi tutto, l’esiguità della cifra destinata a questi problemi dal piano nazionale, poiché è indice di scarsa comprensione del problema. Per farsene un’idea – e, dunque, per esigere ben altri stanziamenti dal Pnrr – sarebbe bastato raccogliere i progetti chiusi nei cassetti di molti Comuni. Chi ha redatto progetti e richieste avrebbe dovuto correggere il tiro, oppure rinunciare a cifre così esigue.

Credo che un esempio proveniente da Torino possa risultare illuminante. Nel capoluogo sabaudo, di recente, per un abbattimento serio di barriere architettoniche, capace di includere rifacimento di marciapiedi per interi isolati, creazione di scivoli di raccordo con i passaggi pedonali, percorsi tattili per non vedenti, semafori sonori, riordino dell’arredo urbano, riorganizzazione di interi incroci e geometrie sfavorevoli   ai pedoni, riallineamento e sostituzione di centraline vetuste dei semafori, la spesa è stata di quasi 2 milioni di euro. Questi soldi sono stati in gran parte spesi da privati di grandi aziende della distribuzione, messi in campo come oneri di urbanizzazione. È ben evidente che un fazzoletto urbano così piccolo impegna risorse notevoli.

Dalla divisione per abitanti delle risorse della Regione, risulta che un Comune come Torino avrebbe a disposizione 20.000 euro. Non parliamo, poi, delle cittadine più piccole, dove i materiali e gli abbattimenti, anche se su spazi meno impegnativi in termini di metri quadri urbanizzati, sono comunque ugualmente esosi. Di fronte a risorse così risicate, a questo punto, forse, sarebbe stato meglio dedicare i pochi fondi disponibili alla formazione dei tecnici, come ha fatto, anni fa, la nostra UICI, proponendo corsi in tutta la Regione in collaborazione con l’ANCIP. Ma temo che ormai sia troppo tardi.

A meno di una vincita stratosferica a qualche lotteria, la Regione non potrà mai avere risorse sufficienti da distribuire ai comuni per un piano di eliminazione di barriere serio. Che fare, allora?

Il Piemonte dovrebbe approvare una legge regionale che costringa i Comuni a dotarsi di una voce specifica di bilancio, ben strutturata, per affrontare un PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche). Ad esempio, altre Regioni hanno chiesto ai Comuni di destinare il 10% delle ammende per abusi edilizi, oppure altrettanta percentuale dall’incasso di multe. Solo un piano decennale di investimenti costanti potrebbe incidere in modo efficace sulle barriere esistenti. Bisognerebbe anche informare i Comuni in modo puntuale sui bandi europei e nazionali per acquisire risorse in tal senso, sfruttando anche start app private.

Insomma, la Regione dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia, che monitora, controlla, ma lascia la libertà ai comuni di stabilire le priorità. La normativa nel nostro paese è orfana di risorse vere e serie, ma esiste, è piuttosto avanzata ed è in vigore da anni, quindi teoricamente le nuove costruzione e nuovi interventi urbanistici hanno già all’interno la soluzione. Quando si presentano, però, scogli duri da eliminare, si deve intervenire abbattendo e ricostruendo interi incroci e isolati sul piano di calpestio. Un lavoro enorme, ma che non inizia da zero. Come diceva Troisi, “ricomincio da tre, non da zero”.

Le città metropolitane della nostra Regione hanno in sospeso richieste da parte nostra di interventi urgenti, che naturalmente non vengono evase per mancanza di risorse vere. L’UICI è sempre stata disponibile a sedersi intorno ad un tavolo, e lo sarà sempre. Ma bisogna cambiare passo e prospettiva, a meno di non credere alle favole.

Per me, che sto perdendo la vista, è triste e a volte fastidioso leggere notizie come questa. Avendo incarichi dirigenziali su delega presso la mia associazione, anche a livello nazionale, ho la fortuna di avere sempre un’ampia casistica e una visione ampiamente condivisa con i miei colleghi. Ma quando esco di casa, io subisco le barriere sulla mia vita quotidiana, sia essa di svago o di lavoro. Prima di essere un tecnico, sono un cittadino, e questi due livelli mi stimolano e costringono a non fare la vittima del sistema, ma anche a non dimenticare i problemi che continuano a sussistere.

Ricominciamo da quattro, il quarto punto mettiamocelo insieme: Regione, Comuni e Associazioni come la nostra. L’Assessore Marrone e la collega Caucino hanno dimostrato disponibilità sui temi legati alla disabilità, in particolare in occasione della Giornata Nazionale del Cane Guida organizzata a Torino nel mese di ottobre. Bisogna però coinvolgere, in modo trasversale, tutti gli assessorati e ognuno di loro deve metterci un pezzo di competenza e responsabilità.

Pubblicato il 26/07/2023.

U.I.C.I. Roma – Incontro Sindaco Roberto Gualtieri

Autore: Giuliano Frittelli

Il 20 luglio 2023 alle ore 15:00 il Sindaco di Roma On.le Roberto Gualtieri, assieme all’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, al Presidente della Commissione Mobilità Giovanni Zannola, alla Presidente della Commissione Politiche Sociali Nella Converti ed altri dirigenti e responsabili del Servizio Trasporto Disabili, ha ricevuto una rappresentanza dei disabili romani FAND – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Roma – Consulta Cittadina e Consulte Municipali, che gli hanno manifestato le difficoltà e lo stato del servizio di trasporto per disabili.

Un servizio che fin dal 1984 ha garantito la mobilità autonoma alle persone con disabilità gravi in una città complessa come Roma.

Il Sindaco, dopo aver ascoltato la situazione attuale del servizio, ha preso i seguenti impegni:

1. Aumento dello stanziamento a bilancio, che garantisca la continuità del servizio a tutte le persone inserite in modalità provvisoria e necessario all’efficientamento del servizio stesso;

2. Adeguamento delle tariffe STID;

3. Modifica del regolamento affinché possano aderire al servizio nuovi vettori;

4. L’impegno che, nell’eventuale aumento delle licenze taxi, sia prioritariamente considerata l’accessibilità delle vetture.

Si informa altresì che le nuove tariffe che il Comune di Roma Capitale proporrà ai vettori non saranno in alcun modo a carico degli utenti.

Le associazioni dei disabili esprimono soddisfazione per gli impegni assunti, chiedendo che vengano assolti nel minor tempo possibile.

Pubblicato il 24/07/2023.

U.I.C.I. Salerno – Campagna “La prevenzione non va in vacanza”

Autore: Raffaele Rosa

Grazie al finanziamento della Sezione Italiana Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb) di Roma, anche per l’anno 2023 questa sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti “Luigi Lamberti” di Salerno, attraverso il proprio comitato provinciale Iapb di Salerno ha promosso la 5°edizione della campagna dal titolo: “La prevenzione non va in vacanza”

che si svolgerà nella provincia di Salerno secondo il seguente programma:

1° tappa: Agropoli 20 e 21 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido “raggio verde”;

2° tappa: Capaccio-Paestum 25 e 26 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido Nettuno zona Laura;

3° tappa: Camerota 27 e 28 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido;

4° tappa: Pollica-Acciaroli 1 e 2 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido La lampara;

5° tappa: Casal Velino 3 e 4 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido Milano;

6° tappa: Salerno 24 e 25 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido Mercatello di Salerno.

La presente iniziativa di alto valore educativo e sociale ha la precisa finalità di sensibilizzare le cittadinanze e i vacanzieri che saranno ospiti presso i vari lidi balneari sulla importanza della prevenzione della cecità che non deve essere trascurata neanche durante il periodo delle vacanze estive.

Durante le suddette giornate si effettueranno anche dei controlli visivi gratuiti curati e coordinati dal dottor Francesco Scozia mediante la strumentazione oculistica messa a disposizione dal centro di consulenza oculistica di questa sezione territoriale Uici di Salerno.

Si invitano i signor vacanzieri e le cittadinanze a partecipare alla presente manifestazione.

Pubblicato il 24/07/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – Avviato il progetto “La prevenzione non va in vacanza”

L’estate è nel pieno della sua espressione considerate anche le alte temperature registrate negli ultimi giorni ed è pertanto questo il momento migliore perché l’IAPB comitato di Catanzaro con il supporto dell’UICI e dei volontari dell’Univoc possano iniziare a promuovere una serie di iniziative legate alla Prevenzione della Cecità e soprattutto alle cattive abitudini che si assumono durante il periodo estivo con la complicità anche del cambiamento di routine giornaliera.

Quest’oggi le attività dell’estate 2023 hanno visto luce nella zona marina di Gizzeria ed esattamente presso il Lido Mediterraneo che ha ospitato e fatto da cornice al primo incontro aperto al pubblico con annessa somministrazione di screening oculistici grazie alla collaborazione del Dott. Pierfrancesco Mellace che ha sottoposto bagnanti e personale del lido ad un controllo oculistico.

Ad aprire i lavori la Presidente IAPB Luciana Loprete che nel suo benvenuto ai presenti in platea ha subito rimarcato la necessità di dare maggiore attenzione sul prendersi cura della propria vista poiché l’estate è un periodo dell’anno gioviale ma allo stesso tempo puó portare seri disturbi se non vi si pone la giusta attenzione ad alcune abitudini.

Molteplici sono state poi le domande poste al medico oculista che di volta in volta ha dato i consigli necessari ad evitare scocciature e disturbi visivi.

Presenti al tavolo dei relatori la responsabile delle attività di prevenzione della Cecità Mascaro Antonella che ha portato un breve accenno sulle numerose attività messe in campo di anno in anno ed alcuni utenti che hanno posto alcuni quesiti di particolare interesse.

Il prossimo appuntamento è per domani giorno 20 Luglio alle ore 16.30 presso il Valentino Beach di Catanzaro in Loc. Giovino dove saranno dedicati un momento di approfondimento ed un’altra sessione di screening.

Pubblicato il 21/07/2023.

U.I.C.I. Modena – La prevenzione non va in vacanza

Una serata di sensibilizzazione e sperimentazione

Sabato 22 luglio

pub/caffetteria Major Tom via Francesco Selmi 67 – Modena

Nell’ambito della campagna informativa “La prevenzione non va in vacanza” promossa e finanziata dalla Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per sensibilizzarele persone a prendersi cura della salute dei loro occhi anche in vacanza, la Sezione Territoriale UICI di Modena, in collaborazione con gli ottici convenzionati, propone a soci, amici e turisti una serata dove musica, gioco e sperimentazione sensoriale saranno gli assoluti protagonisti.

L’evento, che avrà luogo sabato 22 luglio dalle 18:00 presso il pub/caffetteria Major Tom (via Francesco Selmi 67 – Modena), ha l’obiettivo di invitare le persone a non abbassare la guardia durante la stagione estiva, prestando la massima attenzione agli effetti dannosi che il sole può provocare alla salute degli occhi.

“Con l’arrivo dell’estate, siamo maggiormente esposti agli effetti del caldo e della luce solare. Una giusta esposizione ai suoi raggi ha effetti positivi sulla salute, invece un’esposizione eccessiva senza opportuna protezione può dare fastidio al nostro corpo, in particolar modo agli occhi. – spiega Ivan Galiotto presidente della Sezione Territoriale UICI di Modena. – L’evento che abbiamo organizzato vuole essere un momento originale di festa e di sperimentazione, nel quale verrà chiesto ai nostri ospiti di mettersi in gioco per scoprire qualcosa in più sul modo che hanno le persone non vedenti di percepire il mondo, ma anche per curiosare dentro di sé, con leggerezza e libertà. Lo scopo è di sensibilizzare le persone al tema della disabilità visiva e all’importanza della prevenzione, ovvero sulla necessità di adottare comportamenti corretti per prevenire le eventuali problematiche e patologie oculari legate in particolare all’esposizione al sole, al vento, alla sabbia che durante l’estate possono essere frequenti. Musica, gioco e percezioni sensoriali saranno gli assoluti protagonisti di una serata ‘alternativa’.”

Nel corso della serata si alterneranno momenti di riflessione sull’importanza della prevenzione e momenti di intrattenimento musicale, di allegria e convivialità offerti dal Dj Set. Ai partecipanti durante la serata verrà fatto omaggio della maglietta dell’iniziativa.

Per informazioni e per partecipare potete contattare la Sezione UICI di Modena

Telefono: 059300012 E-mail: uicimodena@uicimodena.it

Pubblicato il 18/07/2023.

U.I.C.I. Enna – Gli studenti scrivono

Autore: Anna Buccheri

Cosa rimane delle parole che vengono dette? cosa rimane dell’evidenza che si presenta ai nostri occhi? possiamo davvero smontare idee preconcette, stereotipi consolidati, credenze comuni, romantiche fantasie? cosa può davvero fare in questo senso una comunicazione mirata, seppure attenta e calibrata su chi ascolta? quanto è possibile se non scardinare anche solo far vacillare una sovrastruttura?

Ecco, queste sono le domande che sempre si affollano nella mente di chi si occupa di comunicazione, di chi cerca di capire come e perché alcune verità/non verità si siano così sedimentate da non ammettere nemmeno di essere messe in dubbio, ottenendo al massimo una reazione emotiva, di slancio immediato, di natura classicamente catartica, un pianto liberatorio, una commozione sincera, partecipata e condivisa. Unica alternativa concessa è al più quella di gridare al miracolo, all’eccezionalità, riconoscendo all’altro, a questo nostro simile che però ha qualcosa di diverso da noi che lo rende sottilmente estraneo, un’aura di superomismo coniugato sia al maschile che al femminile. Allora questo Altro che ci sta di fronte è super, è più in tutto, è qualcuno da cui imparare, è fuori da ogni regola, è oltre ogni limite.

Quello del limite è in effetti un concetto molto ampio e che pone subito una serie di interrogativi: è qualcosa di invalicabile e come tale va accettato o è solo una meta da raggiungere per poi porsene un’altra? è riconoscere di non poter fare tutto per ragioni di tempo, mancanza di energie e di requisiti? è legittima volontà di migliorarsi o è delirio di onnipotenza? è davvero una sconfitta riconoscere un fallimento? e soprattutto: possiamo fissare in modo definito le mete che comunque vanno raggiunte rispetto a quelle che possono invece essere più legate a tentativi di trovare la propria strada nel mondo e una propria identità?

Infine, per tornare agli effetti della comunicazione, quanto pesa la scelta del medium, il mezzo, che si usa: quanto è incisiva la parola scritta rispetto a quella parlata, quanto incide il fatto che il mezzo che veicola il messaggio coincide con il messaggio stesso che si veicola?

Le parole sono importanti, chi parla male, pensa male, diceva Nanni Moretti in Palombella rossa, e allora leggiamole queste parole, ascoltiamole, cerchiamo di capire cosa dicono e come lo dicono. Sono le parole degli studenti del Liceo di Scienze Umane “Napoleone Colajanni” di Enna che hanno partecipato al Concorso (prima e seconda edizione, 2022 e 2023), legato alla Giornata Nazionale del Braille della Sezione Territoriale UICI di Enna, qualificandosi ai primi tre posti.

L’edizione del 2022 ha premiato: al primo posto, Carola Coniglio, Riflessioni; al secondo posto, Maria Mangione, Il buio di Mariupol; al terzo posto, Martina Calvino, “Lingua” Braille.

Nelle sue Riflessioni, Carola Coniglio osserva che il Braille per quanto inventato quasi due secoli fa è giovane, fresco e genuino e che non si può prescindere dalla sua conoscenza per una piena inclusione sociale dei disabili visivi. Il Braille non tramonterà mai, sarà sempre “alba”: necessario e indispensabile perché nessuno debba dipendere da qualcun altro. Leggere e rileggere con le proprie mani permette un’immersione nel mistero della bellezza, che è cultura, che è il piacere di scrivere una lettera ad un amico, ad un fidanzato, ad una persona cara e di riceverne una e poterla leggere.

Sono parole semplici, efficaci e dirette, che dicono che chi le scrive ha ascoltato e osservato e riflettuto su ciò che ha ascoltato e osservato.

Maria Mangione ne Il buio di Mariupol propone una lettera ad un amico non meglio identificato per raccontare della cecità di Nina, la ragazza che scrive, causata da un “pappagallo verde”, una bomba, retaggio della guerra, del primo attacco russo nel Donbas del 2014. Aveva solo otto anni, giocava con i cugini in campagna quando ha trovato quel giocattolo scintillante e tanto grazioso che ha portato a lei e alla sua famiglia invece morte e disabilità. Oggi la sua città conosce di nuovo la guerra e lei è rimasta sola con Red, il suo cane guida, che le sta accanto da otto anni. E per la prima volta è lei responsabile di lui, che sembra preoccupato e si sta lasciando morire, rifiutando di mangiare il poco cibo rimasto, perché ha capito che Nina lo riserva a lui e non mangia da giorni. E allora Nina chiede all’amico di prendersene cura perché è stato addestrato e potrà essere di aiuto ad altri disabili visivi, se lei non dovesse sopravvivere. La corrente elettrica manca da quattro giorni, questo significa niente cellulare e computer. Veniamo così a sapere che Nina è una violinista e compone. Sul PC ci sono le partiture delle sue composizioni, andranno perdute sotto le   bombe? È l’occasione per riconoscere quanto sia utile e insostituibile il Braille. E Nina deve ringraziare la madre per averla costretta a impararlo quel sistema di lettura e scrittura geniale che ha permesso a tutti gli ipovedenti e a tutti i ciechi di leggere, scrivere poesie, romanzi, testi musicali, comporre musica: di coltivare cioè, al pari dei vedenti, il proprio talento. Quando si rifiutava di esercitarsi nella scrittura Braille, la madre le ripeteva: «Impara l’arte e mettila da parte»; lei rispondeva, sbagliando, che il Braille è come le operazioni aritmetiche, noiose e inutili, visto che ci sono le calcolatrici. Ora Nina sta trascrivendo la sua lettera testamento anche in Braille chiedendosi quale delle due versioni, quella informatica o quella scritta a mano, sopravvivrà alla guerra.

Anche qui le parole sono semplici, immediate; descrivono fatti e sensazioni; esprimono sentimenti, paure e speranze; restituiscono la fiducia nel futuro che nonostante una realtà difficile come è quella della guerra trova comunque un suo spazio, perché chi scrive ha la forza della giovinezza e dei suoi sogni, è una ragazza e come tale pensa, scrive, desidera, senza piangersi addosso, amando l’arte, la musica, la vita.

Martina Calvino sceglie la poesia e seppure sembra commettere l’errore di considerare il Braille una lingua e non un codice, in realtà è un espediente per dire che ogni lingua può esprimersi con il Braille che le contiene tutte e che quindi va studiato, insegnato e tutelato.

L’edizione del 2023 ha premiato: primo posto, Suami Caramazza, Ad Alba; secondo posto, Eliana La Porta, Braille: infinita magia; terzo posto, Gabriele Viola, Pagina di diario.

Suami Caramazza si rivolge direttamente ad Alba che ha visto e sentito leggere in Braille per dire quello che ha provato senza freni inibitori, liberamente, mettendo a nudo sé stessa dinanzi all’inatteso, a qualcuno che ti fa dubitare: «non mi era mai capitato di sentire parlare di questo argomento, non mi era mai capitato di sentir esporre o leggere le persone non vedenti, davo tutto per scontato, come si vede nei film o come si sente al telegiornale». Le sue osservazioni hanno la freschezza dell’ingenuo stupore che però è il primo passo per la conoscenza: «Inizialmente pensavo “beata lei che adesso dovendo leggere davanti a tutte queste persone non sentirà neanche un minimo d’ansia perché tanto non ci vede”, e invece no, tu con la tua emozione e la tua voce tremante mi hai trasmesso tutto ciò che sentivi. Perché le persone, io compresa, se non vivono non capiscono». Allora Suami può riconoscere ad Alba la capacità di immaginare, di farsi una propria e personale idea del mondo e delle cose, come succede a tutti, di avere dei sogni e il diritto di vederli realizzati.

Eliana La Porta opta per la poesia per dire che il Braille è apertura al mondo, mezzo di inclusione e possibilità di conoscenza non solo teorica, cognitiva, ma anche di vita. Certo la poesia è un mezzo più difficile da usare specialmente quando si cercano rime e risonanze, ma anche in questo caso si dimostra che il messaggio è passato e che è il pensiero divergente che consente di accogliere e di riconoscere altri punti di vista, altre modalità conoscitive, altri modi di relazionarsi e altri approcci alle cose, alle persone e alla vita in generale.

Infine c’è la Pagina di diario di Gabriele Viola, che mostra in modo divertente il percorso di presa di consapevolezza di chi scrive a partire dall’iniziale fraintendimento del significato della parola Braille: «pensavo fosse il nome di una   batteria di giochi logici per “cervelloni” che parteciperanno alle selezioni per prestigiose facoltà universitarie, che io non supererei mai» e passando per la determinazione: «Mi ero, dunque, predisposto alla mia consueta disattenzione e, per evitare di farmi rimproverare, mi ero diretto sulla poltrona più comoda, già collaudata in questi anni di liceo». Poi però tutto cambia, l’incontro cattura l’attenzione dei presenti e allora: «il religioso silenzio mi ha tenuto sveglio». Così Gabriele fa una rapida ricerca su Internet e scopre l’esistenza di ipovedenti e ciechi scrittori, medici, matematici, fisici, musicisti. E non solo, ascoltando apprende che la Tiflologia si occupa del percorso di crescita e di formazione dei disabili visivi attraverso metodologie specifiche e strategie mirate. E, meraviglia delle meraviglie, esiste oggi la possibilità di trascrivere dal Nero al Braille tramite una stampante di ultima generazione. Insomma, è una realtà che ignorava completamente e da approfondire, iscrivendosi ad un corso di letto-scrittura Braille e studiando per diventare Educatore in Scienze Tiflologiche.

Ecco, questo è quanto scrivono i ragazzi, questo è quanto si raccoglie quando si semina, quando si costruisce con pazienza e professionalità, senza pensare di poter avere il risultato presto e subito, ben sapendo che la cultura e la conoscenza richiedono anche tempi di assimilazione. I ragazzi hanno infatti dibattuto in classe con gli insegnanti e tra loro, e fatto delle ricerche personali. Il confronto e lo scambio di opinioni e di esperienze sono le vie che conducono al cambiamento di mentalità, e questa è la strategia perseguita da anni con costanza, umiltà, tenacia e continua ricerca dalla Sezione Territoriale UICI di Enna.

Pubblicato il 18/07/2023.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Iniziativa “A occhi chiusi nel parco”

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 05 luglio un gruppo di soci e accompagnatori della nostra Sezione ha partecipato all’iniziativa “A occhi chiusi nel Parco”, organizzata dai Musei Civici nell’ambito di un progetto regionale più ampio, che prevede proposte per tutte le età di incontri e momenti da trascorrere nel verde e a contatto con la natura. Vi hanno partecipato anche diverse famiglie con bambini senza disabilità di alcun tipo. Questa iniziativa, come dice il titolo, è stata pensata e proposta alla nostra attenzione proprio per fruire di esperienze di vita nella natura, usando gli altri organi di senso e, per quanto riguarda i vedenti, mettendo per così dire la vista un po’ in secondo piano. La prima parte si è svolta all’interno dei Musei Civici, dove è stata presentata e illustrata una mostra fotografica sui Parchi e Giardini d’Europa; qui è stato possibile toccare materiali naturali come pigne, foglie e rametti appartenenti a varie specie arboree. L’iniziativa è quindi proseguita all’esterno, nei Giardini Pubblici, dove l’esplorazione degli alberi è stata arricchita dall’esperto botanico Villiam Morelli, che in modo accattivante ha intrattenuto i presenti con spiegazioni e curiosità sulla vita e le caratteristiche delle cortecce e di tanti altri particolari sugli alberi. Sono state due ore piacevoli e interessanti, durante le quali il nostro gruppo ha dimostrato partecipazione e grande entusiasmo; questo aspetto non è sfuggito agli organizzatori, che sono rimasti piacevolmente sorpresi. Il gruppo si è salutato con l’auspicio di poter accogliere nuove proposte e trascorrere altri momenti interessanti e coinvolgenti. Ringraziamo il personale dei Musei Civici e Villiam Morelli per la bella opportunità.

Pubblicato il 18/07/2023.