Modena: Presentazione Apple in diretta streaming, Pranzo Sociale, di Ivan Galiotto

Autore: Ivan Galiotto

Cari amici,
da tempo la situazione economica in cui versiamo, ci impone scelte difficili e complicate.
Dal 1 luglio abbiamo spostato la Sede della Sezione, da Via Baraldi 50 a Via Don Milani 54. Questa sofferta decisione è stata presa con lo scopo di razionalizzare le risorse disponibili e per cercare di ottenere qualche entrata dalla locazione dei locali della Sede precedente.
Le spese che dobbiamo sostenere sono molteplici (stipendio dei dipendenti, utenze, tasse, manutenzione locali, spese condominiali, etc.) e stiamo avendo difficoltà a sostenerle con le risorse a nostra disposizione.
Stiamo facendo tutto quanto possibile per contenere le spese e per individuare nuove risorse finanziare. In questo momento, per poter continuare ad offrire i nostri servizi a favore di tutti i non vedenti e ipovedenti della Provincia di Modena, siamo a chiedervi un aiuto.
Per questo vi proponiamo il seguente evento:
Sabato 13 dicembre 2014, Santa Lucia nostra protettrice
Presso la Polisportiva Modena Est, Viale Indipendenza n. 25.
Ore 9.45: accoglienza degli ospiti.
Ore 10.00: NVAPPLE presenta… accessibilità dei prodotti Apple, quando
un dispositivo è davvero per tutti!
Ore 11.30: dialogo col Presidente durante la presentazione individuale
dei prodotti Apple in vista dei corsi del prossimo febbraio.
Ore 12.15: consegna delle Medaglie Commemorative delle nozze d’oro
con L’Unione.

L’evento, per la parte dedicata alla presentazione del progetto NvApple, sarà anche trasmesso in diretta streaming da Radio NvApple e potrà essere ascoltato digitando questo indirizzo internet:

http://www.nvapple.it:8000/stream

Ore 13: Pranzo Sociale raccolta fondi.

Menù:
– bis di primi: garganelli speck e rucola e gramigna panna e salsiccia
– secondi: arrosti misti
– contorni di insalata mista e patate al forno
– dolci misti
– vino in caraffa e acqua minerale
Contributo individuale di 30 Euro.
Verranno osservati scrupolosamente gli orari sopra indicati per la buona riuscita dell’evento. Vi saremmo grati, inoltre, se poteste diffondere la notizia a parenti e amici in modo che possano valutare l’operato della nostra Associazione e considerare i progetti che ha intenzione di intraprendere.
Le prenotazioni dovranno essere effettuate entro e non oltre venerdì 5 dicembre 2014, telefonando in Sezione allo 059/300012 o al 059/260759.
Confidando di poter continuare a svolgere tutte le nostre attività anche grazie al Vostro contributo e ringraziando per la collaborazione e per il sostegno, porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente Provinciale

Dott. Ivan Galiotto

Macerata: Cena al Buio, Redazionale

Autore: Redazionale

27/11/2014

Luogo: Agriturismo Moretti Fonte San Giuliano 29 – 62100 Macerata

Inizio della cena
ore 20:30

Quota di partecipazione
30,00 € a persona

Info e prenotazioni
Chiamare Jenny al numero 3338919664

Ma cos’è la cena al buio? è una cena normale, come tutte le altre, con la sola differenza che la sala è completamente buia e tutti i camerieri sono non vedenti. Le persone che vi partecipano entrano in sala senza mai aver visto la dislocazione dei posti, trovandosi così a dover mangiare e …relazionarsi in un contesto completamente sconosciuto, ma al tempo stesso molto interessante e ricco di spunti emozionali. Le cene al buio hanno l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle problematiche dell’handicap visivo e di offrire un’esperienza indimenticabile a chi ogni giorno si misura con l’immagine e con la luce! Se siete interessati a vivere questa esperienza, non esitate a prenotare… ma fate presto perché i posti sono limitati! Il menù si compone di: antipasto, due primi, secondo con contorno, dolce e caffè. I piatti saranno a sorpresa, preparati con cura dal personale dell’Agriturismo, a base di prodotti genuini. La serata sarà allietata da giochi e animazioni che coinvolgeranno i partecipanti… il tutto rigorosamente al buio!

Vicenza: I ciechi vicentini hanno perso un altro faro, di Nicola Ferrando

Autore: Nicola Ferrando

È scomparso il cav. uff. Armando Veronese, primo Presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Vicenza
Nella notte tra sabato e domenica scorsi si è spento con grande discrezione com’era suo costume il cav. Armando veronese, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia, la moglie Milly ed i figli, ma anche nell’Associazione da lui fondata e diretta per tanti anni ed in tutti coloro che ne hanno in qualche modo incrociato l’esistenza.
È difficile sintetizzare in poche righe la personalità di Armando, le sue multiformi passioni, il suo contributo per l’emancipazione dei privi della vista, ma è fondamentale partire da un dato: ne 1950 assieme ad un gruppo di amici ha fondato la sezione di Vicenza dell’Unione Italiana Ciechi. Con pochi mezzi, in un locale che definiva “topaia” in quel di San Marcello, con una mitica segretaria, la signora Maria, ha dato inizio ad un’azione di progressiva acquisizione dei fondamentali diritti umani e civili dei ciechi, fino ad allora posti ai margini della società, al massimo sostenuti dalla pubblica assistenza.
Da allora il suo impegno per la causa non ha mai subito pause o rallentamenti, anzi più passavano gli anni più profondeva tempo ed energie, facendo dell’Associazione la seconda, ma talvolta anche la prima,famiglia. Stupiva per la dedizione, la cocciutaggine, la tenacia con le quali affrontava un impegno, soprattutto relativo al lavoro o alla pensionistica di qualche socio: se doveva parlare con un sindaco o con qualche funzionario pubblico, non chiedeva udienza, ma si piazzava in anticamera per ore, finché l’interessato non lo riceveva.
Quando, all’inizio degli anni ‘70, la presidenza della Sezione vicentina dell’UIC passò nelle mani di un altro grande presidente, il Professor Barausse, rappresentante allora dei giovani, non sbatté la porta, ma si pose disciplinarmente a disposizione , assumendo la carica di vicepresidente e seguendo fino a qualche mese fa un settore particolarmente impegnativo come quello dell’integrazione lavorativa e delle questioni previdenziali.
Aveva una concezione elevatissima della dignità dei privi della vista, per i quali i diritti , soprattutto lavorativi, dovevano essere conquistati con le capacità e le competenze personali e non regalati, ma dai quali pretendeva un rigore morale da seguire non solo nel campo professionale, ma anche nei rapporti familiari e sociali.
Quando un socio conseguiva con queste premesse un posto di lavoro, era festa grande con dolce e spumante, in ufficio, assieme alle sue adorate impiegate Anna ed Elisa, per le quali più che un superiore era un padre affettuoso e premuroso.
Questo è stato il suo grande carisma: un’attenzione verso i soci e le loro esigenze che andava al di là della pura prestazione burocratica, ma che si allargava alla parte umana, personale e familiare di ciascuno, per cui più che membro di un’associazione, ciascuno si sentiva amico e sodale con gli altri, ma soprattutto con lui. Ed il consolidamento di questi legami si concretizzava in pranzi, incontri e viaggi, senza dubbio impegnativi, ma ai quali non ha voluto mai mancare anche in età avanzata, convinto nel valore aggiunto del ritrovarsi e della convivialità.
Accanto a questo amore sviscerato per l’Unione, Armando ha coltivato anche un’altra grande passione,la musica: quella praticata, attraverso l’accompagnamento all’organo delle messe domenicali e la direzione del coro parrocchiale, ma anche quella insegnata, come possono testimoniare decine di allievi, soprattutto non vedenti ,che da lui l’hanno imparata in Braille.
Dobbiamo spendere qualche parola anche per il suo impegno nel Movimento Apostolico Ciechi: socio fondatore del gruppo diocesano di Vicenza, negli anni ’70 dà vita all’attività missionaria in favore dei ciechi dei Paesi poveri del mondo, organizzando giornate di sensibilizzazione in più di 100 parrocchie della diocesi e facendo anche parte della commissione nazionale del relativo settore.
Ci piace ricordarlo sorridente, sempre pronto a dispensare consigli e coraggio per affrontare le sfide di ogni giorno.

FOTO vicenza Foto Veronese con Prefetto

Napoli: Cena al buio, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Si è svolta presso il Centro Liguori di Sant’Anastasia la “Cena al buio”, evento di sensibilizzazione e promozione al problema della disabilità visiva.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha accolto le Amministrazioni comunali dei paesi dell’Hinterland vesuviano.
All’appello hanno risposto sindaci, assessori e consiglieri che hanno partecipato con interesse attivo ai vari step proposti dagli esperti che hanno curato l’evento: Antonio Maione ed Enrico Mosca alla presentazione e dimostrazione dell’uso dei più comuni ausili usati per la didattica , la riabilitazione e l’autonomia dei videolesi , Raffaella Martino che ha sottolineato con il supporto di alcuni video dimostrativi realizzati sul territorio, l’importanza delle eliminazioni delle barriere architettoniche che rappresentano la prima causa di impedimento alla soddisfacente vivibilità dei paesi di residenza da parte della cittadinanza disabile .
Al termine delle proiezioni il Responsabile U.I.C.I. di zona, Giuseppe Fornaro ha introdotto la parte più impegnativa del percorso accompagnando attraverso un breve corridoio oscurato gli ospiti ai tavoli della sala da pranzo.
La cena si è svolta in una atmosfera buia, allegra e partecipata, guidata magistralmente da uno staff non vedente: Gaetano Orefice, Mario Zungri, Massimo Prisco e Lucia Manna che hanno provveduto ai bisogni degli ospiti durante la cena proponendo riflessioni e nuovi obbiettivi , allietando gli ospiti con letture di poesie a tema scritte direttamente da Lucia .
Ai tavoli, tutti ospiti di eccellenza che hanno ammesso di aver visto con occhi diversi questa realtà che toccata con mano ha certamente una valenza diversa di quanto lo sia immaginandola soltanto.
Forte impegno dei volontari: Irina Radomska, Lucia Castaldo, Patrizia Prota, Annarita De Simone, Luigi Fornaro, Enza Falco, Angela Rea, Luigi Sodano, Daniela Caputo e Carlo Falco che hanno curato tutte le fasi dell’evento, dalla cucina al guardaroba, dall’accoglienza alla preparazione delle sale per il ricevimento e fin dai giorni precedenti che sono stati impegnati per la realizzazione del cortometraggio.
Si ringrazia pubblicamente il sindaco di Sant’Anastasia, Lello Abete che ci incoraggia a ripeterci il prima possibile, agli assessori e consiglieri che erano presenti che ci inviano i loro apprezzamenti anche attraverso i social, al sindaco di Somma Vesuviana Pasquale Piccolo con l’assessore alle politiche sociali Giovanni Salierno, al sindaco di Volla Angelo Guadagno con la vicesindaco Simona Mauriello, all’assessore alle politiche sociali di Pomigliano d’Arco, Raffaele Sibilia e alla sensibilità dimostrata dell’ assessore di Pollena, Pasquale Busiello.
Infine un sentito ringraziamento va a tutte le persone che hanno voluto stare con noi in questa serata particolare e che l’hanno resa un sicuro successo.
Giuseppe FornaroFOTO Cena s anastasia

Genova: L’Istituto David Chiossone per i ciechi e gli ipovedenti diventa Fondazione, di Fede Gardella e Paola Iacona

Autore: Fede Gardella e Paola Iacona

In occasione della storica trasformazione, dall’11 al 18 novembre nel Porticato di Palazzo Ducale, una mostra fotografica racconta protagonisti e attività dell’Istituto.
Genova, 11 novembre 2014 – L’Istituto David Chiossone onlus per i ciechi e gli ipovedenti diventa Fondazione: una trasformazione storica che garantirà all’Istituto basi più forti e adeguate alla missione, alle attività e alle dimensioni sempre più rilevanti acquisite in quasi 150 anni di vita, accreditandolo ulteriormente quale centro di eccellenza a livello nazionale. www.chiossone.it

Un patrimonio immobiliare di valore superiore ai 50 milioni di euro, un bilancio annuale intorno agli 11 milioni di euro, 3 sedi di attività istituzionali, 220 posti letto, oltre 170 dipendenti, a cui si aggiungono alcune decine di professionisti e collaboratori: è questa in sintesi la realtà dell’Istituto Chiossone, che acquista così una natura istituzionale e una struttura più solide e si conferma risorsa preziosa per il territorio.

Alla guida dell’Istituto, un Consiglio d’Amministrazione composto, oltre che da una rappresentanza di ex-soci, da rappresentanti di istituzioni pubbliche locali e nazionali: il Ministro della Salute, il Magnifico Rettore dell’Università di Genova, il Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia, il Comune di Genova e la Regione Liguria, nelle persone del precedente Sindaco e Presidente, e da partner storici, quali Unione Italiana Ciechi della Liguria, Clinica Universitaria Oculistica dei Genova e Istituto Pediatrico Giannina Gaslini, a cui si aggiungono il Presidente dell’Istituto per i Ciechi Cavazza di Bologna in un rapporto di gemellaggio e reciprocità, e il Presidente della Fondazione Carige.

“Con lo statuto della nuova fondazione l’Istituto consolida i propri rapporti nell’ambito delle istituzioni pubbliche, assistenziali e sanitarie, accademiche, scientifiche ed economiche locali, regionali e nazionali” – spiega Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto David Chiossone. – “I circa 100 soci dell’ex associazione, che sono stati negli anni l’elemento che ha garantito la continuità ma anche l’innovazione e l’autonomia del Chiossone, avranno invece nuovo ruolo: quello di Garanti chiamati a sorvegliare ancora che l’Istituto rimanga nel solco della tradizione e sia sempre all’altezza delle sfide dei tempi odierni e futuri”.

Forte della sua rinnovata struttura, l’Istituto proseguirà così ad operare con sempre maggiore impegno in tutti i campi che riguardano l’handicap visivo in tutte le fasce d’età: prevenzione dei danni alla vista, con l’apertura di ambulatori oculistici aperti a tutti; assistenza, riabilitazione, formazione professionale e inserimento lavorativo; ricerca scientifica, oggi anche formalmente inserita nell’oggetto sociale della fondazione, rivolta alle innovazioni tecnologiche e al miglioramento dell’efficacia degli interventi a beneficio degli utenti.
In occasione della trasformazione in Fondazione, le attività, ma soprattutto le persone, cuore della vita quotidiana dell’Istituto Chiossone, saranno al centro della mostra fotografica “Guardiamo Oltre – Dagli sguardi alle prospettive, dalla disabilità all’integrazione”, allestita nel Porticato di Palazzo Ducale dall’11 al 18 novembre.

Nei 50 scatti della fotografa Margherita Loewy, sono protagonisti neonati, bambini, ragazzi, adulti, anziani, affetti da deficit fisici e psichici, personale medico-infermieristico, volontari: tutti con uno sguardo aperto, vero, rivolto alla luce. I ritratti scolpiscono plasticamente i dettagli di volti vividi, eloquenti, che guardano al futuro con fiducia e positività, ma anche spesso segnati dal tempo e da percorsi di accettazione ed autodeterminazione faticosi. Le attività, raccontate attraverso immagini di precisa valenza documentaria, trasmettono l’emozione e l’empatia tra operatore e paziente. Ne scaturisce una documentazione forte, senza veli, di grande impatto emotivo.

Le fotografie in mostra fanno parte del percorso di rinnovamento dell’immagine dell’Istituto, che accompagna la sua evoluzione in Fondazione, in linea con la filosofia di mettere sempre al centro le persone. “Guardiamo Oltre” è il messaggio scelto per indicare come al Chiossone, con il lavoro quotidiano, si guardi oltre al limite della disabilità per puntare alla valorizzazione di tutto ciò che la persona può ancora mettere in campo.

Annullato a causa dell’allerta meteo l’evento inaugurale previsto questa sera, l’Istituto Chiossone ha rimandato il momento di festeggiamento a martedì 18 novembre alle ore 17.

Ufficio Stampa Istituto Chiossone
Fede Gardella – cell. 335/8308666
Paola Iacona – Tel 010 5761700
e-mail: gardella@studiocomunicazionegardella.itfoto genova Guardiamo Oltre_Riabilitazione Adulti

Siena: Una sera a teatro, Redazionale

Autore: Redazionale

Con il Patrocinio del Comune di San Gimignano
Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti di Siena.
VENERDI, 21 NOVEMBRE 2014
TEATRO DEI LEGGIERI
PIAZZA DUOMO SAN GIMIGNANO
ore 20:45
SPETTACOLO TEATRALE
CON IL GRUPPO:
I POCHI E NEMMEN’ TANTO BONI
Titolo dello spettacolo: A OGNUNO IL SUO di ALFREDO GIUNTI
E la partecipazione speciale dell’associazione SE MI AIUTI BALLO ANCH’IO
offerta minima 10,00 euro

Macerata: Spettacolo Multisensoriale Audio-Olfattivo: le impressioni dei nostri soci non vedenti e ipovedenti, AA.VV.

Autore: AA.VV.

L’esperienza di Deborah
Tutto ha avuto inizio da un articolo che ho letto attraverso la stampa locale dove all’ex granaio situato a Villa Colloredo Mels di Recanati andava in onda ogni 15 giorni un concerto musicale audio olfattivo realizzato dagli studi Malleus di Recanati che ha come partner solidale la Lega del Filo D’oro. Attratta dalla curiosità dell’evento ho proposto all’associazione Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti sezioni provinciale di Macerata per la quale ne sono oltre che socia la rappresentante di zona per Recanati di andarci così l’entusiasmo si è fatto sentire anche dal presidente Mirko Montecchiani che ha accolto questa mia proposta con grande gioia. E’ stata un’esperienza bellissima e da ripetere dove i suoni delle musiche si associavano ai profumi e all’aria l’esperienza che io ho vissuto in prima persona è stata quella di aver udito dei suoni di una navetta spaziale con scricchiolii di porte che si aprivano e chiudevano e che si dirigeva nello spazio poi una musica soave che richiamava alla mente spazi infiniti e senso di libertà, i profumi speziati ricordavano la grandiosità della natura, il viaggio che ci ha fatto vivere nella natura incontaminata dove il canto dei grilli di uccelli e makako ed il gorgoglio dell’acqua di un ruscello davano una sensazione di pace con tuoni fulmini e vento dove la pioggerellina sottile che accarezzava il nostro corpo rendeva tutto più veritiero. Per me è stata una bellissima esperienza in quanto mi ha fatto vivere per un’ora in luoghi dove ancora non ho avuto la possibilità di recarmici personalmente. Spero che in seguito l’esperienza si possa riproporre nuovamente con un gruppo molto numeroso pronto a vivere per un’ora circa un’esperienza indimenticabile. Ringrazio di cuore Malleus per l’opportunità che ci ha regalato con la sua bellissima idea e la sua creazione i ringraziamenti sono anche estesi al presidente Mirko Montecchiani per aver accolto con grande entusiasmo questa mia iniziativa ed infine un grazie va ai soci che hanno condiviso con me questa stupenda esperienza.
L’esperienza di Maria Grazia
Un viaggio della mente! Questo è stato per me il concerto di Malleus.
In una sala avvolta dal silenzio e dalla luce soffusa delle candele i nostri sensi sono stati sollecitati da suoni, profumi e sensazioni che ci hanno portato in luoghi lontani.
Una musica soave, che richiamava alla mente spazi infiniti e senso di libertà, veniva bruscamente interrotta da un sinistro rumore di chiavistelli e di pesanti portoni che opprimevano l’animo e incutevano terrore.
Le note musicali marziali e incalzanti rievocavano campi di battaglia dove legioni romane affrontavano il nemico.
I profumi speziati riconducevano alla grandiosità dell’impero, quando roma era il crocevia di popoli con le loro tradizioni. Dove l’opulenza un po’ sfrontata dei sovrani si manifestava in feste e banchetti dal sapore orientale.
delicate note riportavano l’animo alla tranquillità. una tranquillità spezzata da un organo che con la sua imponenza ci dava quasi un senso di piccolezza davanti all’onnipotenza del destino…
Un viaggio che ha attraversato la natura incontaminata dove il canto dei grilli e il gorgoglio dell’acqua di un ruscello davano una sensazione di pace. Dove la pioggerellina sottile che accarezzava il volto rendeva tutto più veritiero…
Al termine del concerto, come un brusco risveglio, siamo stati tutti catapultati nuovamente nella realtà! C’è stato quasi un attimo di smarrimento prima di comprendere che quel viaggio era solo frutto della nostra mente che per un’ora si era lasciata trasportare dalle ali dei sensi in luoghi lontani nello spazio e nel tempo… un viaggio virtuale da non perdere. Una grande opportunità da ripetere e della quale siamo grati a Malleus e all’Unione Ciechi di Macerata.
L’esperienza di Rita
Seduta sulla poltroncina, scambio alcune frasi con le mie vicine….inizia la presentazione, esauriente, stimolante, che introduce già un’atmosfera di curiosa attesa.
Si spengono le luci, percepisco l’entrata di una luce fioca: mio marito mi spiega che è un signore vestito da monaco con una candela in mano, che pone su un tavolo e che sarà la luce guida dell’intero concerto, simboli, entrambi, del viaggio interiore che sta iniziando.
Dall’ottimo impianto audio ecco il suono dell’Universo, insieme al suo profumo: la nascita? Credo di sì, la nascita della Vita e percepisco anche la nascita della mia vita.
E poi il cammino fra lampi improvvisi, tuoni roboanti, in caverne buie, sull’acqua, nei boschi e musica e vocalizzi che mi portano sempre di più nel mio interiore.
Situazione ambivalente: paura e voglia di andare avanti per scoprire di più.
“… E naufragar m’è dolce in questo mare..”
E ancora una pioggia leggera, sottile, sui miei capelli come a sottolineare una rigenerazione, una purificazione.
Sensazione dolce e piacevolissima.
Un viaggio intimo, unico, profondo, coinvolgente, permeato nella musica, nei suoni, nei rumori, nei profumi che mi riportano in vissuti antichi. Il rumore degli stivali nell’acqua mi crea la sensazione di una forte mano, di mio padre o di mia madre, che mi accompagna e mi guida verso un prato meraviglioso, fiorito ed un casolare accogliente.
Nel prato, un olmo su cui faccio l’altalena.
I sensi coinvolti a stimolare lo spirito in dimensioni mai sperimentate.
“…ove per poco il cor non si spaura…”
Il suono di una campanella, le luci tornano ad accendersi…sono di nuovo nel reale…peccato!
Però, ora, ho qualcosa di più.

Napoli: X Edizione “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”, di Luciana Loprete

Autore: Luciana Loprete

Ist. Pen.le Min.le “Nisida” di Napoli
Un esperienza indimenticabile e pari solamente all’aver conosciuto il Santo Karol, così è stata da molti definita la bellissima esperienza vissuta dal Coro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti lo scorso 04 Novembre nell’Istituto Minorile NISIDA di Napoli.
La X edizione dello spettacolo “Nella Memoria di Giovanni Paolo II” ideata dal conduttore e produttore televisivo Domenico Gareri, dopo l’Istituto Malaspina di Palermo nello scorso anno, ha visto le luci dei riflettori accendersi all’interno dell’istituto NISIDA di Napoli. Tra i compagni di viaggio di questa importante manifestazione in ricordo del Santo Padre, come da anni, è stato presente anche il coro dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, diretto dalla Presidente Luciana Loprete e coadiuvata dal M° Concetta Loprete.
Emozionante è stato poter incontrare gli ospiti minori dell’Istituto al quale la Presidente Loprete ha voluto portare un messaggio di positività e speranza, infatti, accompagnata per motivi organizzativi da una piccola delegazione di soci, ella ha portato i ragazzi a riflettere sulle reali possibilità che la vita offre a tutti, in considerazione soprattutto che vi sono soggetti, prigionieri della propria disabilità, ai quali non è concesso decidere quale strada percorrere perché legati alla propria condizione di handicap. “Gli errori nella vita si possono commettere, che siano piccoli o più importanti, ciò che però deve farvi riflettere, è che da un errore si possono aprire altre strade, che non devono per forza essere legate al contesto della criminalità e del malaffare”, queste le parole più toccanti che Luciana Loprete con fare materno ha rivolto ai giovani, pregandoli di riflettere sui propri errori e di considerare un futuro migliore per loro e per i loro cari.
Inoltre su invito della stessa presidente, anche un socio presente all’incontro, ha voluto portare il suo esempio di soggetto affetto da pluriminorazione che non gli consente di poter vivere una vita nella totale autonomia. Nel congedarsi dai ragazzi la Presidente ha ricordato che il mondo al di fuori dell’Istituto attende loro con braccia aperte e dunque di riprendersi le proprie vite nelle mani.
Tra le altre cose, la Presidente Loprete ha espresso la sua soddisfazione nell’apprendere che sia l’azienda Valletti 1903 e l’Ass.ne dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani con l’Associazione Cassiodoro hanno donato volumi di vario genere alla Biblioteca dell’Istituto, esortando i giovani ospiti ad un’attenta lettura come strumento per la formazione personale.
Allo spettacolo organizzato all’interno dell’istituto, oltre al coro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro che accompagnato dall’Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello si è esibito con il pezzo Dolce Sentire, hanno preso parte vari interpreti dell’associazionismo nazionale, infatti hanno preso parte l’Ars Canto “G. Verdi” – coro di voci bianche giovanile del teatro Regio di Parma e la GIFFAS ONLUS, operante da diversi anni in attività di riabilitazione psico-motoria.
Il tutto perfettamente amalgamato dalla bravura dei conduttori Domenico Gareri e Tosca d’Aquino, che nel corso della manifestazione hanno fatto divenire realtà un piccolo sogno del Coro UICI, infatti grazie alla disponibilità manifestata da Gigi d’Alessio, il gruppo ha accompagnato il cantautore intonando il pezzo “Non mollare mai”.

Reggio Emilia: Notiziario sezionale, di Chiara Tirelli

Autore: Chiara Tirelli

È on line il numero di ottobre del notiziario sezionale; potete scaricarlo dal sito www.uicre.it o dalla pagina FB www.facebook.com/uicreggioemilia

Eccovi il sommario:
Pag. 1 – Comunicazioni del
Presidente
– I primi commenti alla Legge di Stabilità
Pag. 2 –
Spettacolo teatrale sabato 31 ottobre
– Riforma del sistema
scolastico
– Serata in musica al Corallo di Scandiano sabato 22 novembre
Pag. 3 – Assemblea dei soci sabato 29 novembre
– Consulenze
previdenziali in sezione
– Permessi Legge 104 e buoni pasto
– –
Lotteria di Santa Lucia
Pag. 4 – Nuovo nomenclatore tariffario?

Corsi di nuoto anno 2014-2015
– Tiflopedia: enciclopedia delle scienze tiflologiche
Pag. 5 – Handimatica 2014
– Le altre iniziative in
programma
– Incontro genitori e Decreto Semplificazioni
Pag. 6 –
Proposta dell’UE per i libri accessibili
– Italian Paralympic Awards
Pag. 7 – Cultura e Teatro
– Giornata nazionale contro le barriere e giornata del cane guida
Pag. 8 – Continua da pag. 7

Il Presidente
prov.le UICI Reggio Emilia
Dott.ssa Chiara Tirelli

Ascoli e Fermo: Invito alla Cena Studio – Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Unione Italiana Ciechi patrocina l’evento della cena studio che il Club UNESCO San Benedetto del Tronto, in collaborazione con UNICAM, Università di Camerino, Piceno Promozione, Lions Club San Benedetto del Tronto Host, Rotary Club San Benedetto del Tronto Nord, organizza per il giorno lunedì 17 novembre 2014 alle ore 19.30 presso Villa Picena in Via Salaria 66 a Colli del Tronto.
L’occasione è offerta dal quarto anniversario dell’inserimento della Dieta Mediterranea nella Lista UNESCO dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità.
Interverranno alla cena il Dott. Mauro Mario Mariani, Angiologo ed Esperto di Nutrizione, i professori Sauro Vittori ed Alberto Felici dell’Università di Camerino ed il dott. Rolando Rosetti presidente di Piceno Promozione, agenzia della CCIAA di Ascoli Piceno.
Sarà una occasione per assaggiare piatti del territorio che esprimono appieno la filosofia della dieta mediterranea ed approfondire aspetti legati alla salute alimentare, culturali e di sostenibilità ambientale.
La cena ha un costo di 25.00 euro a persona ed è una iniziativa aperta al pubblico, e se vorrete estenderla ad amici e parenti non potrà che farmi piacere.