Napoli – “Importanti iniziative della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli”

Napoli, Istituto Paolo Colosimo, Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36.

Comunicato stampa

La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione territoriale di Napoli, inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti, nei quali si vedrà protagonista la nuova tecnologia “che” come afferma Giuseppe Fornaro responsabile della Commissione, “ci sorprenderà per la realizzazione di nuovi Ausili, studiati per l’autonomia dei disabili visivi”.

“Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalità”, afferma Mario Mirabile presidente della sezione UICI organizzatrice, “che rappresentano i principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale: l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito alla Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36”.
Tale istituto è uno dei più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto a misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede.

Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico, sono i seguenti:

28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.

7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30 presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia. -19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
Per i primi due eventi è possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.

Per info e prenotazioni contattare il 3346048850.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416

 

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 33/2017 di venerdì 22/9/2017

 

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 33/2017 di venerdì 22/9/2017. Di seguito il link: http://www.uictorino.it/011news/011news1733.mp3

 

In primo piano:
Disability manager per la città di Torino. Il Comune cambia rotta e cerca una figura esterna all’Amministrazione
Si avvicina “Più cinema per tutti” rassegna di proiezioni accessibili ai disabili sensoriali. Inaugurazione il 2 ottobre con il regista e attore Carlo Verdone
“Stessa strada per crescere insieme”: parte il progetto di sostegno psicologico alle famiglie di ragazzi con disabilità visiva e plurima

Buon ascolto.

Genova – Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione di Genova del 22 settembre 2017

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.
Si segnala che in Via Caffaro dal numero civico 6 a salire sono poste impalcature di lavoro sulle facciate dei palazzi che insistono sul marciapiede; si raccomanda di fare la massima attenzione.
A metà ottobre riprenderanno i corsi di alfabetizzazione informatica presso la Sezione; si invitano gli interessati a comunicare la loro adesione anche telefonicamente presso l’ufficio entro il 6 ottobre.
Ricordiamo che gli interessati a partecipare all’ Udienza Generale da Papa Francesco del 18 ottobre 2017, in occasione della Giornata Nazionale del Cane Guida, dovranno comunicare la loro adesione all’indirizzo caniguida@uiciechi.it entro il 25 settembre.
Martedì 26 Settembre, a partire dalle 15,00 e sino alle 17,30, Slash Radio Web trasmetterà in diretta l’Assemblea dei Quadri Dirigenti dell’I.Ri.Fo.R. mentre mercoledì 27 settembre alle 16,30 andrà in onda la rubrica mensile “Chiedi al Presidente”.
Giovedì 28 settembre, dalle 15,00 alle 17,30, andrà in onda su Slash Radio web il secondo appuntamento del ciclo delle conversazioni d’arte dal titolo “Impronte culturali”; il tema della puntata sarà: Agricoltura e paesaggio, la rivoluzione neolitica.
Dal 28 settembre al primo ottobre si svolgerà in Sardegna la gara sprint di pedalò sui 100 metri; per maggiori informazioni contattare la Sezione Provinciale di Nuoro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti al numero telefonico 0784 20 28 01
Si invitano tutti i lavoratori ipovedenti e non vedenti a partecipare entro il 30 settembre al sondaggio online finalizzato a raccogliere dati ed indicazioni sulle tecnologie assistive maggiormente utilizzate e diffuse presso i datori di lavoro che impiegano personale con disabilità visive, in modo da individuare situazioni problematiche sul posto di lavoro ancora oggi non affrontate o non del tutto risolte; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 84 della Presidenza Nazionale.
Martedì 3 ottobre riprenderanno gli incontri di auto mutuo aiuto che proseguiranno sempre al martedì a settimane alterne dalle ore 15,30 alle ore 17 presso la sede di Via Caffaro 6/1; per maggiori informazioni ed adesioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al cellulare numero 340 069 34 55
Sabato 7 ottobre presentazione del corso di riflessologia plantare, condotta dalla socia Gabriella Cerato, presso la sede di Via Caffaro 6/1 dalle ore 15,30 alle ore 17; per maggiori informazioni ed adesioni contattare Ornella Tarantino al cellulare numero 338 16 95 099
Giovedì 19 ottobre riprenderanno gli incontri del laboratorio teatrale “Ad occhi chiusi” presso l’Auditorium dell’Istituto David Chiossone con cadenza settimanale dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Per maggiori informazioni ed adesioni contattare i docenti Carola Stagnaro al cellulare numero 347 19 25 902 o Paolo Drago al cellulare numero 340 41 81 308. La quota di partecipazione di 60 euro può essere versata presso l’ufficio della sede di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico.
Venerdì 20 ottobre lezione unica gratuita, condotta dalla signora Marzia Pistacchio, del corso di trucco “Senza guardarci allo specchio” per non vedenti ed ipovedenti dalle ore 16 alle ore 19 presso la sede di Via Caffaro 6/1; per maggiori informazioni ed adesione contattare Beatrice Daziale al cellulare numero 340 069 34 55
Prossimo bollettino il 29 settembre 2017

 

Torino – Segreteria telefonica: COMUNICATI DEL 22 SETTEMBRE 2017

  • Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
  • “Più Cinema per Tutti”
  • Incontro “Stessa strada per crescere insieme”
  • Manifestazione IncluSport
  • Gruppo auto-mutuo aiuto
  • Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello
  • Gita nelle Langhe
  • Ripresa attività Polisportiva
  • Comitato pari opportunità e associazione Verba
  • Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
  • Sportello legale
  • Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
  • Accompagnamenti UNIVoC

 

Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino

Informiamo i soci che Giovedì 28 Settembre 2017 alle ore 16,00 è convocato  il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI con il seguente Ordine del Giorno:

1 – Lettura ed approvazione dei verbali  delle  riunioni  precedenti;

2 – Ratifica delibere del Presidente;

3 – Ratifica delibere dell’Ufficio di Presidenza;

4 – Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;

5 – Amministrazione;

6 – Patrimonio;

7 – Seconda Assemblea ordinaria dei soci 2017:

  1. Seconda variazione al Bilancio di previsione dell’esercizio finanziario  2017;
  2. Esame e predisposizione relazione programmatica per l’anno 2018;
  3. Esame e predisposizione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018;
  4. Organizzazione pranzo assemblea;
  5. Designazione soci da premiare.

8 – CRV di Ivrea;

9 – Settori, Commissioni e Comitati;

10 – I.Ri.Fo.R. Torino;

11 – Organizzazione attività;

12 – Rapporti con enti locali e altre associazioni:

  1. Aggiornamento su incontri con Assessori del Comune di Torino;
  2. Progetto di accompagnamento atleti presentato dalla Polisportiva.

13 – Ricerca nuovo medico rappresentante UICI Torino nella Commissione provinciale Ciechi civili;

14 – Iscrizione nuovi soci;

15 – Personale e collaboratori;

16 – Varie ed eventuali.

Il Consiglio si svolgerà parzialmente a porte chiuse per la trattazione di argomenti personali.

Più cinema per tutti”

Mancano pochi giorni a “Più cinema per tutti”, una manifestazione che intende avvicinare al linguaggio cinematografico i disabili sensoriali. Dal 2 all’11 ottobre al Cinema Massimo di Torino si svolgeranno proiezioni con audiodescrizione (per le persone cieche o ipovedenti) e sottotitolate per chi ha problemi di udito. Protagonista della rassegna, il regista e attore romano Carlo Verdone. Saranno proiettati 9 suoi film, 7 dei quali pienamente accessibili ai disabili. Lunedì 2 ottobre, sarà lo stesso Verdone a inaugurare la rassegna: incontrerà il pubblico e presenterà uno dei suoi grandi classici: il film del 1982 “Borotalco”. Per la serata inaugurale sono stati riservati alcuni posti alla nostra associazione. Il biglietto d’ingresso è gratuito per i disabili, mentre è di 5 Euro per gli accompagnatori. Per partecipare è necessario contattare i nostri uffici al numero 011535567 entro martedì 26 settembre. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.uictorino.it oppure la pagina Facebook UiciTorino.

 

Incontro “Stessa strada per crescere insieme”

Sabato 30 settembre, dalle 10 alle 13, nei locali della nostra sezione UICI Torino (C.so Vittorio Emanuele II, 63) si tiene un incontro nell’ambito del progetto “Stessa Strada per crescere Insieme”, nato dalla collaborazione tra UICI, I.Ri.Fo.R. e Ordine degli Psicologi per garantire un’assistenza psicologica alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità visiva e plurima. L’appuntamento prevede, tra l’altro, un’esplorazione dei sensi alternativi alla vista, basata sul gioco e sul divertimento. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i nostri uffici al numero 011 53 55 67. Per maggiori informazioni sull’attività e sul progetto, vi consigliamo di contattare la coordinatrice, dott. Elisabetta Torchio, al numero 331 32 18 805.

 

 

 

Manifestazione IncluSport

L’UICI Torino e la Polisportiva stanno organizzando una grande manifestazione sportiva. Si tratta di un evento all’insegna dello sport inclusivo, in programma per l’8 ottobre 2017. E’ risaputo che la pratica dell’attività sportiva contribuisce al benessere psicofisico di una persona, soprattutto della persona con disabilità. Prenderanno parte al torneo diverse squadre provenienti da tutto il Piemonte, formate da vedenti e disabili visivi, che si contenderanno il trofeo messo in palio. I partecipanti si affronteranno in diverse discipline sportive tra cui corsa, showdown, rigori a calcio e torball, scherma, tiro con l’arco. I risultati della singola squadra saranno stabiliti in base alla somma delle performance di tutti i componenti. Al termine del torneo verrà stilata una classifica finale che decreterà la squadra vincitrice. Tuttavia la vittoria più grande sarà quella di aver contribuito a promuovere la grande valenza inclusiva che può avere lo sport, in una parola IncluSport.

Tutti coloro che fossero interessati a prendere parte al torneo possono contattare i nostri uffici al numero di telefono 011 535567. Maggiori informazioni saranno rese note nelle prossime settimane.

 

Gruppo auto-mutuo aiuto

Ricordiamo che riprendono gli incontri di auto mutuo aiuto a cura della dottoressa Federica Ariani. La proposta è aperta a tutti coloro che sentano il bisogno di condividere le proprie esigenze o che stiano attraversando un momento di fragilità. Gli appuntamenti si terranno il martedì, dalle ore 15 alle ore 17, una volta al mese. Chi fosse interessato a iscriversi può contattare la nostra segreteria al numero 011 53 55 67.

 

Abbonamento ai Teatri Alfieri, Erba e Gioiello

Dai grandi classici, che hanno segnato la storia del teatro, alle più esilaranti perle della comicità, dalle favole alle trasposizioni dei romanzi. C’è davvero posto per tutti i gusti nell’offerta che, anche quest’anno, la Compagnia Teatrale Torino Spettacoli riserva ai soci UICI Torino ed ai loro accompagnatori. Per la stagione 2017/2018 sono disponibili a prezzo ridotto alcuni abbonamenti agli spettacoli in programma presso i Teatri Alfieri, Erba e Gioiello. L’abbonamento a 10 spettacoli a giorno e posto fisso del cartellone “Il Fiore all’Occhiello” del Teatro Alfieri viene offerto a 150 Euro, mentre con 104 Euro sarà possibile assistere a 8 spettacoli a scelta tra quelli del cartellone “Grande Prosa” del Teatro Erba. Gli interessati dovranno contattare la sezione versando la quota e segnalando in quale giornata intendono andare a teatro.

 

Gita nelle Langhe

L’U.N.I.Vo.C. organizza una gita nelle Langhe, domenica 8 ottobre 2017, a Neive (CN), uno dei borghi più belli d’Italia. La partenza è prevista per le 8.30 da corso Vittorio Emanuele II, 63 e rientro previsto a Torino per le ore 19.00. All’arrivo a Neive, previsto per le ore 10.00, dopo una breve pausa caffè, si effettuerà un giro per le strade del centro storico. Alle ore 13.00 pranzo presso un agriturismo della zona e nel pomeriggio si potranno visitare le cantine e degustare i vini tipici del posto come il Barbaresco e il Barbera d’Alba. Il costo è di 35,00 Euro a persona. Per prenotazioni contattare Laura al numero 3337773309, fino a esaurimento posti.

 

Ripresa attività Polisportiva

Nel mese di settembre la Polisportiva apre le iscrizioni ai numerosi corsi attivati. Occorrerà quindi iscriversi al più presto (entro il 19 settembre) ai vari corsi di danze, ginnastica, nuoto, fitwalking, etc. Nel frattempo occorrerà rinnovare il tesseramento annuale, al costo di 30 euro. Si ricorda che per partecipare ai corsi è indispensabile la certificazione medica non agonistica, rilasciata dal medico di famiglia. Chi volesse partecipare alle nostre attività agonistiche (torball e showdown), dovrà essere in possesso di certificazione medica agonistica e di certificazione di vaccinazione antitetanica. Per ulteriori informazioni la segreteria della Polisportiva è a disposizione il mercoledì ed il venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle 17. Venerdì 29 settembre alle ore 17.00 è indetta una riunione, presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele II 63, per organizzare l’attività di showdown. Partecipiamo numerosi!

Ricordiamo inoltre che la nostra Polisportiva continua ad organizzare con grande successo le cene al buio alle quali, previa prenotazione, tutti possono partecipare (il costo è di 35 euro a persona). Le modalità per la prenotazione le trovate sul sito www.polisportivauictorino.it

 

Comitato pari opportunità e associazione Verba

Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.

 

Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino

Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI  sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:

  • Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
  • Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30
  • Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
  • Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
  • Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo email mariainglese92@gmail.com

Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

 

Sportello legale

VEDIAMO cosa dice la legge!!!

Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.

L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

 

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo

Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.

Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.

 

Accompagnamenti UNIVoC

Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento possono essere rivolte, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, alla signora Laura telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Enza al numero 339/6836001.

 

 

 

Torino – La chiesa di San Lorenzo a Torino: un racconto da toccare con mano, di Gianni Laiolo e Chiara Pipino   

Autore: Gianni Laiolo e Chiara Pipino

Tra le numerose attività che animano il panorama culturale torinese è interessante, per l’attenzione dedicata ad ogni singolo turista, una delle proposte offerte dalla chiesa di San Lorenzo. La volontà di rendere nota ai cittadini e agli altri visitatori la storia dell’edificio ha sempre trovato ampia disponibilità in differenti gruppi di volontari e grande risonanza negli studi sul barocco piemontese. Proprio all’interno di questo fortunato contesto opera un piccolo gruppo di volontari, le Pietre Vive, una comunità di ispirazione ignaziana che, oltre all’accoglienza di quanti desiderano conoscere la chiesa, si propone di garantire un accompagnamento alla visita per persone cieche e ipovedenti. L’idea nasce in seguito ad una collaborazione col settore cultura dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Torino, col quale è stato possibile confrontarsi sui temi di cultura e accessibilità, e dal desiderio di valorizzare la chiesa con un approccio completo. In quest’ottica è stata riconsiderata la finalità del servizio: rendere l’edificio “pietra viva” raccontandone i significati cristiani e la storia celati dietro la sua architettura.

L’esperienza con Pietre Vive è interessante per scoprire qualche dato storico su San Lorenzo e su una Torino di fine 1600. La chiesa, uno dei capolavori del barocco piemontese, costituisce il riflesso di una politica di rinnovamento e ampliamento urbano intrapresa dai Savoia per lo spostamento nel 1568 della capitale dello stato sabaudo da Chambery a Torino. Eretta per il voto del duca Emanuele Filiberto in occasione della battaglia di San Quintino (10 agosto 1557), celebra la vittoria delle truppe di Filippo II di Spagna, alleate dei piemontesi, contro l’esercito francese. I lavori di costruzione, intrapresi tra il 1563-64, prevedevano la ristrutturazione della chiesetta romanica di Santa Maria del Presepe o Santa Maria della Neve. Di questo ambiente non rimane ormai nulla, ma le fonti sono concordi nel testimoniare che fu il primo luogo ad ospitare la reliquia della Sindone, trasporata qui nel 1578 da Chambery in occasione del pellegrinaggio di Carlo Borromeo. La chiesa come la vediamo oggi è documentata a parire dal 1634, probabilmente su progetto di Carlo Castellamonte e commissione di Vittorio Amedeo I; tuttavia, l’intervento guariniano risale agli anni 1666-1680, periodo in cui è affidata all’ordine dei Teatini sotto Carlo Emanuele II. Infine l’edificio, dopo essere stato abbandonato nel corso del 1800 a causa dell’occupazione francese e aver subito danneggiamenti alla cupola durante il secondo conflitto mondiale, torna al suo rinnovato splendore con la campagna di restauri del 1997-1999,

Per fornire una visita esaustiva e coinvolgente il gruppo delle Pietre Vive, oltre a un approfondito studio storico-artistico, ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti utili a un approccio che solleciti diversi sensi. Proprio per questo, oltre all’ascolto delle informazioni fornite dai volontari, è prevista anche l’esplorazione tattile di disegni a rilievo (della pianta e della facciata) e di alcuni particolari architettonici al fine di sottolineare i punti di principale interesse. Una delle prime necessità è quella di far comprendere l’orientamento e la dislocazione dei due diversi ambienti che compongono la chiesa: l’Oratorio dell’Addolorata, dall’assetto longitudinale e con affreschi che rappresentano scene del martirio di Cristo, e la chiesa, a pianta ottagonale e ricca di dettagli decorativi, com’è tipico del barocco. Il disegno a rilievo della pianta assolve a questa necessità e permette di introdurre altri aspetti per cui San Lorenzo appare unica riassumibili in tre caratteristiche: struttura della cupola, rapporto tra architettura e cultura religiosa, forte legame con la committenza ducale. La cupola costituisce senza dubbio l’elemento più rivoluzionario e all’avanguardia: non più la sfera compatta dell’antica cupola, in cui trovavano spazio gli affreschi simboleggianti la volta celeste, ma una struttura scavata da aperture, derivata da suggestioni ispano-moresche e gotiche, in cui la luce allude all’infinito e alla divinità e dove l’architettura stessa si fa portatrice di significati religiosi. Ne deriva dunque uno stretto legame tra contenuti spirituali ed elementi costruiti, dato non trascurabile se si tiene presente che Guarino Guarini era un padre teatino e possedeva una formazione religiosa. Inoltre è importante considerare il legame dell’edificio con la committenza ducale per il forte condizionamento che ha comportato nell’aspetto definitivo della chiesa, di cui sono alcuni esempi il paliotto d’altare con la decorazione in rilievo della battaglia di San Quintino, la presenza di statue di santi legati alla dinastia dei Savoia, infine la facciata sobria e in armonia col resto degli edifici di Piazza Castello, in rispetto delle ordinanze emesse dai Savoia.

Il percoso di visita è ancora in fase di sperimentazione sia perché alcune delle strumentazioni di cui vorrebbe avvalersi il gruppo, tra cui il modellino della cupola, non sono ancora state realizzate sia perché la verifica del lavoro svolto nasce anche dall’incontro con i turisti. Forse proprio grazie al suo carattere sperimentale e al piccolo contesto in cui operano le Pietre Vive,  l’esperienza presenta un duplice valore: sia promuovere la conoscenza dell’architettura e dei significati religiosi e spirituali di uno dei gioielli del panorama torinese e sia essere occasione di socialità. Grazie a questa dimensione viene sottolineata l’importanza di una conoscenza del patrimonio condivisa, in cui le peculiarità del gruppo di visitatori sono colte come una ricchezza di prospettive con cui porsi nei confronti dell’altro.

 

Vercelli – Evento Sound’n’Track, venerdì 29 settembre

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vercelli è lieta di annunciare che venerdì 29 settembre p.v., presso il Teatro Civico di Vercelli a partire dalle ore 21.15, si terrà l’evento Sound’n’Track. Durante la serata i musicisti della Coming Song Band di Mede eseguiranno le colonne sonore dei film più popolari degli anni ‘80 mentre le allieve di quattro scuole di Danza Vercellesi – Danzarte, New Dance Center, Dance Team e Freedom Mad- si esibiranno con una splendida coreografia sulle note delle musiche eseguite dalla Band.

Il ricavato di questa iniziativa sarà devoluto all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Per l’acquisto dei biglietti è necessario recarsi presso il negozio Dosio Music dove sarà possibile ottenere la prevendita delle seguenti tipologie di postazione: platea poltronissima 14 euro, platea poltrona 12 euro, palco poltrona 14 euro, palco sgabello 12 euro, loggione 10 euro.

Certi che diffonderete ad amici e parenti la notizia vi porgiamo i migliori saluti e vi aspettiamo numerosi!

Torino – UICI/011 – n. 2 – Settembre 2017

UICI/011 – Anno XXXIII n. 2 – Settembre 2017

Comitato di Redazione
UICI/011

Direttore Responsabile
Franco Lepore

Redazione
Francesco Fratta
Sandra Giovanna Giacomazzi
Flavia Navacchia

Hanno collaborato
Martina Desario
Gianni Laiolo
Alessio Lenzi
Silvia Lova
Titti Panzarea
Chiara Pipino
Ivano Zardi
Caporedattore: Lorenzo Montanaro

Per scrivere alla redazione
ufficio.stampa@uictorino.it

Traguardi
Le parole non hanno solo suono. Hanno consistenza, spessore. Hanno sapore. Una giovanissima nuotatrice paralimpica (che a 16 anni ha già stabilito due record del mondo) di sicuro conosce bene il sapore della parola “traguardo”. Lo sente, lo misura ogni giorno, vasca dopo vasca, perché l’ebbrezza del podio dura un istante, ma l’allenamento dura una vita intera. Soprattutto sa che il suo traguardo, come in fondo quello di tutti, è sempre provvisorio. Anche noi dell’UICI Torino cerchiamo di ricordarcene, quando affrontiamo le tante sfide del quotidiano: nell’educazione, nel lavoro, nel progresso tecnologico, nell’impegno per una cultura veramente accessibile (e non solo a parole). Cerchiamo di non fermarci mai, ma anche di imparare a gioire per i piccoli o grandi traguardi.
La redazione

Sommario
Studenti all’opera per un futuro accessibile (pag. 3)
Due nuove applicazioni per chiamare il Taxi (pag. 4)
Carlotta Gilli, fuoriclasse del nuoto (pag. 5)
Torneo “IncluSport” (pag. 6)
I percorsi educativi I.Ri.Fo.R. Torino (pag. 6)
Accessibilità ai beni culturali: qualcuno ci ascolta? (pag. 8)
La visione soggettiva e la forza di essere unici (pag. 9)
Se l’arte coinvolge i cinque sensi (pag. 10)
Più cinema per tutti ( (pag. 11)
La Chiesa di san Lorenzo: un tesoro da toccare con mano (pag. 11)
In viaggio sul Trenino rosso del Bernina (pag. 12)
Quando eravamo emigranti (pag. 14)
La voce dei soci (pag. 15)
Studenti all’opera per progettare un futuro accessibile
L’UICI Torino al “Think-up for disability”

Negli ultimi anni la tecnologia ha migliorato sensibilmente la vita dei disabili visivi. Oggi un cieco può compiere autonomamente molte azioni fino a qualche anno fa inimmaginabili. Ovviamente, questo è possibile solo grazie alla costante ricerca delle case produttrici di strumenti tecnologici e ad una maggiore attenzione alle esigenze delle persone con disabilità.
In questo processo di evoluzione tecnologica e culturale le Università devono avere un ruolo fondamentale. Difatti gli studenti universitari, se opportunamente preparati e adeguatamente informati sul mondo della disabilità, possono diventare gli ingegneri del futuro, capaci, grazie alle loro invenzioni, di contribuire al miglioramento della vita dei disabili.
Negli scorsi mesi UICI Torino ha partecipato al “Think-Up for Disability”, un concorso di idee innovative per l’accessibilità, organizzato da J.E.To.P. (Junior Enterprise Torino Politecnico). In particolare, 7 team di giovani studenti, dopo aver ricevuto alcune direttive per orientarsi nel mondo della disabilità, sono stati chiamati a elaborare progetti di tecnologie indossabili tesi a migliorare la vita quotidiana delle persone disabili.
Il progetto vincitore si chiama “Bel2go”, riguarda la mobilità dei disabili visivi e consiste in una cintura vibrante collegata via bluetooth con uno smartphone. Questo strumento intende agevolare i movimenti dei non vedenti, soprattutto all’interno di grandi strutture precedentemente mappate, come ad esempio gli ospedali. Interagendo con appositi sensori, il dispositivo guida il cieco permettendogli di individuare precisi punti di interesse (ad esempio un reparto o uno sportello). Le indicazioni vengono trasmesse sia attraverso le vibrazioni della cintura (particolarmente efficaci perché a 360°), sia in forma di audio, tramite lo smartphone.
La delegazione della nostra sezione, composta dal presidente Franco Lepore e dal responsabile del Comitato Informatico Alessio Lenzi, ha avuto un ruolo duplice. Nella prima giornata ha illustrato agli studenti alcune criticità legate alla disabilità visiva, soprattutto per gli aspetti riguardanti vita quotidiana e mobilità. Successivamente la nostra rappresentanza (insieme a delegazioni di altre associazioni di disabili) ha fatto parte della giuria interdisciplinare che ha valutato i lavori.
La nostra Associazione è orgogliosa per essere stata invitata a questa importante manifestazione. Iniziative di questo tipo consentono agli ingegneri di domani di confrontarsi con i temi riguardanti la disabilità, grazie anche al contatto con i diretti interessati. Inoltre si attua una grande opera di sensibilizzazione sui temi della disabilità. Ci auguriamo che questo genere di progetti possa trovare maggiore spazio all’interno del mondo universitario e che le idee innovative in materia di disabilità possano beneficiare di risorse sempre maggiori per concretizzarsi.

Franco Lepore
Presidente UICI Torino
A Torino due nuove App per chiamare il Taxi
Arrivano WeTaxi e MyTaxi

Com’è ormai evidente da tempo, gli smartphone stanno diventando oggetti insostituibili nella quotidianità di tutti, ma, soprattutto, stanno assumendo un ruolo centrale nel migliorare l’autonomia delle persone cieche e ipovedenti.
A questo proposito, negli ultimi giorni, sono entrare in funzione a Torino due nuove applicazioni per chiamare in autonomia il taxi ed essere continuamente informati su disponibilità e costi.
Le applicazioni sono Wetaxi e Mytaxi. Pienamente utilizzabili attraverso i lettori di schermo installati sui telefoni, entrambe le App ci permettono di chiamare un taxi, ma naturalmente ognuna di esse ha caratteristiche diverse che andremo brevemente ad illustrare in questo articolo.
Partiamo da Wetaxi. Si tratta di una nuova applicazione, nata a Torino e sviluppata da una società giovane e dinamica. Le caratteristiche salienti di quest’applicazione sono fondamentalmente due. La prima è la possibilità di conoscere in anticipo il costo della corsa, che non varierà, anche in presenza di traffico o soste per problemi sulle strade. L’altra caratteristica decisamente innovativa è la possibilità di condividere una corsa con altri che fanno il nostro stesso tragitto, cosa che consente un notevole risparmio economico.
Per il perfezionamento dell’accessibilità dell’applicazione, gli sviluppatori hanno interagito attivamente con la nostra sezione UICI. Ne è nata una bellissima collaborazione, che ha prodotto un consistente salto di qualità per l’accessibilità di Wetaxi. Fra le novità che siamo riusciti a far introdurre, la possibilità di indicare nel profilo se si è non vedenti, la possibilità di indicare se si hanno animali ed in generale, l’ottimizzazione dell’interfaccia che risulta completamente fruibile attraverso VoiceOver su iPhone o Talckback su Android.
MyTaxi, l’altra applicazione di cui vogliamo parlarvi, è già una grossa realtà a livello internazionale che finalmente ha deciso di sbarcare anche a Torino. Contrariamente a Wetaxi, qui il costo delle corse viene calcolato a tassametro, ma è possibile realizzare un preventivo di quanto andremo a spendere.
Anche quest’applicazione risulta accessibile ed all’interno è possibile specificare nelle note tutte le nostre esigenze, compreso il fatto di essere non vedenti.
Con entrambe le applicazioni è possibile pagare in contanti o con carta di credito, a seconda delle necessità. Al momento, la differenza fondamentale fra Wetaxi e MyTaxi è la disponibilità di vetture. Infatti, Wetaxi si appoggia alla centrale Taxi Torino, importante realtà cittadina con oltre 1500 macchine disponibili, mentre MyTaxi si serve di tassisti svincolati dalla centrale, che per ora non sono molti.
In ogni caso, è molto comodo avere più applicazioni a disposizione e poter scegliere quella che ci piace di più e che a nostro parere funziona meglio.
Per scaricare le applicazioni, entrambe gratuite, si deve far riferimento agli store di Apple per iPhone o di Google per Android.

Alessio Lenzi
Responsabile Comitato Informatico UICI Torino

 

Carlotta Gilli, una fuoriclasse in piscina
Gareggerà per la Nazionale azzurra ai Mondiali di Nuoto paralimpico

 

Da Torino a Città del Messico, passando per Berlino. Grinta, passione, tenacia. Medaglie vinte, nuove sfide sempre più ambiziose e una storia ancora tutta da scrivere. Carlotta Gilli ha solo 16 anni, ma ha già ampiamente dimostrato di essere una fuoriclasse del nuoto, paralimpico e non solo. Ci sarà anche lei nella nazionale azzurra, che tra pochi giorni (dal 30 settembre al 6 ottobre) volerà a Città del Messico, dove si disputeranno i campionati mondiali di nuoto paralimpico. Lo farà con l’entusiasmo tipico della sua età, ma anche con la consapevolezza di avere all’attivo alcuni importanti successi. Nel mese di luglio, Carlotta si è imposta a Berlino, tappa finale del circuito World Series paralimpico, dove ha stabilito ben due record mondiali. Questi successi sono motivo d’orgoglio anche per l’UICI Torino: l’atleta, infatti, è iscritta all’associazione e usufruisce dei percorsi educativi proposti dall’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
Torinese, classe 2001, studentessa di liceo scientifico, Carlotta ha sempre avuto una passione per lo sport. «Da bambina ero un “maschiaccio” – ricorda – Sognavo di giocare a calcio. A otto anni, però, spinta dalla mia famiglia, mi sono avvicinata al nuoto: dicevano che era uno sport sano e completo». Così ha incominciato ad allenarsi, all’inizio senza troppa convinzione. Poi, poco a poco, quel quotidiano contatto con l’acqua è diventato un bisogno, una parte insopprimibile di sé. E, forte anche dei primi incoraggianti risultati, Carlotta ha capito di essere fatta per nuotare. «E’ incredibile come l’essere umano, pur essendo una creatura terrestre, possa trovarsi a proprio agio nell’acqua – riflette la giovane atleta – I diversi stili mi affascinano per la loro complessità, ma anche per la loro naturalezza». Carlotta nuota per la nota società sportiva Rari Nantes Torino. La scorsa stagione si è preparata sotto la guida dell’allenatore Fabrizio Miletto, mentre attualmente a seguirla è Andrea Grassini. A livello nazionale porta avanti due percorsi paralleli. Il primo è con la Fin (Federazione Italiana Nuoto). Nel contempo, in virtù della sua condizione di ipovedente, la nuotatrice si è avvicinata anche allo sport paralimpico (categoria S13) ed è entrata nella Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). «In realtà non noto grandi differenze tra i due mondi. Cambiano alcune modalità, ma i prespposti e gli obiettivi sono gli stessi». Sarà proprio il percorso paralimpico a condurla a Città del Messico, dove si cimenterà con tutte le gare dello stile libero (50, 100 e 400 metri), poi nei 100 dorso, nei 100 delfino e nei 200 misti. In quest’ultima specialità, a Berlino, ha già stabilito il record mondiale. Da notare che la competizione si svolgerà a un’altitudine di 2.400 metri: una condizione dura, capace di mettere alla prova anche i fisici più temprati. Ma Carlotta parte tranquilla, con la serenità e l’assertività proprie del suo carattere. Su di lei il commissario tecnico della nazionale, Riccardo Vernole, ripone molte aspettative, pur senza volerla caricare di eccessive responsabilità.
Da anni le giornate di questa giovanissima campionessa, che ha come modelli Federica Pellegrini e Ilaria Bianchi, sono scandite rigidamente: sveglia all’alba, a volte allenamenti prima della scuola, poi altri allenamenti nel pomeriggio. Ore e ore in vasca, che però non le pesano. Anzi, per lei, che sogna e immagina una carriera da atleta, sono la sola vita possibile. «Qualche volta mi dico “sono pazza”. Ma poi penso che sarei pazza a non farlo».

Lorenzo Montanaro

Torneo IncluSport
Quando lo sport è veramente per tutti

Da sempre UICI Torino e la corrispondente Polisportiva hanno tra i loro obiettivi quello di promuovere ed attuare le attività sportive volte allo sviluppo psicofisico dei non vedenti e degli ipovedenti.
In molti casi il mondo delle persone con disabilità è molto ristretto ed incentrato soprattutto sul contatto corporeo. Pertanto è importante proporre degli interventi che possano aiutare la persona a percepirsi nella sua interezza, a sfruttare al massimo le proprie potenzialità, a comunicare con il mondo esterno.
L’integrazione sociale è un elemento fondamentale e il risultato del corretto sviluppo dell’identità e dell’autostima; essa va promossa e realizzata sia all’interno delle relazioni primarie, che di quelle secondarie. Particolarmente significativa risulta la pratica dell’attività sportiva, poiché lo sport può considerarsi un mezzo privilegiato d’integrazione.
Nel corso della sua esperienza di vita, il disabile si trova a far fronte a numerose difficoltà, sia a livello dell’autonomia personale, sia riguardo alla socio-affettività. Grazie all’attività sportiva si agisce sulle abilità individuali, favorendo lo sviluppo delle capacità innate e l’acquisizione di nuove e diverse abilità. Attraverso lo sport la persona disabile può mettersi in gioco e sperimentarsi, imparare a controllare il proprio corpo, sviluppare il senso di autoconsapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità, scoprire di avere abilità inaspettate. Inoltre la pratica sportiva contribuisce anche a formare e rafforzare il senso d’identità. Per un disabile visivo fare sport è una vittoria, perché manifesta la volontà di misurarsi con gli altri e di andare oltre l’ostacolo rappresentato dalla cecità o dall’ipovisione.
In definitiva, lo sport può essere considerato un formidabile mezzo d’integrazione della persona diversamente abile.
Domenica 8 ottobre 2017, presso la Palestra Parri – Via Tiziano 43/b, si terrà un importante evento all’insegna dello sport inclusivo. Prenderanno parte al torneo diverse squadre provenienti da tutto il Piemonte, formate da vedenti e disabili visivi, che si contenderanno il trofeo messo in palio. I partecipanti si affronteranno in diverse discipline sportive tra cui corsa, showdown, rigori a calcio, torball, scherma e tiro con l’arco. I risultati della singola squadra saranno stabiliti in base alla somma delle performances di tutti i componenti. Al termine del torneo verrà stilata una classifica finale che decreterà la squadra vincitrice. Tuttavia la vittoria più grande sarà quella di aver contribuito a promuovere la grande valenza inclusiva che può avere lo sport, in una parola IncluSport.

Franco Lepore – Presidente UICI Torino
Ivano Zardi – Presidente Polisportiva UICI Torino

 

Percorsi educativi I.Ri.Fo.R. Torino
In viaggio verso l’autonomia

Accompagnare verso l’autonomia, aiutare a crescere, progettare insieme. I princìpi che da sempre guidano l’attività dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) si ritrovano con particolare evidenza nel servizio educativo proposto dalla nostra sezione di Torino. Da anni l’ente lavora fianco a fianco con la Città di Torino e con 9 consorzi di Comuni della Provincia, per assicurare un adeguato sostegno ai bambini e ai ragazzi con disabilità visiva. E’ una sfida da giocare metro dopo metro, è un lavoro delicato e affascinante. Gli anni della scuola sono un tempo cruciale: è in questo periodo che la persona disabile impara a “sbattere la testa” contro i propri limiti, ma anche a scoprire insospettabili risorse. Per accompagnare e guidare questo cammino servono progetti mirati e competenze di alto livello. L’I.Ri.Fo.R. Torino può contare su una squadra composta da dieci educatori, un coordinatore (tutti laureati in Scienze dell’Educazione e adeguatamente formati sulla disabilità visiva) e una responsabile amministrativa, che lavorano col costante supporto di tutto lo staff dell’ente. Ne deriva un impegno significativo: 34 casi seguiti (a Torino e provincia) per un totale di 288 ore settimanali. L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: lavorare sullo sviluppo globale delle autonomie, per una piena integrazione della persona nei diversi contesti di vita. Gli interventi, quindi, spaziano in tre diversi ambiti: scolastico, domiciliare, territoriale. Già nei primi anni della scuola elementare si punta alla conoscenza degli ausili assistivi, cominciando da quelli informatici. Successivamente, a mano a mano che il bambino estende il proprio raggio d’interesse, si passa alle tecniche di orientamento e mobilità. Tante sono le strategie che si possono mettere in atto per compensare gli effetti della disabilità visiva, dal braille ai libri tattili, dalla sintesi vocale al bastone bianco. Per individuarle e trasmetterle sono necessarie una solida conoscenza, ma anche creatività e inventiva. Da sempre l’I.Ri.Fo.R. punta sulla formazione continua dei suoi educatori, proponendo percorsi differenziati di anno in anno, che approfondiscono ora le tematiche della mobilità personale, ora quelle dell’informatica. Dal 2011, poi, la sezione del capoluogo sabaudo, in collaborazione con la Città di Torino, ha investito molto sulla conoscenza della codifica ICF (International Classification of Functioning), un sistema che consente all’equipe educativa di osservare e descrivere con precisione le capacità di ciascun bambino o ragazzo, così da calibrare meglio gli interventi. «Crediamo molto in questo strumento – spiega Silvia Lova, coordinatrice I.Ri.Fo.R. Torino – anche perché restituisce alla persona il profilo delle sue abilità e non quello delle mancanze. Ed è una base solida su cui costruire».
A scuola, a casa, in giro per il quartiere, il lavoro dell’educatore è fatto di infinite sfaccettature. «Bisogna continuamente mettersi in gioco. Ci sono grandi fatiche e grandi soddisfazioni – racconta Martina Desario, da nove anni membro dell’equipe educativa I.Ri.Fo.R. Torino – Lavorare con bambini e ragazzi non vedenti per me è state una scoperta, mi ha portato a osservare le cose da un’altra prospettiva. Il nostro lavoro non è un “assistere”, ma un accompagnare verso una vita autonoma. Fermo restando il distacco professionale, essenziale per la buona riuscita del percorso, spesso si creano legami forti, soprattutto con le persone che seguiamo da più tempo».
Il servizio, erogato dalla Città di Torino e dai consorzi di Comuni in regime di accreditamento, è rivolto a bambini e ragazzi ciechi (totali o parziali) o ipovedenti gravi. Per maggiori informazioni 011 53 55 67 irifor@uictorino.it

 

Accessibilità ai beni culturali
I buoni frutti ci sono, ma le istituzioni non sempre se ne curano

Son passati più di tre mesi dal convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, svoltosi al teatro Gobetti di Torino il 25 e 26 maggio scorsi, che ha visto la partecipazione di numerosi e importanti musei dell’area torinese impegnati concretamente da anni sull’accessibilità, nonché di esperti sull’argomento, noti nel nostro paese e nel resto d’Europa.
Quel convegno si era prefisso fondamentalmente due obiettivi: 1) presentare una sintesi dell’intenso lavoro di ricerca e sperimentazione svolto nell’area torinese tra vari musei e associazioni (tra le quali in primis la nostra) con le conseguenti realizzazioni; 2) l’esposizione dei risultati (ovviamente provvisori) della ricerca dalla quale ha preso titolo il convegno, condotta dalla fine del 2013 da un gruppo di lavoro denominato MakingSense e composto da musei (Fondazione Sandretto, PAV), enti pubblci (comune di Torino, Politecnico di Torino) e associazioni (Unione Ciechi e Ipovedenti, Irifor, Tactile vision). A partire da questi esempi di virtuosa sinergia (tra i quali non va dimenticato il partecipatissimo Tavolo sulla cultura accessibile che nel 2012 ha prodotto un importante “Manifesto della cultura accessibile a tutti”), il convegno ha inteso aprire un confronto rigoroso e a tutto campo sulla questione dell’accessibilità, nel momento in cui si moltiplicano le iniziative e quasi ogni giorno si sente parlare di “rivoluzionarie” innovazioni tecnologiche che renderebbero “finalmente del tutto accessibili” le opere d’arte ai disabili, e che in molti casi, ad un’indagine solo un poco più attenta, si rivelano invece di scarsa efficacia e assai poco innovative. E ciò avviene perché in genere non si affrontano in modo serio ed adeguato alcune questioni cruciali.
Il convegno di cui parliamo (e crediamo sia stata la prima volta), tali questioni invece le ha poste esplicitamente, e tutti i relatori che sono intervenuti son stati chiamati ad esprimere il loro pensiero in merito, e lo hanno fatto, portando ciascuno un proprio significativo contributo.
Non si può più prescindere da una accurata riflessione su quale sia la natura del linguaggio e il suo rapporto con i sensi, e sulle attenzioni da assumere affinché la parola sia capace di fornire un contributo specifico ed efficace unitamente agli altri sensi, alla formazione delle immagini mentali. analogamente non è più rinviabile una riflessione che giunga a definire quali debbano essere i requisiti minimi imprescindibili dei vari supporti utilizzati (mappe, riproduzioni in rilievo, ecc.) e sulle tecniche più idonee della loro realizzazione. Urge infine un ponderato ragionamento sul modo più utile ed efficace di utilizzare le tecnologie esistenti in connessione con i contenuti proposti alla fruizione dei disabili. Dunque non basta la sola presenza di una qualsiasi audioguida, di una qualsiasi mappa o di un qualunque tipo di riproduzione in rilievo o di una ennesima App per poter parlare di effettiva e soddisfacente accessibilità, come spesso si legge su articoli a dir poco approssimativi confezionati da giornalisti che per lo più poco o nulla sanno dell’argomento, né si preoccupano di informarsene adeguatamente.
Tutto questo è stato il convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, molto apprezzato dai partecipanti e dai vari relatori. Peccato solo che – nonostante i comunicati stampa e i numerosi inviti inviati, stampa e istituzioni siano state pressoché del tutto assenti. Le istituzioni in particolare, quali Regione Piemonte e ancor più il Comune di Torino (per altro partner del gruppo di MakingSense), che così, oltre a mostrare una colpevole disattenzione, hanno perso un’occasione preziosa per conoscere e valutare meglio l’immensa ricchezza prodotta e riconosciuta in tutta Italia in tema di accessibilità dai Musei e dalle Associazioni del territorio che amministrano e amministreranno per i prossimi anni. Gli addetti all’informazione, che in tal modo hanno mostrato chiaramente il loro scarsissimo interesse reale per i temi dell’accessibilità, ed hanno perso l’opportunità per informarsi quel tantino in più che basterebbe a far scrivere loro articoli un pochino più sensati e documentati quando per caso devono occuparsene. In ogni caso, d’ora in avanti le parole altisonanti che ricoprono il vuoto e le finte innovazioni, da qualunque parte vengano, avranno un po’ più di difficoltà a trovare ascolto e credibilità presso i disabili.

Francesco Fratta – Direzione nazionale UICI – Responsabile per l’accessibilità a beni culturali e servizi librari
La visione soggettiva
E la forza di essere unici

 

Che cos’è la realtà? Molti risponderebbero che è reale tutto ciò che possiamo vedere e sperimentare
attraverso i nostri sensi. Parrebbe, in questo modo, che la realtà sia uguale per tutti, ma allora perché, di fronte ad un quadro, un paesaggio o un evento quotidiano, non reagiamo tutti allo stesso modo e notiamo particolari diversi?
Fondendo in questo discorso la scienza, la filosofia e la psicologia, possiamo affermare che l’occhio ci permette di vedere, ma la realtà che ci rappresenta è fortemente condizionata da tutto il nostro vissuto, dal luogo in cui siamo nati, dal pensiero religioso, dall’ideologia politica e da tutte le esperienze che hanno caratterizzato la vita di ciascuno di noi.
A livello puramente funzionale, l’occhio è assimilabile a una macchina fotografica: cornea, pupilla, cristallino e retina sono gli elementi costitutivi di questo delicato meccanismo.
Così l’occhio vede. Ma che cosa vede? E come? Se ci riflettiamo sopra, capiremo che (anche non prendendo in considerazione le varie patologie che possono limitare o annullare le capacità visive), il vedere ha sempre in sé qualcosa di soggettivo, derivante dal vissuto personale.
Abbiamo imparato a parlare e a vedere, definendo i vari oggetti, dai nostri genitori, acquisendone inconsapevolmente gusti e opinioni. Per questo la realtà e il concetto di bellezza non sono univoci; successivamente l’educazione scolastica, gli amici e le nostre prime esperienze ci condizionano ulteriormente e finiamo per adattarci alla realtà della maggioranza, soffocando la nostra individualità. Ma, così facendo, rischiamo di sacrificare alla volontà altrui o ai gusti imperanti la nostra personalità, i nostri obiettivi, i nostri sogni. La maggioranza degli uomini si adatta a questo tipo di esistenza. Si lamenta, ma non fa nulla per cambiarla. E invece no: per combattere l’ amargura, un termine portoghese che sta ad indicare amarezza, tristezza, malinconia, risentimento, dobbiamo lottare perché si concretizzino la nostra unicità, i nostri progetti. Questo renderà la nostra vita ogni giorno diversa e bella, anche se ci saranno dei momenti di sconforto, perché l’avremo vissuta pienamente, senza paure, senza pregiudizi, mescolandoci a tutti quelli che, come noi, vogliono veramente vivere.
Per quanto riguarda noi non vedenti, non dimentichiamo che la realtà si percepisce anche attraverso gli altri sensi; anche noi, come gli altri, siamo condizionati dall’educazione familiare e scolastica e, per di più, abbiamo bisogno di avere intorno persone che colmino le lacune derivanti dalla mancanza della vista, accrescendo in tal modo la nostra autostima e il nostro grado di socializzazione. Per questo, più degli altri, dobbiamo lottare per realizzare la vita in cui crediamo, senza lasciarci influenzare dalle decisioni altrui. Solo così avvertiremo meno il peso della nostra minorazione e saremo in grado di costruire il nostro futuro, forse con fatica ma con la gioia di chi ha saputo raggiungere il proprio obiettivo.
Per chi volesse approfondire questo argomento consiglio vivamente la lettura del romanzo dello scrittore brasiliano Paulo Coelho “Veronica decide di morire”.

Flavia Navacchia

 

Quando l’arte coinvolge i cinque sensi
L’esperienza della Summer School in Salento

Tra il 19 luglio e il 4 agosto, presso l’agriturismo “Le Fattizze” di Nardò (Lecce), si è tenuta una Summerschool articolata in 6 incontri della durata di 3 ore ciascuno, dove, insieme a riflessioni teoriche e esposizione di varie esperienze museali dell’area torinese riguardanti i temi dell’accessibilità, si sono svolti anche diversi laboratori dedicati ai cinque sensi. Collateralmente, per tutta la durata del corso, son state esposte ad una esplorazione prima solo tattile e poi anche visiva, alcune opere della scultrice Emilia Pozzo La Ferla, facenti parte della mostra “Vedertoccando”, che presenta corpi in vari atteggiamenti, gesti e volti con diverse espressioni. La Summerschool si è chiusa con una cena al buio che è stata – come tutto il corso del resto – molto apprezzata.
La maggior parte dei relatori che hanno affrontato questioni teoriche o hanno narrato esperienze museali di accessibilità, – Paola Traversi, Anna Laferla, Orietta Brombin, Annamaria Cilento, Fabio Levi, Rocco Rolli, Andrea De Benedetti e il sottoscritto – provenivano dall’area torinese e quasi tutti erano stati relatori al convegno “Sensi e parole per comprendere l’arte”, svoltosi a Torino a fine maggio (si veda l’articolo pubblicato su questo giornale), e con tutti loro la nostra Unione vanta proficue e durature collaborazioni.
Dunque, oltre ai contenuti e agli elementi di riflessione trasmessi esplicitamente dalle relazioni, è sicuramente filtrato anche il metamessaggio di quanto sia utile ed efficace, in termini di risultati concreti, un’assidua collaborazione tra gli enti che la cultura hanno il compito di proporla alla fruizione del pubblico e coloro che di questa offerta son destinatari, specie quando questi ultimi sono persone con disabilità. L’efficacia infatti deriva fondamentalmente dal fatto che il disabile che desidera davvero entrare in contatto significativo col bene culturale, non si può accontentare di un’offerta qualsiasi, ma si fa soggetto attivo e propositivo nella ricerca dei mezzi e degli strumenti più idonei per la soluzione dei vari problemi che gli impediscono una fruizione realmente soddisfacente dell’opera d’arte. Per inciso osserviamo anche che assai spesso le soluzioni trovate per questa via si rivelano estremamente utili anche a molti altri, compresi i cosiddetti normodotati.

Francesco Fratta

 

Più cinema per tutti
Protagonista Carlo Verdone

Dal 2 all’11 ottobre Torino sarà un punto di riferimento per la cultura accessibile. Al Cinema Massimo, infatti, si svolgerà la rassegna “Più cinema per tutti”, sviluppata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e coordinata da Rosa Canosa. L’evento offrirà una serie di proiezioni attente alle necessità dei disabili sensoriali (con audiodescrizione pe le persone cieche e sottotitolazione per quelle sorde). La sfida è realizzare una manifestazione culturale per tutti. Quindi, non un evento speciale o “dedicato”, ma una proposta inserita nella normale programmazione delle sale. La rassegna sarà dedicata al grande regista e attore romano Carlo Verdone, del quale saranno proiettati 9 film, 7 dei quali pienamente accessibili alle persone con disabilità sensoriale. Lunedì 2 ottobre sarà lo stesso Verdone a inaugurare il ciclo di proiezioni: incontrerà il pubblico e presenterà il film Borotalco (1982), uno dei suoi grandi classici. Sostenuto da Compagnia di San Paolo, il progetto “Più cinema per tutti” è realizzato in collaborazione con le principali associazioni di persone disabili presenti sul territorio. Naturalmente non poteva mancare la nostra Unione, che ha fin da subito appoggiato l’iniziativa con entusiasmo.

 

La chiesa di San Lorenzo: un racconto da toccare con mano
Volontari al servizio dell’arte e della bellezza

Tra le numerose attività che animano il panorama culturale torinese è interessante, per l’attenzione dedicata ad ogni singolo turista, una delle proposte offerte dalla chiesa di San Lorenzo. La volontà di rendere nota ai cittadini e agli altri visitatori la storia dell’edificio ha sempre trovato ampia disponibilità in differenti gruppi di volontari e grande risonanza negli studi sul barocco piemontese. Proprio all’interno di questo fortunato contesto opera un piccolo gruppo di volontari, le Pietre Vive, una comunità di ispirazione ignaziana che, oltre all’accoglienza di quanti desiderano conoscere la chiesa, si propone di garantire un accompagnamento alla visita per persone cieche e ipovedenti. L’idea nasce in seguito ad una collaborazione col settore cultura della nostra sezione UICI Torino, col quale è stato possibile confrontarsi sui temi di cultura e accessibilità, e dal desiderio di valorizzare la chiesa con un approccio completo. In quest’ottica è stata riconsiderata la finalità del servizio: rendere l’edificio “pietra viva” raccontandone i significati cristiani e la storia celati dietro la sua architettura.
Per fornire una visita esaustiva e coinvolgente, il gruppo, oltre a un approfondito studio storico-artistico, ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti utili a un approccio che solleciti diversi sensi. Proprio per questo, oltre all’ascolto delle informazioni fornite dai volontari, è prevista anche l’esplorazione tattile di disegni a rilievo (della pianta e della facciata) e di alcuni particolari architettonici al fine di sottolineare i punti di principale interesse.
Il percorso di visita è ancora in fase di sperimentazione, sia perché alcune delle strumentazioni di cui vorrebbe avvalersi il gruppo, tra cui il modellino della cupola, non sono ancora state realizzate, sia perché la verifica del lavoro svolto nasce anche dall’incontro con i turisti. Forse proprio grazie al suo carattere sperimentale e al piccolo contesto in cui operano le Pietre Vive, l’esperienza presenta un duplice valore: promuovere la conoscenza dell’architettura e dei significati religiosi e spirituali di uno dei gioielli del panorama torinese, ma anche creare un’occasione di socialità. Grazie a questa dimensione viene sottolineata l’importanza di una conoscenza del patrimonio condivisa, in cui le peculiarità del gruppo di visitatori sono colte come una ricchezza di prospettive.
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito http://pietrevive.altervista.org

Gianni Laiolo – responsabile settore cultura UICI Torino
Chiara Pipino – volontaria gruppo Pietre Vive

 

In viaggio sul trenino rosso del Bernina
Tra vallate e paesaggi mozzafiato

Quest’anno, la gita organizzata dalla nostra sezione UICI Torino e svoltasi nei primi giorni di giugno, ci ha portato, almeno per un giorno, al di fuori dei confini nazionali, in Svizzera, dove, per raggiungere St. Moritz, siamo saliti sul famoso “Trenino Rosso del Bernina”, che ci ha permesso di godere di un’esperienza bellissima ed emozionante. Nel 2008, questo percorso è stato inserito dall’Unesco nel prestigioso Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ma com’è nato il Trenino? Verso la fine del 1800 i residenti delle vallate circostanti sentirono l’esigenza di potersi spostare liberamente e di svolgere il proprio commercio più agevolmente, soprattutto nella stagione invernale. Così aderirono al progetto di un’azienda inglese che prevedeva la costruzione di una ferrovia di collegamento fra le vallate. I lavori ebbero inizio nel 1906 e si conclusero nel 1913 con l’apertura ufficiale della ferrovia, anche nei mesi invernali, su tutta la linea.
Per quei tempi, un’opera del genere era quanto mai complessa e ardita. La sua realizzazione dimostra, una volta di più, la genialità dell’uomo.
Alle 9.15, dopo una levataccia antelucana per essere puntuali, eravamo tutti alla Stazione di Tirano, pronti a salire con la nostra guida sul famoso Trenino e, comodamente seduti nelle carrozze panoramiche, con vetrate a cupola che permettono una più ampia visuale, abbiamo finalmente iniziato il viaggio.
In poco più di 2 ore il Trenino ci ha portato da un’altitudine di 420 metri ad una di 2.253 metri, dove si trova l’Ospizio del Bernina che segna il confine linguistico fra l’italiano e il tedesco, passando dalla Val Poschiavo alla Val Engadina, entrambe facenti parte del Canton Grigioni. Grazie alla spiegazione della guida abbiamo potuto cogliere, anche se in modo indiretto, la bellezza suggestiva del paesaggio. Mentre il Trenino si arrampicava lentamente a spirale intorno alla montagna, la voce della guida ci descriveva le diverse tonalità della vegetazione: dal verde chiaro delle querce a quello più intenso dei castagni e degli abeti e al verde più scuro delle pareti ricoperte da muschi e licheni, fino ad arrivare alla cima dove i raggi del sole si riflettevano sul bianco dei ghiacciai. Si è trattato di un’esperienza che consigliamo a tutti i non vedenti, purché siano accompagnati da una persona preparata e sensibile.
Scendendo nella Val Engadina, lungo il corso del fiume omonimo, siamo giunti a St. Moritz (1822 metri di altitudine) che nonostante la sua alta quota gode di un clima mite.
Molto piacevole è stata la passeggiata lungo il lago dove ci siamo fermati per il pranzo; nel pomeriggio abbiamo visitato ciò che era possibile tra cui le rovine di un antico castello mai portato a termine e, per contro, il viale su cui si affacciano le bellissime e lussuose ville di alcuni vip.
Con il pullman abbiamo quindi raggiunto Livigno in Valtellina (1816 metri di altitudine), un paese che rispecchia molto l’ordine e lo stile di vita degli svizzeri e come St. Moritz offre degli scorci naturalistici di grande effetto. La guida ci ha raccontato le guerre di religione che si sono svolte nei secoli scorsi tra cattolici e protestanti che, al giorno d’oggi, finalmente, vivono pacificamente.
Nelle sue varie tappe, la gita ha cercato di coniugare le bellezze storiche ed artistiche con quelle paesaggistiche. Queste ultime ci hanno maggiormente colpiti ed emozionati. Anche i partecipanti hanno mostrato il loro gradimento, consigliandoci di organizzare nuovi viaggi, magari in qualche capitale straniera.

Titti Panzarea

 

Quando eravamo emigranti e sbarcavamo a Ellis Island
La memoria in mostra al Galata Museo del Mare di Genova

Nulla è più straziante di una partenza in nave per chi ha appena salutato le persone più care e teme di non rivederle mai più. Lentamente la prua prende il largo verso un mare scuro d’angoscia, mentre il cuore resta inchiodato alla banchina. Gli emigranti che a inizio Novecento si imbarcavano sui piroscafi diretti in America, a volte, al momento di partire, lanciavano verso i loro familiari un gomitolo di lana e si aggrappavano forte a quel filo sottilissimo, finché la nave, allontanandosi, non lo spezzava. Abbiamo scoperto tutto questo durante la visita al Galata Museo del Mare di Genova, tappa della gita organizzata dall’U.N.I.Vo.C. Torino per il mese di maggio. L’intero museo è una miniera di informazioni sulla storia della navigazione e della marineria. Particolarmente toccante, forse anche per i tanti riferimenti alla nostra storia recente e alla contemporaneità, è stata la visita alla sezione MEM (Memoria e Migrazioni), che, con i suoi 1.200 metri quadri di allestimento e oltre 40 postazioni multimediali, ricostruisce sia la storia dell’emigrazione italiana via mare, sia quella, più recente, dell’immigrazione verso l’Italia. Così, grazie anche alla passione e alla preparazione di Lidia (la guida che ci ha accompagnati durante la nostra giornata genovese), abbiamo potuto immergerci in un universo di sofferenze e speranze, vicende tragiche e storie a lieto fine. I viaggi di chi, per oltre un secolo, ha lasciato l’Italia cercando fortuna oltremare, erano esperienze estreme, al limite della sopravvivenza. Le traversate duravano settimane. Si dormiva ammassati a centinaia in spazi angusti, dove in breve tempo l’aria diventava irrespirabile. La probabilità di ammalarsi era elevata: a bordo imperversavano infezioni come il tracoma (che nei casi più gravi portava alla cecità) o patologie polmonari causate dai forti venti atlantici. Spesso i più fragili soccombevano. Chi aveva la fortuna di sopravvivere al viaggio, se approdava negli Stati Uniti doveva superare, al momento dello sbarco, un accurato esame medico. Le persone che risultavano malate, o anche solo debilitate, venivano immediatamente rispedite in patria. Sono entrate ormai nella leggenda le vicende legate a Ellis Island, l’isolotto nella baia di New York da dove transitavano gli italiani in arrivo. Ad attenderli non c’era certo un mondo accogliente, ma una lingua ignota, un presente precario e (nel migliore dei casi) la prospettiva di un lavoro sfibrante, talvolta disumano. Eppure ci sono anche tante storie positive: storie di persone che ce l’hanno fatta e che, con intraprendenza e coraggio, hanno saputo integrarsi in quel melting-pot culturale. Lo sanno bene i tantissimi Americani che oggi portano un cognome italiano. Molte di queste storie si possono ripercorrere visitando il Museo del Mare, grazie a un accurato lavoro di documentazione che raccoglie lettere, immagini e oggetti personali. Sono vicende che non possiamo dimenticare. Sono anche le nostre storie. In fila, tra le figure stanche e disorientate sulla banchina, potrebbero esserci i nostri bisnonni. Non solo: al di là di qualsiasi valutazione politica, nel leggere e ascoltare di quei viaggi estremi, è impossibile non rabbrividire, pensando alle migliaia di persone che oggi lasciano i loro Paesi e rischiano la vita in mare, per inseguire un destino non meno incerto.

Lorenzo Montanaro

 

La voce dei soci
I test d’ingresso alla Facoltà di Fisioterapia siano accessibili ai disabili visivi

Per la rubrica “La voce dei soci”, pubblichiamo il contributo di Gianni Laiolo, consigliere della nostra sezione UICI Torino e responsabile del comitato fisioterapisti. Il suo appello per l’accessibilità dei test d’ingresso tocca un tema di grande rilevanza. In gioco c’è il futuro di una professione storica, che per decenni ha consentito a centinaia di persone cieche e ipovedenti di accedere al mondo del lavoro e dimostrare le loro grandi potenzialità. Ma se non si troveranno soluzioni adatte, questa possibilità rischia di esaurirsi.
Vi ricordiamo che potete contribuire alla rubrica “La voce dei soci” inviando testi brevi (circa 1.000 caratteri spazzi inclusi) all’indirizzo ufficio.stampa@uictorino.it

Vogliamo fare chiarezza sui test d’ingresso alla Facoltà di Fisioterapia dell’università. Attualmente, lo ricordiamo, il solo corso praticabile per i disabili visivi è quello istituito presso la Facoltà di Firenze, che garantisce una riserva di 5 posti.
Da parecchi anni la nostra sezione UICI Torino chiede all’ateneo del capoluogo piemontese di rendere accessibili le prove d’ammissione. Ci sono stati vari incontri con il Preside di Facoltà, ma non si è raggiunto nessun risultato, poiché la materia è di competenza del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Nonostante questo, abbiamo comunque cercato di intraprendere una trattativa con l’Università torinese per rendere accessibile il percorso. Il Consiglio provinciale UICI, coinvolgendo la sede centrale, ha fatto tutto il possibile. E’ stato anche scritto un Ordine del Giorno, nel quale si chiedeva un impegno straordinario per rimuovere gli ostacoli esistenti e consentire ai ragazzi con disabilità visiva di avvicinarsi a una professione storica, che tanto ha dato ai ciechi. Nel frattempo abbiamo anche preso contatti con l’Università del Piemonte Orientale e, insieme ad alcuni dirigenti nazionali, abbiamo incontrato il Preside della Facoltà di Fisioterapia di Novara. Forti della sensibilità dimostrata dall’ateneo novarese, abbiamo stilato il progetto per un percorso di laurea sperimentale rivolto a 5 studenti. Purtroppo, anche in questo caso, l’entusiasmo ha avuto vita breve: per attuare il programma, infatti, l’ateneo ha chiesto al Ministero uno stanziamento straordinario, che però non è mai arrivato. Sull’accessibilità dei test d’ingresso si è pronunciato anche il Consiglio Regionale UICI Piemonte, con un Ordine del Giorno datato 2 luglio. Nulla si è mosso fino a fine luglio, quando il quotidiano La Repubblica ha dedicato un articolo alla questione. Secondo i giornalisti, il rettore di Torino, su pressione dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, avrebbe finalmente reso accessibili i test d’ingresso agli studenti non vedenti. Ne è scaturito un dibattito tra gli addetti ai lavori e i docenti dei corsi. A fianco dei disabili si sono schierate anche l’Associazione Nazionale Fisioterapisti (Aifi) e l’Organizzazione Europea di Fisioterapia. In particolare, nelle scorse settimane, siamo stati ricevuti dall’Aifi, che, attraverso il direttore regionale Giuseppe Tedesco, ci ha manifestato solidarietà e sostegno. Tuttora, comunque, la questione resta sospesa. Il paradosso è che tra i docenti dei corsi di laurea ci sono già alcune persone non vedenti. Come già osservato, la nostra Unione Ciechi di Torino ha lavorato molto per sanare il problema. Oltre al sottoscritto, che da anni si batte contro questa ingiustizia, va senz’altro citato il prof. Oscar Franco, che ha investito lavoro, impegno e passione. Speriamo che gli anni di lotte portino finalmente ai risultati sperati, dando la possibilità ai nostri giovani di intraprendere una professione che ha saputo rinnovarsi e raggiungere una formazione di livello universitario. Non permettiamo che il nostro lavoro vada perso: quella del fisioterapista è una professione che dà grandi soddisfazioni e ci permette di aiutare il prossimo, dimostrando che una persona disabile della vista, se messa nelle condizioni di lavorare, è un valore aggiunto per tutti.

Gianni Laiolo
Consigliere e Responsabile Comitato Fisioterapisti UICI Torino

Napoli – L’Arte in… sé

Domenica 24 settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 17 circa, presso il Parco dell’Istituto Martuscelli, largo Martuscelli 26, Napoli si terrà un workshop esperienziale di arti musicali e teatrali.
Il workshop promosso da UICI Napoli e Mente e Coscienza ONLUS, in collaborazione con l’Istituto Domenico Martuscelli e con il patrocinio del Comune di Napoli, si pone come obiettivo il trascorrere una giornata insieme, facendo esperienza di attività musicali e teatrali dal forte potere evocativo.
Tutte le attività si svolgeranno in gruppo, non sono richieste competenze musicali o artistiche di nessun tipo essendo tutte le attività basate sull’improvvisazione e l’espressione personale.
Le attività proposte saranno:
– Drum Circle, attività che si svolge con i tamburi o qualunque altro oggetto che si presti ad essere percosso, come secchi, pentole o coperchi. Sotto la guida di Grazia Di Luca che dirige l’attività, si sperimenta cosa significa entrare in risonanza emotiva con le percussioni, che smuovono le emozioni più profonde.
– La Body Percussion ci accompagnerà nel mondo dei suoni prodotti dal nostro corpo. Giuseppe Saggiomo ci insegnerà come le diverse parti del nostro corpo, strofinate, colpite, accarezzate, sono in grado di produrre vibrazioni e suoni diversi.
– Infine il teatro con Gianluca Masone ci guiderà alla scoperta dell’improvvisazione teatrale, dove tutti possono essere attori mettendo in scena se stessi senza limiti di espressione corporea o vocale.
Quest’attività nasce da un’idea di Francesco Calzolaro, Musicista e Maestro dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli con l’obiettivo di portare l’emozione dell’arte a tutti, in un progetto d’integrazione rivolto a ragazzi e ragazze a partire dai 14 anni e adulti di ogni età.
Non serve conoscere la musica, ma serve portare il desiderio di condividere un momento aggregativo dove ognuno porta sé stesso e la propria voglia di partecipare.
L’inclusione si realizza anche attraverso il pranzare insieme con una colazione al sacco che ognuno si porterà da casa.
La buona riuscita dell’evento richiede tempo, cura e attenzione per ogni singola persona che vi prenderà parte e per questa ragione è previsto un numero limitato di posti che saranno assegnati secondo l’ordine di arrivo. Gli eventuali accompagnatori saranno considerati come partecipanti all’evento e quindi si dovranno iscrivere secondo le modalità indicate.
L’evento prevede una sottoscrizione di €5 per sostenere le spese di organizzazione, che dovranno essere versati al momento della prenotazione.

INFORMAZIONI RIASSUNTIVE:
Workshop esperienziale.
Domenica 24 settembre dalle ore 10.00 alle ore 17.00 circa.
Il workshop prevede attività di Drum Circle, Body Percussion e Teatro, da svolgere in gruppo.
Pranzo al sacco portato da casa dai singoli partecipanti.
Le attività si svolgeranno all’interno dell’Istituto Martuscelli, in largo Martuscelli 26, Napoli.
Iscrizione obbligatoria presso la Sezione UICI di Napoli telefono 081.549.8834. Oppure scrivendo una mail a arteinse@gmail.com indicando Nome, cognome, cellulare ed età. Gli eventuali accompagnatori saranno considerati come partecipanti all’evento e quindi si dovranno iscrivere secondo le modalità indicate.
Le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di partecipanti.
L’evento prevede una sottoscrizione di €5 per sostenere le spese di organizzazione.

Breve presentazione dello staff organizzativo.
• Ideatore del progetto: Calzolaro Francesco, Clarinettista e docente presso l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli.
• Di Luca Grazia Psicologa, Musicoterapeuta, Docente di scuola dell’Infanzia e Primaria dirige il Drum Circle.
• Giuseppe Saggiomo – Percussionista presso il Teatro San Carlo di Napoli, Docente scuola secondaria di primo grado e Body Percussion.
• Gianluca Masone attore, regista, esperto di arte scenica e dizione.
• Nicoletta Pisanò – Consulente Psicologa, esperta in disabilità sensoriale.
• Per contatti Gianluca Fava 3394867416

Napoli – Importanti iniziative della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità

La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione territoriale di Napoli, inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti, nei quali si vedrà protagonista la nuova tecnologia “che” come afferma Giuseppe Fornaro responsabile della Commissione, “ci sorprenderà per la realizzazione di nuovi Ausili, studiati per l’autonomia dei disabili visivi”.

“Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalità”, afferma Mario Mirabile presidente della sezione UICI organizzatrice, “che rappresentano i principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale: l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito alla Via Santa Teresa degli Scalzi n° 36”.
Tale istituto è uno dei più importanti d’Italia per l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente come filiale della Società Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori e sport, tutto a misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede.

Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico, sono i seguenti:
– 28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.
– 7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30 presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia. -19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
Per i primi due eventi è possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.

Per info e prenotazioni contattare il 3346048850.
Per contatti Gianluca Fava 3394867416

Torino – Calendario progetto “Insieme per un sorriso”: attività settembre-dicembre 2017

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ PROGETTO
“INSIEME PER UN SORRISO: superiamo il limite!”
Settembre – Dicembre 2017

Attività sul territorio

SETTEMBRE:
• Giovedì 21: ritrovo alle ore 14.00 presso la sede operativa di via Nizza 151 per recarsi in visita alla mostra mercato “Manualmente” che, edizione dopo edizione, conferma un vasto pubblico di appassionati. La manifestazione, che ospiterà oltre cento espositori, incentiva la cultura della manualità e della creatività manuale e sarà l’occasione per i partecipanti per toccare diversi oggetti, forme, tessuti, ma anche per sentire profumi e aromi. E’ prevista inoltre la partecipazione a un workshop curato dal “Laboratorio Contiamoci – Buone pratiche che contano” che metterà a disposizione il proprio stand per far vivere ai presenti un’esperienza che coinvolgerà tatto e olfatto nella produzione di utili oggetti di uso quotidiano.
L’evento si terrà presso il Lingotto Fiere di Torino.
Al termine della visita sarà garantito il servizio di accompagnamento alle proprie abitazioni, che avverrà entro l’ora di cena.
La partecipazione a questa attività è consigliata alle persone adulte in situazione di pluridisabilità.

• Sabato 30: ritrovo alle ore 9.00 in C.so Vittorio Emanuele II, 63. Destinazione Bioparco Zoom Torino! Alle ore 10.15 inizierà una visita guidata con attività specifiche strutturate per rendere l’esperienza accessibile ed emozionante anche a coloro che presentano problematiche visive. Al termine del percorso guidato ciascuno potrà proseguire la gita liberamente, ricordandosi di munirsi di pranzo al sacco. Alle ore 16.00 il gruppo si riunirà per il rientro a casa. L’I.Ri.Fo.R. si farà carico dell’organizzazione e del costo del trasporto in andata e ritorno tramite autobus privato. Si farà carico altresì del costo della visita guidata e delle attività programmate. Ai partecipanti è richiesto il versamento della sola quota di ingresso al parco, pari a 14 euro a persona.
Ricordiamo che è richiesto un numero minimo di venti persone per l’avvio di tale attività, che è rivolta a chiunque fosse interessato. Data la complessità dell’organizzazione si prega di par pervenire le proprie adesioni entro lunedì 25 settembre alle ore 12.00.

OTTOBRE:

• Domenica 15: ritrovo alle ore 14.30 presso la sede operativa di via Nizza 151 per recarsi al teatro Erba, in Corso Moncalieri 241, ad assistere allo spettacolo “Rudens/Ridens…tutto in una tempesta”, tratta dall’omonima commedia di Plauto. La storia narra del rapimento di una fanciulla di nome Palestra e del riscatto che, per la sua liberazione, è disposto a pagare il giovane Plesidippo, innamorato di lei. I due giovani dovranno affrontare numerose peripezie e avventure, che divertiranno e coinvolgeranno il pubblico grazie anche alla regia di Girolamo Angione. L’I.Ri.Fo.R. si farà carico del pagamento dell’intero prezzo del biglietto per i disabili visivi, mentre agli accompagnatori è richiesto un contributo di 9 euro. E’ ammesso un numero massimo di 20 partecipanti.
Dopo lo spettacolo sarà garantito il rientro alle abitazioni con accompagnamento alle persone in situazione di pluridisabilità. I partecipanti con sola disabilità visiva potranno fissare il ritrovo direttamente davanti al teatro Erba alle ore 15.30.

• Giovedì 18: ritrovo alle ore 13.45 presso la sede operativa di via Nizza 151 per recarsi in visita al PAV – Parco Arte Vivente di Torino, che si inserisce nel sistema museale cittadino dell’arte contemporanea. Sorge su un’area urbana ex industriale e la sua specificità è quella dell’analisi e della sperimentazione dell’arte del vivente. Per i partecipanti sarà predisposta, oltre a una breve visita, un’attività chiamata “Puzzle Natura” che permetterà un lavoro collettivo e plurisensoriale di cui non sveliamo nulla per non rovinare la sorpresa!
L’I.Ri.Fo.R. si farà carico del costo della visita e dell’attività.
Sarà garantito il rientro alle abitazioni con accompagnamento, entro l’ora di cena.
Questa attività è consigliata alle persone adulte in situazione di pluridisabilità.

• Sabato 21: a seguito del grande successo della prima edizione, l’I.ri.Fo.R. propone nuovamente l’esperienza della “Guida al buio”. L’evento sarà, come di consueto, gestito dalla scuola guida “Patentando” che metterà a disposizione i piloti istruttori certificati la cui voce sarà l’unico riferimento per chi condurrà l’auto lungo il percorso stabilito. Ricordiamo che le auto sono munite di doppi comandi per garantire la massima sicurezza. Quest’anno sarà introdotta anche una novità per gli interessati: il “Taxi drift”. Il drifting è una tecnica di guida che consiste nel percorrere le curve facendo assumere agli pneumatici posteriori un angolo di deriva diverso rispetto a quelli anteriori, cercando di mantenere l’auto in sbandata per tutta la percorrenza della curva. In questo caso, anche in presenza di partecipanti vedenti, al volante saranno esclusivamente gli istruttori di “Patentando”.
L’evento si svolgerà presso lo Spazio Mirafiori in C.so Settembrini, 164 a Torino.
Il costo della guida per i disabili visivi sarà di 15 euro in quanto l’I.Ri.Fo.R. erogherà per questi ultimi un contributo di 10 euro a persona, mentre ammonterà a 25 euro per tutte le altre persone.
Il costo del “Taxi drift” per i disabili visivi sarà di 5 euro in quanto l’I.Ri.Fo.R. erogherà per questi ultimi un contributo di 10 euro a persona, mentre ammonterà a 15 euro per tutte le altre persone.
Chi volesse partecipare è pregato di contattare i nostri uffici per la prenotazione che dovrà avvenire entro le ore 18.00 di giovedì 12 ottobre 2017.

• Martedì 31: per la notte di Halloween il ritrovo sarà a partire dalle ore 18.30 presso la sede operativa di via Nizza 151. Come di consueto i partecipanti verranno trasformati in creature terribili come streghe, zombie, vampiri…prima di dedicarsi all’ascolto di storie e racconti spaventosi. Seguirà cena presso la pizzeria “Il Falco Rosso”, dove sarà possibile continuare i festeggiamenti anche con balli e canti. Al termine della serata sarà garantito il servizio di accompagnamento presso le proprie abitazioni.
Questa attività è consigliata alle persone adulte in situazione di pluridisabilità.

NOVEMBRE:

• Sabato 11: ritrovo alle ore 15.15 in via Lugaro 15 per visitare la sede di Torino de “La Stampa”, quotidiano tra i primi per diffusione su tutto il territorio nazionale. I partecipanti potranno essere guidati, accompagnati da personale specializzato e appositamente formato, alla scoperta delle diverse sezioni espositive e dell’intero ciclo di creazione e produzione del giornale, ripercorrendone anche la storia a partire dalla sua fondazione. Sarà possibile anche accedere alla redazione per scoprire l’organizzazione del lavoro dei giornalisti e del personale che ogni giorno dà vita a una nuova edizione del quotidiano, sia in edizione cartacea che sul web. L’I.Ri.Fo.R. si farà carico del costo della visita guidata. Non è previsto il trasporto da e per le abitazioni.
Questa attività è rivolta a chiunque fosse interessato a partecipare.

• Mercoledì 15, Giovedì 16 e Venerdì 17: in via del tutto sperimentale quest’anno l’I.Ri.Fo.R. onlus in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino propone la possibilità di effettuare tre visite, comprensive di attività specifiche e di partecipazione alla mostra temporanea “Bestiale! Animal Film Stars” rivolte rispettivamente a una classe delle scuole elementari una delle scuole secondarie di primo grado e una delle scuole superiori, in cui sia presente un alunno con disabilità visiva. Sarà l’occasione per vivere un’esperienza collettiva in cui il minore cieco o ipovedente condividerà con i suoi pari un momento formativo, ma anche spensierato e divertente e i minori non disabili potranno vistare il museo scoprendolo attraverso sensi diversi da quello della vista. L’I.Ri.Fo.R. si farà carico delle spese relative all’ingresso e alla visita per ciascuna delle tre classi. Mentre sarà a carico delle scuole il trasporto da e per il museo. Indicativamente l’attività durerà dalle ore 9.00 alle ore 11.30. Potranno partecipare le classi che per prime faranno pervenire la loro adesione, con il termine massimo del 20 ottobre 2017.

• Giovedì 30: ritrovo alle ore 15.00 presso la sede operativa di via Nizza 151 per dare l’avvio al nuovo ciclo di appuntamenti con il cineforum. Dopo la riproduzione dell’audiofilm, il cui titolo verrà comunicato entro la seconda settimana del mese di Novembre, i presenti potranno prendere parte a una merenda durante la quale rifocillarsi e godere della reciproca compagnia, scambiando impressioni e commenti sulla storia narrata dal film. Al termine del pomeriggio è garantito il rientro alle proprie abitazioni con accompagnamento.
L’attività è rivolta alle persone adulte in situazione di pluridisabilità.

DICEMBRE:

• Domenica 10: ritrovo alle ore 14.30 presso la sede operativa di via Nizza 151 per recarsi al teatro Alfieri, in Piazza Solferino 4, ad assistere al musical “Grease”. Sebbene siano trascorsi più di vent’anni da quando Jim Jacobs e Warren Casey l’hanno concepito e ideato, questo musical si conferma uno degli spettacoli più travolgenti anche ai nostri giorni. La regia di Saverio Marconi inserirà elementi nuovi e ancora più sorprendenti nell’impianto dello spettacolo. Il costo di ciascun biglietto è di 29.50 euro; l’I.Ri.Fo.R. interverrà con un contributo di 10 euro per un numero massimo 20 partecipanti disabili visivi. Gli accompagnatori dovranno versare la quota intera.
Dopo lo spettacolo passeggiata nel centro di Torino per godere dell’atmosfera natalizia e riscaldarsi con le tipiche caldarroste. Il rientro alle abitazioni con accompagnamento sarà garantito solo ai partecipanti in situazione di pluridisabilità. I partecipanti con sola disabilità visiva potranno eventualmente trovarsi direttamente davanti al teatro Alfieri alle ore 15.30.

• Sabato 16: si rinnova l’ormai consueto appuntamento per festeggiare le ricorrenze di Santa Lucia e del Natale presso il ristorante “Masaniello è turnat”, sito in Via Ormea 1/b a Torino. Il ristorante, oltre a offrire cibi e bevande di ottima qualità, è particolarmente attento alle esigenze dei clienti con disabilità visiva e offre la possibilità di consultare il menù in Braille. Sarà l’occasione per stare insieme e condividere la piacevole atmosfera delle festività natalizie, godendo di giochi, intrattenimento musicale e divertimento fino alla sera! Le modalità di partecipazione e i dettagli organizzativi verranno resi noti entro la prima settimana del mese di Dicembre.

N.B. Eventuali variazioni di date o di orari verranno comunicate tempestivamente.
Si prega di segnalare a quale delle seguenti attività si intende partecipare comunicando ALMENO 7 GIORNI PRIMA, al n. 011/535567, chiedendo di Silvia o di Alessia, oppure inviando un’e-mail all’indirizzo: irifor@uictorino.it.

Attività laboratoriali:

LABORATORI DI GINNASTICA DOLCE E ATTIVITA’ FISICA ADATTATA
L’attività fisica riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento del benessere corporeo e il lavoro, specificamente adattato per i disabili visivi, che svolge la Dott.ssa Alessia Senis, da anni esperta in questo settore, è un’occasione da non perdere per avere l’opportunità di prendersi cura della propria salute in modo piacevole ed efficace.
L’I.Ri.Fo.R. Onlus, sempre in collaborazione con la Circoscrizione 8 della Città di Torino, è riuscita nuovamente a garantire anche la possibilità, per le persone pluridisabili, di effettuare l’attività fisica adattata in acqua, a partire dal mese di ottobre.
Dove e quando…
• c/o la sede di Corso Vittorio Emanuele II, n°63
il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle h. 9.00 alle h. 11.00 ;
• c/o la piscina Lido di via Villa Glori, 21
il venerdì dalle h. 14.15 alle h. 16.15

LABORATORIO ARTISTICO con l’ASSOCIAZIONE ARTEBARBARA
L’associazione Artebarbara collabora da ormai diversi anni con l’I.Ri.Fo.R. Onlus, e le conduttrici dell’attività, Cristiana e Barbara, garantiscono a coloro che partecipano al laboratorio la possibilità di conoscere e rappresentare la realtà tramite strategie appositamente strutturate per i disabili visivi. A partire dal mese di settembre si introdurrà la novità della manipolazione delle materie plastiche, per affrontare un nuovo aspetto artistico e stimolare anche lo sviluppo della motricità fine. Gli incontri come sempre, saranno occasione per dare sfogo alla propria creatività!
Dove e quando…..
• c/o la sede operativa di Via Nizza n°151
il secondo e il quarto mercoledì del mese dalle h. 14.30 alle h. 17.00

LABORATORIO DI TEATRO con l’ASSOCIAZIONE TEDACA’
L’associazione Tedacà offre a coloro che partecipano al laboratorio di teatro l’occasione di calarsi nei panni dei personaggi che portano in scena, consentendo anche una preziosa opportunità di integrazione tra disabili visivi e non, e fornendo gli strumenti per ottenere la preparazione e la bravura di veri professionisti!
Dove e quando…
• c/o la sede operativa di Via Nizza n°151
• il giovedì dalle h. 18.00 alle h. 20.00

LABORATORIO “ACOLTARSI ASCOLTANDO: LE CANZONI CHE PARLANO DI ME”
“Le canzoni ci parlano, ci raccontano storie, parlano a noi e parlano di noi. Attraverso l’ascolto di musiche e suoni proveremo a raccontare le nostre storie. Sarà un viaggio alla scoperta delle proprie emozioni che verranno risvegliate e vissute insieme, ascoltando, ascoltandoci.” Con queste parole il Dott. Fabiano Giacone, educatore professionale e musicoterapeuta, descrive il percorso che potranno svolgere coloro che parteciperanno a questo laboratorio, tutto da scoprire!
Dove e quando….
• c/o la sede operativa di Via Nizza n°151
il primo e il terzo martedì del mese dalle h. 15.00 alle h. 17.00

LABORATORIO SUI SOGNI – “L’uomo è un genio quando sta sognando”
Il laboratorio sui sogni – è così che abbiamo voluto chiamarlo – è finalizzato a garantire il benessere individuale attraverso la conoscenza del mondo onirico e inconscio. Il lavoro di gruppo permetterà di esplorare la forma e le caratteristiche dei sogni, anche grazie e varie interpretazioni che nel corso della storia sono state date a questa facoltà umana. L’obiettivo sarà quello di comprendere come sognano le persone cieche, per aiutarle ad avere maggiore consapevolezza del loro mondo onirico e per comprendere differenze e similarità rispetto al sogno delle persone vedenti.
Gli incontri saranno condotti dalla Dott.ssa Federica Ariani, psicologa specializzanda in Psicologia Analitica, che più volte ha collaborato ai progetti e alle attività dell’I.Ri.Fo.R. Onlus.
Dove e quando….
• c/o la sede operativa di Corso Vittorio Emanuele II n°63
il primo e il terzo martedì del mese dalle h. 15.30 alle h. 17.30

SHOW DOWN
Lo show down, versione del tennis tavolo per le persone cieche e ipovedenti, è un’attività che, oltre a favorire il benessere fisico che deriva dallo svolgimento di un’attività sportiva, garantisce anche momenti di socializzazione e di divertimento tra i partecipanti. Ad arbitrare le sfide sarà il sig. Gerlando Cipolla, ipovedente esperto e appassionato di questo sport da numerosi anni.
Dove e quando….
• c/o la sede operativa di Via Nizza n°151
tutti i lunedì dalle h. 15.00 alle h. 17.00