Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale del 22 e 23 novembre, di Claudio Romano

Il 22 e 23 novembre, a Tirrenia (Pi), presso il Centro “Le Torri”, si è riunito in seduta ordinaria, il Consiglio Nazionale dell’Unione presieduto dal presidente Mario Barbuto con la collaborazione del Vice presidente Luigi Gelmini e del Segretario generale facente funzioni Alessandro Locati.

La riunione è stata trasmessa on line attraverso la rubrica “Parla con l’Unione” e con Slashradio..

L’ordine del giorno dei lavori è stato il seguente:

1) Subentro di un Consigliere Nazionale
2) Approvazione del verbale della seduta precedente
3) Comunicazioni del Presidente
4) Discussione e votazione della relazione programmatica 2015 predisposta dalla Direzione Nazionale
5) Prima variazione al bilancio di previsione esercizio finanziario 2014
6) Esame e approvazione bilancio preventivo  esercizio finanziario 2015
7) Patrimonio: fondo di solidarietà
8) Consiglio Regionale UICI Puglia:  ricorso ex art.53 dello Statuto
9) Proposte di conferimento della qualifica di socio onorario
10) Ratifica delibere d’urgenza assunte dalla Direzione Nazionale

In apertura di seduta, dopo i saluti del Presidente ai consiglieri ed alle persone collegate via web, su invito dello stesso Barbuto, i presenti, hanno rivolto un affettuoso saluto a Tommaso Daniele Presidente Nazionale onorario dell’Unione.

1 – dando inizio all’esame dell’ordine del giorno, il Consiglio, dovendo sostituire il compianto Vitantonio Zito recentemente scomparso, considerato che Maria Buoncristiano (presidente della sezione di Potenza) risulta essere prima fra i non eletti, prendendo atto della sua disponibilità ad accettare la carica di consigliere nazionale, procede formalmente alla sua nomina a tale carica;

2 – quindi, il Presidente nazionale ha riferito quanto segue:

a – il 13 dicembre, in occasione della ricorrenza di Santa Lucia, il Consiglio nazionale verrà ricevuto in Vaticano, in udienza speciale, da papa Francesco;

b – il 15 dicembre, al teatro Sistina di Roma, verrà celebrata la XIX edizione del premio braille;

c – la legge di stabilità 2015, mentre per l’Unione la situazione è ad oggi purtroppo immutata (vedere comunicato 199), prevede un aumento del contributo alla Biblioteca “Regina Margherita” di Monza di 700 mila euro passando da 2,5 milioni a 3,2 milioni di euro;

d – riprendendo le decisioni assunte dalla Direzione Nazionale nella sua riunione del 14 novembre scorso e con la riserva di assumerne altre compresa una manifestazione nazionale di protesta e di proposta, al fine di riuscire a far ripristinare dalla legge di stabilità i contributi all’Unione, considerato che i nostri emendamenti alla Camera non sono stati ammessi all’esame della Commissione Bilancio, l’azione associativa si dovrà concentrare sul Senato della Repubblica;
a tale fine, i presidenti sezionali saranno invitati a consegnare ai rispettivi prefetti, un documento da trasmettere al Governo nel quale verranno ribadite le ragioni delle rivendicazioni dei disabili visivi italiani;

e – il 4 dicembre, organizzato dalla presidenza nazionale della nostra Unione, si terrà a Roma, nella sede dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi Discoteca di Stato (ICBSA), un convegno sui 90 anni della radio in Italia;

3 – proseguendo i suoi lavori, il Consiglio:

a – ha preso atto delle conclusioni del Presidente alla relazione delle attività programmatiche per il prossimo anno nelle quali vengono ribadite determinazione e forza nel perseguire le strategie dell’azione associativa e nel contempo, fiducia nelle capacità di tutti i dirigenti associativi di saper adempiere alle proprie responsabilità pur in una situazione così difficile;

b – dopo un approfondito, ricco e partecipato dibattito, accogliendo alcune proposte integrative, ha approvato all’unanimità dei consiglieri, la relazione programmatica del 2015;

c – ha approvato all’unanimità la prima variazione al bilancio di previsione 2014 di cui si trascrive di seguito un breve estratto della relazione che accompagna il predetto documento:

…….omissis
La prima variazione al Bilancio di Previsione per l’esercizio 2014 dell’Unione adegua gli stanziamenti originari sulla base delle risultanze dell’esercizio 2013, delle decisioni adottate dal Consiglio Nazionale in sede di approvazione del Bilancio Consuntivo e dell’andamento effettivo della gestione dell’esercizio in corso.
La revisione incrementale di taluni capitoli è dovuta soprattutto all’assegnazione all’Unione del contributo statale previsto dalla Legge di Stabilità 2014.
…….omissis

d – prendendo atto del verbale del Collegio dei sindaci illustrate dal sindaco revisore Zeuli di cui si trascrive di seguito un estratto:
……omissis
Il Collegio prende atto che l’Amministrazione ha predisposto un Bilancio che tiene conto della situazione dei conti a tutto ottobre 2014; partendo da questa base ha potuto calcolare l’avanzo presunto che consente, sia pure in via preventiva, di raggiungere il pareggio di bilancio.
Anche l’impostazione del documento di Previsione 2015 ha dovuto tenere conto del quasi azzeramento del contributo statale destinato alla funzione istituzionale.
Pertanto non sono stati sufficienti gli sforzi di riduzione della spesa che pure è scesa del 12,05% rispetto all’esercizio precedente, per cui si impongono azioni più incisive sul piano delle iniziative sia di tipo strutturale che di razionalizzazione dei centri di costo. Peraltro la carenza di risorse stabili e permanenti comporta disagio gestionale sia nella programmazione delle attività che nel consolidamento della funzione istituzionale.
Quindi la copertura del fabbisogno necessario ed indispensabile per affrontare le spese relative alle attività preventivate per l’esercizio 2015 è stata possibile grazie all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione presunto (€. 2.237.673,94) calcolato ai sensi dell’art. 5, comma 3, del vigente Regolamento Gestione Finanziaria, originato anche da contributi straordinari contabilizzati nell’esercizio 2014 (pari ad €. 1.979.797,00), nonché dall’avanzo di competenza previsto per effetto della gestione dell’attività speciale del Centro Nazionale del Libro Parlato nel 2015 (€. 270.455,71).
Allo stato attuale, l’Unione si trova nella impossibilità di programmare le proprie attività nel breve e medio periodo in mancanza di un quadro finanziario certo e attendibile.
Tale situazione di precarietà pone problemi anche per i futuri esercizi, in quanto la carenza di risorse ordinarie in rapporto alle effettive esigenze gestionali potrebbe determinare problemi di sopravvivenza. Non si può che rinnovare la raccomandazione di adottare ogni consentita misura di contenimento e ristrutturazione dei costi, al fine di mantenere l’equilibrio economico e finanziario della gestione.
…..omissis,

e dopo aver preso atto della relazione della commissione amministrativa presentata dal suo coordinatore Pagliucoli sul bilancio preventivo 2015 e dopo gli interventi dei consiglieri sulle risultanze che sono state messe in evidenza dalle relazioni del collegio sindacale e dalla commissione amministrativa , ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo per il 2015 che chiude in pareggio e di cui si trascrive un breve estratto della relazione che accompagna il predetto fondamentale documento:

…….omissis
Per l’attività istituzionale, il fabbisogno necessario per fronteggiare le attività preventivate per l’esercizio 2015, in attuazione dei programmi istituzionali, ammonta complessivamente ad € 4.202.019,65. Di fronte ad una disponibilità di risorse complessive previste pari ad € 1.964.345,71 si registra un’eccedenza delle spese sulle entrate, che viene sanata attraverso l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione presunto al 31/12/2014 pari ad € 2.237.673,94.
Il modello di bilancio di previsione esercizio 2015 applica l’avanzo presunto di amministrazione che si prevede possa realizzarsi nell’esercizio 2014.
…..omissis

4 – successivamente, il consiglio,
a – ha preso atto delle comunicazioni del Presidente Barbuto circa l’iniziativa di istituire un fondo di solidarietà che possa dare sostegno economico a quelle strutture del territorio che stanno attraversando una difficile congiuntura finanziaria;

b – ha preso atto di alcune proposte del gruppo di lavoro “recupero soci” tese ad offrire alle sezioni nuove funzionalità e all’individuazione di servizi ed opportunità da far gestire alle sezioni per fornire agli associati alcune possibilità di aderire ad offerte di risparmi per svariati servizi (“punto ricarica” di poste italiane, “carta amica” ed una convenzione nazionale con una società che fornisce energia elettrica);
in argomento, sono poi seguiti numerosi interventi che hanno arricchito il tema di quali possano essere le possibili iniziative che si potrebbero realizzare da parte delle sezioni per incrementare il numero dei soci;

c – ha esaminato approfonditamente un ricorso presentato dal Consiglio regionale della Puglia avverso una delibera della Direzione nazionale;
con tale delibera, la Direzione aveva accolto il ricorso presentato dal consigliere provinciale di Lecce Maggiore avverso la decisione del Consiglio regionale Puglia di commissariare la sua sezione provinciale;
Dopo una relazione del Segretario generale che ha riassunto la delicata controversia e l’illustrazione del ricorso da parte del vice presidente del consiglio regionale ricorrente Giangualano e dopo una pacata discussione, ha deciso a maggioranza di non accogliere il suddetto ricorso (23 no, 8 astenuti ed 1 favorevole);

d – ha deliberato di conferire l’onorificenza di socio onorario a 5 amici dell’Unione (3 proposti dalla sezione di Ascoli, 1 dalla sezione di Ragusa ed 1 dalla sezione di Salerno);

5 – in conclusione dei lavori, il Presidente nazionale ha dato lettura del comunicato/documento da lui predisposto da diffondere ai mezzi d’informazione e da consegnare ai prefetti nel quale vengono sottolineate le ragioni dell’Unione nel chiedere al Governo ed al Parlamento di rifinanziare i fondi per dare continuità ai servizi che la nostra organizzazione offre a tutti i disabili visivi, di garantire l’inclusione scolastica e l’accesso lavorativo dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale 12 e 13 aprile 2015, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

Nei giorni 12 e 13 aprile a Tirrenia (Pisa), presso il Centro studi “Le Torri”, ha avuto luogo la riunione primaverile del consiglio nazionale presieduta dal Presidente dottor Mario Barbuto con la collaborazione del segretario generale facente funzioni dottor Alessandro Locati.
Espletate le formalità di rito, il consiglio ha accolto in suo seno il neo consigliere Francesco Fratta in sostituzione del dottor Mario Barbuto eletto Presidente Nazionale nella seduta consigliare del 15 marzo scorso. Proseguendo i lavori, il consiglio, con un prolungato applauso, ha conferito il titolo di Presidente Onorario all’ex presidente nazionale professor Tommaso Daniele, per i meriti acquisiti durante i ventotto anni della Sua presidenza resi spesso difficili dalla crisi politica, economica e sociale vissuta dal nostro Paese; ha approvato all’unanimità con singole votazioni la Relazione morale sull’attività dell’Unione nell’anno 2013, riaccertamento residui attivi e passivi da inserire nel bilancio consuntivo 2013, il bilancio Consuntivo esercizio finanziario 2013; ha nominato i direttori dei periodici dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; ha ratificato una delibera d’urgenza assunta dalla direzione nazionale ed ha ascoltato con molta attenzione le comunicazioni del presidente durante le quali è stata evidenziata la probabilità di una modifica dell’ufficio di presidenza nazionale.
Vitantonio Zito

Ordine del Giorno del Consiglio Nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, p. Il Consiglio Nazionale, Il Presidente Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Il Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, riunito in data 12/13 aprile 2014, in merito alla trasmissione televisiva di RAI UNO “L’Arena”, del 6 aprile scorso, condotta dal giornalista Massimo Giletti, protesta vibratamente per le modalità di conduzione, apparse poco chiare e piuttosto superficiali che rischiano di diffondere false informazioni ed errati convincimenti nel pubblico dei telespettatori relativamente ai delicati temi dei cosiddetti “falsi ciechi” e addirittura del diritto a percepire l’indennità di accompagnamento.

Il Consiglio, inoltre, esprime sconcerto e disappunto per le modalità poco professionali con le quali è stata esclusa dalla trasmissione la presidenza nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, cioè la maggiore organizzazione di rappresentanza di ciechi e ipovedenti in Italia, deputata per legge a tutelarne gli interessi morali e materiali.

Il Consiglio, pertanto, chiede che venga ripristinata quanto prima la più corretta informazione sul tema, secondo le finalità di servizio pubblico svolto dalla RAI, offrendo all’Unione e ad altri soggetti che si ritenga utile aggiungere, un adeguato spazio televisivo tramite il quale poter fornire al vasto pubblico   le informazioni più ampie e complete, nel rispetto della dignità di tutti e a tutela di una fascia di cittadini posta oggi sotto accusa nella trasmissione in parola, con una faciloneria tanto semplicistica, quanto inaccettabile.

p. IL CONSIGLIO NAZIONALE
Il Presidente – Mario Barbuto

 

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale straordinario in teleconferenza, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

Il 6 giugno scorso, in teleconferenza, ha avuto luogo una riunione straordinaria del Consiglio nazionale, presieduta dal presidente prof. Tommaso Daniele con la collaborazione del segretario generale f. f. dott. Alessandro Locati, per trattare il seguente ordine del Giorno:
– Riorganizzazione associativa;
– Misure da adottare per riparare alla fuga dei soci effettivi dalla nostra Organizzazione;
– Necessità di supplire alla mancanza di personale con soci sostenitori o comunque con i volontari;
– Bisogno di inventarsi nuove forme di autofinanziamento.
Già nella convocazione, il Presidente ha espresso il proprio punto di vista così riassunto:
l’adeguamento dell’assetto organizzativo dell’Unione a quello della riforma dell’ordinamento pubblico, in particolare se saranno soppresse le Province, potrà essere preso in considerazione soltanto dopo la riforma definitiva delle Amministrazioni Pubbliche. Poiché le sezioni provinciali vivono una profonda crisi economica, per la mancanza di contributi finanziari, è necessario proseguire nel risparmio e nella ricerca di nuove forme di autofinanziamento. Inoltre è opportuno utilizzare, laddove possibile, la contabilità semplificata.
Per quanto riguarda i soci effettivi e i sostenitori, sono già state emanate due circolari nelle quali è stato inserito anche un appello al personale dipendente al fine di facilitare il conseguimento dell’obiettivo prefissato.
Per l’autofinanziamento, il Presidente ritiene “il 5 per mille” ancora da sfruttare con il coinvolgimento di tutti i soci e delle loro famiglie. E’ stata anche predisposta una lettera da indirizzare a tutti i notai, con la quale si raccomanda di suggerire ai clienti di effettuare donazioni in favore dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Il Consiglio con un ampio dibattito sereno e costruttivo su tutto l’ordine del giorno, ha posto in evidenza quanto segue:
ha sostenuto l’adozione della contabilità semplificata, anche se questa può creare delle difficoltà di controllo ai consigli regionali sulla gestione amministrativa e contabile delle sezioni provinciali;
si è sostenuto di attendere il riordino della Pubblica Amministrazione per un intervento più concreto possibile sulla organizzazione interna;
per il mantenimento dei soci, è utile fornire servizi ed agire soprattutto sulla prevenzione della cecità, al fine di rafforzare l’immagine associativa nei confronti delle famiglie.
Durante il dibattito si è considerato l’autofinanziamento un’attività prioritaria ed organica; si è rilevato che non viene ancora affrontato in maniera adeguata il problema della diversità fra le sezioni. Infatti, alcune di esse andrebbero chiuse e dovrebbero essere potenziati i consigli regionali.
Si è ritenuto anche che il rapporto fra il centro e la periferia debba essere di autonomia guidata, giacché le sezioni hanno bisogno di aiuto e di consulenza per essere realmente in grado di esercitare il loro ruolo.
Nel dibattito si è altresì ravvisato che non sia possibile individuare un’unica regola per la soluzione dei molteplici problemi in esame, giacché ogni realtà locale esige una propria impostazione. Vi è però la necessità di seguire linee guida operative per il conseguimento di obiettivi prefissati.
Nella discussione si è insistito sulla necessità di una riduzione del carico burocratico alle sezioni, verificando l’opportunità di affidare più compiti ai consigli regionali e non escludendo l’opportunità di un accorpamento di alcune sezioni, almeno le più piccole, e di rafforzare le rappresentanze zonali. Inoltre si è ritenuto essenziale la realizzazione di una campagna con l’ANMIL, al fine di pubblicizzare il Patronato. Altrettanto interessante è risultato l’ampliamento dei servizi anche mediante incontri con esperti presso le sezioni, adottando anche una “carta dei servizi”.
A conclusione dei lavori, il Presidente ha manifestato una certa amarezza per la carenza di nuove proposte operative.

Vitantonio Zito

Un Consiglio… Online, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Idee in movimento dopo il Consiglio Nazionale del 6 giugno
      Si è svolto giovedì 6 giugno il Consiglio Nazionale: straordinario e proprio on line.
      Assenti in blocco i consiglieri siciliani, più pochi altri, in ordine sparso.
      Questi i temi in discussione, come riportati nella lettera di convocazione:
1) la riorganizzazione associativa;
2) le misure da adottare per rimediare alla fuga dei soci effettivi dalla nostra organizzazione;
3) la necessità di supplire alla mancanza di personale con soci sostenitori o, comunque con il volontariato;
4) il bisogno di inventarsi nuove forme di autofinanziamento.

      Il tempo a disposizione di ciascun consigliere, cinque minuti; per trattare complessivamente i quattro argomenti. In pratica settantacinque secondi per ogni argomento.
      Deliberazioni prese: nessuna. Ma tutti i presenti hanno potuto esprimere la propria opinione.

      Personalmente, vorrei soffermarmi soprattutto sul tema del finanziamento, tuttavia consapevole che i quattro punti proposti sono comunque legati da un unico filo conduttore, da una comune necessità di riflessione e da un complessivo bisogno di riforma.
      Chiediamoci se non sia venuto il tempo di dare vita a un vero e proprio dipartimento “finanza e patrimonio”. Una struttura tecnica interna all’Unione, posta sotto il controllo della presidenza Nazionale, che abbia tuttavia proprie funzioni operative e disponga di competenze professionali che ci consentano di gestire il tema delle risorse in modo nuovo, moderno, adeguato, qualificato e continuativo.
      Rimango perplesso, invece, dinanzi alla prospettiva di iniziative episodiche di autofinanziamento non inquadrate in un progetto organico e continuativo nel tempo che a volte potrebbero anche illudere con qualche occasionale risultato positivo, ma che alla lunga non offrono garanzie di redditività, anzi, potrebbero addirittura rivelarsi uno spreco di risorse e di tempo prezioso.
      Abbiamo preso atto del mutato quadro politico nazionale che non ci lascia molte speranze di continuità di finanziamenti pubblici, sia al centro sia sul territorio. E tuttavia su questo terreno dobbiamo continuare a insistere con le nostre legittime rivendicazioni.
      Questa presa d’atto, deve ora generare una nuova operatività da parte nostra nello sviluppo e nell’attuazione di strategie e tecniche di reperimento fondi alternative a quanto fin qui siamo riusciti a mettere in campo.
      Credo che manchi, per cominciare, un quadro completo delle risorse finanziarie e dei beni patrimoniali di cui siamo in possesso, in una panoramica globale riguardante sia il Centro che il territorio, primo, indispensabile passo per l’impostazione di un piano di interventi organici e di azioni coordinate che abbiano l’effetto di razionalizzare e rendere redditizie in massimo grado le nostre disponibilità attuali.
      Nutro più di un dubbio che le iniziative poste in campo sotto l’impulso della fretta siano foriere di buoni risultati. Anzi, anche sulla base della mia personale esperienza, ho fondati timori che azioni di tal fatta, spesso finiscano per trasformarsi in un boomerang, in un ulteriore rischio di dispendio di denaro, di tempo e di risorse.
      Probabilmente mi mancano tutte le informazioni e tutte le coordinate per poter esprimere un giudizio completo e meditato sulle ipotesi di finanziamento poste sul tappeto nell’ultima assemblea dei quadri dirigenti, ma così come sono state formulate, mi suscitano più di un dubbio.
      Quando persone esperte e competenti nel fund raising, consultate dal nostro presidente come egli stesso ha riferito, ci parlano della necessità di un piano d’azione da impostare su una base temporale minima di tre anni, cosa ci fa pensare che agendo da soli, privi dell’esperienza e delle competenze di queste persone che operano nel settore con professionalità, potremo conseguire risultati immediati, addirittura superiori a quelli prospettati da loro nel medio periodo?
      Vero che l’urgenza di attivare nuovi canali di finanziamento diviene sempre più impellente e irrinunciabile per noi, ma ciò non significa che dobbiamo gettarci a capofitto in iniziative scoordinate, impegnando denaro e risorse, senza disporre di un progetto organico di medio periodo, improntato all’efficacia, ma anche alla prudenza e alla cautela.

      La riorganizzazione delle sezioni è altro tema cruciale, anch’esso ben collegato, in vario modo, alla questione delle risorse finanziarie.
      Dobbiamo continuare ad avere ben chiaro che la sezione è stata e rimane il nostro presidio più forte sul territorio, indipendentemente dagli assetti istituzionali che il nostro Paese vorrà eventualmente modificare, rimanendo comunque il punto di riferimento principale in grado di dare visibilità, senso e continuità all’intera associazione.
      Questo presidio, pertanto, oggi va tutelato e rafforzato mediante misure di rapida attuazione, ma anche e soprattutto nella prospettiva di una modifica statutaria che ci aiuti a ridefinirne il ruolo e a salvaguardarne l’operatività.
      Nell’immediato occorre operare per eliminare o ridurre a minimi termini tutte quelle incombenze burocratiche di carattere amministrativo, contabile e gestionale che rallentano, ostacolano e spesso paralizzano l’attività dei dirigenti sezionali.
      Una ricognizione attenta, credo in gran parte già effettuata, dovrebbe portare il consiglio nazionale ad adottare quanto prima tutte quelle misure regolamentari possibili, volte alla massima semplificazione degli atti.
      Per le soluzioni di medio periodo, auspico ancora una voltala costituzione di quella commissione per la riforma dello statuto già insistentemente richiesta e unanimemente ritenuta opportuna.
      Una commissione del Consiglio Nazionale, costituita con spirito di equilibrio e obiettivi di efficienza, supportata da competenze tecnico-giuridiche, per aprire subito un dialogo utile con il territorio, con le sezioni e con i loro dirigenti, al fine di acquisire ogni opportuna indicazione dalla viva esperienza di chi opera sul campo, in vista di una ridefinizione della struttura sezionale moderna e adeguata alle nuove necessità.
      Da un funzionamento efficiente della sezione quale presidio e rappresentanza territoriale, potranno derivare anche tutte quelle iniziative di lungo respiro atte a farci riconquistare gli iscritti perduti negli ultimi dieci, quindici anni e a farcene guadagnare di nuovi, attraverso un’offerta forte di supporto e di presenza che risulti davvero innovativa e attrattiva.
      Al di là dei piccoli incentivi, pur lodevolmente erogati, volti a premiare le sezioni maggiormente attive nella cura dei soci e nell’incremento del loro numero, dobbiamo convincerci che l’afflusso in massa di iscritti nuovi o rinnovati, costante nel tempo, potrà derivare soltanto dall’offerta stabile che sapremo confezionare in termini di supporto alla persona, attività di svago, motivi di attrazione in genere, calibrata sulle esigenze di categorie diverse di soci e di configurazioni differenti del territorio.
      In questo quadro, la sede centrale potrà svolgere una funzione di sostegno e di raccordo, senza interpretare un ruolo meramente prescrittivo, ma offrendo invece consulenza, sinergia, risorse, comunione di iniziative e di obiettivi.
      Ci sarebbe da chiedersi, infatti, se non valga la pena di concentrare tutte le risorse già destinate a questo scopo nella promozione di iniziative di ampio respiro, massicciamente finanziate senza disperdere il denaro disponibile in mille rivoli, in tanti premi e premietti che alla lunga non lasciano né traccia né radici.
      Si potrebbe valutare, ad esempio, la costituzione di un’agenzia turistica; la creazione di una struttura di sostegno domiciliare continuativo; l’organizzazione di servizi diurni di accoglienza e di tempo libero; la creazione di una rete efficiente di servizi di accompagnamento e chissà quante altre iniziative.
Braccia e gambe di una rinnovata organizzazione, coordinate e sostenute dal Centro, ma articolate e ben piantate sull’intero territorio a seconda delle differenti realtà e delle specifiche esigenze, in base a un principio di economicità, efficienza ed efficacia.
      Una organizzazione dinamica, promossa dal Centro e gestita dal territorio con spirito di servizio e con criterio di impresa tanto da potersi prospettare anche come opportunità di lavoro e di impiego per tanti nostri giovani, almeno i più meritevoli, interessati e capaci.
      Confesso che non mi dispiacerebbe, per affrontare in modo meditato tutte queste tematiche, che venisse organizzata una intera giornata di confronto del Consiglio Nazionale, anche mediante una riunione fuori dagli schemi della formalità.
      Una sorta di laboratorio, di incontro tematico di lavoro fra tutti i dirigenti, per stimolare e favorire il confronto più ampio e la riflessione più meditata, senza l’assillo dell’orologio.
      Ci stiamo misurando, in fondo, con tematiche che rappresentano un punto di svolta per la nostra associazione, come ha già più volte opportunamente scritto e ricordato il nostro presidente.
      Mi domando se possiamo permetterci di misurarci con tutta questa roba solo tramite un intervento di settantacinque secondi per ognuno dei quattro argomenti posti all’ordine del giorno ed elencati all’inizio di questo mio modesto contributo.

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale, di Vitantonio Zito

Autore: Vitantonio Zito

Nei giorni 19 e 20 aprile, presso il Centro Studi "Le Torri" di Tirrenia (Pisa), ha avuto luogo la tornata primaverile del Consiglio nazionale dell'Unione, presieduta dal presidente nazionale prof. Tommaso Daniele con la collaborazione del vice presidente avv. Giuseppe Terranova e del segretario generale dott. Alessandro Locati. Espletate le consuete formalità, i lavori hanno avuto inizio con la presa d'atto, da parte del Consiglio, della sostituzione del consigliere nazionale compianto Antonino Gemmellaro, recentemente scomparso, con il dott. Mario Barbuto. Il Presidente e Barbuto hanno poi ricordato brevemente la figura dello scomparso e la sua fedeltà all'Unione. Proseguendo i lavori, il Consiglio ha ascoltato l'intervento di Mario Barbuto sul suo impegno e sulla sua collaborazione costruttiva nel Consiglio Nazionale. Nelle sue comunicazioni il Presidente ha rilevato la necessità di sensibilizzare i componenti della commissione "Affari Sociali" della Camera dei Deputati quando dovranno esaminare il Decreto sul "Patto di Stabilità", al fine di ottenere un miglioramento delle condizioni dei minorati della vista; ha riferito sugli esiti delle conferenze stampa sull'accessibilità e sui falsi ciechi; ha sollecitato alle sezioni l'installazione del sistema Voip per un ulteriore sviluppo delle comunicazioni nell'ambito dell'Unione; ha informato il Consiglio sullo svolgimento in atto di un corso on line per la formazione dei Quadri Dirigenti e ha illustrato l'ordine del giorno della prossima Assemblea dei Quadri programmata per i giorni 19 e 20 maggio prossimi. Proseguendo i lavori, dopo un ampio e approfondito dibattito, il Consiglio ha approvato la Relazione Morale sull'attività dell'Unione nell'anno 2012 con due astensioni e il Conto Consuntivo esercizio finanziario 2012 con una astensione. Inoltre, il Consiglio ha rigettato il ricorso di un socio della sezione di Torino avverso una delibera adottata dalla Direzione Nazionale; ha eletto due probiviri nelle persone di Paolo Recce, effettivo, ed Eliana Vergine, supplente, in sostituzione di due dimissionari; ha esaminato alcune proposte della Direzione per il recupero dei soci, rinviando, però, l'esame del problema ad una riunione straordinaria del Consiglio Nazionale; ha preso atto dei riferimenti sul riconoscimento alle strutture periferiche dell'Unione della qualifica di Onlus; ha ascoltato i riferimenti sulla proposta di disegno di legge sulla massoterapia e sulle modifiche alla legge "Stanca"; ha preso atto che la XVIII edizione del premio Braille sarà celebrata a Roma il 24 luglio prossimo; ha conferito la qualifica di socio onorario dell'Unione al prof. Corrado Petrocelli, Magnifico Rettore dell'Università di Bari e ai signori Carla Terzitta di Nuoro, Alessio Pianigiani e Alessandro Pannacci di Siena e a Vittorio Bongiorno oculista di Napoli. Ha concluso i lavori con la ratifica delle delibere d'urgenza adottate dalla Direzione Nazionale.

Vitantonio Zito

 

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

Nei giorni 30 novembre e 1 dicembre presso l'hotel Nova Domus in Roma si è riunito, in seduta ordinaria, il Consiglio Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti presieduto dal presidente prof. Tommaso Daniele con la collaborazione del vice presidente avv. Giuseppe Terranova, del segretario generale dr. Luigi Giametta e del vice segretario generale dr. Alessandro Locati.
Espletate le formalità di rito, il Presidente ha riferito al Consiglio sulle conseguenze della crisi sul funzionamento e sulle attività dell'Unione e si è soffermato sui problemi occupazionali dei ciechi e degli ipovedenti.
Proseguendo i lavori, il Consiglio ha esaminato ed approvato all'unanimità la seconda variazione al Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2012 ed il Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2013.
Dopo un ampio e approfondito dibattito, il Consiglio ha approvato all'unanimità anche la Relazione Programmatica sull'attività dell'Unione per il 2013; si è soffermato a lungo sulla proposta della Direzione relativa al riordino dei servizi dell'Unione gestititi dalla Sede Centrale sia a livello nazionale sia a livello periferico; ha preso atto dei riferimenti del Presidente sulla legge di stabilità; e si è interessato  dello stato dell'arte del Tavolo tecnico istituito dal Ministero del Lavoro per un'adeguata soluzione dei problemi occupazionali dei ciechi e degli ipovedenti; si è occupato della campagna a favore dell'accessibilità; ha esaminato la situazione relativa alle adesioni al Patronato Anmil; ha preso atto dei riferimenti su di un corso di fund raising; ha esaminato attentamente il ricorso di un socio della Sezione di Torino, nonché un ricorso presentato dalla Seione provinciale di Palermo, decidendo di respingerli. A conclusione dei lavori ha conferito la qualifica di socio onorario a: geometra Mauro Naccega, dr. Stefano Borrello, signor Guido Sorrenti della Valle d'Aosta; dr.ssa Maura Meschi di Chiavari e sig. Cesare Celani di Ascoli Piceno.
Vitantonio Zito