Irifor del Trentino – Dicembre 2016

Il Bar al buio ai mercatini di Natale di Trento
Il Natale di dark on the road dal 08/12/2016 al 18/12/2016

Dark on the Road – Tiflosystem festeggia il Natale e sarà presente ai mercatini di Natale per regalare a tutti i visitatori l’esperienza del bar al buio.
All’interno del mezzo, nell’oscurità più completa e affidandosi a camerieri ciechi e ipovedenti, è possibile farsi guidare alla degustazione di bevande, vini e prodotti della tradizione enogastronomica trentina. Un modo per sperimentare per un momento la condizione della disabilità visiva, ma nello stesso tempo scoprirne le potenzialità e riscoprire la forza degli altri sensi, spesso relegati in secondo piano dalla vista. E anche un modo per rovesciare i ruoli classici di “accompagnato” e “accompagnatore” legati a tale condizione.
Vi aspettiamo:
dall’8 all’11 dicembre in Piazza d’Arogno dalle 9 alle 19;
dal 16 al 18 dicembre in Piazza Santa Maria Maggiore dalle 9 alle 19.
Tornano i concerti al buio
1 dicembre: Francesco Patella Trio!
“Dark Notes – La musica illumina l’anima”.
Tornano i concerti al buio a marchio IRIFOR: il primo dicembre il buio della sala Rossa ospiterà nuovamente il Francesco Patella Trio, che regalerà uno spettacolo energico e coinvolgente, spaziando tra rock, pop, soul e blues.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 20.30 (ritrovo ore 20.00), presso la Sala Rossa in via della Malvasia 15. L’ingresso è a offerta libera, ma con prenotazione obbligatoria, chiamando lo 0461/1959595.
Vi aspettiamo numerosi!

FISH: più fondi per la non autosufficienza!

“Domiciliarità, diritto a sostegni intensivi, integrazione dei servizi sociali, sanitari, del territorio, supporto alle famiglie in cui sia presente una persona con disabilità grave, contrasto alla segregazione ed alla ospedalizzazione impropria: sono questi gli obiettivi centrali del Piano per la non autosufficienza che ci attendiamo e che sono condivisi con molte organizzazioni dell’impegno civile”, riflette Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
Un’esigenza crescente, una vera emergenza quella delle politiche per la cosiddetta non autosufficienza che ha spinto il Parlamento a consolidare nel 2015 l’apposito Fondo rendendolo strutturale con 400 milioni di euro di stanziamento annuale.
“Finalmente è stato attivato un Tavolo per costruire un Piano che definisca politiche e servizi per la non autosufficienza tentando di fissare – con la necessaria collaborazione con le Regioni – livelli essenziali che garantiscano pari trattamento in tutto il Paese, ma che consentano anche di razionalizzare e integrare il Fondo con altre risorse.”
Al Tavolo FISH partecipa assieme a molte altre organizzazioni, alle Regioni, a INPS, ai Ministeri della Salute e del Lavoro e delle Politiche sociali.
Nonostante l’apprezzabile sforzo di rendere strutturale il Fondo e l’aumento – dal 2017 – della destinazione di ulteriori 50 milioni, è convinzione consolidata che la cifra finale (450 milioni) sia ancora insufficiente a traguardare politiche che escano dalla sperimentazione.
“Per questo motivo – secondo FISH e non solo – è da sostenere l’emendamento del sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il sottosegretario Franca Biondelli, che da vicino segue i lavori del Tavolo, ha presentato un emendamento per aumentare di ulteriori 200 milioni il Fondo per la non autosufficienza. FISH caldeggia l’emendamento e augura che possa trovare accoglimento prima in ambito governativo e poi nella discussione parlamentare.”
“Oltre a proseguire la sua attività di sensibilizzazione presso tutte le forze politiche e presso l’Esecutivo, FISH esprime vicinanza e solidarietà al Comitato 16 novembre che da domani inizierà – davanti al Ministero dell’Economia – un presidio a sostegno dell’emendamento Biondelli”, conclude Vincenzo Falabella.

29 novembre 2016
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Una proposta “sostenibile” per migliorare l’inclusione, di Gianluca Rapisarda

La preparazione iniziale degli insegnanti curricolari ed un ruolo “definitivo” del docente per il sostegno.
Di recente, tanti sono gli incontri ed i seminari organizzati dalle associazioni di e per persone con disabilità per riflettere, discutere ed avanzare proposte in merito all’ormai (si spera) imminente riforma dell’inclusione scolastica.
Personalmente, ho la convinzione che la riflessione sull’attuale “sistema” del sostegno non può che essere animata dalla certezza da tutti condivisa di non doversi “trincerare” nella tutela ad ogni costo dell’esistente o in rimpianti del passato ma che, al contrario, bisogna guardare avanti con “realismo” per garantire il migliore futuro possibile all’inclusione scolastica degli alunni/studenti disabili italiani.
E per raggiungere tale obiettivo, a mio avviso, non servono riforme “rivoluzionarie od opere “faraoniche”, quanto piuttosto una proposta “sostenibile” per l’inclusione, compatibile con le profonde trasformazioni in atto, ma che sia di qualità e, soprattutto rispondente alla necessità di dover provvedere con urgenza e quanto prima possibile ad un adeguato supporto ai nostri ragazzi, alle loro famiglie ed alle scuole da essi frequentate.
Fortemente persuaso di ciò, la proposta per l’inclusione, che di seguito riporto, è il frutto non tanto di mere “elucubrazioni” mentali, ma della mia esperienza concreta a stretto contatto con la faticosa quotidianità didattica degli allievi con disabilità. Essa si basa sui seguenti tre pilastri portanti:
una preparazione iniziale sulle diverse tematiche della disabilità da parte dei docenti curricolari ed un percorso formativo universitario specifico dei futuri insegnanti per il sostegno, che permetta loro l’accesso ad un ruolo “definitivo”,
una riorganizzazione dell’intero “contesto” dell’inclusione, con la creazione di “centri di servizio” specializzati,
La formazione ed il riconoscimento di specifiche “figure” per il supporto e l’inclusione scolastica dei disabili.
E’ pleonastico sottolineare che una delle più pressanti e cogenti richieste delle famiglie dei nostri ragazzi è l’indifferibile ed inderogabile esigenza di una maggiore specializzazione dei docenti titolari e per il sostegno, di una loro maggiore continuità e della cessazione del perverso meccanismo della delega all’insegnante di sostegno dell’alunno con disabilità.
Oggi, infatti, a causa dell’inadeguatezza professionale dei docenti curricolari della scuola di ogni ordine e grado nella presa in carico degli alunni/studenti disabili, dovuta alla mancanza del possesso di specifiche competenze didattico-pedagogiche, tecnico-metodologiche, di comunicazione e di relazione, assistiamo sovente e desolatamente alla “pericolosa” china della loro delega del ragazzo con disabilità al solo docente per il sostegno, con il suo conseguente isolamento dal resto della classe e lo svolgimento delle sue attività didattiche esclusivamente nelle tristemente note “aule del sostegno”.
Come se non bastasse, a tali elementi di grave criticità, si aggiunge spesso la scarsa preparazione dei docenti di sostegno, risultato di una loro formazione che, dall’iniziale carattere “polivalente” dei “corsi biennali” della fine degli anni Ottanta ed inizio Novanta del secolo scorso, oggi, prima con le SIS ed ora con i corsi di perfezionamento, è diventata indifferenziata, troppo generica, incapace di dare risposte idonee ed efficaci ai bisogni educativi particolari e specifici delle singole disabilità
Per non parlare della “precarietà ed ambiguità del ruolo e della funzione dei docenti italiani per il sostegno. Essi hanno l’obbligo di restare sul sostegno per cinque anni, ma non nella stessa scuola e non entrano a far parte dell’organico di diritto, restando nel limbo del cosiddetto “organico provinciale”.
Inoltre, relativamente alla loro funzione, persino loro non sanno bene se il loro compito sia quello di docenti della didattica disciplinare o di docenti a supporto dell’insegnante titolare della disciplina nella progettazione ed attuazione di percorsi formativi inclusivi.
Al riguardo, io ritengo che tali “ambiguità” possano essere superate, come suggerito dalla recente proposta di legge 2444 presentata dalla FISH e dalla FAND, solo adoperandosi con tutte le forze nel migliorare la qualità del livello di inclusione scolastica dei nostri ragazzi. E questo significativo traguardo, a detta della FISH e della FAND, ed io sono totalmente d’accordo con la loro proposta, può essere perseguito attraverso una preparazione iniziale di base di tutti i futuri docenti curricolari sulle specifiche problematiche riferibili alla disabilità, da garantire già all’Università con la frequenza di appositi moduli disciplinari in Pedagogia speciale e Didattica inclusiva, che rilascino almeno 30 CFU. Ma, soprattutto, ancora più ragguardevole sarebbe l’attivazione di uno specifico percorso formativo universitario per i futuri docenti per il sostegno, con la possibilità di accedere ad un ruolo ed ad una “carriera” definita e di permanere all’interno della medesima scuola per almeno cinque anni.
Questa separazione dei ruoli e delle carriere dei docenti curricolari e per il sostegno non determinerebbe una deriva verso la “medicalizzazione” e “sanitarizzazione” del percorso formativo degli insegnanti di sostegno, come denunciato di recente da qualche detrattore della proposta di legge di cui sopra, al contrario, secondo me, rafforzerebbe e qualificherebbe ulteriormente le loro competenze pedagogiche e didattiche, rendendoli finalmente “progettisti ed attuatori” di modelli veramente inclusivi, capaci di supportare il collega titolare ed il C.D.C. e di contribuire all’elaborazione di un PTOF veramente “accogliente” per tutti.
D’altra parte, non considero utile dal punto di vista pedagogico e didattico il sistema della “cattedra mista” proposto dalla legge 107, in quanto tale modalità organizzativa, a mio modesto avviso, risulterebbe poco praticabile ed efficace per quei ragazzi disabili che abbisognano di un rapporto uno a uno con il loro docente e per quelli per i quali, il PEI, il terapista e la famiglia valutano inopportuno lavorare con più insegnanti curricolari di riferimento. Ma, in particolar modo, ritengo quella della “cattedra mista” una soluzione didattica sbagliata, perché più centrata sulle esigenze di “gratificazione” professionale dell’insegnante che sugli effettivi bisogni formativi specifici degli alunni/studenti con disabilità, che, con siffatto modello scolastico, rischierebbero di non avere né un sostegno, né insegnamenti disciplinari idonei e sufficienti.
Per quanto concerne la preparazione e l’aggiornamento dei circa 750000 docenti italiani in servizio (curricolari e per il sostegno) sulle diverse problematiche della disabilità, invece, le recentissime risorse della “Carta del prof” e del “Piano Triennale di Formazione obbligatoria”, che ha tra le sue priorità tematiche anche l’inclusione scolastica, potrebbero costituire e sicuramente costituiranno un’altra “arma vincente” a disposizione del sistema educativo di istruzione per implementare e fornire agli insegnanti che già lavorano una formazione più adeguata sulla disabilità.
Formazione specifica obbligatoria sulle diverse tematiche della disabilità, che io reputo debba essere estesa a tutto il personale della scuola in servizio, ivi compresi i Dirigenti scolastici, gli assistenti tecnico-amministrativi ed i collaboratori scolastici.

2) La riorganizzazione del “contesto” dell’inclusione scolastica.
Nell’ambito della prossima Legge delega sul sostegno, un ineludibile aspetto da attenzionare è l’improcrastinabile impellenza di dover rafforzare e “riorganizzare” il contesto dell’inclusione scolastica.
Infatti, la sola assegnazione dell’insegnante di sostegno all’alunno/studente con disabilità non è sufficiente a garantire il loro successo scolastico e formativo, se non affiancata da un contesto veramente “inclusivo”.
La nomina del docente per il sostegno, seppur rappresentando un “sacrosanto” diritto assolutamente esigibile dai nostri ragazzi e dalle loro famiglie, da sola rischia di essere quasi inutile e di ripetere le “distorsioni” e gli sbagli dell’attuale modello dell’inclusione scolastica, che hanno finito per provocare i “deprecabili” fenomeni della “deresponsabilizzazione” dei docenti curricolari rispetto ai suoi alunni con disabilità e la sopraccitata “delega” al solo collega di sostegno dei loro insegnamenti e delle loro valutazioni.
Come egregiamente scritto da Luciano Paschetta in un suo recente articolo pubblicato sulle pagine del giornale Superando.it, intitolato “Dal docente di sostegno al sostegno del contesto”, anch’io concordo nell’affermare che soltanto in un “contesto” scolastico veramente inclusivo ed accogliente, dove il PAI sia parte integrante della progettazione, della didattica e della valutazione delle Istituzioni scolastiche italiane e, dunque, anche dei loro Piani Triennali dell’Offerta Formativa, si potranno realisticamente garantire per tutti e per ciascuno quelle condizioni di “pari opportunità” nel raggiungimento del massimo “possibile” dei traguardi d’istruzione, tanto decantate da tutta la più recente normativa italiana sull’autonomia scolastica.
Da questo punto di vista, dovrà essere particolare cura del MIUR mettere tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado nelle “reali” condizioni di “sfruttare” al meglio tutti gli strumenti che l’autonomia (fino alla recentissima e criticatissima Buona Scuola) loro consente per implementare e migliorare la qualità del processo di inclusione scolastica dei disabili, creando strutture organizzative flessibili e più confacenti alle effettive esigenze formative dei diversi alunni ed utilizzando in modo “funzionale” l’organico “potenziato” per la progettazione e realizzazione di percorsi personalizzati ed individualizzati, di insegnamenti aggiuntivi ed opzionali, per classi aperte e parallele, per gruppi omogenei ed eterogenei e di attività didattiche laboratoriali e curricolari ed extracurricolari integrative.
Insomma, io credo che solo un “contesto” così strutturato possa favorire e promuovere, accanto all’indispensabile presenza del docente per il sostegno, una didattica finalmente “inclusiva” e “for all”.
Tuttavia, “riorganizzare” il contesto del sostegno significa pure creare dei “centri di servizio” specializzati, dei luoghi cioè dove è possibile fornire adeguata, efficace ed efficiente consulenza specifica agli allievi con disabilità, ai loro genitori, ai loro docenti curricolari e di sostegno e, più in generale all’intero contesto scolastico.
Restando ancorato alla realtà che seguo più da vicino, da disabile visivo ed anche da Consigliere nazionale della Federazione delle Istituzioni Pro Ciechi, devo dire che noi non siamo rimasti a “guardare” e fermi con le mani in mano e che, a proposito della necessità di istituire dei centri “specializzati” in favore dei nostri ragazzi, sin dal 1997, grazie alla legge 284, in stretta sinergia con la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”, abbiamo creato ben 17 “Centri di Consulenza Tiflodidattica” (CCT), distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Ciononostante, l’intenso e prezioso lavoro del Network per l’Inclusione Scolastica (NIS), fortemente voluto all’inizio di quest’anno dal Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) Mario Barbuto, ha evidenziato come tali CCT siano ancora poco collegati tra di loro e forniscano un servizio di consulenza difforme e disomogeneo.
Di qui, la necessità di ottimizzare le loro risorse e competenze, creando appunto il sopramenzionato NIS, con il difficile ma “improrogabile” compito di definire le Linee guida dei servizi dei nostri CCT, gli “indicatori di qualità” dell’inclusione scolastica degli studenti ciechi ed ipovedenti ed i criteri di valutazione dei servizi erogati dai nostri Centri di Consulenza Tiflodidattica.
Un altro “mast” del Network per l’Inclusione Scolastica” dell’UICI è anche quello di cercare di “omogeneizzare” le singole potenzialità dei nostri CCT con tutte le realtà pro ciechi, per dare vita ad un un unico “sistema”, che noi abbiamo ipotizzato strutturato a più livelli di competenze e territoriali (comprendente a livello regionale ed interregionale oltre che i Centri di Consulenza Tiflodidattica, anche gli ex Istituti dei ciechi ed ovviamente, in ambito nazionale, l’I.Ri.Fo.R., la Biblioteca “Regina Margherita”, il Centro di Produzione del materiale didattico della Federazione ed il Centro Nazionale del Libro Parlato dell’UICI).
Naturalmente, questa nostra “rete di servizi” a più livelli, che io auspico realizzarsi quanto prima pure per le altre disabilità, non potrà e dovrà rimanere “isolata” dal resto dei “centri di servizio territoriali a supporto dell’inclusione scolastica, già esistenti ed istituiti dal MIUR e, diciamo così, non propriamente riconducibili alle Istituzioni pro ciechi.
Operare separatamente sarebbe da parte nostra un “sesquipedale” errore e, consentitemi un pizzico di ironia, anche una clamorosa “svista”.
Consapevoli di ciò e ben lungi da atteggiamenti di “splendido” isolamento”, è nostra ferma intenzione “fare “squadra” con tutte le altre Associazioni di e per disabili, affinché insieme si pretenda dal MIUR la realizzazione all’interno dei CTS, CTI e CTR, così come è già avvenuto per l’autismo, di appositi “sportelli” competenti per le singole disabilità. E ciò, perché tali strutture del sostegno periferiche del MIUR stentano ancora a “decollare”, rappresentando a tutt’oggi soltanto delle “potenzialità” costose ed inefficaci del processo d’inclusione scolastica dei nostri ragazzi.

3) Il riconoscimento di “figure” specifiche a supporto dell’inclusione scolastica.
Di recente, l’ultimo, ma non per questo meno rilevante, impegno del NIS dell’UICI sta riguardando la definizione del percorso formativo e del profilo di “figure specifiche” per l’organizzazione del sostegno al processo di inclusione dei disabili visivi, argomento che coinvolge tra l’altro, come spiegherò tra poco, pure gli alunni non udenti e disabili sensoriali in generale.
Mi riferisco al “pedagogista esperto in scienze tiflologiche” ed all’”educatore (od assistente) alla comunicazione”, previsto dall’art 13 comma 3 della legge 104 del 1992 e la cui definizione è stabilita dalla 107 del 2015.
Infatti, la maggiore facilità dell’assegnazione del docente per il sostegno, ed il fatto che la nomina dell’assistente alla comunicazione, ex art 13 comma c della 104, dipenda dagli EE.LL. (pertanto più incerta), ha fatto quasi del tutto dimenticare l’esistenza di tale figura.
Per tale motivo, l’assistente alla comunicazione non si è mai imposto come operatore “necessario” per il supporto all’inclusione scolastica dei ragazzi disabili sensoriali, restando sempre confinato ai margini di tale processo, e costretto ad una costante precarietà di ruolo e di formazione.
Certi dell’urgenza di dover ovviare a questa grave criticità, noi del NIS dell’UICI stiamo profondendo ogni nostra energia nel tentare di “riesumare” tale “figura” professionale, definendone il profilo ed il percorso formativo. Così, abbiamo individuato l’”educatore alla comunicazione per i disabili sensoriali come la figura di I° livello del sostegno degli alunni/studenti con disabilità sensoriale.
Il titolo di “educatore alla comunicazione” viene rilasciato a tutti coloro che, in possesso di qualsiasi Laurea triennale, decidano di frequentare un Master universitario di I° livello di 1500 ore, che rilasci loro 60 CFU.
L’”educatore alla comunicazione” possiede una formazione di tipo tecnico-strumentale ed ha una conoscenza di base della Pedagogia speciale e della Didattica inclusiva. L’I.Ri.Fo.R. sta lavorando alacremente con lo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano di Venezia) per l’attivazione (in Convenzione) di un corso formativo per “educatori alla comunicazione per i disabili sensoriali”, di qualità e veramente spendibile nel mondo del lavoro.
Parallelamente alla definizione del profilo e del percorso formativo dell’”educatore alla comunicazione”, invochiamo l’aiuto di tutte le associazioni di e per disabili per fare “pressione” sul MIUR, perché il riconoscimento di questa figura professionale diventi finalmente realtà.
Occorre inoltre sollecitare la Conferenza Stato-Regioni, perché le Regioni istituzionalizzino una volta per tutte il profilo dell’”educatore/assistente alla comunicazione e, conseguentemente, obblighino le cooperative che gestiscono il servizio di assistenza scolastica e postscolastica ad assumere tali operatori come “figure” necessarie al processo di inclusione dei disabili sensoriali.
Successivamente, sarà premura dell’I.Ri.Fo.R. proporre agli Educatori alla comunicazione, in possesso pure di una Laurea in Scienze della Formazione, Scienze dell’educazione ed in Pedagogia, agli Educatori specializzati, ed ai docenti curricolari e di sostegno la frequenza di un Master universitario di II° livello di 1500 ore per il conseguimento del titolo di Pedagogista esperto in scienze tiflologiche.
Tale Master universitario rilascia 60 CFU e fornisce una formazione più specifica di quello di I° livello in “educatore alla comunicazione”.
Infatti, l’”esperto in scienze tiflologiche” ha il compito di progettare, realizzare e monitorare l’intero progetto di vita del disabile visivo e, quindi, è la figura di II° livello del suo processo di inclusione scolastica. Un primo modello formativo di tale figura è stato già tracciato dall’I.Ri.Fo.R., che, grazie all’interessamento di Marco Condidorio, Coordinatore della Commissione Istruzione dell’UICI, ha attivato in Convenzione con l’Umimol di Campobasso il riuscito Master in Typhlology Skilled Educator.
Io ritengo che queste due tipologie di “educatori” dovrebbero poter operare, oltre che a scuola ed a casa dei nostri ragazzi, ovviamente anche nei nostri CCT e nei “centri di servizio” specializzati nelle singole disabilità (da me tanto auspicati) e nei CTS, CTI e CTR, garantendo un concreto ed adeguato supporto al sistema scolastico.
In conclusione, a mio parere, solo se il MIUR prenderà seriamente in considerazione nella prossima legge delega sull’inclusione scolastica l’istituzione di un ruolo “definitivo del docente per il sostegno, la riorganizzazione e la ristrutturazione del contesto scolastico, anche con la creazione per ogni tipo di disabilità di “centri di servizio” specializzati e la formazione ed il riconoscimento di figure specifiche “necessarie” al sostegno, potrà garantire il pieno successo scolastico e formativo degli alunni/studenti con disabilità del nostro Paese.

Irifor – Il Glaucoma, una malattia neurodegenerativa? Trani, venerdì 2 dicembre 2016

È gradito comunicare che l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione ONLUS con il Patrocinio della Direzione Generale della Asl Bat organizza venerdì 02 dicembre 2016, alle ore 17,00, a Trani, presso la Sala Convegni dell’Hotel “San Paolo al Convento”, un convegno dal titolo:
“Il glaucoma, una malattia neurodegenerativa?” secondo il programma di seguito riportato.
VENERDI 2 DICEMBRE- ore 17.00
Sala Convegni dell’Hotel “San Paolo al Convento”
Via Statuti Marittimi 111 – Trani

Programma dell’evento:

SALUTI del dott. Massimo Vita, Vice Presidente Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ONLUS.

SALUTI del dott. Ottavio Narracci, Direttore Generale della ASL BAT.

INTRODUZIONE AI LAVORI
Dott. Vito Felice Montaruli, Direttore Medico Oftalmologia P.O. Barletta.

RELAZIONE del Prof. Paolo Frezzotti (Responsabile Centro Antiglaucoma del Policlinico – Università degli Studi di Siena), in merito ad una ricerca, cofinanziata dall’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, sugli aspetti clinici e neurodegenerativi del Glaucoma.

COORDINA l’incontro il dott. Francesco Giangualano, Direttore Organizzativo Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ONLUS.

Sintesi dei lavori del CDA della Federazione del 21 Luglio 2016, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avvisi n. 633 del 30 giugno e n. 648 del 6 luglio 2016, il giorno 21luglio 2016 alle ore 14, si è riunito, presso gli uffici della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi Onlus con sede in Via Giuseppe Mirri, 2 – Roma, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi ONLUS.
Alle ore 14,30 risultano presenti il Presidente Rodolfo Masto, il Vicepresidente HubertPerfler e i consiglieri Pier Michele Borra e Gianluca Rapisarda mentre è presente in collegamento skype il Consigliere Claudio Cassinelli. Il Consigliere Mario Barbuto ha comunicato che arriverà in ritardo. Risulta infine assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone, rappresentante del MIUR.
Il Presidente dichiara aperta e valida la seduta.
Verbalizza i lavori il Segretario Generale Arch. Innocenzo Fenici.

Approvazione del verbale della seduta del 7 giugno 2016;
Il Presidente chiede che nel verbale del 7 giugno 2016 il termine “manifestato” venga sostituito dalle parole “preso atto”. Il C.d.A. accogliendo la sostituzione delle parole, all’unanimità approva il verbale della seduta del 7 giugno 2016.
Ratifica eventuali deliberazioni assunte dal Presidente in via d’urgenza;
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la Deliberazione n. 1 del 28.06.2016.
IlC.d.A. approva all’unanimità.
Comunicazioni del Presidente;
Il Presidente comunica che, ad oggi, non risultano pervenuti i contributi statali ordinari previsti dal Decreto del 29 dicembre 2005 (G.U. 30/12/2005) Ministero dell’Interno.
Il Presidente rende noto che, nel trascorrere degli anni, il contributo si è ridotto da € 350.000,00 a € 298.125. Considerando che gli altri enti hanno visto, negli anni riconfermarsi il contributo originario, il Presidente informa che con nota del 7 luglio 2016 prot. 650/2106 ha inoltrato richiesta al Ministero dell’Interno per il ripristino del contributo originario come previsto dalla legge n. 311 del 30.12.2004 (legge finanziaria 2005).
Inoltre il Presidente riferisce che, con nota del 7 luglio 2016 prot. 651 /2016, è stata inviata al Ministero dell’Interno la relazione sullo stato di avanzamento del progetto del Centro Polifunzionale per Pluriminorati.
Il Presidente prosegue informando circa il secondo contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali previsto dalla Legge 284/97 e dal Decreto 29 dicembre 2015. Il Presidente comunica che tale contributo era originariamente di € 1.032.914,00, mentre per l’anno in corso si prevede la cifra di € 854.415,00 a seguito dell’accordo stipulato il 10 febbraio 2012 con il Ministero del Lavoro, relativo al recupero delle somme percepite in eccesso nel corso degli anni 2005, 2006, 2007 e 2008. Tale contributo dovrebbe entrare nelle casse della Federazione entro Settembre 2016.
Il presidente comunica di aver ricevuto di recente un’altra nota riguardante l’elezione del Sig. Luigi IURLO in qualità di Presidente dell’Istituto di Rutigliano (BA) denominato Centro Provinciale Educativo Riabilitativo per Videolesi “Gino Messeni Localzo”. Allo stesso Sig. Iurlo, il Presidente riferisce di aver inviato gli auguri per un proficuo lavoro.
Il Presidente informa che l’Istituto Rittmeyer per i ciechi di Trieste ha recentemente inviato una nota, con la quale si aggiorna sullo stato di avanzamento del progetto europeo comunicando le prossime date degli incontri per il prosieguo delleattività intraprese. Il Presidente comunica che la Federazione, quale Ente facente parte del network, si farà parte diligente con le Istituzioni per la diffusione delle attività.
Il Presidente notizia che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha inviato una nota nella quale comunica che la dott.ssa Elisabetta Borgia sarà presente come membro della commissione esaminatrice del concorso “Tocca a te”per l’anno 2017.
Predisposizione del Bilancio di previsione 2017;
Il Presidente, dopo breve esposizione, consegna al Presidente dei sindaci revisori dei Conti il bilancio di previsione 2017 per l’esame e l’approvazione collegiale prima dell’approvazione del C.d.A. e dell’Assemblea federale prevista per il 12 ottobre 2016.
La Delibera viene approvata all’unanimità.

Predisposizione relazione programmatica 2017;
Il Presidente comunica che il punto 5 dell’O.d.G. è stato rinviato.

Analisi della situazione economico-patrimoniale della Federazione;
Il Presidente evidenzia che la Federazione è in linea con il bilancio di previsione nonostante non siano ancora stati erogati i contributi previsti dalla legge.
Il Presidente informa il C.d.A. ed i Sindaci Revisori che il conto corrente postale in essere presso le Poste Italiane viene utilizzato esclusivamente per la vendita di prodotti tiflodidattici, così come richiesto dalle scuole e dagli utenti.
7)Restrizione dell’ipoteca iscritta in occasione della concessione del mutuo alla sola proprietà di Via Gregorio VII;
Il Presidente illustra l’operazione da effettuare, in accordo con il Ministero degli Interni,riguardante la restrizione dell’ipoteca accesa sull’immobile di via Alberto Pollio 10 che verrà totalmente estinta. La cifra da restituire alla Banca è pari ad € 1.107.000,00. La stima degli immobili di via Gregorio VII risulta essere di € 1.350.000,00 e la Banca Popolare Commercio e Industria – gruppo UBI Banca concede un mutuo solo per il 70% del valore della stima quindi per € 945.000,00; pertanto, per poter iscrivere l’ipoteca alla sola proprietà di via Gregorio VII occorre restituire alla Banca la cifra di circa € 160.000,00.
Il Presidente chiede al Consiglio il mandato a procedere sottolineando i vantaggi che si otterranno estinguendo l’ipoteca all’immobile di via Alberto Pollio. Il Consigliere Cassinelli si congratula con il Presidente Masto per il duplice vantaggio dell’operazione che garantisce sia il Ministero dell’Interno che la Federazione.
Il C.d.A. approva all’unanimità la deliberazione.
Convocazione prossima Assemblea che si terrà a Roma mercoledì 12 ottobre p.v.;
Il Presidente invita il Collegio dei Sindaci revisori dei Conti e i membri del Comitato,istituito dalla legge n. 278/2005 a partecipare all’assemblea straordinaria. Prosegue leggendo l’ordine del giorno previsto per l’Assemblea della Federazione che si terrà in Roma presso il nuovo Centro di via Pollio 10 in data 12 Ottobre2016 che per completezza si riporta interamente:
approvazione dell’assemblea,
approvazione bilancio preventivo 2017,
presentazione del progetto preliminare del Centro Polifunzionale di Alta specializzazione con visita all’intero immobile,
aggiornamento sull’attività del Network,
ricognizione dei progetti più significativi da parte della Federazione.
Il Presidente invita inoltre i Consiglieri a preparare una relazione da presentare all’Assemblea sulle attività e sui progetti che seguono direttamente in qualità di responsabili.

Eventuali comunicazioni dei Consiglieri delegati ai singoli progetti;
Il Presidente passa la parola al Consigliere Claudio Cassinelli che descrive le attività svolte insieme all’architetto Innocenzo Fenici e alla Dottoressa Ester Delpino presso gli Istituti e i Centri Nazionali che si occupano da anni di soggetti pluridisabili. La finalità di tali visite è quella di documentarsi sulle attività svolte da questi Centri Specializzati. Tali dati serviranno come base per elaborare il progetto preliminare del nuovo Centro di via Pollio 10, così come descritto dalla legge 278/2005. Nello specifico, il Consigliere Cassinelli ricorda che sono stati visitati i seguenti Centri:
a) il Centro Regionale S. Alessio di Roma,
b) L’ Istituto Davide Chiossone di Genova,
c) IL Centro Cooperativa Luce e Lavoro di Verona d) La Fondazione Hollman di Padova,
e) La Lega del Filo d’oro di Osimo
f) L’Istituto Serafico di Assisi.

Il Presidente cede la parola al ProfessorAvvocato Giangiacomo Ruggeri che informa il Consiglio sugli aspetti legati alla nuova legge sui lavori pubblici attraverso una relazione circostanziata sull’argomento in oggetto.
Successivamente, il Presidente cede la parola al Consigliere Borra che relaziona circa l’andamento del progetto “network dell’inclusione Scolastica”. Il Consigliere Borra afferma che il NIS ha completato le linee guida dei servizi a supporto dell’inclusione degli alunni/studenti disabili visivi e che esse saranno presto inviate ufficialmente ai tre Presidenti delle Istituzioni coinvolte.
Il gruppo di lavoro ha approfondito tutti gli aspetti legati all’inclusione scolastica,compresi quelli riguardanti la formazione degli insegnanti e del personale che supporta i ragazzi con disabilità visiva. Inoltre si sta completando la raccolta dei dati, ma si è già riscontrato che quasi tutti i Centri di Consulenza Tiflodidattica sono sconosciuti al MIUR.
Il Consigliere Borra conclude, sostenendo che l’integrazione e la riabilitazione dei minorati della vista sono azioni complementari che si integrano e si completano. È auspicabile che si realizzi al più presto un vademecum dei nostri servizi per indirizzare e informare i vari Enti coinvolti e da coinvolgere.
Il Presidente si congratula con il Consigliere Borra per il lavoro.
Subito dopo, interviene il Consigliere Cassinelli, che ricorda ai presenti del prossimo convegno che si terrà a Genova il 18 Novembre 2016 il quale permetterà agli operatori sanitari di acquisire dei crediti formativi validi per la loro professione.
In seguito, il Presidente cede la parola al consigliere Rapisarda, il quale informa sull’andamento dei vari progetti da lui seguiti quali:
a) la pubblicazione di due libri tattili in compartecipazione con l’istituto “Giuseppe Garibaldi” di Reggio Emilia,
b) la pubblicazione di due titoli “Io tu e le mani” “Il cielo in tasca” entrambi vincitori del Concorso “tocca a te” anno 2015;
c) La realizzazione di un bookshop nel nostro sito www.prociechi.it per rendere accessibili i libri tattili per l’infanzia pubblicati dalla Federazione,
d) la realizzazione del quarto premio “Tocca a te“ 2017che sarà ospitato dall’Istituto Serafico di Assisi tra il 16 e il 18 giugno 2017.
Infine il consigliereRapisarda sta seguendo l’organizzazione della mostra “Sensi Unici” prevista nello Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni che si svolgerà tra il 12 novembre 2016, giorno dell’inaugurazione, e il 19 marzo 2017.
Il Presidente Rodolfo Masto cede la parola al vicepresidente Hubert Perfler, il quale aggiorna il Consiglio circa la formazione e l’elaborazione di progetti nazionali ed europei.
Il vicepresidente Perfler specifica che occorre fare la verifica delle Istituzioni interessate al progetto e che sia indispensabile farlo front line invece che on line. La collaborazione con più soggetti in Europa è determinante per accedere aicontributi in maniera cospicua. Il Consigliere Perfler sostiene che sia indifferibile costituire una struttura all’interno di ogni istituto che si occupi del progetto a tempo pieno.
Alle ore 16,50 entra in Consiglio il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto.
Il Presidente Masto riassume i punti discussi nella seduta odierna, e successivamente cede la parola al Consigliere Barbuto , il quale informa che nella seduta dell’ultimo Consiglio dell’Irifor è stato nominato Direttore Scientifico Gianluca Rapisarda.
Il C.d.A. tutto si congratula con il Consigliere Rapisarda per il prestigioso incarico.

10) Deliberazioni di carattere amministrativo e organizzativo;
Il Presidente propone una deliberazione di carattere amministrativo ed organizzativo, riguardante la gestione diretta del conto corrente postale al legale rappresentante dell’Ente nella persona del presidente Rodolfo Masto.
Il C.d.A. approva all’unanimità la deliberazione n. 27 del 21.07.2016.

Varie ed eventuali.
Non ci sono argomenti da trattare.

Ordine del giorno suppletivo:
Incarico di assistenza e consulenza in ambito amministrativo allo Studio Associato Giovannucci.
Il Presidente informa dell’intenzione del Sig. Marco Giovannucci di non voler continuare la collaborazione relativa al contratto di consulenza amministrativa contabile e fiscale.
Al riguardo, considerato che la commercialista Dottoressa Giuseppina Piccolo collabora da tempo con la Federazione, offrendo in particolare specifica consulenza per l’apposizione del visto di conformità relativa alla dichiarazione Iva (imposta sul valore aggiunto), il Presidente propone di sottoscrivere un contratto di consulenza alla Dott.ssa Piccolo, rispettando gli importi già stabiliti nel contratto del precedente professionista.
Il Consiglio di Amministrazione approva all’unanimità.
Non essendoci altri argomenti all’ordine del giorno, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 17,15.

Gli appuntamenti del prossimo week end al Museo Omero di Ancona fra comicità e libri

Tutti pazzi per Venere … soprattutto Rana
Ridere con  l’arte
Sabato 26 novembre ore 17
Museo Tattile Statale Omero, Ancona

ANCONA – Il Museo Tattile Statale Omero sabato 5 novembre alle ore 17, propone una doppia visita guidata per conoscere la storia delle Veneri esposte nella collezione: si comincerà con il racconto mitologico , per poi  passare alle esilaranti battute del comico Rana.
Prenotazione obbligatoria. Costo 4 euro a persona esclusi disabili e accompagnatori. Tel. 071.2811935 email didattica@museoomero.it

Libri in testa presenta Guasco Una storia popolare di Stefano Puliti
Domenica 27 novembre ore 17.30
Museo Tattile Statale Omero, Ancona

ANCONA – L’attività del gruppo di acconciatori e centri estetici di Ancona, promosso da CNA – denominato LIBRI IN TESTA va avanti con entusiasmo e nuove iniziative.
La “rete” LIBRI IN TESTA presenterà alla città domenica 27 novembre alle ore 17,30 presso il Museo Omero alla Mole Vanvitelliana ad Ancona il romanzo GUASCO – UNA STORIA POPOLARE scritta dall’autore anconetano Stefano Puliti ed edito da Affinità Elettive. Romanzo che narra, in un intreccio di storie e personaggi, i 15 giorni prima del devastante bombardamento del 1 novembre del 1943 del centro storico di Ancona. E’ il vecchio cuore popolare della città, inesorabilmente spazzato via, che rivive in queste pagine.
Ricordiamo che il gruppo LIBRI IN TESTA è formato da acconciatori, centri estetici e palestre di Ancona che hanno costituito una biblioteca diffusa e gratuita nei loro negozi ma che vuole essere anche un soggetto promotore di eventi e di iniziative culturali e sociali oltre che di scambio e crescita professionale di settore. Una rete di imprese con un obbiettivo chiaro divulgare e coniugare bellezza e cultura ed animare di eventi culturali la nostra città.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona www.museoomero.it #museoomero.it

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

locandina

Locandina Tutti pazzi per Venere… soprattutto Rana

locandina libri in testa

Locandina libri in testa

Visita guidata per persone cieche ai Musei Civici di Monza

Sabato 10 dicembre 2016, alle ore 15.30, i Musei Civici di Monza organizzano una visita guidata riservata a persone cieche, con la possibilità di effettuare esperienze tattili sulle opere esposte.
La partecipazione e l’ingresso al museo sono gratuiti ma è necessario prenotarsi al n. 039 2307126 – info@museicivicimonza.it

Crediamo che l’accoglienza e l’accessibilità siano un valore aggiunto imprescindibile perché il museo cittadino diventi patrimonio vissuto da tutta la comunità, senza barriere né ostacoli, siano essi fisici o di comunicazione.
Chiediamo dunque la vostra preziosa collaborazione perché possiate aiutarci a divulgare l’iniziativa; il personale del museo è naturalmente a vostra disposizione per ogni chiarimento o per l’organizzazione di eventi personalizzati, mentre sul sito www.museicivicimonza.it potrete trovare informazioni utili sul museo e sulle opere esposte.

Musei Civici di Monza – Casa degli Umiliati
Via Teodolinda, 4
20900 Monza
Tel. 039 2307126
Fax 039 2307123

Itinerario tattile per la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il Museo d’arte orientale promuove il percorso Samurai e guerrieri al Museo d’arte orientale. Itinerario tattile per non vedenti e non solo… dalle ore 10.30 alle 12 circa del 3 dicembre 2016.
Sarà possibile toccare oggetti della collezione, tra i quali uno spallaccio e una maschera per armatura, un’elsa di spada, un fodero e un’impugnatura di katana con i suoi accessori, una figura di samurai in porcellana e tante altre opere giapponesi del periodo Edo (1600-1868). La visita sarà agevolata anche da schede tattili.
Il percorso sarà condotto da Severina Bortolato. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata allo 041 5241173 entro l’1 dicembre 2016.

Per maggiori informazioni, contattate lo staff del Museo ai recapiti riportati in calce.

Museo d’Arte Orientale di Venezia
sestiere Santa Croce, 2076 – 30135 Venezia (Fondamenta de Ca’ Pesaro) tel. e fax: +39 041 5241173
e-mail: pm-ven.orientale@beniculturali.it https://www.facebook.com/MAOVenezia
http://www.polomuseale.venezia.beniculturali.it
www.orientalevenezia.it
Instagram #museorientalevenezia
#mostraCHU

spada con accessori, coltellino, kozuka, fermagliokogai, elsa, tsuba, piastrine, menuki, placca di chiusura, kashira, fascetta, fuchi

spada con accessori, coltellino kozuka, fermaglio kogai, elsa, tsuba, piastrine menuki, placca di chiusura  kashira, fascetta, fuchi

Irifor Trentino – Tornano i concerti al buio

“Dark Notes – La musica illumina l’anima”

Tornano i concerti al buio a marchio IRIFOR:
il primo dicembre il buio della sala Rossa ospiterà nuovamente il Francesco Patella Trio, che regalerà uno spettacolo energico e coinvolgente, spaziando tra rock, pop, soul e blues.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 20.30 (ritrovo ore 20.00), presso la Sala Rossa in via della Malvasia 15.
L’ingresso è a offerta libera, ma con prenotazione obbligatoria, chiamando lo 0461/1959595.
Vi aspettiamo numerosi!

Un dono per il futuro dei nostri giovani. Progetto “Scuola Nazionale di Massaggio Olistico”, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

Da anni i Lions Club sono impegnati in iniziative varie a beneficio dei ciechi: come le campagne organizzate a sostegno del servizio del libro parlato, o della scuola cani guida.
Nel nostro caso abbiamo ricevuto un’offerta davvero più unica che rara: formare un gruppo di giovani e trovare lavoro ai meritevoli.

Di che si tratta?
Si tratta di un corso per operatore olistico, rivolto a giovani ipo e non vedenti in possesso almeno di un titolo di scuola superiore; il corso verrà tenuto dalla C.S.E.N. Ente Nazionale di Promozione Sociale Riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali iscrizione n.77- Registro Nazionale Legge 383/2000. Al termine del corso verrà rilasciato il diploma in Operatore Olistico –DBN. Precisiamo che alcune regioni già hanno un albo per questa figura.

L’antefatto:
Nel 2011 la sezione di Firenze ha coordinato il campo estivo internazionale sulla comunicazione e sul computer (ICC), al quale hanno partecipato giovani provenienti da 9 Paesi, inclusa l’Italia.
Nello stesso periodo anche i Lions club organizzavano il loro meeting giovanile internazionale a Firenze e i due gruppi si sono incontrati in Palazzo Vecchio.
Lì ebbi modo di conoscere Fiorenzo Smalzi e di apprezzare il suo entusiasmo per i giovani e la sua disponibilità a mettersi in gioco al servizio degli altri.
Lo scorso gennaio mi chiama Smalzi e mi dice che, durante un viaggio a Berlino, ha avuto modo di conoscere un non vedente, che lavorava come massaggiatore olistico. Prese fiato e aggiunse: “Voglio creare una scuola nazionale di massaggio per non vedenti! Mi date una mano?”

Cosa avreste fatto voi?
Ci siamo incontrati ed abbiamo condiviso un protocollo di intesa, finalizzato a formare un gruppo di massimo 14 giovani con disabilità visiva come operatori olistici, e ad aiutare i meritevoli nella ricerca del lavoro.
Il corso biennale si svolgerà a Firenze nei fine settimana, ed avrà una durata di 450 ore, di cui 380 di aula e 70 di tirocinio.
I.Ri.Fo.R. Toscano curerà gli aspetti legati all’accessibilità del materiale didattico e delle spiegazioni in aula, organizzando un tutoraggio ove fosse necessario.

Costi
Gli amici Lions di Fiesole si fanno carico dei costi relativi alla formazione, mentre IRIFOR sosterrà quelli relativi alla accessibilità ed al tutoraggio.

Ogni studente verserà un contributo di 25,00 euro per ciascuno dei 6 moduli didattici, le spese per il viaggio ed il soggiorno a Firenze sono a carico degli studenti.

Purtroppo non abbiamo saputo fare di meglio, ma sono sicuro che le nostre sezioni faranno la loro parte aiutando i ragazzi a trovare qualche sponsor.
Stiamo imboccando una strada nuova: la riforma della scuola superiore ha dimenticato la professione del massaggio; gli Enti Locali sono sempre meno attenti alle necessità formative dei giovani che vogliano conseguire un titolo non solo sulla carta, ma anche spendibile sul mercato del lavoro.
Ma lungo il cammino abbiamo trovato qualche compagno di viaggio, che ci dà la sua fiducia e che ha la sensibilità di chiedere a noi, prima di offrirci un aiuto senza il quale non potremmo realizzare questo piccolo sogno.

Per informazioni e chiarimenti:
Paola Trabalzini
I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano
Via Fibonacci, 5
50131 Firenze
Tel 055 580523
Mail: paola@uictoscana.it
Firenze, 1 novembre 2016