Museo Tattile Statale Omero – Tutti pazzi per Venere … soprattutto Rana, Ridere con l’arte

Sabato 21 gennaio ore 17
Museo Tattile Statale Omero, Ancona

ANCONA – Sabato 21 Gennaio alle ore 17 il Museo Tattile Statale Omero propone un’originale visita guidata per conoscere la storia delle Veneri esposte in collezione, dalla formosa scultura di Milo a quella sensuale del Canova, passando per quella del Giambologna e de’ Medici. Si comincerà con il racconto mitologico, per poi passare alle esilaranti battute del comico Stefano Ranucci, in arte Rana. Una visita originale, un po’ seria e un’po’ briosa per conoscere storia e aneddoti delle bellezze dell’antichità rilette con divertimento e ironia da un comico d’eccezione.
Prenotazione obbligatoria. Costo 4 euro a persona esclusi disabili e accompagnatori. Tel. 071.2811935 email didattica@museoomero.it

Dove: Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona www.museoomero.it #museoomero.it

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
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locandina

locandina Tutti pazzi per Venere… soprattutto Rana!

13 – 14 Gennaio: Corso nazionale per funzionari Unione Ciechi (UICI)

ANCONA – Il Museo Tattile Statale Omero  di Ancona,  proseguendo nella sua attività  ventennale,  nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 gennaio, tiene  nella sua sede della Mole Vanvitelliana  un corso di formazione  a livello nazionale, su specifici argomenti  tecnico-scientifici . Il tema è  “ACCESSIBILITA’  AL PATRIMONIO ARTISTICO-ARCHITETTONICO ELLE PERSONE CON DISABILITA VISIVE: MODALITA’, STRUMENTI, METODI”. Il corso è promosso dalla Commissione Nazionale  UICI “Beni Culturali e Servizi Librari” presieduta da Francesco Fratta.
Tra i relatori, oltre al Presidente del Museo, prof. Aldo Grassini, anche  il noto architetto Rocco Rolli,  membro della suddetta Commissione e tecnico- consulente di  Istituzioni Pubbliche, quali la Regione Piemonte.  Il successo e la diffusione della promozione culturale attuata dal Museo Omero, e le continue richieste, richiedono però oggi una migliore e maggiore diffusione  di quelle buone prassi, nonché anche di idonei strumenti, che rendano tutto ciò facilmente realizzabile.  Così, come afferma Aldo Grassini, “L’integrazione sociale dei disabili visivi non è possibile senza un’autentica integrazione culturale. Per molti ciechi le arti visive rappresentano un vuoto culturale  da colmare. Spesso le Sezioni UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ) sono impegnate nella promozione di iniziative volte a migliorare l’accessibilità ai luoghi della cultura, ma non sempre i suoi dirigenti possiedono le competenze necessarie. Questo breve corso è un avvio verso un’informazione più puntuale e più competente.  C’è necessità di colmare di colmare il vuoto culturale che per molti ciechi rappresentano le arti figurative. Più attenzione quindi al territorio e alle singole realtà locali”. Le materie di queste lezioni-conversazioni  vanno dalla conoscenza dei “diritti” e quindi della legislazione, all’accoglienza, all’adozione di strumenti idonei alla conoscenza del linguaggio visivo attraverso il tatto, alla traduzione a rilievo dell’architettura (e quindi migliore conoscenza della propria città),le nuove tecnologia al servizio delle multisensorialità. Gli altri relatori saranno  Cristiana Carlini, Andrea Socrati e Annalisa Trasatti dello storico staff  scientifico del Museo Omero. Numerose le  iscrizioni con provenienza da  quasi tutte le regioni.

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
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Teatro del Lido di Ostia – Sabato 14 gennaio ore 21 Giuditta Cambieri in “Nel silenzio basta un segno”

Risate accessibili al 100% per non udenti e udenti insieme con Giuditta Cambieri e Mally Mieli e con Nicla Gabriello e Tiziana De Chiara – interpreti LIS

incursioni in scena di allievi del laboratorio teatrale Teatro oltre la barriera del suono Lorenzo Frulloni, Alice Giordano, Federica Lista, Elena Paganin, Giorgia Cirelli, Valentina Modesti, Edoardo Galassi, Emanuela Arma

Cabaret al femminile, per ridere insieme oltre la barriera della comunicazione. Serata accessibile ad un pubblico di non udenti e udenti.

Con il suo cabaret divertente e irriverente, Giuditta Cambieri… cambia-ieri, cambia-oggi… spera di continuare a cambiare anche domani, senza smettere mai di sognare e dunque cercare la “felicità”. Coinvolge in questa ricerca anche la sua amica Mally. Sono due amiche molto diverse: una giovane e l’altra cinquantenne, una romantica sognatrice e l’altra smaliziata realista, una sorda e l’altra udente. Ma l’essere donne, le rende profondamente simili e complici nell’eterna ricerca della felicità. Ma la felicità, si sa, è sfuggente. E nell’inseguirla e scovarla si ritrovano a fare “ragionamenti circolari” paradossali e iperbolici sull’amore, monologhi provocatori e ironici sulla quotidianità, il mondo del lavoro, i figli, sull’età che avanza, e sugli uomini che non cambiano mai. E poi, si domanderanno…ma se è vero che esiste il punto G… Che è un punto che può dare la pura felicità, allora sto Punto: Dov’è?… Chi l’ha visto? Se tutti dicono che “C’è, ma non si vede”. Significa che per trovarlo basta aver fede nella “sua” esistenza? E…perché si chiama Punto G?… forse perché lo trovi alla GS? E se riesci a raccoglierne 5 000 di questi punti, ti regalano una lavatrice?

Giuditta Cambieri da diversi anni porta in scena un cabaret particolare, un cabaret ‘diversamente comico’ che supera la barriera della comunicazione tra sordi e udenti. Utilizzando diverse lingue contemporaneamente, l’italiano parlato, la LIS (lingua dei segni italiana) e il linguaggio del corpo, fa arrivare le sue riflessioni comiche ad un pubblico di sordi ed udenti assieme. I suoi spettacoli sono occasione d’incontro tra due mondi diversi, quello dei sordi e degli udenti, che vivono però in un unico mondo. Questo! Che ultimamente pare non goda tanto di ottima salute. Stessi problemi, stesse paure, stesse speranze. L’integrazione tra le diversità comincia proprio nel momento in cui riconosciamo la similitudine con l’altro e magari insieme riusciamo pure a riderne!

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Via delle Sirene, 22 – Ostia

Info e prenotazioni
Tel. 060608 – 06.5646962
promozione@teatrodellido.it
www.teatrodellido.it  –  Libra Esva ha rilevato un possibile tentativo di phishing da “www.casadeiteatri.roma.it” www.teatriincomune.it

Biglietti
intero 10 euro, ridotto 7 euroteatro ragazzi intero 7 euro, ridotto 5 euro
Laboratori 10 euro al giorno per partecipante salvo diversa indicazione
Spettacoli ad ingresso gratuito segnalati in calendario

Tutte le mostre sono ad ingresso gratuito
visitabili in orario di biglietteria (da venerdì a domenica dalle 16 alle 20)

Per una formazione “universitaria” degli educatori degli alunni con disabilità sensoriale, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come riportato da uno studio diffuso dall’ISTAT qualche settimana fa, gli alunni italiani con disabilità che hanno frequentato le scuole primarie e secondarie nell’anno scolastico 2015-2016 sono stati 155.971, mentre gli insegnanti per il sostegno sono arrivati a quota 82.000, uno ogni due alunni disabili.
Si tratta di numeri in crescita (nell’anno scolastico 2001-2002 gli allievi con disabilità erano circa un punto percentuale in meno) che portano inevitabilmente ad influenzare anche la didattica e il supporto a questa tipologia di alunni.
Ne deriva che la loro forte presenza nell’odierna scuola “per tutti e per ciascuno” fa si che essi vadano attentamente accolti ed “interpretati” da docenti ed educatori adeguatamente formati, in grado di saper riconoscere la qualità dei modelli progettuali che la Pedagogia speciale e la Didattica inclusiva promuovono in ambito scolastico ed extrascolastico.
L’esigenza di una formazione specifica e di una preparazione più adeguata dei docenti per il sostegno e degli “assistenti alla comunicazione” e degli educatori degli studenti disabili è resa ancor più cogente e necessaria dal fatto che, seppur assistiamo ad una crescita esponenziale del numero degli insegnanti specializzati (come evidenziato dal sopraccitato recente studio ISTAT), l’equazione “più sostegno = più inclusione” sembra non funzionare affatto nel presente “sistema scolastico” italiano.
Infatti, allo stato attuale, siamo ancora tristemente e desolatamente costretti ad imbatterci il più delle volte in educatori e docenti con un’inappropriata preparazione ed una formazione inadeguata ad assicurare un’inclusione scolastica di qualità ai ragazzi con disabilità del terzo Millennio.
Il messaggio della “normale” Didattica inclusiva stenta ancora a decollare nelle nostre scuole e ci scontriamo di sovente con interventi didattici inclusivi esclusivamente “episodici” e che hanno soltanto il carattere dell’urgenza e dell’emergenza.
Proprio per sopperire ed ovviare a tali gravi criticità formative, l’Università di Urbino “Carlo Bo” ha organizzato per il corrente anno accademico il Master di I livello in “Pedagogia speciale e Didattica inclusiva per alunni disabili sensoriali”, che oggi proponiamo ai nostri lettori con questo articolo e che sarà presentato l’11 Gennaio p.v. All’evento, che si terrà presso l’aula magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Urbino “Carlo Bo” dalle ore 15 alle ore 19, interverranno, oltre agli studenti del Master ed alle rappresentanze accademiche, anche esponenti delle sedi locali dell’UICI e dell’ENS.
Il Corso è rivolto a coloro che desiderano acquisire specifiche conoscenze e competenze “speciali” sull’educazione, rieducazione del bambino sordo e cieco e sulle pratiche inclusive (metodi, strategie, modalità operative, etc…), ovvero a: dirigenti scolastici e docenti in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado, educatori (dei servizi per l’infanzia, professionali e sociali), animatori socio-culturali, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, sociologi e a tutte le figure professionali che lavorano con le persone con “bisogni educativi speciali”, disabili compresi.
Possono partecipare al Master anche genitori con esperienze maturate nello specifico settore delle disabilità sensoriali, genitori con figli sordi e/o ciechi, operatori ed esperti ASL e delle associazioni.
Il titolo richiesto è la laurea triennale, specialistica, magistrale o di vecchio ordinamento o titolo equipollente.
Per la partecipazione in qualità di “uditore” non è richiesto il possesso dello specifico titolo di studio suindicato, ma solo il possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
I docenti del corso, estremamente qualificati, provengono sia dal mondo accademico (Proff. Patrizia Gaspari, Roberta Caldin, Patrizia Sandri, Manuela Valentini Piccolo) sia da quello delle associazioni accreditate (Proff. Eleonora Borromeo, Rosanna Giovanditto, Ilaria Rosa Russo). Accanto a questi è previsto l’intervento di due medici specialistici per le lezioni di competenza.
Il Master ha avuto inizio il 30/11 u.s., e dopo la pausa natalizia, le lezioni riprenderanno l’11 Gennaio 2017, data in cui si terrà appunto la presentazione ufficiale.
Il corso, che si svolgerà fino a Maggio 2017, prevede 1500 ore di impegno complessivo pari a 60 crediti formativi universitari (CFU).
Il nostro auspicio è che tale Master, voluto fortemente dal Presidente Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) Mario Barbuto e dal Consigliere Nazionale Maria Mencarini, possa diventare un “modello formativo” da esportare a tutti gli Atenei del nostro Paese.
In tal senso, nelle more della tanto agognata definizione da parte del MIUR del profilo professionale dell’”assistente alla comunicazione” ex art 13 comma 3 della 104, stabilita dalla Legge 107 del 2015, il Master in “Pedagogia speciale e Didattica inclusiva” dell’Università di Urbino pare andare senza dubbio nella direzione dell’offerta formativa da fornire a quella figura di I livello “necessaria” al sostegno degli alunni/studenti con disabilità sensoriale (minorati della vista e non udenti), che il Network per l’Inclusione Scolastica (NIS) dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti avrebbe individuato nel cosiddetto “educatore alla comunicazione” per i disabili sensoriali.
Infatti, è nostra assoluta convinzione che solo una formazione e preparazione più specifica ed “universitaria” di tali operatori (oltre che naturalmente anche dei docenti per il sostegno) potrà garantire ai nostri ragazzi un più proficuo ed efficace processo d’inclusione.
Al riguardo, solo per completezza d’informazione, si rammenta ai nostri lettori, come tra l’altro già argomentato in altri nostri precedenti articoli, che il NIS dell’UICI sta lavorando pure sulla definizione del profilo e del percorso formativo di una figura di II livello a supporto dell’inclusione scolastica dei ragazzi minorati della vista, consistente nell’”esperto in scienze tiflologiche”, titolo che è già possibile conseguire grazie alla “lungimirante” esperienza pilota del Master di II livello in Typhlology Skille Educator dell’Unimol di Campobasso.
Il riconoscimento normativo dei profili professionali di I e II livello di cui sopra, è stato proposto dal Network per l’Inclusione Scolastica in un emendamento recentemente presentato al Senato alla PDL 2656 approvata alla Camera nel Giugno dello scorso anno.
Infine, “last but not least”, per la grande disponibilità e l’eccezionale sensibilità nell’aver recepito le nostre “pressanti” richieste, consentendo l’immediata attivazione del Corso in “Pedagogia speciale e Didattica inclusiva per alunni disabili sensoriali”, si ringraziano sentitamente e vivamente la Prof.ssa Mirca Montanari dell’Ufficio “Alta Formazione Post laurea e Pergamene” ed il Direttore del Master Prof.ssa Patrizia Gaspari dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Dipartimento di Studi Umanistici.

Irifor del Trentino – “La bottega dei sogni”

IRIFOR e il Coro Pasubio
Il 13 gennaio 2017 alle 20.30 presso la Sala Filarmonica di Via Verdi a Trento si terrà la presentazione del cd del Coro Pasubio “La Bottega dei Sogni”, realizzato con l’orgoglioso contributo della Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus.
Questo lavoro musicale, il settimo nella storia della compagine corale della Vallarsa, conclude alla grande il 2016, anno del cinquantesimo compleanno del Coro Pasubio, da sempre vicino alla realtà della Cooperativa e ospite speciale in molte manifestazioni e ricorrenze nelle quali ha sempre portato il proprio mix perfetto tra tradizione e originalità.
La presentazione nella splendida sala del capoluogo è un’occasione speciale per far conoscere questa serie di canzoni, preziose creature del Maestro Ivan Cobbe che, vivendo in prima persona la disabilità visiva, ha studiato musica grazie al linguaggio Braille e non ha smesso di fabbricare sogni nella sua bottega. È nato così un insieme di inediti che mescolano testi ricercati, legati alla tradizione del Trentino e in particolare della Vallarsa, con musiche in grado di avvolgere l’ascoltatore, accompagnandolo alla scoperta di paesaggi e immagini sulle note calde e profonde, tipiche della tradizione corale.
La Cooperativa IRIFOR ha promosso questo lavoro nella forza della consapevolezza che l’integrazione può essere veicolata attraverso numerosi canali e che la musica è quello che più di tutti non conosce confini.
L’evento è aperto al pubblico.

Incontri per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva

Incontri per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva
Medici, psicologi, educatori insieme per sostenere le famiglie

Essere genitore è sempre una sfida delicata: ogni bambino è un universo irripetibile, che va compreso e accompagnato con modalità diverse, secondo un rapporto da reinventare ogni giorno. In presenza di una disabilità visiva, il compito di “spiegare il mondo” ai figli diventa ancora più arduo: specialmente all’inizio, ci si sente impreparati e disorientati. Quando poi, con l’adolescenza, i figli iniziano a rivendicare per sé una progressiva autonomia, si aprono nuove prospettive, ma anche nuovi problemi. E’ per questo che l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Torino, grazie a un progetto approvato a livello nazionale, ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva.
Per l’occasione, una squadra composta da psicologi, educatori e medici farà il punto sulle ultime ricerche in ambito scientifico e riabilitativo. «Ma l’obiettivo – spiega Franco Lepore, presidente UICI I.Ri.Fo.R. Torino – è anche quello di offrire ai genitori uno spazio di confronto, in un ambiente sereno, nel quale sentirsi accolti, ascoltati e consigliati. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fornire alcuni strumenti utili per migliorare la capacità di comunicazione e affrontare le fatiche del quotidiano».
A partire dal 20 gennaio, presso la sede torinese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (c.so Vittorio Emanuele II, 63) si terranno quattro appuntamenti con cadenza quindicinale, durante i quali verranno approfonditi diversi aspetti del rapporto genitori-figli in relazione alla disabilità visiva. Si parlerà, tra l’altro, di ricerche in campo genetico, di strategie per esplorare il mondo, di come gestire il rischio dell’iperprotezione e indirizzare i ragazzi verso una piena conoscenza di sé, compresi gli aspetti legati alla sessualità. Introduzione e conclusioni saranno a cura del Comitato Genitori UICI Torino. Terminata questa fase, per chi lo desidera sarà possibile intraprendere un percorso individualizzato, rivolto al singolo genitore o alla coppia genitoriale. Per iscriversi è necessario contattare la segreteria UICI Torino telefonando al numero 011535567 entro lunedì 16 gennaio.
Ufficio Stampa: Lorenzo Montanaro: 333 447 99 48 – ufficio.stampa@uictorino.it – lorenzo.montanaro@gmail.com

Irifor – Nuovi LEA e riabilitazione visiva: è ancora “tabù”, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il 2016 stava per volgere al termine e, proprio in “extremis”, hanno avuto la luce i tanto agognati nuovi LEA.
Infatti, qualche settimana fa, le Commissioni Sanità del Senato e Affari Sociali della Camera hanno finalmente formulato i loro Pareri sullo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardante la definizione e l’aggiornamento dei LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza).
In pratica, , il decreto definisce i criteri dei nuovi Livelli essenziali di assistenza in 3 ambiti: “prevenzione collettiva”, “assistenza distrettuale” e “assistenza ospedaliera”.
Una delle principali novità rispetto al vecchio decreto è rappresentata dal nuovo nomenclatore sull’assistenza protesica, insieme all’aggiornamento degli elenchi delle malattie croniche e delle patologie rare. Aggiornamenti, tutti questi, che gli utenti attendevano “spasmodicamente” e con una certa ansia, poiché il vigente decreto risale al 1999 (D.M. n. 332) e, da allora, tanti sono stati i progressi in ambito protesico-tecnologico, medico e scientifico.
Un provvedimento “innovativo” ed importante, dunque, che tuttavia non soddisfa assolutamente le Associazioni di e per disabili (FISH e FAND), in quanto, a loro modo di vedere, dalla sua redazione le principali organizzazioni delle persone con disabilità sono state escluse.
E non è che sia andata meglio a noi disabili visivi.
Infatti, la questione dell’inserimento della riabilitazione visiva nei LEA continua a rimanere un “tabù” anche nel nuovo Decreto appena partorito.
E ciò è veramente “desolante”, se si pensa che già l’art. 26 della legge n.833 del 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, prevedeva che a carico delle nascenti Unità Socio-Sanitarie Locali ci fosse la riabilitazione sensoriale.
E tuttavia, la sopraccitata Legge 833 è restata “lettera morta” finchè, nel 1997, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la legge n. 284, ha ottenuto dallo Stato lo stanziamento di 5.000 milioni delle vecchie lire per la creazione e il potenziamento dei cosiddetti Centri di Educazione e Riabilitazione Visiva per Ipovedenti (CERVI).
Oltre alla “sacrosanta” legge 284 del 1997, in soccorso della riabilitazione visiva giungeva un’importante nota del Ministero della Salute del 28 Aprile 2003, (Circolare Sirchia). Con tale nota l’allora Ministro Girolamo Sirchia invitava le Asl e gli Enti Locali a voler tener conto, nella programmazione e organizzazione del sistema integrato di interventi sanitari e sociali in favore delle persone con minorazioni visive, di un ampliamento della concezione della riabilitazione identificata da contenuti meramente sanitari, ad una concezione più “moderna” e flessibile, estesa anche al recupero sociale.
Ciò avrebbe dovuto implicare da parte delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali un impegno a sostenere a loro carico interventi a favore delle persone con disabilità visiva, attraverso l’attivazione di corsi specifici di orientamento e mobilità (OM), per l’autonomia personale e domestica (AP), di formazione informatica e per linserimento lavorativo mirato, con l’avviamento alle professioni tipiche dei minorati della vista.
Ma, a parte qualche “oasi felice” disseminata qua e là sul nostro territorio nazionale, tutte le nostre speranze di “vedere” la riabilitazione visiva (intesa nella sua nuova e più adeguata accezione di “autonomia” a 360°) a carico del SSN, svanivano nel nulla.
A ciò si aggiunga che i finanziamenti della legge 284 sono stati regolarmente erogati dalle Regioni fino al 2013 per un importo complessivo di 41 milioni di euro. Però, dal 2013 abbiamo subito una drastica decurtazione di tale contributo, che si è ridotto a soli 400 mila euro annui.
La morale di questa triste storia è che in Italia, dal 1997 ad oggi, sono nati ben 85 CERVI, dotati tra l’altro di strumentazione all’avanguardia, ma che attualmente, a causa dei recenti pesanti tagli, riescono a mala pena ad erogare le prestazioni riabilitative agli utenti disabili visivi ed a garantire lo stipendio ai loro dipendenti.
Questo è l’attuale ed “ingessato” stato dell’arte. Ciò che potrebbe sbloccarlo, è certamente l’inclusione della riabilitazione visiva all’interno delle tariffe ambulatoriali (i cosiddetti LEA, Livelli Essenziali di Assistenza), evitando ai nostri Centri di Educazione e Riabilitazione Visiva e soprattutto ai minorati della vista tante sofferenze ed ingenti sacrifici anche economici.
Infatti, fintanto che le stesse attività di riabilitazione visiva non saranno ricomprese nei LEA, sicuramente la riduzione dei finanziamenti ai Centri, con drastica contrazione dell’erogazione dei fondi negli ultimi anni, continuerà a rappresentare un forte elemento di criticità.
Eppure, prima dei pareri parlamentari sul Decreto definitivo sui nuovi LEA dello scorso Dicembre, grazie all’impegno ed alla determinazione del Presidente Nazionale dell’UICI MarioBarbuto, la conclusione positiva della “vexata quaestio” sembrava a nostra portata di mano.
Ed invece no… E ciò in “barba” alla Legge 833 del 1978, alla Legge 284 del 1997, alla Circolare Sirchia del 2003 e, specialmente, alla Convenzione ONU sui diritti dei disabili ed ai continui e “pressanti richiami dell’OMS agli Stati membri a voler inserire nei LEA anche le prestazioni di riabilitazione visiva.
Ora la palla torna al Ministero della Salute e al Governo per la definizione del testo finale che potrà o meno accogliere i citati pareri delle Commissioni Parlamentari.
Naturalmente, l’auspicio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e del suo Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) e della sua Agenzia per la Prevenzione della Cecità (IAPB), particolarmente interessati alla problematica, è che, in sede ministeriale, si possa intervenire, emendando l’attuale testo del Decreto, inserendo finalmente e giustamente nei nuovi LEA la riabilitazione visiva.
Soltanto così, l’annuncio in un tweet della ministra Lorenzin dello scorso 21 dicembre: “Appena firmati i nuovi Lea e il Nomenclatore delle protesi. Un risultato importante per la salute dei cittadini” potrà valere anche per la tutela del diritto alla riabilitazione visiva di noi ciechi ed ipovedenti italiani.

Irifor del Trentino – gennaio 2017

Irifor e Coro Pasubio
“La Bottega dei Sogni” il 13 gennaio a Trento
La Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus e il Coro Pasubio invitano la popolazione alla presentazione del cd del Coro Pasubio “La Bottega dei Sogni”, contenente una raccolta di brani inediti del Maestro Ivan Cobbe.
L’evento si terrà venerdì 13 gennaio alle 20.30 presso la Sala Filarmonica di Via Verdi a Trento.

Corso facilitatori e lettori
Apertura pre-iscrizioni per l’edizione 2017 del tradizionale percorso formativo
Da lunedì 2 gennaio a venerdì 20 gennaio 2017 (entro le ore 12.00), I.Ri.Fo.R. del Trentino apre lepre-iscrizionial “Corso di formazione base per Facilitatori della Comunicazione e dell’Integrazione Scolastica e Lettori a Domicilio 2017”.

Comunicato – Albo Nazionale dei docenti informatici per minorati della vista e Albo Nazionale degli esperti delle problematiche dell’accessibilità – reinserimenti e nuove abilitazioni

In data 19 dicembre 2016 sono state esaminate le richieste di reinserimento nell’albo nazionale dei docenti informatici e degli esperti delle problematiche dell’accessibilità e sono stati reintegrati i seguenti nominativi:
* Enzo Gueli (albo nazionale docenti informatici per soli ciechi assoluti)
* Rosario Gueli (albo nazionale docenti informatici per entrambe le categorie)
* Barbara Leporini (albo nazionale docenti informatici per soli ciechi assoluti e albo esperti delle problematiche dell’accessibilità).
Si trasmettono di seguito gli elenchi completi:
Albo Nazionale degli esperti delle problematiche dell’accessibilità
* Baldi Alessandro
* Broccoli Vainer
* Contestabile Gaetano
* Dalmaso Simone
* Davanzo Luca
* De Rosa Sabato
* Esposito Nunziante
* Fedele Giuseppe
* Ferrando Nicola
* Finocchiaro Nicolò
* Fornaro Giuseppe
* Lenzi Alessio
* Leporini Barbara
* Martines Massimiliano
* Piovani Alberto
* Pizzuti Simonetta
* Rubano Vincenzo
* Vincenzo Zoccano
Albo Nazionale dei docenti informatici per minorati della vista
Docenti abilitati all’insegnamento per soli ciechi assoluti:
1. Arlotta Gerardo
2. Baldi Alessandro
3. Barbaro Anna
4. Barbera Maria Lucia
5. Battaglia Gabriele
6. Brasca Vincenzo
7. Bruno Antonio
8. Burceni Roberto
9. Camodeca Angelo
10. Cascio Vanessa
11. Colantonio Gabriele
12. Condidorio Marco
13. Corti Massimo
14. Cusati Francesco
15. Esposito Nunziante
16. Dal Maso Simone
17. Davanzo Luca
18. De Angelis Antonio
19. De Cola Giuseppe
20. De Gianni Angelo
21. De Rosa Sabato
22. Domenicali Luciano
23. Dongiovanni Davide
24. Fani Sauro
25. Fassero Pietro
26. Ferrazza Antonio
27. Fornaro Giuseppe
28. Frittelli Giuliano
29. Fumanti Patrizio
30. Giampieri Armando
31. Ginex Salvatore
32. Grasso Luca
33. Gueli Enzo
34. Improta Antonietta
35. La Ferla Nicolo’
36. La Francesca Vincenzo
37. Lanzillo Giuseppe
38. Latini Alessandro
39. Leporini Barbara
40. Lenzi Alessio
41. Lisi Franco
42. Mancusi Domenico
43. Marchetto Gaetano
44. Minichini Sandra
45. Onori Patrizia
46. Orsini Marco
47. Pagoni Giulia
48. Piersimoni Francesca
49. Piovani Alberto
50. Pronello Marco
51. Rigoldi Daniele Camillo
52. Romano Salvatore
53. Samaritani Fabio
54. Scarfia Valter
55. Serranti Marco
56. Servidio Giuseppe
57. Vettoretti Massimo
58. Vitale Giuseppantonio
59. Vittori Cristiano
60. Zoccano Vincenzo
Docenti abilitati all’insegnamento per soli ipovedenti
* Casarola Daniele
* Fedele Giuseppe
* Fratti Massimo
* Martines Massimiliano
* Naccarato Massimiliano
Docenti abilitati all’insegnamento per ipovedenti e ciechi assoluti
61. Alafaci Maurizio
62. Arnone Ciro
63. Bizzarrini Annalisa
64. Braschi Monica
65. Capuano Rosario
66. Cavallini Ivana
67. Cervelli Massimo
68. Corradetti Adoriano
69. Cotroneo Antonino
70. De Bonis Anna Rita
71. Di Dino Luca
72. Ferrazzano Beatrice
73. Florio Luciano
74. Fontana Ignazio
75. Gabelli Maurizio
76. Gennarini Lucio
77. Gueli Rosario
78. Ingrà Liboria
79. Irrera Pietro
80. Joniez Federico
81. Lacorte Maria Natalizia
82. Marchetti Fabio
83. Marras Renato
84. Martucci Savino
85. Melina Gianluigi
86. Meloni Marco
87. Palmitessa Valentina Rita
88. Pariscenti Antonio
89. Parisi Giovanni
90. Pasqualini Christian
91. Patti Roberto
92. Pirro Carmela
93. Pizi Pasqualino
94. Pizzuti Simonetta
95. Pupo Daniela
96. Ricciardi Emanuele
97. Rossi Giovan Battista
98. Rossini Giuseppe
99. Russi Vittorio
100. Sapori Enrico
101. Segatori Luca
102. Sordi Fabrizio

La Giornata della disabilità per “suggellare” l’attualità del Braille, di Gianluca Rapisarda

Lo scorso 3 Dicembre si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2016. La Giornata è un appuntamento che è stato istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
La giornata del 3 Dicembre ha costituito senza dubbio per tutti i movimenti italiani di e per i disabili un’opportunità importante per organizzare convegni e riflettere sullo stato dell’arte della qualità dei nostri diritti, ma anche un’occasione per praticare la cultura dell’inclusione, attraverso iniziative concrete.
A tal proposito, la Federazione Nazionale Delle Istituzioni Pro Ciechi ha inaugurato lo scorso 12 Novembre in Roma, presso lo Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni di via Milano 13, la mostra multisensoriale “Sensi Unici”. Unitamente alla mostra, infatti, saranno organizzati e realizzati anche attività didattiche rivolte alle scuole e alle famiglie, laboratori aperti sul tema della scrittura braille e sui libri tattili, nonché due eventi speciali, di cui il primo proprio in occasione della recentissima Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Tale evento è consistito in un laboratorio gratuito per grandi e piccini, con inizio alle ore 16,00 e chiusura alle 18,00. Abbiamo ottenuto un grande successo, con più di 50 prenotazioni, tra bambini, ragazzi, genitori ed adulti disabili visivi e pure “normovedenti”.
Il nostro obiettivo è stato quello di sensibilizzare tutta la cittadinanza sull’importanza, sull’utilità e, soprattutto, sull’attualità del sistema Braille.
Infatti, nonostante i molteplici benefici recati ai minorati della vista dal sistema di lettura e scrittura Braille, ideato da uno di loro, appositamente per loro, purtroppo ancora molti manifestano una forte ostilità nei suoi confronti. Da molti genitori di ragazzi con disabilità visiva, ad esempio, il braille è considerato emarginante e stigmatizzante. In qualche modo, l’apprendimento del braille è identificato con il riconoscimento definitivo della cecità del figlio: occorre rispetto per il sentire di ognuno, ma noi abbiamo l’obbligo di far sapere che nel contesto sociale attuale, l’analfabetismo crea enormi difficoltà. L’autentica emarginazione deriva dall’impossibilità di risolvere problemi, non già dagli strumenti con i quali i problemi si risolvono.
Consapevoli di ciò, il motivo principale che ci ha ispirato nell’organizzazione del laboratorio di cui sopra sta nel fatto che molte volte abbiamo sentito dire che il Braille è ormai superato e che non serve più. Lo dicono anche troppi insegnanti per il sostegno che, particolare tutt’altro che trascurabile, non solo non conoscono adeguatamente il Braille che dovrebbero insegnare agli alunni affidati alle loro cure, ma che non di rado rifiutano anche di impararlo, relegando i malcapitati bambini alla condizione di analfabeti strumentali.
A tali criticità, la Federazione Nazionale Delle Istituzioni Pro Ciechi ha sempre cercato e cerca costantemente di ovviare, promuovendo in giro per l’Italia innumerevoli e molteplici laboratori ludico-didattici sui libri tattili illustrati ed, ovviamente, sul metodo Braille, da destinare a tutti i pubblici di ogni età ed abilità.
In tal senso, per la ricorrenza della Giornata della disabilità, la mostra “Sensi Unici” del Palazzo delle Esposizioni di Roma è diventata lo spunto per tutta una serie di attività laboratoriali pensate per consentire ai visitatori di tutte le età ed abilità di giocare e di interagire tra loro, grazie al Braille. Si è trattato di attività funzionali all’esperienza mostra, organizzate sotto forma di laboratori ludico- creativi, in cui i materiali e la libertà interpretativa nell’uso del Braille hanno creato interessanti momenti di confronto tra bambini, ragazzi, genitori ed insegnanti non vedenti, ipovedenti e vedenti: un luogo innanzitutto di divertimento, di esperienza e di condivisione dei valori.
Lo spazio LABORATORIO come luogo d’incontro educativo e di formazione, a quindi avuto come unico protagonista il linguaggio tattile.
Tutti i partecipanti sono stati introdotti al mondo dell’illustrazione multisensoriale e al linguaggio braille attraverso un’esposizione teorica e la creazione di piccoli progetti artistici guidati dagli operatori della Federazione Pro Ciechi Stefano Alfano e Pietro Vecchiarelli.
Insomma, a chi ci dice superficialmente che il metodo Braille è obsoleto e che è uno “stigma”, noi della Pro ciechi rispondiamo con i fatti ed in modo concreto, con i nostri laboratori, dimostrando invece come esso sia capace di abbattere ogni barriera linguistica, culturale e di abilità e, soprattutto, di rappresentare ancora un “modernissimo” e fondamentale “strumento” d’inclusione.